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MATERIALI

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Proprietà dei materiali in relazione con i processi
tecnologici
La conoscenza delle proprietà dei materiali è fondamentale ai
fini della scelta del processo tecnologico più idoneo per la
realizzazione di un prodotto.
• Fisiche e chimiche
• Meccaniche
• Tecnologiche
PROPRIETA’ FISICHE e CHIMICHE
• Massa volumica [kg/m3]
• Dilatazione termica [mm/mm °C-1, mm/mm K-1]
• Temperatura di fusione [°C, K]
• Conduttività termica [W / (m·K)]
• Calore specifico [J / (kg·K)]
• Resistenza alla corrosione
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Leghe di:

Rame

Plastiche Alluminio

Legno Magnesio
Acciai

Metalli Fe-C
Ghise
Ottone (Cu+Zn)
CATEGORIE Ceramici
di Compositi Bronzo (Cu+Sn)
MATERIALI Gomma ...

Vetro

...

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ANALISI DEI MATERIALI

Livello atomico

Livello microscopico

Livello macroscopico

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Legami atomici
• Legame covalente
sovrapposizione degli orbitali atomici di due atomi
es.: CH4 (metano, gas), H2O (liquido)
solidi: plastiche, SiO2 (silice), AL2O3 (allumina)

• Legame ionico
Si forma tra atomi con elettronegatività molto differente
es.: NaCl (materiale fragile)

• Legame metallico
Legame delocalizzato che si forma tra elettroni di valenza
e ioni positivi.
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METALLI
• A temperatura ambiente, tutti i metalli, con l’eccezione del
mercurio, sono allo stato solido.

• Allo stato solido (ideale), gli atomi sono disposti in modo


regolare. Essi formano una struttura ordinata e ripetitiva,
chiamata reticolo cristallino.

• Nel reticolo gli atomi sono disposti ai


nodi.

Gli elettroni più interni all’atomo


restano legati ai nuclei, quelli più
esterni possono muoversi facilmente
(legame metallico).
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Analisi a livello atomico
(Legame metallico)

+ + + + + Questo tipo di legame


conferisce ai metalli
+ + + + +
proprietà peculiari
come l’elevata
conduttività elettrica e
+ + + + + la capacità di
deformazione plastica
+ + + + + senza rompersi.

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Analisi a livello atomico
Legame metallico: meccanismo di deformazione

+ + + + +

+ + + + +

+ + + + +

+ + + + +

Le distanze interatomiche non variano, si ha solo uno scorrimento


relativo.
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Analisi a livello atomico
Legame ionico
+ - + - + NaCl

- + - + -

+ - + - +

- + - + -
La configurazione ottenuta dopo l’applicazione della forza, non consente alla
parte superiore del cristallo di rimanere legata a quella inferiore: gli atomi (ioni
positivi e negativi) si respingono a due a due. Il cristallo pertanto si separa in
due parti che non presentano alcuna deformazione permanente: il materiale è
perfettamente fragile. 9
ALCUNI RETICOLI CRISTALLINI
Struttura CCC
Cubica a Corpo Centrato
Metalli: Fe-, Cr, Mo, V, W, Ta,

Struttura CFC
Cubica a Facce Centrate
Metalli: Fe- (austenite), Al, Cu,
Ni, Ag, Au,

Struttura EC
Esagonale Compatta
Metalli: Mg, Ti, Zn, Co
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RETICOLI CRISTALLINI

Struttura EC
Esagonale Compatta

Metalli: Mg, Ti, Zn, Co

+ + + + + +
+ + + ++ + + +
+ + ++ ++ + +
+ + + + + +
+ + + + + +

Struttura di massimo addensamento atomico.


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DIFETTI NEI CRISTALLI
Le proprietà dei metalli sono notevolmente influenzate dai
difetti presenti nei cristalli.

Ad esempio, la resistenza teorica di un metallo è di più di


1000 volte superiore alla resistenza reale.

Tipi di difetti

• Difetti puntuali: interstiziali, vacanze, atomi sostituzionali

• Difetti lineari: dislocazioni

• Difetti superficiali: orientamento dei piani, sovrapposizione


dei piani. 12
DIFETTI PUNTUALI
_
+
Atomo
interstiziale
Vacanza

Atomo di impurezza
sostituzionale
Atomo di impurezza
interstiziale

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DIFETTI LINEARI (dislocazioni)
Scorrimento in assenza
di difetto: gli atomi sul
piano di scorrimento
slittano
contemporaneamente.
Dislocazioni [modelli]
(2) a spigolo (1: presenza di
(1)
un piano in più) e a vite
(2: slittamento di una
parte rispetto all’altra)
Deformazione in
presenza di dislocazione
a spigolo: la
deformazione è il
risultato della traslazione
della dislocazione, che avviene progressivamente, con coinvolgendo di
un numero di atomi relativamente piccolo . 14
LEGHE
Nella pratica l’uso dei metalli puri deve ritenersi eccezionale.

