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6,
13.8, 21.4, 21.6-8, 22.4, 23.3, 23.5-8, 24.1-10, 26.3, 26.5-8)
Blu = Bizantini
Rosso = Papato
Asparago = Crociate
Azzurro = Aragonesi (Regno di Sicilia ultra prima ed anche Regno di Napoli poi)
717-718: assedio di Costantinopoli da parte degli Arabi, successiva reazione militare che permette di
recuperare parte dei territori perduti e rinuncia alle pretese universali con conseguente processo di
grecizzazione (il titolo di “imperator" è sostituito da quello greco “basileus”)
726: Leone III Isaurico (717-741) proibisce il culto delle immagini con conseguenti contrasti con il papato,
anche per quanto riguarda i territori dell’Italia meridionale, e con il patriarcato di Costantinopoli
741: morte di Leone III Isaurico ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente di Costantino V il
Copronimo
775: morte di Costantino V ed ascesa la trono dell’impero romano d’Oriente di Leone IV il Cazaro
780: morte di Leone IV ed ascesa al trono del regno d’Oriente di Costantino VI de iure, della moglie vedova
Irene l’Ateniana de facto fino al raggiungimento della maggiore età da parte del figlio
797: uccisione di Costantino VI ad opera della madre Irene l’Ateniana ed ascesa al trono dell’impero romano
d’Oriente di quest’ultima
802: detronizzazione di Irene l’Ateniana ad opera del suo sovrintendente alle finanze Niceforo ed ascesa al
trono dell’impero romano d’Oriente di quest’ultimo col nome di Niceforo I il Logoteta
811: morte di Niceforo I il Logoteta ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente di Stauracio
811: abdicazione di Stauracio ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente del cognato Michele I
Rangabe
813: morte di Michele I Rangabe ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente di Leone V l’Armeno
820: uccisione di Leone V l’Armeno ad opera dell’amico Michele ed ascesa al trono dell’impero romano
d’Oriente di quest’ultimo con il nome di Michele II l’Amoriano
829: morte di Michele II l’Amoriano ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente di Teofilo
842: morte di Teofilo ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente di Michele III l’Ubriacone de iure,
della moglie vedova Teodora Armena de facto fino al raggiungimento della maggiore età da parte del figlio
867: i Veneziani bloccano delle navi saracene presso Taranto grazie alla propria flotta, ormai considerabile
da guerra
867: uccisione di Michele III l’Ubriacone ad per di una congiura ordita dal ciambellano Basilio ed ascesa al
trono dell’impero romano d’Oriente di quest’ultimo con il nome di Basilio I il Macedone
867: il patriarca di Costantinopoli Fozio, richiamandosi alla disputa del “Filioque”, fa scomunicare il papa
dal concilio ecumenico riunitosi a Costantinopoli, in risposta alle ingerenze del papato sull’area balcanica per
il controllo della Chiesa bulgara
869-70: il patriarca di Costantinopoli Fozio viene deposto su decisione del concilio di Costantinopoli, sulle
cui decisioni pesò molto l’autorità dell’imperatore, il quale sacrifica Fozio per non rompere con il papato
salvaguardando però al contempo gli interessi della chiesa costantinopolitana facendo deliberare
definitivamente il concilio sulla sottomissione della chiesa bulgara all’autorità del patriarcato di Bisanzio
886: morte di Basilio I il Macedone ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente di Leone VI il saggio
910: fondazione ad opera del duca Guglielmo d’Aquitania e dell’abate Bernone in Borgogna del monastero
di Cluny, con il quale si ha il primo esempio organico di “ordine religioso”, ordine che sostituì l'antica regola
benedettina con quella cluniacense, la quale privilegiava per i monaci l’impegno liturgico, affidando il lavoro
manuale a servi e coloni, e garantiva alla comunità la piena immunità ponendola alla diretta dipendenza della
chiesa di Roma
912: morte di Leone VI il saggio ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente del fratello Alessandro,
imperatore reggente in nome del nipote Costantino VII
913: morte di Alessandro ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente del nipote Costantino VII il
Porfirogenito
963: morte di Romano II ed ascesa al trono del suo comandante Niceforo II Foca, incoronato imperatore
insieme ai figli di Romano II
969: uccisione di Niceforo II Foca ad opera di una congiura ordita dall’amante della moglie Giovanni
Zimisce ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente di quest’ultimo con il nome di Giovanni I Zimisce
976: morte di Giovanni I Zimisce ed ascesa al trono di Basilio II il Bulgaroctono, figlio di Romano II
989-90: nascita del movimento per la pace di Dio in Aquitania, nel sud della Francia, a difesa dell’ordine
pubblico e soprattutto degli ecclesiastici e degli strati più deboli della società ad opera dei vescovi e, nella
fase di avvio, degli abati dei grandi monasteri, i quali hanno l'appoggio dei nobili, legittimati così ad
intervenire contro i loro vassalli ribelli allo scopo di ripristinare la pace e difendere dai loro assalti gli enti
ecclesiastici
XI sec.: nasce e si sviluppa, sulla scia dei “clastra canonicorum” di Ludovico il Pio, il cosiddetto
“movimento canonicale”, definizione con cui si fa riferimento alla formazione di vere e proprie comunità
canonicali costituite da chierici che vivevano in comunione per imitare gli apostoli e prepararsi meglio
all’esercizio del ministero sacerdotale
1015-16: i Genovesi e i Pisani cacciano i Saraceni dalla Sardegna, la quale passa sotto il controllo di Pisa
1016: Canuto II il Grande riunisce sotto il suo potere i territori di Danimarca, Norvegia ed Inghilterra dando
vita al cosiddetto “impero fattuale del Mare del Nord”
1018-1052: estensione di Guaimario IV principe di Salerno del proprio dominio su Amalfi, Sorrento e Gaeta
grazie all’impiego di contingenti normanni
1025: morte di Basilio II il Bulgaroctono ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente del fratello
secondogenito Costantino VIII
1028: morte di Costantino VIII ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente della figlia Zoe
Porfirogenita, il quale sposa l’aristocratico Romano Argirio divenuto così imperatore con il nome di Romano
III Argiro
1029: il capo normanno Rainulfo Drengot ottiene la contea di Aversa combattendo al fianco del duca di
Napoli contro il principe di Capua
1034: morte di Romano III Argiro ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente dell’amante della moglie
Michele IV il Paflagone
1035: ribellione dei valvassori milanesi contro i grandi feudatari (ossia i “capitanei”) sostenuti dal vescovo di
Milano
1036: sconfitta del vescovo di Milano a Campomalo ad opera dei valvassori milanesi
1037: emanazione ad opera di Corrado II della “Constitutio de feudiis”, la quale sancisce l’ereditarietà dei
feudi minori così da favorire i valvassori milanesi nel loro scontro contro la nobiltà maggiore ed allo scopo
di riaffermare almeno in Lombardia l’autorità imperiale, tuttavia mai restaurata dopo la deposizione del
vescovo e la resistenza degli stessi valvassori e dei membri dei ceti emergenti all’assedio di Milano da parte
di Corrado II
1039: morte di Corrado II ed ascesa al trono del regno di Germania di Enrico III, l’ultimo sovrano a poter
difendere incontrastato un ideale di collaborazione perfetta tra “regnum” e “sacerdotium”, fondato sulla
sostanziale fusione di queste due realtà nella sua persona e controllando le vicende della chiesa di quei
decenni, cercando soprattutto il consenso tra i movimenti riformatori per contrastare quei vescovi che
agivano come signori feudali
1041: i Normanni, fra i quali spiccarono i fratelli cadetti Altavilla (Guglielmo I Braccio di Ferro e Umfredo
prima e Roberto il Guiscardo poi, tutti succedutisi come conti di Puglia, territorio riconosciuto dal principe di
