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PAOLO MARTINO
ABRACADABRA
ABRACADABRA
ABRACADABR
ABRACADAB
ABRACADA
ABRACAD
A BRACA
ABRAC
ABRA
ABR
AB
A
liche Erklerung ... uber ... Nomina usw., Berlin 1583, p. 181. Si trova
anche in C. Spangenberg, Adelspiegel, Teil 2, Schmalkalden 1594,
f. 366v Cf. W Pfeifer, Etymologisches Worterbuch des Deutschen,
Berlin, Akademie-Verlag, 1989, 7
8 Cf. S. J A. H. Murray, A New English Dictionary, I, Oxford
TENTATIVI ETIMOLOGICI
1685, 2" ed. 1723), egli sostenne che la formula magica sa-
rebbe una errata lettura della sequenza in lettere greche
ABPACADABPA, con <C> variante della lettera greca
<~:> L'acrostico sarebbe costituito dalle iniziali di una
sequenza mista (« Sammelsurium ») composta di parole ebrai-
che e greche: Ab, Ben Ruah-hakodesh, &.v9pw1touç O"wsEt
àyltil oÉvopctl, Ab, Ben, Ruah-hakodesh, Adonai. L'interpre-
tazione latina secondo Hardouin sarebbe: «Pater, Filius,
Spiritus Sanctus, homines salvat per sacram arborem. Pater,
Filius, Spiritus Sanctus, Dominus Deus unus est» In defi-
nitiva si tratterebbe di una formula medievale di origine
cristiana. l'autore era convinto di potere spiegare la lette-
ratura classica alla luce di quella cristiana 14
In tempi più recenti, T.A.G Balfour (1860) scriveva:
« Abra, which is here twice repeated, is composed of the
first letters of the Hebrew word signifying Father, Son, and
Holy Spirit, viz. Ab, Ben, Ruach, Cadosch » 15
L'ipotesi di una confusione delle lettere greche <l:> e
<e> in grafie capitali o onciali fu presa in considerazione
da vari studiosi. von Wartburg, Prati, Battisti, Coromines,
nell'intento di individuare il nome Abrasax nella prima parte
della sequenza. Il Coromines (DECLC 17) postulò una se-
quenza ABRAC AD ABRA(C) in cui si dovrebbe intrave-
dere, con interposta la preposizione ad 'a', il nome ripetuto
p. 31
Tentativi etimologici 19
SHABRIRI
ABRIRI
RIRI
RI
-. :t :N· , ~
:I lf 4' ~ "
" i ~ N
-s ~
2
dalle due labiali. a~pa xao' a~pa. sarebbe esito del sintagma
a~pa XCX't' a~pa, dove XIX't"CX assumerebbe valore distributivo,
all'incirca come in E\I xa0' E\I 'eines nach dem anderen', men-
tre in a~pa (anche a~pa) si dovrebbe riconoscere la voce
greca tarda per 'serva', di supposta origine semitica 32 • Il
Nelson immagina che una "serva" provochi la guarigione
del malato attirando su di sé la malattia per la forza della
formula magica.
Va detto che la segmentazione ipotizzata dal Nelson
non è senza fondamento (noi stessi, come si vedrà più avanti,
optiamo per tale interpretazione), giacché la lettura -X<X't- è
avvalorata da alcuni codici del Liber medicinalis di Sammo-
nico: anche se l'apparato critico dell'edizione Vollmer non
esibisce varianti per abracadabra, la lezione abracatabra è
assunta nel testo dell'edizione di Humelberg del 1540, se-
condo l'editio princeps, senza data, mentre l'editio Aldina
del 1528, ha abraca cabra (Nelson 1946, 335)
Quanto alla motivazione semantica, però, occorrerebbe
postulare una situazione in cui una serva consentirebbe il
recupero della salute del padrone prendendo su di sé la
malattia e annientando se stessa. Ma non appare affatto
perspicuo il valore di un ipotetico sintagma con la ripeti-
zione del termine per 'serva', dacché la pratica magica esi·
gerebbe semmai l'enunciazione del nome proprio della per-
sona designata quale capro espiatorio; non si giustifica poi
il supposto valore distributivo del xa'ta; non abbiamo infine
alcuna notizia di siffatta pratica esorcistica. La spiegazione,
per quanto ingegnosa, appare infondata e inaccettabile: la
motivazione semantica addotta sembra inventata ad hoc.
