I Non c facile dire quanti paesi ci sono nel mondo . Le Nazioni Unite hanno 184 m embri .
m a alcuni paesi, come Taiwan, non sono inclusi . 11 sistema telefonico usa 182 codici-paese .
L'International Standard Organization, the assegna un codice a ciascun paese, ne ha ben 239 .
UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO 27
to di un processo evolutivo nel corso del quale hanno eliminato alcune idee the
si sono rivelate sbagliate e hanno mantenuto quelle the invece parevano spiegare
bene la realta .
Cio non significa the la macroeconomia oggi sia «giusta» : sicuramente nuovi
eventi indurranno i macroeconomisti a mettere in dubbio it loro modo di pensare
e alcuni eventi potrebbero persino provocare una revisione radicale delle loro
idee sul funzionamento del sistema economico . Cio non significa nemmeno the le
lezioni della storia e it processo interattivo tra idee ed eventi siano cosi decisivi
da indurre ampio consenso nella professione . II dissenso c molto piu esteso di
quanto non venga comunemente percepito . Esso e dovuto a due diverse ragioni .
Innanzitutto, quand'anchc condividessero la stessa visione del funzionamento
dell'economia, i macroeconomisti sarebbero probabilmente in disaccordo circa
I'importanza relativa di diversi obiettivi . Alcuni economisti, ad esempio, sono
propensi a ridurre le diseguaglianze nella distribuzione del reddito, nonostante
alcuni strumenti per raggiungere tale fine (come livelli di imposizione elevati) ab-
biano effctti recessivi sull'attivita economica . Altri ritengono invece the le dispa-
rity di reddito sano accettahili e the I'attivitit produttiva sia un obiettivo priorita-
rio . Alcuni economists considerano la lotta contro la disoccupazione un obiettivo
di primaria importanza, in quanto vedono la disoccupazione come la maggior
piaga sociale . Altri attribuiscono maggior peso all'inflazione, ritenuta particolar-
mente dannosa per la society . Spesso, le linec di dissenso corrono su binari poli-
tics . I progressisti, e gli economisti di tendenza progressista, sono piu interessati
alla distribuzione del reddito e alla disoccupazione . I liberisti, e gli economisti di
tendenza liberista, sono piu interessati alla crescita e alla lotta all'inflazione . Le
misure proposte dai due gruppi saranno inevitabilmentc divergenti . Fino a quan-
do le persone (e quindi gli economisti) avranno valori diversi, altrettanto diverse
saranno le loro opinioni sul sistema economico .
Inoltre, la realta spesso non e abbastanza chiara da generate un consenso ge-
nerate . Al contrario dei ricercatori in altre scienze applicate, gli economisti non
possono condurre esperimenti guidati . Quando un ingegnere vuole scoprire gli
effetti della temperature sulfa conduttivita dei materiali, conduce un esperimento
in cui cambia la tempcratura e, a parita di altre condizioni, osserva Ie variazioni
nella conduttivita . Ma un macroeconomista the voglia analizzare, ad esempio,
come variazioni dell'offerta di moneta influenzino la produzione aggregata, non
potra seguire lo stesso metodo : non potra fermare it mondo e chiedere ally banca
centrale di variare I'offerta di moneta! Infatti, i cambiamenti nell'offerta di mone-
ta avvengono contemporaneamente a una miriade di altri eventi, da variazioni
dells legislazione tributaria a una serie di scioperi o a un'improvvisa instability
meteorologica, e cosi via . Percio, per isolare gli effetti di variazioni dell'offerta di
moneta sulla produzione, it nostro economista dovra analizzare i dati e controlla-
re la dinamica delle altre variabili the sono cambiate contemporaneamente alto
stock di moneta . Cio e piuttosto difficile e richiede una serie di criteri metodolo-
gici in merito ai quali gli economisti propongono soluzioni alternative . Analizzan-
do lo stesso episodio, un cconomista potrebbe vedere un forte effetto della mo-
neta sulla produzione, mentrc un suo collega potrebbe osservare un effetto piu
debole .
Lo studio di episodi sempre piu numerosi e I'utilizzo di tecniche statistiche
sempre piu sofisticate riducono progressivamente le divergenze di opinione . Ad
esempio, oggi c'e ormai ampio consenso circa gil effetti della moneta sulla produ-
zione aggregata, ma non sui canals attraverso i quail tali effetti si esplicano . I di-
saccordi ci sono e ci saranno sempre. Questo libro si concentra sulla teoria ma-
croeconomica ampiamente condivisa dalla professione e su come essa venga usata
28 CAPITOL() I
per studiare it mondo . Strada facendo, 11 libro non manchera tuttavia di sottoli-
neare i luoghi c i mottvi del dissenso .
Stati Uniti
Produznn,e . S AK mid d, doUari
delta produzione mondiale : 22
Popolazione : 268 milioni
1 Pn .duzione pro capite : 29 .800 dollari
.
;
F1( 1 .1 . St :ati t'niti
Fonte: «International Financial Statistics», Fondo Monetario Internazionale .
produzione a rimasta positiva : net 1998 e stata pari al 3,9%, un valore superiore
al tasso medio di crescita dal 1960 .
Il tasso di disoccupazione ha subito un costante declino sin dalla fine della
recessions net 1991 : nel 1998 e stato del 4,6%,, oltre un punto percentuale al di
sotto della media dal 1960 .
Infine, l'inflazione e bassa . Nel 1998, il tasso medio di incremento dei prezzi
e stato dell'1%, di ben tre punti percentuali al di sotto della media dal 1960 .
Quanto potra durare tutto questo? Se la storia a una buona guida, sappiamo the
questa espansione non durera . Prima o poi, ci sara un'altra recessione, seguita da
un'altra espansione, e cosi via . I macroeconomisti si riferiscono a queste fasi alteme
di espansione e recessione in termini di fluttuazioni della produzione o ciclo econo-
mico . Possiamo prevedere quando sara la prossima recessions? Sempre guardando
alla storia, sappiamo the i momenti di svolta del ciclo economico - da espansione a
recessione. o viceversa - sono di difficile previsione . Per questo motivo, grande atten-
1
30 CAPITOLO I
Fonte: National
Income and Product
Accounts, Us Depart-
ment of Commerce,
4,0% Tasso di Bureau of Economic
crescita media, Analysis .
1996-20t 4 t
nuito dalla meta degli anni Settanta alla mesa degli anni Novanta e si a ripreso
circa dal 1995 . Lo si put vedere nella figura 1 .2 the riporta it tasso annuo di cre-
scita del prodotto dal 1960, insieme al tasso di crescita medio per it 1960-73, it
1974-95 e it 1996-2000 . La prima linea orizzontale mostra tin lasso medio del
4,0% per it periodo 1960-1973 . La seconda linea orizzontale indica tin tasso medio
del 2,5% per it periodo 1974-1995 . Sebbene la volatility dei tassi annuali sia ele-
vata - si noti it tasso di crescita negativo (o rccessione) nel 1974-75, 1979, 1981 e
1991 - la figura mostra the a partire dalla mesa degli anni Settanta le variazioni
del tasso di crescita sono avvenute intorno a una media inferiore .
Una riduzione del tasso dl crescita medio dell'1,5% all'anno - la differenza
tra la media per it 1960-73 e la media per it 1974-95 - potrebbe non sembrare
degna di rilievo . Invece to e. Un modo per vedere la cosa e it seguente: se 11 tasso
medio di crescita dopo it 1973 fosse rimasto uguale alla media del periodo prece-
dcnte, oggi la produzione aggregata degli Stati Uniti sarebbe superiore del 39`Y% e
it reddito pro capite sarebbe di 41 .400 dollari invece the di 29 .800 .