Salerno a Guglielmo I Braccio di Ferro) combattono al fianco dei principi di Salerno contro i Bizantini, ai
quali sottraggono, a partire da Melfi (1041 appunto) buona parte della Puglia e della Basilicata
1041: morte di Michele IV il Paflagone ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente il figlio adottivo
Michele V il Calafato
1042: morte di Michele V il Calafato, ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente della madre Zoe
Porfirogenita e della sorella di questa Teodora Porfirogenita, matrimonio di Zoe Porfirogenita con
Costantino Monomaco divenuto imperatore con il nome di Costantino IX Monomaco
1043: ascesa al trono del regno d’Inghilterra di Edoardo il Confessore, figlio di madre normanna ed educato
in Normandia
1046: concilio di Sutri, durante il quale Enrico III depone i tre papi eletti da opposte fazioni della nobiltà
romana, fa eleggere Clemente II dietro propria designazione, controllando la successione sul soglio di
pontificio di lì almeno sino al 1057, anno della morte di Vittore II
1049: elezione di papa Leone IX con il consenso del clero e del popolo romano per limitare l’intromissione
di Enrico III
1049: concilio di Reims, durante il quale Leone IX, già impegnato nella restaurazione dell’autorità papale,
rivendica il primato della sede romana all’interno della Chiesa universale
1053: il patriarca di Costantinopoli Michele Cerulario, fiero oppositore del primato papale, ordina la chiusura
di tutte le chiese di rito latino della città poiché vi si faceva uso del pane lievitato durante la celebrazione
dell’Eucarestia
1053: sconfitta papale presso Civitate ad opera dei Normanni e conseguente prigionia del papa per un anno,
dopo il quale fu rilasciato in cambio del riconoscimento delle loro conquiste e con la promessa di offrire
appoggio politico e militare al papato
1054 (16 luglio): mancato successo della delegazione inviata da papa Leone IX per tentare di appianare i
contrasti, nonostante i tentativi di conciliazione dell’imperatore Costantino IX Monomaco, a causa
dell’intransigenza del capo-delegazione, il cardinale Umberto di Silva Candida, il quale consegna la bolla di
scomunica per il patriarca di Costantinopoli sancendo la definitiva rottura fra la chiesa romana ed il
patriarcato costantinopolitano, ossia lo scisma d’Oriente
1055: morte di Costantino IX Monomaco ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente della cognata
Teodora Porfirogenita
1056: morte di Teodora Porfirogenita ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente del figlio adottivo
Michele Vi Bringa
1056: morte di Enrico III ed ascesa al trono del figlio Enrico IV sotto la tutela della madre Agnese
1057: abdicazione di Michele VI Bringa su consiglio del patriarca di Costantinopoli Michele Cerulario ed
ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente di Isacco I Comneno
1059: concilio lateranense ed emanazione da parte di Niccolò II (1059-61) della bolla “In nomine Domini”,
la quale stabilisce che l’elezione papale sia riservata ai soli cardinali (si escludeva l'intervento della nobiltà
romana, limitando il ruolo dell’imperatore), l’obbligo del celibato per gli ecclesiastici, il divieto di ricevere
chiese dai laici anche titolo gratuito e la deposizione dei vescovi simoniaci
1059: abdicazione di Isacco I Comneno ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente di Costantino X
Ducas
1059: accordo di Melfi, con cui papa Niccolò II riconosce a Roberto il Guiscardo il ducato di Puglia,
Calabria e Sicilia (l'isola era ancora in mano ai musulmani) ed a Riccardo Quarrel il principato di Capua
1061: avvio della conquista della Sicilia musulmana ad opera di Ruggero I il Gran Conte, fratello minore del
Guiscardo
1062: conquista di Capua, dopo vari assedi, ad opera di Riccardo Quarrel, ultimo conte di Aversa
1066: morte di Edoardo il Confessore senza eredi e conseguente ascesa al trono del regno d’Inghilterra del
cognato Aroldo II
1066: sconfitta di Hastings del re sassone Aroldo II ad opera di Guglielmo il Conquistatore, nipote di
Edoardo il Confessore e duca di Normandia, e conseguente ascesa al trono del regno d’Inghilterra di
quest’ultimo, con il quale prende piede la consuetudine secondo cui il regno d’Inghilterra è vassallo del
regno di Francia
1066-1189: rafforzamento del potere monarchico ed espansione dei territori della corona da Guglielmo in
Conquistatore (1066-87) ad Enrico II (1154-89)
1066: Enrico IV esce dalla minorità e cerca di contrastare l’azione riformatrice della Chiesa per rafforzare il
potere monarchico ed il controllo del clero, indispensabile per controbilanciare l’autonomia dell’aristocrazia
laica
1067: morte di Costantino X Ducas ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente della moglie Eudocia
Macrembolitissa
1068: morte di Eudocia Macrembolitissa ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente di del marito
Romano IV Diogene
1071: sconfitta bizantina presso la città armena di Manzicert ad opera dei Turchi Selgiuchidi, i quali fanno
prigioniero l’imperatore Romano IV Diogene
1071: morte di Romano IV Diogene ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente del figliastro Michele
VII Ducas, figlio di Costantino X Ducas e di Eudocia Macrembolitissa
1073: elezione papale di Gregorio VII, al secolo Ildebrando di Soana (succeduto ad Alessandro II, 1061-73),
e rivendicazione della suprema autorità della dignità papale
1075: emanazione del “Dictatus Papae”, documento composto da ventisette proposizioni in cui si sancisce il
potere assoluto del pontefice, il quale ha il diritto di deporre l’imperatore, sulla base della concezione della
monarchia universale incentrata sulla figura del papa
1076: dieta di Worms, durante la quale Enrico IV depone e scomunica Gregorio VII, il quale risponde a sua
volta con la scomunica e la deposizione del re con conseguente insurrezione dell’aristocrazia tedesca contro
Enrico IV, cui viene imposto di sottomettersi al giudizio del papa (riunendo una Dieta ad Augusta prevista
per l’anno seguente)
1077: umiliazione di Canossa di Enrico IV, il quale anticipa le mosse di Gregorio VII in marcia verso la
Germania e lo raggiunge per ottenere il perdono papale
1077: dieta di Forcheim, con cui l’aristocrazia tedesca elegge come nuovo re Rodolfo di Svevia, il quale non
riesce però ad imporsi come tale
1078: abdicazione di Michele VII Ducas ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente di Niceforo I
Botaniate
1080: il papa si schiera dalla parte di Rodolfo di Svevia contro Enrico IV, il quale oltretutto viene
nuovamente scomunicato
1080: concili di Magonza, durante il quale Enrico IV fa deporre Gregorio VII, e di Bressanone, durante il
quale nomina al suo posto Clemente III
1081: abdicazione di Niceforo III Botaniate ed ascesa al trono dell’impero romano d’Oriente del suo
generale Alessio I Comneno
1081: spedizione normanna contro Costantinopoli di Roberto il Guiscardo, alleato di Gregorio VII
1082: l’imperatore d’Oriente Alessio I Comneno con una crisobolla/un diploma imperiale concede ai
Veneziani la possibilità di commerciare liberamente in tutte le città dell’impero, compresa Costantinopoli,
senza pagare dazi ed altre tasse come ricompensa per l’aiuto offerto contro l’offensiva normanna, rendendoli
così, in poco tempo, arbitri della vita economica dell’impero e dando loro la possibilità di risucchiare la
maggior parte delle sue risorse finanziarie, causando quindi il totale dissesto delle casse statali
1084: saccheggio di Roma ad opera di Roberto il Guiscardo durante l’intervento in difesa di Gregorio VII,
asserragliato a Castel Sant’Angelo dalle truppe di Enrico IV, che riceve da Clemente III il titolo imperiale
1084: nascita della prima comunità di monaci certosini presso la Grande Chartreuse, località da cui deriva il
