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Esercizio 2 CLOTOIDE di CONTINUITA’

Dati:

R1= 500 m

R2 = 350 m

D= 1,50 m

1)Calcolo del parametro “A”

R 2 350 A
Dall’abaco si ha entrando con = =0,70❑ =0,97
R 1 500 → R
1

D 1,50
= =0,003
R 1 500

Quindi A= 0,97 x R1= 0,97 x 500 =485 m

A2
(
2)Calcolo degli angoli  e  τ=
2 R2 )
485 2 c c
τ1= 2
=0,4705 rad=τ 1=29,968
2 500
485 2 c c
τ 2= 2
=0,9601 rad=τ 2=61,153
2 350

3)Calcolo della lunghezza “L” del tratto di raccordo clotoidico tra i due cerchi

2 2
^ A = 485 =672 m
L2=OB=
R 2 350
2 2
^ = A = 485 =470 m
L1=OA
R1 500
L=L2−L1 =672−470=202 m

4)Calcolo di XM1, XM2; R1,R2 con la tabella della clotoide unitaria

 xM
29,9498 0,4814
29,968 0,4815
30,5785 0,4863

xM1=0,4815 XM1= A xM1= 485 x 0,4815= 233,53 m

 r
29,9498 0,03773
29,968 0,03776
30,5785 0,03889

r1=0,03776 R1= A r1= 485 x 0,03776 = 18,31 m

Quindi YM1=R1+R1=500+18,31=518,31m

 xM
60,6189 0,6697
61,153 0,6772
61,5007 0,6739

xM2=0,6772 XM2= A xM2= 485 x 0, 6772= 326,02 m

 r
60,6189 0,1060
61,153 0,1073
61,5007 0,1082

r2=0,1073 R2= A r2= 485 x 0,1073 = 52,04 m

Quindi YM2=R2+R2=350+52,04 =402,04m

5)Posizionamento del riferimento (X;0;Y)

X M 2−X M 1 326,02−233,53
ε =arctg =arctg =−38,50 °
Y M 2−Y M 1 402,04−518,31

Individuate le rette uscenti dai centri M1 e M2 e ruotate rispetto a M1 e M2 di  si staccano i segmenti


M2F = YM2 ; M1E = YM1.

A partire da “F” e da “E” si riportano i segmenti rispettivamente lunghi XM1 e XM2.

Gli estremi devono coincidere: si individua così l’origine “O” del sistema cartesiano cui riferire la
clotoide che raccorda i due cerchi di raggio R1=500m ; R2= 350m distanti D=1,50m

6)Si calcolano poi gli altri elementi del raccordo (tangenti lunghe; tangenti corte; ecc) con i
procedimenti noti (cfr. esercizio 1)

Esercizio 2 CLOTOIDE di CONTINUITA’


Dati:

R1= 450 m

R2 =600 m

D= 12 m

R 1 450 A D 12
Dall’abaco dove si entra con = =0,75❑ =0,44 = =0,02
R 2 600 → R
1 R 1 600

Quindi A= 0,44 x R2= 0,44 x 600 =264 m

A2
(
Calcolo degli angoli  e  τ=
2 R2 )
485 2 c c
τ1= =0,4705 rad=τ 1=29,968
2 5002
485 2 c c
τ 2= 2
=0,9601 rad=τ 2=61,153
2 350

A2
(
Per utilizzare la tabella della clotoide unitaria si valutano gli angoli  e  τ=
2 R2 )
264 2 c c
τ1= 2
=0,0968 rad=τ 1=6,166
2 600
4852 c c
τ 2= 2
=0,1721rad =τ 2=10,962
2 450

Oppure si utilizzano le lunghezze L1 e L2 ( L = A2/R) dei due rami OP1 e OP2

Della clotoide di parametro A = 264m

A 2 264 2
L1 = = =116,16 m
R2 600
A 2 264 2
L1 = = =154,88 m
R2 450

L = 264/600= 116.16m; L2 = 264/450 = 154,88m

Con L1 e L2 si calcolano l1=L1/A e l2=L2/A

Con le quali si entra in tabella

l1=116,16/264=0,44 ; l2=154,88/264=0,59

La lunghezza complessiva di raccordo clotoidico tra i cerchi risulta

L=L1+L2 = 116.16+154.88= 271.04m

Per interpolazione, quindi, si leggono dalle tabelle i valori unitari delle ascisse dei punti terminali e
degli scostamenti che, moltiplicati per A= 264m, forniscono le ascisse dei punti terminali e degli
scostamenti R1 e R2 per il caso dell’esercizio (seguite il procedimento dell’esercizio 2)

Si ottiene così (rifate i conti con le interpolazioni)

XM1 = 264x0.22 = 58.08m ; R1 =264x0.003551=0.94m;

YM1 = R1+R1 = 600+0.94= 600.94m

Procedendo analogamente si ha ( rifate i calcoli!)

XM2 = 77.38 ; R2 = 2.22m ; YM2 = 452.22m


In definitiva per l’angolo “” indispensabile per posizionare il sistema di riferimento (X;O,Y) si
adopera la relazione

X M 2+ X M 1 58,08+77,38
ε =arctg =arctg =7,33 °
Y M 2+ Y M 1 600,94+ 452,22518,31

Quindi, come già detto, si tracciano a partire dai centri “M 1” e “M2” le due semirette formanti
l’angolo “” con segmento M1M2 che individuano la direzione dell’asse y.

Riportati su di esse (le due semirette) i segmenti M 1A e M2B pari rispettivamente a YM1= R1+R1 e
YM2 = R2+R2, l’asse x è dato dalla retta orientata che passa per “A” e per “B”.

L’origine “O” degli assi dista evidentemente XM1 da “A”

Per verifica si riporta da “B” il segmento X M2 e si controlla che il suo estremo coincida con il punto
“O” precedentemente individuato utilizzando XM1.

Si calcolano poi gli altri elementi della clotoide di flesso (tangenti lunghe; tangenti corte ecc.)
seguendo i procedimenti illustrati per l’esercizio 1.

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