Perche c'e stato questo rallentamento nella crescita? Le spiegazioni non sem-
brano risiedere in caratteristiche specifiche dell'economia statunitense, poiche tutti i
paesi piu avanzati presentano lo stesso fenomeno . Alcuni economisti pensano the i
paesi ricchi abbiano perso it loro primato economico . Altri attribuiscono tale feno-
meno agli scarsi investimenti e all'insufficiente accumulazione di capitale . Altri an-
cora sostengono chc tale rallentamento sia in larga parte una conseguenza del
modo in cui vengono costruiti 1 dati : gli indicatori ufficiali del prodotto aggregato
sottostimerebbero l'incremento qualitativo dei nuovi beni e quindi anche it tasso di
crescita della produzione . Tutte queste spiegazioni sono provvisorie, ma it proble-
ma a indubbiamente uno dei piu importanti della macroeconomia . Infine vi a it
«puzzle» della seconda mesa degli anni Novanta . Come vedete dalla figura 1 .2 it
tasso di crescita media a saltato al 4`4,, quasi it doppio del ventennio precedente
e identico al tasso medio di crescita degli anni Sessanta . 11 problema e the 5 anni
sono troppo pochi per concludere the 66 the osserviamo a una nuova tendenza
32 CAPITOLO I
2 .2 . L'Unione Europea
Nel 1957, sei nazioni europee - Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussembur-
go e Paesi Bassi - deciscro di formare un mercato comune curopeo . Da allora, altri
nove - Austria, Danimarca, Finlandia, Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna, Svezia
e Regno Unito - hanno aderito all'accordo . Questo accordo e stato via via istitu-
zionalizzato fino a dar luogo, con it Trattato firmato dai quindici paesi a Maastri-
cht in Olanda, nd 1992, all'Unione Europea, o UE . Non soltanto e aumentato it
numero dei paesi membri, ma l'accordo si e progressivamente esteso a nuovi cam-
pi di applicazione . Oggi i Quindici formano una vera e propria potenza economi-
ca . Insieme registrano tin prodotto aggregato the raggiunge quasi quello statuni-
tense e, come appare nella figura 1 .3, molti presentano standard di vita (misurati
dal loro reddito pro capite) vicini o persino superiors a quelli degli Stati Uniti .
Tuttavia, all'inizio degli anni Novanta la performance economica dei paesi
dell'UE e stata abbastanza deludente . Ultimamente, molti paesi hanno ripreso a
crescere : la crescita media e stata del 2,7% nel 1998, ma solo del 2,1% nel 1999 ;
si prevede un valore del 2,8% nel 2000 e nel 2001 . Questi valori rimangono tut-
tavia inferiori ally media del 3,2'%, registrata a partire dal 1960 .
Nonostante la crescita sia aumentata, la disoccupazione e ancora molto eleva-
ta . Nel 1999, it tasso medio di disoccupazione c stato del 9,4'% e le previsioni
per 112000 non sono inferiori . Per alcuni paesi i dati sono sbalorditivi : in Spagna,
ad esempio, nel 1995 it lasso di disoccupazione ha raggiunto it 23% .
Buone notizie invece sul versante inflazione . Come negli Stan Uniti, l'inflazio-
nc c bassa, vicina a un tasso annuo dell' 1,7 `7%t net 2000, un livello molto inferiore
alla sua media dal 1960 (6%) .
Oggi I'Unione Europea sta affrontando due grandi problemi macroe-
conomics . 11 prin)(3 e, ovviamente, 1'elevata disoccupazione . 11 secondo a la transi-
zione a una m(mcta comune, I'Euro .
34 CAPITOLO I
12 .8-
11 .2
vc
9,6 lasso di disoccupazione negli Stati l Initi
.?
BL 8,0
U
4 .8
I G -` I i i t t
I I
1960 1962 1964 1966196819701972 1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 19881990 1992199419961997199819992000
Anno
Fonti: Us Department of Labor, Bureau of Labor Statistics ; «Oet :n Economic Outlook ., numeri vari .
sostituzione delle monete nazionali con una moneta comune, chiamata Euro . Solo
11 dei 15 paesi membri sono attualmente coinvolti . La Grecia aderira dal 1° gen-
naio 2001 . Danimarca, Svezia e Regno Unito hanno deciso di aspettare e di riser-
varsi la decisione per it futuro . II piano e it seguente : it 1 ° gennaio 1999 ciascuno
degli I1 paesi ha fissato la parity della propria moneta con l'Euro . Ad esempio,
un Euro adesso vale 6,56 Franchi francesi, 166 Pesetas spagnole, e cosi via . 11 1 °
gennaio 2002 le move banconote e monete denominate in Euro sostituiranno
quelle nazionali . Dal 1° luglio 2002, 1'Euro sara l'unica moneta in circolazione . A
quel tempo, i 12 paesi saranno diventati una common currency area (area valutaria
I comune), proprio cone lo sono oggi 1 50 stati degli Stati Uniti . Quando si e do-
vuto decidere come chiamare it gruppo degli 11 paesi the hanno adottato I'Euro,
le alternative erano «Euro-zone)>, the suona un po' tecnocratico, e aEuroland»,
the ricorda vagamente Disneyland . . . ma ha raccolto maggior consenso .
I sostenitori dell'Euro sottolineano l'enorme importanza simbolica dell 'Euro .
Alla luce delle molte guerre passate tra 1 paesi europei, quale miglior prova di
una svolta definitiva se non I'adozione di una moneta comune? Essi sottolineano
inoltre i vantaggi economici di una moncta comune : le imprese non dovranno piu
preoccuparsi delle oscillazioni del Lasso di cambio, e nessuno dovra piu cambiare
valuta per viaggiare attraverso i paesi di Euroland . Insieme alla rimozione di altri
ostacoli agli scambi commerciali tra i paesi curopei (iniziata net 1957), l'Euro
contribuira alla creazione di una grande, se non la maggiore, potenza economica
mondiale .
Altri temono invece the it valore simbolico dell'Euro comporti elevati costi
economici . Essi ci ricordano the una noneta comune significa una politica mone-
taria comune e quindi tassi di interesse identici tra paesi . Cosa succedera se
un'economia cade in recessione, mentre un'altra continua a crescerc? La prima
avrebbe bisogno di tassi di interesse piu hassi per aumentare la domanda e la
produzione ; la seconda avrebbe invece bisogno di tassi di interesse piu alti per
frenare I'espansione . Se i tassi devono essere uguali tra paesi, cosa succedera?
Non c'e it rischio the 1'economia in recessione vi rimanga a tango e the 1'econo-
mia in crescita registri un'espansione troppo forte?
Questo e stato it dibattito in Europa per Bran parte degli anni Novanta . Ci si
chiedeva se si dovesse davvero introdurre l'Euro . Ora I'Euro c'e . La completa
conversions alla moneta conune net 2002 sara uno dei maggiori eventi economici
di tutto it ventesimo secolo . A questi problemi c dedicato un intero capitolo di
questo libro, it capitolo 21 .
2.3 . L'Italia
Durante gli anni Novanta I'Italia a diventata molto piu simile agli altri paesi
dell'Unione Europea : net bene e net male . Inflazione c disavanzo pubblico, le
due variabili economiche the dall'inizio degli anni Ottanta avevano segnato la di-
versity italiana, sono rientrate a livelli sinili alla media europea, consentendo cosi
the l'Italia venisse ammessa all'Unione economica e monetaria . Ma net frattempo
la disoccupazione a cresciuta : era pari al 4% della forza lavoro net 1970, oggi su-
pera l'll`Y% . L'Italia e ora piu simile all'Europa anche perche ne condivide la ma-
lattia piii grave : tin numero di disoccupati the non si ricorda dai tempi delta
Grande depressione, all'inizio degli anni Trenta .
Ma nonostante la moneta unica, I'Italia rimane ancora diversa dall'Europa .
un'eredita pesante : un debito pubblico the eccede it 100% del reddito nazionale .
Non e la prima volta the I'Italia si trova ad avere un elevato debito pubblico .
Come si pub vedere dalla figura 1 .5, dal 1860 vi sono stati tre periodi di debito
elevato . Negli ultimi decenni del secolo scorso it debito (in rapporto al PIL) fu
alimentato dalla sforzo di unificazione dell'Italia, ma in seguito, la rapida crescita
economica degli anni dei governi Giolitti lo ridusse rapidamente . 11 debito crebbe
di nuovo durante la Prima guerra mondiale e poi durance la Seconda . Ma la
straordinaria crescita del rapporto debito/PIL dagli anni Scttanta non e spiegabilc
ne dalle spese di una guerra, ne da uno sforzo straordinarto come quello dell'ulti-
ma parte del secolo scorso . Alle radici della recente esplosione del debito vi sono
i disavanzi pubblici accumulati dall'inizio degli anni Settanta e per lo piu prodot-
ti da un aumento della spesa sociale (pension], sanita, istruzione) non finanziato
da un corrispondente aumento delle imposte . E necessario attendere la firma del
Trattato di Maastricht nel 1991, e la pressione esercitata dalle condizioni di am-
missione all'Unione economica e monetaria, perche it disavanzo ritorni ai livelli
degli anni Sessanta (vedi figura 1 .6) .