LEGHE METALLICHE: materiali metallici composti da due o più elementi.

SOLUZIONE SOLIDA: si ottiene qualora la dispersione nel reticolo degli


atomi aggiunti è completa, omogenea macroscopicamente e la struttura
cristallina coincide con quella del solvente.

• Soluzione solida sostituzionale


• Soluzione solida interstiziale

Sostituzione Sostituzione Sostituzione


ordinata casuale interstiziale 15
ANALISI DEI MATERIALI

Livello atomico

Livello microscopico

Livello macroscopico

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Livello microscopico
Le proprietà meccaniche sono legate alla configurazione
della struttura cristallina ottenuta nel passaggio dallo stato
liquido allo stato solido e modificata nelle lavorazioni /
trattamenti successivi.

Liquido Nucleazione ed accrescimento Solido


1. La resistenza meccanica aumenta al diminuire delle
dimensioni dei grani.
2. Nel caso di grani allungati secondo una direzione la
resistenza meccanica è maggiore lungo tale la direzione. 17
MATERIALI METALLICI
• LEGHE FERROSE (leghe Ferro-Carbonio)
• acciai: % di carbonio max 2.06 (vedere diagr. Fe3-C)

• ghise: % di carbonio max 6.67 (idem)

• LEGHE NON FERROSE


- Leghe leggere (di Alluminio, di Magnesio)

- Leghe di Rame (Ottone = Cu + Zn, Bronzo = Cu + Sn)


- Leghe di Nichel
- Leghe di Titanio
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Funzione degli elementi di lega

Aumentare la resistenza meccanica

Aumentare la resistenza alla corrosione (es. acciai inox)

Aumentare la resistenza all’usura

Migliorare la lavorabilità
- capacità di deformazione,
- lavorazione alle macchine utensili
- saldabilità
- temprabilità

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Elementi di lega
Mn: Manganese
Si: Silicio
Cr: Cromo acciai inossidabili (acciaio 18-10)
Ni: Nichel
W: Tungsteno (elemento principale degli acciai rapidi)
Mo: Molibdeno (forma carburi)
Va: Vanadio (forma carburi)
Co: Cobalto
Ti: Titanio
Al: Alluminio
S: Zolfo (minore resistenza, maggiore lavorabilità) Acciai
Pb: Piombo (come lo zolfo) automatici
P: Fosforo (S + P) max < 0,07%
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ACCIAI

- Acciai al Carbonio

- Acciai debolmente legati


il tenore di ogni elemento di lega è < del 5%

- Acciai legati
almeno un elemento ha un tenore > del 5%

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Costituenti strutturali degli acciai
Costituente strutturale

Porzione di una lega metallica, omogenea o non omogenea,


che forma dei grani cristallini individuabili separatamente
(attacco mediante soluzione acida)
e che caratterizza le proprietà macroscopiche del materiale.

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Costituenti strutturali degli acciai
Ferrite
Soluzione solida di carbonio nel ferro  (struttura CCC)

Austenite
Soluzione solida di carbonio nel ferro  (struttura CFC)

Cementite
Carburo di ferro Fe3C (6.67% in peso di C)

Perlite
Miscuglio (di solito lamellare) di ferrite e cementite
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Es. di costituenti strutturali al microscopio ottico
Acciaio al carbonio (C = 0.18%)

Ferrite
Grano

Perlite

Ghisa grigia lamellare (C = 3.4%,)

Lamella di
grafite

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Diagrammi di solidificazione (di stato)

Struttura microscopica di
una lega M (grani di A +
eutettico E) e lega N
• Lega di due metalli completamente miscibili allo stato (grani di B + grani di
liquido e per niente miscibili allo stato solido eutettico E).
• Come sopra, ma con formazione di eutettico
• Leghe che formano fasi  (soluzione solida di B in A) e  Lega di metalli
(soluzione solida di A in B) completamente miscibili
allo stato liquido e allo
stato solido

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Diagramma ferro-carbonio
[Diagramma ferro-cementite, Fe-Fe3C]

ACCIAI
GHISE

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CENNI SUI TRATTAMENTI DEGLI ACCIAI

Per trattamento termico si intende una successione di


operazioni mediante le quali una lega / metallo puro
vengono assoggettati ad un ciclo termico al disotto del punto
di inizio fusione allo scopo di impartire loro determinate
proprietà.

