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CONCETTI
• MEMORIA SEMANTICA >dare rappresentazione delle informazioni astratte e generali, linguistico-simboliche e non = CONCETTI
> è la base delle conoscenze create dal mondo sensoriale che permettono l'azione
> è diversa dalla memoria EPISODICA > rappresentazione di specifici riferimenti spazio-temporali e
personali = i due sistemi hanno però un interazione molto forte
= struttura multifunzionale e multidimensionale = architettura complessa in grado di rappresentare diversi tipi di informazioni sulle
quali possono agire diversi tipi di operazioni (ricordi-conoscenze)
• CONCETTI
* conoscenze che ci permettono di agire sul mondo
* includono > funzione degli oggetti
> informazioni percettive legate alle modalità sensoriali Permettono la PRODUZIONE (codifica) e il
> informazioni relazionali tra gli oggetti RICONOSCIMENTO (decodifica)
* il formato di rappresentazione è ASTRATTO > slegato dalla modalità di elaborazione = uso condiviso
> è messo in dubbio
* processi – VELOCI = 500ms
– AUTOMATICI = codifica di parole >> effetto scroop
* sono le unità base della memoria semantica
* possibili risposte comportamentali riferite a classi di oggetti cognitivamente equivalenti (confrontare l'aquila con l'uccello)
* esiste una fitta rete di relazioni tra i vari concetti
> alcune relazioni sono condivise con altre persone, altre appartengono a una sola persona
> possono essere 1. CATEGORIALI cane-gatto
2. GERARCHICO animale-cane
3. ASSOCIATIVO osso-cane
> può essere influenzata dal linguaggio – aiuta a distinguere gli stimoli sensitivi
– non influenza il sistema categoriale in se
> i legami tra concetti possono formare a) categorie semantiche = relazione su base categoriale, tassonomico
b) campi semantici = relazione associative delle conoscenze
* in psico-linguistica = significato della parola >> accedere al significato significa recuperare il concetto corrispondente dalla
memoria semantica
struttura semantica e categoriale di un cieco = simile ma manca si una parte di informazioni importante = visione
• APPROCCIO NELLO STUDIO DEI CONCETTI
1. APPROCCIO PER CARATTERISTICHE
* decomposizione in unità semantiche più piccole così da determinarne il significato
* teorie decomposizionali = il significato si può dividere fino a unità non ulteriormente scomponibili
* un concetto è rappresentabile mediante un insieme di attributi = unità base non ulteriormente scomponibili
* informazioni mantenute in formato amodale = slegato dalle informazioni senso-motorie delle entità rappresentate
* tre modelli che descrivono gli attributi che formano le parole
1. TEORIA CLASSICA anni '70-'80
> concetto = un numero finito di tratti posseduti da tutti gli esemplari del concetto
x NECESSARI Per descrivere l'oggetto
x SUFFICIENTI
> conseguenza = per ogni concetto si possono individuare i vari tratti che lo compongono
= la discriminazione per la formazione di concetti sulla base di caratteristiche necessarie e sufficienti
= se due concetti hanno le stessa caratteristiche sono equivalenti per importanza
> CRITICA > i TR di risposta si differenziano molto rispetto all'esemplare usato
1 – lista di parole (animali) di cui fare una categorizzazione semantica
– la variabilità nei TR è data dalla famigliarità con l'oggetto descritto dalla parola = esperienza, frequenza
CORRELAZIONE
TIPICITA'
NEGATIVA
2 – per sapere quanto un esemplare di una categoria è tipico bisogna porre alle parole un punteggio 1-7
Cresce la tipicità e
diminuiscono i TR EFFETTO DI TIPICITA'
E' una criticità perché
– gli esemplari di una categoria possiedono gli stessi tratti NECESSARI e SUFFICIENTI quindi dovrebbero
essere percepiti come ugualmente tipici
– l'effetto tipicità ci dice che non è così
2. MODELLO DEI TRATTI DIFFERENZIALI
> concetti sono rappresentati mentalmente come collezione di attributi ma questi non sono dello stesso tipo
a) DEFINIENTI = definiscono il concetto in una categoria e sono posseduti da tutti gli esemplari
b) CARTTERISTICI = definiscono attributi in più posseduti da tutti gli esemplari ma in misura diversa
= sono percettivi e funzionali
> VANTAGGI = non sempre le persone elencano i tratti definienti di un concetto anche se lo si usa, talvolta bastano
gli attributi caratteristici per descrivere un oggetto
= spiega la difficoltà nei compiti di verifica di frasi che esprimono relazioni categoriali
spiega la TIPICITA' rispetto rispetto alla categoria (pettirosso-uccello < TR < gallina-uccello)
> CRITICITA' = come distinguere le categorie definienti da quelle caratteristiche > come determinare la tipicità
3. MODELLO DEL PROTOTIPO
> concetti sono rappresentati mediante prototipi dei concetti stessi
> PROTOTIPO = esempio che contenga numerosi attributi caratterizzanti del concetto ma non necessariamente tutti
> gli oggetti nel mondo non sono costituiti da insiemi casuali di attributi con uguale probabilità di OCCORRENZA e
CO-OCCORRENZA
* le combinazioni tra attributi degli oggetti reali non sono uniformi – più o meno probabili
– impossibili
x ESPERIMENTO
– triplette di lettere suddivise in categorie in base agli attributi condivisi
BYC – CDB - BAC FEL – GFE - HFE
– la categorizzazione è automatica > quando si incontrano nuovi esemplari sono inseriti direttamente nelle
categorie precedentemente create
> secondo Rosh 1975
* DIMENSIONE ORIZZONTALE = rappresentazione interna di ciascun livello
– struttura sfuocata delle categorie = appartenenza graduata (grado diverso di caratteristiche comuni)
= elementi centrali e elementi periferici in base al grado