Nel 1998 l'Italia a stata ammessa all'Unione economica e monetaria a condi-
zione the it debito pubblico venisse rapidamente ridotto : ma la storia insegna the
per rientrare da una situazione di alto debito pubblico si impiega almeno una ge-
nerazione . L'ltalia rimarra quindi a lungo diversa dall'Europa, poiche la politica
economica italiana sara, per molt] anni, condizionata dall'impegno a ridurre il de-
bito pubblico .
1 , 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
1861 1870 1879 1888 1897 1906 1915 1924 1933 1942 1951 1960 1969 1978 1987 1996 2000
(Pre\ isione)
Anno
Fonte: Ministero del Tesoro, Il debito pubblico in Italia, 1861-1987, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
(1988), con aggiornamenti dei curatori .
14-
12
10 -
Disavanzo pubblico 1 %, PIL)
8-
6-
4-
I l I l I 1 1 1 1 1 1 l I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I 1
1960 1%3 1966 1969 1972 1975 1978 1981 1984 1987 1990 1993 1996 2000
(Previsions)
Anno
Fonle: European Economy», n . 64, 1997 e Banca d'Italia . Relazione Annuals, maggio 2000 .
25 -
20 -
to-
0
1960 1%3 1966 1%9 1972 1975 1978 1981 1984 1987 1990 1993 19% 2000
Anno
Forte European Economy*, n . 64, 1997 e Banca d'ltalia, Relazione Annuale, maggio 2000 .
della firma del Trattato di Maastricht : nel 1979 l'Italia entra nel Sistema moneta-
rio europeo c it nuovo regime di cambio impone all'Italia una nuova disciplina .
La leggc attribuisce maggiore autonomia alla Banca d'Italia e it referendum del
1984 abolisce la clausola di scala mobile dai contratti di lavoro . La storia dell'in-
flazione e del disavanzo pubblico illustra in modo molto chiaro it beneficio the
38 CAPITULO I
l'Italia ha tratto dai vincoli the t'appartenenza all'Unione Europea le ha via via
imposto .
1 .8 . I,t • . a di . :
FI( . . h :
1 1 1
,
It rm_.:ni ."
: .i i
(
)I
il11 i .
Cone scrivono Federico Signorini e Ignazio Visco (l'ex direttore del Servizio
Studi della Banca d'Italia ed attuale capo-economista dell'OCSE), in un'introdu-
zione breve ma incisiva ai problemi dell'economia italiana 2 : < E una disoccupazio-
ne fortemente concentrata in alcune aree del paese ed in alcuni gruppi sociali : le
diseguaglianze del mercato del lavoro italiano hanno poca analogia con it resto
dell'Europa . Mentre altrove la disoccupazione e diffusa, in Italia a molto concen-
trata . Anche in Francia e in Germania la disoccupazione dei giovani e quella Bel-
le donne sono un po' piu alte delta media, ma la differenza a assai piu forte in
Italia>> . Anche it numero dei disoccupati di lunga durata, cioe di coloro the han-
no cercato lavoro, senza trovarlo, per piu di 12 mesi, e piu alto in Italia : it 58,2%
del totale dei disoccupati, contro poco piu del 30% in Francia e Germania e it
10% negli Stati Uniti .
Ma la questions di gran lunga piu importante a quella territoriale . La figura
1 .9 rostra i tassi di disoccupazione in Europa net 1997 e la dispersione interre-
gionale all'interno di ciascun paese : in Italia la dispersione interregionale e la piu
elevata in Europa, un r1sultato the dipende dalla grande differenza tra 1 tassi di
disoccupazione net Sud e net Centro-Nord .
11 tasso di disoccupazione net Mezzogiorno e piit alto di quasi 15 punti per-
Italia 66.7
Francia 44,1
Germania 52,2
USA 8,0
centuali rispetto al Centro-Nord (22,6% contro 7,7% net 1997) dove la disoccu-
pazione a inferiore alla media europea . Divan regionali di questa portata sono
sconosciuti agli altri paesi . Perfino la differenza fra i tassi di disoccupazione nel-
I'est e nell'ovest della Germania e minore (meno di 7 punti nel 1996), nonostante
le vicende del tutto particolari della Germania orientale . Particolarmente grave e
70 FIG . 1 .9 . L .a dispersio-
heI o 'rr, t(I iiiale (lei
tigtii ,' ipazione
60
in 1,1 : l y97,
Le differenze tra i tas-
50 si di occupazione
nelle diverse regioni
sono maggiori in Ita-
40 lia rispetto agli altri
paesi europei . (Per
Danimarca, Irlanda,
30 Lussemhurgo e Svezia
e disponibile solo it
dato nazionale .)
20
Fonte: Eurostat .
10
40 CnPITOI .o I
bong Kong
Pr,hll : :'.,- I- ro1.1 dl dollan
Pop'L, , III
Red, : :' ' , i.(10dnilan
Taiwan
Produzionc: 273 mid di dollan
Popolazionr. 21 .5 milioni
Reddito pro capite: 12.700 dollan
Filippine
Produzionc : 84 mid di dollan
Popolazione :70,7 milioni
1 Rcdditn pro capitc: 1 .200 dollari
Thaiiandis
Produzionc : 183 mid di dollan / 1) ~,
Popoianune : 59.2 milioni
Red .hto pro capite: 31XKI dollan
Indonesia
Malarau Produzionc : 226 mid di dollari
Produzone: 89 mid di dollan Popnlazione : 203 5 md10N
Popolazione: 21 milioni '1 Reddito pro capite ; 100 doWri
Rcdduo pro capite: 4200 dollari
Singapore
Produzione: 90 mid di dollan
Popolazione: 3,4 milioni
Rcdditn pro capite : 26.470 doliari
Tam di crescita della produzionea 5,8 -0,2 0.6 0,3 3 .6 0 .8 -2,8 0,9
Tasso di disoccupazionc6 1,9 2,5 2,9 3,1 3,3 3,4 4,1 4 .9
Tasso di intlazione c 4 .8 0,8 0,1 -0.9 -0,1 0,6 0,3 -0,7
La figura 1 .11 mostra I'evoluzione dal 1980 dell'indice Nikkei, un indice dei
prezzi delle azioni nel mercato azionario giapponese . Dal 1985 al 1989 l'indice e
aumentato da circa 13 mila a 33 mila . In altre parole, it prezzo medio di un'azione
sul mercato giapponese e triplicato in meno di cinque anni . Questo aumento im-
provviso a stato seguito, nei primi anni Novanta, da un crollo altrettanto rapido : in
42 CAPITOL() 1
Fonte: Bureau of
Economic Analysis,
Us Department of
Commerce .
5 .000
19801981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1998 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996199 1-11
Anno
mono di trc anni, dal 1990 al 1992, l'indice Nikkei a passato da 33 mila a 17 mila .
Nel 1995, l'indice si assestava a 18 mila, circa Is mesa del suo valore nel 1989.
Molti economisti interpretano l'impennata e il crollo del Nikkei come una
bolla speculativa, cioe un eccessivo incremento dei prezzi delle azioni, seguito da
un crollo e da un ritorno alla normalita . Essi individuano movimenti simili nei
prezzi di altre attivita, ad esempio nei prezzi della terra . 11 r1sultato della bolla e
stato un'espansione della domanda e della produzione alla fine degli anni Ottan-
ta, seguita da una brusca riduzione all'inizio degli anni Novanta .
Ora it problema e tornare a tassi di crescita elevati . Nel tentativo di stimolare
la domanda, la banca centrale giapponese ha ridotto i tassi di interesse a livelli
molto bassi : dal 1996 sono rimasti al di sotto dell' 1 % . Il governo ha anche usato
Is politica fiscale per aumentare la domanda : ha tagliato le imposte per stimolare
la spesa . Finora, tuttavia, queste misure hanno avuto poco effetto sulla domanda
e la crescita a rimasta insoddisfacente.
Questo ha suggerito ad alcuni che it problema a piu grave e che, senza pro-
fonde riformc strutturali, I'economia non crescera piu come in passato . Durante
fl boom azionario e immobiliare degli anni Ottanta, molte banche hanno conces-
so prestiti a investitori azionari e immobiliari . Con it decino del mercato aziona-
rio e immobiliare degli anni Novanta, queste hanche si sono ritrovate sommerse
da prestiti inesigibili, che non potranno essere ripagati . Alcune banche sono state
costrette a chiudere : altre dovranno farlo in futuro . Senza tin sistema bancario
sano, sari difficile che it Giappone torni su tin sentiero di crescita sostenuta .
