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Corso di Giornalismo della Svizzera Italiana

Istituto Albanese dei Mass-media

La radio
delle aquile
Manuale dei corsi di formazione
per giornalisti radiofonici albanesi

un progetto finanziato dalla


2
Progetto Paolo Bertossa
Redazione Tomas Miglierina
Traduzioni Agim Doksani

Finito di stampare nel mese di giugno del 2001


da [printing company's name & address]

Progetto finanziato della Direzione dello Sviluppo e della Cooperazione


Confederazione Elvetica
Dipartimento Federale degli Affari Esteri

© 2001

Corso di Giornalismo della Svizzera Italiana


Via San Gottardo 25
CH-6943 Vezia
Tel (+ 41 91) 960 2030
Fax (+ 41 91) 960 2039
E-mail: ssic@ticino.com

Albanian Media Institute


Rruga Him Kolli 45
Tirana, Albania
Tel (+ 355 4) 229800
E-mail: rlani@ami.tirana.al
Indice
INTRODUZIONE
Gianni Moresi

PERCHÉ UN MANUALE
Paolo Bertossa

PERCHÉ IN ALBANIA
Thomas Rüegg

PERCHÉ PROPRIO ORA


Remzi Lani

1. DO YOU SPEAK RADIO ?

1.1 Lingua e scrittura della radio Piero Scaramucci


1.2 Davanti al microfono Anna Pedrini
1.3 Animare ed informare Sergio Savoia
1.4 Il montaggio dalla pietra al digitale Mariano Masserini

2. TANTE PAGINE, UN DISCORSO

2.1 Le fonti, le interviste, la diretta Sandro Petrone


2.2 Il palinsesto quotidiano Sandro Petrone
2.3 Il giornale radio Maurizio Corti
2.4 Inchieste e speciali Tomas Miglierina

3. SUONA, DUNQUE È RADIO ?

3.1 No news, good news Vasco Dones


3.2 Referenziali o critici ? Giovanni Porta
3.3 Avvisi ai naviganti Tomas Miglierina
3.4 Giornalismo e comunicazione Roberto Borioli
3.5 La disinformazione André Gazut

La radio in Albania oggi


I tutors del corso di giornalismo

GLOSSARIO MINIMO

INDICE ANALITICO

GLI AUTORI
Introduzione

I l nesso tra media e


democrazia è sicuramente
uno tra i più assodati del
pensiero politico: più si espande
il sistema dei media, più si
espande la democrazia. Più si
allarga e si rafforza
l’ informazione giornalistica
libera, autonoma e forte; più si
espande e si allarga la
democrazia, libera, autonoma e
forte.

Eppure questo nesso, questo


rapporto, vale in questa forma
GIANNI MORESI probabilmente soltanto nelle
società occidentali, quelle società
Corsi di giornalismo dove il rapporto tra media e
della Svizzera Italiana democrazia poggia su basi
solide, su tradizioni messe alla
prova negli anni, su strutture
economicamente e
professionalmente affermate da
tempo. Quando, invece, quello
stesso rapporto viene a
configurarsi in contesti differenti,
i suoi termini risultano anch’ essi
differenti. Non è detto che sia
sufficiente avere media liberi per
ottenere conseguentemente
maggiori libertà democratiche.

E’ questo il caso dei Paesi dell’


Europa dell’ Est. La libertà dei
media, successiva alla
disoluzione dei regimi totalitari,
non si è tradotta
automaticamente in una loro
funzione di allargamento delle
libertà democratiche. La libertà delle linguistica che aveva permesso una
imprese editoriali non ha portato diffusione delle lingua inglese
immediatamente alla presenza di un pressoché inconsistente, complicata da
giornalismo libero, forte ed autonomo. una situazione geopolitica che l’ha
fatta risultare area a rischio per lunghi
La situazione è ben nota agli studiosi anni, l’Albania aveva conosciuto
e, in particolare, agli istituti e ai centri soltanto sporadici interventi di
di formazione e aggiornamento per il formazione per i suoi giornalisti, di cui
giornalismo. Il problema è è testimonianza soltanto il Centro di
sintetizzabile con estrema semplicità. Il formazione di Tirana, creato grazie ad
ceto professionale giornalistico di quei aiuti della Repubblica federale
paesi veniva da due possibili tedesca.
esperienze: quella della stampa
asservita al regime, oppure quella L’intervento del Corso di giornalismo
della stampa di opposizione, spesso della Svizzera italiana, supportato dal
clandestina. Nell’uno e nell’altro caso generoso finanziamento del
non s’era potuta formare una Dipartimento federale degli affari
tradizione professionale, con la sua esteri per il tramite del suo Ufficio per
cultura e le sue tecniche, che potesse la cooperazione e lo sviluppo (DEZA),
garantire gli standard giornalistici ha colmato questa lacuna. Ha formato
indispensabili ad un’informazione un buon gruppo di giornalisti e ha
attendibile e credibile. consentito, soprattutto, la formazione
di formatori in loco, creando così le
L’intervento delle istituzioni formative premesse perché quell’intervento non
del giornalismo europeo e statunitense si esaurisse in sé, ma potesse
è stato dunque essenziale perché quel proseguire nel tempo.
ritardo venisse colmato in breve
tempo. Scuole e centri giornalistici Potendo contare sul grande vantaggio
occidentali sono intervenuti con della comune appartenenza linguistica
sistematicità, dall’ex Unione Sovietica italofona e della vicinanza culturale
ai Paesi del Patto di Varsavia in tutti dell’Albania all’area mediatica
gli anni successivi al 1989. italiana, i seminari organizzati dal
Corso di giornalismo hanno
In questa situazione ha sempre fatto rapidamento posto le basi perché il
eccezione l’Albania. Tagliata fuori dai Centro di Tirana potesse
grandi interessi economici che effettivamente diventare motore di
avevano spinto a finanziare l’aiuto allo formazione e aggiornamento costante
sviluppo nelle altre nazioni ex per l’intero giornalismo albanese.
comuniste, sfavorita da una situazione
Perché un manuale

L ‘ idea di un manuale
per il giornalismo
radiofonico è nata
dall’ esigenza di assicurare
una continuità al progetto
Albania, iniziato nel 1999 e
conclusosi nella primavera
del 2001con una verifica del
lavoro svolto.

I testi che seguono sono


l’ adattamento di quasi tutti
i corsi offerti dai docenti
esteri ai colleghi albanesi
durante tre anni di impegno
non sempre facile (il primo
corso si svolse nella PAOLO BERTOSSA
primavera del 99, in piena
emergenza Kosovo) ma a Ideatore e capo progetto dei corsi di
nostro parere proficuo. giornalismo radiofonico in Albania
La nostra speranza nel dare
alle stampe questa breve
guida è di poter offrire agli
ex- corsisti e a tutti i
giornalisti radiofonici
albanesi un agile
compendio di indicazioni
teoriche e pratiche, oltre a
spunti di riflessione sul
proprio lavoro e sul modo
di farlo in una società
moderna, che cambia molto
e in fretta.

Alla versione su carta sarà


affiancata una su internet,
che permetterà, in futuro, di
arricchire la guida con
nuovi contributi pensati e
proposti da chi vorrà proseguire nella formazione generale dei giornalisti
radiofonici.
Perché in Albania
L’Albania, come molte altre nazioni che alternava momenti di apparente
dell’ex-blocco comunista, per decenni stabilità a nuove crisi.
è stata sottomessa al partito unico. Ciò
ha impedito lo svilupparsi di qualsiasi Per favorire il processo di
forma di informazione aperta e libera. democratizzazione, la Direzione per lo
Sviluppo e la Cooperazione svizzera
Con l’inizio della transizione è (DSC) del Dipartimento Federale degli
cresciuta anche l’esigenza di un affari esteri elvetico, ha ritenuto
sistema di informazione professionale fondamentale contribuire alla
e indipendente quale garanzia per la modernizzazione dei mass-media in
realizzazione di un vero processo Albania. Essendo la radio il mezzo di
democratico. informazione più diffuso, lo sforzo si é
innanzitutto concentrato sul
Tuttavia, nel Paese, il rapido giornalismo radiofonico. È stato
cambiamento ha trovato impreparati i reputato necessario promuovere un
mass-media che per diversi anni approccio professionale sia nel settore
ancora hanno continuato ad essere pubblico sia in quello privato.
l’esclusiva voce dei partiti piuttosto
che i vettori di una corretta La DSC si è pregiata di affidare
informazione diretta al pubblico. questo incarico al Corso di
Giornalismo della Svizzera italiana
Giornali, radio e televisioni - che ha nominato due coordinatori
THOMAS Rlegati
strettamente ÜEGGalle forze politiche - nelle persone di Angelo Agostini,
riproducevano le sole opinioni di direttore dei Corsi di Giornalismo a
Coordinatore
quest’ a Tiranala loro
ultime. Sfruttando Lugano e Paolo Bertossa, giornalista
Direzione
posizione Sviluppo eavevano
di monopolio Cooperazione
come presso la Radiotelevisione Svizzera di
unico obiettivo quello di screditare gli lingua Italiana (RTSI).
avversari, facendo della propaganda, In cooperazione con l’ Istituto
della disinformazione, e Albanese dei Mass Media (AMI), sono
compromettendo così seriamente la stati promossi corsi di formazione per
libertà di opinione. giovani da tutto il paese. Sono stati
inoltre formati dei tutors locali per
Durante gli ultimi anni, la situazione è assicurare la continuità della
decisamente migliorata, anche grazie formazione anche in avvenire.
alla nascita di parecchi mezzi di Il risultato del corso è riassunto in
informazione privati. Va comunque questo manuale che può servire da
ribadito che una stampa “liberata” non base per future esperienze e potrà
è automaticamente una stampa essere via via aggiornato e completato.
“libera”. Infatti, malgrado evidenti La DSC si congratula con tutti i
passi avanti nel campo dei diritti di partecipanti al corso. Gli studenti,
espressione e nelle dotazioni tecniche, oltre a dimostrare grande interesse per
il cammino dei media in Albania è un miglioramento delle loro
stato spesso osteggiato dalla fragilità conoscenze professionali, hanno
della situazione istituzionale e politica testimoniato un grande impegno nel
voler rispettare i principi etici del una garanzia per una stampa libera e
giornalismo. una libera espressione, tasselli
fondamentali su cui una democrazia si
Queste ragazze e questi ragazzi sono costruisce e si afferma.
Perché proprio ora
La qualità del giornalismo in
Albania sta migliorando. Negli
ultimi anni è cresciuta fra i
giornalisti la consapevolezza del
proprio ruolo, delle proprie
responsabilità professionali e
sociali. Lo si può misurare nell’
approccio alla professione,
divenuto molto più critico,
smaliziato e curioso. Ma anche il
linguaggio si è fatto scorrevole
ed essenziale. È cresciuta inoltre
l’esigenza di sviluppare il
giornalismo d’ inchiesta, e ciò
anche grazie ad un profondo
mutamento nei rapproti sociali.
REMZI LANI
In questo ultimo periodo, lo
sviluppo dell’ offerta nel campo Direttore
dei media elettronici (soprattutto Istiuto Albanese dei Mass Media
radio) è stato molto marcato. E
questo malgrado spesso
tecnologie superate, materiale di
seconda mano, reti di
collegamento ancora tutte da
costruire. Infatti, se nella
capitale alcune emittenti possono
contare su studi altamente
perfezionati, la maggior parte
delle radio – specie in provincia -
deve accontentarsi del minimo
necessario per rimanere in onda.

