Sei sulla pagina 1di 8

- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by Tor/Udine*Medica* IP 37.182.51.

82 Sat, 14 Mar 2020, 17:34:59

90 contributi ed esperienze

ASSIST INFERM RIC 2017; 36: 90-97

Filippo Binda,1 Alessandro Galazzi,1 Alessandra Brambilla,1 Ileana Adamini,2 Dario Laquintana1
1
Infermiere, Area Terapie Intensive - SITRA; 2Responsabile Infermieristico, Area Terapie Intensive - SITRA
3
Direttore U.O.C. Organizzazione e Integrazione delle Risorse - SITRA
Fondazione IRCCS Ca’ Granda - Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
Per corrispondenza: Filippo Binda, filippo.binda@gmail.com

Fattori di rischio per l’insorgenza


di delirium in terapia intensiva nei
pazienti sottoposti a trapianto di fegato

Riassunto. Introduzione. Il delirium è un disturbo dello sta- Summary. Risk factors for delirium in intensive care unit
to di coscienza caratterizzato da esordio acuto e variabilità in liver transplant patients. Introduction. Delirium is a di-
R I C E R C A _ 3 6 _ 2 _ 2 0 1 7

temporale delle capacità cognitive. È un problema frequen- sorder of the state of consciousness characterized by acu-
te in terapia intensiva ed è associato ad esiti sfavorevoli. te onset and temporal variability of cognitive abilities. It
Obiettivo. Identificare i fattori di rischio per lo sviluppo di is frequent in intensive care unit (ICU) and it is associa-
delirium in terapia intensiva nei pazienti sottoposti a tra- ted with worst outcomes. Aim. To identify risk factors for
pianto ortotopico di fegato (OLTx). Metodi. Studio osserva- the development of delirium in patients in intensive care
zionale retrospettivo sui pazienti sottoposti a OLTx e rico- unit (ICU) after orthotopic liver transplantation (OLTx).
verati in terapia intensiva tra gennaio 2014 e dicembre 2015. Methods. Observational retrospective study on all the pa-
Per rilevare il delirium è stato utilizzato il Confusion As- tients undergoing OLTx between January 2014 and De-
sessment Method for the Intensive Care Unit (CAM-ICU), som- cember 2015. The daily assessment for delirium was perfor-
ministrato quotidianamente da un infermiere formato. Ri- med with the Confusion Assessment Method for the In-
sultati. Dei 123 pazienti inclusi, 15 (12.2%) hanno svilup- tensive Care Unit (CAM-ICU), by nemed nurses. Results.
pato delirium post-operatorio. Il fattore di rischio dominante Of the 123 patients included, 15 (12.2%) developed post-
è risultato l’encefalopatia epatica pre-operatoria (OR=8.80, operative delirium. The main risk factor was preoperative
E

IC 95%: 2.70-28.59): il deterioramento dello stato di coscienza hepatic encephalopathy (OR = 8.80, 95% CI 2.70-28.59):
I N F E R M I E R I S T I C A

(punteggio GCS pre-OLTx minore di 15) aumenta infatti il the deterioration of the state of consciousness (GCS pre-
rischio di sviluppare delirium (OR 6.18; IC 95% 1.51 - 25.31). OLTx score < 15) increased the risk of developing deli-
Un punteggio elevato dell’Acute Physiology and Chronic rium (OR 6.18; IC 95% 1.51 - 25.31). A high Acute Phy-
Health Evaluation (APACHE II) (OR=1.29, IC 95%: 1.12-1.47) siologic and Health Evaluation (APACHE II) score (OR=1.29,
mostra come i pazienti con un quadro clinico più grave al- IC 95%: 1.12-1.47) showed how patients with a more se-
l’ammissione in terapia intensiva abbiano maggior probabi- vere clinical situation at ICU admission were more likely
lità di sviluppare delirium. Conclusioni. I fattori di rischio to develop delirium. Conclusions. The risk factors identi-
identificati sono predittori per lo sviluppo di delirium. La fied predict the development of delirium in ICU. Its pre-
prevenzione del problema con l’attuazione di strategie tera- vention with the implementation of pharmacological or
peutiche (farmacologiche e non) può ridurre l’insorgenza del other strategies may reduce the onset of delirium and im-
delirium e migliorare la qualità delle cure. prove the quality of care.
A S S I S T E N Z A

Parole chiave: Delirium, terapia intensiva, trapianto di fegato. Key words: Delirium, Intensive Care Unit, liver transplantation.
- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by Tor/Udine*Medica* IP 37.182.51.82 Sat, 14 Mar 2020, 17:34:59

