PTOF
PIANO TRIENNALE OFFERTA
FORMATIVA
ANNI SCOLASTICI: 2019/20 -2020/21-2021/22
INDICE:
Sommario
PREMESSA _____________________________________________________________________________________________ 3
CENNI STORICI ________________________________________________________________________________________ 5
PROGETTO EDUCATIVO ______________________________________________________________________________ 6
FINALITÀ ______________________________________________________________________________________________ 7
I CAMPI DI ESPERIENZA E I TRAGUARDI __________________________________________________________ 10
LO SPECIFICO DELLA SCUOLA ______________________________________________________________________ 14
IL TEMPO _____________________________________________________________________________________________ 18
LE SEZIONI ___________________________________________________________________________________________ 21
LE UNITÀ DI APPRENDIMENTO ____________________________________________________________________ 22
I PROGETTI ___________________________________________________________________________________________ 26
LA DOCUMENTAZIONE ______________________________________________________________________________ 28
LA VALUTAZIONE____________________________________________________________________________________ 28
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA ________________________________________________ 29
I TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE E OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. ______ 29
SCUOLA INCLUSIVA E SCELTE EDUCATIVE _______________________________________________________ 30
LE DIVERSE ABILITÀ E I BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI ______________________________________ 31
ALUNNI STRANIERI E SGUARDO INTERCULTURALE ____________________________________________ 32
LA CONTINUITÀ EDUCATIVA _______________________________________________________________________ 32
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA ______________________________________________________________________ 33
RISORSE DELLA SCUOLA ____________________________________________________________________________ 34
FORMAZIONE IN SERVIZIO _________________________________________________________________________ 36
SERVIZIO ZERO - TRE _______________________________________________________________________________ 37
CONTINUITÀ CON LA SCUOLA DELL'INFANZIA __________________________________________________ 41
SERVIZI ESTIVI _______________________________________________________________________________________ 41
Premessa
Dall’anno scolastico 2000/2001 la scuola ai sensi della Legge 10/03/2000 è riconosciuta scuola
paritaria d’ispirazione cristiana. La legge definisce “scuole paritarie” (L.10 marzo 2000, n°62) le
istituzioni scolastiche non statali che, a partire dalla scuola dell’Infanzia, corrispondono agli
ordinamenti generali dell’istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono
caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia fissati dalla legge medesima
Nel sistema nazionale dell’istruzione, quindi le istituzioni scolastiche sia statali che paritarie
concorrono, nella loro specifica autonomia, a realizzare l’offerta formativa sul territorio. In tale
contesto le amministrazioni pubbliche, nell’esercizio delle rispettive competenze, intervengono a
sostenere l’efficacia e l’efficienza dell’intero sistema nazionale di istruzione.
La riforma del sistema nazionale d’istruzione (L.13luglio 2015 n°107) stabilisce che le istituzioni
scolastiche predispongono il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F) e le scuole dell’infanzia
paritarie elaborano tale piano nell’ambito della propria autonomia organizzativa e didattica.
Il Piano ha valore triennale e può essere rivisto annualmente, sempre entro ottobre.
Il P.T.O.F. della scuola dell’Infanzia A. Pedretti, coerente con gli obiettivi generali educativi
determinati a livello nazionale dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e
del primo ciclo d’istruzione” (MIUR settembre 2012) viene elaborato dal Collegio Docenti ed adottato
dal Consiglio della Scuola.
Scuola dell’Infanzia “A. Pedretti” è una fondazione istituita nel 1874 grazie ad alcune disposizioni del
Sig. Pedretti, residente a Presezzo, che alla sua morte, lasciò la propria abitazione perché fosse
adibita a scuola per tutti i bambini del paese, affinché attraverso di essa fossero formati
umanamente e cristianamente. Fin dai primi statuti si scopre che la scuola fu aperta a tutti, con una
particolare attenzione verso coloro che mostravano difficoltà reali, soprattutto economiche. Tutto
affidato alle Suore del Bambino Gesù.
Ora la scuola è un ente morale privato paritario di ispirazione cristiana, che cerca di restare fedele a
quei principi basilari dello statuto.
