Di solito, si usa sino alla una di pomeriggio. Ma l’uso
è abbastanza personale e può variare da regione a regione. Si può utilizzare anche buondì, (dì = giorno). Buon pomeriggio: Saluto formale. Si usa dall’una alle cinque di pomeriggio. Buonasera: Saluto formale. Si usa dalle cinque (le 17:00) in poi. Buonanotte: Saluto formale e informale. Si usa quando si sta andando a dormire e si augura una notte serena. Se si continua la serata e non si va a dormire si può dire buona serata, buona nottata o buon proseguimento.
Arrivederci: Si usa in maniera formale per augurare di rivedersi. Addio: Si usa in maniera formale e informale. Deriva da “vi affido, vi raccomando a Dio”. Si saluta così una persona che non si rivedrà presto. A risentirci: Saluto formale ed informale. Si utilizza quando ci si saluta alla fine della telefonata. Pronto: Modo più comune di rispondere al telefono e si utilizza all’inizio della telefonata. E’ invariato sia maschile che femminile: le donne dicono "pronto", non "pronta". Salute: Saluto formale: con cui si augura appunto salute alla persona che si incontra. Salve: Saluto informale che deriva dal latino “salvus” sano, salvo. Ciao: Modo confidenziale (cioè informale) di salutarsi, sia quando ci si incontra che quando ci si allontana da qualcuno. E’ tra i saluti più famosi e utilizzati al mondo. Deriva dalla parola veneta “sciao”, che a sua volta deriva dalla parola “schiavo”. Sapevi che, quando saluti qualcuno con “ciao”, stai dicendo a voce alta che sei uno “schiavo”? In Germania e Austria troviamo l‘equivalente “servus” (cioè "servo").