Cosa ha causato Is crisi asiatica del 1997? Nonostante sia it piu ricco paese
di tutta ('Asia, i Giappone non e il solo ad essere cresciuto a tassi elevati negli
ultimi 40 anni .
Lo seguono a ruota quattro paesi, spesso chiamati le quattro tigri: Hong
Kong, Singapore, Corea e Taiwan . Come si pug) vedere dalla tabella 1 .6, sin dal
1970 queste quattro economic hanno registrato tassi medi di crescita intorno
all'8% . Hong Kong e Singapore oggi hanno livelli di reddito pro capite vicini a
quelli degli Stati Uniti (figura 1 .10) .
Dietro le quattro tigri ci sono altri paesi asiatici che sono poveri - spesso 11
loro reddito pro capite e inferiore a un decimo di quello statunitense - ma in
43
I
1,2 I u, . 1 .12 . II I,dI
Indonesia
delta I3orsa e.loll
lute in alcuni pae
dcll'Asia orientate
Kennaio 1997 all' ;
1,0
0,8
C
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C
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C
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V
C
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t I I I I I I I I I I I I I I I I I I I
0,0 I I
1997 1998
FOCUS
sulle altre principali variabili aggregate dei pae- Poiche talvolta queste pubblicazioni non
si aderenti, oltre a una valutazione delta loro sono sufficientemente dettagliate, puo essere
recente situazione macroeconomica . I dati, di- necessario fare riferimento a pubblicazioni na-
sponibili dal 1960 in poi, sono conservati su zionali . Oggi la maggior parte dei paesi forni-
dischetto e vengono installati sui computer del- sce pubblicazioni statistiche estremamente
la maggior parte dei macroeconomisti . chiare, spesso corredatc di traduzione in in-
Per i paesi che non aderiscono all'OLCI), le glese . Negli Stati Uniti, un acquisto indubbia-
informazioni devono essere reperite da altre mente utile e 1'<<Economic Report of the Pre-
organizzazioni internazionali . La principals or- sident», preparato dal Council of Economic
ganizzazione economica mondiale e it Fondo Advisors e pubblicato annualmente . La rela-
monetario internazionale (FMI o, dall'acroni- zione si divide in due parti . La prima e una
mo inglesc, 1 II ) . Quando i paesi dell'Est Euro- valutazione degli eventi economici correnti e
peo c le ex repubbliche sovietiche (che non dells politiche attuate negli Stati Uniti . La se-
aderivano al Fondo prima delta loro transizio- conda a un insieme di dati che copre quasi
ne all'economia di mercato, nei priori anni No- tutte le variabili macroeconomiche rilevanti,
vanta) saranno diventati membri effettivi - un solitamente per it periodo postbellico . I dati
processo che e attualmente in corso - it Fondo vengono anche forniti su dischetto da una
includera quasi tutti i paesi del mondo . 11 fonte commercials, Citibase .
Fondo pubblica mensilmente 1'<<International Per quanto riguarda I'economia europea,
Financial Statistics» (IFS) che contiene i dati la Commissione Europea pubblica annual-
macrocconornici fondamentali di tutti i suoi mente la < European Economy> , mentre una
membri . Esso pubblica anche, annualmente, it preziosa fonte di dati sull'economia italiana
<<World Economic Outlook> , una valutazione it <<Bollettino Economico» pubblicato mensil-
delta performance macroeconomica delle vane mente dally Banca d'Italia .
aree del mondo . Nonostante it loro linguaggio L'appendice 1 alla fine del libro contienc
sia talvolta un po' ampolloso, sia 11 < World un elcnco di fonti piu dettagliato per gli Stati
Economic Outlook>> sia I'<<OEccn Economic Uniti e una guida all'accesso ai dati attraverso
Outlook>> sono preziose fonti di informazioni . Internet .
RIEPILOGO
intorno al mondo . I punti principals ci sem- avevano segnato la diversity italiana, sono
hrano i seguenti : rientrate a livelli simili alla media europea,
cosi consentendo the l'Italia venisse ammessa
• Nei primi anni Novanta, Bran parte dei all'Unione economica c monetaria . %Ia nel
paesi avanzati (tra cui gli Stati Uniti, i membri frattempo la disoccupazione a cresciuta: era
dell'Unione Europea e it Giappone) hanno pari al 4% della forza lavoro nel 1970, oggi
sperimentato una recessione - doe un declino supera 1'11% . L'Italia a ora piu simile allTu-
della produzione aggregata . Molti (tranne it ropa, anche perche ne condivide la malattia
Giappone) stanno ora vivendo una fase di pib grave : un numero di disoccupati the non
espansione, con tassi di crescita anche mag- si ricorda dai tempi della Grande depressione,
giori della loro media storica . Questa crescita, all'inizio degli anni Trenta .
inoltre, si accompagna a un'inflazione bassa, • Tuttavia, non tutto va a gonfie vele . In
inferiore alla media negli ultimi 40 anni . Europa, it tasso di disoccupazione, the e stato
• Durante gli anni Novanta I'Italia e di- molto basso negli anni Sessanta, e oggi quasi
ventata molto piii simile agli altri paesi del- il doppio di quello statunitense . Inoltre, in
I'Unionc Europea : nel bone e nel male . Infla- molti paesi avanzati, it tasso medio di crescita
zione e disavanzo pubblico, le due variabili delta produzione e inferiore al suo livello del-
econotniche the dall'inizio degli anni Ottanta la metii degli anni Settanta .
Termini chiave
48 ( :APII-OlO I
mentc• piu lavoratori, come si puo spiegare mic Outlook» . Con questi aggiornamenti si ri-
questo lotto' sponda alle seguenti domande .
a) Le previsioni del 1997 e del 1998 per
4 . Alla fine del 1994, it prodotto della Re- produzione, disoccupazione e inflazione erano
pubblica popolare cinese era di circa 520 mi- accurate?
liardi di dollari e stava crescendo a tin tasso b) La crescita della produzione a aumenta-
di circa it 10% . Se 1'economia cinese conti- ta o diminuita dal 1998? I paesi curopei hanno
nuasse a crescere al 10% all'anno, mentre gli tin tasso di crescita vicino alla media o presen-
Stati Uniti crescono al 3% all'anno, quand'e tano ampie variazioni intorno alla stessa?
the la Cina avrebbe un PIL piu grande di
quello degli Stati Uniti? 7 . Si discuta come le nuove tecnologie
hanno aumentato la domanda relativa di lavo-
5 . <1l disavanzo di bilancio (in termini di ratori qualificati negli ultimi 15 anni nei se-
del Pit .) si riduce soltanto se diminuisce la gucnti settori .
spesa pubblica o se aumentano le tasse>> . E a) Alimentari al dettaglio .
vera questa affermazione? Perche? b) Film hollywoodiani .
c) Servizi postali c di posta celere .
6. Si aggiorni la tabella 1 .2 del testo usan- d) Settore bancario .
do it numero piu recente dell' -OECD Econo- e) Impieghi d'ufficio part time .
Per conoscere i fatti e i fenonieni econo- di piu sull'economia italiana ed europea . Per
mici dei nostri giorni, un utile punto di riferi- ogni capitolo, esso offre la discussione di
mento e !' <Economist», una rivista settimana- eventi cconornici di attualita, include articoli
Ic pubblicata in Inghilterra . E opinione condi- diwlgativi c scientifici, e links ad altri siti In-
visa the gli articoli dell' <Economist» siano ag- ternet (tra quelli italani, in particolare it situ
giornati, scritti bene e molto incisivi . web di <Il Solc-24 Ore» :
Questo libro ha tin sito Web ( h ttp :// h ttp ://www .ilsole24ore .it/osservatorio /
www.mulino .it/blanchard ) the viene regolar- default .htm
mente aggiornato . Sul sito potrete imparare h ttp ://www .ilsole24ore .it/europa/default .htm) .
Un viaggio attraverso it libro Capitolo 2
La produzione aggregata
I loro contributi alto sviluppo della contabilita nazionale, due economisti furono insigniti del
Premio Nobel : Simon Kuzncts, dell'Universita di Harvard, lo vinse net 1971 e Richard Stone,
dell'Univcrsita di Oxford . net 1984 .