La scuola gestita da un Consiglio di Amministrazione eletto dal comune ogni cinque anni, mentre la
parte educativa è interamente affidata alla Coordinatrice e alle Insegnanti.
In quanto scuola paritaria, la scuola dell’infanzia A. Pedretti, si inserisce nel sistema pubblico
integrato dell’istruzione in armonia con i principi della Costituzione e della legge di parità e “ si
rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni ed è la risposta al loro diritto all’educazione e
alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione
della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti
dell’Unione Europea”. (Indicazioni Nazionali 2012)
Il progetto educativo è il criterio ispiratore delle scelte che la scuola farà durante l’anno. Tre i suoi
valori fondamentali:
La scuola dell’Infanzia A. Pedretti è una scuola associata all’Adasm-Fism e si inserisce in una rete di
scuole beneficiando di un collegamento organico e stabile con le altre scuole del territorio.
Si propone come:
• scuola che valorizza, alla luce degli insegnamenti della Chiesa, la dimensione religiosa
come risposta al bisogno ontologico di senso
• scuola inclusiva dove l’accoglienza non è solo un “tempo” della giornata ma uno stile
e una caratteristica della scuola che sa accogliere ogni bambino considerandolo nella
sua specificità e originalità ma come creatura e progetto d’amore di Dio e dove si
imparano a valorizzare le differenze perché il rispetto, la partecipazione e la
convivenza non sono solo parole, ma l’essenza stessa della scuola.
• scuola che accanto alla centralità del bambino, valorizza la centralità dell’adulto
(docente, educatore, genitore, operatore scolastico) in quanto capace di proposte
significative, di essere guida e sostegno nel gratificare, incoraggiare, correggere e
soprattutto capace di essere testimone coerente della significatività delle regole e
del progetto educativo
FINALITÀ GENERALI
• all’accoglienza e all’inclusione
• all’apertura al territorio
FINALITÀ SPECIFICHE
La scuola si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della
competenza e li avvia alla cittadinanza.
“CONSOLIDARE L’IDENTITÀ”
Significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella
molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a
conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi
ruoli e forme di identità quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un
territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale,
caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli”
“SVILUPPARE L’AUTONOMIA”
Significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere
aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e
strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni,
imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più
consapevoli”
“ACQUISIRE COMPETENZE”
Significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza
attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti;
significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze
e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare,
“ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi”
• la competenza matematica-scientifica-tecnologica
• la competenza digitale
• imparare ad imparare
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni
bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale
(Indicazioni Nazionali)
I “campi di esperienza” sono un legame tra l’esperienza vissuta prima dell’ingresso nella scuola
dell’infanzia e quella successiva nella scuola di base; sono luoghi del fare e dell’agire e opportunità di
riflessione e di dialogo attraverso i quali i bambini vengono progressivamente introdotti nei sistemi
simbolici culturali.
Il sé e l’altro
• Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della
comunità e le mette a confronto con le altre.
• Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a
riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
• Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è
bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri
diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.
• Riconosce i più importanti segni della cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi
pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e delle città
Il corpo e il movimento
• Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei
giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di
adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.
• Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di
movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.
• Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di
animazione.), sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere
d’arte.
I discorsi e le parole
• Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in
un futuro immediato e prossimo.
• Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, fenomeni
naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
• Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili
usi.
• Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con
quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre
quantità.
Presezzo è un comune di circa 4.800 abitanti. Presezzo, è un centro di pianura, di origine antica, che
accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il commercio. I presezzesi, sono
quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che interessato in passato da una forte crescita
edilizia, ha portato al sorgere di più villaggi residenziali. Il territorio presenta un profilo geometrico
molto regolare, con impercettibili differenze di altitudine, che determinano nell'abitato, diviso in due
parti da una strada provinciale, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante.
Attraversato dal torrente Lesina, sorge nelle immediate vicinanze di Bergamo, sulla destra del fiume
Brembo, tra i comuni di Ponte San Pietro, Bonate Sopra e Mapello. Esiste un calo demografico
dovuto anche alla rallentata espansione edilizia che pur avendo recuperato il territorio occupato in
precedenza dalla caserma, ha visto, ritornare in paese persone che si erano trasferite inizialmente nei
paesi limitrofi e poche famiglie nuove.