91 contributi ed esperienze

INTRODUZIONE Le linee guida pubblicate dalla Society of Critical Ca-


re Medicine nel 2013 raccomandano la rilevazione ed
Il delirium è un’alterazione acuta dello stato di coscienza il monitoraggio quotidiano del delirium con uno stru-
e dell’attenzione che si accompagna ad una modifica- mento di screening validato e da personale sanitario
zione cognitiva o ad un disturbo della percezione, che formato.11 Oltre al monitoraggio neurologico, l’identi-
non possono essere spiegati da una demenza pre-esi- ficazione dei fattori di rischio consentirebbe di indi-
stente o in evoluzione.1 È un problema frequente nei viduare precocemente i pazienti ad elevato rischio di
pazienti ricoverati in terapia intensiva, in particolare delirium così da attivare strategie terapeutiche (far-
se anziani o sottoposti a interventi di cardiochirurgia macologiche e non).12
o chirurgia ortopedica.2-3
Esistono diverse forme di delirium: iperattivo, ipoattivo
e misto. Il primo è caratterizzato da uno stato di ansia, OBIETTIVO
vigilanza aumentata, agitazione psicomotoria severa e com-
portamento aggressivo (con rischio elevato di rimozione L’obiettivo di questo studio è di identificare i fattori
dei presidi per il monitoraggio delle funzioni vitali); nel- di rischio per il delirium rilevabili all’ammissione in
la forma ipoattiva prevale invece apatia, letargia oltre a terapia intensiva nei pazienti sottoposti a trapianto di
un rallentamento psicomotorio mentre la variante mista fegato e determinare gli effetti del delirium nel perio-
è caratterizzata dalla presenza di fluttuazioni tra le due do post-operatorio.
forme descritte. In terapia intensiva le forme di delirium
più frequenti sono quella ipoattiva e mista.4
R I C E R C A _ 3 6 _ 2 _ 2 0 1 7

I pazienti che sviluppano delirium in terapia intensiva METODI


hanno tempi di degenza maggiori, aumento del tasso
di mortalità e del rischio di deterioramento cognitivo a Lo studio, di tipo retrospettivo, include tutti i pazien-
lungo termine: tutte queste conseguenze si traducono ti sottoposti a OLTx con età > 18 anni e ricoverati per
in aumento dei costi dell’assistenza sanitaria.5-6 almeno 24 ore in terapia intensiva presso l’Ospedale
L’insorgenza del delirium è legata a fattori predispo- Maggiore Policlinico di Milano tra gennaio 2014 e di-
nenti e scatenanti:7 i pazienti sottoposti a trapianto cembre 2015. I dati clinici, ricavati dalla cartella cli-
ortotopico di fegato (Orthotopic Liver Transplantation, nica informatizzata Digistat® UMS Srl - United Medi-
OLTx) sono una categoria a rischio elevato, non solo cal Software, sono stati de-identificati, analizzati in
per il ricovero in terapia intensiva dopo l’intervento forma anonima e utilizzati dopo aver ottenuto il con-
chirurgico (noto fattore scatenante) ma anche perché senso del paziente (o del parente più prossimo per i
l’eziologia della patologia epatica influenza il meta- pazienti deceduti). Lo studio è stato approvato dal Co-
E

bolismo cerebrale e costituisce un fattore predisponente mitato Etico di Milano Area B.


I N F E R M I E R I S T I C A

all’insorgenza di delirium.7-8
Le complicanze neurologiche (incluso il delirium) en- Raccolta dati
tro un mese dal trapianto sono un evento comune, con Sono state raccolte sia le caratteristiche demografiche
una grande variabilità di presentazione ed una preva- dei pazienti (sesso, età) sia alcune informazioni anam-
lenza compresa tra 13% e 47%.9 I principali fattori di nestiche (evoluzione della patologia epatica, pregres-
rischio per lo sviluppo di queste complicanze sono l’e- so abuso di alcol) oltre all’indicazione clinica per sot-
ziologia della cirrosi epatica (alcolica e metabolica), toporsi al trapianto di fegato. La gravità dell’insuffi-
alterazioni dei parametri ematochimici (coagulopatie, cienza epatica è stata valutata con il Mayo End stage
piastrinopenia e alterazioni elettrolitiche) oltre a pre- Liver Disease (MELD). Questo punteggio prognostico
gressi episodi di encefalopatia epatica.10 La terapia im- (che deriva da un modello predittivo del rischio di mor-
A S S I S T E N Z A

