ANALECTA PAPYROLOGICA
è una rivista di fascia A/ANVUR peer reviewed
diretta da
Rosario Pintaudi
Diletta Minutoli
comitato scientifico
Daniele Castrizio
Paola Colace Radici
Alain Delattre
Lucio Del Corso
Hermann Harrauer
Antonio López García
Gabriella Messeri Savorelli
Moamen Mohamed Othman
Paola Pruneti
Dominic Rathbone
Agostino Soldati
Silvia Strassi
Giuseppe Ucciardello
Antonino Zumbo
XXXII 2020
SICANIA
university press
In copertina:
PSI IX 1092 – Callimaco: Chioma di Berenice
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana
ISSN 1122-2336
*
Ringrazio Rosario Pintaudi, per avermi segnalato questo straordinario e inedito
esemplare di crotalo a cembalo reperito ad Antinoupolis e i due revisori per i loro utili
suggerimenti. Un ringraziamento particolare va al Ministro delle Antichità, prof. Khaleed
El Aneny, Supreme Council of Antiquities of Egypt, per aver concesso l’autorizzazione
alla pubblicazione dei reperti (Ant., Necropoli Nord, 01.02.2006) in questa sede e ringrazio
la Direzione dell’Istituto Papirologico «G. Vitelli», titolare della concessione di scavo ad
Antinoupolis.
288 ANNA DI GIGLIO
1
Su un vaso funerario a figure rosse databile al 5000-4000 a.C. ca., sono raffigurate
due figure maschili e una femminile, allineate in una scena di danza. La donna è rappresentata
con le braccia alzate e le mani giunte sul capo, mentre i due uomini accanto a lei reggono en-
trambi una coppia di crotali e portano il ritmo alla danzatrice (cf. D. RANDALL-MACIVER, El
Amrah and Abydos 1899-1901, London 1902, pl. XIV, fig. 46D). I crotali qui raffigurati sono
a forma di bastoncino, con la parte percussiva più ampia e ripiegata all’indietro a forma di elle.
2
In Egitto in particolare, i crotali assumono poi la forma di braccia, diritte o a semi-
arco che terminano con la figura di mani più o meno stilizzate. Questa tipologia di crotali,
largamente diffusa in Egitto, sembra invece sconosciuta in Grecia dove ne rimane traccia
solo dal punto di vista lessicale poiché il verbo è attestato anche nel significato
di ‘applaudire’, ‘battere le mani’. I crotali, nelle varie tipologie, erano solitamente fabbricati
in metallo. CALLIMACO (fr. 761.2 Pf.) menziona crotali di bronzo ( )e
sono i crotali anche in un frammento lirico adespoto (fr. 112 PMG). Ancora crotali di bron-
zo sono menzionati da Euripide (Ciclope 205 ), APOLLODORO (Biblioteca II
93.2 ) ANTIPATRO DI SIDONE (A.P. IX 603.6 ) e in uno
scolio ad APOLLONIO RODIO (Argonautiche, p. 203 Wendel, ). Un crotalo
d’oro appartenuto ad una etera ormai vecchia è in un epigramma palatino (MACEDONIO
CONSOLE, A.P. VI 271.2 ). Più rari, rispetto ai crotali di metallo, risultano
invece i crotali di corno (ECATEO MILESIO 1 F 328b Jacoby, ). È probabile che
anche dei crotali, al pari della e del , ci fosse una versione sonaglietto
per bambini. Nella Storia di Alessandro Magno (I 39 Kroll) si legge che Dario decide non
solo di combattere Alessandro , ma anche, una volta catturato, di spogliarlo
della porpora regale e rimandarlo in patria con un sonaglio ( ) e dei dadi con cui
sono soliti giocare i bambini macedoni. E in uno scolio ad Aristofane (Nuvole 448c) si legge
che sinonimo di crotalo è , un sonaglietto. Uno dei più antichi documenti papiracei
che fanno riferimento a manifestazioni musicali dell’Egitto greco del IIIa è il P. Hib. 54 (=
Witk. 221). Il papiro contiene un documento di carattere privato, e riporta una lettera scritta
da un tale Demofonte a Tolemeo praepositus vigilibus publicis, in cui gli chiede di mandargli
Crotali a cembalo da Antinoupolis 289
; cf.
