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Filippo Binda,1 Alessandro Galazzi,1 Alessandra Brambilla,1 Ileana Adamini,2 Dario Laquintana1
1
Infermiere, Area Terapie Intensive - SITRA; 2Responsabile Infermieristico, Area Terapie Intensive - SITRA
3
Direttore U.O.C. Organizzazione e Integrazione delle Risorse - SITRA
Fondazione IRCCS Ca’ Granda - Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
Per corrispondenza: Filippo Binda, filippo.binda@gmail.com
Riassunto. Introduzione. Il delirium è un disturbo dello sta- Summary. Risk factors for delirium in intensive care unit
to di coscienza caratterizzato da esordio acuto e variabilità in liver transplant patients. Introduction. Delirium is a di-
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temporale delle capacità cognitive. È un problema frequen- sorder of the state of consciousness characterized by acu-
te in terapia intensiva ed è associato ad esiti sfavorevoli. te onset and temporal variability of cognitive abilities. It
Obiettivo. Identificare i fattori di rischio per lo sviluppo di is frequent in intensive care unit (ICU) and it is associa-
delirium in terapia intensiva nei pazienti sottoposti a tra- ted with worst outcomes. Aim. To identify risk factors for
pianto ortotopico di fegato (OLTx). Metodi. Studio osserva- the development of delirium in patients in intensive care
zionale retrospettivo sui pazienti sottoposti a OLTx e rico- unit (ICU) after orthotopic liver transplantation (OLTx).
verati in terapia intensiva tra gennaio 2014 e dicembre 2015. Methods. Observational retrospective study on all the pa-
Per rilevare il delirium è stato utilizzato il Confusion As- tients undergoing OLTx between January 2014 and De-
sessment Method for the Intensive Care Unit (CAM-ICU), som- cember 2015. The daily assessment for delirium was perfor-
ministrato quotidianamente da un infermiere formato. Ri- med with the Confusion Assessment Method for the In-
sultati. Dei 123 pazienti inclusi, 15 (12.2%) hanno svilup- tensive Care Unit (CAM-ICU), by nemed nurses. Results.
pato delirium post-operatorio. Il fattore di rischio dominante Of the 123 patients included, 15 (12.2%) developed post-
è risultato l’encefalopatia epatica pre-operatoria (OR=8.80, operative delirium. The main risk factor was preoperative
E
IC 95%: 2.70-28.59): il deterioramento dello stato di coscienza hepatic encephalopathy (OR = 8.80, 95% CI 2.70-28.59):
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(punteggio GCS pre-OLTx minore di 15) aumenta infatti il the deterioration of the state of consciousness (GCS pre-
rischio di sviluppare delirium (OR 6.18; IC 95% 1.51 - 25.31). OLTx score < 15) increased the risk of developing deli-
Un punteggio elevato dell’Acute Physiology and Chronic rium (OR 6.18; IC 95% 1.51 - 25.31). A high Acute Phy-
Health Evaluation (APACHE II) (OR=1.29, IC 95%: 1.12-1.47) siologic and Health Evaluation (APACHE II) score (OR=1.29,
mostra come i pazienti con un quadro clinico più grave al- IC 95%: 1.12-1.47) showed how patients with a more se-
l’ammissione in terapia intensiva abbiano maggior probabi- vere clinical situation at ICU admission were more likely
lità di sviluppare delirium. Conclusioni. I fattori di rischio to develop delirium. Conclusions. The risk factors identi-
identificati sono predittori per lo sviluppo di delirium. La fied predict the development of delirium in ICU. Its pre-
prevenzione del problema con l’attuazione di strategie tera- vention with the implementation of pharmacological or
peutiche (farmacologiche e non) può ridurre l’insorgenza del other strategies may reduce the onset of delirium and im-
delirium e migliorare la qualità delle cure. prove the quality of care.
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Parole chiave: Delirium, terapia intensiva, trapianto di fegato. Key words: Delirium, Intensive Care Unit, liver transplantation.