50 cywl ,ro o 2
Impresa siderurgica
Ricavi $10()
(:osti (salari) 80
Profitti 20
Impresa automobilistica
Ricavi S210
Costi 170
Salari S70
Materie prime 100
Profitti 40
Cos'e it P11, di questa economia? E forse la summa del valore di tutta la pro-
duzione - 100 dalla produzione di acciaio c 210 dally produzione di automobili
(310)? Oppure e it valore della produzione finale dell'economia, cioe delle auto-
mobili (210)?
Un attimo di riflessione suggerisce the la risposta giusta e la seconda . Perch&
non tenere conto dell'acciaio? Perch& l'acciaio e un bene intermedio usato nella
produzione del bene finale - le automobili - e percib non deve essere incluso nel
calcolo del PII_ - the rappresenta it valore della produzione finale. Possiamo con-
siderare questo esempio da un altro punto di vista . Supponiamo the le due im-
prese si fondano in un'unica impresa . Poich& la vendita dell'acciaio avviene all'in-
terno della stessa impresa, essa non viene registrata . Verrebbero registrati ricavi
per 210 dollari, retribuzioni per 80 + 70 = 150$ e profitti per 20 + 40 = 60$ . Il
valore della produzione rimarrebbe invariato, come e giusto the sia .
Questo esempio suggerisce di costruire it Pit . registrando e sommando la pro-
duzione di beni finali, the e it metodo effettivamente seguito in contabilita nazio-
nale . Il nostro esempio fornisce anche un modo alternativo di pensare ally costru-
zione del PIL .
2 Incontrerete anche it termine prodotto nazionale lordo, o PNL . La differenza tra <inter-
no» e onazionale», c quindi tra Pit . e PNt-, sara esaminata nel capitolo 10 (si veda anche l'ap-
pendice 2) . Per it momento, possiamo ignorare la differenza tra i due termini .
tv(tt Ivrti
Redditi da lavoro 66 65
Redditi da capitals 26 27
Imposte indirette 8 8
II quadro del capitolo I descrive che cosa e e yual a it contenuto di questo «Report,° .
52 ( :APiT(HA) 2
net 1960 era 526 miliardi di dollari . E davvero possibile the la produzione net
1998 fosse quasi 16 volte quella del 1960? La risposta a no a questo ci permette
di introdurre Id distinzione tra PI1_ nominale e Pit . reale .
11 PIL nominale e semplicemente la somma delle quantity di beni finali molti-
plicate per i loro prezzi correnti . Gli economisti usano it termine nominale per
indicate variabili espresse in lire (o nella valuta del paese di riferimento) .
II PIL nominale cresce net tempo per due ragioni . La prima e the la produ-
zione delta maggior parte dei beni aumenta net torso del tempo . La seconda e
the anche it prezzo di molti beni subisce degli aumenti . Ogni anno produciamo
piu automobili e allo stesso tempo it loro prezzo continua ad aumentare . Se la
nostra intenzione e misurare la produzione e la sua variazione net tempo, dobbia-
mo eliminarc l'effetto dell'aumento dci prezzi . A tal fine, gli economisti prendono
in considerazione it PIL. male, invece di quello noininaic' .
Per costruire it PIL reale, b1sogna innanzitutto scegliere un anno-base . Poi si
costruisce it PIL in ciascun anno cone la somma delle quantity prodotte valutate
al loro prezzo nell'anno-base .
Ad esempio, si supponga the un'economia produca due beni, patate e auto-
mobili . Nell'anno zero - the prenderemo cone anno-base - vengono prodotti
100 mila chili di patate, venduti a 1 dollaro al chilo, c 10 automobili, vendute a
10 mila dollari l'una . L'anno successivo, vengono prodotti sempre 100 mila chili
di patate, the vengono pero venduti a 1,2 dollari al chilo, e 11 automobili vendu-
te al prezzo dell'anno precedente. It PIL nominate nell'anno zero e pari a 200
mila dollari e nell'anno successivo c uguale a 230 mica dollari . Questi dati sono
raccolti nclla tabella 2 .2 .
L'aumento percentuale del Mi . nominate dall'anno 0 all'anno I e uguale a
30 .000/200 .000 = 15% . Ma di quanto e aumentato it PIL reale? Prendiamo I'anno
0 come base - cioe valutiamo patate e automobili ai prezzi dcll'anno 0 . Poiche
prendiamo I'anno 0 come anno base, 11 PIt . reale nell'anno 0 e uguale al PIL no-
minale netlo stesso anno : PIL nominale e Pn . reale sono sempre uguali nell'anno-
base . Nell'anno 1, it P1t . reale e costruito usando le quantity dell'anno I e i prezzi
dell'anno 0 : (100.000 X IS) + (11 X 10 .000$) = 210 .000S . L aumento percentuale
del PIL reale c pertanto uguale a 10 .000/200 .000 = 5% .
Invece di usare I'anno 0, avremmo potuto scegliere I'anno 1, o un anno qual-
siasi . La scelta dell' anno-base e arbitraria e influenza fortemente la nisura del PIL
reale . Ad esempio, se avessimo usato I'anno 1 come base, it Ptt . reale nell'anno 0
sarebbe stato uguale a (100 .000 x 1,2$) + (10 x 10 .000$) = 220 .000$ . Per costru-
Anno 0
Anno I
1960 1962 1964 1966 1968 1970 1972 1974 1976 1978 1980 19821984 19861988 1990 1992 199419961998
Anno
zione, nell'anno 1, PIL reale c nominale sarebbero stati uguali, entrambi pari a
230 mila dollari . L'aumento del Pit, reale quindi sarebbe stato di 10 .000/
220 .000 = 4,5 "/%, un valore inferiore a quello ottenuto prima .
In molti paesi si era soliti usare un anno-base e cambiarlo raramente, ad
esempio ogni cinque anni o p41 . Negli Stati Uniti, l'anno-base usato dal dicembre
1991 al dicembre 1995 e stato it 1987 . Cio significa the le misure del Pit . reale
pubblicate nel 1994 per quell'anno e per i precedenti crano tutte costruite usan-
do i prezzi del 1987 . Quando, nel dicembre del 1995, la contabilita nazionale ha
preso it 1992 come anno-base, i valori del PIL per gli anni precedenti sono stati
ricalcolati usando i prezzi del 1992 .
Questa pratica e chiaramente insoddisfacente . Ogni volta the si cambia 1'an-
no-base, la storia viene di fatto riscritta . Percio, a partire dal dicembre 1995, it
Bureau of Economic Analysis degli Stati Uniti - l'organo governativo the produ-
ce i dati sul Pit . - ha iniziato a pubblicare un nuovo indice del PIL reale, chiama-
to inelire ;t ~at~n :t (chained index), the non soffre di questo problema . Invece di
usare sempre lo stesso insierne di prezzi (i prezzi dell'anno-base), questo nuovo
indice usa di volta in volta dci prezzi diversi (la media dei prezzi degli anni in cui
si calcola la variazione del Pit .) . Ad esempio, per calcolare la variazione del Pit -
dal 1995 al 1996, l'indice a catena usa la media dei prezzi tra it 1995 e it 1996 .
Per calcolare la variazione del Pit .. dal 1997 al 1998, users la media dei prezzi tra
it 1997 e it 1998, e cost via' .
La figura 2 .1 mostra 1'evoluzione del PIL nominale e reale negli Stati Uniti a
4 Per avere maggiori dettagli sul nuovo indice a catena del Pit . degli Stall Uniti . potete
leggere Preview of the Comprehensive Revision of the National Income and Product Accounts :
BF/i's New Featured Measures of Output and Prices, nel -Survey of Current Business» , Us De-
partment of Commerce, Bureau of Economic Analysis, luglio 1995, pp . 31-43 .
54 CAN ['01,0 2
partire dal 1960 . Nel 1998 it PIL reale era circa 3,3 volte quello del 1960 - un
notevole aumento, ma estremamente inferiore all'incremento subito dal PIL nomi-
nale . La differenza e dovuta all'aumento dei prezzi .
I termini Pit. nominale e PIL reale hanno molti sinonimi the ricorrono nella
letteratura economics e the e utile avere presenti :
• 11 PIL nominale e anche chiamato PIL a prezzi correnti .
• II PIL reale e anche chiamato PIL a prezzi costanti, PIL in termini di beni,
PIL aggiustato per l'inflazione e PIL ai prezzi dell'anno-base .