– la rappresentazione avviene mediante un esemplare che massimizza la struttura correlazionale degli attributi
– l'esemplare contiene a) maggior numero di attributi condivisi con gli esemplari del concetto = PROTOTIPO
b) minor numero di attributi condivisi con gli esemplari di altri concetti
– gli esemplari prototipici sono considerati i più centrali di una categoria
2. APPROCCIO PER RELAZIONE
* DIMENSIONE VERTICALE – Rosch
= categorie si strutturano su base gerarchica in funzione dell'inclusione in classe
1. natura sempre più astratta delle relazioni tra gli elementi nel passaggio da livelli bassi ad alti della gerarchia
2. diverso peso cognitivo dei livelli = LIVELLO BASE (livello gerarchico privilegiato)
1- usato spontaneamente nelle descrizioni > fornisce l'entrata più economica
2- permette l'elenco degli attributi condivisi > livello di identificazione di un elemento di cui si hanno informazioni senso-
3- associato a TR più veloci nei compiti di riconoscimento
4- livello più generale per avere una rappresentazione concreta motorie e conoscenze pregresse in memoria
5- acquisito per primo > livello saliente = qui sono rappresentati gli attributi definenti
3. meccanismi che permettono di mettere in relazione i diversi livelli = ECONOMIA COGNITIVA
* posizione nella memoria semantica secondo la struttura gerarchica delle categorie
* SEMANTIC NETWORKS
> il significato è dato dalle categorie possedute, è incorporato in una rete con altri significati
> ogni concetto è correlato ad altri con cui spesso compare
> ECONOMIA COGNITIVA – Collins e Quilliam
– organizzazione gerarchica delle informazioni
– le caratteristiche comuni ai nodi sono registrate nei nodi di livelli più alti e recuperate se necessario
> attributi immagazzinati ai livelli più bassi della rete >> veri per tutti gli esemplari appartenenti alla categoria
>> piume sono a livello di uccello non di animale
> i nodi sono connessi nella rete per connessioni LINK che specificano una relazione tra loro (IS A)
x MODELLO di Collins e Quilliam 1969
ANIMALE
Piume
Vola
Bipede
Alato UCCELLO MAMMIFERO
Canta
CANARINO GALLO MUCCA
Giallo
UCCELLO HA IL MOTORE
ORITTEROPO INSETTO
> attiva canarino > propaga l'attivazione a animale e uccello > propagano rispettivamente a insetto e può volare > propaga
a aereo
– “passami il sale, no lo zucchero” = sono attivati entrambi perché sono nodi collegati
IL PRINCIPIO DELLA PROPAGAZIONE DI ATTIVAZIONE – Collins e Loftus 1975
* concetto importante per la psicologia cognitiva
* attivazione propaga attivazione ad altre rappresentazioni collegate e questo è proporzionale al livello di attivazione
* la propagazione è minore dell'attivazione ricevuta perché essa decade allontanandosi dall'origine
LIVELLO DI BASE > privilegiato dal punto di vista cognitivo durante l'attivazione
> fa parte dei livelli gerarchicamente organizzati
> la differenza degli attributi distintivi è grande con i livelli super-ordinati e piccola con i
sub-ordinati
> ha gli attributi più distintivi e fornisce l'entrata più economica nella memoria semantica
LA CATEGORIZZAZIONE
• Gli elementi sono classificati in elementi o in classi
• Funzione – recupero inferenziale di informazioni e caratteristiche non esplicite
– rilevazione di analogie e differenze tra oggetti a diversi livelli di astrazione
– semplifica l'analisi dell'input ai fini del riconoscimento >analisi veloce, superficiale, ma sufficiente all'identificazione
– produce risposte comportamentali riferite a una classe di oggetti cognitivamente equivalenti ( é e in italiano)
PROCESSO PROCESSO PROCESSO
OLFATTIVO UDITIVO GUSTATIVO
PROCESSO
MANIPOLAZIONE CONCETTO VISIVO
EFFETTORE NOME
mostra l'attivazione delle aree della corteccia in base alla parte del corpo attribuita al movimento rispetto all'oggetto
> Osservare le azioni o udire una determinata parola attiva i circuiti corticali responsabili della pianificazione e
dell'esecuzione del compito (forchetta attiva la mano e non il piede) = effetto priming della parola sull'azione
> I processi senso motori sono parte integrante della rappresentazione mentale dei concetti e degli eventi = spiega come
i simboli sono collegati ai referenti
> Il contenuto concettuale è formato da a) informazione semantica
b) attivazione motoria = RAPPRESNTAZIONE SENSORIALE MOTORIA
permette il riconoscimento degli oggetti perché ne contiene il significato
• CRITICHE
+ Cosa succede con parole come AMORE, MAFIA di cui non abbiamo una rappresentazione sensoriale e motoria?
+ L'attivazione motoria nell'elaborazione del linguaggio è finalizzata e necessaria alla comprensione delle parole o è legata alla
diffusione dell'attivazione? Possibilità = PROPAGAZIONE DI ATTIVAZIONE
+ Cosa avviene con persone con deficit?
– aprassici = sanno riconoscere gli oggetti pur non sapendo come agire su di essi >> EVIDENZA NEUROPSICOLOGICA
COSTANTE
QUINDI esiste l'attivazione motoria rispetto allo stimolo presentato, ma il SIGNIFICATO SEMANTICO non risiede qui.
APPRENDIMENTO – GZ Cap X
CENNI STORICI
• COMPORTAMENTNTISMO 1930-1960
> Per essere scienza la psicologia deve concentrarsi su un OGGETTO determinato che posa essere OSSERVATO
INTERSOGGETTIVAMENTE >> METODO SCIENTIFICO
> L'oggetto di studio = COMPORTAMENTO
> Chiamato – PSICOLOGIA DELLA SCATOLA NERA (black box) = mente non è esplorabile
= la psicologia può occuparsi solo di ciò che è osservabile
– PSICOLOGIA STIMOLO-RISPOSTA = ogni stimolo ha una risposta direttamente osservabile
> Autori = Watson, Sechenov, Pavlov, Skinner, Bechterev, Thorndike
> Domanda = Quali variabili misurabili e osservabili producono cambiamenti duraturi nel comportamento osservabile e misurabile
di un individuo?
