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Filos del ente 18-10-21

Riassunto
Ente è ciò che viene per primo conosciuto e si trova nelle cose e nel pensiero.

Cap 1 Dell’ente ed essentia Tomasso distingue il piano dell’ente in quanto detto (positivo
negativo o privazioni), e ente in quanto è. Tommaso coglieva la questione dei molteplici
forma di dire essere.

L’essere si può dire in molti modi diversi di altri concetti e si configura come un concetto
analogico multivoco, non è equivoco ne univoco. Tutte le cose hanno in comune insieme un
trucco per capire se è un concetto analogico è che si può dire di Dio come delle creature.

Vari classificazioni dell’analogia


Analogia: (Tomasso lo usura come similitudine) il riferimento ad una molteplicità, fa
riferimento a qualcosa a di unico.

Fanno riferimento ad un primo. Aris chiama “pros en” per noi analogia di attribuzione.
Il primo chiamato analogato principale è quello più importante

Ha 2 sfumature: considerando Il primo analogo:


1.-Estrinseca: ciò che è in se per altro.
Es: La salute è estrinseca pero può fare riferimento ad una cosa
interna
2.- Intrinseca: ciò che è in se
Es: L’essere sta dentro della realtà

3.- In riferimento alle relazioni: ricerca della unita dei termini analogici,
come reperimento ad un primo essere o di relazione.
Si tratta di similitudini di rapporti es:matematica
Es: (2:4 = 8:16) non parliamo di cose diverse ma sono uguaglianze
di rapporto, vedere le realtà in base al rapporto.

A sua volta si distingue


3.1.- Metaforica: retorica poetica alla cui attribuivamo relazioni ma
non appropriati. Es: il pensiero corre veloce (il pensiero non corre),
sono belle importanti ma molto difficili, perché devono essere
appropriate e ragionate.

3.2.- Propria: non ce una metafora c’e una uguaglianza di relazioni.


Es: il conoscere è un concetto analogico, si può dire il rapporto è
uguale tra la vista e gli oggetti visibili è lo stesso tra il tatto e gli
oggetti toccati

Quando si parla di essere di cosa parliamo?


Essere: analogia di attribuzione intrinseca-analogica di proporzione propria.

Filos del ente 18-10-21


- Analogia di attribuzione intrinseca: l’essere si realizza in modi diversi, per un
possesso reale, uguale ma diverso.
- Analogia di proporzionalità propria: l’essere si realizza in modo proporzionato
all’essenza.
Dal libro: dobbiamo schematizzare ma non tropo perché altrimenti usciamo dal
conteso della ricerca della realtà, Machinerli contemporaneo ha distinto
non ha molto successo ma è fondamentale

Se Analogia di essere: (dimensione logica) ma di cosa parliamo


Analogia dell’essere: (dimensione metafisica - ontologica)
Sono due cose dove si deve mettere gli articoli ma (non è necessario applicarla).

Dobbiamo tenere in concreto se formiamo un discorso logico o ontologico (Tomasso


fa anche un discorso su questo ma sono collegate e ce una relazione)

L’ente reale e logico è uno che ci formiamo a partire della esperienza della realtà
E sempre partiamo dal ente logico (ente che esiste).

Ce una disciplinità dell’essere come attribuzione intrinseca o come relazione propria


perché si da in tutti gli esseri in maniera diversa ma unitaria e il nostro pensiero cerca
di cogliere la molteplicità nella multiplicata unitarietà nella multiplicità nella
unitarietà.

Il concetto di essere analogico (dalla prof ) è fondamentale nella metafisica perché


tuto è concesso.

Perché la realtà è diversa nella realtà si cade nella teologia perché la realtà è
somiglianza di Dio ma dobbiamo partire dal basso per capire le realtà più
sublimi.

Perché in tutto ce la analogia dell’essere. Pariamo dal baso verso l’alto.

Aristotele: l’ente fondamentalmente in quanti modi si dice e si realizza nella realtà.


Fondamentalmente si realizza nelle categorie e nel primo modo che è la realtà.

Categorie
Un modo di unire le parti del discorso
Viene dal greco che è Predicare, ma si parla di unire un concetto.
Es: se parlo di un albero è verde parlo del verde del albero.

Predicati: sono le parti del discoro unite secondo varie modalità. (che riflettono le
varie modalità di essere in molti modi). I predicenti si dividono in 2
↳ 1.- predicamenti: Categorie: in modi fondamentali di essere, sostanza o
accidenti
↳ 2.- predicabili: come noi pensiamo la realtà.
Es: l’abete è verde: l’abete= Concetto corrisponde alle categorie della
sostanze, verde= colore=le qualità= accidente.

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Abete è una specie degli alberi: metto un altro livello non parlo direttamente
della realtà ma uso i termini come genere, differenza (sto riflettendo)

Genere specie, differenza, proprio, accidenti (intenzione logiche, seconde). es: albero di
Porfirio: animale, uomo, razionale, ride, musico.

Quando noi riflettiamo su cosa voglia dire le sostanze, possiamo fare riferimento su come la
filos della storia abbia radunati questi elementi.

Tommaso: cometa metafisica di Aristotele


Attiva a questo con l’analisi della realtà. Parliamo di qualcosa che è presente nella realtà,
pensare la realtà, non solo vedere.

“Ente si divide in 10 predicamenti e non in modo univoco ma in modo diverso di essere”.

Come noi parliamo è riflesso di come la realtà è. Quando parliamo dei predicanti parliamo
dell’essere, è questi sono proporzionati all’essere, analisi del linguaggio sono per capire
l’essere.

Cosa sono i 10 predicamenti?


Sono l’essere, sono a questo livello. Possono esser detti in 3 modi:
1.- di un soggetto si dice che appartiene alla sua essenza. (Claudia è un esser umano
è quello veramente)
2.- si dice di una cosa ma non è la sua essenza: non cosa è ma diciamo di una cosa
importante di questa sostanza.
Sono la quantità
Dalla parte della forma che è la qualità.

La prima è la sostanza poi ci sono gli accidenti ma si trovano intrinseci alla sostanza,
e questa esprime la materialità della sostanze. Quantità e qualità ineriscono alla
sostanza che è la relazione.

Relazione è una categoria a parte perché posso dire che uno è padre solo perché che
un qualcuno che è figlio.

3.- per certi modo sono estrinseci: un oggetto può essere fatto dal esterno che misura
o che è creato da qualcosa.

Tiriamo fori 2 accidenti azione e fazione. -> indicano cosa facciamo o cosa che
agiscono su di noi.

Poi abbiamo tempo ed spazio.

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