Abbiarno cosi concluso la nostra discussione sulla principale variabile macroe-
conomica, it PIL . Nei prossimi capitoli, se non diversamente indicato, it termine
Pit . si riferira al PIL reale e Y, indichera it PIL nell'anno t . 11 P11 . nominale e le va-
riabile misurate a prezzi correnti verranno indicati con 11 simbolo della valuta di
riferimento - ad esempio, $Y, per it PIL nominale espresso in dollars .
Analogamente, con crescita del PIL nell'anno t si intendera it tasso di crescita
del PIL reale nell'anno t . La crescita del Pit . e pare a (Y, - Y _,)/Y,_, . I periodi di
crescita positiva sono chiamati espansioni . I periodi di crescita negativa sono
chiamati recessioni . Per evitare di definire recessione un solo trimestre di crescita
negativa, i macroeconomisti di solito usano tale termine soltanto se 1'economia
sperimenta almeno due trimestri consecutivi di crescita negativa . La recessione
statunitense del 1990-91, ad esempio, a stata caratterizzata da tre trimestri conse-
cutivi di crescita negativa, gli ultimi due del 1990 e it primo del 1991 .
L = N + U
forza lavoro = occupati + disoccupati
FOCUS
PIL reale, progresso tecnico effetti sarebbe se tutti i beni fossero cone le
patate . Tutto cio the dovremmo fare per cal-
e prezzo dei computer colare it Pa . reale in un dato anno sarebbe
moltiplicare la quantity di patate vendute in
Calcolare it PIE . rcalc dal Pit . nominale po- quell'anno per it prezzo deue patate nell'an-
trebbe sembrare abhastanza facile, come in no-base .
UN VIAG( :IO ATTRAVERSO It
. LIBRO 55
Le cose si fanno piu complicate quando nuovi computer prodotti nell'anno corrente
abbiamo a che fare con nuovi beni - beni che abbiano una velocity di 50 megahertz e che
non erano prodotti negli anni precedenti - o tutti quelli prodotti nell'anno precedente ne
quando trattiamo con beni che cambiano di avessero soltanto 16 . Supponiamo infine che
anno in anno, come la maggior parte dei beni it prezzo dei nuovi computer sia lo stesso del-
prodotti sul mercato . l'anno precedents . In questo caso, gli econo-
Uno dei casi piu difficili e quello dei com- misti incaricati di calcolare it prezzo «aggiu-
puter. Nel 1987, it prezzo medio di un perso- statoo dci computer affermeranno che i nuovi
nal computer era di circa 3 .500 dollari . Nel computer prodotti nell'anno corrente sono
1995, i prezzo medio era piu o meno lo stes- pin convenienti del 10% rispetto a quelli pro-
so, 3 .400 dollari . Dovremmo forse dedurre dotti nell'anno precedente .
che un computer nel 1995 era uguale a un Questo approccio, che considers i beni
computer prodotto otto anni prima? Sarebbe come un insieme di caratteristiche - nel no-
assurdo . In realty, per to stesso prezzo, com- stro caso velocity, memoria, ecc . - ciascuno
pravamo molta pin capacity computazionale con il suo prezzo implicito, a noto come valu-
nel 1995 che nel 1987 . Il problema e: quanta tazione edonistica (dal greco hedone che si-
di piu? Un computer prodotto nel 1995 ne gnifica piacerc) . Negli Stati Uniti, talc approc-
forniva 2, 10 o 100 volte di piu? Come tenere cio a seguito dal Department of Commerce,
conto dei miglioramenti nella velocity di cal- che costruisce Ic stime del PIL reale, per sti-
colo, nelle dimensioni della RAM o del disco mare le variazioni nel prezzo di beni comples-
fisso, e infine del possibile utilizzo dei compu- si e suscettibili di rapida obsolescenza, come
ter come fax o delle riduzioni di peso? le automobili c i computer. Usando questo
Cli economisti tengono conto di quest approccio, it Department of Commerce ha sti-
miglioramenti guardando come il mercato va- mato che, effettivamente, i computer hanno
luta computer con diverse caratteristiche . fornito il 10% di servizi in pin ogni anno a
Supponiamo che i dati mostrino che il merca- partire dal 1987 . In altre parole, si a stimato
to a disposto a pagare il 10% in pin per un che, a parity di prezzo in dollari correnti, it
computer con una velocity di 50 invece che di prezzo aggiustato e sceso in media del I V%,
16 megahertz . Supponiamo anche che tutti i all'anno fin dal 1987 .
U
11
L
disoccupati
tasso di disoccupazione
forza lavoro
Che cosa determina se un lavoratore debba essere definito disoccupato o no? Ne-
gli State Uniti, fino agli anni Quaranta, e in molti altri paesi anche piu recente-
mente, il numero di persons registrate come disoccupate agli uffici di collocamen-
to era l'unico dato disponibile sulla disoccupazione, e solo chi veniva registrato
come disoccupato era considerato tale . Questo sistema produceva pessime misure
del fenomeno . 1 numero dei disoccupati effettivamente registrati variava tra i di-
versi paesi e nel corso del tempo . Chi non aveva incentivo a registrarsi - ad
esempio, chi aveva esaurito i sussidi alla disoccupazione - non veniva tenuto in
considerazione. Per lo stesso motivo, i paesi con sussidi pin bassi avevano meno
disoccupati ufficialmente registrati e quindi tassi di disoccupazione inferiori .
56 ( :APrToLo 2
Oggi, per calcolare it tasso di disoccupazione, la maggior parte dei paesi si af-
fida ad ample indagini campionarie condotte sull'insieme Belle famiglie . Negli
Stati Uniti, questa indagine e nota come Current Population Survey (CPS), ed e
basata su interviste mensili a 60 mila famiglie . L'indagine classifica una persona
come disoccupata se non ha lavoro e se lo ha cercato nelle quattro settimane pre-
cedenti . Molti altri paesi usano un analogo concetto di disoccupazione, nonostan-
te <<cercare lavoro>> non significhi esattamente la stessa cosa ovunque . Nel 1998,
le stime basate sull'indagine CPs mostravano che, in media sufl'arco dell'anno,
131,4 milioni di persone erano occupate e 6,2 milioni erano disoccupate . Il tasso
di disoccupazione statunitense era quindi pari a 6,2/(131,4 + 6,2) = 4,5% .
Si noti un'importante caratteristica della definizione di tasso di disoccupazio-
ne . Soltanto chi e in cerca di un impiego e considerato disoccupate . Chi non sta
cercando un lavoro viene contato come non incluso nella forza lavoro . Quando
la disoccupazione a alta, molti disoccupati non provano nemmeno a cercare un
impiego c cosi non vcngono piu considerati come tali . Queste persone sono chia-
mate lavoratori scoraggiati . Come caso estremo, se tutte le persone senza un im-
piego rinunciasscro alla ricerca di un posto di lavoro, 11 tasso di disoccupazione
sarebbe hullo, ed csso sarebbe pertanto un indicatore insoddisfacente di quanto
sta accadendo nel mercato del lavoro . Piu in generale, una disoccupazione elevata
e associata a numerose uscite di disoccupati dalla forza lavoro . In altre parole, un
alto tasso di disoccupazione e spesso associato a un basso tasso di partecipazio-
ne, definito come la quota di forza lavoro sul totale della popolazione attiva (cioe
in eta lavorativa) . Nell'Europa dell'Est, sin dall'inizio delle riforme cconomiche,
nei primi anni Novanta, la disoccupazione e aumentata, spesso in misura dram-
matica . Ma altrettanto drammatico a stato it crollo del tasso di partecipazione . In
Polonia, ad esempio, nel 1990 il 70% della riduzione dell'occupazione e stato
causato da pensionamenti anticipati - ovvero da uscite dalla forza lavoro .
Perche i macroeconomisti si preoccupano tanto della disoccupazione? Ci
sono due ragioni fondamentali . Innanzitutto, it tasso di disoccupazione indica se
l'economia sta operando al di sopra o al di sotto del suo livello normale . Inoltre,
la disoccupazione ha importanti conseguenze sociali .
