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Non passa giorno in cui i giornali non riportino notizie sulle intenzioni della
banca centrale di alzare o ridurre i tassi di interesse e sugli effetti che questo avrà
sull'economia . Il modello economico che abbiamo sviluppato nel capitolo 3 non
includeva i tassi di interesse . Questa semplificazione è molto forte, ed è quindi
venuto il momento di abbandonarla . Lo faremo in due tempi . Innanzitutto, in
questo capitolo guarderemo alla determinazione dei tassi di interesse, e al ruolo
della banca centrale . Nel prossimo capitolo vedremo come i tassi cli interesse in-
fluenzano l'attività economica .
Per capire cosa determina i tassi di interesse, dobbiamo concentrare l'atten-
zione sui mercati finanziari . È un compito difficile: nelle economie moderne ci
sono migliaia di attività finanziarie, e migliaia di tassi di interesse - tassi di inte-
resse sui titoli a breve termine, sui titoli a lungo termine, sui titoli di Stato, sulle
obbligazioni, ecc . Per procedere dobbiamo fare qualche semplificazione . Così
come abbiamo ipotizzato, nell'analisi del mercato dei beni svolta nel capitolo 3,
che ci fosse un solo tipo di beni, in questo capitolo assumiamo che ci sia un solo
tipo di titoli, e quindi un solo tasso di interesse . Solo in questo modo potremo
pensare alle determinanti del tasso di interesse . Come vedremo, il tasso di interes-
se è determinato dalla condizione di uguaglianza tra domanda di moneta e offer-
ta di moneta . Poiché la banca centrale può variare l'offerta di moneta, la politica
monetaria ha un effetto diretto sul tasso di interesse .
Questo capitolo ha tre paragrafi . Il paragrafo i è dedicato alla domanda di
moneta . 1 paragrafo 2 studia la determinazione del tasso di interesse sotto l'ipo-
tesi che l'offerta di moneta sia sotto il controllo diretto della banca centrale . Il
paragrafo 3 riconsidera la determinazione del tasso di interesse, introducendo le
banche come fornitrici di moneta, e considerando il ruolo della banca centrale .
Prima di iniziare, un avvertimento : l'analisi dei mercati finanziari e in genera-
le di temi legati alle attività finanziarie è un campo minato di trappole semanti-
che . Parole come «moneta» o «ricchezza» hanno un significato specifico in eco-
nomia, e spesso esso è diverso dal significato che queste stesse parole hanno nel
linguaggio comune . Lo scopo del quadro Attenzione alle trappole searaaftiche • mo-
neta, reddito o ricchezza? è di aiutarvi a evitare alcuni errori . Leggetelo attenta-
mente, e tornateci in caso di bisogno .
92 CAPITOLO 4
FOCUS
Attenzione alle trappole semantiche : valore della ricchezza in un dato momento nel
tempo . In un preciso istante, il valore totale
moneta, reddito o ricchezza? della ricchezza è fisso, non si può cambiare .
Ciò che potete fare è cambiarlo nel corso del
Nella vita di tutti i giorni usiamo le parole tempo, risparmiando o decumulando ricchez-
«moneta», «reddito» e «ricchezza» in modo za . Esso cambia nel tempo anche in base alle
abbastanza generico . Poiché in economia bi- variazioni nel valore delle attività finanziarie .
sogna essere più precisi, presentiamo una bre- Potete inoltre modificare la composizione del-
ve guida ad alcuni termini e al loro preciso si- la vostra ricchezza, ad esempio, la quota rela-
gnificato economico . tiva di azioni e di titoli nel portafoglio .
Il reddito è ciò che guadagniarno - dal la- Le attività finanziarie che possono essere
voro, dalle rendite, dagli interessi e dai divi- usate direttamente per acquistare beni sono
dendi . Esso è un flusso - in altre parole è chiamate moneta . La moneta include il circo-
espresso per unità di tempo : reddito settima- lante e i depositi bancari (in pratica i depositi
nale, reddito mensile o reddito annuale . a fronte dei quali si possono emettere asse-
Quando chiesero al miliardario J . Paul Getty gni) . Anche la moneta è uno stock . È possibi-
quale fosse il suo reddito, egli rispose «1 .000 le avere un'enorme ricchezza, ma poca dispo-
dollari», suscitando un'enorme sorpresa nel nibilità di denaro - ad esempio, un milione di
suo intervistatore . Quello che non disse era dollari in azioni, ma solo 500 dollari sul conto
che si trattava del suo reddito al minuto! corrente . Oppure, è possibile avere un reddi-
Il risparmio è la parte di reddito disponi- to elevato, ma poca disponibilità di moneta -
bile (reddito al netto delle imposte) che non è ad esempio, avere un reddito mensile di 10
consumata . Anch'esso è un flusso . Ad esem- mila dollari, ma un piccolo saldo positivo sul
pio, se risparmiate il 10% del vostro reddito, conto corrente bancario .
