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GENERALITA’
All’interno dell’edificio:
N07V-K
FG7OR0,6/1kV
H07RN-F H07RN8-F
All’interno dell’edificio:
All’esterno dell’edificio:
La norma non
richiede colori
particolari per i
conduttori di fase
tuttavia i colori
consigliati sono
nero, grigio e
marrone che
diventeranno
obbligatori in una
prossima evoluzione
normativa.
Per i circuiti SELV è
bene utilizzare cavi
di colore diverso
dagli altri circuiti.
SELV è l’acronimo di
Sefety Extra Low
Voltage (ex BTS)
ovvero <50V c.a. e
<120V in c.c.
Un cavo con sigla 4x
indica che le anime
sono 3 per le fasi ed
una per il neutro, il
cavo 4G invece ha le
3 fasi ed il
conduttore di
protezione
giallo/verde.
La sezione del cavo va scelta in funzione della potenza da trasportare, in modo da non
superare la portata (termica) del cavo e in relazione alla lunghezza per contenere la
caduta di tensione.
La caduta di tensione tra il gruppo di misura e un qualsiasi punto dell’impianto non
deve superare il 4% della tensione nominale con la potenza nominale. Se sul
montante si ha una caduta di tensione dell’1,5% significa che sarà consentita una
rimanente caduta del 2,5% all’interno dell’appartamento. E’ comunque sempre
consigliabile abbondare con la sezione del montante in vista di future richieste di
aumenti di potenza.
Cavi di sezione maggiore riducono inoltre le perdite per effetto Joule: al maggior costo
di istallazione fa riscontro un minor costo di esercizio.
La sezione minima del montante per gli ambienti civili sarà di 6mmq.
Nella tabella successiva è indicata la sezione dei montanti per linee monofasi affinché
la caduta di tensione non superi l’1,5%
N.B. La portata dei cavi in tabella è riferita alla posa di un solo circuito per tubo,
qualora i circuiti siano in numero maggiore di uno la portata diminuisce, ad es.
installando 3 circuiti la portata di un cavo da 6mmq in PVC sarebbe inferiore a 32A e
diventerebbe necessario usare un interruttore da 25A. Oppure si potrebbe installare
un cavo da 10mmq. Vedasi le tabelle successive:
QUADRO CONTATORE
Quando la colonna montante alimenta non solo l’appartamento ma anche altre linee,
ad esempio quella del box o della cantina/ripostiglio, o un impianto fotovoltaico, il
quadro alla base della colonna montante è necessario. Non sarà più necessario invece
avere un interruttore generale, se ne potranno avere fino a 3 (CEI 0-21 – Regole
tecniche di connessione alla rete di bassa tensione).
MONOFASE TRIFASE
SEZIONE
4,5Ka 6kA 4,5kA
2,5 mmq 1,0 m 2,2 m 4,5 m
4 mmq 1,7m 3,6 m 7,2 m
6 mmq 2,5 m 5,3 m 10,8 m
10 mmq 4,1 m 8,9 m 18,0 m
16 mmq 6,4 m 13,8 m 28,3 m
25 mmq 9,8 m 21,2 m 43,8 m
35 mmq 13,3 m 28,5 m 59,5 m
Non è ammesso che al contatore siano collegati più di un cavo per morsetto pertanto
il cavo tra contatore e quadro contatore o quadro appartamento deve essere costituito
da due cavi unipolari (F-N) o da un cavo bipolare. Se l’autorimessa ha più di nove
posti auto (un box da 40mc può contenere due auto) deve essere predisposta la
bobina di sgancio per gli interrati.
In base alla superficie interna calpestabile (esclusi box, cantine e soffitte), la potenza
impegnabile, ovvero la massima potenza impegnata per cui l’impianto risulterà adatto,
deve essere almeno:
3kW fino a 75 mq;
6kW oltre 75 mq.
E’ opportuno a tal fine non usare cavi in PVC di sezione inferiore a 10mmq per locali di
superficie maggiore a 75mq.