FOCUS
Stati Uniti, essi provengono da indagini siste- soccupati stava di fatto lavorando . Ne deriva
matiche su 60 mila famiglie . Le persone sono the it tasso di disoccupazione, the al tempo
classificate come disoccupati se indicano the era ufficialmente del 21%, scendeva di fatto
non stanno lavorando, ma sono in cerca di un intomo al 18%, un numero ancora molto alto.
posto di lavoro. In altre parole, 1'economia sommersa spagnola
Tuttavia, come si puo esser certi the Ie e significativa, ma non spiega da sola 1'elevato
persone dicano la verita? Nonostante non ci tasso dl disoccupazione .
siano incentivi palesi a dichiarare it falso - le I disoccupati spagnoli sopravvivono grazie
risposte all'indagine sono confidenziali e non a sussidi particolarmente generosi? La rispo-
sono usate per determinate it diritto ai sussidi sta a no . Ad eccezione di due sistemi di sussi-
alla disoccupazione - chi lavora nell'economia di nelle regioni dell'Andalusia e dell'Estrema-
sommersa potrebbe preferire dichiararsi di- dura - con tassi di disoccupazione fra i pin
soccupato per non correre rischi . elevati di tutto it paese - i sussidi alla disoc-
L'entita dell'economia sommersa - la par- cupazione non sono superiori a quelli degli al-
te dell'attivita economica the non e misurata tri paesi dell'OCSE . Generalmente, essi am-
dalle statistiche ufficiali, sia perche tale attivita montano al 70% del salario per i primi sei
e illegale o (pin importante in questo caso) mesi e al 60% nei mesi successivi . I sussidi
perche Ic imprese e i lavoratori preferiscono sono pagati per tin periodo compreso tra 4 e
non registrarsi per non essere sottoposti agli 24 mesi, in base alla lunghezza della vita lavo-
obblighi fiscali - e una questione ampiamente rativa .
dibattuta in Spagna . Per questo motivo ne Ma allora come a possibile the sopravvi-
sappiamo molto di pin the in altri paesi . Nel vano quests disoccupati? La risposta risiede
1985, it governo spagnolo ha tentato di inda- nella struttura familiare spagnola. 11 tasso di
gare it fenomeno e ha organizzato un'indagine disoccupazione a pin elevato tra i giovani : ec-
dettagliata su 60 mila persone (e non fami- cede it 40% per i giovani tra i 16 e i 19 anni
glie) . Per indurre a dichiarare it veto, it que- ed e intorno al 40% per i giovani tra i 20 e i
stionario chiedeva un resoconto estremamente 24 . Di solito, i giovani rimangono in casa fin
preciso circa l'uso del tempo, rendendo diffi- verso i trent'anni, e a maggior ragione ora the
cile qualunque tentativo di elusione . Le rispo- it tasso di disoccupazione a tanto alto . Consi-
ste sono state molto interessanti . L'economia derando le famiglie al posto degli individui,
sommersa del paese - definita come it numero nel 1994 la proporzione di famiglie in cui nes-
di lavoratori non registrati presso la sicurezza suno era impiegato era meno del 10%, e la
socials - rappresentava dal 10 al 15% dell'oc- proporzione di famiglie senza reddito da lavo-
cupazione . Ma era composta soprattutto da ro ne sussidi di disoccupazione era intorno al
persone gia impiegate the svolgevano un se- 3% . La sopravvivenza della maggior pane dei
condo o terzo lavoro . Una stima pin accurata disoccupati a quindi affidata alla tipica strut-
del sondaggio indicava the solo it 15% dei di- tura familiare spagnola .
2 .2 . 11 tasso di inflazione
II deflatore del PhL . Supponiamo the it PIL nominale ($Y,) aumenti, ma the
it PIL reale (Y,) rimanga costante . Allora, l'incremento del Pit, nominale a dovuto
csclusivamente a un aumento dei prezzi . Questo motiva la definizione di deflato-
re del PIL, the dii it prezzo medio dci beni finali prodotti nell'economia . 11 defla
tore del PIL nell'anno t, P, a definito come il rapporto del PIL nominate sit] Pu
reale nell'anno t :
S Y, = P, )'
L'indice dei prezzi al consuno . 11 deflatore del PIL dii il prezzo medio dei
beni inclusi net PIL, cioe dei beni finali prodotti ncll'economia . Tuttavia, i consu-
matori sono interessati ai prezzi dci bent the constunano . I clue insiemi di prezzi
possono non essere gli stessi perche i beni prodotti nell'economia non necessaria-
mente coincidono con i beni acquistati dai consumatori . Alcuni dei beni net PIL
non sono venduti ai consumatori, ma alle imprese (ad esempio, gli utensili desti-
nati alla produzione), oppure al governo o all'estero . Inoltre, alcuni beni acqui-
stati dai consumatori non sono prodotti all'interno dell'cconomia, nma song im-
portati dall'estero .
Per questo motivo, per misurare it prezzo medio al consumo, o il cosiddetto
costo della vita, i macroeconomisti guardano a un altro indice, l'indice dei prezzi
al consurno (CPI, dall'acronimo inglcse)" . Per gli Stan Uniti, it CPI e disponibile
s Gli indici pubblicati sono spesso posti uguali a 100 invece cite a I nell'anno-base. 11 nu-
mero 100 a inteso in termini percentuali, 100%, in termini dcrimali i ukualc ad uno .
e 11 CPI non deve essere confuso con I'indice dei prezzi alla produzione (PPI, dall'acroni-
mo inglese) . the a un indice dei prezzi dei beni prodotti all'interno dc1 Lactic . nei settori mani-
fatturiero, minerario, agricolo . ittico, forestale e nelle imprese di pubblici scrvizi elettrici .
60 (
:APIT(1LO 2
(11 11 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
, k2l9641%61%8197019721974 1 y-n 11),
. 1 . ()198219841986198819901992199419961998
Ann,
sin dal 1917, con periodicity mensile . I dati sul PIL e sul deflatore del Pil .L invece
escono soltanto trimestralmente .
11 CPI esprime 11 costo in dollari dl un dato paniere di beni e servizi nel corso
del tempo . II paniere, costruito in base a uno studio dettagliato delta spesa dei
consumatori, tenta di rappresentare it paniere di consumo di un tipico consuma-
tore urbano . Esso viene rivisto all'incirca ogni 10 anni . Ogni mese, it Bureau of
Labor Statistics (BLS) ncgli Stan Uniti - l'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT)
in Italia - sguinzaglia i suoi impiegati in negozi e supermercati dci maggiori cen-
tri urbani per vedere cosa a successo ai prezzi dei beni inclusi nel paniere . Con
queste rilevazioni viene poi costruito l'indice dei prezzi al consumo .
Come it deflatore del PIL, it CPI c un numero indice . E fissato a 1 nel perio-
do scelto come base e quindi it suo livello c arbitrario . At momento in cui questo
libro c stato scritto, it pcriodo base era it 1982-84, cosicche l'indice per il 1982-
84 a pari a 1 . Net 1998, it CPI era 1,63 . 11 costo in dollari dello stesso paniere di
beni nel 1998 era put alto del 63% rispetto al 1982-84 .
A questo punto c iccito chiedersi perche it tasso di inflazionc differisca a se-
conda the si usi 11 deflatore del PII . o l'indicc dei prezzi al consumo . La risposta
e riportata nella figura 2 .3, the mostra entrambi i tassi di inflazione per gli Stati
Uniti a partire dal 1960 . Questa figura ci suggerisce due conclusioni .
• 110)1 c it deflatore del Pit . si muovono quasi sempre insieme . Nella nlag-
gior parte degli anni, infatti, i due tassi di inflazione differiscono meno dell'I`%% .
• Ci sono tuttavia delle eccezioni evidenti . Sia nel 1974 the nel 1979-80,
1'aumento del CPi e stato significativamente maggiore dcil'aumento del deflatore
del PIL . E non e difficile scoprirc perche . Si ricordi the it deflatorc del Pit . c it
prezzo dei beni produtti all'interno del paese, mentre it CPI e 11 prezzo dei beni
consrunati nel paese stesso . Pertanto, quando it prezzo dei beni importati aumen-
ta rispetto al prezzo dei beni prodotti all'interno, it CPI aumenta piit velocemente
del deflatore del PII . . Questo a esattamentc cio the a accaduto nel 1974 e nel
1979-80 . In entrambi i casi it prezzo del petrolio a duplicato . Anche se gli Stati
Uniti sono un produttore di petrolio, la produzione interna a largamente inferio-
re al consumo, per cui it paese rimane un importatore netto di greggio . E stato
proprio it prezzo del petrolio it responsahile delta divergenza tra i due indici .
