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ALTRI GRUPPI TASSONOMICI

Gram- non proteobatteri


Bacteria – Tenericutes – Mollicutes -Mycoplasmatales – Mycoplasmataceae – Mycoplasma
Micoplasmi: sono i più piccoli batteri (0,2-0,4 micron) dotati di vita autonoma. Caratteristica
peculiare è l’assenza di una parete cellulare. Membrana plasmatica a tre strati ricca di steroli.
Pleomorfi, filamentosi o sferici, con diametro di 0.1 - 0.3 micron. Passano attraverso i filtri da
0.45 micron come i virus, ma:
•si dividono per scissione binaria
•crescono su terreni
•hanno sia DNA che RNA

Sono anaerobi facoltativi (M. pneumoniae aerobio obbligato)


•Richiedono steroli del siero nel terreno

Uovo fritto
Bacteria – Tenericutes – Mollicutes -Mycoplasmatales – Mycoplasmataceae – Mycoplasma
Essendo privi di parete cellulare mantengono integra la
loro forma grazie alla presenza di un citoscheletro fibroso
costituito da fibre proteiche spesse 80-100 nm e lunghe
250-300nm.
Ruoli di queste fibre proteiche:
• supporto
• Motilità
• Attacco alle cellule ospiti (proteine P30,P40 e P90)
• Metabolismo energetico
Bacteria – Tenericutes – Mollicutes -Mycoplasmatales – Mycoplasmataceae – Mycoplasma
Genere Mycoplasma: circa 100 specie
Mycoplasma pneumoniae: “agente di Eaton”: polmonite atipica primaria)
Mycoplasma hominis e Mycoplasma genitalium (causano malattie del tratto genito-urinario)

Subgroup Sites of Isolation Diseases Occurrence


Cervicitis, vaginitis,
GU tract (F > M) Common
?prostatitis
Conjunctivae (neonate) Conjunctivitis
M. hominis Blood (peripartum) Peripartum sepsis

Sternotomy infection,
Surgical wounds, joints arthritis
(immunocompromised)

M. orale Oropharynx ? Common


M. pneumoniae Respiratory tract URI, pneumonia Common
M. salivarium Oropharynx, gingiva ?Periodontal disease Common
Multisystem disease in
M. fermentans GU tract, blood, tissues Uncommon
AIDS
M. genitalium GU tract Urethritis Uncommon

AIDS = acquired immunodeficiency syndrome; F = female; GU = genitourinary; M = male; URI = upper respiratory tract infection.
Bacteria – Tenericutes – Mycoplasmatales – Mycoplasmataceae – Mycoplasma e Ureaplasma
Mycoplasma pneumoniae
è uno dei più comuni patogeni del tratto respiratorio umano e determina dal 20% al 45% delle
polmoniti di comunità nei soggetti di età compresa tra i 2 e i 7 anni

Ubiquitario; trasmissione per via aerea


Incubazione: 14 g

Quasi tutti i pazienti guariscono con o senza trattamento.


Poiché i micoplasmi non hanno una parete cellulare, sono resistenti agli antibiotici che
interferiscono nella struttura della parete cellulare.
I farmaci di scelta sono le tetracicline o l'eritromicina. La claritromicina e l'azitromicina sono
anch'esse efficaci.
Il trattamento antibiotico riduce il periodo febbrile e gli infiltrati polmonari e accelera la
risoluzione dei sintomi. Tuttavia, gli antibiotici non provocano una guarigione microbiologica; i
pazienti trattati continuano a essere portatori del microrganismo per diverse settimane.

L’"atipia" della polmonite atipica consiste proprio in questa mancata risposta: il fallimento
della terapia tradizionale (e la guarigione con gli antibiotici specifici per il germe, i macrolidi)
Bacteria – Tenericutes – Mollicutes -Mycoplasmatales – Mycoplasmataceae – Mycoplasma
Patogenesi ed immunità
6 Antigeni proteici e glicolipidi di membrana (adesione)
Proteina P1 e P2 d’attacco all’epitelio respiratorio
Induzione di ciliostasi
Distruzione dell’epitelio (H2O2 e radicali superossido, O2-)
Bacteria – Tenericutes – Mollicutes – Acholeoplasmatales –Acholeoplasmataceae -Candidatus phytoplasma
Bacteria –Spirochaetes – Spirocheaetia – Spirochaetales

L’ordine Spirochaetales comprende 4 famiglie.