L’Albanian Media Institute e la


Direzione per lo Sviluppo e la
Cooperazione hanno realizzato
con successo un Progetto per la
formazione dei giornalisti
radiofonici albanesi.
Di questa esperienza hanno combinare gli aspetti teorici e pratici
beneficiato circa 45 giornalisti della formazione, dando molto spazio
radiofonici, provenienti sia dalla radio alle esercitazioni. Questo ha colmato,
di stato che dalle emittenti locali. Un almeno in parte, una grande lacuna
gruppo di persone con esperienze, nell’ approccio alle nuove tecnologie,
origine, credo politico e confessionale ma soprattutto alle tecniche di base del
diversi, ma che nel progetto ha trovato giornalismo e del giornalismo
- oltre a un’ opportunità didattica - radiofonico.
anche un forum di confronto e
discussione estremamente importante, La pubblicazione di questo manuale,
per un Paese che si sta ricostruendo. che riassume le lezioni preparate dai
Sono stati inoltre formati 8 tutors, i docenti e dai tutors, sarà sicuramente
quali garantiranno la continuità del di aiuto sia per quelli che hanno
progetto e potranno essere inseriti approfittato direttamente dei corsi, sia
come docenti autonomi nelle nuove per tutti gli altri giornalisti radiofonici
iniziative che l’ AMI sta promuovendo. e non solo, ai quali questo manuale
servirà come sostegno teorico per
Uno dei fattori importanti di questo svolgere al meglio il proprio lavoro
progetto è stata la capacità di quotidiano.
DO YOU SPEAK
RADIO ?
La radio ha un proprio linguaggio ben definito, una
serie di regole frutto dell’ esperienza e della
riflessione accumulata dagli operatori radiofonici di
tutto il mondo nel corso di molti anni.

Sono regole che devono essere conosciute e rispettate


se si vuole che il messaggio sia intelligibile,
autorevole, gradevole: regole di scrittura, di lettura e
di montaggio. Regole diverse per tipologia di
programma, per la prestazione registrata o
l’ intervento in diretta.

Il buon giornalista radiofonico deve conoscere e


saper applicare queste regole, specialmente se aspira
a modificarle, per conferire a sé stesso e al proprio
programma uno stile personale.
Lingua e scrittura della radio
PIERO SCARAMUCCI

L a Radio ha sviluppato un modo


espressivo tipico che si differenzia da
altre forme di scrittura come quella
della stampa scritta o della televisione. Negli
ultimi anni si è assistito, complice anche la
Alcuni punti per un approccio corretto
al giornalismo radiofonico

 A CHI E PERCHÉ. Prima di cominciare


ad osservare un fatto da descrivere, il
nascita delle radio private, ad un modo di giornalista dovrà rispondere a queste due
informare e di animare molto più flessibile e domande: a chi intendo raccontare il mio
dinamico, venendo incontro soprattutto ai resoconto e perché ? La prima domanda
gusti del pubblico più giovane. Tutto questo coinvolge la questione del target, la
non deve però andare a scapito della qualità composizione presunta del pubblico al
della informazione. quale ci si indirizza, essendo evidente che
il linguaggio, la terminologia, gli aspetti
La scrittura radiofonica dovrà essere sintetica. da cogliere, le tipologie di sintesi, etc…
Questo non vuol dire sacrificare i concetti non possono essere le stesse per un
fondamentali di correttezza, esattezza, pubblico giovane, adulto, anziano,
scrupolo, lettura intelligente e indipendente generico, competente, specialistico…
della realtà, contrapposto al criterio formale e
irraggiungibile di obiettività.

Più in generale si tenga sempre conto che la


radio moderna interagisce con gli altri
ascoltatori (interventi in diretta, via internet,
etc...) e si rivolge ad un pubblico che ha
contemporaneamente identità locale
(topografia, linguistica, religiosa, etc...) e
collocazione economico – sociale in un
contesto globale. Il che per esempio comporta
che si affrontino come questioni locali tanto i
dettagli microscopici più connessi alla
Un pubblico composito implica difficili
percezione del quotidiano, quanto i fenomeni
mediazioni. In una radio le trasmissioni
macroscopici che – pur avvenendo a grande
selezionano di fatto il pubblico, attirando una
distanza fisica dall’ ascoltatore – determinano
tipologia e allontanandone altre. La seconda
in modo immediato aspetti della sfera
domanda, il perché, coinvolge la scelta delle
individuale e sociale locale: dalle produzioni
cose da raccontare, i contenuti, gli aspetti
culturali agli impatti ambientali, dalla
dell’ avvenimento o del fenomeno da mettere
alimentazione alle risorse energetiche, dalle
in evidenza: di fatto il giornalista dovrebbe
questioni dell’ immigrazione alle strategie sui
essere chiamato a valorizzare un criterio di
flussi delle merci.
“utilità”, materiale o intellettuale di ogni
singola notizia o intervento, affrancandosi
dalla ritualità delle notizie che si danno solo
perché è usuale che si diano. In termini teorici
la seconda domanda pone la questione della Il linguaggio deve essere il più lineare
sequenza “sapere → decidere → agire”, possibile, privilegiando le frasi coordinate
assumendo l’ ipotesi che ogni singola notizia, alle subordinate, eliminando un fraseggio
se interessa, arricchisce il sapere e perciò appoggiato sugli incisi, utilizzando
potenzialmente modifica il punto di vista termini semplici e il più appropriati
dell’ ascoltatore e quindi i suoi possibile, evitando i termini generici (un
comportamenti. L’ esercitazione può muovere esempio interessante, per un corso in
dal bollettino meteo che determina lingua italiana, è costringere gli allievi a
nell’ ascoltatore comportamenti diversi a non usare mai il termine maltempo, ma
seconda dalle previsioni del tempo. esigere che dicano – e quindi sappiano –
se nevischia, nevica, piove, tempesta,
 LA SINTESI. Ogni resoconto pioviggina, c’ è temporale, acquazzone,
giornalistico opera una sintesi della diluvio, scroscio, alluvione, allagamenti,
descrizione di un avvenimento o di un brezza, vento, vento forte, fortissimo,
concetto. La differenza tra riassunto e uragano, ciclone, freddo, gelo…)
sintesi sta nel fatto che la prima è
un’ elencazione sintetica di aspetti Nel trattamento della notizia è importante un
dell’ oggetto, la seconda coglie gli aspetti elemento di localizzazione fisica o temporale
salienti dell’ oggetto – in base al libero nella fase di attacco, la indicazione di cariche
arbitrio del cronista – e li utilizza per o altro che aiuti l’ ascoltatore a collocare i
costruire una narrazione. Non esiste una personaggi, la ripetizione elegante del dato
sintesi unica: le sintesi possibili, tutte chiave (con sinonimi e simili) per consentire
veritiere, sono molteplici. La sintesi scelta la comprensione ai molti cui sfugge un
dipende dalla capacità e dalla termine che, se non ripetuto, impedisce di
professionalità del cronista, oltre che dalle orientarsi.
risposte che si sono date alle domande
“per chi e perché”. L’ esercitazione può L’ INTERVISTA. In un corso di prima
muovere da una domanda rivolta a tutti su formazione è utile affrontare la questione,
un fatto di dominio comune alla quale tutti anche se brevemente, rinviando ad uno
devono rispondere con brevi battute che specifico approfondimento con esercitazioni.
saranno indirizzate a diversi target. Il primo aspetto, quello più generale, da
affrontare è il seguente: qualsiasi intervista
 STRUTTURA DELLA NOTIZIA consiste nel chiedere a qualcuno qualcosa su
RADIOFONICA. La sintesi aiuta a cui si vuole conoscere le sue risposte. Questo
cogliere il senso del fatto che si vuole comporta subito molte conseguenze sulle
comunicare e la ragione per la quale si quali ci si può dilungare a giudizio del
vuole comunicarlo. La notizia radiofonica docente. Ecco alcuni di questi punti:
introduce al senso del fatto fin dalle prime l’ intervistatore si deve preparare per sapere
parole. L’ attacco connota la notizia e che cosa chiedere e come valutare le risposte;
aiuta l’ ascoltatore a separarla dalla la scaletta delle domande deve essere
precedente, quindi deve attirare la sua modificata in corsa se una risposta suggerisce
attenzione. La notizia, per quanto breve, è altri aspetti o se elude la domanda; la
un racconto che si sviluppa con una domanda va riproposta – magari in altra
propria sceneggiatura: l’ attacco introduce forma – se non si è ottenuta risposta
ma non brucia la storia, vi deve essere uno comprensibile al quesito posto; non si cede il
sviluppo, vi devono comparire dettagli, microfono all’ interlocutore per sue
particolari che fanno vivere la notizia e ne considerazioni che escono dall’ intento
aiutano la comprensione, vi deve essere dell’ intervistatore; si pongono sempre
un percorso che lega l’ inizio con la domande – brevi e dirette – e non
conclusione. Lo sviluppo sarà più o meno suggerimenti di esternazioni su argomenti
ampio, in relazione al tempo disponibile. generici (si veda il cattivo esempio di molte
interviste sportive); si governano il ritmo e Per quanto possa risultare scomoda, la
l’ andamento dell’ intervista anche in formula è patrimonio acquisito, essendo la
funzione del tempo disponibile; non si danno radio considerata quasi ovunque veicolo di
le domande in anticipo per evitare che interconnessione a largo spettro tra studio e
giungano risposte formali o censure utenti, tra utenti fra loro, fra utenti e ospiti.
preventive (al massimo si accenna Cala, insomma, la concezione arcaica della
all’ interlocutore l’ ambito nel quale ci si radio come sorgente unilaterale, mentre
sente muovere). cresce la concezione della radio come
strumento di comunicazione duttile e veloce
PARTECIPAZIONE E tra le persone. In questo senso la radio è
MICROFONO APERTO. Oggi è normale che strumento moderno in quanto si colloca tra i
l’ ascoltatore possa intervenire in molte primi veicoli di relazione tra le persone,
trasmissioni. La linea editoriale sceglie in consente di partecipare in tempo reale a fatti
quali e in quale forma. Possono essere ovunque si manifestano, è duttile, economica,
domande o valutazioni, ma l’ intento va veloce e non invasiva, a differenza della TV.
dichiarato e i generi non dovrebbero essere Su questo punto occorrono discussione e
confusi tra loro. Una formula classica è quella esemplificazioni di trasmissioni esistenti sul
dell’ ospite in studio al quale gli ascoltatori territorio, delle quali fare analisi critica. La
pongono domande. sperimentazione utile implica una
trasmissione vera e propria.