Solo una piccola parte dei loro bambini frequenta la scuola dell’infanzia. Per motivi economici, infatti,
sono molte le famiglie che decidono di far frequentare solo l’ultimo anno della scuola dell’infanzia ai
propri figli, avendo come obiettivo la preparazione alla frequenza della scuola primaria.
Il percorso così limitato non assicura un percorso di integrazione e preparazione sufficiente di questi
bambini, il tutto si ripercuote con la comparsa di difficoltà nel contesto della scuola dell’obbligo.
Difficoltà spesso aggravate dalla difficoltà da parte delle famiglie, di aiutare i figli nello svolgimento
dei compiti assegnati a casa.
• il nido,
Livello organizzativo
“il curricolo non coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche che si realizzano nella
sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma si
esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove le
stesse routine svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come basi
sicure per nuove esperienze e nuove sollecitazioni”
L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica dell’ambiente
educativo e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica.
GLI SPAZI
Gli spazi offerti dalla scuola rispondono ai bisogni di accoglienza e serenità, di movimento, di
sicurezza, di stimolo alla curiosità e all’apprendimento del bambino.
“lo spazio parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di
intimità e di socialità, attraverso l’ambientazione fisica, la scelta di arredamenti e oggetti volti a
creare un luogo funzionale e invitante” (Indicazioni Nazionali)
• un dormitorio
• personale addetto
• un ampio giardino con spazi ombrosi, giochi ricreativi e uno spazio adibito ad orto
• una sezione primavera posta al piano terreno con refettorio e sevizi igienici annessi
Sezione primavera
posta al piano terreno con refettorio e sevizi igienici annessi
Gli spazi della sezione primavera vengono costantemente monitorati, in modo tale da essere
modificati qualora il gruppo di bambini ne abbia bisogno (ad esempio tramite la creazione di nuovi
angoli o l’ampliamento di altri per soddisfare le tappe dello sviluppo del gruppo e seguirlo man mano
nella scoperta di nuovi stimoli). La sezione viene adibita per il pranzo e il gioco, e per i bambini che
frequentano a tempo pieno, per il riposo pomeridiano.
Sala da pranzo
La sala è allestita con tavoli rotondi suddivisi in cinque gruppi.
Ogni gruppo ha la sua collocazione, i bambini vengono seguiti dalle loro insegnanti che si occupano di
aiutarli nell’affrontare questo momento delicato. L’obiettivo è di assicurare ai bambini di poter
vivere il pranzo come momento di piacere, di educazione alla salute, al bello, all’armonia. Le
insegnanti condividono le stesse regole dello stare a tavola. I bambini di ogni gruppo, seguendo una
turnazione, sono coinvolti attivamente nell’aiuto dei compagni assumendosi gli incarichi del
cameriere. Viene offerta ai bambini anche la possibilità di servirsi in autonomia nel poter prendere
altro cibo, se desiderato, con la richiesta che quanto viene preso venga però consumato.
I servizi igienici
La routine del bagno è un’opportunità per leggere i segnali e i ritmi del proprio corpo, consolidare
delle pratiche di cura, sostenere l’autonomia e la fiducia nel fare da sé, promuovere il rispetto verso
sé stessi e verso gli altri, rispettare le regole comuni, accrescere il senso di responsabilità.
Alla routine del bagno viene dedicato un tempo necessario, viene rispettata la privacy di ogni
bambino. Lo spazio adiacente ai servizi è il salone dove la presenza di panchine permette ai bambini
di attendere l’accesso ai bagni. L’attesa viene gestita con giochi o canti per evitare che i bambini non
si annoino.
• Angolo del gioco simbolico, attrezzato con la cucina, il tavolo e attrezzi vari, questo
favorisce il gioco del far finta di… I bambini attraverso il gioco simbolico rivivono la
vita quotidiana e si identificano nei vari ruoli familiari.
• Angolo del gioco di squadra con la presenza di due calcetti, dove i bambini giocano
con la consapevolezza dell’importanza di avere dei compagni di giochi
• Il castello con lo scivolo, per consentire ai bambini d fare giochi di movimento, salire,
scendere, scivolare, arrampicarsi e rincorrere i compagni nello spazio libero destinato
alla libertà di muoversi.
