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1/ Berrita
Tanti i nomi con cui viene chiamata questa calzatura tradizionale delle regioni del centro e Sud Italia,
che ha dato il nome alla Ciociaria. Si tratta di calzature tipiche di contadini e pastori, composte da
ampie suole di cuoio che avvolgono il piede e sono ancorate alla gamba con. Oggi è possibile notarle
ai piedi degli zampognari e in occasione di eventi folkloristici in cui si indossano i costumi tipici
italiani.
3/ Dirndl
Il Dirndl è un abito tradizionale ispirato al costume tradizionale delle classi elevate, diffuso nella
parte meridionale della Germania, in Austria, nella Svizzera di lingua tedesca e nella regione
geografica Italiana, in Trentino - Alto Adige, e nella Valcanale friulana.
Il Dirndl consiste in una guêpière, una blusa, un’ampia gonna e un grembiule, a cui vengono associati
alcuni accessori, come sciarpe o gilet. In Italia, lo ritroviamo tra i costumi tradizionali del Trentino
Alto Adige, molto diversi dagli abiti siciliani: nella versione primaverile è caratterizzato da tinte
pastello, in quella invernale è invece scuro
4/ Loden citta di Tirolo
Il Loden è un tessuto di lana tipico del Tirolo. La parola "loden" può essere fatta derivare da lodo,
che in un arcaico tedesco si traduceva in "balla di lana",oppure ancora può essere tradotto in "tessuto
grezzo".
Tessuto di aspetto caldo e morbido, il loden è molto resistente e duraturo. Esso viene follato (infeltrito)
e molto garzato. La prima operazione rende il tessuto impermeabile, mentre la seconda serve a
ottenere un lato peloso. Per queste sue caratteristiche il loden è un panno. Il loden è utilizzato per
confezionare cappotti, mantelli, gonne e pantaloni.
5/ Tracht
Questo costume, tipico delle zone più settentrionali d’Italia, indicava la ricchezza, ovvero lo status
sociale di una persona o di una famiglia. Questi vestiti si utilizzano ancora oggi nelle sagre paesane, in
particolari festività, cerimonie, ma anche come abito nuziale nei più tradizionali matrimoni.
A completare il vestito ci pensa il cappello che quando viene indossato, non deve essere mai tolto,
nemmeno durante il pranzo di una celebrazione.
1/ Lahayk
Questo vestito si è diffuso ampiamente in tutto il Maghreb. È un panno bianco che una donna indossa
per coprire il resto del suo corpo con l'aggiunta dell'agar, che è un piccolo pezzo di stoffa che una
donna mette per coprirsi il viso. Alcune donne lo indossavano mentre si muovevano da sole per lunghe
distanze al di fuori della normale zona residenziale. Questo vestito era religioso o tradizionalmente
indossato durante i viaggi. Parallelamente, all'interno della casa o del quartiere residenziale, veniva
indossata la jellaba, che è l'abito tradizionale che ha mantenuto oggi un certo grado di diffusione.
2/ Laqshabia
Laqshabia è un abito tradizionale popolare in Algeria a Chaouia, Djelfa e nell'Algeria orientale. È fatto
di lanugine e pura lana. È di grande valore per un gran numero di persone algerine che preferiscono
indossarlo ed esserne orgogliosi , secondo l'estetica e l'efficacia della kashabiya che i locali indossano
per resistere al freddo in inverno. Soprattutto negli altipiani, dove la temperatura in inverno scende
sotto lo zero.
3/ Bernous
Il Bernous(un abito maschile berbero caratteristico degli uomini nordafricani), è un lungo cappotto di
lana che include un copricapo ribaltato e non ha maniche, ed è ampiamente utilizzato nella regione
nordafricana, poiché fa parte dell'abito tradizionale algerino e dell'abito tradizionale tunisino, ed è
anche ampiamente utilizzato in Marocco e Libia. Le città più famose per la sua produzione sono
Mahdia, Fez, Meknes, Tlemcen e la città di Messad nella Wilaya di Djelfa.