munosoppressiva nel periodo post-operatorio ha un ruo- talità per patologie epatiche) viene impiegato in tra-
lo cruciale per la funzionalità del graft ma l’uso dei piantologia per l’attribuzione della priorità in lista. Per
farmaci immunosoppressori (tra cui gli inibitori delle calcolare il punteggio MELD si usano come variabili
calcineurine) può avere un effetto neurotossico e pro- la concentrazione plasmatica di bilirubina e di creati-
vocare complicanze neurologiche maggiori.10 nina oltre al tempo di protrombina normalizzato (INR).
- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by Tor/Udine*Medica* IP 37.182.51.82 Sat, 14 Mar 2020, 17:34:59

92 contributi ed esperienze

In base alle classi di punteggio viene stimata la mor- zione standard (DS), mediana, il I e III Quartile. Le va-
talità a tre mesi: del 6.0% per punteggi 10-19, del 19.6% riabili sono state analizzate utilizzando il software
per punteggi 20-29, del 52.6% per punteggi 30-39 e GraphPad Prism versione 6.0 per Macintosh (Graph-
del 71.3% per punteggi >40.13 L’introduzione dei pa- Pad Software, San Diego California USA) mentre l’a-
rametri di sodio sierico (MELD-Na score) fornisce una nalisi di regressione logistica univariata è stata rea-
maggiore accuratezza prognostica a breve termine del lizzata con il software IBM SPSS Statistics versione
paziente cirrotico avanzato.14 All’ingresso in terapia 24.0 per Macintosh (IBM Corp., Armonk, NY, USA). Per
intensiva è stato valutato l’Acute Physiology and Ch- analizzare le differenze tra i pazienti con e senza de-
ronic Health Evaluation (APACHE II), un indice di gra- lirium sono stati utilizzati test non parametrici, per cam-
vità clinica e predittore di mortalità il cui punteggio pioni non omogenei per numerosità e distribuzione: il
varia da 0 a 71 ed include 12 parametri fisiologici, test U di Mann-Whitney per le variabili quantitative
l’età oltre a informazioni anamnestiche.15 Gli altri da- (punteggio delle scale, parametri biochimici, durata de-
ti raccolti sono stati la durata della ventilazione mec- genza in terapia intensiva e in ospedale) e il test esat-
canica, la necessità di terapie sostitutive della funzio- to di Fisher per le variabili qualitative (sesso, indica-
nalità renale (CRRT), i tempi di degenza e il tasso di zione clinica al trapianto e tasso di mortalità). A cau-
mortalità. Lo stato di coscienza del paziente prima del- sa della ridotta numerosità del campione non è stato
l’intervento chirurgico è stato valutato con la Glasgow possibile eseguire un’analisi logistica multivariata in
Coma Scale (GCS) che si basa su tre tipi di risposta quanto il numero limitato di casi malattia non con-
agli stimoli (oculare, verbale e motoria) e si esprime sentiva di inserire più di una covariata nell’analisi. So-
sinteticamente con un punteggio che è la somma del- no stati calcolati Odds Ratio (OR) ed Intervalli di Con-
R I C E R C A _ 3 6 _ 2 _ 2 0 1 7

le valutazioni di ogni singola funzione. Il punteggio fidenza (IC) al 95% mentre un livello di significatività
massimo è 15 e il minimo 3 che indica un profondo p<0.05 è stato utilizzato per tutte le analisi.
stato di incoscienza.16

Valutazione del delirium RISULTATI


Il delirium è stato valutato con il Confusion Assessment
Method for the Intensive Care Unit (CAM-ICU), valida- Lo studio include 123 dei 125 pazienti sottoposti a tra-
to in italiano, da parte di un infermiere formato.17-18 La pianto di fegato negli anni 2014-2015: sono stati esclu-
valutazione quotidiana (o più frequente in caso di alte- si 2 pazienti sottoposti a ritrapianto urgente per Pri-
razioni dello stato di coscienza basale) analizzava il li- mary Graft Nonfunction (PGNF) nella stessa degenza
vello di coscienza, attraverso la Richmond Agitation- in terapia intensiva. Il campione è costituito da 83
Sedation Scale (RASS)19 che discrimina i pazienti non (67.5%) pazienti di sesso maschile e 40 (32.5%) di ses-
E

coscienti (punteggio <3), ed il funzionamento cogniti- so femminile, con una degenza mediana di 3 giorni
I N F E R M I E R I S T I C A