Dormitorio
Uno spazio accogliente dove ogni bambino trova il proprio lettino e il proprio oggetto transazionale
se necessario. Trova un’atmosfera rilassata, un ambiente in penombra con musiche adeguate a
favorire il rilassamento. Le educatrici che accompagnano i bambini al sonno offrono coccole e
sicurezza perché ciascun bambino possa passare da una fase di veglia ad un sonno in maniera facile e
serena
Spazi esterni
Un ampio giardino con spazi ombrosi, giochi ricreativi e uno spazio adibito ad orto, dove i bambini
hanno la libertà di scegliere le attività ludiche preferite, correre, saltare, giocare a calcio, raccogliere
fiori, raccontare le proprie considerazioni. Osservare e meravigliarsi di fronte alla natura, agli insetti,
agli alberi e a quanto lo spazio verde offre.
Cucina
Un ambiente rinnovato dove vengono preparati giornalmente i pasti tenendo conto del menù e
prestando la massima attenzione a tutti i bambini e in particolare ai bambini con diete speciali
dovute sia ad intolleranze alimentari che a scelte etiche.
Il menù suddiviso in quattro settimane, segue le indicazioni ed è approvato dall’ATS, è esposto nella
bacheca della scuola ed è consegnato a tutte le famiglie.
IL TEMPO
La giornata scolastica scuola dell’infanzia
IL CALENDARIO SCOLASTICO
Il calendario della Scuola segue il calendario che la Regione Lombardia delibera annualmente, con la
libertà di apportare eventuali modifiche. Il calendario viene consegnato all’inizio dell’anno scolastico
a tutte le famiglie dei bambini iscritti.
• FESTA INIZIO ANNO: All’inizio di ottobre i bambini grandi sono coinvolti nella
partecipazione alla Festa di Sotto il monte organizzata dall’ ADASM-FISM di Bergamo
a cui partecipano molte scuole della provincia.
• FESTA D’AUTUNNO: Alla fine del mese di ottobre tutte le famiglie sono invitate alla
festa dell’Autunno. I bambini vivono l’esperienza della raccolta delle castagne e i
nonni si offrono nel preparare le caldarroste che durante la festa si condividono con
tutte le famiglie.
• VISITA ALLA CHIESA DI S. LUCIA: alla fine di novembre, tutti i bambini si recano in
pullman alla chiesetta di Santa Lucia per portare la loro letterina e la letterina della
propria sezione con la richiesta dei doni tanto desiderati
• SCAMBIO DEGLI AUGURI: I genitori, sono invitati dalla scuola e dai bambini, in un
pomeriggio, per lo scambio degli auguri e per condividere una fetta di pandoro
• LILLIPUT: Partecipazione a Lilliput, che vede coinvolti il gruppo dei bambini grandi
• FESTA DEI NONNI: Tra maggio - giugno si organizza la Festa dei nonni. I bambini
invitano i nonni ad una semplice ma emozionante festa che vede coinvolte queste
figure molto importanti.
• Nel gruppo sezione, i bambini trovano un punto di riferimento stabile per tutto
l’anno scolastico. Nella sezione si sviluppano relazioni di amicizia, di solidarietà, di
cura, di cooperazione. I bambini trovano le condizioni ideali per il raggiungimento
delle finalità educative.
I bambini sono apprendisti attivi in grado di apprendere e usare con competenza vari sistemi
simbolici. Le insegnanti dedicano particolare attenzione nell’individuare quali sono le aree di
competenza già presenti, e da queste si attivano per aiutare i bambini a costruire conoscenze sempre
più evolute.
La scuola si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della
competenza e della cittadinanza.
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni
bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale.
Il curricolo si articola attraverso i 5 campi di esperienza. I campi di esperienza sono un legame tra
l’esperienza vissuta prima dell’ingresso nella scuola dell’infanzia e quella successiva nella scuola di
base; sono luoghi del fare e dell’agire.
