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SIMONE 526/19

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s p an ine

Classi di concorso A29 - A30 (ex A031 - A032) - A53 E n l
Gruppo Editoriale Simone o

Il “codice” di Luigi Veronesi

Luigi Veronesi (1908 –1998), pittore, fotografo, regista e scenografo studiò, per oltre un de-
cennio, il rapporto suono/colore. I risultati dei suoi studi, nel 1977, sfociarono nella pubblicazione
di un libro dal titolo «Proposta per una ricerca sui rapporti suono-colore».
Veronesi partì dai fenomeni fisici del suono e del colore, identificandone i tratti comuni.
Secondo l’artista, suono e colore sono il prodotto di onde che si propagano nello spazio, il
rapporto fra l’estremo viola e l’estremo rosso dello spettro visibile, prosegue Veronesi, è pari a
1/2, proprio come nella frequenza delle ottave musicali dal Do al Do.
Per riprodurre l’intera gamma delle ottave di un pianoforte, l’artista usò la saturazione o la
luminosità quali parametri principali; infatti, così come man mano che si sale lungo le ottave il suo-
no si alleggerisce, divenendo più acuto del 50%, anche la saturazione diminuisce in proporzione.
Agli stessi risultati si giunge qualora si utilizzi la luminosità come parametro per la definizione
delle ottave musicali.
Il lavoro, propone, inoltre, una rappresentazione geometrica della durata delle singole note:
allo scopo, viene utilizzato un rettangolo (perché di forma semplice e intellegibile), in cui la durata
di ogni singolo suono è riprodotta in proporzione alla figura.
L’unità di misura scelta è il millimetro, poiché rappresenta il limite massimo in cui l’occhio
umano è in grado di distinguere valori differenti della stessa zona cromatica. Al millimetro, Vero-
nesi associa la dimensione della figura musicale più breve, ovvero la semibiscroma. Allo stesso
modo, una semiminima di 90 periodi al minuto coincide con un rettangolo la cui base misura 16
mm, la semibreve con la durata di 64/64 è definita da un rettangolo con 64 mm di base e altezza
doppia rispetto a questa.
Infine, per le pause e i silenzi, Veronesi ricorre alle tonalità di grigio medio e grigio neutro:
ossia a due colori che non producono alcuna eccitazione cromatica nell’occhio e, in quanto tali,
possono essere assimilati al silenzio e alla pausa musicale.

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