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PROVERBI ITALIANI

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da Wikiquote

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A brigante, brigante e mezzo.

A buon cavaliere non manca


lancia.

A buon cavallo non manca sella.

A buon cavallo non occorre dir


trotta.
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A buon intenditor poche parole.

A buon rendere.

A carnevale ogni scherzo vale.

A caval che corre, non


abbisognano speroni.

A caval donato non si guarda in


bocca.

A cavalier novizio, cavallo senza


vizio.

A cavallo d'altri non si dice zoppo.

A cavallo di fuoco, uomo di paglia,


a uomo di fuoco, cavallo di paglia.

A cavallo giovane, cavaliere


vecchio.

A chi batte forte, si apron le porte.

A chi dai il dito, si prende anche il


braccio.

A chi non vuol credere, poco


valgono mille testimoni.

A chi non vuol credere sono inutili


tutte le prove.

A chi non vuol far fatiche il terreno


produce ortiche.

A chi poco non basta, niente


basta.

A chi vive di rapina non c'è cosa


che sia nociva.

A ciascuno l'arte sua, e le pecore


ai lupi.

A ciascuno le proprie oche


sembrano cigni.

A confessore, medico e avvocato


non tener il ver celato.

A goccia a goccia si scava la roccia.

A menar il can per l'aia.

A mali estremi estremi rimedi.

A morire e a pagare c'è sempre


tempo.

A muro basso ognuno ci si


appoggia.

A ogni giorno la sua fatica.

A padre avaro figliuol prodigo.

A pagare e a morire c'è sempre


tempo.

A pensar male si fa peccato, ma


quasi sempre si indovina.

A quel che si vede metà si crede, a


quel che si sente si crede niente.

A rubar poco si va in galera a


rubar tanto si fa carriera.

A San Benedetto la rondine sotto


il tetto.

A tavola non si invecchia.

A tutto c'è rimedio fuorché alla


morte.

A usanza nuova non correre.

A' voli alti e repentini, sogliono i


precipizi esser vicini.

Abbi paura del lupo, temi anche il


tasso, ma stai alla larga dalle
donne col culo basso.

Accade in un'ora, quel che non


avviene in mille anni.

Accetta mille consigli, ma il tuo


portalo avanti.

Acqua cheta rompe i ponti.

Acqua passata non macina più.

Ad ogni uccello il suo nido è bello.

Ad ognuno la sua croce.

Agosto: moglie mia non ti


conosco.

Ai macelli van più bovi che vitelli.

Aiutati che Dio ti aiuta.

Aiutati che il ciel t'aiuta.

Al can vecchio non dir mai va' a


cuccia.

Al contadino non far sapere


quanto è buono il formaggio con
le pere.

Al cuor non si comanda.

Al nemico che fugge ponti d'oro.

Al primo colpo non cade la


quercia.

All'ultimo si contano le pecore.

Alla candelora dall'inverno semo


fora, ma se piove o tira vento,
dell'inverno semo dentro.

Al tempo, al culo e ai padroni, non


si comanda.

Al tempo, ai matti e ai padroni non


si comanda.

Altezza è mezza bellezza.

Altri tempi, altri costumi.v

A mali estremi, estremi rimedi.

Ambasciator non porta pena.


Ambasciator non reca pena.

Amico mio cortese, secondo le


entrate, fate le spese.

Amore di villeggiatura soltanto un


mese dura.

Anche nei cenci piange il denaro.

Anche tra le spine nascono le


rose.

Anno nevoso anno fruttuoso.

Anno nuovo vita nuova.

Aria rossa o la piscia o la soffia.

Arcobaleno, domani è sereno.

Asino di natura chi non sa legger


la sua scrittura.

Assai domanda chi ben serve e


tace.

Attacca l'asino dove vuole il


padrone e, se si rompe il collo, suo
danno.

Arrivata la gloria svanisce la


memoria

Attacca la capra alla vigna, quello


che ha fatto la mamma fà la figlia.

Avanzata inglese, ritirata


spagnola.

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Bacco, Tabacco e Venere riducono


l'uomo in cenere.

Bandiera vecchia onor di capitano.