nome dell’ordine e dei monasteri che dalla comunità di questa località dipendevano, ossia le certose
1085: morte di Roberto il Guiscardo ed ascesa al ducato di Puglia e Calabria del figlio Ruggero Borsa
1088: morte di Vittore III ed ascesa al soglio pontificio di Urbano II, il quale cerca un maggiore contatto gli
episcopati promuovendo la formazione di canoniche regolari
1091: conquista di Noto ad opera dei Normanni e completamento della conquista della Sicilia
1095: concili di Piacenza, di Clermont-Ferrand ed appello di Urbano II alla crociata durante quest’ultimo
1095: indizione della “crociata dei poveri/pezzenti” guidata da Pietro di Amiens e risoltasi in un totale
fallimento , visto il mancato raggiungimento dei contingenti della Terrasanta
1096: indizione della prima crociata “ufficiale” su pressione di papa Urbano II guidata da Goffredo di
Buglione, duca della Bassa Lorena, e alla quale prende parte l’alta feudalità europea, radunatasi con i propri
contingenti a Costantinopoli
1097: inizio della spedizione a Gerusalemme e via via nascita dei vari “Stati crociati” (contea di Edessa,
principato di Antiochia)
1098: nascita, mediante la fondazione del “novum monasterium” a Citteaux ad opera di Roberto di Molesme,
dell’ordine cistercense, in diretta polemica con l’ordine cluniacense, rispetto al quale privilegiarono il
perseguimento dell’ideale evangelico della povertà stanziandosi in luoghi incolti e paludi poi da loro
bonificate e mantenendosi alla diretta dipendenza dei vescovi, rifiutando l’esenzione di tipo cluniacense
1099 (15 luglio): fine della prima crociata e conquista di Gerusalemme a opera dei cristiani, affidata a
Goffredo di Buglione
1101: morte di Ruggero I il Gran Conte ed ascesa alla contea di Sicilia del figlio Simone di Sicilia
1102: concilio lateranense per rinnovare il decreto contro le investiture di chiese e monasteri ad opera dei
laici
1105: morte di Simone di Sicilia ed ascesa alla contea di Sicilia del fratello Ruggero II
1111: “Iuramentum Sutrinum”, con cui Pasquale II ed Enrico V si accordano sull’idea, mai concretizzatasi,
che vescovi e abati avrebbero dovuto rinunciare ai beni e ai poteri ricevuti dal potere temporale, e mancato
riconoscimento ad Enrico V da parte del papa del titolo imperiale, ottenuto, insieme alla facoltà di investire i
vescovi con simboli del potere spirituale, soltanto con l’uso della forza dopo aver preso prigioniero il
pontefice insieme ai cardinali
1112: concilio lateranense con cui viene annullata la concessione fatta ad Enrico V l’anno precedente
1114: successione di Guglielmo II al padre Ruggero Borsa sul ducato di Puglia e Calabria
1122: concordato di Worms, concluso tra l'imperatore Enrico V e papa Callisto II, con cui si pone termine
alla lotta per le investiture escludendo l’ingerenza del potere politico nella scelta di vescovi e abati,
riservando però all’imperatore, e solo ad Enrico V e non ai suoi successori, il diritto di essere presente (egli
stesso o un suo legato) all'elezione medesima (in Germania l'investitura temporale del candidato eletto da
parte dell’imperatore del candidato eletto poteva precedere la consacrazione religiosa; in Borgogna e in Italia
l'investitura doveva aver luogo entro sei mesi dalla consacrazione stessa), e con cui l’impero inizia a perdere
la sua funzione religiosa ponendo quindi su basi giuridiche la sua legittimità
1123: I concilio ecumenico lateranense con il quale fu ratificato il concordato di Worms, ribadita
solennemente la condanna della simonia e del concubinato, oltre che l’esclusione dei laici da ogni ingerenza
nel funzionamento degli organismi ecclesiastici, ed affidata ai capitoli cattedrali l’elezione del vescovo (in
seguito sempre più di frequente decisa a Roma in linea con l’evoluzione del papato in senso monarchico
dell’epoca)
1125: morte di Enrico V ed inizio della lotta per la successione al trono, in seguito alla quale si
contrappongono “ghibellini” (dal castello svevo di Weiblingen e sostenitori della casata Hohenstaufen) e
“guelfi” (dal castello di Welf in Baviera e sostenitori dell’omonima casata) e si succedono sul trono sovrani
delle due casate, ossia Lotario II di Supplimburgo della casa di Baviera prima (1125-37) e Corrado III
Hohenstaufen poi (1137-1152)
1127: morte di Guglielmo II senza eredi e rivendicazione del titolo da parte di Ruggero II
1127: scomunica di Ruggero II ad opera di papa Onorio II vista la volontà del re di Sicilia di espandere i
propri domini nell’Italia meridionale
1130: elezione a re di Sicilia di Ruggero II ad opera dell’antipapa Anacleto II approfittando di una crisi
interna alla Chiesa
1137: i Pisani saccheggiano duramente Amalfi, eliminandola dallo scacchiere del Mediterraneo
1137: ascesa al trono del regno di Francia di Luigi VII della dinastia dei Capetingi
1139: conquista dell’ultima sacca di resistenza al dominio del re di Sicilia, Napoli, ad opera di Ruggero II
1144: caduta di Edessa nelle mani dell'emiro di Aleppo e Mossul, Imad al-Din Zinki
1147-49: indizione della seconda crociata organizzata da Bernardo di Chiaravalle vista la riscossa
musulmana, crociata risoltasi in un fallimento poiché ogni sovrano partecipante perseguì i propri obiettivi
(Ruggero II, ad esempio, concentrò le proprie truppe contro Costantinopoli)
1152: matrimonio fra Eleonora d’Aquitania ed Enrico II d’Inghilterra con conseguente passaggio di una
cospicua parte del territorio francese sotto il dominio della corona inglese
1152: elezione di Federico I Barbarossa (membro della casa Hohenstaufen, duca di Svevia ma di madre
bavarese) come re di Germania nel rispetto della designazione del padre Corrado III (le elezioni di
quest’ultimo e del suo predecessore non avevano tenuto conto delle designazioni dei rispettivi predecessori)
1153: dieta di Costanza, alla quale parteciparono anche i legati dell’allora papa Anastasio IV e durante la
quale Federico I Barbarossa sottolineò la necessità di una collaborazione fra potere temporale e spirituale;
ribadì i suoi diritti in materia di elezione dei vescovi tedeschi pur garantendo il prestigio e la potenza della
chiesa di Roma; ottenendo in cambio la promessa del pontefice di incoronarlo imperatore a Roma; ascoltò le
lagnanze degli ambasciatori di Lodi contro Milano, la quale dopo aver distrutto la città ne impedivano la
ricostruzione (a queste lagnanze ne seguirono altre di altre città limitrofe minacciate dall’espansionismo di
Milano)
1154: prima Dieta di Roncaglia, rifiuto di Federico I Barbarossa dell'offerta di denaro avanzata da Milano in
cambio del riconoscimento dei diritti regi (“iura regalia”) e la signoria su Lodi e Como e messa al bando
della città, privata di tutte le regalie
1155: distruzione ad opera di Federico I Barbarossa della sola città di Tortona, alleata di Milano, e sua
elezione imperiale dopo l’abbattimento del regime comunale formatosi nel 1143 ed allora capeggiato da
Arnaldo da Brescia
1158: seconda dieta di Roncaglia, emanazione della “Constitutio de regalibus” (documento in cui Federico I
Barbarossa fissa con il supporto di giuristi provenienti dall'Università di Bologna i diritti regi) e della
“Constituio pacis” (documento con cui sono proibite le leghe tra città e le guerre private e si ribadisce che
tutti i poteri derivano dall’imperatore)
1162: nascita e sviluppo di un movimento di opposizione a Federico I Barbarossa con il coinvolgimento dei
Comuni e del papa Alessandro III (1159-1164), viste le ingerenze di Federico I Barbarossa al di là delle
prerogative garantitegli dal concordato di Worms e conseguenti distruzione di Milano e fuga in Francia di
Alessandro III, cui fu contrapposto l’antipapa Vittore III
1164: nascita delle Leghe veronese e cremonese dall’unione di molti comuni che facevano capo
rispettivamente a Verona e Cremona
1167: nascita della “Societas Lombardiae”/Lega lombarda dall’unione delle leghe veronese e cremonese
