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libri  antonio calabrò

saggi viaggio tra i problemi del welfare state, delle relazioni sociali, civili e personali

Un altro mondo è possibile

I
grandi scrittori hanno un’anima tempo, le libertà, gli squilibri sociali giovinezza e della bellezza a ogni co-
profetica. Come Luciano Bianciar- e individuali. Basta poco. Pensieri for- sto. Eccesso di credito, per soddisfa-
di, in La vita agra: «Faranno in- ti e gesti semplici per una nuova ecologia re bisogni creati uno dopo l’altro, con
sorgere bisogni mai sentiti prima. della vita quotidiana, suggerisce anche incuranza per la tutela dell’ambiente
Chi non ha l’automobile l’avrà, e poi Antonio Galdo, parlando di «ritorno e la sostenibilità sociale della cresci-
ne daremo due per famiglia e poi una dell’homo faber», di compostezza dei ta economica. Crisi del welfare state
a testa, daremo anche un televisore a consumi (scelta etica ed estetica, non e della stessa politica delle democra-
ciascuno, due televisori, due frigori- solo economica), di intelligente uso zie liberali. Poteri pubblici ridotti a
feri, due lavatrici, dell’energia, di guardiani della paura. Economicismo.
tre apparecchi ra- diritti sociali. E degrado delle relazioni sociali, civi-
dio, il rasoio elet- «La Grande crisi impone Le riflessioni dei li, personali. La Grande crisi, sostiene
trico, la bilancina
da bagno, l’asciu-
una riconsiderazione due autori italia-
ni si inserisco-
Bauman, impone una riconsiderazione
dei modi e dei tempi dell’economia.
gacapelli… A tut- dei modi e dei tempi no nel contesto Cercando sviluppo equilibrato e di-
ti. Purché lavori- dell’economia. dei pensieri criti- ritti. Tutelando le persone e i ceti più
no, siano pronti a ci che trovano co- poveri e deboli. Per non rinunciare a
scarpinare, a pe- Cercando sviluppo me portabandiera sentirsi umanità, comunità. Guasto è
starsi i piedi, a ta- equilibrato e diritti» alcuni dei più lu- il mondo, scrive Tony Judt, probabil-
fanarsi l’un l’altro cidi pensatori di mente il più autorevole intellettuale
dalla mattina alla questi nostri tem- americano contemporaneo, in un libro
sera. Io mi oppongo». pi inquieti e disordinati, come Tony destinato a dare indicazioni di senso
Era il 1962, cinquant’anni fa. «Se ci Judt e Zygmunt Bauman, ma anche alle giovani generazioni, negli Usa e
pensate, mancano solo l’iPod, i tele- come l’Edmondo Berselli de L’economia in Europa, sui temi della democrazia,
fonini e il computer ed è lo specchio giusta. Vite che non possiamo permetterci, dei diritti, della giustizia sociale co-
della nostra società», commenta Simo- nota Zigmunt Bauman, straordinario niugata con le libertà.
ne Perotti in Avanti tutta. Manifesto per sociologo contemporaneo, teorico del- Superando «opulenza privata e squal-
una rivolta individuale. Reduce dal suc- la società liquida, in un libro inter- lore pubblico»: «Sappiamo quanto co-
cesso di Adesso basta, Perotti, ex mana- vista con Citlali Rovirosa Madrazo, stano le cose, ma non quanto valgono.
ger di comunicazione, adesso skipper, una sorta di guida al pensiero bau- Non ci chiediamo più, di una sentenza
artigiano e scrittore, torna sui temi maniano, dai limiti del passaggio da di tribunale o di una legge, se sia buo-
del riequilibrio di vita e consumi e una società di produttori a una società na, o equa, o giusta, o corretta, se con-
affronta, con esempi di vita pratica, le di consumatori ai guasti provocati da tribuirà a rendere migliore la società
questioni poste dalla Grande crisi del un capitalismo avido e vorace che tra- o il mondo. Erano queste, un tempo,
2008: è necessario bloccare la ossessio- sforma in territori di conquista anche le domande politiche per eccellenza.
ne della crescita infinita e riflettere sul le persone, ossessionate dai miti della Dobbiamo reimparare a porcele».

recensioni
In libreria per riflettere
Zygmunt Bauman Tony Judt Simone Perotti Antonio Galdo
Vite che non
possiamo Guasto Avanti tutta, Basta poco,
permetterci, è il mondo, Chiarelettere, Einaudi,
Laterza, Laterza, 209 pagine, 168 pagine,
234 pagine, 176 pagine, 14 euro 16,50 euro
16 euro 16 euro

6 maggio 2011 IL MONDO . 63

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