vo. A livelli di sedazione più superficiali, i pazienti mo- (Q1-Q3: 2-5). Sono state eseguite 822 valutazioni
strano indizi di responsività che permettono di valuta- CAM-ICU di cui 83 (10.1%) indicavano presenza di de-
re la chiarezza del pensiero, ed eventualmente la pre- lirium in 15 pazienti (12.2%); la prima valutazione po-
senza di delirium. Il CAM-ICU è strutturato in 4 punti: sitiva è stata rilevata in 3° giornata post-operatoria
esordio acuto o decorso fluttuante, disattenzione, alte- (mediana: 3, Q1-Q3: 2-4).
rato livello di coscienza e pensiero disorganizzato. Il pa- La Tabella 1 riassume le caratteristiche principali del
ziente ha delirium quando è positivo ai primi 2 punti e campione oltre all’eziologia della patologia epatica. Le
ad almeno uno dei punti 3 o 4. La valutazione del de- variabili esaminate non sono statisticamente correla-
lirium tramite questa strumento si basa sulla capacità te all’insorgenza di delirium.
del paziente di rispondere agli stimoli verbali, a prescindere La Tabella 2 riporta l’analisi dei punteggi di gravità e
A S S I S T E N Z A

dall’uso di farmaci sedativi e deficit neurologici. di alcuni parametri ematochimici pre e post OLTx. Il
punteggio MELD e gli indici di funzionalità d’organo
Analisi statistica (epatica e renale) erano più elevati nei pazienti che
I dati sono stati raccolti in formato Microsoft Excel e hanno sviluppato delirium, come anche il punteggio
per ciascuna variabile è stata calcolata media, devia- APACHE II all’ammissione in terapia intensiva (16.0
- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by Tor/Udine*Medica* IP 37.182.51.82 Sat, 14 Mar 2020, 17:34:59

93 contributi ed esperienze

Tabella 1. Caratteristiche dei pazienti con e senza delirium.

Caratteristiche delirium si (N=15) delirium no (N=108) P


Età media anni, DS 54.1 ± 8.7 52.9 ± 11.9 0.71
Sesso maschile, N (%) 9 (60.0) 74 (68.5) 0.56
Eziologia OLTx N% N%
Cirrosi virale 7 (46.7) 64 (59.3) 0.41
Cirrosi alcolica 0 (0.0) 11 (10.2) 0.36
Cirrosi criptogenetica 2 (13.3) 4 (3.7) 0.16
Cirrosi biliare primitiva 1 (6.7) 2 (1.8) 0.32
Sindrome di Budd-Chiari 2 (13.3) 1 (0.9) 0.04
Altra eziologia 3 (20.0) 26 (24.1) 1.00

Tabella 2. Fattori di rischio per lo sviluppo di delirium post-OLTx

Pre-OLTx delirium si (N=15) delirium no (N=108) P


Mediana (Q1-Q3) Mediana (Q1-Q3)
MELD score 23 (16 - 30) 16 (11 - 22) 0.04
R I C E R C A _ 3 6 _ 2 _ 2 0 1 7

MELD-Na score 22 (16 - 29) 17 (12 - 25) 0.07


Creatinina (mg/dL) 1.0 (0.9 - 1.0) 0.9 (0.7 - 1.0) 0.11
Sodio sierico (mEq/L) 140 (137 - 143) 138 (136 - 141) 0.25
Bilirubina totale (mg/dL) 8.6 (2.9 - 14.2) 2.8 (1.3 - 6.9) 0.02
Encefalopatia epatica, N (%) 10 (66.7) 20 (18.5) 0.0002
Glasgow Coma Scale 15 (11 - 15) 15 (15 - 15) <0.0001
Post-OLTx
APACHE II score 16 (15 - 21) 12 (10 - 14) <0.0001
Creatinina (mg/dL) 1.4 (0.9 - 4.0) 0.9 (0.8 - 1.2) 0.0092
Sodio sierico (mEq/L) 139 (135 - 144) 139 (137 - 141) 0.83
Shift sodio sierico (-24h/+24h) 2.0 (-4.0 - 6.0) 0.0 (-3.0 - 3.0) 0.58
E
I N F E R M I E R I S T I C A