1170: incremento nella Francia meridionale, in Germania e in Lombardia del numero dei seguaci di
Valdo/Valdesio, ricco mercante di Lione che, dopo una lunga riflessione sui testi biblici e dei padri della
Chiesa, distribuì tutte le sue ricchezze ai poveri dando inizio insieme ai suoi seguaci, i “poveri di Lione”, la
predicazione del Vangelo
1176: sconfitta di Legnano dell'esercito di Federico Barbarossa ad opera della Lega lombarda durante il
viaggio di ritorno in Germania del Barbarossa in seguito alla riottosità dei feudatari guidati dal fratello
Enrico il Leone, a causa della quale interruppe l’assedio Alessandria (così chiamata dai comuni della Lega
lombarda in onore di papa Alessandro III, il quale si era unito alla loro causa)
1177: stipula a Venezia di una tregua sessenale tra i Comuni e Federico I Barbarossa con l’iniziale
mediazione del papa, cui Federico I Barbarossa promise di abbandonare l’antipapa Vittore IV, di restituire
alla chiesa di Roma i territori e le regalie di cui si era impadronito in cambio della ratifica papale degli atti da
lui compiuti in Germania durante il recente scisma
1180: morte di Luigi VII ed ascesa al trono del regno di Francia del figlio Filippo II Augusto
1183: stipula della pace di Costanza, compromesso che da una parte conserva il principio in base al quale
tutti i poteri derivano dall’imperatore e dall'altra riconosce pienamente “solo” ai comuni della Lega lombarda
le regalie di cui già beneficiavano in cambio del versamento di un’indennità una tantum di 15.000 lire, di un
tributo annuo di 2.000 lire, di corrispondere all’imperatore il foro (ossia il foraggio per i cavalli) durate la sua
permanenza in Italia e di consentire il ricorso al tribunale imperiale contro le sentenze emesse dai giudici
cittadini
1184: scomunica perpetua ad opera di papa Lucio III attraverso la decretale “Ad abolendam” per Valdesi,
Patarini, Passeggini, Giosefini, Arnaldisti, Umiliati (poi riammessi da Innocenzo III) e Catari
1185-86: Costanza d’Altavilla, sorella di Ruggero II, sposa Enrico VI, il quale, divenuto imperatore (1190),
elimina il figlio illegittimo di Ruggero II, Tancredi di Lecce, e riesce ad annettere ai propri domini anche il
regno di Sicilia
1187: sconfitta dei Franchi ad Hattin e conquista di Gerusalemme ad opera dei musulmani guidati
da Saladino
1189: morte di Enrico II ed ascesa al trono d’Inghilterra del figlio Riccardo I Cuor di Leone
1189-92: terza crociata, risoltasi anch’essa in un fallimento (fu recuperata solo San Giovanni d’Acri e
strappata Cipro ai Bizantini)
1190: morte di Federico I Barbarossa ed ascesa al trono del regno di Germania del figlio Enrico VI
1192: redazione ad opera del camerlengo Cencio del “Liber censuum”,elenco ufficiale di tutte le entrate del
papato, indispensabili per il funzionamento della curia romana e per gli investimenti dei pontefici in tutti i
settori della cristianità
1197: morte di Enrico VI ed inizio del periodo di crisi dell’impero/del regno di Germania
1199: morte di Riccardo I Cuor di Leone ed ascesa al trono del regno d’Inghilterra del figlio Giovanni
Senzaterra
1198: elezione papale di Innocenzo III (dopo i pontificati di Lucio III, Urbano III, Gregorio VIII, Celestino
III e Clemente III), promotore della teoria del sole e della luna
1198: morte di Costanza I d’Altavilla, passaggio della tutela del figlio Federico II di Svevia al papa e
conseguente governo effettivo di quest’ultimo sul regno di Sicilia, considerato dal papa proprio feudo sin
dagli accordi di Melfi
Inizi del Duecento: situazione di perenne instabilità delle istituzioni comunali a causa dell’assenza di saldi
ordinamenti che non siano pregiudicati dai vari scontri per il potere, a causa dell’ascesa di nuove famiglie ed
al tentativo di categorie sociali, fino a quel momento ai margini, di allargare gli spazi di “democrazia”
1201: contesa per la successione imperiale fra Filippo di Svevia, zio di Federico, e Ottone IV di Brunswick,
appoggiato da Innocenzo III con la promessa di Neuss e in cambio del riconoscimento del possesso di vasti
territori nell’Italia centrale e della sua autorità sulle regioni meridionali (rinuncia alla sovranità dell’impero
in Italia), così da proteggere Federico da eventuali pretese dello zio ed evitare di rimanere intrappolato fra i
territori dell’impero
1202: Filippo II Augusto cita dinanzi alla sua corte Giovanni Senzaterra con il pretesto del ricorso alla
giustizia regia di un vassallo del re inglese in Aquitania, mancata presentazione e conseguente condanna in
contumacia per fellonia con annessa confisca dei feudi
1202: indizione della quarta crociata, raduno dei partecipanti a Venezia, il cui doge Enrico Dandolo offre le
navi per il trasporto ai crociati chiedendo in cambio la conquista della città di Zara e poi di Costantinopoli,
dove Alessio, un pretendente al trono imperiale, prometteva una forte ricompensa e l'unione, sotto l'autorità
papale, delle Chiese greca e latina
1202: presa di Zara ad opera dei crociati
1203: conquista di di Costantinopoli ad opera dei crociati ed ascesa al trono del pretendente Alessio,
rivelatosi poi incapace di reprimere l’ostilità della popolazione verso i crociati e la chiesa di Roma
1203-07: conflitto fra Filippo II Augusto e Giovanni Senzaterra con conseguente recupero della corona
francese di buona parte dei territori precedentemente persi anche in seguito al matrimonio fra Enrico II
d’Inghilterra ed Eleonora d'Aquitania
1204: assedio e saccheggio di Costantinopoli ad opera dei crociati e nascita dell'Impero latino d’Oriente (un
quarto di esso insieme al titolo imperiale è affidato a Baldovino di Fiandra; metà dei tre quarti rimanenti
insieme alla basilica di Santa Sofia sono affidati a Venezia; la parte rimanente viene distribuita in feudo ai
capi contingenti che avevano partecipato all’impresa, dando così vita a vari regni, fra i quali spiccano il
regno di Tessalonica, il principato di Acaia ed il ducato di Atene)
1208: incoronazione a re di Sicilia da parte di Innocenzo III di Federico II, appena uscito dalla minorità
1208: uccisione dell’abate Pietro di Castelnau, legato papale in Linguadoca contro i catari, ad opera di un
vassallo del conte di Tolosa Raimondo e conseguente indizione da parte di Innocenzo III di una crociata
contro quest’ultimo (detta “contro gli Albigesi”, poiché la comunità dei catari era molto ben radicata nella
città di Albi), alla quale partecipano gli esponenti della feudalità della Francia settentrionale, vedendo nella
spedizione contro i catari (che permetteva loro di acquisire gli stessi meriti spirituali riservati a chi
combatteva in Terrasanta) una possibilità di acquisire nuovi territori e nuove ricchezze
1209: massacro di Béziers, esempio chiarissimo di come stragi e saccheggi fossero non meno orrendi di
quelli perpetrati a Gerusalemme e di come coinvolgessero anche i non eretici (il legato papale rispose così al
capo dei crociati Simone di Montfort: «Cedite eos. Novit enim Deus qui eius sunt»)
1210: scomunica di Ottone IV di Brunswick a causa delle invasioni operate in alcune città dell’Italia centrale
e nei territori del regno di Sicilia, i quali desidera unire al resto dell’impero, minacciando così non solo i
diritti dell’allora ancora minorenne Federico II, ma anche i territori del papato
1212 (9 dicembre): incoronazione del primogenito di Federico II, Enrico VII, a re di Sicilia ed incoronazione
di Federico II a re di Germania ad opera dell’arcivescovo di Magonza, in quanto prescelto quale futuro
imperatore
1213: Giovanni Senzaterra dichiara il proprio regno feudo della chiesa di Roma per bloccare il tentativo di
Filippo II di conquistare l’Inghilterra
1213: emanazione ad opera di Federico II della “bolla d’oro" di Eger e conseguente rinuncia ai diritti
imperiali riconosciuti dal concordato di Worms