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all’insorgenza di delirium.7-8
Le complicanze neurologiche (incluso il delirium) en- Raccolta dati
tro un mese dal trapianto sono un evento comune, con Sono state raccolte sia le caratteristiche demografiche
una grande variabilità di presentazione ed una preva- dei pazienti (sesso, età) sia alcune informazioni anam-
lenza compresa tra 13% e 47%.9 I principali fattori di nestiche (evoluzione della patologia epatica, pregres-
rischio per lo sviluppo di queste complicanze sono l’e- so abuso di alcol) oltre all’indicazione clinica per sot-
ziologia della cirrosi epatica (alcolica e metabolica), toporsi al trapianto di fegato. La gravità dell’insuffi-
alterazioni dei parametri ematochimici (coagulopatie, cienza epatica è stata valutata con il Mayo End stage
piastrinopenia e alterazioni elettrolitiche) oltre a pre- Liver Disease (MELD). Questo punteggio prognostico
gressi episodi di encefalopatia epatica.10 La terapia im- (che deriva da un modello predittivo del rischio di mor-
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munosoppressiva nel periodo post-operatorio ha un ruo- talità per patologie epatiche) viene impiegato in tra-
lo cruciale per la funzionalità del graft ma l’uso dei piantologia per l’attribuzione della priorità in lista. Per
farmaci immunosoppressori (tra cui gli inibitori delle calcolare il punteggio MELD si usano come variabili
calcineurine) può avere un effetto neurotossico e pro- la concentrazione plasmatica di bilirubina e di creati-
vocare complicanze neurologiche maggiori.10 nina oltre al tempo di protrombina normalizzato (INR).
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In base alle classi di punteggio viene stimata la mor- zione standard (DS), mediana, il I e III Quartile. Le va-
talità a tre mesi: del 6.0% per punteggi 10-19, del 19.6% riabili sono state analizzate utilizzando il software
per punteggi 20-29, del 52.6% per punteggi 30-39 e GraphPad Prism versione 6.0 per Macintosh (Graph-
del 71.3% per punteggi >40.13 L’introduzione dei pa- Pad Software, San Diego California USA) mentre l’a-
rametri di sodio sierico (MELD-Na score) fornisce una nalisi di regressione logistica univariata è stata rea-
maggiore accuratezza prognostica a breve termine del lizzata con il software IBM SPSS Statistics versione
paziente cirrotico avanzato.14 All’ingresso in terapia 24.0 per Macintosh (IBM Corp., Armonk, NY, USA). Per
intensiva è stato valutato l’Acute Physiology and Ch- analizzare le differenze tra i pazienti con e senza de-
ronic Health Evaluation (APACHE II), un indice di gra- lirium sono stati utilizzati test non parametrici, per cam-
vità clinica e predittore di mortalità il cui punteggio pioni non omogenei per numerosità e distribuzione: il
varia da 0 a 71 ed include 12 parametri fisiologici, test U di Mann-Whitney per le variabili quantitative
l’età oltre a informazioni anamnestiche.15 Gli altri da- (punteggio delle scale, parametri biochimici, durata de-
ti raccolti sono stati la durata della ventilazione mec- genza in terapia intensiva e in ospedale) e il test esat-
canica, la necessità di terapie sostitutive della funzio- to di Fisher per le variabili qualitative (sesso, indica-
nalità renale (CRRT), i tempi di degenza e il tasso di zione clinica al trapianto e tasso di mortalità). A cau-
mortalità. Lo stato di coscienza del paziente prima del- sa della ridotta numerosità del campione non è stato
l’intervento chirurgico è stato valutato con la Glasgow possibile eseguire un’analisi logistica multivariata in
Coma Scale (GCS) che si basa su tre tipi di risposta quanto il numero limitato di casi malattia non con-
agli stimoli (oculare, verbale e motoria) e si esprime sentiva di inserire più di una covariata nell’analisi. So-
sinteticamente con un punteggio che è la somma del- no stati calcolati Odds Ratio (OR) ed Intervalli di Con-
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le valutazioni di ogni singola funzione. Il punteggio fidenza (IC) al 95% mentre un livello di significatività
massimo è 15 e il minimo 3 che indica un profondo p<0.05 è stato utilizzato per tutte le analisi.
stato di incoscienza.16
coscienti (punteggio <3), ed il funzionamento cogniti- so femminile, con una degenza mediana di 3 giorni
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vo. A livelli di sedazione più superficiali, i pazienti mo- (Q1-Q3: 2-5). Sono state eseguite 822 valutazioni
strano indizi di responsività che permettono di valuta- CAM-ICU di cui 83 (10.1%) indicavano presenza di de-
re la chiarezza del pensiero, ed eventualmente la pre- lirium in 15 pazienti (12.2%); la prima valutazione po-
senza di delirium. Il CAM-ICU è strutturato in 4 punti: sitiva è stata rilevata in 3° giornata post-operatoria
esordio acuto o decorso fluttuante, disattenzione, alte- (mediana: 3, Q1-Q3: 2-4).
