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Bismillahi ar-Rahmani ar-Rahim

{Nel Nome d'Iddio Il Sommamente Compassionevole, Il Misericordioso}

DOMANDE E RISPOSTE AL RIGUARDO DEL TASAWWUF


[di Shaykh Hafiz Zulfiqar Ahmad Naqshbandi-Mujaddidi (Iddio lo preservi e lo
benedica), per gentile concesbenedicel mio onorevole insegnante Shaykh
Mustafa 'Arif Kamal Naqshbandi-Mujaddidi (Iddio lo preservi e lo benedica);
traduzione a cura di chi l'ha trascritto]

Domanda n°1:
Alcune persone affermano di sentire un po' di apprensione nel cuore
quando siedono per fare muraqaba.
Lei potrebbe fare un po' di chiarezza su questo fatto?

Risposta:
In realtà non si tratta di apprensione ma di un naturale disagio che si prova
quando si inizia qualcosa di nuovo, ma scompare col tempo e l'esperienza.
Per esempio un neopatentato è estremamente spaventato, e la sua paura è
aggravata dalla tensione di avere un istruttore seduto accanto.
Il neopatentato ha paura di ogni auto che passa o che va verso di lui dalla
direzione opposta, e così lui si blocca al volante come se la macchina gli
sfuggisse via.
E spesso dice a ognuno che è in auto con lui di stare quieti, così lui potrà
concentrarsi alla guida.
Di questo passo sarà mentalmente e fisicamente esausto dopo una mera
mezz'ora di guida.
Questa stessa persona potrà tollerare più tempo al volante quanto più egli
guiderà, e in realtà lui comincerà poi a provare piacere e soddisfazione nel
guidare per un tempo maggiore.
Esattamente alla stessa maniera, una persona prova lo stesso tipo di disagio e
di tensione quando inizia per la prima volta l'esercizio di muraqaba.
Comunque, con il tempo e la ripetizione delle sedute di muraqaba questa
tensione sparirà lasciando posto alla gioia e il cuore non vedrà l'ora di
annegare sommerso dal Ricordo di Dio (DhikrAllah).

‘Nel cuore trovi l'immagine dell'Amato ogni volta che tu lo desideri.’

Domanda n°2:
Che cos'è esattamente il Wufuq-e-Qalbi?
E il proprio cuore deve sempre ripetere il Nome di Allah oppure no?

Risposta:
No, il proprio cuore non ha da ripetere il Nome di Allah -Gloria a Lui
l'Altissimo- ma uno deve essere concentrato su Allah ed essere cosciente della
Sua onniscienza.
Per esempio, due fratelli escono di casa la mattina.
Il Fratello A si reca nel suo ufficio mentre il Fratello B va ad un importante
udienza in Tribunale nella quale lui è l'imputato.
Nonostante continui a svolgere il suo lavoro in ufficio, il Fratello A sarà
occupato col pensiero di suo fratello e del processo e di come andrà a finire il
caso giudiziario.
Fratello A durante la mattina farà il suo lavoro,controllerà le mail, e interagirà
con chi ha bisogno in ufficio, ma col pensiero sarà altrove (starà
costantemente pensando al fratello).
Quando i due fratelli si incontrano a fine giornata, il Fratello A dice che il
Fratello B è stato nel suo cuore e nella sua mente tutto il giorno.
In egual maniera, il credente svolge i suo doveri quotidiani di questo mondo
durante la giornata, ma il suo cuore e la sua mente rimangono costantemente
connessi con Allah.
Un amante pensa al suo amato non solo una volta al giorno, ma centinaia di
volte durante il corso della giornata.
Allo stesso modo, il credente avrà i pensieri occupati dal Ricordo di Allah se
l'amore per Allah è entrato nel cuore.
Concentrare il cuore e la mente su Allah durante il giorno,
è chiamato Wufuq-e-Qalbi. .

Domanda n°3:
Come possiamo liberarci dai disagi spirituali come la rabbia,
l'ostinazione e l'odio, che causano solo litigi e distanziano i nostri cuori?