• il sé e l’altro,
• il corpo e il movimento
• i discorsi e le parole
Il curricolo e il progetto annuale sono lo strumento di lavoro delle insegnanti. Sono pensati a partire
da una precisa idea di bambino competente.
L’osservazione, è il punto di partenza imprescindibile per progettare proposte centrate sul bambino,
sui suoi bisogni e desideri formativi, sull’esperienza di centralità della persona e del gruppo classe
che interagisce con l’insegnante.
LE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
L’unità di apprendimento è centrata sul bambino, sui suoi bisogni e desideri formativi, sull’esperienza
di centralità della persona e del gruppo classe che interagisce con il docente e rende i saperi
esperienze vive.
La progettazione diventa pertanto un canovaccio sempre aperto, ben orientato verso la competenza
scelta, ma sempre in evoluzione, in dialogo con i bambini e la realtà internazionale che verrà a crearsi
nella vita vera vissuta a scuola.
L’unità di apprendimento viene solo progettata inizialmente, ma documentata e definita nei suoi
passaggi dettagliati soltanto alla fine, quando cioè il percorso è stato effettivamente realizzato nella
reale interazione educativa tra docenti e bambini, in risposta al continuo generarsi della conoscenza.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: 1° UDA ACCOGLIENZA E
AMBIENTAMENTO
Il tempo dell’ambientamento
Il mese di settembre e parte del mese di ottobre è dedicato all’ambientamento dei nuovi bambini
iscritti ed è così organizzato:
• il secondo giorno di scuola è dedicato all’ingresso dei piccoli che hanno frequentato
la sezione primavera il precedente anno. Per loro il rientro in famiglia è previsto per
le ore 13,20.
Nella prima settimana dedicata all’ambientamento le mamme dei piccoli potranno rimanere in
giardino o in salone e bere un caffè, una tazza di thè, una tisana. Un momento questo,
particolarmente carico di emozioni da condividere anche con le altre mamme. Un’occasione inoltre
per conoscere nuove persone.
I Progetti
MINIBASKET
Per i bambini grandi e mezzani
presso la palestra della scuola primaria. Alcuni incontri proposti per permettere ai bambini un primo
approccio a questa attività sportiva
BABY ENGLISH
per i bambini grandi e mezzani suddivisi a loro volta in due gruppi.
Gli incontri si tengono in salone con l’esperta esterna, si svolgono dalle 14,00 alle 14,45 e dalle 14,45
alle 15,30. Il progetto si prefigge l’obiettivo di condurre i bambini attraverso attività ludiche e
musicali, ad un primo approccio alla lingua inglese.
MAPPE BLU
per tutti i bambini,
anche per i bambini della sezione primavera: due incontri per gruppi omogenei. Vengono proposte
letture di storie. Il progetto si svolge nelle sezioni mentre, per i bambini grandi, presso la biblioteca.
Progetto proposto dalla biblioteca
letture e/o animazioni per tutti i bambini, suddivisi in due grandi gruppi. Attività che si svolge in
salone (Progetto proposto dalla biblioteca)
LABORATORIO LOGOPEDIA
per i bambini grandi
suddivisi in piccoli gruppi, gli incontri si svolgono al mattino. La logopedista esterna, propone attività
mirate alla preparazione dei bambini in previsione dell’ingresso alla scuola primaria.
INTERVENTO LOGOPEDICO
per i bambini piccolissimi della sezione primavera.
Vedono coinvolte le educatrici che ricevono utili consigli da parte della logopedista esterna. Consigli e
suggerimenti utili a offrire stimoli linguistici ai piccolissimi, durante le attività quotidiane.
ATTIVITÀ CON I NONNI
Mensilmente i bambini invitano in sezione i nonni. Nell’occasione bambini e nonni vivono esperienze
emotivamente coinvolgenti e collaborano insieme nelle attività creative e ludiche.
ATTIVITÀ PSICOMOTORIA
l’attività psicomotoria si svolge settimanalmente. Ogni sezione ha a disposizione un giorno stabilito.
L’attività è portata avanti dalla docente di sezione.
Progetti in classe
colore della classe, con le quali i bambini potranno entrare nella sezione di riferimento.
