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Modulo 1.

1 - Metodologie di analisi dei Tempi


Operativi

Lo studio del lavoro nell’organizzazione


industriale

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Lo studio del lavoro
nell’organizzazione della produzione

L'obiettivo principale dell'attività industriale è quello di produrre beni e servizi , al minor costo
possibile , allo scopo di realizzare un beneficio economico

- Il PRODOTTO

- Il SERVIZIO

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Lo studio del lavoro
nell’organizzazione della produzione

L'obiettivo principale dell'attività industriale è quello di produrre beni e servizi , al minor costo
possibile , allo scopo di realizzare un beneficio economico

aumentare lo sforzo o
l'intensità della
prestazione
dell'esecutore;
analizzare il procedimento
di lavoro per migliorare
l'utilizzazione di tutte le
risorse impiegate in modo
di ottenere una migliore
efficienza globale.
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Lo studio del lavoro
nell’organizzazione della produzione

L'obiettivo principale dell'attività industriale è quello di produrre beni e servizi , al minor costo
possibile , allo scopo di realizzare un beneficio economico

aumentare lo sforzo o
l'intensità della
prestazione
dell'esecutore; Il primo sistema è ovviamente
contrario ai principi a cui si
ispirano le relazioni tra impresa e
lavoratori in quanto tende a
superare le disfunzioni
organizzative operando soltanto
sull'esecutore del lavoro

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Lo studio del lavoro
nell’organizzazione della produzione

L'obiettivo principale dell'attività industriale è quello di produrre beni e servizi , al minor costo
possibile , allo scopo di realizzare un beneficio economico

Il secondo sistema, tende a ridurre i costi


operando sull'efficienza di tutto il processo
produttivo: questo approccio è detto
"studio dei metodi e tempi di lavoro".

analizzare il procedimento
di lavoro per migliorare
l'utilizzazione di tutte le
risorse impiegate in modo
di ottenere una migliore
efficienza globale.
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Lo studio del lavoro
nell’organizzazione della produzione

METHOD eliminated

STUDY

"Lo studio dei metodi è una tecnica che sottopone ogni operazione di un determinato
lavoro ad un'analisi accurata e approfondita in modo da eliminare ogni operazione superflua ed
in modo da accostarsi il più possibile al metodo migliore, cioè più semplice, più veloce, più
economico e più sicuro per eseguire ogni fase necessaria.

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Lo studio del lavoro
nell’organizzazione della produzione

Esso include la critica costruttiva del progetto; la standardizzazione delle attrezzature, dei
metodi e delle condizioni di lavoro, l'addestramento dell'esecutore a seguire il metodo
standard.

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Lo studio del lavoro
nell’organizzazione della produzione

L’organizzazione del lavoro può variare a seconda


– delle dimensioni dell’azienda
– del tipo di produzione
• unitaria o di piccola serie
• di serie

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Lo studio del lavoro: gli scopi

Lo studio del lavoro contribuisce ad accrescere


l’efficienza aziendale:

– permette di ridurre e controllare i costi


– studia le condizioni per garantire l’impiego più
efficiente dell’organizzazione nel suo complesso,
della manodopera e degli impianti

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Le fasi dello studio del lavoro

Semplificazione del lavoro


Misurazione del lavoro
Analisi dei risultati
Remunerazione del lavoro

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I settori di applicazione
dello studio del lavoro

Pianificazione aziendale
Ingegneria di produzione
Programmazione operativa della produzione
Controllo di gestione per le analisi economiche
Gestione del personale

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La determinazione dei tempi di lavorazione:
le condizioni di successo

Utilizzo di tecniche appropriate in funzione della


tipologia produttiva
Accuratezza della registrazione degli elementi di
valutazione
Linguaggio chiaro, uniforme, immediato: uso di
criteri, simboli e termini convenzionali

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Due termini - chiave

Ciclo di lavorazione
“il razionale susseguirsi secondo un ordine
prestabilito delle operazioni o fasi di lavoro
necessarie per la trasformazione di un dato
elemento”

Operazione
“l’insieme delle attività effettuate dall’uomo,
dalla macchina o da entrambi nello stesso posto
di lavoro”
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Le operazioni e i loro simboli

Trasformazione

Collaudo

Trasporto

Sosta

Immagazzinamento
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Il Ciclo: uno schema d’insieme

Abitudinario

Ciclo Occasionale

Razionale
Fasi Lavorazione Elementi MF Ripetitivi
Operazioni Trasformazione di ML o
Preparazione operazione TM periodici

Non
trasformazione Collaudo
Trasporto
Sosta
Immagazzinamento
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Le norme fondamentali:
Emissione preventiva cicli e tempi