vs 12.0; p<0.0001) con un aumento della probabilità ghi. Il tasso di mortalità è stato più elevato nel grup-
di morte fino al 24%. Il rischio di sviluppare delirium po di pazienti con delirium: 2/15 (vs 1/104) sono de-
è aumentato anche nei pazienti con episodi pregressi ceduti in terapia intensiva.
di encefalopatia epatica e alterazioni dello stato di co- La Tabella 4 riporta i risultati dell’analisi di regressio-
scienza prima dell’intervento chirurgico. Sei pazienti ne logistica univariata che ha permesso di valutare al-
con delirium (40%) hanno infatti un punteggio GCS cuni fattori di rischio per l’insorgenza di delirium: l’en-
<15 nel periodo pre-operatorio rispetto ai 4 pazienti cefalopatia epatica pre-OLTx è il fattore di rischio do-
senza delirium (3.8%, p=0.0002). minante (OR 8.8; IC 95% 2.70-28.59). All’aumento di
I pazienti con delirium post-operatorio hanno avuto ogni punto di APACHE II e MELD, il rischio di deli-
A S S I S T E N Z A

bisogno di ventilazione meccanica invasiva prolunga- rium aumenta rispettivamente del 7 e del 29%. Un pun-
ta, oltre a cicli di CRRT a causa dell’insufficienza re- teggio GCS pre-OLTx inferiore a 15 aumenta sensibil-
nale post-OLTx (Tabella 3). Anche i tempi di degenza mente il rischio di sviluppare delirium (OR 6.18; IC
in terapia intensiva e ospedaliera sono stati più lun- 95% 1.51 - 25.31).
- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by Tor/Udine*Medica* IP 37.182.51.82 Sat, 14 Mar 2020, 17:34:59

94 contributi ed esperienze

Tabella 3. Esiti nel post-operatorio.

Esito delirium si (N=15) delirium no (N=108) P


Mediana (Q1-Q3) Mediana (Q1-Q3)
Ventilazione meccanica (ore) 72 (48 - 408) 24 (12 - 48) <0.0001
Degenza in ICU (giorni) 7 (5 - 23) 3 (1 - 4) <0.0001
Degenza ospedaliera (giorni) 37 (28 - 49) 20 (15 - 30) <0.0001
CRRT post-OLTx, N (%) 3 (20.0) 4 (3.7) 0.04
Mortalità in ICU, N (%) 2 (13.3) 1 (0.9) 0.04

Tabella 4. Variabili associate all’insorgenza di delirium. della patologia epatica non sembra associata al deli-
rium: questo risultato è in contrasto con altri dati ri-
Variabili OR (95% IC) P
portati dallo studio di Wang et al. in cui si è rilevato
Encefalopatia epatica 8.80 (2.70 - 28.59) <0.0001
un significativo aumento del tasso di delirium in pa-
APACHE II score 1.29 (1.12 - 1.47) <0.0001 zienti sottoposti a OLTx per cirrosi alcolica.23
MELD score 1.07 (1.00 - 1.13) 0.04 L’utilizzo di tecniche di depurazione renale extracor-
Glasgow Coma Scale < 15 6.18 (1.51 - 25.31) 0.01 porea è associata all’insorgenza di delirium:24 l’asso-
ciazione tra insufficienza renale acuta post-operatoria
e delirium è significativa nel campione esaminato e
R I C E R C A _ 3 6 _ 2 _ 2 0 1 7

DISCUSSIONE viene riportata anche per pazienti anziani sottoposti a


chirurgia cardiaca.25 L’insufficienza renale post-tra-
In questo studio 15 pazienti (il 12.2% dei pazienti sot- pianto è dovuta prevalentemente a modificazioni emo-
toposti a OLTx) hanno sviluppato delirium in terapia dinamiche intraoperatorie, all’utilizzo di farmaci ne-
intensiva. La prevalenza del disturbo è simile a quel- frotossici e a squilibri elettrolitici (in particolare, rapi-
la di studi analoghi condotti su campioni più nume- de variazioni del livello di sodio ematico possono cau-
rosi,8 anche se in realtà è molto variabile (20-84%) e sare gravi disturbi neurologici).26 Tuttavia, nella po-
viene influenzata dalla tipologia di popolazione con- polazione di pazienti indagata, la variazione del livel-
siderata.20 La causa di quest’ampia variabilità può es- lo di sodio ematico (pre e post OLTx) non differisce in
sere attribuita agli strumenti utilizzati per diagnosti- modo significativo. L’associazione tra il punteggio
care il delirium e al livello di formazione del perso- APACHE II e delirium suggerisce come i pazienti con
nale sanitario: l’educazione continua di chi sommini- un quadro clinico più grave all’ammissione in terapia
E

