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AGGETTIVO POSSESSIVO

Questi aggettivi indicano una relazione tra la persona a cui appartiene una determinata
cosa - il possessore -, e l’oggetto. Hanno, quindi, una duplice funzione: da un lato
precisano la persona, dall’altro l’oggetto posseduto.

A differenza dello spagnolo (mi libro), dell’inglese (my book), del francese (mon livre) la
lingua italiana usa anche l’articolo con l’aggettivo possessivo: il mio libro.

Singolare Plurale
maschile femminile maschile femminile
I sing. mio mia miei mie
II sing. tuo tua tuoi tue
III sing. suo sua suoi sue

I pl. nostro nostra nostri nostre


II pl. vostro vostra vostri vostre
III pl. loro loro loro loro

L’aggettivo possessivo concorda sempre in genere e in numero con il nome a cui si


riferisce:
la nostra aula
le tue maniere
il mio articolo
i suoi argomenti

Vi è un caso, però, in cui si deve tener conto del possessore oltre che dell’oggetto
posseduto: nella III persona del plurale.
Usiamo sue (femm. pl.) e suoi (masch. pl.) quando il possessore è uno solo:

- Carlo mi ha prestato i suoi appunti.


- Marco mi ha presentato le sue amiche tedesche.

Usiamo, invece, loro, quando i possessori sono più di uno:

- I bambini mi hanno fatto vedere le loro nuove biciclette.


- Carlo e Franca mi hanno parlato dei loro programmi per le vacanze.

Come abbiamo già indicato, gli aggettivi possessivi sono principalmente utilizzati per
esprimere una relazione di possesso. Nonostante ciò, essi esprimono anche altri
significati, più o meno riconducibili, in senso figurato, al possesso. Quindi, oltre a
indicare il “possesso” che una persona può esercitare su un oggetto (il tuo gatto, la mia
macchina, la nostra casa), l’aggettivo possessivo può denotare:

- una parte del corpo, la facoltà sensitiva o intellettuale di un individuo


le tue mani / i tuoi occhi
mi avete stupito con la vostra fantasia
non ti ha detto quali sono le sue intenzioni

I quattro nomi di questi esempi (mani, occhi, fantasia e intenzioni) non esprimono
oggetti “posseduti” dalle persone indicate dai possessivi. È, però, evidente che i
referenti denotati dai nomi hanno una certa relazione con tali persone.

- La relazione che si stabilisce con un qualsiasi aspetto della realtà:


Ne riparleremo al tuo ritorno = quando tu ritornerai
Raccontava spesso aneddoti del suo paese = del paese in cui era nato/a

- Può esprimere un rapporto di subalternità o di superiorità se si riferisce al rapporto


tra persone:
il comandante e i suoi uomini
il mio capufficio è troppo esigente

 Posizione e uso dell’aggettivo possessivo

In genere l’aggettivo possessivo si colloca prima del nome a cui si riferisce, preceduto
dall’articolo. Viene, però, posposto in questi casi:
- quando ha una connotazione enfatica:
andatevene, questa è casa mia! / che fai, figlio mio!?
- in varie locuzioni preposizionali:
per colpa vostra / per conto mio / di testa tua / in vita mia
- in frasi vocative:
Signori miei! / amica mia!
- quando è usato con funzione di predicato:
il mondo sarà mio! / il futuro è nostro!

Notate che, quando l’aggettivo possessivo è in posizione pospositiva, l’articolo è


assente!

- Sioscilla tra anteposizione e posposizione con “Dio” e “caro/-a/-i/-e”:


Dio mio - mio Dio / caro mio - mio caro
- L’aggettivo possessivo sarà sempre posposto con “bello”
Oh, bella mia!

 Usi particolari dell’aggettivo possessivo


- In italiano, a differenza dell’inglese o del francese, l’aggettivo possessivo è
normalmente omesso quando il termine di riferimento appare ovvio:
ho lasciato l’auto di fronte alla banca (è ovvio che si tratta della mia auto)
io torno a casa (= a casa mia)
lo dico io alla mamma (= alla mamma mia / nostra)
come stanno i figli? (= i suoi / i tuoi figli)

- I possessivi di 1ª, 2ª e 3ª persona, specialmente al femminile e al singolare, possono


essere usati in riferimento al “possesso” carnale:
Da allora è stata mia e solo mia

 Aggettivi possessivi e nomi di parentela

Di norma si omette l’articolo determinativo quando l’aggettivo possessivo si riferisce a


un nome di parentela al singolare:

- ho trovato tuo padre in centro stamattina


- Mia madre fa l’insegnante al liceo
- Nostro zio e sua moglie vivono in Australia
- Mario è andato al cinema con suo cugino

Vi è però un’eccezione: si tratta del possessivo loro. In questo caso useremo sempre
l’articolo determinativo davanti:

- È appena arrivata la loro sorella


- Il loro cugino si chiama Alessio
- Le loro figlie studiano in Italia
- I loro zii abitano fuori città

L’articolo si conserva:
- quando il nome di parentela è al plurale:
i suoi fratelli / i nostri zii / le mie cugine / le tue figlie
- quando il nome è qualificato da un aggettivo o determinato da un complemento:
il mio nipote diletto / la nostra zia preferita
il tuo cugino di Bari / il mio secondo marito / la mia nipote più giovane
- quando si tratta di un nome composto o alterato (diminutivi o vezzeggiativi):
il nostro bisnonno / la mia sorellina / la sua zietta
- con i nomi affettivi: mamma, papà, babbo, figliola/-o
la mia mamma si alza molto presto la mattina / il nostro papà cucina molto bene
- con i termini che indicano un rapporto sentimentale che, però, non rientra nei
vincoli di parentela: ragazzo/-a – findanzata/-o – amante – compagna/-o
il suo fidanzato ha tre anni meno di lei / è francese la tua ragazza?
- con patrigno, matrigna, figliastra-o, fratellastro, sorellastra, anche se nell’italiano
contemporaneo questi termini sono caduti in disuso.
SERIANNI, LUCA: Grammatica Italiana: Italiano comun e lingua letteraria, UTET,
Torino, 1989.

DARDANO, MAURIZIO – TRIFONE, PIETRO: La lingua italiana. Zanichelli, Bologna, 1985

Treccani: http://www.treccani.it/enciclopedia/aggettivi-e-pronomi-possessivi_%28La-
grammatica-italiana%29/

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