Per favorire il gioco libero in salone dei bambini piccoli consentendo loro di utilizzare lo spazio con
maggiore tranquillità, le insegnanti hanno deciso di proporre il gioco libero al termine del pranzo,
mentre mezzani e grandi si recano in sezione. All’arrivo in salone dei bambini più grandi, dopo circa
mezz’ora, i bambini piccoli, seguiti da un’insegnante e dalla coordinatrice si spostano in una sezione
posta al primo piano dove continuano le attività ludiche o musicali o letture di storie. Si preparano
poi per affrontare il riposo pomeridiano, bevendo e recandosi ai servizi. Scendono poi in dormitorio
dove affrontano il momento del riposo con tutta la tranquillità necessaria.
LA DOCUMENTAZIONE
Attraverso la documentazione si vuole lasciare traccia, memoria dei percorsi formativi e degli
apprendimenti.
Traccia delle riflessioni e dei processi di apprendimento del singolo bambino e del gruppo.
• le Insegnanti per riflettere sugli interventi, per apportare modifiche e per creare una
memoria storica della scuola.
• Diari, racconti
LA VALUTAZIONE
“Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e della cura della documentazione,
nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le
verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i
traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo” (Indicazioni Nazionali)
Nel corso dell’anno le Insegnanti verificano il percorso del cammino educativo dei bambini.
Osservano costantemente. Stendono il diario di ciascun bambino, tengono monitorate eventuali
difficoltà. Compilano le griglie del profilo in uscita al termine dell’anno scolastico.
“l’insegnamento della religione cattolica è dimensione qualificante del Progetto educativo di una
Scuola Cattolica. Per tale motivo tale insegnamento non può essere assente dai suoi curricoli, ne è
lecito pensare che possa essere sostituito dall’orientamento cristiano di tutta l’attività educativa
della scuola.”
Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è
Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un
positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti
tradizioni culturali e religiose.
Il corpo in movimento
Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare
anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani
(segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio
vissuto religioso.
I discorsi e le parole
Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i
contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in
ambito religioso.
La conoscenza del mondo
Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini
religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della
realtà, abitandola con fiducia esperienza.
• Circolare Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013 “indicazione operative sulla Direttiva
Ministeriale 27 dicembre 2012 – Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica.
“Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità
del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e
agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono tener
conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue
aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle sue varie fasi e di formazione” (Indicazioni Nazionali)
• le linee guida per il diritto allo studio degli alunni con disturbi specifici di
apprendimento;
• Si confronta con gli esperti e con l’Assistente Sociale incaricata del Servizio alla
Persona.
La scuola assume come strategia e linea guida lo sguardo interculturale che apre al dialogo mettendo
al centro la persona valorizzando la storia di ognuno per costruire una storia comune di cui ogni
bambino è una parte importante.
LA CONTINUITÀ EDUCATIVA
Particolare attenzione è riservata dalla nostra scuola al passaggio dei bambini sia dal Nido o dalla
Famiglia alla Scuola dell’Infanzia, sia dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria, per garantire un
percorso formativo unitario, caratterizzato da sequenzialità e intenzionalità educativa secondo una
logica di sviluppo organizzativo e coerente….
• continuità con la Scuola Primaria, i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia
sono invitati dai bambini della scuola primaria a recarsi presso la loro scuola per
conoscere la struttura e per una prima conoscenza delle loro future Insegnati. Questi
appuntamenti si svolgono in primavera. Il tutto viene organizzato dalla Commissione
Continuità
Al termine dell’anno scolastico le insegnati della scuola dell’infanzia incontrano i singoli genitori dei
bambini grandi per una restituzione del percorso scolastico del proprio bambino. Condividono il
documento di passaggio che verrà poi consegnato alla direzione della scuola primaria che accoglierà
il bambino.
Momenti di incontro:
• assemblea di sezione
• colloqui individuali
IL PRESIDENTE
Il Presidente è il Legale Rappresentante dell’Ente, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il CdA è chiamato a prendere decisioni organizzative e amministrativo-finanziarie alla luce del
Progetto Educativo del quale è titolare e custode.