Nessuna giustificazione adduce poi il ·Nelson quanto
1952, 101
30 Cap. II
CONSIDERAZIONI STORICO-CULTURALI
36 Cf. Goar 1647, 698; cf. E6içoÀ.6y~ov 'tÒ µtya (edizione Pa-
STRUTTURA DELL'ESORCISMO
E ancora.
nare più dal servo di Dio N., poiché egli è venuto nel
0Epa.1tEV'tlJp~ov di Dio ed è stato curato nel nome del Padre,
del Figlio e dello Spirito Santo, per intercessione della Theo-
tokos, in forza della preziosa e santa croce, dei santi poveri
Cosma e Damiano, del santo Pantelemone, Cipriano, Antioco,
Flora e Lauro, dei santi martiri Acindino, Pigasio, Elpidiforo
e Anempodista, del santo padre nostro Gregorio e di tutti
i santi»
VI
&1eE~ll"1
BEPIEBW~
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~._..._,,,
L'OPACIZZAZIONE E LA CRISTALLIZZAZIONE
LA FORMULA TRIANGOLARE
ABRACADABRA
BRACADABR
RACADAB
A CADA
CAD
A
a.xpa.xa.va.p~a.
xa.va.p~a.
a.va.p~a.
va.p~a.
a.p~a.
p~a.
~a.
a.
maggiori dettagli.
95
Berlin: P 5026, in PGM I, 1973, 20.
La formula triangolare 79
UN ABRACADABRA IN PLINIO
mont, Les mages hellénisés, vol. I, Paris Les Belles Lettres, 1938,
1 sgg.; cf. A. Ernout, La magie chez Pline l'Ancien, in Hommages à
]ean Bayet, Paris 1964, 190 sgg.
98 Cf. J. Keese, Quomodo Serenus Sammonicus a medicina pli-
101
Cf. H. S. Jones, Popular Medicine in ancient Italy, in Pliny,
Natural History, Loeb Oassical Library, voi. VIII, London-Cambridge
1963, 569-75.
102
Sulla simpatia in Plinio cf. Th. Steinwender, Der Heilmagne-
tismus bei Plinius, in « Zeitschrift fiir die Osterreichischen Gymna-
sien », LXIX, 1919-20, 1-20.
XIV
ABRACADABRA E ABRAXAS
Presentazione pag. 5
Premessa » 9
I. Fortuna del termine » 11
II. Tentativi etimologici » 17
III. Considerazioni storico-culturali » 31
IV L'esorcismo xrrt'à. TT}ç li~paç attribuito a S. Gregorio » 35
V Struttura dell'esorcismo » 39
VI. li~pa 'spirito maligno' » 45
VII. 'ltvEuµa e aupa » 49
VIII. Lat. aura 'spirito maligno' e gli esiti romanzi di
*AURATU- 'spiritato' » 59
IX. Il processo di lessicalizzazione » 63
X. L'opacizzazione e la cristallizzazione » 69
XI. L'origine precristiana della formula. Gli 'E<j>Écna ypci.µ.
µa~a . » 73
XII. La fQrmula triangolare » 77
XIII. Un abracadabra in Plinio » 81
XIV. Abracadabra e Abraxas » 85
XV. Conclusioni » 89
Bibliografia » 93
Indice degli autori » 97
Indice dei passi citati » 100
Indice di nomi e cose notevoli » 103
Finito di stampare il 25 settembre 1998
dalla Tipografia Don Guanella s.r.l.
Via Bernardino Telesio, 4/b - 00195 Roma