che supponiamo essere di 3 mila dollari al Linvestimento è un termine che gli eco-
mese, ogni mese risparmiare 300 dollari . Ri- nomisti riservano all'acquisto di nuovi beni
sparmi (al plurale) è spesso usato come sino- capitali, dai macchinari agli impianti . Conse-
nimo di ricchezza, il valore che abbiamo ac- guentemente, quando ci riferiamo all'acquisto
cumulato nel tempo . Per evitare confusioni, di azioni o di altre attività finanziarie, è me-
nel libro non lo useremo . glio usare il termine investimento finanziario .
La vostra ricchezza finanziaria, o sempli- In sostanza, in economia bisogna imparare
cemente la vostra ricchezza, è il valore di tut- ad essere precisi . E meglio non dire : «Maria
te le vostre attività finanziarie al netto delle fa un sacco di soldi», ma « Nlaria riceve un
vostre passività finanziarie . A differenza di reddito elevato» . Allo stesso modo, non si do-
reddito e risparmio, che sono variabili flusso, vrebbe dire : «Giovanni ha un sacco di soldi»,
la ricchezza finanziaria è uno stock . Essa dà il ma «Giovanni è molto ricco» .
La domanda di moneta
Assumiamo di poter scegliere tra due sole attività finanziarie :
• Moneta, che può essere usata per transazioni, ma non paga interessi . In
realtà ci sono due tipi di moneta : circolante, la moneta metallica e cartacea emes-
sa dalla banca centrale, e depositi bancari, a fronte dei quali è possibile emettere
assegni . La distinzione tra i due sarà importante più avanti quando analizzeremo
l'offerta di moneta, per il momento non è rilevante .
• Titoli, che non possono essere usati per transazioni, ma pagano un interes-
I MERCATI FINANZIARI 93
se positivo, i. In realtà ci sono molte altre attività diverse dalla moneta, in parti-
colare molti tipi di titoli, ciascuno di essi associato a un proprio tasso di interes-
se . Come abbiamo già annunciato, ignoreremo questo aspetto della realtà .
Supponiamo che, come risultato del risparmio del vostro reddito in passato,
oggi la vostra ricchezza finanziaria ammonti a 50 .000$ . Potreste voler continuare
a risparmiare in futuro per aumentare ulteriormente la vostra ricchezza, ma il suo
valore corrente è dato .
Supponiamo che la compravendita di titoli comporti dei costi, ad esempio, il
costo della telefonata all'intermediario finanziario e del pagamento delle imposte
sulla transazione . Quale sarebbe la vostra scelta di portafoglio? Più precisamente,
quanti dei vostri 50 mila dollari terreste in moneta e quanti in titoli?
Detenere tutta la ricchezza sotto forma di moneta è molto comodo : evita di
dover telefonare all'intermediario e di pagare i costi di transazione . Ma significa
anche non percepire alcun interesse sulla ricchezza accumulata . Al contrario, de-
tenere tutto in titoli rende interessi, ma costringe a chiamare l'intermediario ogni
volta che si vuol prendere un caffè o utilizzare i mezzi pubblici - un modo piut-
tosto scomodo di gestirsi la vita di tutti i giorni!
Chiaramente è utile detenere sia moneta sia titoli . Ma il punto è : in quali pro-
porzioni? La decisione dipende da due variabili fondamentali :
• Il livello delle transazioni. È abbastanza ragionevole che, in media, vogliate
avere abbastanza moneta da non dover ricorrere troppo spesso al vostro interme-
diario . Supponendo che spendiate in media 5 mila dollari al mese, potreste voler
tenere moneta in misura pari alla spesa di due mesi, 10 mila dollari, e titoli per il
resto, 50 .000 - 10 .000 = 40 .000 dollari . Se invece spendete in media 6 mila dollari
al mese, potreste tenere 12 mila dollari in moneta e 38 mila dollari in titoli .
• Il tasso di interesse sui titoli. L unica ragione per tenere parte della ric-
chezza in titoli è che questi fruttano un interesse . Se i titoli non pagassero alcun
interesse, tutta la ricchezza verrebbe detenuta in moneta : titoli e moneta rende-
rebbero lo stesso tasso di interesse (cioè un tasso nullo) e quindi la moneta sareb-
be più conveniente in quanto può essere usata per le transazioni .