LA COORDINATRICE
Coordina il servizio educativo didattico, è responsabile del rispetto da parte del collegio docenti del
Progetto Educativo e del Ptof
LE DOCENTI
Sono parte attiva nel processo formativo di ciascun bambino. Rispettano il Progetto Educativo e
collaborano con le famiglie e tra di loro.
ASSISTENTI EDUCATRICI
Sono di supporto per il percorso formativo dei bambini con disabilità, collaborano con le Insegnanti e
la Coordinatrice.
COLLABORAZIONI ESTERNE
Importante la collaborazione esterna con la Psicopedagogista. Collabora con le docenti della scuola
sia come formatore che come consulente. Consulenza rivolta anche alle famiglie che manifestano la
necessità di un aiuto nell’azione educativa
• SCUOLA – BIBLIOTECA
• SCUOLA – PARROCCHIA
• SCUOLA – PROVINCIA
• SCUOLA – COMUNE
• SCUOLA – ATS
Il Coordinamento di zona, a cui partecipa la coordinatrice, è senza dubbio uno stimolo a pensarsi non
come singole scuole, ma come parte di un sistema e di una rete che permette aiuto reciproco. Il
coordinamento è anche esperienza di condivisione e collaborazione.
I coordinamenti di zona sono stati riorganizzati tenendo conto delle nuove Comunità ecclesiali
territoriali (CET)
Il Collegio Docenti si riunisce mediamente una volta al mese in via ordinaria. Sono comunque previsti
ulteriori collegi docenti da aggiungersi in calendario nei periodi di maggior impegno progettuale.
L’Assemblea dei genitori che vede coinvolti i docenti con i genitori della propria sezione, si riunisce
per verificare l’andamento della classe e per condividere le esperienze educative dei bambini.
Il Consiglio di Amministrazione si riunisce mediamente una volta al mese e ogni volta che si presenta
la necessità di un incontro straordinario.
Il personale docente partecipa a corsi di aggiornamento organizzati da Adasm/ Fism o da altri Enti per
favorire una costante formazione culturale, pedagogica e didattica.
FORMAZIONE OBBLIGATORIA
Tre le persone designate al Primo Soccorso che dopo il corso base mantengono l’aggiornamento
obbligatorio ogni tre anni (DL 81/08 Sicurezza e Pronto Soccorso)
Parte del personale è stato addestrato come squadra antincendio con la partecipazione al corso base
DPR 151/11 antincendio)
La Sezione Primavera nasce dall’esigenza delle famiglie del territorio di avere una agenzia educante
per la fascia di età compresa tra i 24 e 36 mesi.
La sezione primavera può accogliere sino a 20 bambini. Due le educatrici che si occupano a tempo
pieno dei bambini.
DESTINATARI E RISORSE
La sezione primavera accoglie bambini di età compresa tra 24 e 36 mesi.
Il servizio è garantito da settembre a giugno e l’orario di apertura va dalle 8.30 alle 16.00 per il tempo
pieno, dalle 8.30 alle 13.20 per il part time. Il servizio di pre e post-scuola viene attivato solo in caso
di raggiungimento del numero minimo di iscritti indicato nel Regolamento.
La Sezione Primavera viene caratterizzata come servizio innovativo ed integrativo e risponde ad una
duplice esigenza:
La sezione Primavera ha un proprio spazio esclusivo, posto al piano terra della scuola dell'infanzia,
costituito da una sezione con angoli strutturati, pensati in relazione agli interessi e alle tappe di
sviluppo cognitivo e motorio di ogni bambino. Gli spazi della sezione vengono costantemente
monitorati, in modo tale da essere modificati qualora il gruppo di bambini ne abbia bisogno (ad
esempio tramite la creazione di nuovi angoli o l’ampliamento di altri per soddisfare le tappe dello
sviluppo del gruppo e seguirlo man mano nella scoperta di nuovi stimoli). La sezione viene adibita per
il pranzo e il gioco, mentre, i bambini che frequentano a tempo pieno, per il riposo.
La sezione primavera condivide con la scuola dell'infanzia alcuni spazi ricreativi, come il giardino e il
salone.
Sono in servizio sulla sezione due educatrici, un’insegnate e un’assistente educatrice, affiancate da
una coordinatrice che si occupa della parte organizzativa, mentre una psicopedagogista
(coordinamento nidi/sezioni Primavera FISM) sostiene l’equipe nello scambio/confronto e riflessione
sulle pratiche educative.