Lo studio di emissione Rete 1 della Radio Svizzera, Lugano


Davanti al microfono
ANNINA PEDRINI
RIASSUNTA DAI TUTORS

I l giornalista al microfono deve usare


alcuni accorgimenti tecnici nella lettura,
utili a comunicare meglio con
l’ ascoltatore. Innanzitutto non si deve
dimenticare che il microfono – il nostro primo
Gli elementi giusti per dare alla voce la giusta
modulazione sono:

1. Il controllo della respirazione, molto


importante perché implica saper
“mediatore” con l’ ascoltatore – deve essere controllare l’ ansia al microfono. In
considerato come il mezzo più fedele per questo è cruciale saper controllare il
realizzare il nostro obiettivo finale: la diaframma toracico. Ricordarsi sempre
comunicazione. che la voce è il tramite fra noi e
l’ ascoltatore, non tra noi e il
Tramite l’ intonazione il passaggio da una microfono, che è un semplice
notizia all’ altra viene reso netto ed strumento.
avvertibile dall’ ascoltatore. Questo rende
l’ elemento “voce” estremamente importante 2. Il volume della respirazione, da
per il giornalista al microfono. calcolare bene in modo che durante la
lettura non si finisca “in apnea”.

3. Il volume della voce deve essere


giusto. Non pensiamo che sia compito
del tecnico occuparsene. Siamo noi che
dobbiamo dare il massimo.

4. Il ritmo di lettura di ogni notizia


cambia a seconda del contenuto. La
vita stessa ha un ritmo vario: può
essere vivace, monotona, etc... La
modalità con cui scegliamo ed
impostiamo il ritmo attira più o meno
l’ attenzione dell’ ascoltatore.
Il fattore principale di cui dobbiamo tener 5. Le pause sono altrettanto importanti
conto nella lettura è la modulazione, ovvero delle parole per mantenere
l’ innalzamento ed abbassamento del tono l’ attenzione. Mai dimenticare quelle
della voce a seconda del contenuto del testo, che devono accompagnare ogni punto,
in particolare il contenuto emozionale. Una ogni virgola, ogni punto e virgola, i
voce monotona non attira l’ attenzione e due punti, il punto interrogativo e
quindi non è adatta al nostro obiettivo di quello esclamativo. Si tratta di pause
suscitare interesse. diverse per durata, variabile a seconda
del ritmo e dell’ enfasi.
Il colore della voce ha a che fare con le
6. Quando si arriva con la lettura a questi sensazioni “visive” che vogliamo
segni di punteggiatura, si deve trasmettere all’ ascoltatore tramite la
approfittarne anche per inspirare, in nostra frase. La voce dà la possibilità
modo da avere abbastanza fiato fino all’ ascoltatore di “vedere” l’ immagine di
alla fine della frase che leggiamo, quello che si sta descrivendo. È uno dei
ovvero fino alla prossima pausa. fattori determinanti nella bravura di un
radiocronista che debba descrivere, ad
7. Le parole chiave, sono quelle che esempio, un evento sportivo.
sostengono il peso della frase ed
accentuano quello che vogliamo 8. Infine, se durante la lettura in diretta fate
enfatizzare nel nostro messaggio. Per degli sbagli, chiedete scusa se la parola
esempio in questo testo le parole che avete sbagliato è importante. In caso
chiave, evidenziate in grassetto, sono contrario, potete solo ripetere la parola in
quelle che esprimono il fulcro del modo corretto: scusarsi per uno sbaglio
paragrafo. minimo fa sembrare l’ errore molto più
grave di quanto non sia effettivamente.
Animare ed informare
SERGIO SAVOIA

L e modalità espressive della diretta


radiofonica si sono affermate
soprattutto nel settore
dell’ intrattenimento, ma da tempo ormai
vengono utilizzate anche per far “passare”

nuovo brano di…”
distribuzione ragionata della
informazione su più interventi.
Ad esempio: “tra breve avremo la
meteo: oggi pioverà” seguito da
meglio le informazioni di ogni tipo. “nel bollettino meteo sono previste
piogge intense, ma rimanete
Nel corso degli ultimi anni, sono sempre sintonizzati per i dettagli tra pochi
meno i programmi che vengono registrati e minuti qui su questa rete…”
sono sempre di più invece gli interventi in
antenna, dalle corrispondenze, alle  impiego del “linguaggio” più
informazioni stradali o meteo, dalla gestione adatto di volta in volta alle
dei radiogiornali, all’ animazione
tout-court.

Sempre più chi fa radio deve essere


in grado di gestire situazioni
potenzialmente “senza rete”, dove
l’ imprevisto è sempre in agguato e
dove diventano essenziali i riflessi, la
capacità di reagire e di distinguere
velocemente ciò che è essenziale da
ciò che non lo è. In questo breve
intervento cerchiamo di passare in
rassegna alcune tecniche
dell’ animazione radiofonica
diventate assai utili anche per i
giornalisti.
necessità del programma. Bisogna
prevedere di cambiare registro
Metodi, trucchi, sistemi stilistico a seconda dell’ evento
per catturare l’ attenzione che si sta per presentare; adattare
la velocità di lettura alla
 creazione dell’ attesa: complessità dell’ informazione –
preannunciare un evento con maggior complessità, minore
anticipo dando soltanto indicazioni velocità.
parziali. Ad esempio: “tra poco vi
parlerò di un nuovo disco… Considerare la possibilità di usare
manca pochissimo alla o meno il sottofondo musicale,
presentazione del nuovo disco di… tenendo in considerazione la
finalmente stiamo per parlarvi del complessità dell’ informazione.
Creazione della “personalità radiofonica”  Ogni volta che si lancia il
numero di telefono bisogna
Per creare la personalità radiofonica si ricorre collegarlo ad una motivazione
all’ introduzione di elementi personali nel precisa (“stiamo per giocare, e
programma, quali ad esempio la a questo proposito il nostro
identificazione di chi parla tramite jingle numero è…” oppure “se volete
nominativo, più volte per ora; oppure potete richiedere dei dischi,
l’ impiego del jingle come firma dopo chiamateci al…”)
interventi creativi o particolarmente
personalizzati come ad esempio una battuta,  “Indirizzate” le chiamate: il
una storia, una intervista… tono usato dal disc jockey
influenza il tono usato da chi
Altri elementi ricorrenti e caratteristici sono chiama (ad esempio se il
l’ utilizzo di sottofondi personalizzati; la conduttore da del lei agli ospiti
scelta di brani come sigla d’ apertura o in studio, anche chi telefona gli
chiusura; l’ uso di espressioni linguistiche o darà del lei…)
pseudo-verbali personalizzate (quasi fossero
dei piccoli “tic” verbali) che permettono  Il chiamante non deve prendere
all’ ascoltatore di capire immediatamente con il sopravvento sul conduttore: il
chi si ha a che fare. disc jockey o il tecnico devono
avere sempre il dito sul
Informazioni personali che creano affetto e potenziometro per poter
legame: molti anni fa un disc jockey chiudere la chiamata. Se dovete
americano – titolare per decenni del sfumare qualcuno, parlategli
medesimo show e ormai ottantenne – aveva “sopra” e sfumatelo mentre
cominciato per scherzo a pesarsi in diretta state parlando con voi. Ad
ogni venerdì mattina. Aveva scommesso con intervalli regolari, non
se stesso e gli ascoltatori che sarebbe riuscito necessariamente in tutti i
a dimagrire. Dopo qualche tempo, convinto programmi, ma con una certa
che la cosa non fosse più divertente, decise di frequenza, fate interventi “di
smettere. La radio venne subissata di autorità” per far capire chi è il
chiamate da parte di ascoltatori che volevano padrone (ad esempio: “se lei
sapere quanto pesava il disc jockey. Si era continua su questo tono, io la
innescato un classico meccanismo di chiudo”). Siate gentili e
identificazione. Questo è un caso un complici, ma non lasciatevi
po’ estremo, ma il principio che dimostra va mettere i piedi in testa.
tenuto in considerazione. Non
necessariamente le informazioni personali  Datevi delle regole personali e
devono essere vere; l’ importante è che il poi rispettatele sempre, in modo
pubblico possa identificarsi, creando un che chi chiama si adatti al
“identikit” personale, emotivo e virtuale del “codice” da voi stabilito: tipo di
proprio disc jockey. chiamata o di chiamante, durata
delle chiamate, tono della
conversazione, uso o meno di
Gestione delle telefonate in diretta forme di cortesia…