Risposta:
Per rabbia, gelosia, odio, maldicenza così come per gli altri disagi spirituali, il
Ricordo di Allah [DhikrAllah] è come un fiume che li fa scorrere via tutti
[pulisce il cuore da essi].
Il Messaggero di Allah -Iddio lo benedica e gli dia la pace- ci ha detto che il
Dhikr è certamente una cura per il cuore spirituale [qalb].
Il principio e lo scopo di fare muraqaba è che, facendo questo esercizio
frequentemente, l'amore per Allah l'Altissimo diventa ben radicato nei nostri
cuori e cura i nostri disagi spirituali.
I nostri akabirin (i pii anziani della Tariqa, i Maestri) erano soliti dire che i
cattivi pensieri [fikr] vengono scacciati dal Ricordo [Dhikr]
Se tu stai saldo nel praticare costantemente muraqabah, poi Allah renderà
facile la strada per te.

Domanda n°4:
Quando siamo seduti a fare muraqaba dobbiamo cercare di percepire
una qualche sorta d'immagine?

Risposta:
Assolutamente no, né immagini, né figure, né luoghi devono essere portati alla
mente.
Uno deve solamente immaginare che la Misericordia (Rahma) di Allah stia
entrando nel cuore e venga assorbita, e che il cuore stia chiamando: - Allah!
Allah! Allah!
Uno, durante muraqaba, non deve svolgere nessun'altra attività tranne
ascoltare questo richiamo del cuore, proprio come se si stesse ascoltando
un'audio-cassetta.
Domanda n°5:
Alcune signore hanno esposto le loro preoccupazioni riguardo al fatto
che i loro mariti desiderano vederle vestite in modo
succinto/inappropriato in pubblico e le vogliono far interagire con i loro
amici [del marito] altrimenti i loro mariti si sentono offesi.
I giovani Musulmani dicono che si sentono lontani dal loro Signore Allah
ed anche confusi riguardo la loro direzione.
Loro vorrebbero apprendere la loro Religione e mettere tutto il loro
impegno ed i loro sforzi in essa, mentre d'altra parte i loro genitori
vogliono che questi ragazzi intraprendano una carriera secolare e
diventino dottori etc...
Qual è la responsabilità di questi giovani verso i loro genitori, e a questo
riguardo dov'è la linea limite tra obbedienza e disobbedienza in un
simile contesto?
Potresti elaborare una risposta su tutto questo?

Risposta:
Lo scopo della vita è servire Allah -Gloria a Lui l'Altissimo- e qualunque cosa
una persona faccia nella sua vita dovrebbe andare verso il raggiungimento di
questo scopo.
C'è differenza tra la necessità e lo scopo.
Per qualunque cosa che possiamo fare in questa vita, è necessario adempiere
alle necessità: noi studiamo ed acquisiamo conoscenza in modo da essere più
efficienti nella vita e migliori nel guidare i nostri bambini verso una vita
fruttuosa e di successo.
Comunque, il servire e compiacere Allah rimane sempre il nostro scopo, ed è
proibito e davvero triste sacrificare lo scopo per svolgere le necessità.
Una persona potrebbe trascorrere la sua vita nel modo che vuole appena ha
ben chiaro il suo scopo [il servire ed adorare Allah] nella sua testa ed ogni
azione che compie è rivolta al compiacimento di Allah.
Se le nostre azioni stanno compiacendo Allah poi Egli ci garantirà il successo
in entrambi i mondi, in questa vita e nell'altra.
Allah l'Altissimo diventerà nostro se noi ci doniamo a Lui, il che significa
essere sottomessi al Suo volere in ogni cosa che facciamo.
Dunque, compiaci il tuo Creatore Allah e tu vedrai che Lui instillerà l'amore e
l'onore verso di te nei cuori delle persone.
Un compagno del Profeta -Iddio lo benedica e gli dia la pace- si recò da
Hadhrat Aisha -sia soddisfatto Iddio di lei- per chiederle un consiglio.
Lei gli disse che se noi per compiacere le creature disobbediamo ad Allah poi
Egli immetterà la ribellione nei cuori delle creature verso di noi: così le stesse
creature che noi abbiamo provato a compiacere cominceranno ad odiarci.
Hadhrat Aisha continuò, dicendo che se noi nel disobbedire alle creature
compiaciamo Allah l'Altissimo poi Egli immetterà l'amore nei cuori delle
creature, cosicché quelli che prima avrebbero voluto opprimerci ci ameranno
e diventeranno nostri alleati.
Allah si prende cura di uno che dona sé stesso a Lui.
Domanda n°6:
Alcune persone dicono che si sentono prive d'aiuto nel restare in
connessione con lo Shaykh [ Rabta-e-Shaykh ] per informarlo riguardo
quel che fanno e ottenere un parere dallo Shaykh sulla loro situazione.