Quadro appartamento
All’interno dell’unità abitativa (consigliabile nel
quadro elettrico) deve essere ubicato un
interruttore generale (o un sezionatore
sottocarico) facilmente individuabile ed
accessibile all’utente, per la messa fuori
tensione dell’impianto.
Il quadro elettrico deve essere dimensionato
per un 15% in più dei moduli installati, con un
minimo di 2 moduli di riserva.
Gli interruttori devono essere facilmente
identificabili, ad esempio con una targa.
Lo schema elettrico del quadro deve essere
allegato alla dichiarazione di conformità quindi
si può non inserire all’interno del quadro
dall’abitazione.
Il conduttore di protezione che serve l’unità
immobiliare deve arrivare al quadro principale
o sull’unico centralino d’appartamento come
indicato nella figura a fianco.
L’impianto deve essere protetto da almeno due interruttori
differenziali distinti (in parallelo), se ne consiglia almeno uno
per il circuito luce ed uno per il circuito prese oppure la
divisione può essere fatta per piani in abitazioni su più piani.
Gli interruttori differenziali dovrebbero essere di tipo A per i
circuiti che alimentano lavatrici e condizionatori fissi (sono
necessari anche per gli impianti fotovoltaici, per i locali medici
o estetici che non richiedono il tipo B, ecc.), mentre
dovrebbero essere in ogni caso con alta insensibilità ai disturbi
oppure essere interruttori differenziali con richiusura
automatica.
Gli interruttori differenziali che alimentano le prese devono
avere sensibilità non superiore a 0,03A.
E’ consigliabile non installare mai centralini con meno di 12
moduli anche se l’ideale, per appartamenti di superficie maggiore a 75mq, è non
scendere al di sotto dei 24 moduli.
La sezione di un determinato tipo di cavo deve essere scelta in relazione alla potenza
dei carichi ed alla caduta di tensione ammissibile.
Sezioni adottate:
- 1,5 mmq minimo: per i circuiti che alimentano prese da 10A, punti luce,
segnalazioni e comando (Per i circuiti di comando è ammessa una sezione
minima di 0,5 mmq, o addirittura 0,1 mmq se destinati ad apparecchiature
elettroniche);
- 2,5 mmq minimo: per gli altri circuiti, salvo per quelli di potenza superiore o
uguale a 3 kW per i quali è opportuno una sezione di 4mmq.
Nella tabella sottostante vengono indicate le lunghezze massime delle linee monofase
per contenere la caduta di tensione nell’appartamento entro il 2,5%.
Apparecchi di comando
Gli interruttori di comando, i deviatori e gli invertitori per i punti luce sono da 10A; gli
interruttori per le prese “comandate” devono avere la stessa corrente nominale della
presa.
Prese a spina
Nei locali ad uso abitativo i circuiti che alimentano prese con corrente nominale fino a
20A (compresa) devono esser protetti da un interruttore differenziale con Idn ≤ 30
mA. Per le prese della cucina ed il punto presa destinato ad alimentare la
lavabiancheria ed altri elettrodomestici di notevole potenza è opportuno installare le
prese UNEL che consento la ricezione della spina schuko.
Sarà necessario predisporre in prossimità dell’eventuale ingresso del tubo del gas
nell’unità immobiliare l’alimentazione elettrica per una eventuale elettrovalvola di
intercettazione del gas. E’ opportuna la predisposizione del rivelatore di gas, se di
metano va installato in alto, se di GPL va installato in basso.
L’unico tratto che è consentito realizzare obliquo, anzi è consigliato, è quello inel
passaggio dalla posa verticale ad orizzontale. Evitando l’angolo retto si riduce
l’ingombro dei tubi. Da tenere presente anche che i tubi non interrompano gli
eventuali isolamenti termici.
I Tubi protettivi devono possibilmente passare sopra alle tubazioni contenenti liquidi.
