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Il film “Prendimi l’anima” dà molta carica emotiva e personalmente mi è piaciuto per l’evoluzione che

Sabina ha avuto durate il film, da essere chiusa in un manicomio a laurearsi in psicologia ed infine creare gli
asili bianchi per aiutare i bambini malati proprio come prima avevano fatto con lei. Questo film sottolinea
anche l’aspetto umano dell’uomo di scienza, che all’inizio appare fragile, innamorato ma poi è subito
pronto a rinunciare all’amore per la carriera. La figura di questa giovane donna è il ritratto di una donna
sensuale e ribelle non solo quello di una folle da curare. Sabina è una figura importante perché ha vissuto la
propria vita per amore ed è stata una delle poche donne che si è opposta alla dittatura di Stalin
pubblicando il suo diario.

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