• Scambi comunicativi quotidiani, colloqui individuali (inizio anno per la conoscenza del
bambino e nel corso dell’anno per verificare il percorso del bambino).
• Assemblee generali
• Incontri di sezione
Nella particolare fascia di età compresa tra i 24 e i 36 mesi si assiste nel bambino al raggiungimento
di molte conquiste: la maturazione dell’identità, la conquista dell’autonomia e lo sviluppo delle
competenze inteso come consolidamento delle abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e
cognitive. I bambini hanno bisogno di:
• Giocare
• Esprimersi e comunicare
Durante la mattinata viene proposto ai bambini uno spuntino a base di frutta al termine del quale
viene data la possibilità sia di giocare autonomamente negli spazi predisposti, sia di sperimentare
materiali differenti proposti dall’educatrice nei momenti di attività strutturata.
Il pranzo, preparato dalla cuoca nella cucina interna al servizio, viene servito verso le 11:30 e
rappresenta un’occasione per assecondare il piacere dei bambini nella scoperta dei sapori.
Nella sezione Primavera in particolar modo viene favorita l’autonomia, lasciando ai bambini la
possibilità di fare da soli, prima con le mani e, successivamente, con l’uso di cucchiaio e forchetta. Il
fatto di trovarsi in un gruppo di pari favorisce la reciproca imitazione e l’identificazione.
Altro momento importante e delicato è quello del cambio e dell’igiene personale. Nel rispetto dei
tempi di ciascuno, questa è un’occasione di relazione privilegiata tra l’educatrice ed il bambino.
Attraverso l’accudimento dell’essere cambiato e lavato il bambino conosce il proprio corpo ed
instaura con le educatrici un rapporto di fiducia. L’essere toccato con delicatezza, senza fretta, con
gesti lenti e l’essere guardato con dolcezza, rimandano al bambino un’immagine di sé positiva e gli
infondono sicurezza.
I bambini, iscritti alla frequenza part time, aspettano l’arrivo dei genitori alle 13,20, mentre i bambini
iscritti a tempo pieno si preparano al momento del riposo.
Una continuità che si articola a vari livelli, coinvolgendo tutti gli attori della sezione primavera e della
Scuola dell’Infanzia attraverso: incontri e interventi che facilitino per i bambini della sezione
primavera l’esplorazione del nuovo ambiente durante l’anno educativo; partecipazione a momenti di
festa, di gita e di quotidianità con i bambini della Scuola dell’infanzia; incontri che promuovano la
costruzione di progettazioni in grado di integrare i percorsi specifici della sezione primavera e della
Scuola dell’Infanzia, al fine di sviluppare il senso di appartenenza ad un unico servizio educativo e per
portare, nel tempo, a una fruizione comune, regolata e sistematica da parte dei bambini e degli
adulti di spazi fisici e progettuali delle singole realtà; incontri che permettano tra educatori ed
insegnanti il passaggio delle informazioni relative ai percorsi dei bambini. Con la Scuola dell’Infanzia
condividiamo carisma e progetto educativo, costruiamo progettualità condivisa, organizziamo
proposte e attività insieme.
SERVIZI ESTIVI
La scuola dell’infanzia A. Pedretti, offre nel mese di luglio il servizio del MINI CRE. La proposta nasce
dall’esigenza delle famiglie che per motivi lavorativi, manifestano la necessità di avere un servizio a
cui affidarsi per impegnare i bambini nel mese di luglio alla chiusura dell’attività scolastica. Il CRE
propone lo stesso orario del servizio scolastico, con la presenza di educatori professionali e tutti i
servizi quali mensa, prescuola. Le attività proposte corrispondono a momenti ludici e attività
ricreative che consentano ai bambini di trascorrere in serenità e divertimento il periodo estivo.
IL NOSTRO INDIRIZZO
La segreteria della Scuola dell’infanzia “A. Pedretti” si trova a
Presezzo in Via Capersegno 17 - Tel. 03561443 - apertura dal lunedì al venerdì: dalle 8,30 -16,00