APPRENDIMENTO = modificazione relativamente permanente del comportamento a seguito dell'esperienza
= insieme dei cambiamenti osservabili nel comportamento dell'individuo in seguito ai cambiamenti prodotti
nella situazione in cui l'individuo stesso si trova
> funzione adattiva
> da distinguere dall'apprendimento dovuto alla crescita dell'individuo
stimoli
x ESPERIMETNO SUL PICCOLO ALBERT – Watson (1878-1958)
> spiega il comportamento emotivo umano a seguito di un condizionamento classico
– presentato un topolino con cui prima giocava senza paura in concomitanza con un forte rumore che genera paura
– topolino da SN diventa SC e la paura diventa la RC al topolino
– comportamento appreso >> ha paura di tutto ciò che assomigli a un topo (coniglio, coperta, barba)
>> secondo la teoria comportamentista le paure irrazionali (FOBIE) sono apprese tramite questo meccanismo automatico
x NEVROSI INDOTTE SPERIMENTALMENTE >> APPROACH-AVOIDANCE CONFLICT
– indotta la salivazione di fronte al cerchio e non all'ellisse
– quando l'ellisse si avvicina molto al cerchio = compito diventa più difficile
– il cane non discrimina più il cerchio dall'ellisse > nessuna risposta neanche a stimoli facilmente discriminabili
– le NEVROSI possono spiegare la fobia di Albert
I comportamentisti pensano che alla base del comportamento umano ci siano processi di apprendimento di questa natura
> condizionamento avviene in animali e umani indipendentemente da ciò che l'organismo pensa della situazione
> Watson 1930 “ datemi 12 bambini, vi assicuto che addestrati nel modo giusto diventeranno qualsiasi cosa”
* DISCRIMINAZIONE = saper discriminare stimoli diversi a seguito di un condizionamento
– cane risponde alla luce rossa ma non a quella blu
– bambino risponde alla lettera A ma non alla E
x EFFETTO GARCIA
> processo attraverso cui un individuo acquisisce l'avversione per un dato sapore
– associazione tra lo stato di malessere conseguente all'assunzione del cibo e il sapore del cibo
• Nel condizionamento classico la risposta condizionata è simile alla risposta evocata da uno stimolo incondizionato
A
Suono
Scossa
• OGGI : si accetta l'ipotesi che l'apprendimento sia basato su modifiche sul piano cognitivo che poi si riflettono, come conseguenza,
sul piano del comportamento. I processi che riguardano l'elaborazione e le rappresentazioni di contenuti mentali sono in
ultima analisi i processi responsabili dell'apprendimento e spiegano sia l'acquisizione di nuove conoscenze che di nuovi
comportamenti
IL LINGUAGGIO – GZ Cap XII
• PSICOLINGUISTICA >> psicologia del linguaggio
• Quali sono i processi cognitivi coinvolti nel linguaggio?
Necessità di strumenti COGNITIVI e BIOLOGICI
> appartato articolatorio per produrre i suoni
> appartato uditivo e visivo per vedere e capire i suoni e la scrittura
> sistema di memoria per – immagazzinare le informazioni
– comprendere i concetti (MLT) e le frasi (MBT)
> sistema che permetta di mettere le parole nel giusto ordine >> COMPLESSE REGOLE SINTATTICHE
> consapevolezza del contesto sociale in cui siamo immersi durante l'interazione
permette il controllo del linguaggio e delle azioni
– manca quando si ha un deficit nel lobo frontale
– manca nei bambini = deve essere sviluppato
– deve essere molto maggiore nei bilingue
Quindi la psicolinguistica è collegata a
* ANATOMIA > esplora le componenti biologiche dei sistemi coinvolti
* NEUROPSICOLOGIA > studia il coinvolgimento delle diverse parti del cervello
* LINGUISTICA – descrivere le lingue
– diverse strutture del linguaggio hanno correlati cognitivi particolari
• LINGUAGGIO = prodotto di una complessa funzione cognitiva basata su meccanismi propri e sulla convergenza di altre funzioni
cognitive (percezione, memoria,attenzione, controllo)
>> facoltà mentale che permette agli esseri umani di usare le lingue per comunicare
• LINGUA >> prodotto sociale e storico che nascono e mutuano nel tempo con il rischio anche di morire
Che cos'è?
* Sistema di
– REGOLE = specificano come si organizzano i simboli
– SIMBOLI (segni, parole) = qualsiasi cosa che sta per un'altra (parole)
* “Ogni lingua è un sistema ARBITRARIO di suoni dotati di significato” – Saussure
= nella forma della parola non c'è nulla del significato (eccezione = parole onomatopeiche > anch'esse non univoche)
> spesso inesistente nella lingua dei segni
> RELAZIONE ARBITRARIA tra livello delle parole e livello dei concetti
* Caratteristiche
1. RICORSIVITA' = fenomeno per cui una regola linguistica può essere applicata al risultato di una sua stessa precedente
applicazione
2. GRAMMATICA = insieme di regole per unire parole
* La Psicologia del Linguaggio studia i processi cognitivi sottostanti al linguaggio enfatizzando diversi aspetti della linguistica
GRAMMATICA
* UNIVERSALI LINGUISTICI
> PRODUTTIVI = hanno caratteri costruttivi
APPROCCI
1. ARCHITETTURA FUNZIONALI DELLA MENTE : MODULARITA' – Jerry Fondor 1983
• Modularità = la cognizione è formata da un numero di unità di elaborazione indipendenti. Si presuppone che la mente sia
costituita da un numero di sottoinsiemi discreti, ciascuno con le proprie categorie
• Processo cognitivo > incapsulato in vari moduli
> autonomo, indipendente dagli altri e specializzato
> ogni modulo riceve INPUT dal modulo precedente e produce OUTPUT a quello successivo
> ogni modulo è un sottoinsieme funzionalmente autonomo che non riceve influenza dagli altri
Modulo C Risposta
Modulo B
Lavorano autonomamente
Stimolo Modulo A >> quando A ha finito manda un INPUT
a B che inizia a lavorare
• Moduli coinvolti
1. Identificare fonemi dal segnale fisico ricevuto
2. Raggruppamento in parole
3. Stabilire le relazioni sintattiche nella frase
4. Costruire una rappresentazione semantica
5. Elaborare il significato
2. ARCHITETTURA FUNZIONALI DELLA MENTE : INTERATTIVITA'
• Continua influenza tra i diversi moduli > influenzati dal modulo precedente e dal successivo
> i vari processi possono sovrapporsi
Modulo C
FEED BACK
BOTTOM UP Modulo B = il contesto semantico chiarisce
l'informazione quando questa è incompleta
Modulo A
– – > Il cervello è interattivo, ma ogni parte ha funzioni specifiche indipendenti (afasia)
– – > Il dibattito sull'architettura della mente è importante perché
– – > Si interpreta il significato del linguaggio non alla luce del significato reale delle parole, ma in funzione del CONTESTO