Batti il ferro finché è caldo.

Bella vigna poca uva.

Bello in fasce brutto in piazza.

Bell'ostessa, conto caro.

Beni di fortuna passano come la


luna.

Bisogna andare quando il diavolo


è alla coda.

Bisogna fare buon viso a cattivo


gioco.

Bisogna mangiare per vivere, non


vivere per mangiare.

Bocca che tace mal si può aiutare.

Botte buona fa buon vino.

Botte piccola fa buon vino.

Brutta di viso, sotto il paradiso.

Brutto in fasce bello in piazza.

Buon sangue non mente.

Buon seme dà buoni frutti.

Buon vino fa buon sangue.

Buon tempo e mal tempo non


dura tutto il tempo.

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Cambiano i suonatori, ma la
musica è sempre quella.

Campa cavallo che l'erba cresce.

Cane che abbaia non morde.

Cane non mangia cane.

cane vecchio non impara scherzi


nuovi.

Carta canta e villan dorme.

Casa mia casa mia pur piccina che


tu sia resti sempre casa mia.

Cavallo vecchio, tardi muta


ambiatura.

Cane rabbioso, cane furioso.

Cavalier con quattro palle, il


nemico ti è alle spalle.

Cavolo riscaldato e garzone


ritornato, non fu mai buono.

Cavolo riscaldato, prete spretato,


serva ritornata, fan la vita
avvelenata.

Cento teste, cento cappelli.

Casa fatta e vigna sposa, non si


paga quanto costa.

Cessato il guadagno, cessa


l'amicizia.

Chi a credenza molte merci


spaccia, un presto fallimento si
procaccia.

Chi accarezza la mula, buscherà


dei calci.

Chiacchiere di forno, perdenza di


pane.

Chi ama me, ama il mio cane.

Chi ara terra bagnata, per tre anni


l'ha dissipata.

Chi arrizza, appicca e ammazza.

Chi ben chiude, ben apre.

Chi ben coltiva il moro, coltiva nel


suo campo un gran tesoro.

Chi ben comincia è a metà


dell'opera.

Chi beve birra campa cent'anni.

Chi cava e non mette, le


possessioni si disfanno.

Chi cento ne fa una ne aspetta.

Chi cerca trova e chi domanda


intende.

Chi compra disprezza e chi ha


comprato apprezza.

Chi ciuco si corica ciuco si ritrova.

Chi da gallina nasce convien che


razzoli.

Chi di spada ferisce di spada


perisce.

Chi di speranza vive disperato


muore.

Chi dice donna dice danno.

Chi dice quel che vuole sente quel


che non vorrebbe.

Chi disprezza compra. Chi compra


sprezza. Chi disprezza vuol
comprare.

Chi domanda ciò che non


dovrebbe, ode quel che non
vorrebbe. Chi cerca ciò che non
dovrebbe, trova ciò che non
vorrebbe.

Chi domanda non erra. Chi


domanda non fa errore.

Chi dorme d'agosto, dorme a suo


costo.

Chi dorme non piglia pesci.

Chi è causa del suo mal pianga se


stesso.

Chi è in difetto è in sospetto.

Chi è svelto a mangiare è svelto a


lavorare.

Chi fa altrui mestiere, fa la zuppa


nel paniere.

Chi fa da sé fa per tre.

Chi fa falla e chi non fa sfarfalla.

Chi fa le fave senza concio, le


raccoglie senza baccelli.

Chi fa più carezze che non suole, o


t'ha gabbato o gabbar ti vuole.

Chi getta un seme l'ha da coltivare


se vuol vederlo a tempo vegetare.

Chi ha bravo cuoco e amici


sempre invita, se non ha buona
entrata, ha buona uscita.

Chi ha carro e buoi fa bene i fatti


suoi.

Chi ha dentro l'amaro non può


sputare dolce.

Chi ha farina non ha la sacca.

Chi ha i denti non ha il pane e chi


ha il pane non ha i denti.

Chi ha ingegno lo mostri.

Chi ha polvere spara.

Chi ha portata la tonaca puzza


sempre di frate.

Chi ha tempo non aspetti tempo.

