18/11/21, 19:06 Brendan Borrell su Pfizer, Trump e il suo nuovo libro, "The First Shots" - Air Mail

Pfizer ha vinto la battaglia contro Trump con un solo colpo...

Pfizer contro Trump

All'interno degli studi sui vaccini contro il coronavirus ad
alto rischio di Pfizer e degli sforzi di Donald Trump per
indebolirli
DI BRENDAN BORRELL

28 OTTOBRE 2021

TEMPO DI LETTURA: 4 MINUTI

oh Una delle strategie più durature in politica e nella vita è

dare la colpa a tutti tranne che a te stesso. Quindi,
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quasi un anno dopo il fallimento della candidatura elettorale di

Donald Trump, non sorprende che alcuni membri della sua ex
amministrazione si aggrappino alla convinzione che almeno
una parte della colpa di quella perdita dovrebbe ricadere sulle
spalle di Albert Bourla, l'amministratore delegato di Pfizer.

Il loro pensiero è questo: la scorsa primavera, Bourla ha

rifiutato di prendere parte all'operazione Warp Speed,
l'iniziativa del governo pubblico-privato di Trump progettata
per facilitare lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di un
vaccino contro il coronavirus. Invece, finirebbe per spendere $ 2
miliardi dei soldi di Pfizer in un vaccino contro il virus.

Il protocollo di test accelerato dell'azienda garantirebbe che i

risultati della sua sperimentazione clinica in cieco vengano
svelati prima di quelli del suo principale concorrente di vaccini
mRNA, Moderna Therapeutics. Il 29 settembre dello scorso
anno, Bourla ha detto con sicurezza al Washington Post che la
prima sbirciatina ai dati dei suoi studi clinici potrebbe arrivare
alla fine di ottobre. Se il vaccino funzionasse, l'azienda
presenterebbe immediatamente un'istanza alla Food and Drug
Administration per l'autorizzazione di emergenza.

Poi il terreno ha iniziato a spostarsi. Quando Trump ha

lanciato uno dei suoi bizzarri attacchi pubblici, questo mirato
alla FDA, la fiducia americana nel processo di sviluppo del
vaccino sovralimentato è crollata. La FDA ha iniziato a parlare
di volere più dati sulla sicurezza sui vaccini e Pfizer ha frenato
la sua cronologia.

"Ovviamente, sperano di ritardare la risposta fino a dopo il 3

novembre", si è lamentato Trump della FDA sul suo forum
preferito, Twitter. In una lettera aperta ai suoi dipendenti,
Bourla ha preso la strada maestra, giurando che l'azienda si
sarebbe mossa alla "velocità della scienza".

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I manifestanti chiedono che Pfizer aumenti l'accessibilità del suo

vaccino.

Quando i dati positivi di Pfizer sono stati pubblicati lunedì 9

novembre, includevano quasi tre volte il numero di punti dati
che la società inizialmente aveva dichiarato di voler raccogliere.
Trump ha twittato che Pfizer "non ha avuto il coraggio" di
annunciare i suoi risultati prima delle elezioni.

Molti mesi dopo, mentre stavo facendo ricerche sul mio libro
sulla corsa ai vaccini, The First Shots, uscito questa settimana, ho
continuato a sentire ex membri dell'amministrazione Trump
lamentarsi delle azioni di Pfizer. Anche se non ho mai preso
troppo sul serio le loro lamentele, mi sono anche reso conto che
mancava qualcosa nella versione virtuosa degli eventi di Pfizer:
semplicemente non stavano uscendo e non lo dicevano.

L'altra metà della storia

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Durante la mia segnalazione, ho parlato regolarmente con Peter

Marks, il medico nerd che dirige il ramo della FDA che valuta i
vaccini. Mentre la scadenza del mio libro si avvicinava a maggio
di quest'anno, Marks e io abbiamo avuto modo di parlare della
continua animosità del team di Trump nei confronti di Pfizer.

È esploso su quanto tutto fosse ridicolo. E mi ha detto qualcosa

che non avevo mai sentito prima: all'inizio di ottobre 2020,
quando l'ondata di coronavirus invernale stava iniziando a
gonfiarsi, il CEO Bourla sembrava preoccupato che Pfizer
avrebbe svelato i suoi dati troppo presto e si sarebbe ritrovato
con un maiale. "Era preoccupato che sarebbe stato un
imbarazzo per l'azienda", mi ha detto Marks.

Marks ha sottolineato che Pfizer non era solo cambiato quando

avrebbe esaminato i dati, come si era lamentato il team di
Trump. Aveva anche cambiato il modo in cui avrebbe valutato
se il vaccino funzionava. Era un dettaglio rivelatore.

I protocolli di sperimentazione clinica devono essere concordati

in anticipo con la FDA e la modifica di un protocollo in uno
studio in corso, in particolare uno che è sull'orlo del
completamento, è stata una decisione ardua per Pfizer. Spostare
quella linea di obiettivo renderebbe una popolazione incerta
ancora più scettica nei confronti del vaccino dell'azienda.
Potrebbe anche sembrare che la società abbia imbrogliato e
abbia puntato dietro il sipario su dati che dovrebbero rimanere
ciechi fino a un punto di attivazione predeterminato.

Marks ha spiegato che i concorrenti di Pfizer, tra cui Moderna,

stavano tutti pianificando di valutare le prestazioni dei loro
vaccini contando il numero di infezioni che si sono verificate a
partire da 14 giorni dopo la seconda dose di una persona. Ma
Pfizer, nei suoi sforzi per muoversi il più rapidamente possibile,
aveva pianificato di dare al vaccino solo sette giorni per iniziare
a lavorare.

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Quindi gli scienziati di Pfizer hanno ricevuto alcuni dati

preoccupanti che suggeriscono che gli individui anziani
potrebbero non aver sviluppato una risposta immunitaria
completa al suo vaccino a sette giorni. Durante una telefonata
con Marks, Bourla ha detto che voleva il permesso della FDA
per allineare il protocollo di Pfizer con quello di Moderna. Ci
sono volute diverse settimane di negoziati con i regolatori
nell'ufficio di Marks, ma alla fine Pfizer ha ricevuto
l'approvazione per valutare il suo vaccino in entrambi i
momenti.

Per Marks, quell'offerta rischiosa era la prova che Pfizer voleva

disperatamente rallentare per salvare il suo investimento. Non
era necessariamente qualcosa che l'azienda voleva gridare ai
quattro venti. "Questo non è stato fatto perché qualcuno voleva
fare del male a Donald Trump", ha detto Marks. "È perché
[Bourla] aveva l'obbligo di fare il meglio dai suoi azionisti".

A differenza del nostro ex presidente, il vaccino di Pfizer

sarebbe stato un vincitore con o senza riconteggio: era efficace
per oltre il 90% solo 11 giorni dopo la prima dose.

I primi colpi di Brendan Borrell : le epiche rivalità e la scienza eroica dietro la

corsa al vaccino contro il coronavirus è ora disponibile da Mariner Books

Foto: AA Film Archive/Alamy; Michael M. Santiago/Getty Images

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