I
5
act taw) cn tntlaztonc
0
c 4 in tunzione del tasso
• di disoccupazione
0
• nc•e li "tati t'nitL
3 0
c 2 0 1`)-ii n
• t 0 n Quando it lasso di di-
0 0 19 0 soccupazione a basso,
• l'intlazione tende ad
0 0
aumentare . Quando it
-I 0 0 0 0 tasso di disoccupazio-
_2
0 0 0 ne c alto, ('intlazione
v
•
tendc a diminuire .
_3 0 0
Fonti: Si veda la
I I I I 1 In
4
4,8 5,6 6,4 7,2 8,0 8,8 9,6 W,-1
Tasso di disoccupazione
In seguito non distingueremo tra i due indici se non per analizzare in detta
glio Ic lore, diffcrenze . Pertanto parleremo ~cmpliccmcnte di livello dei prezzi (P,) .
senza indicarc ,e avrem(, in mcntc it CI I c, ,I ,lctl .ttln-c (Ire Pit, .
7 La natura della curva di Phillips, come vcdremo nel capitolo 15, c camhiata rispetto alla
sua prima formulazione del 1958, ma it suo nome a tuttora utilizzato.
8 Questo prescinde dales variazioni del salario reale the accadrebhero anche in assenza
62 CAPITOLO 2
d'inflazionc . Per essere piu precisi, sarehbe meglio affermare che, con inflazione Aura . la varia
zione dei salari reali sarebbe indipendente dal Lasso d'intlazione .
UN VIAGGIO ATTRAVLRSO Il . LIBRO 63
Dopo aver definito i concetti principali, torniamo al tema centrale della ma-
crocconomia . Cosa determina it livello della produzione aggregata?
Una prima risposta a suggerita dalla lettura dei quotidiani : le variazioni dells
produzione sono dovute a movimenti nella domanda dei beni . Si leggono spesso
frasi del tipo : «II mese scorso la produzione e la vendita di automobili sono state
particolarmente elevate, apparentemente a causa di un'ondata di fiducia da parte
dei consumatorio . Questo tipo di spiegazioni si basa sul ruolo della domanda nel-
la determinazione del prodotto, cosi come di fattori quali la fiducia dei consuma-
tori, it livello di imposizione fiscale o i tassi di interesse .
Una visione piu complessa, e piu adatta a spiegare it costante aumento del
PIL reale dal 1960 a oggi (o le significative differenze di reddito pro capite tra
paesi diversi), suggerisce una risposta diversa . In questa visions, e it lato dell'of-
ferta the determina la produzione : quanto prodotto da un'economia dipende dal-
1'entita della sua forza lavoro, dal suo stock di capitale produttivo e dal livello
della sua tecnologia .
Entrambe le visioni sono corrette, ma esse si riferiscono a diversi orizzonti
temporali . I movimenti della produzione da un anno all'altro, o al limite nel cor-
so di pochi anni - cio the i macroeconomisti chiamano it breve periodo - dipen-
dono principalmente da variazioni nella domanda . Riduzioni della domanda, do-
vute a crolli di fiducia o altro, possono provocare una diminuzione del prodotto
aggregato (reccssione) . Tuttavia, su lunghi periodi di tempo, un decennio e oltre
- cio the i macroeconomisti chiamano il lungo periodo - la produzione a deter-
minata dal lato dell'offerta : dalla forza lavoro, dallo stock di capitale e dalla tec-
nologia. Per periodi di tempo intermedi - the i macroeconomisti, senza grossi
sforzi di fantasia, chiamano it medio periodo - sia la domanda the l'offerta svol-
gono un ruolo decisivo .
Questo modo di analizzare i movimenti della produzione aggregata a alla
base dell'organizzazione di questo libro . Prima ci concentreremo sulle fluttuazio-
ni di breve periodo, cioe sul ruolo della domanda . Poi ci sposteremo nel medio e
Iungo periodo . II libro e quindi organizzato come segue (figura 2 .5) .
∎ II capitolo 3 analizza it ipercato del beni" e sviluppa un modello provviso-
rio di determinazione della produzione di equilibrio : it modello a semplice, ma
molto utile . E un buon punto di partenza per introdurre molti degli strumenti
usati in macrocconomia . Tuttavia, questo modello e applicabile soltanto al breve
periodo, in quanto assume the Ic imprese siano disposte a fornire qualsiasi quan-
tity del bene a un dato prezzo . L'attenzione a quindi concentrata sully domanda
di beni come determinants della produzione .
' D'ora in poi. con «beni» intenderenio sia beni the servizi
64
:API-MIA)
( 2
Ft( : . 2 .5 .
Un viaggio intomo al mondo (capitolo 1)
Un viaggio attraverso it libro (capitolo 2)
i
Mercati rcali e finanziati
1 (modello 1S-L11)
(capitoli dal 3 al 5)
I li ,
1
Ruolo dells politica economics Patologic
I capltoll dal I)) .11 20) • Llevata disoccupazione (capitolo 23)
P • I :Ievata intlazionc (capitolo 24)
• Flcvato debito pubblico (capitolo 25)
1
Aggiungiamo I'accumulazione di
capitale e it progresso tccnologico
(capitoli dal 26 al 29)
• '----'
RIEPILOGO
10' 11 P11. - la misura della produzione ag- dei redditi dell'economia in un dato periodo
gregata di un'economia - puo essere visto sot- di tempo .
to tre aspetti : 1) it PIL e it valore dei beni e • II PIt_ nominale a uguale alla somma
servizi finali prodotti nell'economia in un delle quantity di beni finali valutati at prezzi
dato periodo di tempo ; 2) it PIL e la somma correnti . II PIL reale is Ia somma delle quanti-
del valore aggiunto nell'economia in un dato ty prodotte valutatc al prezzi di tin anno base.
periodo di tempo ; infine, 3) it PIL e la somma • La forza lavoro c definita comic Ia som-
66 CA I'I I'OLO 2
ma degli occupati e dei disoccupati . II tasso basso, l'inflazione tende ad aumentare ; quan-
di disoccupazionc e definito come la quota do it tasso di disoccupazione a alto, 1'inflazio-
dci disoccupati sul totale della forza lavoro . ne tends a diminuire .
Una persona a classificata come disoccupata • Gli economisti evidenziano the un'cle-
se non ha un lavoro e ne ha cercato uno nelle vata inflazione causa cambiamenti nella distri-
quattro settimane precedenti . buzione del reddito, distorsioni e incertezza .
• La legge di Okun a una relazione em- • I governi the spendono piu delle loro
pirica tra la crescita del PIL e le variazioni net entrate presentano disavanzi di bilancio . I
tasso di disoccupazione. Essa mostra the paesi the importano piu di gttanto non
un'elevata crescita della produzione a associa- esportino registrano disavanzi commerciali . I
ta a una riduzione del tasso di disoccupazione macrocconomisti guardano con preoccupa-
e viceversa . zione a questi disavanzi perche possono se-
• L'inflazione a 1'aumento del livello ge- gnalare la necessity di costosi aggiustamenti
nerale dei prezzi . 11 tasso di inflazione a it Las- futuri .
so a cui cresce it livello dei prezzi . I macroe-
conomisti considerano due misure del livello Non avrebbe senso riassumcre qui la
dci prezzi . La prima e it deflatore del PIL, the mappa presentata nell'ultimo paragrafo . E
dii il' prezzo medio dei beni finali prodotti pcro utile ricordare it principio alla base della
nell'economia . La seconda e I'indice dei prez- struttura del libro .
zi al consumo (CPI), the dy it prezzo medio • I movimenti della produzione net bre-
dei beni consurnati nell'economia . ve periodo dipendono principalmente da va-
• La curva di Phillips e la relazione em- riazioni della domanda . Nel tango periodo,
pirica tra it tasso di disoccupazione a le varia- invece, i movimenti della produzione dipen-
zioni net tasso di inflazione . Questa relazione dono da fattori di offerta - la forza lavoro, lo
e cambiata net corso del tempo a tra paesi . stock di capitale e lo stato della tecnologia .
Negli Stati Uniti, oggi si presenta in questo Nel medio periodo slit it lato della domanda
modo : quando it tasso di disoccupazionc e sic it Iato deII'ooflcrt,i song rilcvanti,
Termini chiave
I
UN VIAGGIO ATTKAVt:KSO 11 . LIBRO 67
Chain-type price indexes for gross-domestic del PIL con la variazione dell'indice dei
product (Indici a catena) . La prima colonna prezzi al consumo nello stesso periodo . C'e
da l'evoluzione del deflatore del PIL . Si differenza? Se si, a the cosa puo essere at-
confronti 1'ultima variazione del deflatore tribuita?