Batteri di forma allungata con corpo avvolto a spirale
Molto labili, non sopravvivono all’essiccamento o ai disinfettanti
Parete cellulare simile a quella dei Gram-negativi ma flessibile
Esternamente alla membrana presenza di uno strato mucoso
Tra i vari generi 3 sono patogeni :
•genere Treponema
•genere Borrelia (febbri ricorrenti, malattia di Lyme)
•genere Leptospira (leptospirosi)
Bacteria –Spirochaetes – Spirocheaetia – Spirochaetales – Spirochetaceae - Treponema

Treponema pallidum
•T. pallidum sottospecie pallidum agente eziologico della SIFILIDE
Sottile, elicoidale, a spirale
•Parete cellulare simile ai Gram -
• Tre flagelli periplasmici (endoflagelli)
•Patogeno umano stretto.
•Diametro di 0,1- 0,5 micron, lunghezza 5 - 20
micron
• Duplicazione cellulare lenta (ogni 30 ore)
• anaerobio, sensibile all’ambiente secco e al calore
Bacteria –Spirochaetes – Spirocheaetia – Spirochaetales – Spirochetaceae - Treponema

fattori di virulenza
• Proteine della membrana esterna: adesione alle cellule ospiti mediata da fibronectina che
protegge contro la fagocitosi
• Molte proteine non sono esposte sulla superficie esterna: evasione della risposta immune
•Ialuronidasi: facilita la penetrazione tra le giunzioni intracellulari e l’infiltrazione perivascolare

Le spirochete sono fagocitate dalle cellule fagocitiche, ma spesso riescono a sopravvivere al loro
interno in virtù della presenza dello strato mucoso che si trova nella porzione esterna del
batterio
Bacteria –Spirochaetes – Spirocheaetia – Spirochaetales – Spirochetaceae - Treponema

A) SIFILIDE PRIMARIA La fase iniziale è caratterizzata da una o più lesioni cutanee (sifiloma
primario o cancroide) nel punto di penetrazione delle spirochete. Il cancroide è la sede
principale della moltiplicazione. Il sifiloma primario guarisce spontaneamente in 2 mesi MA in
assenza di terapia, la batteriemia dura fino a 8 anni

B) SIFILIDE SECONDARIA (sifiloma secondario): malattia disseminata con lesioni cutanee diffuse
su tutta la superficie corporea. La distruzione tissutale e le lesioni sono la conseguenza
principale della risposta immune del paziente all’infezione. Il rash e i sintomi migliorano e il
paziente entra nella fase latente di malattia.
Bacteria –Spirochaetes – Spirocheaetia – Spirochaetales – Spirochetaceae - Treponema
C) SIFILIDE LATENTE: Circa 1/3 dei pazienti progredisce nello stadio di SIFILIDE TERZIARIA
• l’individuo perde la capacità di controllare i movimenti muscolari, può avere paralisi,
confusione mentale, cecità graduale e sviluppo di demenza. Il danno può portare alla morte.
• Formazione di gomme (lesioni granulomatose) presenti sulle ossa, cute ed altri tessuti.
•Forme tipiche: NEUROSIFILIDE, SIFILIDE CARDIOVASCOLARE
N.B.: grazie alla terapia antibiotica, la sifilide terziaria è praticamente scomparsa in molte aree
geografiche

Come terapia, prima della scoperta della penicillina, veniva utilizzato l'unguento mercuriale.

«Una notte con Venere tutta la vita con


Mercurio».

