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Modulo di approfondimenti

- Riconosci il timbro -
Riconosci il timbro
Questa sezione del modulo ti consente di imparare a riconoscere il suono di alcuni
strumenti, da soli e anche riuniti in piccoli gruppi musicali (cosa certamente più
difficile …).
Puoi ascoltare gli esempi attivando l’icona con l’altoparlante e ripetere il brano più
volte fino a memorizzare i diversi timbri suonati.
Le figure in basso ti permettono di individuare gli strumenti che suonano.

In questo primo esempio ascolta il suono di un flauto traverso.


Nella famiglia degli archi la viola viene scambiata spesso con il violino: la forma simile
e la dimensione solo un poco più grande contribuiscono, almeno
visivamente, a confondere i due strumenti. L’estensione della viola
ha una quinta in più del violino nella tessitura grave (la nota più
bassa è infatti DO2)
Anche il suono non è facile da riconoscere, specialmente per le
note acute della viola. Le corde vuote della viola

Questo brano ti consente di apprezzare la sonorità calda e profonda dello strumento.


Confrontala con il timbro acuto e a volte aspro del violino… la differenza si nota.
Evoca scene di caccia il corno, probabilmente il capostipite della famiglia degli ottoni.
Nel tempo la sua forma si è molto modificata; l’attuale strumento non è più limitato ai
soli suoni naturali ma, per mezzo di un complesso sistema di cilindri, è in grado di
suonare anche i suoni cromatici.
Caratteristico è il modo di suonarlo: il cornista con la mano destra può controllare
l’intonazione e il timbro modificando la posizione della mano all’interno del
padiglione.
Il trombone a tiro, detto anche “a coulisse” è uno strumento che impegna anche
fisicamente: il musicista che lo suona deve esercitarsi molto con il braccio per azionare
il caratteristico tubo aggiuntivo, la coulisse, appunto, che modifica la lunghezza del
trombone e consente di ottenere quei suoni particolari detti “glissando” tipici dello
strumento.
Nella famiglia degli ottoni il basso tuba ha il suono più grave. Se lo strumento venisse
sviluppato in linea retta si otterrebbe un tubo lungo più di 11 metri! Probabilmente ti
sarà capitato qualche volta di ascoltare una banda musicale: le note più basse,,
caratteristiche dell’accompagnamento, sono sostenute proprio dal basso tuba.
Le diverse note sono ottenute attraverso un sistema simile a quello del trombone a
pistoni, una serie di 3 o 4 pistoni modificano la lunghezza del tubo principale.
L’ocarina è uno strumento musicale molto particolare: non lo troviamo tra gli
strumenti dell’orchestra, ma la sua natura di strumento popolare e la sua semplice
fabbricazione (se ne sono realizzate anche con zucche, terracotta. ceramica e plastica)
hanno contribuito a dargli una collocazione nel nostro percorso, anche in virtù del suo
caratteristico timbro.
Esemplari di ocarine di varie forme e dimensioni sono usate in molti paesi del mondo
anche di diversa area geografica.
Nella famiglia dei legni l’oboe, strumento ad ancia doppia, ha spesso un ruolo di primo
piano nell’esecuzione melodica; il suo timbro particolare, dai toni agresti e pastorali, si
adatta molto ad interpretare frasi ricche di intensità espressiva.
Nel registro acuto la sua voce è penetrante mentre in quello medio-grave si apprezzano
le qualità timbriche del suo suono caldo e melodioso. Ennio Morricone ha affidato
all’oboe un ruolo di primo piano nel tema principale nella colonna sonora del film
Mission; padre Gabriel lo suona in un momento ricco di pathos in piena giungla
amazzonica: un contrasto evidente con il contesto di difficoltà e di tensione
rappresentato.
Ecco una breve storia delle origini dell’armonica a bocca:

Era il lontano 1821 quando un sedicenne, Christian Friedrich Buschmann, registrò il


suo primo brevetto europeo per la sua più grande invenzione, la chiamò "aura". Era
uno strumento musicale dotato di ance in acciaio accordate cromaticamente e fissate su
una piastra anch'essa in acciaio. Buschmann descrisse la sua invenzione così: "un nuovo
strumento semplicemente straordinario. Nella sua interezza misura 4 inches di diametro... ma
è possibile ottenere venti note e tutte dal 'pianissimo' al 'crescendo' senza avere bisogno della
tastiera, armonia di sei toni, e abilità di poter tenere una nota tanto a lungo quanto lo si
desidera".

Sembra impossibile tante note da uno strumento così piccolo…


E ora ascolta il suono della marimba, il primo dei due idrofoni (il successivo è lo
xilofono). È uno strumento di origini africane ma diffuso anche in molti paesi
dell’America Latina.
La marimba è formata da una serie di tavole di legno duro, sotto le quali in origine
erano disposte, con lo scopo di amplificare il suono, zucche essiccate e svuotate o grosse
canne di bambù. Le zucche e le canne di bambù hanno ceduto il posto a canne di legno
o di metallo e la moderna marimba è ora uno strumento con un’estensione di 5 ottave
che consente notevoli virtuosismi per mezzo delle bacchette con cui viene suonato
(alcuni esecutori ne impugnano due per ciascuna mano).
Lo xilofono, simile alla marimba, è uno strumento a percussioni di origini antiche: era
conosciuto in Asia già nel XIV secolo e si diffuse rapidamente in seguito anche in Africa
in virtù della facilità di costruzione. Lo strumento moderno ha un timbro secco e
legnoso, e proprio il suo timbro è stato utilizzato da Saint-Saëns nella sua celebre Danza
macabra per rappresentare il suono aspro delle ossa degli scheletri danzanti.
Ed ora ecco la famiglia dei Sax! I nomi dei componenti dal più piccolo al più grande:
Soprillo, Sopranino, Soprano, Contralto, Tenore, Baritono, Basso, Tuba basso, Contrabbasso.
E proprio di questo ultimo strumento, alto quasi un metro e ottanta, puoi ascoltare un
blues che sorprende per le note estremamente gravi ma anche per l’agilità che si può
ottenere dallo strumento.
Il sarrussofono, ormai diventato uno strumento rarissimo, fu ideato da Pierre Auguste
Sarrus e costruito da Pierre-Louis Gautrot nel 1856 per sfidare il sassofono nelle bande
musicali. Costruito in metallo, assomiglia al basso tuba ma è suonato con una doppia
ancia. Il primo uso documentato del sarrusofono in una orchestra fu l'esecuzione di Le
nozze di Prometeo di Camille Saint-Saëns all'Esposizione Universale di Parigi nel 1867,
come sostituto d'emergenza di un controfagotto che era divenuto inutilizzabile
all'ultimo momento. Il sarrusofono è oggi obsoleto ed è usato come curiosità in alcune
occasioni. Ha una scarsa intonazione ed il suo suono è meno chiaro rispetto a quello del
sassofono come è evidente in questa esecuzione.
Un quartetto di Sax (due contralti, un C-melody e un tenore) esegue una melodia di
Muzio Clementi, pianista e compositore del XVIII secolo; questo tema è stato
utilizzato nel 1965 da Tony Wine e Carole Bayer Sager nella canzone “A groovy kind of
love” interpretata dal gruppo “Mindbenders” e compare anche nella canzone “Agnese” di
Ivan Graziani del 1979. Più recentemente, Phil Collins ha reinterpretato “A groovy kind
of love” con notevole successo. Come vedi, nella storia della musica, i plagi sono
abbastanza comuni; qualcuno le chiama “citazioni” e la musica moderna ne fa un
discreto uso … Ascolta il tema, presentato dal sax contralto, che viene seguito da un
contrappunto di un altro sax contralto; poi si uniscono in successioneil C-melody e il
tenore. Puoi anche ascoltare le diverse versioni del tema.