stra il CAM-ICU è infatti di fondamentale importan- intensiva abbiano maggior probabilità di sviluppare de-
I N F E R M I E R I S T I C A

za per un utilizzo corretto dello strumento nella pra- lirium; per questo motivo l’incidenza del disturbo au-
tica clinica.21 menta con la complessità delle procedure chirurgiche
Un punteggio elevato di APACHE II e MELD oltre al- e la gravità della patologia.23
l’alterazione dello stato neurologico pre-OLTx sono fa- L’insorgenza di delirium post-operatorio si associa ad
cilmente rilevabili all’ammissione in terapia intensiva esiti clinici significativamente sfavorevoli, quali una
e possono servire per stratificare il rischio globale di prolungata necessità di un supporto respiratorio inva-
delirium post-OLTx. L’encefalopatia epatica, condizio- sivo (ventilazione meccanica) che aumenta il rischio
ne tipica dei pazienti con disturbi della funzionalità epa- di polmonite nosocomiale,27 e ad un allungamento dei
tica, è un fattore di rischio noto ed aumenta significa- tempi di degenza in terapia intensiva, con ricadute sui
tivamente il rischio di complicanze neurologiche oltre costi di ospedalizzazione.28
A S S I S T E N Z A

ad avere valore predittivo per disfunzioni cognitive po- I risultati concordano con quanto riportato da altri stu-
st-OLTx.22 Nel campione studiato il rischio di delirium di in cui il tempo medio necessario per estubare i pa-
è risultato maggiore in quanto il 66.7% dei pazienti zienti è significativamente inferiore tra i pazienti non
con delirium avevano avuto uno o più episodi di en- deliranti (rispettivamente 3.6 vs. 10.7 giorni; p<0.001).29
cefalopatia epatica nel periodo pre-OLTx. L’eziologia Un altro studio evidenzia come il delirium insorto in
- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by Tor/Udine*Medica* IP 37.182.51.82 Sat, 14 Mar 2020, 17:34:59

95 contributi ed esperienze

terapia intensiva sia strettamente correlato alla dura- Limiti dello studio
ta della degenza in terapia intensiva e in ospedale (en- La natura retrospettiva e la numerosità del campione
trambe p=0.001).30 sono i due limiti principali dello studio: non è stato in-
I risultati riscontrati dallo studio evidenziano come nel- fatti possibile analizzare in dettaglio tutti i fattori di ri-
la popolazione esaminata il delirium costituisca un pro- schio (esempio: livelli sierici dei farmaci immunosop-
blema significativo. Tuttavia, il meccanismo fisiopa- pressori, trasfusione di emoderivati intraoperatoria). I da-
tologico alla base dello sviluppo del delirium post-ope- ti provengono da un solo centro trapianti e potrebbero
ratorio è controverso ed esistono molti fattori di ri- non essere generalizzabili considerata l’ampia eteroge-
schio ancora non ben investigati nei pazienti sottopo- neità della popolazione dei pazienti sottoposti a OLTx.
sti a OLTx. I fattori di rischio individuati non sono
modificabili: oltre al monitoraggio con strumenti va-
lidati, occorre mettere in atto strategie per la preven- CONCLUSIONI
zione e gestione del problema quali una riduzione dei
fattori di rischio modificabili. La mancanza di luce na- Il delirium nei pazienti sottoposti a OLTx è un pro-
turale, l’isolamento fisico e l’assenza dei familiari so- blema rilevante e si associa ad esiti clinici sfavorevo-
no condizioni favorenti: è stato dimostrato che stra- li: aumento dei tempi di degenza in terapia intensiva
tegie non-farmacologiche possano contribuire a ridurre e in ospedale, ventilazione meccanica prolungata e in-
l’insorgenza del delirium.31 La letteratura propone in- cremento del tasso di mortalità. L’encefalopatia epati-
fatti una serie di algoritmi assistenziali per la preven- ca pre-OLTx e un punteggio elevato di APACHE II e
zione del delirium in terapia intensiva (‘ABCDE bund- MELD sono fattori di rischio per lo sviluppo del deli-
R I C E R C A _ 3 6 _ 2 _ 2 0 1 7

le’): tali misure riguardano la mobilizzazione precoce, rum. L’applicazione di strategie volte al riconoscimento
la prevenzione dalla privazione del sonno, ausili per precoce attraverso strumenti di screening e alla ge-
l’orientamento spazio- temporale e una gestione mi- stione del disturbo potrebbe migliorare la qualità del-
rata del dolore e della sedazione.32 le cure erogate ai pazienti in terapia intensiva.