SEMANTICO che aiuta a dare senso
100%
50%
0%
LIMITE DI DISCRIMINAZIONE
CONFINE CATEGORIALE = 30
b) Compito di discriminazione
– presentata una sillaba di 0 VOT, una di 20VOT e una di 40 VOT
– la distanza tra essi è sempre di 20 VOT
– RISULTATI di confronto tra due stimoli > le prove dovrebbero essere tutte ugualmente difficili
> 0/20 vot > 10/30 vot Discriminati al 60%
> 40/60 vot > 30/50 vot
> 20/40 vot Discriminati al 100%
> Quando i suoni presentati appartengono a diverse categorie i partecipanti riescono a discriminarli
> CONCLUSIONI = si è più bravi a discriminare due cose diverse quando appartengono a diverse categorie
* gli ascoltatori possono discriminare solo tra suoni che avrebbero identificato come appartenenti a categorie diverse
* la percezione categoriale è un fenomeno in cui il cervello assegna uno stimolo in una o un'altra categoria, ma mai
in una categoria intermedia
> La percezione dei volti : emozioni
x Compito
– è presentato un volto per 100 ms
– presentati due volti e bisogna dire quale dei due è uguale al primo
Arrabbiato Disgustato
> se il confronto cade all'interno della categoria siamo meno bravi a discriminare gli stimoli come diversi
2. VISIONE
x Compito
– La percezione visiva influenza la percezione uditiva
1. ascoltata una sequenza di sillabe sempre uguale
2. si vede la persona che pronuncia la sillaba
– il movimento delle labbra non è congruente alla sillaba emessa
– non si sente la sillaba percepita nel caso 1, ma una sillaba congruente al movimento della bocca
> The McGurk Effect
= quando c'è un conflitto tra i sensi, la vista sovrasta l'udito
= illusione percettiva
= non possiamo credere sempre a ciò che udiamo
= può avvenire anche il contrario > ventricolo = parla senza muovere la bocca e la fonte del suono sembra altro
= incongruenza tra stimolo visivo e uditivo avviene anche nei doppiaggi dei film guardati da bilingue
3. INFORMAZIONE CONTESTUALE
> Phoneme restoration effect
* Bottom up > processo percettivo (guidato dalla stimolazione acustica)
* Top down > processo influenzato dalle conoscenze linguistiche del contesto
x Esperimento di Warren 1970
– presentata una frase in cui manca un fonema ad una parola perché coperto da un suono (tosse)
– il partecipante non sente l'assenza del fonema
– se ne accorge solo se è sostituito dal silenzio
> il cervello restaura il pezzo mancante = utilizza informazioni sintattiche e semantiche per restaurare il segnale
x Esperimento di Warren e Warren
– sono presentate 4 frasi uguali fino alla fine
– in tutte manca un fonema nella stessa parola che precede le ultime che cambiano in ogni frase
– la parola con un buco può formare 4 diverse parole aggiungendo fonemi diversi
– i fonemi sono scelti in base al contesto
L. Caratteristiche
Livello sub lessicale TOP DOWN fonetiche (udito)
(udito)
* INTERAZIONE TRA LE PARTI PRIMA DI TROVARE LA RISPOSTA > ciascuna unità è collegata alle altre da
connessioni eccitatorie e non appena riceve attivazione la diffonde alle unità connesse
* MODELLO AD ATTIVAZIONE INTERATTIVA E PARALLELA > il livello di attivazione corrisponde all'evidenza
di favore della presenza dell'unità linguistica che e rappresentata nella stimolazione acustica
* Dalle caratteristiche udite si sale alle parole, dal livello delle parole si può scendere al livello dei fonemi o a livello
delle caratteristiche per poi salire nuovamente
* Nella salita e nella discesa si attivano e inibiscono fonemi e parole in base alle nuove caratteristiche acquisite
x Per arrivare a PANE
PANN PANE PANI
PA PE PI
M P D
PANE
x Esperimento – Allopenna, Magnusson, Tanenhaus 1998
– è presentata una schermata
– con il mouse bisogna puntare un oggetto (baker)
– VD = sguardo dell'osservatore
– i distrattori hanno nomi simili al target, ma differiscono da esso per alcune caratteristiche
> beatle
> speaker
> carriage
– Se è valido il modello interattivo il partecipante mentre ascolta la richiesta di indicare il target osserva
tutti gli oggetti simili e fisserà il target solo alla fine della parola
> COATTIVAZIONE * fonologica (udito)
* linguistica
* attentiva (sguardo)
IL LESSICO MENTALE
= sistema di rappresentazioni mentali locali; ogni elemento di questo sistema rappresenta la forma degli stimoli in un
dominio specifico
= la stessa parola è riconosciuta come uguale lessicalmente anche se la grafica è diversa
COMPRENSIONE DI STIMOLI UDITIVI
Stimolo > Rappresentazione fonologica > Lessico fonologico > Sistema semantico
Sordità per il suono della parola Sordità per la forma Sordità per il
– l'elaborazione si ferma qui delle parole significato
– non accade alla forma della – informazioni sulla – non si accede al
parola forma della parola, ma significato
– problemi nella percezione dei non si accede al
fonemi riconoscimento
Il giocatore mosse...
F F
SN SV F
SN
V SN SN V
V SN
Il giocatore mosse le pedine
Per entrambi le frasi è usata la stessa struttura sintattica, ma arrivati in fondo alla
seconda frase ci si rende conto dell'incongruenza tra guardare e pistola quindi
bisogna cambiare la struttura sintattica e questo richiede più tempo
PRIME ANALISI SVOLTE IN INGLESE. POI SONO STATE PORTATE NELLE ALTRE LINGUE
2. MODELLI INTRATTIVI di Marslen - Wilson e Tyler 1980
> Le elaborazioni a tutti i livelli sono attive fin dall'inizio dei processi
> Le informazioni sintattiche e semantiche sono utilizzate per arrivare al significato complessivo della frase
> L'analisi sintattica è guidata dal significato generale della frase e non viceversa
– spiga gli effetti del contesto
Fonologia
Sintassi
Semantica
Pragmatica
x Compito di shadowing
– ripetizione di frasi che contengono parole anomale
– VD = quante volte la parola è corretta nel ripetere la frase
– tre tipi di frasi
1. Frasi corrette > Ho spedito la lettera con la posta celere. Ti arriverà domabo
2. Frasi semanticamente anomale > Ho spedito la lettera con la posta celere. Ti sposerà domabo
3. Frasi sintatticamente anomale > Ho spedito la lettera con la posta celere. Ti domabo arriverà
– IPOTESI = se l'elaborazione delle informazioni lessicali, sintattiche e semantiche avviene in stadi autonomi e
successivi non dovrebbero esservi differenze nelle correzioni rispetto al contesto
– RISULTATI = la correzione di DOMABO è più frequente nel caso 1.
