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net/publication/338623805
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Cristina Coccimiglio
Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa
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All content following this page was uploaded by Cristina Coccimiglio on 16 January 2020.
Introduzione
1 Cfr. Jacques Ellul. Sistema, testimonianza, immagine. Saggi sulla tecnica, a cura di C. Coc-
Jacques Ellul fu autore di una Storia delle istituzioni in tre volumi, di numerose opere tradotte
in diverse lingue e di saggi che riguardano diversi ambiti, tra cui il diritto, la storia, l’economia,
la sociologia, l’arte e la storia del cristianesimo.
3 J. Ellul, L’Empire Du Non-Sens. L’art et la société technicienne, Paris, PUF, 1980, d’ora
in avanti: ENS.
con i suoi simili4. Gli aspetti distintivi del pensiero di Jacques Ellul
sulla tecnica sono i seguenti: i) il carattere di sistema5 assunto da
essa, almeno a partire dal XVIII secolo6: di qui l’importanza della
scelta tra una posizione conciliatoria e una radicalmente critica nei
confronti del fenomeno; ii) la centralità della questione etica relativa
alle conseguenze della tecnicizzazione e la conseguente sfiducia nell’a-
zione politica rivoluzionaria; iii) la proposta di una interpretazione
della condizione in cui versa l’arte moderna e il ruolo dirimente di
una riflessione sull’arte.
Quest’ultimo punto non può tuttavia prescindere totalmente da
una, sia pure parziale e propedeutica, messa in luce dei primi due
aspetti appena ricordati, i quali caratterizzano in modo determinante
la riflessione di Ellul. Non bisogna dimenticare che si tratta di un
pensatore poliedrico e con molteplici interessi che mantiene uno
sguardo ampio sulla realtà, sviluppando riflessioni trasversali a più
ambiti, che confluiscono poi in opere dedicate alla teologia, alla filo-
sofia del diritto, alla sociologia e alla storia delle istituzioni.
Si può dunque ancora oggi parlare di Empire Du Non-Sens, vale a
dire di impero dell’assurdo, oppure si è giunti da parte della tecnica
a una sorta di de-colonizzazione del terreno – sempre meno esclusivo
e determinato – dell’arte? Quella che Ellul definisce arte moderna è
un’arte incoerente e, in quanto tale, un epifenomeno del sistema tec-
nico: essa, nella sua essenza, non è altro che un insieme disparato di
maschere, sovrapposte a una realtà – quella tecnica – più originaria.
L’arte in epoca moderna7 nel suo legame con l’universo tecnico si
rivela fenomeno determinante per comprendere l’emergere e l’affer-
marsi dei tratti peculiari dell’esistente.
Quando aveva solo 23 anni, Ellul scrisse: «La tecnica domina
l’uomo e tutte le reazioni dell’uomo. Contro di essa, la politica è im-
4 La visione della modernità e del fenomeno tecnico che Ellul elabora ha recentemente
L’Homme-artifice. Le sens de la technique, Paris, Gallimard, 1996). A suo avviso, egli è stato il
primo ad affermare l’idea di autonomia nel senso sistemico del termine. Gli rimprovera tutta-
via il fatto di vedere nell’elemento tecnico della società moderna l’aspetto che ha condotto al
parossismo «l’arte» di distrarre l’uomo dalle questioni spirituali. Obietta a Ellul che la logica
della tecnica moderna, così come egli stesso la concepisce, non è totalmente autonoma perché
non è mai totalmente emancipata dall’economia: ad esempio, le tecniche più sofisticate vengono
abbandonate se non sono redditizie.
6 Per Ellul il XVIII secolo segna il passaggio dalla centralità dell’operazione tecnica al
fenomeno tecnico. Fu proprio in questo momento storico, infatti, che un determinato esercizio
della ragione consentì di misurare i risultati e di valutare l’efficacia delle operazioni tecniche.
La presa di coscienza del cambiamento in corso produsse un’estensione rapida e capillare
della tecnica, dal momento che, grazie a tali misurazioni e valutazioni, era diventato possibile
intravedere il numero di possibilità che essa offriva.
7Si legga: l’arte del XXI secolo.
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