Il numero di telefono va lanciato con


anticipo e ripetutamente anche quando Gestione tecnica del mixer o della consolle:
si tratta dello stesso numero ormai da
molti anni. Riascoltare costantemente i vostri programmi
per capire a che livello debbano essere i
La radio delle aquile

sottofondi e le introduzioni musicali rispetto Il pubblico principalmente partecipa tramite


al parlato. Per trovare la giusta equalizzazione telefono. Sono meno efficaci i giochi a
della propria voce e la giusta velocità di partecipazione postale. Per i giochi con la
parlato rispetto al ritmo generale della musica, partecipazione diretta del pubblico è
è indispensabile considerare in che modo i essenziale controllare durata e ritmo e il tono
dischi iniziano o finiscono: in fade-in/fade-out del rapporto tra chi conduce e chi gioca.
(cioè sfumando) o in “cut” (cioè con un taglio Anche qui il tono fa l’ atmosfera: se vogliamo
netto). Considerate la possibilità di editare un gioco drammatico il disc jockey userà un
dischi con delle intro troppo lunghe o finali linguaggio caricato; se invece vogliamo un
troppo prolungati. Tenete conto anche del gioco leggero il disc jockey sarà rilassato,
livello generale di registrazione dei dischi: meno attento ai tempi e ai regolamenti…
quelli vecchi normalmente sono molto meno
“pompati” di quelli nuovi. Costruite una
scaletta musicale che tenga conto Non solo animazione
dell’ equilibrio reciproco dei dischi – ritmo,
velocità, atmosfera emotiva… – perché il I concetti esposti in questa breve rassegna
clima del programma viene dato soprattutto sono evidentemente essenziali per chi lavora
dalla miscela della musica. nel settore dell’ intrattenimento radiofonico,
divenuto ormai quasi ovunque predominante,
specie nelle radio commerciali. Ma alcuni
I giochi radiofonici aspetti formali e stilistici qui presentati
possono risultare utilissimi anche a chi fa
Il gioco radiofonico dev’ essere scelto radio di tipo informativo.
tenendo ben presente che non è fatto per chi
gioca ma per chi ascolta. Per quanti Questo discorso dovrebbe essere ancora più
concorrenti ci siano, quelli che ascoltano utile e importante per chi, provenendo da un
senza partecipare saranno sempre molti di più. sistema molto regolamentato e poco incline
Per questo motivo vanno favoriti giochi all’ improvvisazione, si trova gettato d’ un
semplici, ripetitivi, con regolarità tratto in un panorama ad alta concorrenza,
possibilmente giornaliera, se possibile con molto deregolamentato, dove le situazioni
montepremi crescente. impreviste e di contatto con il pubblico, oltre
ad essere nuove, sono anche numerose e
frequenti.

Suggerimento bibliografico

Alessandra Scaglioni, Lavorare alla radio, Sperling & Kupfer, Milano 1999.
Il montaggio, dalla pietra al digitale
MARIANO MASSERINI

Pregi e difetti del montaggio digitale stilistica e di provare nuovi effetti e nuove

I
tecniche nella costruzione del servizio.
l montaggio digitale consente una grande L’ assillo del tempo si fa sentire meno e al
indipendenza del giornalista per tutte le giornalista viene chiesta più produttività.
fasi del montaggio. Questa tecnologia
permette di non dovere più ricorrere al Grazie alla visualizzazione grafica del
tecnico, categoria professionale che in questi materiale sonoro, con la frequenza dei picchi
anni ha dovuto riciclarsi per svolgere altri sullo schermo è possibile individuare
compiti. Il binomio “giornalista e tecnico”, in rapidamente le fasce di parlato, quelle di
passato inscindibile, oggi è superato in molte musica e le pause. Lo spostamento da un
radio. A Radio Svizzera Internazionale ad punto all’ altro della registrazione è
esempio i giornalisti sono diventati autonomi estremamente rapido, visto che non occorre
ancor prima che la tecnologia digitale venisse più svolgere e riavvolgere un nastro
introdotta, e questo sia per le registrazioni che magnetico; basta posizionarsi con un clic del
per i montaggi e la trasmissione dei mouse.
programmi.
Un punto negativo – che però non è legato
La tecnologia digitale permette al giornalista alla tecnologia in sé, ma alla transizione verso
di intervenire direttamente per tutti i tipi di il nuovo sistema – è la trasformazione in
tagli e di inserimenti necessari alla forma digitale del materiale raccolto con
realizzazione del programma. Questo è apparecchi analogici. Questo processo non
particolarmente utile nel caso di un’ intervista può essere accelerato. Il tempo perso con
in cui l’ interlocutore abbia difficoltà o questa operazione è però ampiamente
esitazioni ad esprimersi. Di grande utilità è il compensato dagli altri vantaggi del nuovo
fatto che tutte queste operazioni sono sistema.
reversibili rapidamente. Il documento
originale può essere salvato a parte ed è Un altro svantaggio è il fatto che il giornalista
sempre a disposizione. Provare, ascoltare e deve assumersi le competenze del tecnico e la
cambiare sono operazioni ripetibili a volontà. qualità finale del prodotto rischia di patirne.
Questo permette di evitare la monotonia Questo accade soprattutto nella prima fase di
introduzione della tecnologia in un ambiente
non abituato. Con il tempo e la pratica, il
problema scompare. Globalmente, le
Un minidisc con microfono

possibilità offerte dalla tecnologia digitale


permettono di migliorare lo stile del
programma e di creare molto più facilmente
effetti interessanti che catturano l’ attenzione
del materiale. Siamo dunque in presenza di un
arricchimento qualitativo e quantitativo degli
strumenti a disposizione del giornalista.
Il montaggio e i suoi generi Questa lista non è certo esaustiva e la scelta
della variante più appropriata deve essere
In primo luogo, una grande importanza va fatta in base al genere trattato, al tema o al
accordata a una buona contestualizzazione tipo di interlocutore. Attenzione alla “tensione
dell’ argomento. Questo può avvenire drammatica” del pezzo e alla lunghezza
all’ inizio del servizio o in un altro momento, complessiva.
a seconda della tecnica di montaggio scelta.
Non bisogna però mai dare per scontato un
argomento ed evitare di contestualizzarlo. Fuori studio o in emergenza

Per il montaggio in situazioni d’ emergenza o


fuori studio la tecnologia digitale può fornire
un contributo decisivo. Tutto dipende però dal
materiale a disposizione. Nei moderni
computer portatili è possibile installare un
Esistono numerose varianti nel montaggio di programma di elaborazione digitale del suono
un programma. Eccone solo alcune: che permette di preparare un servizio
dall’ inizio alla fine. Il servizio viene poi
inviato tramite posta elettronica allo studio
 approccio classico con testo di
per la diffusione.
introduzione redazionale
Soluzioni intermedie sono possibili con il
 effetto sorpresa con uno spezzone corto
ricorso a una tecnica mista, ad esempio
dell’ interlocutore per attirare l’ attenzione
collegando il laptop al telefono con
un’ apposita capsula per l’ invio di suoni.
 montaggio di una sola voce con testo
redazionale di collegamento tra spezzoni Nel lavoro di ripresa del suono fuori studio
attenzione ai livelli, in particolare per quanto
 montaggio di varie voci per una sorta di riguarda la differenza fra parlato e musica.
botta e risposta a distanza (attenzione al Quest’ ultima deve essere registrata con circa
rispetto di un certo equilibrio nello spazio 5 dB (decibel) meno del parlato.
accordato agli interlocutori)

 montaggio rapido con frasi corte messe in Esercitazioni pratiche in gruppi


particolare rilievo
Si scelgono argomenti diversi, in base
 montaggio con doppiaggio all’ attualità. Si assegna ad ogni gruppo il
compito di produrre un servizio diverso:
 doppiaggio integrale sopra la voce interviste in redazione, telefoniche, per la
dell’ interlocutore strada. A tutti viene dato in modo tassativo un
termine ultimo di consegna e una durata
 doppiaggio di singole frasi con massima del pezzo.
integrazione redazionale
Ascolto e discussione critica di materiali
radiofonici recuperati da internet o portati dal
docente.
TANTE PAGINE,
UN DISCORSO
Il vostro programma è fatto di tanti contributi diversi,
tante pagine – ognuna con le proprie peculiarità –
che concorrono a formare un unico discorso.