Risposta:
Chiunque desideri rimanere in contatto e in connessione spirituale deve prima
di tutto essere regolare nel prestare ascolto a queste lezioni che uno ha
cominciato, e si dovrebbe anche provare a stare in contatto via telefono.
Nessuno viene escluso dagli ad'iya ( le invocazioni), e se Egli vuole, Allah
-Gloria a Lui l'Altissimo- renderà le cose facili.
Allah non esclude nessuno a causa della distanza fisica [tra murid e Shaykh];
La distanza fisica non ha alcun significato nella sfera spirituale.
La distanza fisica non ha importanza nemmeno in cose come l'elettricità, a tal
punto che può accendersi una lampadina in oriente se si preme un
interruttore in occidente.
Se la distanza fisica non ha importanza per l'elettricità, sarebbe mai possibile
che essa faccia un qualche danno sul lato spirituale?
Non c'è alcun problema di quanto una persona sia lontana (dallo Shaykh), lse
tale persona mantiene relazione di benevolenza / fiducia e svolge ciò che egli
(lo Shaykh) gli ha detto di fare; poi questa persona in verità otterrà beneficio
anche se si trova materialmente distante (dallo Shaykh).
Come la distanza fisica non fa differenza, non deve però esserci alcuna
distanza spirituale per ottenere benefici.

Domanda n°7:
Come facciamo a bilanciare Din (Religione) e Dunya (il basso mondo, le
attività terrene)?
Nel Dunya abbiamo il nostro lavoro, le nostre mogli e figli.
Che dobbiamo fare per bilanciare?

Risposta:
La nostra Religione non ci dice di isolarsi dalla società e vivere nelle caverne.
Al contrario, la nostra Religione ci dice che noi Musulmani dovremmo essere
un esempio, un modello per la società.
Noi dobbiamo essere buoni verso i nostri coniugi e verso i nostri figli e
costruire rapporti di benevolenza e amore.
La nostra Religione infatti incoraggia questo.
Come bilanciare: una persona deve soppesare ogni azione in base a Shariah e
Sunnah.
Un'azione è permessa se essa è contemplata dalla Shariah e dalla Sunnah,
mentre va evitata se non è permessa (da Shariah e Sunnah).
Se una persona soppesa e giudica ogni sua azione in questo modo, poi otterrà
la pace in questa vita e nell'altra.
Un Hadith dice che Allah l'Altissimo garantisce onore e successo a chiunque
onori i Suoi comandi e si attenga ad essi; e al contrario Egli disonorerà e
rovinerà chi non fa come suddetto.
Non c'è gioia, ma solo tristezza e preoccupazione nella vita di chi si ribella ad
Allah: una persona ribelle non troverà felicità nemmeno nel lusso, né nei beni,
né nella casa;
‘I cuori non trovano tranquillità in niente all'infuori che tramite il Ricordo di
Allah’

Allah aiuta quelli che si sottomettono a Lui.


Un Hadith Qudsi dice che c'è il Volere di
Allah l'Altissimo e poi c'è quel che noi vogliamo.
Se pretendiamo che venga fatto quel che vogliamo noi, poi Allah non ci
permetterà di raggiungere i nostri desideri.
Se noi invece vogliamo fare ciò che il nostro Signore Allah vuole che sia fatto,
allora Egli oltre a garantirci successo nella vita farà sicuramente in mondo che
i nostri desideri siano soddisfatti.

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