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Analisi biomeccanica del diritto

Nel corso degli anni il colpo del diritto ha visto svilupparsi nei seguenti elementi:

- Grip: presa della racchetta


- Stance: posizione delle gambe; oggi nell’85% degli atleti il colpo del diritto viene eseguito
in una posizione di “open stance”, quindi con le gambe aperte e distanti tra loro.
- Tipologia di preparazione
- Azione dell’anca
- Rotazione interna del braccio
- Tipologia di finale

Open stance. Neutral stance

Questa posizione delle gambe permette rispetto al passato di generare potenza mediante un moto
angolare che sfrutta il movimento di rotazione del tronco. Prima infatti la posizione delle gambe
permetteva di sviluppare potenza attraverso un moto lineare (neutral stance) che prevedeva il
passaggio di forza dalla gamba posteriore a quella anteriore.

Nella valutazione del colpo del diritto bisogna considerare che si parla di una abilità aperta è che
quindi viene influenzata da diverse variabili e che quindi non può essere eseguita sempre allo stesso
modo seguendo uno schema rigido.

FASI DI SVILUPPO DEL COLPO:

1. Posizione di partenza: elementi da considerare

- Tecnica dello split step: saltello che viene effettuato prima dell’esecuzione di un
colpo.

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- Peso del corpo
- Grip: da analizzare i fattori critici legati alla presa della racchetta, a tal punto si nota
come questo colpo sia molto variabile e tiene conto di diversi fattori come il modo di
impugnare la racchetta da parte dell’atleta. A variare del grip si modifica
l’esecuzione meccanica del colpo in questi termini:

a) grado di rotazione interna del braccio (influisce per il 30% sulla


potenza del colpo)
b) grado di rotazione del tronco
c) punto ideale di impatto (altezza e distanza laterale dal corpo)

Presa western: il punto di impatto è più alto e minore è la distanza laterale dal corpo, rispetto ad
una presa estearn. Con una presa eccessivamente aperta è maggiore anche il grado di rotazione del
tronco.

Eastern Western

- Incidenza delle superfici sulla velocità della racchetta: ciò è dovuto alla diversa
velocità delle palline in relazione alle diverse superfici. Più la superficie fa attrito più
sarà la potenza che l’atleta deve sviluppare.

2. Preparazione: comprende i seguenti elementi

- Azione unita tronco-braccio: movimento sincrono tra il tronco, la spalla ed il


braccio durante la fase di arretramento della racchetta.
- Azione dell’arto controlaterale: il braccio controlaterale arretra insieme
all’attrezzo, determinando un pre-striramento dell’emitronco controlaterale.
- Tipologia di preparazione: movimento ampio che vede la racchetta descrivere una
traiettoria circolare durante la fase di arretramento determinando una distanza che
servirà a dare accelerazione all’attrezzo stesso.

Durante la fase della preparazione possiamo avere due diverse posizioni dei piedi che poi incidono
sul punto di impatto della palla. La open stance permette infatti rispetto alla neutral stance di
produrre energia che sviluppandosi lungo un asse longitudinale permette anche di affrontare punti
di impatto relativamente più alti.

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Sempre durante la fase di preparazione andiamo ad analizzare i seguenti elementi:

- Azione delle gambe: è importante che al termine della fase di preparazione le gambe si
leggermente piegate al fine di sfruttare l’energia elastica.
- Grado di rotazione delle spalle( 110°)
- Grado di rotazione delle anche (90°)
- Angolo di separazione (20°)
- Grado di rotazione della racchetta (220°)

grado di rotazione della racchetta.

La valutazione degli angoli è sempre oggettiva e dipende dalle diverse situazioni di gioco.

Al termine della preparazione del colpo che coincide con la caduta verticale della racchetta, il polso
si trova in iperestensione (angolo polso-avambraccio 90°).

3. Fase di accelerazione: da considerare importante la posizione del corpo rispetto alla rete,
infatti in una posizione “neutral”, il giocatore ha la possibilità di impattare la pallina in più
punti rispetto ad una posizione di tipo “open”.

La fase di accelerazione necessita dell’intervento di diverse catene muscolari appartenenti alle


seguenti parti del corpo:

- Gambe
- Tronco
- Braccio
- Avambraccio
- Mano

Altro elemento da considerare è la traiettoria della racchetta: abbiamo due tipi di traiettorie:

a) Outside-in: la racchetta viene portata verso l’esterno al fine di creare


spazio da sfruttare per creare accelerazione, per poi ridurre la distanza
tra il corpo e la pallina.
b) Inside-out: partendo da una posizione più ravvicinata, poi ci si
allontana dalla palla sfruttando l’estensione del braccio.

Fattori che contribuiscono allo sviluppo della massima accelerazione della racchetta:

- Spinta delle gambe e rotazione del tronco 30%


- Movimento orizzontale del braccio 25%
- Rotazione interna del braccio 40% che si evidenzia soprattutto nel colpo in diagonale.
- Pronazione avambraccio e flessione della mano 5%

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4. Impatto: gli elementi da considerare nella fase d’impatto sono:

- Allineamento delle spalle

- Posizione delle spalle rispetto alle anche

- Stabilità della testa: la testa deve essere più stabile possibile, in maniera tale da non far
afferire al sistema nervoso nuove informazioni che potrebbero poi influire e disturbare
l’esecuzione del movimento che avviene in un lasso di tempo limitato.

- Posizione dell’arto controlaterale

- Perpendicolarità dell’attrezzo: la racchetta deve essere a circa 90° rispetto al piano della
superficie.

circa 90° la perpendicolarità della racchetta.

5. Finale: nella valutazione del finale della face di accelerazione del diritto possiamo
considerare alcuni angoli utili: questo permette di analizzare come è avvenuta la fase di
accelerazione precedente.

a) Braccio-tronco 90° circa


b) Braccio-avambraccio 90° circa
c) Avambraccio-polso 90° circa

circa 90° gli angoli braccio-tronco e braccio-avambraccio.

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