In Spagna e in Italia vige la controriforma cattolica sia in ambito artistico, culturale e
letterario. Prende quindi piede il Barocco. Sebbene sia un fenomeno culturale, è un movimento con risonanza maggiore nelle arti figurative. L'etimologia del termine non risponde a una tesi univoca probabilmente deriva dal portoghese "baroco" che indica tutto ciò avente forma irregolare e sferica, gli scolastici sostengono invece che era un termine che veniva usato per indicare un ragionamento logico, simile al sillogismo aristotelico. Successivamente questo termite verrà clonato e verrà iniziato ad essere usato solo nel 600 con una percezione negativa indicanzo un'amore per la bizzarria e per l'irregolarità, segnali di intrinseca superficialità. Infatti il barocco è il contrario della cultura rinascimentale. Il barocco infatti punta sulla meraviglia visiva e alla sottile differenza tra cielo e terra, collegando infatti ogni aspetto della vita umana alla vista: l'occhio del pittore, letterario barocco punta infatti a scorgere argomenti mai affrontati prima d'ora. Il senso della vista appare anche in ambito teatrale tra cui spiccano Italia, Spagna ma sopratutto l'Inghiltera nel suo periodo elisabbettiano (Elizabethen Period). Lo stile letterario invece si basa sopratutto sul ragionamento filosofico, la retorica e l'uso di parole ricercate, ovvero un linguaggio forbito. Questa nuova corrente colpisce anche a livello scientifico ponendo le basi per la il metodo scientifico e per la medicina moderna, tra gli scienziati spicca Galileo il quale a livello letterario ci fa chiari esempi di concettismo che consiste nell'esasperare l'uso di metafore attraverso l'acutezza ovvero il ricercarne di molte più strane e inusuali. Lo stesso Galilei attribuisce alla matematica linguaggi metaforici descrivendo fenomeni fisici in modo rivoluzionario dandogli una chiave d'interpretazione unitaria.