= la correzione avviene se la struttura sintattica è corretta
– CONLUSIONI = le informazioni sintattiche e semantiche concorrono a costruire la rappresentazione della frase fin
dall'inizio dell'elaborazione e determinano l'individuazione lessicale delle parole
> L'esperimento dell'incidente del colonnello o della figlia contraddice l'universalità del principio di chiusura differita e quindi
il modello garden path secondo cui il parsing è basato sull'economia cognitiva e quindi deve essere uguale per tutti
indipendentemente dalla lingua
> La struttura sintattica dipende anche da – FREQUENZA con cui si sceglie una determinata struttura
– CONTESTO
– LINGUA
= quindi la chiusura differita non sarebbe una strategia universale, ma dipenderebbe da diversi fattori
NEUROSCIENZA COGNITIVA
> POTENZIALI EVENTO RELATI (misura elettrofisiologica)
– rilevano l'attività elettrica ogni 4 ms
– utile nel registrare l'attività in compiti linguistici
– utilizzato in due casi
1. VIOLAZIONE SEMANTICA (caffè con zucchero e cane)
> il paser deve cercare di rendere compatibile l'informazione anomala con il significato del resto della frase
> è interessante capire quando il cervello si accorge della violazione
> N400 = 400 ms dopo la presentazione della parola incongruente aumenta la sua elettronegatività
2. VIOLAZIONE SINTATTICA (cane a quattro zampa)
> il paser deve cercare di correggere l'errore in base alle conoscenze sulla forma corretta delle frasi
ORTOGRAFIA
= lettere che corrispondono a parole e frasi
• LINGUAGGIO
ORALE SCRITTO
interattività
SISTEMA
CONGITIVO
> seriale
> logogeno – rilevatore della parola
– unità di lessico mentale corrispondente a una parola
– ogni logogeno ha un proprio valore di riconoscimento che deve essere raggiunto
– quando e se le informazioni sono sufficienti a raggiungere la soglia il logogeno risponde automaticamente
* rilevatore di caratteristiche
* ha una soglia >> la parola è riconosciuta quando il valore di soglia del logogeno è raggiunto
> questo modello prende in considerazione la FREQUENZA LESSICALE = esposizione di una parola (tavolo più di sgabello)
SOGLIA CANE
Cane Cavo
• MODELLO INTERATTIVO (IAC) – McClelland e Rumelhart
> Rende conto dell'EFFETTO DI SUPERIORITA' DI PAROLA – Reicher 1969
> Per il riconoscimento delle parole – TRATTI
– LETTERE
– PAROLE
WORK K KWRO
– tanto più la parola è frequente, tanto più i tempi di risposta sono brevi
> QUINDI non si può parlare di un modello MODULARE
* il processo 3 (PAROLE) può influenzare il processo 2 (LETTERE)
– deve esserci INTERATTIVITA'
> presuppone un'architettura a più livelli = specifiche modalità di elaborazione
1. TRATTI
2. LETTERE
3. PAORLE
> SISTEMA A CASCATA E INTERATTIVO
SUPERIORITA' DI
Quando vi è attivazione
Ciascun livello di
UNA PAROLA
elaborazione contribuisce
all'attivazione o inibizione
Lettere ricevono degli altri livelli
attivazione dalle
parole sopra di loro
C A N E
TRATTI
A B C D A B C D G H I L A B C D
LETTERE
E F G H E F G H M N O P E F G H
ATTIVATO
> Le unità per le parole hanno un livello di riposo proporzionale alla frequenza d'uso della parola che rappresentano: più è alta
la frequenza più è alto il livello di riposo
> Le unità per le parole ad alta frequenza si attivano più rapidamente delle unità per parole a bassa frequenza e propagano
l'attivazione alle unità con cui sono connesse con maggiore forza
> MODELLO PRELIMINARE = per il fatto che sappiamo leggere parole, non parole e parole irregolari devono esistere 2 vie
VIA
LESSICALE
Input parole
visivo pronuncia
REGOLE DI CONVERSIONE
GRAFEMA-FONEMA
Non parola, parola, parole irregolari
– una parola attiva le due vie = avviene una GARA TRA LE DUE VIE > funzionano contemporaneamente
– se si è esperti lettori e se la parola è frequente vince la via lessicale > arriva prima della fonologica
– Lettura di non parole
* EFFETTO DI PSEUDOMOFOBIA = siamo più veloci a leggere non parole che hanno un suono simile a parole
EVIDENZA NEUROPSICOLOGICA SULLA LETTURA : DISLESSIA
1. DISLESSIA SUPERFICIALE > disturbo della via lessicale con compromissione della lettura di parole irregolari
> le parole regolari sono lette attraverso la via sub-lessicale (fonologica)
> OVER-REGULATION quando si leggono parole irregolari
x Caso MP – Bub
– legge 85% di parole ad alta frequenza
– legge 40% di parole a bassa frequenza
2. DISLESSIA FONOLOGICA > disturbo della via sub-lessicale
> errori nella lettura di non parole
x Caso WB – Funnel
– non è un paziente puro = legge l'85% delle parole
– ha difficoltà con le non parole
> errori – visivi
– derivazione
• Lettura di NON-PAROLE
> Sono lette dalla via sub-lessicale
> EFFETTO DI PSEUDOMOFOBIA = una non-parola che suona come una parola quando è letta
– sono più veloci da leggere gli pseudomofoni
– siamo più lenti a rifiutare uno pseudomofono come parola in un compito lessicale
• FENOMENI PRINCIPALI DI LETTURA E RICONOSCIMENTO DELLE PAROLE
1. FREQUENZA
> Più le parole sono frequenti più velocemente si riconoscono
> L'effetto di frequenza non è esclusiva del riconoscimento delle parole
Strettamente
2. ETA' DI ACQUISIZIONE (AOA)
correlati >> è
> Si riferisce al momento della vita in cui abbiamo imparato una parola
possibile sapere se
> Quelle acquisite prima hanno un vantaggio cognitivo e spesso sono anche le più frequenti
una parola è
– eccezione = scivolo, ciuccio, trottola, gigante >> acquisite precocemente, ma poco frequenti
frequente o precoce
> Influisce su molti compiti