1214 (27 luglio): sconfitta della coalizione imperiale (della quale facevano parte, oltre i contingenti di Ottone
IV di Brunswick, anche quelli inviati da re d’Inghilterra Giovanni Senzaterra e da alcuni feudatari della
Francia settentrionale) presso Bouvines ad opera della coalizione militare promossa da Innocenzo III e
guidata da Filippo II Augusto re di Francia e conseguente ritiro di Ottone dalla lotta per la rielezione
imperiale, lasciando così campo libero a Federico II
1215: concessione provvisoria ad opera di Giovanni Senzaterra, vista la dichiarazione del regno feudo della
chiesa ed il pesante carico fiscale, della “Magna charta libertatum ecclesiae et regni Anglicae”, con la quale
il sovrano si impegna a rispettare i diritti dei nobili, degli ecclesiastici e di tutti i liberi del regno, nonché le
concessioni operate dai suoi predecessori alla città di Londra e alle altre città, il diritto dei sudditi di
condizione libera di essere giudicati da tribunali di loro pari, le consuetudini vigenti in materia di libertà di
circolazione ed a non imporre nuove tasse senza l’approvazione della nobiltà e del clero
1215: sconfessione ad opera di Innocenzo III di Giovanni Senzaterra, annullamento delle concessioni da lui
fatte e conseguenti decadimento dello stesso dal trono ed offerta della corona al figlio di Filippo I Augusto di
Francia, Luigi VIII
1215: IV concilio ecumenico lateranense ed indizione della quinta crociata (definita “passagium universale”)
1216: morte di Giovanni Senzaterra ed ascesa al trono del regno d’Inghilterra, vista la nascita di un
sentimento nazionale, del figlio Enrico III, preferito a Luigi VIII
1216: promessa di Federico II ad Innocenzo III che le corone di Sicilia e Germania sarebbero rimaste
separate
1220: designazione di Enrico VII come successore del padre Federico II mediante l’incoronazione a re dei
Romani presso Francoforte e conseguente rinuncia di Federico a non unire le corone di Sicilia e Germania
1220: incoronazione imperiale di Federico II ad opera di Onorio III e concessione (non trasmissibile agli
eredi) da parte di quest’ultimo, in cambio dell’impegno del nuovo imperatore ad organizzare una crociata, di
mantenere unite le corone di Germania e di Sicilia
1220: dieta di Capua con la quale vengono emanate venti disposizioni tra cui la sottomissione delle città, il
riesame degli atti compiuti da Ottone IV di Brunswick e di tutti i privilegi concessi in passato per un
maggiore controllo sui feudatari (obbligati a prestare il “debitum servitium”, pena la perdita del feudo) e
l’abbattimento di tutti i castelli costruiti senza alcuna autorizzazione, oltre che la possibilità di Federico di
riservarsi il diritto di decidere di volta in volta in merito ai castelli eretti “in demanio regis”
1223: morte di Filippo II Augusto, con il quale il territorio soggetto al dominio diretto della corona è
triplicato rispetto a quello trasmessogli dal padre, ed ascesa al trono del regno di Francia del figlio Luigi VIII
1226: morte di Luigi VIII, il quale estende i domini della corona nella Francia meridionale annettendo la
Linguadoca, ed ascesa al trono del regno di Francia del quarto figlio Luigi IX il Santo
1226: dieta di Cremona per discutere la restaurazione dei diritti imperiali, la preparazione della crociata e la
repressione dell’eresia e ricostituzione della Lega lombarda
1227: imposizione da parte di Gregorio IX a Federico II di partire per la Terrasanta, riunione dei crociati e
dei pellegrini da parte dell’imperatore a Brindisi, scoppio di un’epidemia che decima l’esercito colpendo
pure Federico, blocco sul nascere della spedizione e conseguente scomunica di Federico II da parte di
Gregorio IX, persuaso che questo impedimento sia solo una scusa
1229 : accordo di Federico II con il sultano Malik al-Kamil, grazie al quale Gerusalemme viene restituita ai
cristiani senza il ricorso alle armi, scomunica di Federico II ad opera di Gregorio IX a causa di questa
condotta giudicata scandalosa ed indizione di una crociata contro lo stesso
1230: sconfitta ad opera di Federico II dei nemici interni e dell’esercito crociato e stipula della pace di
Ceprano con conseguente revoca della scomunica in cambio dell’elargizione di nuove concessioni al clero
(piena immunità giudiziaria e fiscale) e della rinuncia
1231: emanazione ad opera di Federico II delle “Costituzioni di Melfi”, il codice di leggi vigente nel regno di
Sicilia ed ispirato alle tradizioni giuridiche romana e normanna
1234: ribellione del figlio Enrico VII, alleanza di quest’ultimo con la Lega lombarda e conseguenti condanna
al carcere a vita( 1235) e privazione dei diritti di successione ad opera di Federico II, successione cui prese
parte invece l’altro figlio Corrado IV
1235: emanazione a Magonza ad opera di Federico II della “Costituzione di pace imperiale”, testo in 29
capitoli, pubblicato in latino ed in tedesco, con il quale riordinò l’intero diritto penale tedesco
1238: sconfitta di Cortenuova della Lega lombarda ad opera di Federico II e resistenza ad oltranza delle città
a causa dell’eccessiva durezza delle condizioni di pace
1239 (20 marzo): nuova scomunica di Federico, a causa del mancato rispetto degli obblighi assunti a
Ceprano, ad opera di Gregorio IX, il quale riunisce tutti i potenziali nemici di Federico in un’unica
coalizione comprendente anche le città rivali di Genova Venezia
1245: scomunica e dichiarazione di decadimento dalla dignità imperiale di Federico II ad opera di Innocenzo
IV al Concilio di Lione e conseguente contrasto politico-ideologico di Federico II contro i suoi nemici
appellandosi ai sovrani europei contro le minacce verso il potere monarchico rappresentate dalle libertà
comunali e dalle pretese papali
1248: Federico II è sorpreso sotto le mura di Parma (comune che abbandona il partito ghibellino e passa a
quello guelfo) a causa della sua passione per la caccia con i falchi e subisce numerose perdite
1248: indizione della sesta crociata ad opera di Luigi IX di Francia, che ne tiene anche la guida
1250 (13 dicembre): morte di Federico II ed ascesa al soglio imperiale del figlio Corrado IV
1254: cattura di Luigi IX e del suo esercito (poi liberati dietro pagamento di un lauto riscatto) e conseguente
fine della sesta crociata
1254: morte di Corrado IV ed inizio del cosiddetto periodo dell’ “interregno” durante il quale il trono
imperiale, pur essendo effettivamente occupato, rimane “vacante” fino all'elezione di Rodolfo I d’Asburgo
1258 (11 agosto): diffusione ad opera di Manfredi di Svevia, figlio naturale di Federico II, della falsa notizia
della morte dell’erede di Corrado IV, Corradino (in nome del quale aveva assunto la reggenza del regno di
Sicilia), e conseguente incoronazione dello stesso a re di Sicilia
1260: nascita dell’ordine pauperistico “Ordo apostolorum” a Parma ad opera di Gherardo Segarelli, ordine
poi dichiarato eretico per la sua opposizione alla mondanizzazione della Chiesa (in particolare per non aver
accettato i dettami del successivo concilio di Lione del 1274) con conseguente condanna al rogo dei suoi
membri (compreso il fondatore Segarelli, inizialmente risparmiato)
1261: stipula di un patto fra Genova ed il regno di Nicea (il più forte dei piccoli stati bizantini sottrattisi
all’autorità degli imperatori latini di Costantinopoli) retto da Michele Paleologo ed ascesa al trono imperiale
di quest’ultimo (la cui dinastia dei Paleologhi rimane al potere sino alla caduta di Costantinopoli ad opera dei
Turchi nel 1453)
1265: nomina di Carlo I d’Angiò a re di Sicilia ad opera di papa Clemente IV e spostamento della capitale
del regno da Palermo a Napoli
1266 (26 febbraio): sconfitta di Benevento di Manfredi di Svevia ad opera di Carlo d’Angiò (fratello di Luigi
IX di Francia chiamato in Italia contro gli Svevi da papa Urbano IV per rendere effettivo il vincolo che