Nell’elaborazione preventiva dei Cicli di


fabbricazione e dei tempi di lavorazione
deve essere considerato
esclusivamente
in ordine prestabilito
il razionale susseguirsi delle operazioni
“fondamentali”

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Gli elementi di operazione

Macchina ferma MF
Tempo macchina TM
Macchina lavora ML
Tempo attivo TA
Tempo passivo TP

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Le norme fondamentali:
Elaborazione consuntiva cicli e tempi

Il rilievo consuntivo dei tempi di lavorazione deve


essere effettuato
esclusivamente
sulla base delle operazioni fondamentali eseguite
con i mezzi e le attrezzature previste nei Cicli di
fabbricazione elaborati preventivamente dai
Servizi Tecnici

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Le norme fondamentali:
Elaborazione consuntiva cicli e tempi (2)

Nell’elaborazione dei rilievi di ogni singola


operazione dovranno essere previsti tutti gli
elementi integrativi indispensabili per
l’esecuzione completa dell’operazione stessa
purché siano effettuati
da operai diretti

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Le norme fondamentali:
Tempo standard (3)

Il Tempo standard
è il tempo necessario

ad un operaio di Normale abilità


che lavori con impegno Normale
in condizioni di lavoro Normali
ad ottenere un risultato definito

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I Tempi nelle Operazioni singole

Tempo Effettivo (TE)

Tempo Ciclo (TC)

Tempo Macchina (TM)

Macchina ferma (MF)


Macchina lavora (ML)

Tempi attivi (TA) Tempi passivi (TP

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I Tempi nelle Operazioni singole

Tempo Effettivo (TE)

Tempo Ciclo (TC)

Tempo Macchina (TM)

Macchina ferma (MF)


Macchina lavora (ML)

FF – SI FF – SI FF – SI
FR - SI FR - SI FR - NO

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I Tempi nelle Operazioni in abbinamento

TC Operazione A

TC Operazione B

TE Operazione A TE Operazione B

TC dell’Abbinamento

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Le norme fondamentali:
Maggiorazione per Fattore di Riposo

I tempi di lavoro devono essere maggiorati

per permettere all’operatore

di disporre
di periodi per il recupero delle energie
e per le necessità fisiologiche

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Tabella delle maggiorazioni per
Fattore Fisiologico

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Tabella delle maggiorazioni per
Fattore Fisiologico

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Problemi nella determinazione del
Fattore Fisiologico

Il Fattore Fisiologico (FF) contribuisce alla


maggiorazione per Fattore di Riposo nella misura
standard del 4%
Vi sono casi in cui la determinazione
“automatica” del FF non è sufficiente a garantire
la correttezza del suo valore

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4 casi di problemi nella determinazione
del Fattore Fisiologico

I dati di partenza:

TCsfr (senza fattore di riposo): 2.0 min.


FR costante, 2bM
FF 4%TCsfr = 0.04*2.00 = 0.08

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4 casi di problemi nella determinazione
del Fattore Fisiologico

Caso 1: MFsfr = 2.00

TC (composto solo da MF) 2.00


FR assegnato 0.200
FF compreso nel FR 0.08

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4 casi di problemi nella determinazione
del Fattore Fisiologico

Caso 2 : MFsfr = 1.500; TM = 0.50

TC (composto da MF e TM) 2.00


FR assegnato 0.150
FF compreso nel FR 0.08

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4 casi di problemi nella determinazione
del Fattore Fisiologico

Caso 3 : MFsfr = 0.25; TM = 1.75

TC (composto da MF e TM) 2.00


FR assegnato 0.025
FF non compreso nel FR 0.08
FF mancante = 0.08-0.025 0.055

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4 casi di problemi nella determinazione
del Fattore Fisiologico

Caso 4 : MFsfr = 0.25; TM = 1.75; MLsfr = 1,75

TC (composto da MF e TM) 2.00


FR assegnato al MF 0.025
FR assegnato al ML 0.175
FF compreso nel FR 0.08

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Come fare la verifica del FFm (Fattore
fisiologico mancante)

La verifica del FFm è sempre necessaria in tutte le


operazioni con il TM.

La formula:

FFm = 0.04(MFsfr+TM) - (MFcfr-MFsfr)

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Le tecniche per la determinazione
dei Tempi di trasformazione

Preventivo
– tempi standard di operazioni o elementi di
operazioni (tabulati)
– analisi micromovimenti con tempi standard
– per confronto tra disegni e particolari simili
Con rilevazione diretta
– rilievo cronometrico
– analisi micromovimenti e relativi tempi standard
– analisi con metodi statistici
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