La SIFILIDE CONGENITA colpisce il nato da madre luetica. Esso contrae la malattia attraverso la
placenta, dopo il terzo mese di gravidanza; l’infezione può determinare in circa il 50-60% dei casi
la rapida morte del feto o la nascita di neonati con una grave malattia che si manifesta con
lesioni precoci o tardive, malformazioni fetali e malformazioni multiorgano .
Bacteria –Spirochaetes – Spirocheaetia – Spirochaetales – Spirochetaceae - Treponema
La sifilide in Europa era sconosciuta fino al 1494, quando le truppe di Carlo VIII furono costrette
a togliere l'assedio a Napoli e a rimpatriare. L'esercito del Re Francese era composto da
mercenari di varie nazioni e al loro ritorno a casa scoppiò la prima epidemia europea di sifilide.
Carlo VIII a Napoli assediava gli Aragonesi (spagnoli) e sembra che siano stati proprio gli Spagnoli
di Cristoforo Colombo a trasportare in Europa la malattia... lasciando in cambio agli indigeni
Americani il vaiolo.

I francesi chiamavano la sifilide il mal Napolitano e i napoletani mal Francese, mentre per gli
inglesi era il mal Spagnolo…..

ammalati di sifilide illustri:

Donizzetti

Paul Gauguin
Oscar Wilde
al Capone

Nieztche
Malattia UMANA diffusa in tutto il mondo.
• Come diffusione è la 3° malattia a trasmissione sessuale (dopo le uretriti da Chlamydia e da
N. gonorrhoeae)
•T. pallidum: labile, incapace di sopravvivere all’esposizione all’ambiente secco ed ai
disinfettanti.

• 2000-2010: l’incidenza è raddoppiata!!

Italia, 2007, sono stati registrati 720 casi di sifilide, 561 dei quali in soggetti di sesso
maschile
Con una incidenza annuale di 12 milioni di nuovi malati nel mondo, la sifilide è,
dopo l’Aids, l’infezione sessualmente trasmissibile con il più alto tasso di mortalità.
Bacteria –Chlamydiae/Verrucomicrobia group

Chlamydiaceae:
2 generi di cui Chlamydia il più noto
Specie: Chlamydia trachomatis
FISIOLOGIA E STRUTTURA:
• Parassiti intracellulari obbligati di cellule epiteliali della mucosa (uretra, cervice,
endometrio, tube, retto, tratto respiratorio, congiuntiva)
• Parete cellulare simile ai Gram-
•Non hanno peptidoglicano
• Il genoma delle clamidie è uno dei più piccoli genomi procariotici (1000kbp)
• oggi è disponibile l’intera sequenza genomica di molte specie
Bacteria –Chlamydiae/Verrucomicrobia group

Due forme:
•corpo elementare, 300-400 nm, infettante, rigido,
resistente, sopravvive all’ambiente esterno.
•corpo reticolare , 800-1000 nm, non infettante,
metabolicamente attivo, sensibile, intracellulare

Patogenesi:
1. distruzione diretta delle cellule
2. stimolazione di citochine proinfiammatorie
Bacteria –Chlamydiae/Verrucomicrobia group
Bacteria –Chlamydiae/Verrucomicrobia group
Bacteria –Chlamydiae/Verrucomicrobia group

IL TRACOMA RAPPRESENTA LA PRINCIPALE CAUSA DI CECITÀ NEL MONDO


Congiuntivite causata da Chlamydia trachomatis biovar tracoma, (sierotipo A, B, Ba, C).
L’infezione oculare non è secondaria a infezione genitale.
L’infezione si trasmette per contagio interpersonale tramite veicoli contaminati come
asciugamani etc.
C. trachomatis infetta le cellule epiteliali dell’occhio e non c’è coinvolgimento sistemico

Ripiegamento delle
ciglia verso l’interno
Opacità della cornea
Bacteria –Chlamydiae/Verrucomicrobia group

Infezioni urogenitali (Sierotipo D, K)


• Femmine: asintomatiche nel 80% dei casi
• Maschi: asintomatici nel 25% dei casi
Manifestazioni cliniche:
• Femmine: cerviciti, endometriti, uretriti, salpingiti
• Maschi: uretriti
Sintomatologia: secrezioni mucopurulente, disuria, piuria

Anche se le manifestazioni sintomatiche


sono molto leggere, le conseguenze a
carico dell’apparato riproduttivo, specie
femminile, possono essere molto gravi.
Dal 10 al 40% delle donne con infezione
non trattata sviluppano la malattia
infiammatoria pelvica (pelvic
inflammatory disease, PID) che può
condurre alla sterilità.

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