legava la monarchia meridionale al papato e per ottenere un valido sostegno politico e militare per
coordinare intorno a sé tutte le forze guelfe dell’Italia centro-settentrionale) e conseguente saccheggio della
città, la quale era soggetta all’autorità pontificia
1267-68: discesa in Italia di Corradino e pesante sconfitta di Tagliacozzo ad opera degli Angioini con
conseguente decapitazione dello stesso presso Napoli
1270: morte di Luigi IX di Francia, il quale consolida il controllo regio sull’aristocrazia contribuendo a
rafforzare nell’animo popolare la fedeltà alla dinastia capetingia, ed ascesa al trono del regno di Francia del
secondo figlio Filippo III l'Ardito
1270: indizione della settima crociata, conclusasi ancor prima di iniziare a causa della peste, che decima
l’esercito riunito a Tunisi non risparmiando neppure Luigi IX di Francia
1272: morte di Enrico III ed ascesa al trono del regno d’Inghilterra del figlio Edoardo I
1273: ascesa al trono del regno di Germani di Rodolfo I d’Asburgo
1274: concilio di Lione con cui vengono riconosciuti come mendicanti (ossia come poveri volontari e quindi
non proprietari di beni, secondo quanto stabilito da papa Gregorio IX) solo i Domenicani e i Francescani (cui
si aggiunsero poi nel 1298 Carmelitani ed Agostiniani, formando così la quadrilogia mendicante, alla quale si
aggiunse all’inizio del Trecento l’ordine dei “Servi di Maria”) e viene imposto agli ordini mendicanti
approvati di non accogliere altri membri, in modo da bloccare il proliferare degli ordini mendicanti
1276-80: morte di Gregorio X ed inizio del periodo durante il quale si succedono sul soglio pontificio
Innoccenzo V, Adriano V, Giovanni XXI e Niccolò III (i primi tre dei quali solo nel 1276)
1282: rivolta del Vespro in Sicilia con il coinvolgimento di Pietro III d’Aragona, il quale, in quanto marito
della figlia di Manfredi di Svevia, Costanza, rivendica il trono del regno di Sicilia, offertogli dai siciliani a
Palermo all’indomani della rivolta, divenendo così Pietro I re di Sicilia
1284: sconfitta navale sul golfo di Napoli del principe ereditario Carlo II d’Angiò lo Zoppo, figlio di Carlo I
d’Angiò, contro la flotta siculo-aragonese guidata da Ruggiero di Lauria e cattura dello stesso Carlo II
d’Angiò lo Zoppo
1284-85: crociata aragonese indetta da papa Martino IV contro l’usurpatore del regno di Sicilia Pietro I
guidata dal re di Francia Filippo l’Ardito
1284: sconfitta definitiva di Pisa nella battaglia della Meloria ad opera di Genova
1285: morte di Carlo I d’Angiò ed ascesa al trono del regno di Napoli di Carlo II d’Angiò lo Zoppo
1285: morte di Pietro I ed ascesa al trono del regno di Sicilia (ed anche di Aragona) del secondogenito
Giacomo II il Giusto (futuro re di Aragona alla morte del fratello primogenito)
1285: morte di Filippo III l’Ardito ed ascesa al trono del regno di Francia del secondo figlio Filippo IV il
Bello
1291: caduta di San Giovanni d'Acri, Beirut, Tiro e Sidone, ultimi baluardi cristiani, ad opera del sultano dei
Mamelucchi
1294: abdicazione di Celestino V ed ascesa al soglio pontificio di Bonifacio VIII, al secolo Benedetto
Caetani, il quale abbatte le fortezze dei Colonna, famiglia aristocratica nemica di quella dei Caetani, e getta
in carcere i più noti esponenti dei francescani spirituali
1295: stipula fra Giacomo II il Giusto e Carlo II d’Angiò lo Zoppo del trattato di Anagni con cui viene
restituita agli Angioini la Sicilia in cambio del dominio sulla Sardegna e sulla Corsica, accordi quest’ultimi
che generano nuove ribellioni in Sicilia in seguito alle quali la corona del regno viene offerta a Federico III,
fratello di Giacomo II il Giusto e suo rappresentante in Sicilia
1296: imposizione da parte di Filippo IV il Bello di tributi al clero francese senza la previa autorizzazione
della chiesa di Roma e conseguente inizio del conflitto con il papato, risoltosi con il compromesso che
permetteva alla corona di tassare il clero senza la previa autorizzazione della chiesa di Roma in caso di grave
necessità
1298: morte di Adolfo di Nassau ed ascesa al trono di Germania di Alberto I d’Asburgo, figlio di Rodolfo I
1300-1400: superamento delle instabilità che hanno caratterizzato le istituzioni comunali nel secolo
precedente e conseguente formazione delle signorie (talvolta seguite ad un regime oligarchico, come nel caso
di Firenze)
1301: discesa di Carlo di Valois, fratello di Filippo IV il Bello, a Firenze per porre fine allo scontro fra
Bianchi, capeggiati dalla famiglia dei Cerchi) e Neri (capeggiati dalla famiglia dei Donati), espulsione degli
esponenti dei Bianchi (fra cui lo stesso Dante Alighieri) e presa del potere dei Neri
1301: imprigionamento del legato papale il vescovo Bernardo Saisset da parte di Filippo IV
1302: annullamento della concessione fatta a Filippo IV il Bello ad opera di Bonifacio VIII e conseguente
emanazione da parte della bolla “Unam sanctam” per riaffermare la subordinazione del potere temporale a
quello spirituale (sulla scia di quanto avevano sancito Gregorio VII e Innocenzo III)
1302 : stipula del trattato di Caltabellotta con cui Federico (III) d’Aragona viene riconosciuto come “re di
Trinacria" sino alla sua morte, in seguito alla quale l'isola sarebbe ritornata sotto il domino angioino, anche
se ciò non si verifica e l’isola rimane in mano al ramo cadetto della dinastia aragonese
1303: Guglielmo di Nogaret, inviato di Filippo il Bello, e Sciarra Colonna arrestano nel suo palazzo di
Anagni, con l’intento di sottoporlo al giudizio di un tribunale francese, Bonifacio VIII (episodio dello
“schiaffo di Anagni” in relazione agli insulti di cui è ricoperto da parte di Guglielmo di Nogaret), poi liberato
da un’insurrezione popolare
1303: morte di Bonifacio VIII ed ascesa al soglio pontificio di Benedetto XI, il quale scomunica Guglielmo
di Nogaret e Sciarra Colonna
1307: abbattimento delle ultime resistenze dei dolciniani (seguaci di fra’ Dolcino da Novara, nuovo leader
degli apostolici dopo la morte del Segarelli) sulle montagne della Valdesia (dove si erano rifugiati in attesa
della distruzione della “Chiesa carnale” di Bonifacio VIII cui sarebbe seguita l’inizio di un’erba di pace per
la Chiesa sotto la guida di un papa santo) ad opera di un esercito allestito in seguito ad una crociata promossa
da Clemente V
1307: morte di Edoardo I ed ascesa al trono del regno d’Inghilterra del figlio Edoardo II
1309: morte di Carlo II d’Angiò lo Zoppo ed ascesa al trono del regno di Napoli del figlio a lui più prossimo
per sangue Roberto d’Angiò il Saggio
1309: trasferimento della sede papale ad Avignone (dove rimane fino al 1377) ad opera di Clemente V nel
timore di un’accoglienza molto ostile da parte dei cittadini di Roma
1310-13: discesa in Italia di Enrico VII per tentare, pur senza successo, la restaurazione del potere universale
dell’impero
1313-71: periodo di forte diffusione di malattie ed epidemie, cause del forte calo della popolazione
1314-1328: periodo durante il quale si succedono sul trono del regno di Francia (ed in questo periodo anche
di Navarra) Luigi X, Giovanni I, Filippo V e Carlo IV il Bello
1327: morte di Edoardo II ed ascesa al trono del regno d’Inghilterra del figlio Edoardo III, nato dall’unione
di Edoardo II con la moglie Isabella di Francia (figlia di Filippo il Bello)
1328: morte di Carlo IV il Bello senza eredi ed ascesa al trono del regno di Francia del nipote Filippo VI il
Fortunato, figlio di Carlo di Valois (fratello di Filippo il Bello)
1328: incoronazione ad imperatore ad opera di Sciarra Colonna (in qualità di rappresentante del popolo
romano, il quale si era dato un ordinamento di tipo comunale dopo il trasferimento della sede papale ad
Avignone) di Ludovico IV il Bavaro, legittimando la stessa sulla base dei dettami del “Defensor pacis” di