Quanto più alto è il tasso di interesse, tanto più sopporterete i costi e la fati-
ca di curare la vostra posizione finanziaria, comprando e vendendo titoli, e tanto
maggiore sarà la parte di ricchezza che vorrete detenere in titoli . Se il tasso di in-
teresse è molto alto, potete decidere di ridurre all'osso la vostra moneta circolan-
te - ad esemplo detenendo quanto vi selve per un periodo di due settimane (nel
nostro esempio, 2 .500 dollari) - e investire tutto il resto in titoli . In questo modo,
potreste detenere in media 47 .500 dollari di titoli e percepire interessi maggiori .
Chiariamo meglio quest'ultimo punto . La maggioranza delle persone non detie-
ne titoli direttamente; pochi avranno un intermediario finanziario di fiducia . Ma di
fatto alcuni detengono titoli indirettamente, attraverso i fondi comuni monetari . I
fondi comuni monetari, molto diffusi negli Stati Uniti, ricevono fondi da individui
e da imprese e li usano per acquistare titoli, tipicamente titoli di Stato . Essi frutta-
no un tasso di interesse vicino a quello percepito sui titoli e trattengono la differen-
za per coprire i costi amministrativi e per ottenere un margine di profitto .
Nei primi anni Ottanta, con un tasso di interesse sui fondi comuni monetari
statunitensi pari al 14% l'anno, le persone che fino ad allora avevano depositato
tutta la loro ricchezza finanziaria in depositi bancari (che non fruttavano interes-
si) si resero conto del guadagno che avrebbero realizzato investendo nei fondi co-
muni monetari . Negli Stati Uniti, questi fondi ebbero quindi un gran successo .
Da allora, tuttavia, il tasso di interesse è diminuito . Nel 1998, il tasso di interesse
pagato sui fondi comuni monetari è sceso sotto il 5% . E certamente meglio di un
tasso nullo - quello pagato su molti depositi bancari - ma è chiaramente meno
94 CAPITOLO 4
interessante del tasso che prevaleva nel 1981 . Di conseguenza, molti cittadini
americani non investono più tutto il possibile in questi fondi . In altre parole, per
un dato livello di transazioni, essi tendono a detenere nei depositi bancari un im-
porto maggiore di quello del 1981 .
Formalizziamo ora la nostra discussione sulla domanda di moneta . Indichia-
mo l'ammontare di moneta che le persone vogliono detenere - la loro domanda
di moneta - con M 1 (l'apice d sta per domanda) . Abbiamo appena visto che la
domanda di moneta di un individuo dipende da due variabili : il suo livello eli
transazioni e il tasso di interesse . Questo ci suggerisce che la domanda di moneta
per l'economia nel suo insieme dipende dal livello totale delle transazioni nel-
l'economia e dal tasso di interesse . Il livello totale delle transazioni è difficile da
misurare, ma possiamo ragionevolmente assumere che sia più o meno proporzio-
nale al reddito nominale - o, equivalentemente, alla produzione nominale - che
nel capitolo 2 abbiamo indicato con SY . Se il reddito nominale aumenta, ad
esempio, del 10%, è ragionevole pensare che l'ammontare delle transazioni nel-
l'economia aumenti anch'esso di circa il 10°x . Possiamo quindi scrivere la rela-
zione tra domanda di moneta, reddito nominale e tasso di interesse come :
4 .1] M° = SYL(i)
1-1
I MERCATI FINANZIARI 95
Ftc . 4 .1 . L : cc n and :
I
i * ( Sì - > $Yl
Al Al'
Moneta, Al
Md
[4 .21 = L(i)
$Y
1 Approfondimento . Sebbene abbiamo assunto che la moneta non frutti alcun interesse,
alcuni depositi bancari rendono un tasso di interesse positivo . Tuttavia esso è significativamen-
te più basso di quello sui titoli, per cui l'ipotesi che la moneta non paghi interesse non è fuor-
viante . Per esercizio, potreste pensare a come cambierebbe l'equazione '_4 .2] se assumessimo
che la moneta frutti un tasso d'interesse positivo, ma basso .
96 CAPITOLO 4
Fonte : Board of 5 .0
15 .0
Governors of the
Federal Reserve
System . i 2 .5
2,5 1 1 1 1 1 1 : i I I I 1
19601962196419661968197019721974197619781980198219 41986198819901992199419961998
Anno
ta e titoli) . Ad esempio, i fondi comuni monetari (che non sono inclusi in M1)
consentono di solito di emettere assegni, ma soltanto per importi superiori a un
certo livello, fissato negli Stati Uniti a 500 dollari . I depositi a risparmio non
sono inclusi in M1, ma i fondi possono essere trasferiti da libretti di risparmio a
conti correnti in tempo reale e a costi quasi nulli .
I1 reddito nominale è misurato dal PIL nominale espresso in tassi annuali, $Y .
