Domande e vocaboli
Il sacro romano impero Dopo aver sconfitto i Longobardi, la notte di Natale del’anno 800 d.C. il re
dei Franchi, CARLO MAGNO, fu incoronato imperatore da Papa Leone III
Evento rivoluzionario: progetto di ricreare l’antico ordinamento imepriale
romano > Impero Sacro e Romano (sacro per il Papa, romano per il mito
dell’impero universale)
La suddivisione dell’impero
Carlo Mago suddivide l’impero il CONTEE, rette da un conte.
Tra imperatore e conti vi era un legame di fiducia e dipendenza diretto.
I conti erano controllati dai Missi dominici ( I messi-inviati del Signore),
dove 4 volte l’anno visitavano le contee e riportavano all’imperatore.
Il vallassaggio
Per rafforzare il legame con I conti usarono lo strumento del
VASSALLAGGIO > legame di natura PERSONALE e BILATERALE, si
istituiva in modo solenne con la commendatio per manus, mettere le proprie
mani nel Signore dichiarando suo fedele servitore. Questa cerimonia verrà
chiamata Omaggio.
La procedura per il Oltre alla commendatio si accompagna un giuramento di fedeltà.
vassallaggio Il vassallaggio comportava doveri di fedeltà positivi che negativi.
Il rapporto vassallo-signore terminava con la morte di uno dei due.
Questo rapporto cambiò fino a consentire al vassallo di stringere più
rapporti con signori creando però incertezze.
La questione fu risolta con il c.d. omaggio ligio dove si stringeva un
rapporto privilegiato e prioritario con un signore.
Il beneficio
Un elemento che darà origine al feudo è la possibilità che il signore conceda
al proprio vassallo una terra in beneficio, cioè in godimento.
C’era un atto particolare: la cerimonia di investitura.
Questa aveva carattere di precarietà e temporaneità. Il vassallo aveva solo il
diritto del “godere” mentre il signore aveva il diritto di “disporre”.
Passo verso la patrimonializzazione del feudo, nel 1037 con l’Edictum de
beneficiis che rendeva tutti i feudi ereditari. Alla morte del vassallo il
beneficio era rinnovato ai propri figli.
Sommario:
Argomento: CHIESA ED IMPERO DALL’ETÀ CAROLINGIA ALLA RIFORMA GREGORIANA
Domande e vocaboli I rapporti tra chiesa ed impero
La chiesa si era sviluppata come potere distinto dal potere regio con un
proprio apparato istituzionale con sue norme.
Era spesso convolta in situazioni temporali come I missi dominici, erano in
Crisi interna della Chiesa genere 2 un ecclesiastico e un laico.
Nel IX sec la Chiesa attraversò un periodo di crisi interna. I 2 aspetti più
gravi erano la simonia (compravendita di cariche ecclesiastiche) e il
concubinato (la non castità).
C’era anche l’intervento laico nell’elezione del pontefice, vescovi ed
Le investiture ecclesiastici > sottomissione della chiesa al potere imperiale.
Gli imperatori iniziarono a conferire poteri temporali ai vescovi > I c.d.
vescovi-conti. Erano fudatari fedeli che, non potendo avere figli legittimi,
garantivano il ritorno del feudo al signore.
In Germania gli imperatori nominavano loro stessi I vescovi > scontro col
papato.
Anno Mille> scontro più duro.
La chiesa era vista come un organismo dello stato, quindi dipendente
dall’imperaotore.
Motivo di scontro erano le investiture dei vescovi. Fu rivoluzionata la
situazine con la riforma di Papa Gregorio VII.
La riforma Gregoriana Gregorio VII era un monaco benedettino e salì al soglio pontificio nel 1073
Realizzò una riforma generale dellChiesa, ribadendo il primato del papa e
la supremazia sul potere laico.
Protesta contro EnricoIV e la nomina dei vescovi-conti. Nel 1076 fece
dichiarare ai vescovi conti l’ilegittimità dell’elezione papale.
Gregorio VII reagì scomunicando l’imperatore. Questo si ritrovò solo e
scese in Italia per chiedere perdono al Papa che si trovava nel castello di
Matilde di Canossa. Il papa lo ricevette dopo 3 giorni e lo perdonò.
Ma Enrico IV, tornato in germania, rinnegò tutto e fu dopo una seconda
scomunica che scese in itaia con un esercito facendo scappare il Papa a
castel Sant’Angelo dove morì.
Gregorio VII fece le 27 prposizione c.d. DICTATUS PAPAE
I punti chiave erano:
- Tutte le norme canoniche devono essere approvate dal papa
- Il papa è giudice unico in tutte le cause
- Il papa non può essere giudicato da nessuno
- Il papa è al di sopra del concilio, lo convoca e ne rattifica le decisioni
- Il papa è al di sopra die vescovi
- Il papa può sciogliere I sudditi dal giuramento al re e può deporre il re
( scomunica)
Ci furono delle raccolte di diritto canonico: tra queste quella composta da
Le raccolte canoniche > Ivo IVO DI CHATRES
di Chatres
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I placiti Alla fine del XI sec l’italia è del sacro Romano Impero ed è ammministrata
da funz. Regi, dai feudatsri e in alcune città da vescovi.
Nei processi si utilizza sempre più il diritto romano come mezzo di
soluzione per le controversie.
I PLACITI, sono assemblee giudiziarie tenute periodicamente dai pubblici
funzionari incaricati di applicare il diritto e rendere giustizia.
C’è un incremento della prova testimoniale e scritta. Il diritto romano
acquista via via credibilità maggiore.
Placito di Marturi 1076
In questo placito, sono presenti come attori il monastero di S. Michele e un
privato, Sigizio, possessore illegittimo di alcune terre del monastero.
Il monastero ha prova documentale che risalta il diritto di proprietà, ma
Restitutio in integrum Sigizio dice di essere proprietario per effetto della prescrizione longissimi
temporis quarentennale e sostiene di non essere mai stato contestato.
Nordillo, il giudice, prende in esame una norma del Digesto la restitutio in
integrum, dove eliminava eventuali effetti negativi di un fatto a condizione
di privare di non aver potuto far valere le proprie ragioni in un processo.
I monaci riescono a vincere la causa.
Il placito di Garfagnolo
Gli attori sono un Monastero che tenta di rivendicare la proprietà in
possesso di uomini locali che, secondo loro, possiedono illegittimamente.
Ottenendo un primo giudizio favorevole contro I Signori delle Valli, questi
fanno ricorso alla contessa di Canossa che decide di risolverla a duello. I
giudici ordinano che si svolga la pugna: il combattimento avviene ma con
esito incerto. I giudici sopspendono il placito e non emettono sentenza.
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