anche XVIII 102-107). Che i crotali fossero attributi tipicamente femminili si desume da un
epigramma palatino (RUFINO, A.P. V 19.1-2) in cui l’autore dichiara di preferire le donne agli
efebi e, di conseguenza, le nacchere ai dischi (cfr. inoltre MACEDONIO CONSOLE, A.P. VI 271,
TIILLO, A.P. VII 223 e, in particolare, MELEAGRO, A.P. V 175.7-8) inoltre, come mi suggerisce
Hermann Harrauer, che qui ringrazio, i termini , propriamente la “suonatrice
di crotali” e sono entrambi documentati in P. Oxy. LXXIV 5015 (IIIp) all’interno
di un contratto per l’ingaggio di una compagnia di musicisti e in P. Oxy. LXXIV 5016 (III-
IVp), anche in questo caso in un contesto di ingaggio. Ancora in un papiro (P. Cornell 9 =
Vandoni 20), datato al IIIp si fa menzione di una di nome .
4
è derivato di , ‘coppa’, ‘vaso’ (cf. DELG s.v.). È significativo che
in un frammento degli Edoni di ESCHILO (fr. 57 Radt) il termine , ‘tazze’, sia usato,
come osserva ATENEO (XI 479b), come sinonimo di
. Una glossa di Esichio informa
che nel dialetto dorico è usato anche nel significato di , vasi panciuti ado-
perati per abbeverare le greggi. L’ipocoristico oltre che nel senso di ‘cembalino’
(cf. ERONE, La fabbricazione di congegni automatici 14; e si veda ivi anche il diminutivo
, ‘timpanino’) è attestato anche come nome proprio di una suonatrice di aulo (cf.
LUCIANO, Dialoghi di cortigiane 12, ove ricorre altresì l’onomastico a proposito di
una suonatrice di magade, sorta di salterio). Ringrazio Hermann Harrauer per avermi sugge-
rito attestato nel papiro P. Dubl. 14 (= SB XVIII 13594) del II-IIIp, ampiamente
trattato da Simona Russo, I gioielli nei papiri di età greco-romana, Firenze 1999, p. 44, nt. 51.
5
Si tratta di uno strumento per lo più orgiastico, usato com’era nel culto di Rea.
NONNO (Dionisiache X 386-388) dice i cembali di Rea-Cibele e usa la iunctura
(Dionisiache XX 326). L’epiteto , “bronzosonante”, usato da
Pindaro in riferimento a Rea, sottintende, come spiega Esichio (c 106 Schmidt), lo stretto
rapporto tra lo strumento e il culto della dea. Come strumento orgiastico il cembalo era
impiegato anche nei tiasi dionisiaci (cf., e.g., LUCIANO, Dioniso 4) nonché nei riti demetriaci
(scolio a PINDARO I. 7.3a; scolio a NICANDRO, Rimedi 485a). Tutto ciò fa del cembalo uno
290 ANNA DI GIGLIO
strumento prettamente orchestico, e pertanto simile in questo al timpano e all’aulo, cui po-
teva talvolta accompagnarsi (cf., ad es., Anonimo, A.P. VI 51). Proprio per il tipo di contesti
in cui era adoperato, presso alcuni autori cristiani (per es. GIOVANNI CRISOSTOMO, Sermoni
sulla Genesi 54.443), il cembalo è censurato come strumento satanico. A stare a Diodoro
Siculo (Biblioteca III 58.2), il cembalo sarebbe stato in origine uno strumento di tipo ludico,
destinato cioè al passatempo dei ragazzi. Le fonti (per es. GIOVANNI CRISOSTOMO, Sermoni
sul Vangelo di Matteo 57.373) parlano inoltre di una destinazione trenetica. I cembali, in
virtù del fatto che erano di bronzo (cfr. per es. NONNO, Dionisiache X 388), emettevano
un suono acuto (cf. gli epiteti in Anonimo, A.P. VI 51.5, in FILIPPO
DI TESSALONICA, A.P. VI 94.2) e roboante (cf. l’epiteto in NONNO, Dionisiache
XIV 402). Cembali simili a quelli antichi sono stati impiegati anche nell’orchestra moderna.