Marsilio da Padova e non curandosi della scomunica di Giovanni XXII (che rivendica alla chiesa di Roma la
reggenza dell'impero per l’Italia)
1337: morte di Federico (III) d’Aragona ed ascesa al trono del regno di Sicilia del figlio Pietro II di Sicilia
1337: sbarco di Edoardo III in Fiandra, autoproclamazione a re di Francia (in quanto figlio di una sorella di
Filippo IV il Bello) e conseguente inizio della Guerra dei cent'anni
1338: dieta di Rhens, con la quale viene operata dai principi tedeschi la riforma dell’elezione imperiale
stabilendo che la dignità imperiale sia automaticamente conferita senza più bisogno dell'approvazione papale
a colui che viene eletto re di Germania ed incoronato ad Aquisgrana
1342: morte di Pietro II di Sicilia ed ascesa al trono del regno di Sicilia del figlio Ludovico di Sicilia il
Fanciullo
1343: morte di Roberto d’Angiò il Saggio ed ascesa al trono del regno di Napoli della nipote Giovanna I
1346: elezione di Carlo IV di Lussemburgo-Boemia in opposizione a Ludovico IV il Bavaro
1346: sconfitta della cavalleria francese a Crécy ad opera degli arcieri inglesi
1348: diffusione della “morte nera”, ossia di una disastrosa epidemia di peste bubbonica
1348-52: scontro fra Giovanna I ed il fratello del defunto re d’Ungheria (succeduto a quest’ultimo) Luigi Il
Grande d’Ungheria conclusosi con il ritiro degli Ungheresi ed il matrimonio fra Giovanna I e Luigi di
Taranto, il quale ha guidato la resistenza contro gli ungheresi
Seconda metà del Trecento: nascita del movimento dell’ “Osservanza” (diffusosi soprattutto nel corso del
Quattrocento) all’interno dei vari ordini religiosi per richiamare frati e monaci alla piena osservanza delle
regole eliminando le innovazioni via via introdotte per attenuare il rigore iniziale, portando talvolta, come nel
caso dei cappuccini (nati dal movimento dell’Osservanza francescana), alla nascita di nuovi ordini
1350: morte di Filippo VI il Fortunato ed ascesa al trono del regno di Francia del figlio Giovanni II il Buono
1355: morte di Ludovico di Sicilia il Fanciullo senza eredi legittimi ed ascesa al trono del regno di Sicilia del
fratello Federico IV di Sicilia il Semplice
1356: emanazione ad opera di Carlo IV di Lussemburgo-Boemia della “Bolla d’Oro”, con cui viene regolata
l’elezione del re di Germania, spettante adesso a sette grandi elettori (tre ecclesiastici, ossia gli arcivescovi di
Colonia, Magonza e Treviri; quattro laici, ovvero il re di Boemia, il duca di Sassonia e i margravi del
Palatinato e del Brandeburgo) e con la quale l’impero rinuncia alle sue prerogative universali, configurandosi
sempre più come uno Stato a carattere germanico
1356: sconfitta dell'esercito francese ad opera degli inglesi a Poitiers, cattura di Giovanni il Buono ed
occupazione di Calais
1358: rivolta contadina della “jacquerie” in Francia nel tentativo di ridurre i privilegi ed il potere politico
della nobiltà
1360: stipula pace di Brétigny con conseguente rinuncia da parte di Edoardo III alle sue pretese sulla corona
francese in cambio della cessione completa di oltre un terzo del territorio nazionale, adesso sciolto da ogni
vincolo feudale verso la corona francese
1362: divisione del regno di Sicilia ad opera di Ferdinando IV di Sicilia il semplice in parte occidentale
(affidata ai baroni della famiglia Alagona) ed orientale (affidata ai baroni della famiglia Chiaramonte-
Ventimiglia)
1364: morte di Giovanni il Buono ed ascesa al trono del regno di Francia del figlio Carlo V il Saggio
1369: ripresa delle ostilità contro gli inglesi a opera di Carlo V mediante incursioni e scontri locali atti a
logorare il nemico
1370: morte di Urbano V ed ascesa al soglio pontificio di Gregorio XI
1377: morte di Ferdinando IV di Sicilia il Semplice senza eredi maschi legittimi ed ascesa al soglio del regno
di Sicilia della figlia Maria di Sicilia, con la quale il regno d Sicilia fu diviso in quattro parti
1377: ritorno della sede papale a Roma ad opera di Gregorio XI
1377: morte di Edoardo III ed ascesa al trono del regno d’Inghilterra del nipote Riccardo II, figlio del figlio
deceduto di Edoardo III, Edoardo il Principe Nero
1378: elezione dell’antipapa Clemente VII a Fondi Aad opera dei soli cardinali francesi, i quali considerano
irregolare l’elezione di Urbano VI a causa delle forti pressioni ricevute
1378: rivolta dei “Ciompi” (ossia degli operai dell’industria tessile), scoppiata a Firenze per rivendicare
l’istituzione di una loro “arte” ma poi soppressa poco più di un mese e mezzo dopo
1380: morte di Carlo V il Saggio ed ascesa al trono del regno di Francia del figlio Carlo VI il pazzo
1381: uccisione di Giovanna I su commissione del nipote Carlo (III) di Durazzo, il quale, contrapponendosi
al fratello del re di Francia Luigi d’Angiò, si impadronisce di Napoli
1381: rivolta dei contadini inglesi (alcuni fra i quali facevano riferimento anche ad alcune dottrine di Wyclif,
causando la così la condanna al rogo di molti “lollardi”, senza però stroncare del tutto il “Lollardismo”) a
causa delle pesanti tasse per sovvenzionare le operazioni militari nel corso della guerra “dei Cent’anni”
1386: assassinio di Carlo (III) di Durazzo a Buda (dove si era recato per cingere la corona d’Ungheria in
qualità di erede del re Luigi) ed ascesa al trono del regno di Napoli del figlio Ladislao I
1392: ritorno di Maria di Sicilia in Sicilia dopo il rapimento da parte del re Pietro IV d’Aragona per darla in
sposa al nipote Martino il Giovane, figlio del suo secondogenito Martino il Vecchio
1394: morte dell’antipapa Clemente VII, elezione ed insediamento dell’antipapa Benedetto XIII ad Avignone
1399: deposizione di Riccardo II ed ascesa al trono del regno d’Inghilterra della dinastia Lancaster con
Enrico IV, nipote di Edoardo III, figlio della figlia Giovanna
Fine XIV sec.: diffusione a partire dai Paesi in tutta l’Europa centro-settentrionale della cosiddetta “Devotio
moderna”, movimento incentrato sulla meditazione individuale e l’esercizio delle piccole virtù così da
realizzare l’ “Imitatio Christi”
1408: morte di Martino il Giovane di Sicilia ed ascesa al trono del regno di Sicilia del padre Martino il
Vecchio di Sicilia, già re di Aragona, con conseguente declassamento della Sicilia a viceregno
1409: concilio di Pisa, non risolutivo dello scisma poiché la maggior parte del mondo ecclesiastico non
riconosce l’autorità del concilio pisano non accettando l'elezione di Alessandro V (considerato alfine un
antipapa), il quale si aggiunse a Benedetto XIII (ad Avignone) ed a Gregorio XII (a Roma) che non
accettarono la loro deposizione
1412: inizio dell’espansionismo di Milano ad opera del duca Filippo Maria Visconti, rimasto solo dopo la
morte del padre Gian Galeazzo Visconti e l’assassinio del fratello Giovanni Maria Visconti
1412: ascesa al trono del regno di Sicilia (oltre che di Aragona) di Ferdinando I di Castiglia (divenuto in
seguito all’incoronazione Ferdinando I d’Aragona)
1413: morte di Enrico IV ed ascesa al trono del regno d’Inghilterra del figlio Enrico V, il quale si allea con il
duca di Borgogna Giovanni Senza Paura contro Carlo VI
1414: morte di Ladislao I ed ascesa al trono del regno di Napoli della sorella Giovanna II, la quale, vedendo
il suo trono minacciato da Luigi III (figlio del defunto Luigi II, cui il padre Luigi d’Angiò aveva lasciato in
eredità alla sua morte, avvenuta nel 1384, i suoi diritti), adotta come figlio e suo successore il re d’Aragona
Alfonso V, creando così le premesse per l’avvento alla direzione del regno di una dinastia aragonese
1415: condanna al rogo di Giovanni Hus, teologo dell’università di Praga sostenitore, in una propria
versione, delle teorie di Wyclif
1415 (6 aprile): emanazione da parte del concilio del decreto “Haec sancta” con cui si stabilisce che il
concilio universale, in quanto rappresentante della Chiesa militante, esercitando un potere derivatogli