Il tasso di interesse, i, è misurato dal tasso di interesse medio pagato ogni anno
dai titoli di Stato (più precisamente, è la media nel corso dell'anno dei tassi sui
titoli di Stato a scadenza annuale) .
La figura 4 .2 ha due caratteristiche salienti .
1) La prima è il sensibile declino del rapporto tra moneta e reddito nominale
dal 1960 . Nel 1998 il tasso di interesse era più o meno allo stesso livello del
1960 . Eppure il rapporto tra moneta e reddito nominale è sceso dal 27% nel
1960 al '13% nel 1998 .
Gli economisti sono soliti riferirsi all'inverso di questo rapporto - cioè, al
rahr o_to tra ieddLtc nominale e n, >ncta - come alla velocità di circolazione della
moneta . Il termine deriva dalla seguente idea intuitiva : se il rapporto tra reddito
nominale e moneta è più elevato, il numero di transazioni, per una data quantità
di moneta, aumenta e quindi la moneta circola più velocemente . In altre parole,
la velocità della moneta è maggiore . Un modo alternativo - ma equivalente - di
descrivere la prima caratteristica della figura 4 .2 è dire che la velocità è aumenta-
ta da circa 3,7 (1!0,27) nel 1960 a circa 7,6 (1/0,13) nel 1998 .
Per quale motivo la velocità è aumentata tanto negli ultimi 40 anni? La ragio-
ne non è difficile da indovinare . Le numerose innovazioni avvenute nei mercati
finanziari hanno reso possibile detenere meno moneta per far fronte allo stesso li-
vello di transazioni . Forse lo sviluppo più importante è costituito dall'uso massic-
cio delle carte di credito . A prima vista, le carte di credito sembrerebbero mone-
ta : quando facciamo acquisti, non ci chiedono forse se intendiamo pagare in con-
tanti o con la carta di credito? Tuttavia, al di là delle apparenze, le carte di credi-
to non sono moneta . Quando usiamo la nostra carta di credito in un negozio, di
fatto noi non paghiamo . Paghiamo quando riceviamo l'addebito sul nostro conto
corrente . Le carte di credito ci consentono di concentrare molti pagamenti nello
1
i~tlth
I MERCA'T'I FINANZIARI 97
-1,6 Li
] ]i ELJ
íI I
-2 .4 I I I I F I I I
-1 .5 -0.9 -0 .6 -0,3 0,0 0 .3 0,6 0,9 1,2
Variazione del rapporto moneta,/reddito nominale
, Alcune carte di credito (' ma non tutte) consentono anche di differire il pagamento, e
quindi di prendere a prestito, spesso a un tasso d'interesse meno conveniente . Ma questa fun-
zione delle carte di credito non è rilevante ai Fini della nostra discussione .
98 CAPITOLO 4
Questa equazione ci dice che il tasso di interesse deve essere tale da indurre gli
individui a detenere una quantità di moneta pari all'offerta di moneta . Questa re-
lazione di equilibrio è chiamata curva LM; .
La condizione di equilibrio [4 .3] è riportata nella figura 4 .4 . Esattamente
come nella figura 4 .1, la moneta è misurata sull'asse orizzontale e il tasso di inte-
resse sull'asse verticale . La domanda di moneta, AP*, disegnata per un dato livello
di reddito nominale, è inclinata negativamente : un tasso di interesse più elevato
induce una minore domanda di moneta . L'offerta di moneta è fissa e quindi non
dipende dal tasso di interesse . Essa è rappresentata da una retta verticale disegna-
ta in corrispondenza dello stock di moneta, l, ed è indicata con Al . L'equilibrio
X
3 Approfondimento . Le lettere L e ,11 in LAI stanno per «liquidità» e «moneta» . Gli eco-
nomisti usano la liquidità come misura della facilità e della convenienza con le quali un'attività
finanziaria può essere scambiata con moneta, cioè venduta . In questo senso, la moneta è com-
pletamente liquida, mentre altre attività lo sono meno . Perciò si può pensare alla domanda di
moneta come alla domanda di liquidità . Questa è l'origine della lettera L nella LM . La lettera
M sta per «moneta» : la domanda di liquidità deve essere uguale all'offerta di moneta .
I MERCATI FINANZIARI 99
.
:
Ft( 4 .4 . La dete r li-
(lei tasso di
11 tasso di interesse di
equilibrio é tale da
eguagliare domanda e
offerta di moneta .
'k t.