Nello scherzo della sinfonia Romeo e Giulietta (1839), Berlioz inserisce due paia di cembali
“antichi” accordati a una quinta da bb” a f”’. Debussy impiega due cembali in e” e b” nel
Prélude à l’après-midi d’un faune (1894), e più tardi Ravel, in Dafni e Cloe (1912), inserirà
nell’orchestra sei paia di cembali con suoni definiti: b’, c”, db”, e”, f”, a”.
6
è attestato nel significato di ‘scalciare’, ‘saltellare’, specie in relazione ad
animali (cf. OMERO, Od. X 412, Teocrito IV 19, CALLIMACO, Inno a Diana 100, APOLLONIO
RODIO IV 1402); in Il. XVIII 569-572, è impiegata la perifrasi per descrivere il
battere dei piedi a ritmo di danza con cui un corteo festante di giovani vignaioli accompagna
la performance strumentale e canora di un pais (
ABSTRACT
7
I crotali a cembalo sono tuttora adoperati, come sostiene Sachs, infatti «in Birma-
nia ancora sussistono clappers semplici da battere insieme e, di fianco a essi, ben congegnati
tipi di cimbali montati su clappers. Un pezzo di bambù viene fesso longitudinalmente nel
mezzo, lasciando però un segmento integro in alto per l’impugnatura: quando venga scosso,
le lamelle a forcella che ne sono risultate sbattono tra loro con un secco schiocco. Non uno
schiocco ne sortirà invece, ma un tintinnio, quando all’estremità d’ognuna delle due lamelle
sia stato fissato un piccolo cimbalo. Lo strumento egizio della tarda epoca copta fu identico
a questi clappers con cimbali della Birmania» (C. SACHS, Storia degli strumenti musicali,
edizione italiana a cura di P. ISOTTA e M. PAPINI, trad. di M. PAPINI, Milano 1980, p. 111).
8
H. HICKMANN, Catalogue général des antiquités égyptiennes du Musée du Caire,
Nos. 69201-69852. Instruments de musique, Il Cairo 1949, inv. nr. 69261; cf. W.L. NASH,
A wooden handle for small cymbals from Egypt, in Proceedings of the Society of Biblical
Archaeology, t. XXII, London 1900, pp. 117-118 e J. STRZYGOWSKI, Koptische Kunst, in
Catalogue général des antiquités du Musée du Caire, Vienna 1904, p. 316, nr. 7162.
9
R.D. ANDERSON, Catalogue of Egyptian Antiquities in the British Museum, III
Musical instruments, Londra 1976, p. 28, fig. 41.
292 ANNA DI GIGLIO
Fig. 1
Fig. 2
Crotali a cembalo da Antinoupolis 293
Fig. 3
Fig. 4
294 ANNA DI GIGLIO
Fig. 5 Fig. 6
INDICE GENERALE
Graziano Ranocchia
La vita di Aristone di Chio nella [Rassegna degli Stoici] di Filodemo
(P. Herc. 1018, coll. 10 e 33-37). Edizione, introduzione e commento pag. 7
Diletta Minutoli
Ordine di comparizione (PL III/1024) » 157
Gabriella Messeri
P. Mich. inv. 336 b+a, c, d, recto e verso: un frammento di registro fiscale
di tasse riscosse in denaro riutilizzato per un conto privato di vino » 165
Bianca Borrelli
P. Ctybr inv. 107r: una lista militare latina » 195
Walter Lapini
L’invulnerabile Ceneo (P. Oxy. XIII 1611 = Acusilao di Argo 40A
DK = FGrHist 2 F 22 = EGM 22 Fowler) » 213
Lorenzo Fati
P. Tebt. III 961 e la questione della titolarità del cosiddetto
“archivio di Pankrates”: un nuovo approccio » 225
Anna Di Giglio
Crotali a cembalo da Antinoupolis » 287
DOCUMENTI PER UNA STORIA DELLA PAPIROLOGIA
Holger Essler
Unerwünschte Rollen in Hamburg. Zur Zwangszuweisung
demotischer Papyri durch das Deutsche Papyruskartell » 297
Anna Di Giglio
Paolo Emilio Pavolini a Nicola Pitta. Una lettera » 323
Francesco Pagnotta
Guido Gentilli: nuovi documenti » 329
INDICI » 361
a cura di Diletta Minutoli
Stampato su carta Palatina
della Cartiera Miliani-Fabriano