3. EFFETTO DI REGOLARITA' – Baron e Strawson
> Le parole regolari sono riconosciute più velocemente
> Dipende dalla frequenza >> interazione FREQUENZA – REGOLARITA' in parole a bassa frequenza
* suggerisce la GARA tra le due vie
– una parola più frequente e regolare segue la via lessicale e non avviene il conflitto con la via sub-lessicale
– il conflitto avviene con parole di bassa frequenza > l'accesso alla pronuncia tramite la via lessicale è lenta quindi si
entra in conflitto con la via sub-lessicale attivata
700
Regolari
650
Irregolari
400
RECUPERO LESSICALE
▪ Per identificare un oggetto è necessario
▪ Errore di FUSIONE
> il parlante produce una parola che è la fusione di due parole concettualmente o fonologicamente simili
> al momento della selezione sono contemporaneamente attivate più entrate lessicali, quindi più parole
> avviene nei lapsus
> quando si ha qualcosa sulla PUNTA DELLA LINGUA
* abbiamo in mente il concetto da esprimere ma non riusciamo ad attivare la forma fonologica corrispondente
* spesso si recupera la semantica e il lessico ma non la fonologia
* nel processo di lessicalizzazione ci sono due livelli di elaborazione 1. elaborazione dei significati
2. attivazione delle forme fonologiche
x ESPERIMENTO SULA PUNTA DELLA LINGUA
– immagini
– definizione
– quando si ha una parola sulla punta della lingua si sa
* lunghezza
* numero di sillabe
* genere grammaticale
SELEZIONE LESSICALE
• MODELLO WEAVER++ – Levelt, Roelofs e Meyer
> Produzione di una parola richiede l'attivazione del suo concetto
> Alla vista di un oggetto si attiva il suo concetto e l'attivazione si propaga ad altri concetti connessi
SEMANTICA
LESSICO
> Selezione lessicale per COMPETIZIONE =selezione di un nodo lessicale è una funzione probabilistica che dipende dalla ratio tra il
10 livello di attivazione del bersaglio e la somma dei livelli di attivazione degli altri
6
RAPPORTO DI ATTIVAZIONE
Attivazione
3
10 – (6 + 3) = 1
Banana Mela Pera
10 RAPPORTO DI ATTIVAZIONE
2 2
Attivazione
10 – (2 + 2) = 6
ACETO
NO RELAZIONE
x EFFETTO SCROOP
SEMANTICO
p m g l b a n FONOLOGICO
* EFFETTO DI FACILITAZIONE FONOLOGICA > spiega come si propaga l'informazione tra lessico e fonologia
– presentate due figure sovrapposte dove una è da ignorare
1. campana – cammello
2. campana – albero
– si è più veloci nel compito 1. perché le parole sono simili a livello lessicale, quindi cammello non è attivato solo a livello
lessicale, ma anche fonologico = FACILITAZIONE FONOLOGICA
– l'effetto avviene con parole simili fonologicamente, ma lontane semanticamente
– compatibilità con il modello a cascata
– esiste attivazione fonologica di oggetti che sono irrilevanti per l'intenzione comunicativa
CRITICA > costruzione delle immagini di modo che la sovrapposizione cammello- campana sia un'associazione facile =
campana è più visibile sopra al cammello che sopra all'albero
SOLUZIONE = proporre le stesse coppie in un'altra lingua >> l'effetto non c'è perché non c'è correlazione
fonologica
> Propagazione lessicale nei bilingue
– presentazione di un oggetto (macchina)
– dire se l'oggetto inizia con m – c – t
Italiano
TR
Italiano bilingue inglese
M C R
> Capacità di recuperare esemplari di una stessa categoria
– denominare la frutta in base alla prima lettera
– la prestazione diminuisce all'aumentare di esemplari presentati
Rapidità di
recupero
M A B L P U
1 2 3 4 5 6
PRIMO ESEMPLARE di
– frutta
– veicolo
– abbigliamento
Il risultato è dato dalla media dei TR di tutti i primi esemplari della categoria
INTERFERENZA CUMULATIVA
* Recuperare l'informazione dalla memoria ostacola il successivo accesso all'informazione semanticamente relata
* L'informazione N interferisce nei compiti N + Y che richiedono dunque TR maggiori
• Nella scrittura
* Non è normale fare errori di scambio e sostituzione
* Nella scrittura a tastiera = errori meccanici di battitura – inversione produzione e battitura
– errori ortografici
PENSIERO E RAGIONAMENTO GZ Cap XVII – XVIII – XIX
• L' essere umano è caratterizzato da * LINGUAGGIO
* PENSIERO – ricordare – credere
– immaginare – avere un opinione
• Per gli psicologi cognitivisti
1. Processo mentale che elabora le relazioni tra le informazioni codificate in memoria
2. meccanismi che permettono di individuare i fattori responsabili degli errori
GIUDIZIO E RAGIONAMENTO
• INFERENZA DEDUTTIVA
* Visione razionalista = le persone non esperte ragionano applicando regole logiche e calcolo delle probabilità
* NON è così > limiti del pensiero
> errori sistematici
> difficoltà con semplici problemi di ragionamento deduttivo
• STIMA DELLA PROBABILITA' DI UN EVENTO
• RAGIONAMENTO = forma di pensiero che permette di raggiungere conclusioni a partire da conoscenze possedute
Premessa
Inferenza
Deduzione
* RAGIONAMENTO DEDUTTIVO
– dal generale al particolare
– la conclusione non aggiunge informazioni, queste sono già presenti
– conclusioni valide
* RAGIONAMENTO INDUTTIVO
– dal particolare al generale
– la conclusione aggiunge nuove informazioni
– non è garantita la validità
– è valido se le assunzioni sono vere
* SILLOGISMI
– forma tipica di ragionamento deduttivo
– si presta alla manipolazione sperimentale
A= B premesse
B=C
C=A conclusione
– è vero se le premesse sono vere e relazionabili
* RAGIONAMENTO DEDUTTIVO CONDIZIONALE
– processo inferenziale basato su proposizioni relate tra loro dal connettivo linguistico “se”
premessa maggiore Se P allora Q
premessa minore P non M,S,T