La vostra radio è fatta di tanti programmi, che a loro


volta sono le pagine di un discorso, quello che la
stazione cerca di fare al pubblico che si è scelta

Il giornalista radiofonico moderno produce


programmi e contributi “pensati”, ragionati in
funzione delle diverse tipologie di programma. Egli è
consapevole che il proprio contributo è parte di un
discorso più ampio, di un lavoro collettivo.
Le fonti, le interviste, la diretta
SANDRO PETRONE

Questo capitolo e il successivo sono adattamenti del programma utilizzato dal docente per
condurre le sue lezioni a Tirana. La versione più aggiornata, insieme con molto altro materiale,
può essere trovata sul sito internet dell’  autore: www.sandropetrone.it

M aggio 1976, poche ore dopo il


violento terremoto nella
regione settentrionale italiana
del Friuli, a Napoli, in una delle prime
radio private, allora considerate ancora
realtà
viene
come

“pirata”, un gruppo di ventenni decide di


attivare una redazione.

Ha a disposizione un telefono, una


macchina per scrivere, un registratore
portatile a nastro Uher. Ma non ci sono
soldi per inviare qualcuno sul posto, né
reinterpretata in base all’ informazione
tanto meno per pagare le agenzie. I notiziari
errata iniziale, secondo il principio
speciali sul terremoto sono realizzati
definito della dissonanza cognitiva).
telefonando direttamente in Friuli,
interpellando istituzioni, cittadini e un paio di
Oggi, la stessa radio redige i bollettini
emittenti locali rimaste aperte in edifici
esclusivamente con notizie d’ agenzia. Anche
pericolanti.
su fatti napoletani, raramente verifica le
informazioni, interpella le fonti primarie o
In poche ore il gruppo si accorge che:
cerca una “contro-voce”. Alcuni redattori
vanno su internet per arricchire le
 Molte delle informazioni diffuse dai informazioni che hanno su un argomento, ma
notiziari radio e tv di Stato o dalle spesso senza strumenti per difendersi dagli
istituzioni nazionali (es. la Croce Rossa errori.
Italiana) sono assolutamente discordanti
con i dati forniti da testimoni o dagli Una lezione di cui fare tesoro. In questa
addetti sul campo delle stesse istituzioni trasformazione, dallo slancio iniziale per
nazionali. vincere l’ ufficialità alla attuale realtà di gran
parte delle radio italiane – schiacciate da
 Le informazioni diffuse da fonti ufficiali a un’ impressionante tendenza
livello centrale sono rilanciate a catena all’ omologazione – si gioca il problema delle
dalla maggior parte degli organi di stampa fonti di informazione, cioè del modo in cui i
e diventano una verità ufficiale della quale giornalisti radiofonici possono andare a
è quasi impossibile fermare il flusso, pescare “nella vita quotidiana, nel suo
anche opponendo l’ evidenza dei fatti (la incessante corso degli accadimenti”, per
individuare quelli “meritevoli di diventare informazione, è proprio la definizione delle
notizia: quale di quegli accadimenti e che fonti e del tipo di copertura che intende dare
cosa in essi può coinvolgere il cittadino- agli avvenimenti, non solo rispetto alle
ascoltatore, soddisfarne gli interessi, i fondamentali regole del buon giornalismo, ma
bisogni, le curiosità, metterlo in condizione – anche agli obiettivi che ci si pone, al pubblico
anche– di formare i suoi giudizi, di creare o al quale ci si vuole o deve rivolgersi, e al tipo
di verificare le sue verità” (Gianni Faustini). di messaggio che si intende realizzare.
L’ individuazione delle fonti, con le regole e
le tecniche per consultarle e, più in generale,
Varietà contro inefficacia l’ organizzazione della copertura, si muovono,

La possibilità di vincere la battaglia contro


l’ ufficialità, l’ omologazione e le altre facce
del giornalismo inefficace – e quindi inutile
per la vita della gente e per lo sviluppo
democratico del proprio paese – ha un
passaggio decisivo proprio nell’ intreccio tra
l’ uso delle fonti e quello dell’ intervista, che
è lo strumento per interpellare le fonti, e poi
con la gestione della diretta, che è lo
strumento per esaltare l’ immediatezza e la
capacità di far prima della radio, cioè di
raccontare la realtà mentre accade.

La parola chiave è varietà. Non rinunciare al


ricco repertorio di fonti, schiacciandosi solo dunque, fra una serie di standard professionali
su alcune di esse. Non dimenticare l’ uso non eludibili, ma spesso traditi, e le scelte di
estremamente articolato che si può fare fondo dell’ emittente.
dell’ intervista, evitando così di restarne
prigionieri o di finire per rinunciare ad Aver ben chiaro questo, consente non solo di
adoperarla. Non tuffarsi nella diretta per la svolgere più accuratamente il proprio lavoro,
diretta, come semplificazione del flusso ma anche di non restare vittima di pressioni
radiofonico, aprendo così nel nome professionali indebite, delle quali spesso è
dell’ immediatezza la porta della banalità. difficile accorgersi e dalle quali è ancor più
difficile difendersi.
Inizialmente, dunque, un’ analisi delle fonti e
del modo di organizzarle nella “copertura”
degli avvenimenti quotidiani. Poi, un Costruire la casa
confronto sull’ intervista, sulla variegata
tipologia, su come si prepara e si conduce, e Come abbiamo visto, la duttilità della radio
sui modi diversissimi di utilizzarla nella consente di scavalcare facilmente le barriere
radiofonia. Di qui, passaggio obbligato, uno istituzionali ed economiche. Ma, per riuscire a
sguardo al trattamento delle notizie, per fare questo, è necessario usare a tutto campo
collocare l’ intervista nel flusso radiofonico, e gli strumenti a disposizione per entrare in
accedere dalla porta più naturale alla diretta. contatto con la realtà degli accadimenti.

Se l’ obiettivo è realmente realizzare


Le fonti e la copertura degli eventi un’ informazione che abbia senso, allora non
si può dimenticare ogni volta che raccontare
La prima mediazione del giornalista, la prima un fatto è come costruire un edificio di diversi
scelta che deve operare un organo di piani, alla cui base c’ è la ricerca, ai piani
La radio delle aquile

intermedi la consultazione delle fonti primarie Fonti private: gruppi professionali


e, solo in cima, dopo aver risposto ad un certo (sindacati, associazioni professionali,
numero di quesiti fondamentali (le cinque W, etc...), istituti di ricerca, biblioteche,…
più How e il rilievo dell’ avvenimento)1,
arriva il momento di scrivere la storia .  Fonti di consultazione: libri e
pubblicazioni che elencano avvenimenti,
personaggi, etc… come ad esempio
enciclopedie, elenchi telefonici, guide ai
libri e agli editori, fatti e archivi,
almanacchi, biografie …

 L’ archivio personale, formato da ritagli e


da fotocopie sugli argomenti di maggiore
interesse per il giornalista, che è il miglior
giudice su cosa va conservato rispetto alla
genericità dei grandi archivi. Attenzione
al pericolo di archiviare pezzi che
Anche quando l’ uso di strumenti come le contengono inesattezze.
agenzie consente di saltare qualche piano, è
bene non dimenticare quali sono i passaggi di  L’ archivio futuro: scadenzario diviso in
base. Soprattutto nella radio, dove l’ esigenza 31 giorni del mese, con le informazioni su
di mantenere procedure giornalisticamente eventi futuri annotati nel diario di
affidabili è costantemente in lotta con la redazione.
possibilità di arrivare subito, perché la
principale caratteristica di questo mezzo è  L’ archivio di redazione: è la grande
proprio l’ immediatezza, poter far prima degli memoria centrale del passato (giornali,
altri, di riuscire a raccontare la realtà in riviste, agenzie, testi dei notiziari
diretta. trasmessi, etc…)

 Agenzie stampa: principali fonti esterne,


La ricerca in grado incrementare la copertura.
Raramente hanno informazioni locali
La ricerca è il primo passo. Serve a capire il sufficienti. Lo stile è da carta stampata,
soggetto, individuare le questioni chiave, quindi da riscrivere per la radio.
preparare le domande che stimolano risposte
illuminanti su tali questioni. Appena si ha a  Agenzie radio: notiziari parziali, completi
che fare con una notizia bisogna diventare o singoli servizi. Globali o specializzate.
subito pratici dell’ argomento, muovendosi Via telefono, satellite, rete…
dal generico verso lo specifico, partendo dalle
fonti secondarie, cioè indirette. Secondo il  Network: pool di servizi e programmi,
tempo a disposizione, la ricerca può durare evoluzione logica del collegamento di
pochi minuti o diversi mesi. Ma non si può risorse, agenzie e free-lance, etc...
mai saltare.
 internet è una porta di accesso a fonti
secondarie di tutto il mondo, dagli archivi
Fonti secondarie alle agenzie e alle pubblicazioni on-line
quotidiane o ad aggiornamento continuo,
 Fonti pubbliche: biblioteche, gruppi fino alle biblioteche.
politici, uffici governativi,…
1
Who, What, When, Where, Why (chi, cosa, quando,
 Altri media: le informazioni pubblicate
dove, perché). How significa "come". dagli altri vanno riscritte e arricchite.
La ricerca  Radio di emergenza: ascolto dei canali
polizia, pompieri e altre forze per sapere
Dalla ricerca si sviluppano i contatti con chi in diretta cosa accade. È spesso
ha partecipato o, comunque, è venuto in un’ operazione illegale.
rapporto diretto con l’ avvenimento o
l’ argomento di cui ci si occupa, oppure con  Politici locali: fonti primarie di notizie
gli esperti la cui competenza è utile per locali (da usare con parsimonia).
realizzare i servizi. È il momento in cui
avviene la selezione delle fonti primarie e si  Gruppi di pressione: sindacati,
aggiunge l’ elemento dell’ interesse umano. associazioni, gruppi vari, etc…