Moneta, 1I
' m,;
,; iSY' > SY
1I
Moueta, .\1
la domanda di moneta per ogni livello del tasso di interesse . La curva di doman-
da si sposta verso destra, da L- a M''. L'equilibrio si sposta da A ad A' e il tasso
di interesse di equilibrio aumenta da i a i' . Quindi, tn-t aumento dei reddito no-
minale provoca un incren- rento del tasso di interesse . La ragione è chiara : al tasso
di interesse iniziale, la domanda di moneta eccede l'offerta di moneta (che rima-
ne invariata) . Per indurre gli individui a detenere una quantità inferiore di mone-
ta è necessario un aumento del tasso di interesse .
La figura 4 .6 mostra gli effetti di un aumento dell'offerta di moneta sul tasso
di interesse . L'equilibrio iniziale è nel punto A, con un tasso di interesse pari a i .
Un aumento dell'offerta di moneta, da M a M', sposta verso destra la curva di of-
100 CAPITOLO 4
A'
'IVI
;tf '
\loncta, \T
Per capire meglio i risultati illustrati dalle figure 4 .5 e 4 .6, possiamo guardare
da vicino il modo in cui la banca centrale varia l'offerta di moneta e le conse-
guenze del suo operato sui mercati finanziari .
Supponiamo che la banca centrale vari l'offerta di moneta nell'economia at-
traverso l'acquisto e la vendita di titoli sul mercato dei titoli . Se desidera aumen-
tare lo stock di moneta, la banca centrale compra titoli e li paga con moneta,
creando in tal modo nuova moneta . Se invece vuole diminuire lo stock di mone-
ta, vende titoli e rimuove dalla circolazione la moneta che riceve in pagamento .
Queste operazioni sono chiamate operazioni di mercato aperto perché avvengo-
no nel «mercato aperto» dei titoli . Si tratta di un metodo standard seguito dalle
banche centrali per variare lo stock di moneta nelle economie moderne .
Il bilancio della banca centrale è riportato nella figura 4 .7 . Le sue attività
sono costituite dai titoli che detiene in portafoglio . Le passività sono costituite
dallo stock di moneta nell'economia . Le operazioni di mercato aperto comporta-
no variazioni di pari importo nell'attivo e nel passivo del bilancio . Se la banca
centrale compra, ad esempio, titoli per un trilione di dollari, l'ammontare di titoli
che detiene sarà più alto di un milione di dollari e la moneta in circolazione sarà
più alta dello stesso importo . Se invece la banca centrale vende titoli per un tri-
lione di dollari, sia l'ammontare di titoli in portafoglio sia la moneta in circolazio-
ne nell'economia saranno più bassi di un milione di dollari .
Descriviamo ora più specificamente il funzionamento del mercato dei titoli .
Abbiamo assunto che il mercato dei titoli determini il tasso di interesse di equili-
brio sui titoli stessi . In realtà, sul mercato dei titoli si determina non il tasso di inte-
resse, ma il prezzo dei titoli . Dal prezzo si calcola poi il tasso di interesse sui titoli .
Vediamo più precisamente la relazione tra prezzo dei titoli e tasso di interesse .
Supponiamo clic i titoli siano annuali e che garantiscano il rimborso di 100$
dopo un anno . Negli Stati Uniti, i titoli emessi dallo Stato sono chiamati T-bills
(titoli del Tesoro a breve), oppure T-bonds (titoli del Tesoro a lunga) . Supponia-
mo che il loro prezzo oggi sia di SP[, (dove B sta per bond o bill) . Se compriamo
il titolo oggi e lo teniamo per un anno, il tasso di interesse che riceviamo sarà
uguale a (1 OOS - SPt3 )/$P„ (ciò che otteniamo alla fine dell'anno meno quanto pa-
ghiamo per acquistarlo oggi, diviso per il prezzo del titolo oggi) . Di conseguenza,
il tasso di interesse di un titolo annuale è dato da :
1005 - $PB
Z spa
Ad esempio, se $PB è uguale a 95S, il tasso di interesse sarà pari a 5$/95S = 5,3 % .
Se invece $PB è uguale a 90$, il tasso di interesse sarà dell'11,1% . Ouanro più ele-
valoeil prezzo deltitolo,tantominore sarà il tasso di interessepagato dal titolo
stesso .
Equivalentemente, se conosciamo il tasso di interesse, possiamo risalire al
prezzo del titolo . Riordinando i termini nella formula precedente, il prezzo di un
titolo annuale è dato da :
= 100$
$PB
1+i
Il prezzo del titolo è uguale al rimborso finale (ottenuto dalla vendita del titolo)
diviso per (1 + i) . Quindi, se il tasso di interesse è positivo, il prezzo del titolo è
inferiore al valore di rimborso . Quanto maggiore è il tasso di interesse, tanto mi-
nore sarà il prezzo del titolo oggi . Quando i giornali scrivono che «il mercato dei
titoli oggi è salito» significa che i prezzi dei titoli sono aumentati e quindi i tassi
di interesse sono scesi .