COSA SI CONOSCE SUL TEMA

• Il delirium nei pazienti ricoverati in terapia intensiva è uno dei più forti predittori indipendenti di mortalità e di prolungamen-
to della degenza ospedaliera.
• La forma di delirium ipoattiva è la più frequente in terapia intensiva oltre ad essere quella meno diagnosticata.
• La neurotossicità da farmaci immunosoppressori è spesso causa di complicanze neurologiche nei pazienti sottoposti a trapianto
di fegato.
E
I N F E R M I E R I S T I C A

COSA LO STUDIO AGGIUNGE DI NUOVO

• I pazienti sottoposti a trapianto di fegato sono particolarmente a rischio per l’insorgenza di delirium post-operatorio.
• L’utilizzo di punteggi predittori di mortalità come APACHE II all’ammissione in terapia intensiva è utile per individuare i pazienti
più a rischio di delirium post-operatorio.
• L’encefalopatia epatica sembra essere il fattore di rischio dominante per complicanze neurologiche e disfunzioni cognitive po-
st-trapianto.

BIBLIOGRAFIA 2. Avila JD, _ivkovi_ S. The neurology of solid organ tran-


A S S I S T E N Z A

splantation. Curr Neurol Neurosci Rep 2015;15:38.


1. American Psychiatric Association. Diagnostic and 3. Oh ES, Li M, Fafowora TM, Inouye SK, Chen CH, Rosman
statistical manual of mental disorders DSM-5 (5 ed.) LM, et al. Preoperative risk factors for postoperative de-
Washington, DC: American Psychiatric Publishing, lirium following hip fracture repair: a systematic review.
2013. Int J Geriatr Psychiatry 2015;30:900-10.
- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by Tor/Udine*Medica* IP 37.182.51.82 Sat, 14 Mar 2020, 17:34:59

96 contributi ed esperienze

4. Maldonado JR. Delirium in the acute care setting: cha- tients: validation of the Confusion Assessment Method
racteristics, diagnosis and treatment. Crit Care Clin for the Intensive Care Unit (CAM-ICU). Crit Care Med
2008;24:657-722. 2001;29:1370-9.
5. Ely EW, Shintani A, Truman B, Speroff T, Gordon SM, 18. Gaspardo P, Peressoni L, Comisso I, Mistraletti G, Ely
Harrell FE, Jr., et al. Delirium as a predictor of morta- EW, Morandi A. Delirium among critically ill adults:
lity in mechanically ventilated patients in the intensi- evaluation of the psychometric properties of the Italian
ve care unit. JAMA 2004;291:1753-62. ‘Confusion Assessment Method for the Intensive Care
6. Mehta S, Cook D, Devlin JW, Skrobik Y, Meade M, Fer- Unit’. Intensive Crit Care Nurs 2014;30:283-91.
gusson D, et al. Prevalence, risk factors, and outcomes 19. Sessler CN, Gosnell MS, Grap MJ, Brophy GM, O’Neal
of delirium in mechanically ventilated adults. Crit Ca- PV, Keane KA, et al. The Richmond Agitation-Sedation
re Med 2015;43:557-66. Scale: validity and reliability in adult intensive care unit
7. Lescot T, Karvellas CJ, Chaudhury P, Tchervenkov J, patients. Am J Respir Crit Care Med 2002;166:1338-44.
Paraskevas S, Barkun J, et al. Postoperative delirium in 20. Greve I, Vasilevskis EE, Egerod I, Bekker Mortensen C,
the intensive care unit predicts worse outcomes in li- Møller AM, Svenningsen H, et al. Interventions for pre-
ver transplant recipients. Can J Gastroenterol venting ICU delirium. Cochrane Database Syst Rev
2013;27:207-12. 2012;4:1-18.
8. Schenning KJ, Deiner SG. Postoperative delirium: a re- 21. Devlin JW, Fong JJ, Schumaker G, O’Connor H, Rutha-
view of risk factors and tools of prediction. Curr Ane- zer R, Garpestad E. Use of a validated delirium asses-
sthesiol Rep 2015;5:48-56. sment tool improves the ability of physicians to iden-
9. Stracciari A, Guarino M. Neuropsychiatric Complica- tify delirium in medical intensive care unit patients. Crit
R I C E R C A _ 3 6 _ 2 _ 2 0 1 7

tions of Liver Transplantation. Metab Brain Dis Care Med 2007;35:2721-4.