> è possibile derivare da un condizionale due condizioni valide utilizzando due schemi inferenziali
> due condizioni valide derivano necessariamente dalla relazione tra la premessa maggiore e quella minore
4 POSSIBILI SOLUZIONI
1. MODUS PONENS
= affermando una proposizione ne affermo un'altra
P.M. >> se P allora Q
P.m. >> P
C. >> Q
Conclusioni 2. MODUS TOLLENS
valide = negando una proposizione ne nego un'altra
P.M. >> se P allora Q
P.m. >> non Q
C. >> non P
– molto facile fare errori
– difficili da spiegare seguendo la teoria della logica mentale
3. FALLACIA NELLA NEGAZIONE DELL'ANTECEDENTE
= la negazione dell'antecedente produce un errore nella negazione della conseguente
P.M. >> se P allora Q
Conclusioni P.m. >> non P
non valide C. >> non valida
4. FALLAIA NELL'AFFERMAZIONE DELLA CONSEGUENTE
= l'affermazione della conseguente produce un errore nell'affermazione dell'antecedente
P.M. >> se P allora Q
P.m. >> Q
C. >> non valida
• Messaggi pubblicitari > fanno leva sulla naturale tendenza a trarre conclusioni non valide sulla base di schemi logici
> mette in sequenza due fasi tra loro slegate per far si che siano percepite come logicamente
collegate
• EFFETTI DEL CONTENUTO SULLA DEDUZIONE
> I sillogismi concreti di Wikins 1928
* INFLUENZA DELLE CONOSCENZE DEL MONDO
– si risponde in modo diverso a sillogismi con la stessa forma
– i problemi astratti sono di solito più difficili
– i problemi con contenuto concreto sono più facili ma possono suggerire risposte non logiche basate su opinioni
e conoscenze personali
* LA TEORIA DELLA LOGICA MENTALE NON FUNZIONA
– il ragionamento corretto è possibile perché nella mente ci sono regole astratte simili alla logica formale
– la competenza logica si sviluppa di pari passo con la maturazione cognitiva >> non è così
Quindi è sviluppata un'altra teoria
* FRAME POSITIVO > soluzioni certe perché così si è sicuri delle conseguenze positive
* FRAME NEGATIVO > soluzioni rischiose altrimenti si hanno sicuramente conseguenze negative
= si sceglie in base al valore soggettivo
1. DIFFERENZE INDIVIDUALI > reazione psicologica all'aumento della ricchezza dipende dalla ricchezza già
posseduta – Bernoulli
2. SOGGETTIVITA' DIVERSA VERSO IL GUADAGNO E LE PERDITE = hanno un diverso valore soggettivo
> - 600 e + 400 hanno lo stesso VALORE SOGGETTIVO
> la curva delle perdite è più ripida perché ha un impatto soggettivo maggiore
x ESPERIMETNO sulla lotteria
– scegliere tra a. 100 € sicuri
b. lotteria con una probabilità di vincere 200 € del 50%
– tendiamo per a.
– non rischiamo fino a quando a. non arriva a un valore considerato basso da poterlo mettere a rischio
• CONTABILITA' MENTALE
> gli individui incorniciano le scelte e gli esiti delle loro scelte
x Dilemma giacca e calcolatrice
1. 125 + 10 >> 68% cambia negozio
2. 120 + 15 >> 29% cambia negozio
* CONTABILITA' INTEGRATA = esito in relazione ad un bilancio in cui sono contenuti i diversi costi associati alle alternative
* CONTABILITA' DELL'ASPETTO RILEVANTE = esito confrontato con un punto di riferimento determinato dal contesto
> Dipende da fattori – COGNITIVI
– PSICOLOGICI
> usata nel caso in cui i due oggetti messi a confronto appartengono alla stessa categoria semantica
x camicia sportiva e elegante >> non si cambia negozio indipendentemente dallo sconto
x Ticket Money Loss
– situazioni identiche a livello economico
– si è più propensi a dire che la signora ricomprerà i biglietti nel primo caso
1. perso i soldi >> CONTO MINIMO = perdita psicologica > 160 €
2. perso i biglietti >> CONTO GLOBALE = perdita psicologica > 320€
• COERENZA NELLE SCELTE ED ESCALATION
> Una scelta è influenzata dalle scelte precedenti
> COMPORTAMENTO DI ESCALATION = il decisore reitera una decisione oltre il punto prescritto dalle scelte razionali
• CONFLITTO DECISIONALE
> avviene quando le situazioni sono simili ma una può sembrare vantaggiosa
x Situazione di alto o basso conflitto
– una sola offerta = scelta facile
– 2 offerte = non si sa e si rimanda la scelta
• DUE SITEMI DI PENSIERO
> doppio sistema nel processo decisionale
1. FUNZIONE AUTOMATICA, VELOCE E SENZA SFORZO
– rilevare la distanza di un oggetto
– orientare l'attenzione
– leggere una pubblicità
2. PROCESSI MENTALI COMPLESSI ASSOCIATI A UN'ESPERIENZA DIRETTA
– prepararsi al segnale di via
– capire una voce in una sala affollata
– controllare il comportamento in una certa situazione
> risposte guidate dal sistema automatico
– tendenza a preferire la frase più grande
– mazza + palla = 1,10 € ; mazza = 1€ + palla ; palla = ? >> tendenza a dire 10 cent perché siamo pigri
– Trolley Problem >> SCELA UTILITARISTICA
Lingua madre
Seconda lingua
SCELTA UTILITARISTICA perché in L2 entra in azione il sistema intenzionale e ragionato che ha un basso livello
emotivo, quindi maggiore distanza emotiva e la lingua influisce sul contesto cognitivo
LEVA SPINGERELANGUAGE EFFECT >> IPOTESI DEL DISTANZIAMENTO
FOREIGN
* L2 diminuisce l'utilizzo di processi intuitivi e affettivi quindi diventiamo più logici
* Il formato linguistico del problema influenza la scelta e il giudizio morale
LINGUAGGIO E' LA CORNICE CHE INFLUENZA LE DECISIONI, I GIUDIZI E LE RELAZIONI SOCIALI
COGNIZIONE NUMERICA – GZ Cap XVII
• NUMERI NELLA NOSTRA CULTURA
> abilità fondamentale per interagire con il mondo
> lo studio delle abilità numeriche è molto recente
> due principali sistemi di espressione numerica
1. PAROLE 2. NUMERI ARABI
> gli elementi possono combinarsi secondo particolari regole