ascolta le diverse versioni del tema

Muzio Clementi Mindbenders Ivan Graziani Phil Collins


Un duetto per violino e violoncello. Il tempo è veloce e non è facile distinguere i due
timbri. I due strumenti si inseguono con scale e arpeggi veloci.
Un brano molto espressivo e melodico suonato da una viola accompagnata dal
pianoforte.
Il Barocco ha rappresentato un periodo nel quale la sontuosità delle costruzioni, dei
costumi, degli arredi si rispecchiava anche nella musica: era musica fastosa. In questo
caso una tromba solista è accompagnata da un trio d’archi, violino, viola e
violoncello.
Un “solo” di timpani (in questo esempio sono quattro, intonati diversamente)
permette di apprezzare le profonde sonorità dello strumento che viene suonato con
tremoli veloci e diverse intensità sonore.
Un coppia davvero insolita: trombone e chitarra elettrica suonano una melodia
Jazz.
Non poteva mancare il tema di Gabriel di Ennio Morricone. L’oboe solista emerge
sull’accompagnamento degli archi con il suo timbro espressivo.
Due timbri difficili da distinguere: il corno e il fagotto. Il primo appartiene alla
famiglia degli ottoni mentre il secondo a quella dei legni. Ma, nonostante la differente
tipologia di famiglia alla quale appartengono, quando suonano insieme nella
estensione grave i loro timbri si confondono.
Ancora un duetto di due strumenti a fiato: flauto e clarinetto. Presta attenzione ai
diversi momenti nei quali ai due strumenti è affidata la melodia principale: il clarinetto
suona note più gravi facendo da contrappunto al flauto e solo alla fine i due timbri si
uniscono in un impasto sonoro particolare.
E ora un interessante confronto tra due esecuzioni dello stesso brano con due organici
differenti: la prima versione è affidata a un duetto di fagotti.
la seconda versione a un duetto di fagotto e violoncello.
Ascolta ora il corno accompagnato dal pianoforte. Puoi apprezzare quanto emerga la
chiarezza della melodia dello strumento a fiato sul tessuto di arpeggi del pianoforte. È
davvero uno strumento che si presta a interpretare melodie molto espressive.
Un movimentato quintetto di ottoni: due trombe, corno, trombone e basso tuba
suonano insieme un brano nel quale puoi ascoltare molte figure ritmiche veloci che si
propagano da uno strumento all’altro. Davvero un suggestivo esempio di quanto non
esista limite all’impiego del timbro e delle possibilità tecniche degli strumenti.
Una melodia del flauto sostenuta da note lunghe e gravi del violoncello; se presti
attenzione puoi anche sentire una chitarra che suona degli accordi di
accompagnamento.
Un trio di legni, flauto, oboe e clarinetto mette alla prova la tua capacità di
distinguere il timbro dei tre diversi strumenti.
Flauto, clarinetto e fagotto. Le note staccate del fagotto fanno da contrappunto alla
melodia in duetto del flauto e del clarinetto. Un inseguimento che termina con scale
veloci in ottava.
Questo brano inizia con una melodia di oboe e fagotto, un tema espressivo e triste di
J. S. Bach. Fai attenzione all’ingresso del clarinetto che riprende la stessa frase;
successivamente i tre strumenti si scambiano i temi, evidenziando il caratteristico stile
contrappuntistico del musicista tedesco. Il brano originale è scritto per clavicembalo
ma questa versione consente di individuare meglio le diverse melodie.
IL nostro viaggio si conclude con un altro trio: oboe, fagotto e pianoforte. Il tema
affidato al fagotto passa poi all’oboe. Il pianoforte accompagna nel registro medio e
riprende il tema puntato che conduce alla conclusione della frase i tre strumenti
insieme.

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