Vediamo ora gli effetti di un'operazione di mercato aperto con cui la banca
centrale aumenta l'offerta di moneta - un'operazione espansiva di mercato aper-
to . In questa transazione, la banca centrale acquista titoli sul mercato dei titoli e
paga emettendo nuova moneta . Poiché acquista titoli, la banca fa aumentare la
domanda di titoli e di conseguenza ne aumenta il prezzo . In altre parole, il tasso
di interesse sui titoli scende . Quando, invece, la banca centrale vuole ridurre l'of-
ferta di moneta - con un'operazione restrittiva di mercato aperto - vende titoli .
Questo provoca una riduzione del loro prezzo e quindi un aumento del tasso di
interesse .
Riassumendo :
• Il tasso di interesse è determinato dall'uguaglianza tra offerta di moneta e
domanda di moneta .
1 02 CAPITOLO 4
I ME -C \i i 1 (' \NZTAR1 1 03
Ftc . 4 .8 . 11bilancio
a) Banca centrale '2) Banche delle banche e il nuo-
vo bilancio della ban-
Attività Passivi tà Attività Passività
ca centrale .
Titoli Moneta della banca centrale (1) Riserve Depositi in conto (4)
= Riserve (2) Prestiti corrente
+ circolante (3) Titoli
,?pp ,fin climento . Le banche in realtà offrono anche altri tipi ch depositi, come i depositi
a risparmio e i depositi vincolati . Poiché questi non possono essere usati direttamente nelle tran-
sazioni, non sono moneta . Nel seguito ignoreremo questa parte dell'attività delle banche, perché
non è fondamentale per la nostra discussione . Le banche, inoltre, sono le principali istituzioni fi-
nanziarie che offrono depositi in conto corrente, ana non le uniche . Nel testo ignoreremo questa
complicazione e indicheremo con «banche» tutti i fornitori di depositi in conto corrente .
104 CAPITOLO 4
FOCUS
sportelli per ritirare i propri depositi e le ban- senza dell'assicurazione federale . Una soluzio-
che sane sono protette da fallimenti a catena . ne alternativa, spesso proposta ma non appli-
Tuttavia, molti osservatori hanno rilevato cata, è costituita dall'introduzione di vincoli di
che l'assicurazione federale sui depositi soffre portafoglio . Tali vincoli obbligherebbero le
di problemi propri . Dato che i correntisti non banche a detenere titoli di Stato sicuri e liqui-
devono più preoccuparsi dei loro depositi, essi di, come i T-billc (titoli del Tesoro a breve) .
non controllano più lo stato di salute delle loro Questo eviterebbe sia l'assalto agli sportelli, sia
banche, incentivando le stesse a comportarsi in la necessità dell'assicurazione federale sui de-
modo imprudente : esse concedono prestiti ri- positi . I prestiti alle imprese sarebbero invece
schiosi che non avrebbero mai concesso in as- effettuati da altri intermediari finanziari .
106 CAPITOLO
ciò assumiamo che la domanda totale di moneta sia data dalla stessa equazione di
prima (l'equazione [4 .1]) :
[4 .41 Md = $YLI i )
1-1
Questo ci porta alla seconda decisione . Conce decidono gli individui quanto tene-
re in circolante e quanto in depositi? Il circolante e più conveniente per le picco-
le transazioni ; gli assegni per le grandi transazioni . Tenere moneta sul conto cor-
rente è più sicuro che tenerla in contante . Qui assumiamo semplicemente che gli
individui tengano una proporzione fissa della loro moneta in circolante - chiama-
ta c - e, di conseguenza, una proporzione fissa (1 - c) in depositi . Negli Stati Uni-
ti, gli individui tengono il 40% della loro moneta sotto forma di circolante . quin-
di c = 0,4 .
Chiamiamo la domanda di circolante CU`' (CU per circolante, d per doman-
da) . Chiamiamo la domanda di depositi in conto corrente D' (D per depositi, d
per domanda) . Le due domande sono date da :
[4 .7] R = OD
Abbiamo visto che oggi negli Stati Uniti il coefficiente di riserva è circa del 10%,
quindi 0 è circa 0,1 .
Se gli individui vogliono tenere D` in depositi, allora, dall'equazione [4 .7], le
banche devono tenere OD' in riserve. Combinando le equazioni [4 .6] e [4 .7], la
seconda componente della domanda di moneta - la domanda di riserve da parte
delle banche - è data da :
I MERCATI FINANZIARI 1 07
[4 .9] H = CU' + Re
Sostituiamo CU" e R •' con le loro espressioni dalle equazioni [4 .5] e [4 .8] per ot-
tenere :
[4 .101 H = [c + 0 (1 - c)]$IZ(i)
L'offerta di moneta (il lato sinistro) è uguale alla domanda di moneta (il lato de-
stro), che a sua volta è uguale al termine in parentesi moltiplicato per la doman-
da aggregata di moneta .