direttamente da Cristo, ha autorità su tutti i cristiani, compreso il pontefice
1415: morte di Gregorio XII, il quale ha già abdicato spontaneamente in seguito alla deposizione di Giovanni
XXIII e Benedetto XIII
1416: morte di Ferdinando I di Castiglia ed ascesa al trono di Sicilia (oltre che di Aragona) del figlio Alfonso
V d’Aragono il Magnanimo (divenuto in seguito all’incoronazione Alfonso I di Sicilia)
1417 (30 ottobre): emanazione da parte del concilio del decreto “Frequens” con cui si sancisce che i concili
vadano riuniti il primo dopo cinque anni, il secondo dopo sette, gli altri dopo dieci
1420: stipula del trattato di Troyes, con cui Carlo VI dichiara erede, a discapito del delfino/figlio Carlo, il re
d’Inghilterra Enrico V, cui dava in sposa la figlia Caterina
1422: morte di Carlo VI e contesa del trono tra Enrico VI e Carlo VII, figlio di Carlo VI
1423: inizio del conflitto fra il ducato di Milano sotto il governo dei Visconti (con il quale si alleano Lucca,
Siena e, nella fase finale del conflitto, anche il regno di Napoli) e l’alleanza antiviscontea (della quale fanno
parte Firenze, Venezia, il ducato di Savoia ed il papato, quest’ultimo passato durante la fase finale del
conflitto dalla parte di Milano)
1423: convocazione ad opera di Martino V del concilio di Pisa, i cui lavori si chiudono già l’anno successivo
a causa della poca partecipazione e del disaccordo dei partecipanti
1423: morte dell’antipapa Benedetto XIII, elezione ed insediamento dell’antipapa Clemente VIII ad
Avignone
1429: Giovanna d’Arco alla testa dell’esercito del delfino Carlo VII, consacrato re di Francia a Reims (dopo
la liberazione di Orléans e la vittoria sull’esercito inglese a Patay, sulla Loira), dà inizio alla liberazione dei
territori francesi
1429: morte dell’antipapa Clemente VIII, elezione ed insediamento dell’antipapa Benedetto XIV ad
Avignone
1430: cattura di Giovanna d’Arco ad opera dei Borgognoni e trasferimento a Rouen, in territorio inglese
1431: convocazione ad opera di Martino V del concilio di Basilea, non trasferitosi a Ferrara come voluto da
Martino V per riunire le Chiese d’Oriente ed Occidente mediante la partecipazione ai lavori conciliari di
prelati e teologi greci
1433: pace di Ferrara e breve pausa di un anno dalla guerra fra ducato di Milano ed alleanza antiviscontea
1434: instaurazione della “criptosignoria” (assunzione del potere senza ricoprire cariche ed assumere
atteggiamenti dittatoriali, ma lasciando in vigore le istituzioni comunali e collocando nei posti di comando
amici e fautori) ad opera di Cosimo de’ Medici dopo lo scontro con Rinaldo degli Albizzi
1436: riconquista francese di Parigi e dei territori centrali della Francia a danno degli Inglesi
1439 (6 luglio): celebrazione dell’unione delle due grandi Chiese d’Oriente e d’Occidente e della
momentanea risoluzione dello scisma d’Oriente
1439: deposizione ad opera dei padri conciliari riuniti a Basilea di Eugenio IV ed elezione dell'antipapa
Felice V, al secolo l’ex duca di Savoia Amedeo VIII, ritiratosi a vita religiosa nel 1434
1441: pace di Cremona e breve pausa di un anno dalla guerra fra ducato di Milano ed alleanza antiviscontea
1442: conquista di Napoli da parte di Alfonso I di Sicilia il Magnanimo dopo la vittoria su Renato d’Angiò,
fratello del re usurpatore Luigi d’Angiò, e conseguente ricostituzione, pur se momentanea, dell’unità del
regno di Sicilia
1447: fine della guerra fra ducato di Milano ed alleanza antiviscontea, morte di Filippo Maria Visconti e
proclamazione del regime oligarchico della “Repubblica Ambrosiana”
1448: sconfitta di Venezia (con la quale si alleano, nell’ultima fase del conflitto, il regno di Napoli ed il
ducato di Savoia) di Caravaggio ad opera della coalizione antiveneziana guidata da Francesco Sforza (della
quale fanno parte il ducato di Milano e Firenze)
1452: inizio dell’assedio di Costantinopoli da parte delle truppe turche guidate dal sultano Maometto II il
gran Turco
1453 (29 maggio): apertura di una breccia nei pressi di porta San Romano ad opera dei giannizzeri turchi
(ossia i reparti scelti), conseguente caduta definitiva d Costantinopoli ed inizio dei tre giorni di stragi e
saccheggi a causa dei quali morì anche l’ultimo imperatore Costantino XI
1453: fine delle operazioni militari (protrattesi solo in piccoli scontri e razzie a livello locali) e mantenimento
degli inglesi della piazzaforte e del distretto di Calais (poi definitivamente perduta poco più di un secolo
dopo nel 1558)
1454 (9 aprile): pace di Lodi (voluta soprattutto da i Veneziani, i quali, dopo la caduta di Costantinopoli e
l’avanzare della minaccia turca, decidono di concentrare la propria attenzione sul Mediterraneo orientale)
con cui vengono sanciti l’ascesa di Francesco Sforza al ducato di Milano ed il riconoscimento ai Veneziani
dei territori conquistati in Lombardia
1458: morte di Alfonso I di Sicilia ed ascesa sul trono del regno di Napoli del figlio Ferrante I di Napoli,
mentre sul trono dei regni di Aragona e Sicilia del fratello Giovanni II d’Aragona il Giusto (divenuto in
seguito all’incoronazione Giovanni I di Sicilia)
1458: morte di Callisto III ed ascesa al soglio pontificio di Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini
1460: emanazione ad opera di Pio II della bolla “Exsecrabilis” con cui si riafferma il primato pontificio alla
guida della cristianità e si ridimensiona l'importanza del movimento conciliarista escludendo la possibilità
che il concilio
1464: morte di Cosimo il Vecchio de’ Medici e successione del figlio Piero de’ Medici il Gottoso
1469: morte di Piero de Medici il Gottoso e successione dei figli Giuliano de’ Medici e Lorenzo de’ Medici
il Magnifico
1478 (26 aprile, data dell’arrivo in Santa Maria del Fiore del cardinale Raffaele Riario Salvati, nipote del
papa poi trattenuto in ostaggio per sospetta complicità): congiura dei Pazzi (in accordo con Girolamo Riario
e l’arcivescovo di Firenze Salviati) ai danni dei fratelli Giuliano e Lorenzo de’ Medici (i quali, privati della
gestione delle finanze papali per non aver versato al papa la somma da lui richiesta per riscattare Imola dal
duca di Milano così da darla in signoria al nipote Girolamo Riario, si oppongono all’elezione ad arcivescovo
di Firenze di Francesco Salviati, parente dei Pazzi) con conseguente uccisione da parte di un sicario di
Giuliano (Lorenzo si salva rifugiandosi in sagrestia ma viene scomunicato essendo ritenuto responsabile
dell’aggressione) e di molti dei Pazzi, oltre che lo stesso Salviati, in seguito all reazione popolare seguita
all’uccisione del medesimo Giuliano
1479: sconfitta di Firenze (mal sostenuta da Milano e colpita dall’interdetto papale) presso Poggio Imperiale
ad opera della coalizione formata dal papato, dal regno di Napoli e dalla repubblica di Siena
1480 (13 marzo): pace di Napoli (seguita al colloquio di Lorenzo de’ Medici con il re di Napoli Ferrante I
portandolo dalla sua parte e lasciando da solo il papato, così costretto a scendere a patti) con la quale si
stabilisce il ritorno alla situazione antecedente allo scoppio della crisi e l’annullamento dell’interdetto su
Firenze
1480 (13 agosto): conquista di Otranto ad opera dei Turchi a danno degli Aragonesi
1485: congiura dei baroni (con i quali si allea il papato) contro Ferrante I
1486 (11 agosto): stipula della pace (grazie all’azione diplomatica di Lorenzo de’ Medici) fra il papato ed il
regno di Napoli con la quale si stabilisce l’impegno del re a versare regolarmente il tributo dovuto alla chiesa
di Roma in segno di vassallaggio, il perdono dei baroni ribelli e l’invio di un legato pontificio per comporre
le questioni pendenti con i feudatari (in realtà Ferrante I, diviso il fronte avversario, punisce, già due giorni
dopo, i personaggi più in vista che avevano partecipato alla congiura)