Per agevolare la gestione quotidiana delle  Avvenimenti messi in scena: eventi creati
fonti, la redazione provvede ad una specifica apposta per fare notizia (proteste, marce,
organizzazione che raggruppa in settori di sit-in, annunci clamorosi).
copertura il lavoro dei giornalisti.
 Notizie e comunicati stampa: veline,
 Cronisti: fonti principali per la redazione, informazioni PR e pubblicità travestita.
i reporters. Contatti quotidiani e
osservazione della vita della gente. Idee e  Syndicated tapes: interviste registrate,
servizi. Trovare qualcosa che non va e inviate dagli uffici stampa.
raccontarlo.
 Liberi professionisti: notizie o servizi
 Libro dei contatti: agenda con nomi e
forniti da free-lance e da stringers,
numeri telefonici di chiunque in zona
corrispondenti occasionali, spesso
faccia notizia o commenti.
giornalisti di quotidiani locali che si
organizzano anche in piccole agenzie.
 Diario di redazione: aggiornato
quotidianamente dal caporedattore
(servizi, orari e reporter assegnati). È il  Soffiate: imbeccate da parte di contatti o
piano d’ azione quotidiano. di ascoltatori, sotto controllo e retribuiti.

 Chiamate di controllo: giro di telefonate  Bufale: notizie truffa segnalate da


regolari alle fonti in grado di fornire le sedicenti contatti affidabili, in genere
notizie di cronaca (polizia, ospedali, vigili arrivano a pochi minuti dalla messa in
del fuoco, etc…) onda dei notiziari principali, per non
consentire il controllo.
Il palinsesto quotidiano
SANDRO PETRONE

Sintesi e completezza  Si intende per radio di flusso quella che

L
come palinsesto ha un unico, ininterrotto
a sintesi e la completezza nei notiziari modello di programmazione, in genere
radiofonici è la necessità di fornire il costituito da un tappeto di musica,
contesto e di descrivere la portata alternato a interventi di altro tipo. In
generale dell’ evento (ricostruire la notizia, particolare si consideri il caso di interventi
inserirla nel contesto, stabilirne la portata costituiti da notiziari di vario tipo e da
generale) aggiornamenti di informazioni varie.

 I notiziari radiofonici si occupano delle


notizie, cioè delle novità della giornata. Rubriche autonome o collegate ai GR

 Il compito di ogni servizio è raccontare i L’ approfondimento può essere rappresentato


fatti, fornendo tutti gli elementi necessari da rubriche che hanno un preciso richiamo al
ad identificarli e ad inserirli in un notiziario, e in sostanza ne costituiscono
contesto. Nel fare questo, si fa leva sulla
ridondanza, cioè su quanto gli spettatori
sanno di un argomento.

Dal momento che non si può richiamare ciò


che non si ha nel proprio vissuto, nella propria
memoria o nella propria cultura, nasce
l’ esigenza di allargare costantemente gli
orizzonti degli spettatori, di approfondire.
Questo approfondimento degli eventi
risponde anche ad una specifica necessità
degli uomini e, quindi, ad uno stile-bisogno di
ascolto. In gran parte dei casi, se si sceglie un un’ integrazione, oppure da rubriche che
orario adatto, il giusto taglio ed un linguaggio vivono autonomamente, che non premettono
adeguato, il successo è assicurato. un’ informazione di cronaca.

La scelta dipende dall’ intenzione o meno di


La radio generalista e la radio di flusso restare legati ai fatti più recenti e da quanto si
intendono aprire gli orizzonti.
 Si intende per radio generalista
l’ emittente che tenta col proprio Nel caso italiano la distinzione discende
palinsesto, articolato in programmi, di soprattutto dagli effetti determinati
rispondere a tutte le esigenze degli dall’ organizzazione di ciascun canale della
spettatori. È una radio “omnibus”, in cui si radio e della tv di Stato in due settori, la rete e
trova di tutto la testata, dove la prima provvede ai
programmi e la seconda ai notiziari.
i GR della rete all-news (durata 3-5 minuti).
Ma, se si considera l’ informazione più in Alle 9 del mattino c’ è la cultura, alle 10 le
generale, come è necessario quando si parla di lettere. Alle 11 la scienza, alle 12 la borsa,
approfondimento, allora diventa impossibile alle 14 la medicina, alle 15 NY news, mini
decidere quando un determinato argomento racconto di notizie americane, alle 16 la
debba essere trattato dalla rete o dalla testata. politica estera, alle 17 la chiusura della borsa,
Nella pratica spesso si registrano alle 18 “Bit” sulla multimedialità e le
accavallamenti e duplicazioni, perché sia il tecnologie.
responsabile della rete, sia quello della testata
possono scegliere di trattare lo stesso fatto. Vengono poi le rubriche settimanali, di
maggiore durata e portata, come “Mondo
Più naturale sarebbe avere un unico direttore motori”, alle 19.20 dopo il gr delle 19,
per l’ informazione in grado di gestire tutto il “Magazine” il sabato alle 19.35, oppure
flusso sul canale. “Speciale agricoltura” il sabato mattina alle
9.28 e “Agricoltura e ambiente” la domenica
mattina, entrambe a cura di GR e rete.
Breve analisi di diverse rubriche Il sabato, alle 8.35 c’ è “Inviato speciale”, un
programma di reportage con tre o quattro
Scorrendo i palinsesti della radio italiana si servizi di 7-10 minuti ciascuno.
scopre che gran parte delle rubriche è a base Ogni giorno dal lunedì al venerdì c’ è “Radio
di informazione, da quella hard alla più soft, anch’ io” (orario 9.08-9.55) con una prima
fino ai confini con l’ infoteinment. A gestire parte monotematica ed una seconda parte
dedicata ai fatti dominanti della giornata con
il contributo dei protagonisti, di esperti e degli
ascoltatori (2 o 3 temi al giorno)
“Golem” dalle 8.40 alle 8.55 (un ponte di
passaggio dalla tv attraverso la radio su
internet). Il pretesto è la critica della
televisione.
“Italia, istruzioni per l’ uso”, Emanuela
Falcetti (Gr) dalle 6.00 del mattino, argomenti
di attualità spiegati dai protagonisti ed esperti.
questi programmi è in genere la rete, che “Senza Rete”, monotematico, con esperti,
altrove si occupa solo di intrattenimento. protagonisti ed ascoltatori, gestito dalla Rete
dalle 14 alle 18, ingloba Gr e rubriche
collegate, condotto da Marino Sinibaldi e
Si va dalla breve rubrica di due o tre minuti, Massimo Cotto, il primo non giornalista che
tutta su un argomento, magari messa subito fa da giornalista, il secondo conduttore
dopo un notiziario ed opportunamente da musicale.
questo lanciata; alle rubriche tematiche, cioè Alle 18 GR, 18.5-10 rubrica Bit, 18.10
dedicate ad un argomento unico – come Rubrica gestita dal ministero del lavoro
l’ agricoltura, la politica estera o altro – ma (servizio pubblico), poi Senza Rete 18.15-
divise in più segmenti, su avvenimenti 18.50 gestita dal Gr, primi 15 minuti dibattito
diversi; passando per le rubriche di tema e in diretta con ospiti collegati, poi “A
confezione varia all’ interno di lunghi quest’ ora in Italia” e “A quest’  ora nel
programmi-contenitore, alcune volte dedicati mondo”. Il progetto era fare 5 ore assieme,
ad un unico argomento in discussione, altre rete e testata.
volte composti da segmenti diversi.
Alle 19.30 “Zapping” con Aldo Forbice (ex
Le piccole rubriche di approfondimento Livio Zanetti, con una conduzione di
tematico, per esempio, seguono i flash orari e Giancarlo Santalmassi), aveva come idea il
La radio delle aquile

dare un quadro di cosa va in onda a quell’ ora  Radio 1 musica e notizie


in tv, un’ interazione fra radio e tv con anche  Radio 2 intrattenimento
la messa in onda di spezzoni (ad esempio i  Radio 3 musica di alta qualità e cultura
titoli e i servizi dei TG). Ora è diventata un
dibattito con esperti, protagonisti e ascoltatori. A questa offerta si aggiungono altri canali
Il programma dà conto in diretta dei titoli dei monotematici come GR parlamento, Isoradio
TG e contiene rubriche come “Le pillole del (diffuso sulle autostrade), i canali musicali
2000” e “interviste di fine Millennio”. della filodiffusione, le trasmissioni regionali
ordinarie e straordinarie, le trasmissioni in
La storica sede degli studi di Radio Rai in lingue delle minoranze e per le regioni di
via Asiago 10 a Roma confine.

Ultimi sviluppi

 L’ uso di internet come estensione


della radio : la radio come finestra sulla
Rete, le rubriche come “link
ipertestuale”.