Chi ha tutto il suo in un loco, l'ha


nel fuoco.

Chi la dura la vince.

Chi la fa l'aspetti.

Chi lascia la via vecchia per la


nuova sa quel che lascia non sa
quel che trova.

Chi lava il capo a l'asino perde il


ranno e 'l sapone.

Chi il vasto mare intrepido ha


solcato, talvolta in piccol rio
muore annegato.

Chi in casa tua ti metti, ti caccerà


di casa.

Chi mal semina mal raccoglie.

Chi mal vive mal muore.

Chi mangia salato cade sempre


malato.

Chi mena per primo mena due


volte.

Chi mendica non sceglie.

Chi molto parla spesso falla.

Chi mordere non può, non mostri i


denti.

Chi muore tace echi vive si da


pace.

Chi non risica non rosica.

Chi non sa fare insegna.

Chi non semina non raccoglie.

Chi non vuol stoppa arda, non


l'accosti al fuoco.

Chi muore giace e chi vive si dà


pace.

Chi nasce afflitto muore


sconsolato.

Chi nasce è bello, chi si sposa è


buono e chi muore è santo.

Chi nasce tondo non muore


quadrato.

Chi non beve in compagnia o è un


ladro o è una spia.

Chi non comincia non finisce.

Chi non crede in Dio, crede nel


diavolo.

Chi non ha testa abbia gambe. Chi


non ha testa abbia almeno buone
gambe.

Chi non lavora non mangia.

Chi non mangia ha già mangiato.


Chi non mangia ha ben mangiato.

Chi non muore si rivede.

Chi non rìsica, non ròsica.

Chi non sa fare, non sa


comandare.

Chi non sa tacere, non sa parlare.

Chi non semina non raccoglie.

Chi non stima altri che sé, è felice


quanto un re.

Chi pecora si fa, lupo se la mangia.

Chi per denaro s'è sposato, a vita


sarà comandato.

Chi perde ha sempre torto.

Chi più ha più vuole.

Chi più ne ha più ne metta.

Chi più ne ha ne vuole.

Chi più sa meno crede.

Chi più spende meno spende.

Chi porta la moglie a ogni festa e il


cavallo a bere a ogni fontana, alla
fine dell'anno avrà il cavallo bolso
e la moglie puttana.

Chi predica in diserto vi perde lo


sermone.

Chi presta all'amico perde quello


ed il denaro.

Chi presto parla, poco sa.

Chi prima arriva, meglio alloggia.


Chi prima va al mulino macina.

Chi prima nasce prima pasce.

Chi prima non pensa in ultimo


sospira.

Chi ride degli altri ha molto da


imparare.

Chi ride il venerdì piange la


domenica.

Chi rompe paga e i cocci sono


suoi.

Chi ruba poco ruba assai.

Chi sa fa e chi non sa insegna. Chi


sa fare fa e chi non sa fare
insegna.

Chi sa il gioco non l'insegni. Chi sa


il trucco non l'insegni.

Chi scopre il segreto perde la fede.

Chi semina buon grano, ha poi


buon pane.

Chi semina con l'acqua, raccoglie


col paniere.

Chi semina raccoglie.

Chi semina vento, raccoglie


tempesta.

Chi serba serba al gatto.

Chi si accontenta gode.

Chi si attacca al poco, non esiterà


a rubare molto.

Chi si aiuta Iddio l'aiuta.

Chi si assomiglia si piglia.

Chi si è scottato con l'acqua calda,


ha paura anche di quella fredda.

Chi si fa i fatti suoi, campa


cent'anni.

Chi si loda s'imbroda.

Chi si scusa si accusa.

Chi si vanta da solo non vale un


fagiuolo.

Chi spera nell'altrui soccorso,


mette il pelo più lungo [di quello]
dell'orso.

Chi tace acconsente.

Chi tanto chi niente. Chi troppo chi


niente.

Chi tardi arriva male alloggia.

Chi tiene il letame nel suo


letamaio, fa triste il suo pagliaio.

Chi troppo domanda, ha testa di


matto.

Chi troppo in alto sal, cade


sovente

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