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Avere una crisi epilettica non vuol dire essere malati di epilessia ed è possibile avere una crisi epilettica una
sola volta nella vita, e bisogna ricordare che esistono piu tipi di crisi epilettiche.
Le crisi epilettiche
Sono disturbi transitori del funzionamento celebrale che si verificano con improvvisi comportamenti
anomali correlati ad una scarica neuronale abnorme evidenziabile attraverso un EEG, è l’esame che ci
permette di registrare eventuali scariche neuronali, e per questo è il principale esame in caso di crisi
epilettiche.
Per avere un’epilessia si devono avere crisi epilettiche ricorrenti e che si ripetono nel tempo.
Una crisi epilettica e l’epilessia può insorgere in qualsiasi momento della vita, esistono però fas in cui è
maggiormente probabile. (più probabile prima dei 25 anni o dopo i 55).
Classificazione eziologica
Le cause dell’epilessia possono essere:
Le crisi epilettiche sono favoriti da traumi o danni celebrali, in questo caso si parla di crisi di tipo
sintomatico.
Nel caso delle crisi idiopatiche, all’esecuzione di una TC celebrale non troverò alcuna alterazione strutturale
che possa motivare una scarica abnorme dei neuroni.
- Generalizzate
- Focali
L’epilessia generalizzata coinvolge tutto il cervello mentre quella focale parte da un focus localizzato e poi
può o meno espandersi nell’encefalo.
Classificazione diagnostica
Si dividono in:
- Epilessia generalizzata, che coinvolge fin da subito tutto il cervello
o Non convulsiva (piccolo male), breve perdita di coscienza
o Convulsiva (grande male)
- Epilessia parziale (focale), compromette un’area specifica
o Semplice, non coinvolge la coscienza
o Complessa, altera lo stato di coscienza (solitamente inizia nel lobo temporale)
Questi sono i quattro tipi di epilessia più comuni ma non sono gli unici.
Tipi di epilessia
Assenze
Sono un tipo di crisi generalizzate non convulsive.
Inizio improvviso con sguardo fisso nel vuoto e non risponde agli stimoli, la durata è di circa 5-10 secondi e
non si ha la consapevolezza della crisi. La ripresa è immediata ed è come se nulla fosse successo. L’unico
sintomo può essere la mioclonia palpebrale associata.
L’EEG può non mostrare segni se eseguito a distanza dalla crisi, l’esame strumentale deve essere associata
alla clinica.
Crisi tonico-cloniche
Crisi generalizzata convulsiva.
L’EEG
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L’EEG
È un esame molto utile per la diagnosi di epilessia.
Si effettua applicando sul capo numerosi elettrodi, in caso di crisi generalizzata inizierà
contemporaneamente in tutte le derivazioni.
Meccanismo d’azione
1. Azione sui canali ionici voltaggio-dipendenti
2. Aumento l’inibizione GABA-mediata (aumentando l’azione del GABA aumento l’inibizione)
Si parla di epilessia farmaco sensibile se risponde con efficacia al primo farmaco, il 70-80% delle epilessie si
colloca qui.
Scelta di un farmaco
Nella scelta di un farmaco si deve tener conto di:
- Tipo di crisi
- Età del paziente
- Terapie concomitanti
- Tollerabilità
- Sicurezza
- Efficacia
Non è detto che un paziente debba rimanere in terapia per tutta la vita, esistono forme di epilessia che
terminata la fase acuta non necessitano più di terapia farmacologica.
In caso di assenza di crisi da almeno 2 anni, in caso di EEG normale si può sospendere il farmaco.
È quando la crisi epilettica, focale o generalizzata si prolunga per oltre 30 minuti o si verificano 2 o più crisi
consecutive senza che avvenga il recupero della coscienza.
È possibile avere stati di male epilettici anche con eventi non convulsivi.
Se il paziente è in stato di male si somministra diazepam o lorazepam in vena. Se non si risolve è necessario
avvisare il rianimatore.