Guardiamo attentamente il termine tra parentesi . Assumiamo che gli indivi-
dui tengano soltanto circolante : c = 1, Allora, il termine in parentesi è uguale a 1,
e l'equazione è esattamente uguale all'equazione [4 .31 nel paragrafo 2 (con la let-
tera H al posto della lettera M sul lato sinistro, ma sia H che AI stanno per offer-
ta di moneta da parte della banca centrale) . In questo caso, gli individui tengono
solo circolante, e le banche non hanno alcun ruolo nell'offerta di moneta .
Assumiamo invece che gli individui non tengano affatto circolante, ma soltan-
to depositi in conto corrente . In questo caso c = 0, e il termine in parentesi è
uguale a 0 . Supponiamo ad esempio 0 = 0,1, per cui il termine in parentesi è
uguale a 0,1 . Allora, la domanda di riserve è un decimo dell'intera domanda di
moneta . Questo è facile da capire : gli individui tengono solo depositi in conto
corrente ; per ogni dollaro che vogliono tenere, le banche hanno bisogno di 10
centesimi di riserve . La domanda di riserve è un decimo della domanda aggregata
di moneta .
Fu ; . 4 .10. La (letermi-
nazione del tasso di
_~ Offerta
interesse se la moneta
com rende de )ositi
't1 'n[`ro cor : nre ',
Domanda
:
CIT
+ Pc ,
H
Base monetaria H
1 08 CAPITOLO 4
Tralasciando questi due casi estremi, si noti che, finché gli individui tengono
depositi in conto corrente (cioè quando c < 1), il termine in parentesi è minore di
1 : la domanda di moneta emessa dalla banca centrale (tutto il lato destro) è infe-
riore alla domanda aggregata di moneta T(SYLIi)) . Questo deriva dal fatto che la
domanda di riserve da parte delle banche è solo una frazione della domanda di
depositi .
La condizione di equilibrio [4 .10] è rappresentata graficamente nella figura
4.10 . La figura assomiglia alla figura 4 .4, ma con la base monetaria al posto della
moneta sull'asse orizzontale . Il tasso di interesse è misurato sull'asse verticale . La
domanda di base monetaria, CU'' = R" è disegnata per un dato livello di reddito
nominale . Un maggior tasso di interesse comporta una minor domanda di base
monetaria per due ragioni. La domanda di circolante scende ; anche la domanda
di depositi diminuisce, facendo diminuire la domanda di riserve da parte delle
banche. L'offerta di moneta è fissa, ed è rappresentata da una linea verticale in
corrispondenza di 11 . L'equilibrio è nel punto A, con un tasso di interesse i.
Gli effetti di variazioni del reddito nominale o dell'offerta di base monetaria
sono qualitativamente uguali a prima . In particolare, un aumento dell'offerta di
moneta sposta verso destra la curva di offerta . Questo riduce il tasso di interesse.
Come prima . un aumento della base monetaria fa diminuire il tasso di interesse ;
simmetricamente, una diminuzione della base monetaria fa aumentare il tasso di
interesse . Il resto del paragrafo è dedicato alla comprensione di questo risultato .
I MERCATI FINANZIARI 1 09
La serie in parentesi è una serie geometrica, per cui la sua somma è pari a 1/(1 -
0,9) = 10 (vedi l'appendice 2) . Quindi, l'offerta di moneta aumenta di 1000 , cioè
10 volte l'aumento iniziale della base monetaria .
Il fatto che il moltiplicatore della moneta sia pari a 10 non deve sorprenderci .
Prima infatti abbiamo mostrato che quando il pubblico non vuole detenere mo-
neta, il moltiplicatore della moneta è uguale all'inverso del rapporto riserve/depo-
siti, che qui è pari a 0,1 . Questa derivazione ci dà un altro modo utile di pensare
al moltiplicatore della moneta : possiamo pensare all'aumento finale dell'offerta di
moneta come al risultato di una serie di operazioni di mercato aperto - consistenti
nell'acquisto di titoli - delle quali la prima è eseguita dalla banca centrale, le altre
dalle diverse banche coinvolte, Ogni operazione provoca un incremento dell'of-
ferta di moneta . Alla fine, l'aumento dell'offerta di moneta è pari a dieci volte
l'incremento iniziale della base monetaria .
Riassumendo, quando si considera che la moneta è composta sia da circolan-
te, sia da depositi bancari, il modo migliore di pensare alla determinazione del
tasso di interesse è in termini di eguaglianza tra domanda e offerta di moneta .