rato livello di coscienza e pensiero disorganizzato. Il pa- La Tabella 1 riassume le caratteristiche principali del
ziente ha delirium quando è positivo ai primi 2 punti e campione oltre all’eziologia della patologia epatica. Le
ad almeno uno dei punti 3 o 4. La valutazione del de- variabili esaminate non sono statisticamente correla-
lirium tramite questa strumento si basa sulla capacità te all’insorgenza di delirium.
del paziente di rispondere agli stimoli verbali, a prescindere La Tabella 2 riporta l’analisi dei punteggi di gravità e
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dall’uso di farmaci sedativi e deficit neurologici. di alcuni parametri ematochimici pre e post OLTx. Il
punteggio MELD e gli indici di funzionalità d’organo
Analisi statistica (epatica e renale) erano più elevati nei pazienti che
I dati sono stati raccolti in formato Microsoft Excel e hanno sviluppato delirium, come anche il punteggio
per ciascuna variabile è stata calcolata media, devia- APACHE II all’ammissione in terapia intensiva (16.0
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vs 12.0; p<0.0001) con un aumento della probabilità ghi. Il tasso di mortalità è stato più elevato nel grup-
di morte fino al 24%. Il rischio di sviluppare delirium po di pazienti con delirium: 2/15 (vs 1/104) sono de-
è aumentato anche nei pazienti con episodi pregressi ceduti in terapia intensiva.
di encefalopatia epatica e alterazioni dello stato di co- La Tabella 4 riporta i risultati dell’analisi di regressio-
scienza prima dell’intervento chirurgico. Sei pazienti ne logistica univariata che ha permesso di valutare al-
con delirium (40%) hanno infatti un punteggio GCS cuni fattori di rischio per l’insorgenza di delirium: l’en-
<15 nel periodo pre-operatorio rispetto ai 4 pazienti cefalopatia epatica pre-OLTx è il fattore di rischio do-
senza delirium (3.8%, p=0.0002). minante (OR 8.8; IC 95% 2.70-28.59). All’aumento di
I pazienti con delirium post-operatorio hanno avuto ogni punto di APACHE II e MELD, il rischio di deli-
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bisogno di ventilazione meccanica invasiva prolunga- rium aumenta rispettivamente del 7 e del 29%. Un pun-
ta, oltre a cicli di CRRT a causa dell’insufficienza re- teggio GCS pre-OLTx inferiore a 15 aumenta sensibil-
nale post-OLTx (Tabella 3). Anche i tempi di degenza mente il rischio di sviluppare delirium (OR 6.18; IC
in terapia intensiva e ospedaliera sono stati più lun- 95% 1.51 - 25.31).
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Tabella 4. Variabili associate all’insorgenza di delirium. della patologia epatica non sembra associata al deli-
rium: questo risultato è in contrasto con altri dati ri-
Variabili OR (95% IC) P
portati dallo studio di Wang et al. in cui si è rilevato
Encefalopatia epatica 8.80 (2.70 - 28.59) <0.0001
un significativo aumento del tasso di delirium in pa-
APACHE II score 1.29 (1.12 - 1.47) <0.0001 zienti sottoposti a OLTx per cirrosi alcolica.23
MELD score 1.07 (1.00 - 1.13) 0.04 L’utilizzo di tecniche di depurazione renale extracor-
Glasgow Coma Scale < 15 6.18 (1.51 - 25.31) 0.01 porea è associata all’insorgenza di delirium:24 l’asso-
ciazione tra insufficienza renale acuta post-operatoria
e delirium è significativa nel campione esaminato e
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stra il CAM-ICU è infatti di fondamentale importan- intensiva abbiano maggior probabilità di sviluppare de-
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za per un utilizzo corretto dello strumento nella pra- lirium; per questo motivo l’incidenza del disturbo au-
tica clinica.21 menta con la complessità delle procedure chirurgiche
Un punteggio elevato di APACHE II e MELD oltre al- e la gravità della patologia.23
l’alterazione dello stato neurologico pre-OLTx sono fa- L’insorgenza di delirium post-operatorio si associa ad
cilmente rilevabili all’ammissione in terapia intensiva esiti clinici significativamente sfavorevoli, quali una
e possono servire per stratificare il rischio globale di prolungata necessità di un supporto respiratorio inva-
delirium post-OLTx. L’encefalopatia epatica, condizio- sivo (ventilazione meccanica) che aumenta il rischio
ne tipica dei pazienti con disturbi della funzionalità epa- di polmonite nosocomiale,27 e ad un allungamento dei
