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Filosofia della fantascienza

Definire la fantascienza, questione atavica: il termine italiano che ha avuto grande fortuna (anni 50/60,
origine giornalistica), traduce science- fiction. Affianca due termini che potrebbero sembrare agli antipodi:
scienza e narrazione/finzione. Può essere scientifica una fantasia?
Il termine pone in essere il rapporto tra scienza e fantasia che è poco scontato.

Premio Nobel per la medicina per studi sul sistema immunitario: immaginazione dello scienziato Peter
Medawar “tutti i progressi della conoscenza scientifica iniziano con una preconcezione, ciò che potrebbe
essere vero, oltre tutto ciò di cui abbiamo logica. E’ invenzione di mondo possibile”.

La scienza che nasce da una preconcezione immaginativa, dall’immaginazione: è ipotesi che è stata
frequentata dagli scrittori di fantascienza la storia fantascientifica nasce da immaginazione piccola
porzione di mondo possibile. Bruce Franklin, critico letterario, che definisce la science fiction”la descrizione
di una realtà presente attraverso l’estrapolazione di un futuro ipotetico che si costruisce da un’ipotesi
immaginativa”.

Philippe Dick (autore emblematico per fantascienza filosofica) indaga il presente immaginando il futuro.
Immaginazione deriva da immaginari che significa qualcosa di analogo a visualizzare nella mente qualcosa
che non è presente al momento.
Mirabilia, immaginari: mirare vuol dire guardare con stupore qualcosa.

Leidon l’idea, ciò che si vede con la mente scaturgine della riflessione.

Platone ci dice che iride fu generata da taumante (teeteto). Dea arcobaleno e della conoscenza, generata
da taumante che è figlio da un lato di ikea ed è il padre anche delle arpie.

Fin dalle origini, l’immaginazione è posta alla base dell’impresa conoscitiva e dello sforzo di conoscenza ma
questo sforzo ha da un lato una valenza mitica e dall’altro questa è ambivalente perché può generare
mostri (arpie) così come iride che è una sorta di messaggero della sapienza.

L’immaginazione è legata allo sforzo conoscitivo che può condurre anche ad esiti oscuri.

Per guardare con occhi diversi la fantascienza.

Dick usa la fantascienza per indagare il ruolo dell’uomo contemporaneo nella società.

Isaac Aismov, era un biochimico, e da biochimico diceva spesso di usare non solo l’indagine razionale
(filosofi applicano e credono fermamente) ma anche come motore della catena argomentativa la capacità
di stupirsi e provare meraviglia.

La sua professione scientifica era biochimica, più scrittore fantascientifico (tecnologica ma voleva
perseguire soprattutto quella filosofica e sociale).
Sviluppo tecnologico sull’uomo: come incide?
Idea asimoviana della fantascienza: lo scopo principale è quello di indagare la condizione umana, non
indaga il presenta da un punto di vista sociologico ma in relazione all’uomo.

In ogni epoca il contemporaneo è definito da cosa? Dai sogni, dalle ansie, dai timori, perciò dallo sforzo
immaginativo dei soggetti.

Quadro teorico: fantascienza ha radice comune con la scienza (etimologia del termine) e con la filosofia.
(motore immaginativo e poi catena di argomentazioni razionali).

Il tema ha valenza epistemologica ma se vogliamo andare ad indagare nello specifico come la fantascienza è
usata nella filosofia analitica: è importante per gli esperimenti mentali.

Laboratorio della mente del filosofo: parte integrante del metodo del filosofo ma non hanno inventato
nulla gli analitici, basta pensare al mito, alle ipotesi, alla mitopoiesi (riflessione platonica). Sfuma il
confine tra narrazione e riflessione: tra ciò che è narrazione e ciò che verità oggettiva è qualcosa che va
smussandosi e perde la sua nettezza. ( biochimico Aismov e nobel medicina Medawer)

Esempi di esperimenti mentali.

Come fantascienza stimola la riflessione


1) Cyber punk: corrente (Stearling o Gibbson) il ruolo della rete nella società già negli anni 50, gli autori
immaginavano una realtà in cui saremmo stati sempre connessi. Pensiamo a Blade Runner, è tratto da testo
di Philippe Dick.
Opera antesignane del cyber punk, personaggi che vivono sempre al limite della legalità.

Nelle narrazione cyber punk emergeva tema postumano: umano che proprio nella sua soggettività è
collegato con la tecnologia. Condurre l’alterità all’interno dell’io stesso: persone che hanno innesti
biomeccanici.
Mitopoiesi del cyber punk come esperimento mentale del postumano (tema dibattuto nella filosofia
contemporanea)

2) rapporto con le tecnologie, tema che è emerso nel cyber punk ma è presente anche nella fantascienza
contemporanea. La fantascienza davvero ci insegna qualcosa di grande. Gli autori già degli anni 80 erano
portatori di riflessioni sulla tecnologia: già con heidegger messa in discussione della tecnologia a nostra
disposizione. La stessa posizione di Heidegeer può essere superata e la fantascienza ci mostra come: la
tecnologia è bel lungi dall’essere a nostra disposizione ma è proprio una realtà immersiva, la tecnologia
connessa al mondo delle informazione è qualcosa che non solo estende le nostre capacità (prolungamento
della nostra mente), comprende come la tecnologia sia oggi un ambiente nel quale viviamo. Questo
stravolge il modo in cui vediamo la tecnologia.
Nel momento in cui interagiamo con l’ambiente lo modifichiamo e mentre modifichiamo l’ambiente questo
stesso ci modifica. A che cosa può portare questo se l’ambiente è tecnologico?

Taumante: arpie e iride

3) matrix, film di un celeberrimo esperimento mentale (patmann) che ha postulato l’idea di cervelli in una
vasca. L’esperimento mentale è questo: cervello messo in liquidi criogenetico collegato a super pc da
scienziato folle e il programma permette di vivere in una realtà quotidiana.
E questo si rifà al tema del rapporto tra sogno e realtà, il tema cartesiano del dubbio (scienziato come
demone cartesiano). Mettere in dubbio che la realtà in cui viviamo sia reale.

La soluzione che Patmann darà allo scetticismo è abbastanza complesso e sfocia nella filosofia del
linguaggio e il realismo. Soluzione di tipo linguistico.
Tema schoperiuiano: come faccio a distinguere il sogno dalla realtà.

Se noi fossimo cervelli in una vasca avremmo riferimenti diversi per le parole cervello e vasche. Per patman
deriva dall’esperienza: se ho esperienze illusorie, cambia il riferimento e quindi non può essere.
Autoconfutazione.

Esperimento della twin earth: gemelli in terre uguali se non per il fatto che l’acqua è h20 da una parte e xzy
dall’altra. L’esperienza fenomenica è uguale ma il riferimento linguistico sarà diverso.
E’ il medesimo problema dei cervelli in una vasca.

Tecnologia attuale innesto: scinde l’uomo dall’interno, non è solo supporto fisico biologico ma l’alterità
all’interno dell’io. Il postuomo è ontologicamente scisso, vive la dialettica tra se stesso e l’alterità.

Derrida parla del postumano: animale come esempio metafora.

1984- george Orwell top ten

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