Variazioni dell'offerta di moneta, condotte dalla banca centrale attraverso opera-
zioni di mercato aperto . influiscono sul tasso di interesse di equilibrio : un'espan-
sione monetaria riduce il tasso di interesse ; una restrizione monetaria aumenta il
tasso di interesse,
• La domanda di moneta dipende positi- ta) fa diminuire il prezzo dei titoli, e il tasso
vamente dal livello delle transazioni nell'eco- di interesse aumenta .
nomia e negativamente dal tasso di interesse . ® Quando le persone tengono sia circo-
• Data l'offerta di moneta, un aumento lante sia depositi bancari, la banca centrale
del reddito genera un incremento della do- non controlla direttamente l'offerta di mone-
manda di moneta e del tasso di interesse . Un ta . Il tasso eli interesse deve essere tale da
aumento dell'offerta di moneta provoca inve- eguagliare domanda e offerta di moneta .
ce una riduzione del tasso eli interesse . f ' In un'economia dove le persone tengo-
• La banca centrale influenza il tasso di no sia circolante sia depositi, l'effetto sull'of-
interesse soprattutto attraverso le operazioni ferta di moneta di una data variazione della
di mercato aperto . Un acquisto di titoli (che base monetaria è dato dal moltiplicatore della
equivale a un aumento dell'offerta di moneta) moneta . Quanto più grande è il moltiplicato-
fa aumentare il prezzo dei titoli, riducendone re, tanto maggiore l'effetto di una data varia-
il tasso di interesse . Una vendita di titoli (che zione della base monetaria sull'offerta di mo-
equivale a una riduzione dell'offerta di mone- neta, e quindi sul tasso di interesse .
Termini chiave
banca centrale M1
mercati finanziari velocità di circolazione della moneta
moneta curva LV
titoli operazioni di mercato aperto
moneta circolante, contante operazioni di mercato aperto espansive o re-
depositi bancari strittive
reddito intermediazione finanziaria
flusso rapporto riserve/depositi
risparmio riserve bancarie
risparmi corsa agli sportelli o crisi di liquidità
ricchezza finanziaria, o ricchezza vincoli di portafoglio
stock moltiplicatore della moneta
investimento base monetaria, moneta emessa dalla banca cen-
investimento finanziario trale o moneta ad alto potenziale
fondi comuni monetari
1 . Gli sportelli automatici hanno senza rare l'impatto di un aumento del tasso di in-
dubbio spostato le preferenze dei consumatori teresse sulla velocità .
dal contante ai depositi bancari . Quale pensa-
te sia stato l'effetto sulla domanda di moneta
nel suo insieme? 4 . Supponete che un titolo paghi 1 .000
dollari dopo un anno .
2 . Supponete che una persona con una a) Qual è il tasso di interesse sul titolo se
il prezzo del titolo oggi è :
ricchezza di 25 mila dollari e un reddito an-
i) i 00S?
nuo di 50 mila dollari abbia la seguente fun-
ii) 800$?
zione di domanda di moneta :
iii) 900$?
AF = SY (0,5 - i) b) Le risposte al punto a) indicano una
relazione positiva o negativa tra il prezzo dei
titoli e il tasso di interesse sugli stessi?
a) Qual è la domanda di moneta di que-
c) Quale dovrebbe essere il prezzo del ti-
sta persona quando il tasso cli interesse è del
5%? E se fosse dei 10%? tolo affinché esso renda un tasso di interesse
del 10%?
b) Qual è la sua domanda di titoli quan-
do il tasso di interesse è del 5% o del 10%?
c) Riassumete i vostri risultati descrivendo 5 . Supponete che :
l'impatto di un aumento del tasso di interesse 1) il pubblico non detenga moneta
sulla domanda di moneta e sulla domanda di 2) il rapporto riserve/depositi sia 0,2 ;
titoli . 3) la domanda di moneta sia data dalla
seguente equazione:
3 . Usando le informazioni dell'esercizio 2
e assumendo che la domanda di moneta sia H'' = $Y(0,2 - 0,8i)
uguale all'offerta di moneta :
a) trovate 1'espressíone della velocità per Inizialmente, la base monetaria è 100 miliardi
ogni livello del tasso di interesse ; di dollari e il reddito nominale 5 mila miliardi
b) usate questa espressione per determi- di dollari .
To-'- -
Per una descrizione più dettagliata dei rio . Ottimo è K . Glenn Hubbard, Vloney, the
mercati e delle istituzioni finanziarie, potreste Financial System and the Economy, Reading,
leggere un testo su moneta e sistema banca- MA . Addison-Wesley, 1994 .