 La radio in simul-cast e sul Canale 24


Il linguaggio delle rubriche ore Rai News24 (all news). Nel mondo
dei nuovi media si assottiglia il confine
Il mercato di ascolto della radio è tra radio e televisione.
strutturalmente diverso da quello della tv,
dominato in Italia da due soggetti con tre reti
ciascuno. L’ offerta radiofonica è invece I flash, le edizioni straordinarie
polverizzata. Il mattino, momento in cui c’ è
più forte richiesta di notizie, è dominio Radio generalista e radio di flusso gestiscono
incontrastato della Rai. Dopo le 9.30 il in modo diverso le breaking news perché
mercato si frammenta. Ognuno prende una queste hanno conseguenze diverse sul
fettina. Nel pomeriggio nessuno ha più di 3- palinsesto: interrompono la programmazione
400mila ascoltatori. Nelle fasce centrali e con edizioni straordinarie flash (radio
pomeridiane la Rai raccoglie quanto 8-9 generalista) o producono aggiornamenti
network nazionali. continui (radio di flusso). In casi eccezionali
si può avere la diretta in filo continuo
Gli ascolti vengono rilevati in modo diverso
da quanto si fa per la televisione: per
l’ Audiradio si usa un sondaggio telefonico Esercitazioni sulle rubriche
basato sul ricordo del giorno prima.
L’ erosione di ascolti della Radio Rai cresce  Partendo da una singola notizia
per determinate fasce di pubblico, soprattutto immaginare l’ approfondimento da
nella fascia 25-44 anni. L’ eccessiva collocare in una rubrica giornalistica
omogeneità dei tre canali va superata. Gli
ascoltatori Rai sono molto fedeli ma solo  Preordinare una rubrica fissa di
nella fascia di età sopra i 44 anni. Non approfondimento pluritematico o
bisogna preoccuparsi dati complessivi, ma monotematico
recuperare la fascia 25-44. Il ringiovanimento
passa per palinsesti più diversificati, seguendo  In 4 gruppi, elaborare un palinsesto con
questa formula: rubriche collegate alle principali edizioni
 Delineare un programma contenitore, con “Breaking news” di portata eccezionale (es.
ospiti, esperti e ascoltatori, a tema unico “Milosevic si arrende”, “bombardata Kukes”,
intervallato da rubriche oppure composto etc...) : si decide la diretta in filo continuo.
da segmenti diversi. Organizzazione, tipi di intervento, come
riempire le fasi calanti, quando uscirne.

Esercitazioni sui flash

Simulazione di una
“breaking news” e
trattamento su una
radio di flusso e su
una radio generalista.
Divisione in 4 gruppi
di lavoro (uno dei
quali generalista)
organizzazione, piano
degli interventi in
diretta per le
successive due ore :
flash, headline, copy-
story, voicer, live,
intervista, package,
mini-wrap

Il sito del Giornale Radio Rai. Sono visibili, a sinistra, i link alle varie rubriche

Materiali utili al corso

 Tutte le rubriche radiofoniche di oggi,


elenco, format, presentazione, siti web

 Il copione di un giornale radio

 Pagine web di alcune rubriche

 Registrazione di alcuni flash e rubriche

 Breve dispensa del modulo precedente


Il giornale radio
MAURIZIO CORTI

O biettivo di
questa parte
del corso è
la determinazione
dei contenuti e dei
criteri di costruzione
di un radiogiornale,
ritenuta la
trasmissione di punta
di una radio
generalista orientata
all’ informazione. Ci
si propone dunque –
il più possibile
attraverso esercizi
pratici e simulazioni
del lavoro di una
vera redazione – di
sollecitare una serie di riflessioni su:
La redazione
 i possibili criteri di scelta dei contenuti
di un RG; La redazione è luogo di scelta, confronto e
preparazione di appuntamenti informativi. La
 le modalità di architettare un RG; redazione dell’ informazione – lavorando
sull’ attualità con i suoi tempi stretti –
 le forme di organizzazione; abbisogna di una struttura organizzativa il più
possibile flessibile e strutturata per l’ accesso
 gli elementi di sostegno e di alle fonti, la documentazione, i contatti, la
arricchimento (impaginazione, gestione del lavoro. In generale una redazione
lettura, scansioni, sigle, titoli,…) è più facilmente orientata al verticismo
organizzativo, con un capo e una serie di
È un modulo che consente di esercitare più sottocapi o responsabili di aree e tematiche,
aspetti del lavoro radiofonico. Si ed una struttura amministrativa-segretariale
suggerisce di dividere il gruppo di allievi che possa occuparsi di tutte le necessità non
creando una o più “redazioni” autonome direttamente legate agli aspetti giornalistici
nel lavoro di raccolta e proposta del del lavoro.
materiale, mentre le discussioni teoriche
vanno affrontate tutti insieme, mettendo a In redazione, se possibile, vanno identificati
confronto scelte e criteri diversi dei ruoli: redattori, notiziaristi, inviati,
dell’ approccio al lavoro. corrispondenti, capi servizio,… Qui il
discorso può essere approfondito: quali ruoli pareri, la diretta o la registrazione. Alcuni di
sono più necessari al modello di emittente questi elementi, che determinano la
dove lavoro ? C’ è possibilità di disporre di complessità di un prodotto informativo e
corrispondenti, e in caso affermativo dove anche l’ impostazione organizzativa di una
vanno immaginati e possono essere più utili ? redazione, andranno esemplificati con esercizi
specifici.

Palinsesto o griglia di programmi  IL Radiogiornale (RG) è la


trasmissione informativa più
Determinante è l’ identificazione minima di articolata, l’ elemento caratterizzante e
un pubblico potenziale, se possibile sarebbe possibilmente ricorrente (più edizioni)
bene poter conoscere le abitudini di ascolto di un’ emittente radiofonica di
per definire una collocazione di appuntamenti informazione. È uno spaccato degli
informativi che possa facilmente essere avvenimenti di un contesto
ascoltata da un pubblico il più ampio geografico-economico e sociale; è un
possibile. Decisa la collocazione migliore condensato di avvenimenti,
degli appuntamenti informativi (3-4 RG, problematiche, prospettive. Ma oltre la
notiziari ogni ora, etc...) va organizzata la semplice attualità, esso è anche una
redazione in funzione degli appuntamenti trasmissione dove è possibile inserire
fissati, dei tempi disponibili e di eventuali brevi spazi di approfondimento,
turni di copertura del flusso delle notizie. commento, confronto. Gli elementi
che definiscono un radio giornale sono
uno spazio ben definito, una sigla di
I formati informativi apertura e chiusura, un orario
ricorrente, fisso, una durata indicativa,
Appare utile introdurre un breve discorso sui un contenuto di notizie di attualità
diversi elementi di cui sono composti i
programmi di informazione e come vengono  NOTIZIARI: i notiziari sono
confezionati: l’ approccio diverso fra appuntamenti altrettanto completi, in
informazione stretta, approfondimento, generale più frequenti, che
indagine, inchiesta. Da valutare anche la privilegiano l’ attualità più
diversità di genere: politica, cronaca, immediata, raccolti in un contenitore
economia, sport, costume, etc... Infine, più dinamico, ma molto più breve e
occorre riflettere sugli elementi veloce. Si può prevedere qui un
dell’ appuntamento: aperto o chiuso (con esercizio o un esempio che
sigla iniziale e differenzia un RG da un notiziario.
finale, oppure
momento  APPROFONDIMENTI: ritenendo
informativo non utile non limitarsi alla sola cronaca,
prefissato: per si può introdurre il discorso e la
esempio la possibilità di contemplare nel RG
notizia ritenuta uno spazio di approfondimento che
urgente che chiamiamo speciale. Uno spazio per
“entra” in evidenziare una o più notizie del
un’ altra giorno ritenute importanti, meritevoli
trasmissione); la di essere approfondite oltre la
durata, il tipo di cronaca, oltre la notizia, cercando di
conduzione, la spiegare o leggere meglio eventi di
presenza di attualità apparentemente slegati o
corrispondenze o singolari.
di commenti e
La radio delle aquile

 All’ interno del RG lo speciale può detto deve fare i conti – trattandosi di


essere un appuntamento quotidiano, un prodotto di attualità, mutevole ed
mentre al di fuori del contesto del imprevedibile – con la flessibilità:
RG, lo speciale dell’ informazione scelta un’ impaginazione, confezionato
assume un valore eccezionale, in casi il prodotto, qualcosa può sempre
di grandi notizie di attualità che stravolgere quanto preparato. Un
giungono lontane dagli appuntamenti esercizio utile potrebbe essere la
predisposti nella griglia dei preparazione di una serie di notizie
programmi e che meritano di essere urgenti, un prototipo di notizie fasulle
trattate subito, in modo ampio. Ad ma importanti, che potrebbero giungere
esempio l’ improvvisa scomparsa di in qualsiasi redazione in qualsiasi
una persona importante. momento. Ad esempio: la morte di un
politico internazionale importante, una
disgrazia di ampie dimensioni, etc...
Scelta delle notizie Senza preavviso queste notizie
vengono passate all’ ultimo momento o
Il discorso qui può essere ampio; limitiamoci durante la lettura del RG agli allievi,
a dire dei due criteri essenziali per la scelta valutandone poi assieme la trattazione,
delle notizie: l’ attualità e l’ importanza, che le modalità di interruzione, di
ovviamente vanno rapportate a mille variabili inserimento, di lettura, di reazione.
da considerare. Un esercizio utile in questo
ambito può essere quello di mettere a  DRAMMATIZZAZIONE: esistono
disposizione di ciascun gruppo di allievi le diversi elementi che aiutano a rendere
stesse fonti di informazioni e notizie, in un radiogiornale più vivace, gradevole,
numero ben superiore a quello che un modello facile da seguire. La drammatizzazione
classico di RG conterrebbe. Poi confrontare e concerne il linguaggio radiofonico,
discutere le scelte di apertura, di trattazione, alcune ripetizioni, un certo modo di
di sviluppo, di impaginazione.