> significati * NUMEROSITA' = numero di elementi in una serie
* POSIZIONE SERIALE = ordinare un elemento in una sequenza
* ETICHETTA LINGUISTICA = canale televisivo o numero di telefono
> non c'è relazione tra la forma del numero e il suo significato = ARBITRARIETA'
• LA RAPPRESENTAZIONE DEI NUMERI
> Metodo introspettivo – Galton 1880
– non è scientifico
– chiedere ai soggetti come pensano i numeri
– RISULTATO = linea continua lungo la quale i numeri sono rappresentati in modo continuo e analogo
> IMMAGINI VISUO-SAPZIALI
> ASSOCIAZIONE A COLORI
> LINEA NUMERICA MENTALE (LNM) >> realtà psicologica
* linea sequenziale
* funzione logaritmica = la distanza tra 1 e 5 è maggiore della distanza tra 80 e 90
• IL SENSO DEI NUMERI
> STIMA NUMERICA = capacità di riconoscere la numerosità
1. rapporto tra il due diverse numerosità di oggetti di – 5/20 = 0,25 >> compito svolto bene
– 10/20 = 0,5
– 19/20 = 0,95 >> compito svolto male
> ACUITA' NUMERICA = capacità di distinguere in modo rapido la numerosità di elementi
2. si distinguono 1-2-3 elementi senza contarli
* SUBITIZING =denominazione veloce e accurata della numerosità di un gruppo di item limitato a 4 elementi
innato e universale > capacità condivisa con altri animali
* STIMA = ipotesi del numero di item quando questi sono più di 4
• OLTRE AL SENSO
> grazie ai sistemi simbolici di rappresentazione possiamo quantificare in modo esatto
> non tutte le popolazioni sanno farlo >> EREDITA' CULTURALE
• COME STUDIARE IL SISTEMA SIMBOLICO E IL SIGNIFICATO DEI NUMERI
> CONFRONTARE LA GRANDEZZA NUMERICA
* capacità di scegliere il numero più grande tra due
– presentazione di un numero messo a confronto con uno standard
– confronto tra due numeri presentati simultaneamente
* EFFETTO DISTENZA > i numeri molto vicini al numero standard di confronto richiedono TR maggiori
> la distanza di – 1 tra i due numeri di risposta = TR LUNGHI
– 4/5 tra i due numeri di risposta = TR CORTI
* EFFETTO GRANDEZZA
> la comparazione tra due numeri diventa più difficile quando aumenta la dimensione dei numeri
= dato dalla legge di Weber>è difficile percepire le differenze tra due stimoli quando hanno valori alti
> si vede in – ACCURATEZZA – TEMPO DI RISPOSTA
> capacità che hanno anche alcuni animali
• LINEA NUMERICA MENTALE
> rappresentazione mentale visuo-spaziale
• EFFETTO SNARC = Spatian Numerical Association of Responce Codes)
EVIDENZA EMPIRICA
> la linea visuo-spaziale ha un orientamento spaziale >> va da SINISTRA a DESTRA – Dehaene 1993
x Compito di discriminazione dei numeri
– dire se sono pari o dispari schiacciando due tasti
– misurati i TR
– siamo più lenti a rispondere a 8 che non a 2
– i risultati dipendono dalla posizione spaziale della linea
1 2 3 4 5 6 7 8 9
INCONGRUENZA
SX DX – spazialmente l'8 è a destra
– risposta con la sinistra
PARI DISPARI
la comparsa di un numero sullo schermo attiva automaticamente la linea numerica mentale
* quantità più piccole a sinistra e più grandi a destra
* il risultato dipende dalla COMPATIBILITA' SPAZIALE
• NEGLECT
EVIDENZA NEUROPSICOLOGICA
> chiesta la rappresentazione a pazienti con neglect
x Compito di bisezione numerica
– denominare il numero che si trova tra due diversi numeri pronunciati dallo sperimentatore
– avviene un bias verso destra
– numero compreso tra 2 e 8 >> 7
– difficoltà nell'individuare spazialmente i numeri da 1 a 5
> effetto SANRC
* dimostrazione che esiste una linea spaziale che va da sinistra a destra
* non fa riferimento alla magnitudine numerica ma all'ordine numerico
*è un fenomeno culturale legato al sistema di scrittura
> lo stesso avviene con – mesi dell'anno
– lettere dell'alfabeto
L'ARITMETICA MENTALE
• Ricerche sul calcolo mentale si concentrano sull'aritmetica semplice
• Strategie di calcolo = TRASFORMAZIONE
= RECUPERNO NELLA MEMORIA
= CONTEGGIO > diretta relazione mano calcolo
• Nel risolvere le operazioni = diverso uso delle strategie
• EFFETTO GRANDEZZA DEL PROBLEMA
> maggiore è la grandezza del problema maggiori sono i TR e i possibili errori
> eccezioni
1. nel caso in cui le operazioni siano uguali (3 x 3) > soluzioni recuperate nella memoria
2. operazioni che hanno 0 e 1 nelle moltiplicazioni > soluzioni grazie a regole apprese
• ATTIVAZIONE AUTOMATICA DEI FATTI ARTIMETICI
x Compito di riconoscimento dei numeri
– sequenza di due numeri
– si chiede se un numero bersaglio era presentato in precedenza
– TR lenti quando il bersaglio è il prodotto dei numeri presentati in precedenza
7 – 3 >> 21 (TR lenti)
7 – 3 >> 25 ( TR veloci)
• COMPITI MATEMATICI
> Componenti verbali
> Influenza della memoria
> Componente culturale
• NUMBER SPACE MAPPING
x ESPERIMENTO 1 del pulcino
– posto davanti a una carta con dei puntini
– dietro alla carta = cibo >> apprendimento di questo
– posto poi davanti a due carte identiche
– ci si chiede quale carta prediliga rispetto al numero dei puntini
a) se i puntini sono 2 >> predilige al 70% la carta di sinistra
b) se i puntini sono 8 >> predilige al 70% la carta di destra
x ESPERIMENTO 2 del pulcino
– presentate a) due carte con il numero 8 >> 70% a sinistra
b) due carte con il numero 20 >> 70% a destra
– il pulcino ha una rappresentazione mentale che ordina i numeri in modo crescente
• SCROOP NUMERICO
> la scelta della risposta varia in funzione degli stimoli presentati
– tempi di risposta minori a che in b quando bisogna dire quanti numeri ci sono
a) 222 333
b) 33 22
> la scelta è influenzata anche dalla grandezza del numero presentato