1. Boh
Letteralmente non ha nessun significato, ma la si usa col significato di “non lo so“.
Quando la si pronuncia, bisogna alzare le spalle e fare una smorfia. E’ la parola più
pigra che abbiamo, ma non potrebbe essere più chiara.
2. Ti voglio bene
Mentre in inglese esiste “I love you” , espressione rivolta sia ad amici che al proprio
partner, in italiano esistono due differenti espressioni: “ti amo” si dice al proprio
partner, “ti voglio bene” si dice agli amici e alla propria famiglia.
Le diverse sfumature di significato sono sempre una ricchezza in una lingua – e in
questo caso permettono anche di evitare fraintendimenti.
3. Abbiocco
La parola più vicina ad abbiocco, in inglese, è “food-coma“. E’ quel sentimento
che si prova dopo essersi riempiti con la lasagna della nonna. Quando ti prende
l’abbiocco, l’unica cosa che puoi fare è buttarti sul divano ed emettere respiri
affannosi.
4. Spaghettata
Mangiare quintali di spaghetti in compagnia è una delle sensazioni più belle che
ci siano – almeno per un italiano. La spaghettata si potrebbe tradurre con
“spaghetti party”, ma, diciamocelo, non è la stessa cosa.
5. Mamma mia
E’ un classico e lo si usa molto spesso. Se qualcuno ti infastidisce, dici “Mamma
mia“. Se ti trovi davanti al Colosseo e lo trovi meraviglioso, dici “Mamma mia“. Se
stai gustando gli spaghetti di tua madre e li trovi molto buoni, dici “Mamma mia
che buoni”.
Non esistono altri modi di dire italiani famosi come “mamma mia!”
7. Apericena
Aperitivo + cena= apericena. Anche se mezza Italia la ama e l’altra metà la trova
una storpiatura indegna, questa espressione italiana è a tutti gli effetti
un neologismo, entrato nel dizionario a partire dal 2000.
Mentre col termine “aperitivo” s’intende un drink con qualche stuzzichino prima di
cena, generalmente tra le 18:00 e le 20:00, un “apericena” si fa durante l’ora
di cena ed offre molto più cibo (spesso un buffet illimitato).
L’aperitivo e l’apericena rientrano sicuramente tra le cose che mancano di più
agli italiani all’estero. Ma non solo: anche gli stranieri in Italia amano questa
abitudine… ormai è chiaro che anche il resto del mondo ne ha bisogno.
8. Magari
Tra i modi di dire italiani indispensabili, questo non poteva mancare. “Magari”
ha molteplici significati che variano in base al contesto, ma quello più
espressivo è quello che significa “mi piacerebbe!”. In generale, quindi, lo si
traduce come “I wish“.
Ad esempio:
-Hai vinto i biglietti per la partita?
–Magari!
Ma l’intonazione e la carica espressiva di “magari!” è talmente unica che sarebbe
bellissimo poter evitare di tradurre questa espressione italiana,
insegnandola magari agli stranieri con cui stiamo parlando.
9. Passeggiata
“Fare una passeggiata” non è lo stesso che “andare a camminare” o
semplicemente “camminare”. Se volessimo tradurlo, sarebbe più appropriato usare
l’inglese “to wander” (da cui wanderlust) che il verbo “to walk”.
Ma difficilmente si riesce a rendere l’idea di piacevolezza e spensieratezza che
noi italiani associamo all’idea di “passeggiare”. Si passeggia mano nella mano in
un parco; per il centro città con gli amici; in montagna quando ci si vuole
rilassare…
Questa connotazione positiva di rilassatezza è così forte che usiamo la parola
“passeggiata” anche nei modi di dire per indicare qualcosa di semplicissimo.
Ad esempio:
– Com’era l’esame, difficile?
– Una passeggiata