tica, è un fattore di rischio noto ed aumenta significa- tempi di degenza in terapia intensiva, con ricadute sui
tivamente il rischio di complicanze neurologiche oltre costi di ospedalizzazione.28
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ad avere valore predittivo per disfunzioni cognitive po- I risultati concordano con quanto riportato da altri stu-
st-OLTx.22 Nel campione studiato il rischio di delirium di in cui il tempo medio necessario per estubare i pa-
è risultato maggiore in quanto il 66.7% dei pazienti zienti è significativamente inferiore tra i pazienti non
con delirium avevano avuto uno o più episodi di en- deliranti (rispettivamente 3.6 vs. 10.7 giorni; p<0.001).29
cefalopatia epatica nel periodo pre-OLTx. L’eziologia Un altro studio evidenzia come il delirium insorto in
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terapia intensiva sia strettamente correlato alla dura- Limiti dello studio
ta della degenza in terapia intensiva e in ospedale (en- La natura retrospettiva e la numerosità del campione
trambe p=0.001).30 sono i due limiti principali dello studio: non è stato in-
I risultati riscontrati dallo studio evidenziano come nel- fatti possibile analizzare in dettaglio tutti i fattori di ri-
la popolazione esaminata il delirium costituisca un pro- schio (esempio: livelli sierici dei farmaci immunosop-
blema significativo. Tuttavia, il meccanismo fisiopa- pressori, trasfusione di emoderivati intraoperatoria). I da-
tologico alla base dello sviluppo del delirium post-ope- ti provengono da un solo centro trapianti e potrebbero
ratorio è controverso ed esistono molti fattori di ri- non essere generalizzabili considerata l’ampia eteroge-
schio ancora non ben investigati nei pazienti sottopo- neità della popolazione dei pazienti sottoposti a OLTx.
sti a OLTx. I fattori di rischio individuati non sono
modificabili: oltre al monitoraggio con strumenti va-
lidati, occorre mettere in atto strategie per la preven- CONCLUSIONI
zione e gestione del problema quali una riduzione dei
fattori di rischio modificabili. La mancanza di luce na- Il delirium nei pazienti sottoposti a OLTx è un pro-
turale, l’isolamento fisico e l’assenza dei familiari so- blema rilevante e si associa ad esiti clinici sfavorevo-
no condizioni favorenti: è stato dimostrato che stra- li: aumento dei tempi di degenza in terapia intensiva
tegie non-farmacologiche possano contribuire a ridurre e in ospedale, ventilazione meccanica prolungata e in-
l’insorgenza del delirium.31 La letteratura propone in- cremento del tasso di mortalità. L’encefalopatia epati-
fatti una serie di algoritmi assistenziali per la preven- ca pre-OLTx e un punteggio elevato di APACHE II e
zione del delirium in terapia intensiva (‘ABCDE bund- MELD sono fattori di rischio per lo sviluppo del deli-
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le’): tali misure riguardano la mobilizzazione precoce, rum. L’applicazione di strategie volte al riconoscimento
la prevenzione dalla privazione del sonno, ausili per precoce attraverso strumenti di screening e alla ge-
l’orientamento spazio- temporale e una gestione mi- stione del disturbo potrebbe migliorare la qualità del-
rata del dolore e della sedazione.32 le cure erogate ai pazienti in terapia intensiva.
• Il delirium nei pazienti ricoverati in terapia intensiva è uno dei più forti predittori indipendenti di mortalità e di prolungamen-
to della degenza ospedaliera.
• La forma di delirium ipoattiva è la più frequente in terapia intensiva oltre ad essere quella meno diagnosticata.
• La neurotossicità da farmaci immunosoppressori è spesso causa di complicanze neurologiche nei pazienti sottoposti a trapianto
di fegato.
E
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• I pazienti sottoposti a trapianto di fegato sono particolarmente a rischio per l’insorgenza di delirium post-operatorio.
• L’utilizzo di punteggi predittori di mortalità come APACHE II all’ammissione in terapia intensiva è utile per individuare i pazienti
più a rischio di delirium post-operatorio.
• L’encefalopatia epatica sembra essere il fattore di rischio dominante per complicanze neurologiche e disfunzioni cognitive po-
st-trapianto.
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