I principali trattamenti degli acciai possono essere classificati in


due macro-categorie:
• trattamenti termici
• trattamenti termochimici.

Per trattamento termochimico si intende un’operazione mediante la


quale un metallo è posto in contatto con sostanze (solide / liquide /
gassose) ad una temperatura tale da rendere possibile l’assorbimento di
elementi desiderati che ne modificano le proprietà.
TRATTAMENTI TERMICI DEGLI ACCIAI
I trattamenti termici seguono generalmente il ciclo:
• riscaldamento dell’acciaio oltre una certa T soglia
denominata Tcr.
• permanenza dell’acciaio a temperatura T>Tcr per un certo
periodo di tempo t2- t1.
• raffreddamento dell’acciaio fino a T ambiente.

Tcr

t1 t2 t3 Tempo

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RICOTTURA COMPLETA
Scopo del trattamento è quello di addolcire il materiale
diminuendone la durezza e raggiungere inoltre
un’omogeneizzazione del materiale.

Ciclo termico di ricottura

1.Riscaldamento a temperatura elevata (es. 900 °C per


acciaio)

2. Permanenza a tale temperatura per un tempo conveniente

3. Raffreddamento molto lento fino a temperatura ambiente


TEMPRA DEGLI ACCIAI
Con il trattamento di tempra si aumenta notevolmente la durezza
dell’acciaio.
Il costituente strutturale ottenuto con la tempra prende il nome di
martensite.
La martensite si ottiene dal rapido raffreddamento dell’austenite e
trasformazione del reticolo CFC in CCC senza diffusione del
carbonio. Si forma così un reticolo tetragonale a corpo centrato
ottenuto per distorsione del reticolo CCC.

La trasformazione da un reticolo CFC ad uno tetragonale avviene con


aumento di volume. 30
Tipica struttura ad aghi della martensite
vista al microscopio ottico
(struttura aciculare)

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TEMPRA
La scelta del mezzo temprante dipende dall’attitudine del
materiale alla tempra
(temprabilità, penetrazione di tempra).

Il raffreddamento può essere effettuato in:


- acqua,
- olio, Minore velocità
di
- soluzioni saline,
raffreddamento
- metalli fusi,
- aria soffiata oppure semplicemente aria.

La temprabilità aumenta con la percentuale di carbonio e


con la presenza di elementi di lega.
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Trattamenti termochimici di diffusione
Scopo
aumentare la durezza superficiale senza alterare la
tenacità del cuore.

Tali trattamenti (Cementazione, Nitrurazione) consistono


nel far diffondere nello strato superficiale del materiale
opportuni elementi chimici (carbonio, azoto,
rispettivamente ) in grado di aumentare notevolmente la
durezza superficiale del materiale ed in particolare la
resistenza ad usura.
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ANALISI DEI MATERIALI

Livello atomico
Livello microscopico
Livello macroscopico

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Proprietà dei materiali in relazione con i processi
tecnologici

MECCANICHE

TECNOLOGICHE
Attitudine del materiale ad essere lavorato mediante un
particolare processo tecnologico (es. fusibilità,
malleabilità, …)

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CARATTERISTICHE MECCANICHE
DEI MATERIALI

STATICHE DINAMICHE
• Resistenza a trazione • Resistenza all’urto
• Resistenza a compressione • Resistenza a fatica
• Resistenza a flessione (sollecitazione ciclica)
• Resistenza a torsione • Resistenza a usura
• Resistenza a taglio • Resistenza allo scorrimento
• Resistenza a penetrazione (creep)
(durezza)
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PROVE MECCANICHE
L e proprietà meccaniche si misurano eseguendo prove sui
materiali:

Prova di trazione, durezza, usura, ...

Per poter comparare misure diverse è necessario che le


prove siano eseguite nelle stesse condizioni.

Normative
- ISO (Internazionali)
- EN (Europee)
- UNI (Italiane)
- DIN (D), BSI (UK), AFNOR (F)
regolamentano le condizioni standard nelle quali le prove
devono essere eseguite.
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