Connessioni
L’entra-esci sugli
apparecchi (prese,
lampade, ecc.) è
ammesso solo se
esistono doppi morsetti,
oppure se il morsetto è
dimensionato per la
sezione totale dei cavi.
Installare gli SPD a sentimento è una spesa inutile che non da alcuna garanzia sulla
protezione, pertanto l’installazione deve seguire un certo criterio.
Individuazione delle zone nei locali doccia senza piatto doccia (quote in metri).
a) Scompare la zona 2. La zona 1 si estende fino a 1,2 m dal soffione agganciato.
b) La presenza di un ostacolo fisso deforma la zona 1.
Generalità
• Dispersore;
• Nodo o collettore principale di terra;
• Conduttori di protezione;
• Conduttore di terra;
• Collegamenti equipotenziali.
Per massa si intende una parte conduttrice, facente parte dell’impianto elettrico, che
può essere toccata e che non è in tensione in condizioni ordinarie di isolamento, ma
che può andare in tensione in caso di un cedimento dell’isolamento principale.
Per massa estranea si intende una parte conduttrice non facente parte dell’impianto
elettrico in grado di introdurre un potenziale, generalmente il potenziale di terra.
Masse e masse estranee vanno messe a terra.
Dispersore
Si possono utilizzare i ferri delle fondazioni in cemento armato, collegandoli con una
corda nuda di rame posta lungo il perimetro dell’edificio.
Questo tipo di impianto di terra (terra di fondazione) è conveniente solo se eseguito
durante la costruzione delle fondazioni, quando lo scavo è ancora aperto.
Esempio di dispersore in corda di rame collegata ai ferri delle fondazioni in cemento
armato.
Al termine dei lavori l’installatore deve eseguire una verifica con idoneo strumento per
verificare la resistenza dell’impianto di messa a terra che si consiglia non superi mai i
20 ohm (il valore ideale è di pochi ohm). Il valore della misura deve essere riportato
nella verifica iniziale che è bene venga allegata alla dichiarazione di conformità.
N.B. E’ il coordinamento tra gli interruttori differenziali e l’impianto di terra che
garantisce la sicurezza, in mancanza del differenziale la sicurezza viene a meno, come
spesso avviene nei condomini dove alcuni appartamenti ne sono sprovvisti.
Conduttore di terra
Collettore di terra
Le tubazioni metalliche di acqua, gas, altre tubazioni entranti nel fabbricato, ed altre
eventuali masse estranee ad esempio camicia metallica di un pozzo, devono essere
collegate all’impianto di terra.
Conduttori di protezione PE
¹ Per posa in canale (cavo multipolare), adottare la sezione di 2,5 mm² nei seguenti
casi:
- Il cavo ha isolamento in PVC e nel canale sono posati più di 6 cavi, oppure
- Il cavo ha isolamento in gomma etilenpropilenica (EPR) e nel canale sono posati
più di 12 cavi.
² Per posa in canale (cavo multipolare), adottare la sezione di 4 mm² nei seguenti
casi:
- Il cavo ha isolamento in PVC e nel canale sono posati più di 4 cavi, oppure
- Il cavo ha isolamento in gomma etilenpropilenica (EPR) e nel canale sono posati
più di 9 cavi.
Appartamento
Condominio
La parte interna delle singole unità immobiliari deve avere le seguenti caratteristiche:
- Distribuzione a stella;
- Tubi a pavimento con diametro di almeno 25 mm;
- Cassette di derivazione indipendenti o con setti isolanti di separazione;
- Scatole porta prese TV indipendenti o separate con settori isolanti dagli impianti
di energia.
Il conduttore esterno del cavo coassiale deve essere collegato all’impianto di terra
generale dell’edificio.
Il sostegno dell’antenna deve esser collegato a terra, secondo le modalità indicate
nelle norme EN 62305 (CEI 81-10), solo nei casi particolari in cui sporga al di sopra
dell’edificio tanto da aumentare in modo inammissibile la frequenza di fulminazione.