2001;16:3-11. 22. Kim KM, Kim GS, Ko JS, Gwak MS, Lee SK, Son MG.
10. Beresford TP. Neuropsychiatric complications of liver Factors associated with consciousness recovery time af-
and other solid organ transplantation. Liver Transpl ter liver transplantation in recipients with hepatic en-
2001;7:S36-45. cephalopathy. Transplant Proc 2014;46:712-5.
11. Barr J, Fraser GL, Puntillo K, Ely EW, Gelinas C, Da- 23. Wang SH, Wang JY, Lin PY, Lin KH, Ko CJ, Hsieh CE,
sta JF, et al. Clinical practice guidelines for the ma- et al. Predisposing risk factors for delirium in living do-
nagement of pain, agitation, and delirium in adult pa- nor liver transplantation patients in intensive care
tients in the intensive care unit. Crit Care Med 2013; units. PLoS One 2014;9(5):e96676.
41:263-306. 24. Watts G, Roberts BL, Parsons R. Delirium in the inten-
12. Reade MC, Finfer S. Sedation and delirium in the in- sive care unit: searching for causes and sources. Crit
tensive care unit. N Engl J Med 2014;370:444-54. Care Resusc 2007;9:26-9.
E

13. Wiesner R, Edwards E, Freeman R, Harper A, Kim R, 25. Bakker RC, Osse RJ, Tulen JH, Kappetein AP, Bogers
I N F E R M I E R I S T I C A

Kamath P, et al. Model for end-stage liver disease (MELD) AJ. Preoperative and operative predictors of delirium
and allocation of donor livers. Gastroenterology after cardiac surgery in elderly patients. Eur J Car-
2003;124:91-6. diothorac Surg 2012;41:544-9.
14. Biggins SW, Kim WR, Terrault NA, Saab S, Balan V, 26. Lee J, Kim DK, Lee JW, Oh KH, Oh YK, Na KY, et al.
Schiano T, et al. Evidence-based incorporation of se- Rapid correction rate of hyponatremia as an indepen-
rum sodium concentration into MELD. Gastroenterology dent risk factor for neurological complication fol-
2006;130:1652-60. lowing liver transplantation. Tohoku J Exp Med 2013;
15. Knaus WA, Draper EA, Wagner DP, Zimmerman JE. APA- 229:97-105.
CHE II: a severity of disease classification system. Crit 27. Morandi A, Brummel NE, Ely EW. Sedation, delirium
Care Med 1985;13:818-29. and mechanical ventilation: the ‘ABCDE’ approach.
A S S I S T E N Z A

16. Teasdale G, Jennett B. Assessment of coma and im- Curr Opin Crit Care 2011;17:43-9.
paired consciousness. A practical scale. Lancet 1974; 28. Milbrandt EB, Deppen S, Harrison PL, Shintani AK, Spe-
2:81-4. roff T, Stiles RA, et al. Costs associated with delirium
17. Ely EW, Margolin R, Francis J, May L, Truman B, Dit- in mechanically ventilated patients. Crit Care Med
tus R, et al. Evaluation of delirium in critically ill pa- 2004;32:955-62.
- Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by Tor/Udine*Medica* IP 37.182.51.82 Sat, 14 Mar 2020, 17:34:59

97 contributi ed esperienze

29. Shehabi Y, Riker RR, Bokesch PM, Wisemandle W, Shin- 31. Trogrli_ Z, van der Jagt M, Bakker J, Balas MC, Ely EW,
tani A, Ely EW, et al. Delirium duration and mortality van der Voort PH, et al. A systematic review of imple-
in lightly sedated, mechanically ventilated intensive ca- mentation strategies for assessment, prevention, and ma-
re patients. Crit Care Med 2010;38:2311-8. nagement of ICU delirium and their effect on clinical
30. Ely EW, Gautam S, Margolin R, Francis J, May L, Spe- outcomes. Crit Care 2015;19(1):157.
roff T, et al. The impact of delirium in the intensive ca- 32. Bounds M, Kram S, Speroni KG, Brice K, Luschinski MA,
re unit on hospital length of stay. Intensive Care Med Harte S, et al. Effect of ABCDE bundle implementation
2001;27:1892-900. on prevalence of delirium in intensive care unit pa-
tients. Am J Crit Care 2016;25(6):535-44.
R I C E R C A _ 3 6 _ 2 _ 2 0 1 7
E
I N F E R M I E R I S T I C A
A S S I S T E N Z A

Potrebbero piacerti anche