Sei sulla pagina 1di 1

Trattato di Amsterdam

Firmato il 2 Ottobre 1997, a seguito di una Conferenza intergovernativa (v. CIG) con il compito di
proporre i necessari adattamenti ai trattati (Maastricht e Atto unico europeo, in vista delle sfide che
si pongono per il nuovo millennio ed in seguito alla introduzione dell’euro.
La più importante novità introdotta dal Trattato di Amsterdam nell’ambito delle politiche
comunitarie è sicuramente l’impegno assunto per la promozione di un più alto livello
occupazionale; è stato aggiunto un nuovo titolo interamente dedicato alle problematiche
occupazionali, con il quale, pur ribadendo che la responsabilità in materia di occupazione è posta
principalmente a carico degli Stati membri, si tenta di introdurre un coordinamento anche a livello
europeo.
Con il Trattato di Amsterdam è stata anche istituzionalizzata la facoltà di procedere ad una
integrazione differenziata, attraverso il meccanismo della cooperazione rafforzata (v. Principio
della cooperazione rafforzata); in pratica si sancisce il diritto per quegli Stati membri che
intendono perseguire determinate politiche comuni a procedere anche in assenza di una volontà
comune di tutti i membri.
Quindi è una procedura che permette ad un minimo di nove Stati membri di instaurare
un’integrazione avanzata o una cooperazione in un ambito specifico all’interno dell’Unione
europea, qualora risulti evidente che l’Unione nel suo insieme non sia in grado di conseguire gli
obiettivi di tale cooperazione entro un termine ragionevole. Ciò permette a questi Stati di avanzare
a diverse velocità e verso obiettivi differenti da quelli degli Stati membri che decidono di rimanere
al di fuori degli ambiti della cooperazione rafforzata.

In ambito PESC – Politica Estera per la Sicurezza Comune - viene attribuito il ruolo di Alto
rappresentante per la PESC e viene creata una cellula di programmazione politica e di
tempestivo allarme, che ha il compito di individuare le zone di conflitto potenziale e anticipare
eventuali situazioni di crisi;

Potrebbero piacerti anche