Condominio
Per alcuni circuiti degli impianti di videocitofono occorrono cavi di sezione maggiore;
vengono in genere usati cavi multipolari per energia con tensioni nominali 300/500 V
del tipo FROR.
Per il segnale video è spesso necessario utilizzare cavi coassiali isolati in polietilene
con impedenza caratteristica 75 Ω.
Nei successivi paragrafi sarà trattata brevemente l’esecuzione degli impianti elettrici
nei servizi condominiali che prescindono dall’obbligo di progetto.
L’impianto elettrico relativo ai servizi condominiali deve essere suddiviso su più
circuiti, ad esempio: illuminazione scale (un circuito per ogni scala), illuminazione
giardino (uno o più circuiti, secondo l’estensione del giardino), centrale idrica
(autoclave), impianto centralizzato di antenna TV, ecc.
Il tratto di linea che va dal contatore al quadro dei servizi generali si può proteggere
contro il cortocircuito per mezzo dell’interruttore limitatore del Distributore di energia
come precedentemente indicato. Deve essere fatta la protezione dal sovraccarico. Si
consiglia di usare un cavo di sezione non inferiore a 6mmq (tale sezione è richiesta
per i montanti degli appartamenti e non per i servizi comuni).
L’impianto all’esterno
Il cavo da utilizzare deve essere di tipo con guaina protettiva e con tensione nominale
0,6/1 kW,ad esempio FG7(O)R 0,6/1 kW o N1VV-K;
I cavi direttamente interrati, o posati in tubo protettivo non idoneo a proteggerli
meccanicamente, devono essere protetti con lastra o tegolo ed interrati alla profondità
di almeno 0,5 m.
Non è richiesta una profondità minima di posa, né la protezione meccanica
supplementare, se il cavo è posto entro un tubo protettivo di tipo 450 o tipo 750,
oppure se il cavo è posato entro un condotto o cunicolo.
Le giunzioni e/o derivazioni entro i pozzetti interrati vanno eseguite con materiali
idonei al fine di ripristinare l’isolamento del cavo; ad esempio: giunti a resina colata,
nastrature auto agglomeranti e vernici isolanti, guaine isolanti termo restringenti.
Le prese a spina con corrente nominale fino a 32A, destinate ad alimentare apparecchi
utilizzatori mobili usati all’esterno, devono essere protette da interruttori differenziali
con Idn ≤ 30 mA.
Illuminazione esterna
Le lampade degli apparecchi di illuminazione devono essere accessibili solo dopo aver
rimosso un involucro o barriera per mezzo di un attrezzo, a meno che l’apparecchio
non si trovi ad un’altezza superiore a 2,8 m
La norma CEI 64/8 (la bibbia degli impianti elettrici) ha stabilito nell’allegato A i
requisiti minimi ai fini delle prestazioni dell’impianto elettrico in ambienti residenziali
(non si applica alle parti condominiali e agli edifici pregevoli per arte D.lgs. 42/04).
Tale allegato si applica ai nuovi impianti e ai rifacimenti completi di impianti esistenti,
eseguiti in occasione di ristrutturazioni edili dell’unità immobiliare e saranno in vigore
dal 1 settembre 2011.
Nasce la suddivisione di tre livelli prestazionali:
livello 1: livello minimo al di sotto del quale non è consentito scendere;
livello 2: livello intermedio;
livello 3: dotazioni impiantistiche ampie e innovative (domotica).
L’impianto elettrico per essere conforme alla norma CEI 64-8 deve avere almeno il
livello 1. Per poter essere indicato tale riferimento normativo nella dichiarazione di
conformità non ci si può esimere dal realizzare il minimo prescritto.
Oltre alla funzionalità, l’inserimento di un livello minimo permette di rendere
trasparente il valore di un impianto, le dotazioni non sono più a discrezione
dell’installatore ed i vari preventivi saranno meglio confrontabili.