 LA SCALETTA: la scaletta delle


notizie è sostanzialmente l’ ordine con
cui le notizie vengono predisposte e
quindi lette. La progressione anche qui
deve tener conto dell’ attualità e
dell’ importanza, dei legami fra un
evento e l’ altro, ma possono
ovviamente essere sempre
contemplate delle eccezioni, se
motivate da una scelta di interesse.
sottolineare gli eventi, l’ uso di effetti
 LA STRUTTURA di un radio giornale sonori o di contributi, il modo di
è data dal numero di notizie scritte, di introdurli. Tutto contribuisce a rendere
servizi sonori, dalla conduzione (uno o più o meno orecchiabile un prodotto.
più lettori/lettrici), dalla durata. È Molti sono gli esercizi immaginabili,
dalla successione di questi contributi da eseguire direttamente al microfono,
che si determina il ritmo di un RG, che con simulazioni di lettura.
in teoria dovrebbe contenere sempre lo
stesso numero base di notizie, servizi,
 FLASH, NOTIZIE URGENTI: le
corrispondenze, etc…
notizie urgenti devono essere trattate
come un prodotto che ha precedenza
 FLESSIBILITÀ: tutto quel che abbiamo assoluta su altri programmi in onda. Si
tratta di comprendere il meccanismo di
trattazione di queste urgenze, il modo di
affrontarle da parte della redazione e la
loro gestione immediata.
Inchieste, speciali e reportages
TOMAS MIGLIERINA

L’ inchiesta forse deve) contenere documentate denunce,

I
ma attenzione alla differenza tra un
manuali sui quali i giornalisti italiani si giornalista ed un magistrato. L’ inchiesta
preparano all’ esame di Stato la giornalistica, in particolare, ha raggiunto il
definiscono “Il genere più difficile e più proprio scopo non quando “fa arrestare il
nobile”2, un lavoro che “mira a verità colpevole” o “ricostruisce la verità dei fatti”
nascoste e chiarificatrici, richiede minuziose ma quando genera reazione, dibattito,
ricerche e richiede capacità di analisi stimolando il confronto e la circolazione delle
critica”. idee.

L’ inchiesta è un lavoro di ricerca e di Un’ inchiesta, anche se ben fatta, può


approfondimento su un tema noto oppure concludersi in nulla o essere accolta nella
sconosciuto, che si impone attraverso più completa indifferenza: il suo successo
l’ attualità (e le reazioni degli ascoltatori: dipende infatti anche da fattori esterni al
telefonate, , commenti dell’ uomo della valore intrinseco del lavoro svolto. Sono
strada) oppure viene scelto dalla redazione o fattori esterni i gusti generali del pubblico o la
dal singolo giornalista. In entrambi i casi semplice successione cronologica degli
l’ inchiesta mira a fornire “materiali per eventi. Può capitare che si metta in cantiere
pensare”: informazioni, nozioni, spiegazioni, lunedì un’ inchiesta su un tema di cui tutti
documenti con i quali l’ ascoltatore potrà – se parlano; l’ inchiesta, richiedendo tempo, sarà
lo vorrà – costruirsi una documentata pronta solo tra cinque o dieci giorni; non di
opinione. Non c’ è niente di peggio, infatti, meno si decide di rischiare, ritenendo che lo
delle persone che – avendo solo qualche spunto possa “tenere”.
minima nozione di un evento, appresa magari
dall’ ascolto distratto di un giornale radio Il giovedì accade un evento grave ed
flash – credono di avere capito tutto e di avere imprevisto che catalizza interamente
in tasca la soluzione giusta. Non l’ attenzione del pubblico. Ecco che la nostra
dimentichiamo poi che sempre più spesso inchiesta probabilmente cadrà nel vuoto. Il
l’ opinione pubblica influenza il corso degli lavoro verrà sospeso, e anche se alcune cose
eventi (elezioni, referendum, scioperi, possono essere riciclate in un secondo tempo,
manifestazioni di piazza, petizioni, proteste, se l’ argomento di partenza torna attuale, non
etc…) pertanto un’ opinione pubblica
disinformata può facilmente diventare
un’ opinione pubblica pericolosa.

Un’ inchiesta non dovrebbe avere una


conclusione predeterminata in partenza: può
finire per accusare non il bersaglio ma chi lo
ha creato. Un’ inchiesta può (e in certi casi
2
Silvano Rizza, Etica e tecnica, in “Studiare da
giornalista”, vol.1, 1995.
di meno si saranno “gettate” delle risorse non sa cosa vuole), attualità del tema,
(tempo, denaro). È il rischio del lavoro, ed è contestualizzazione (ovvero come si
un rischio che può essere contenuto, ma mai inserisce nelle contingenze del momento:
minimizzato. Al contrario, la professionalità non fare inchieste sui costumi da bagno a
di un media sta anche nella sua capacità di Natale !)
gettare tutto e rifare da capo, la prima pagina
o un programma.  Criteri pratici: tempi, spese, personale
necessario, altre implicazioni
Può capitare dunque che sia stato scelto il
momento sbagliato, o il taglio sbagliato.  Criteri di convenienza: vanno valutati
Oppure può succedere che la reattività di una anche loro ed affrontati con
società cambi: in Italia nel 1992 gli scandali consapevolezza, mai con leggerezza,
di “tangentopoli” facevano scendere la gente senza però usarli come alibi per diventare
in piazza; nel 2000 gli arresti per corruzione dei codardi. Questi criteri sono:
vengono praticamente ignorati dagli stessi
giornali, oppure generano reazioni negative…  Che rischi e/o problemi comporta fare
contro i magistrati. questa inchiesta ? Siamo pronti a
sostenerli ? Se denunciamo qualcuno
L’ inchiesta è un lavoro di gruppo. Le e costui reagisce portandoci in
redazioni serie – sempre più rare – affidano tribunale, abbiamo i mezzi e le prove
grandi inchieste ad un team di giornalisti con per difenderci ed inchiodarlo ? Ci
un capo inchiesta e vari contributors. sono rischi per la sicurezza e
L’ inchiesta è dunque un investimento l’ incolumità del personale ?
notevole di tempo e mezzi, che dimostra
serietà e impegno della radio nello svolgere il
proprio compito informativo. La serietà di un
media si misura anche e soprattutto sulla
quantità e sulla qualità dei propri lavori di
approfondimento in rapporto all’ offerta
globale di programma. Le testate che si
limitano a registrare in modo superficiale gli
avvenimenti e le dichiarazioni delle parti in
causa sono di solito dirette da giornalisti
codardi o politicamente controllati, oppure
sono prigioniere di veti incrociati e di
situazioni di censura di fatto. Purtroppo  Che vantaggi ci porta ? Altre testate
questo tipo di giornalismo serializzato e stanno facendo inchieste simili ?
notarile sta prendendo il sopravvento, Come reagirà il pubblico ?
soprattutto per motivi economici: non costa
molto, produce tanto, non crea guai, non crea Le fonti per un’ inchiesta non sono
nemici e va bene sotto tutte le bandiere. necessariamente differenti dalle fonti usate
per altri lavori giornalistici. Si noti che dalle
La scelta del tema è – come detto – il primo fonti esce sovente non solo il materiale per
e fondamentale passo di un’ inchiesta. Nel l’ inchiesta, ma l’ ispirazione o il
farla bisognerà tenere conto di due tipi di suggerimento del tema. Esaminiamo
criteri: innanzitutto le fonti scritte

 Criteri giornalistici: interesse del pubblico  Documentazione e archivi della


(quindi dobbiamo sapere chi è il nostro redazione: ogni media deve avere un
pubblico e cosa vuole, ma non è detto che servizio documentazione efficente e
basti chiederglielo! Sovente il pubblico capillare, che raccolga e cataloghi in
La radio delle aquile

modo sistematico e facilmente  Archivi pubblici: questo aspetto del


consultabile (computer) giornali, biografie discorso richiama il quadro legislativo su
dei personaggi importanti, indirizzi e trasparenza, privacy, etc… Nella società
numeri di telefono, documenti vari, libri, democratica la pubblicità è regola, la
materiale stampa (i giornalisti lo ricevono segretezza un’ eccezione. Il giornalista è
alle conferenze stampa e lo dovrebbero spesso chiamato ad assolvere quei compiti
lasciare in documentazione) di sorveglianza e lettura critica degli atti
pubblici che ogni cittadino ha
È importantissimo catalogare e schedare teoricamente diritto a svolgere, ma nella
tutti i propri programmi informativi, pratica non può fare per mancanza di
incluse le interviste minimamente tempo e di strumenti culturali.
importanti: col tempo si avrà modo di
apprezzare moltissimo l’ importanza  Background del giornalista (la
dell’ archivio. specializzazione). I giornalisti tuttologi
sono pericolosi: si stanno diffondendo in
Consiglio: se siete un media locale tutte le redazioni perché producono molto
catalogate solo quanto attiene al vostro e costano poco ma soprattutto perché
ambito. È inutile che teniate una fanno poche domande – non hanno la
documentazione sugli esteri o su temi competenza per fare quelle giuste – e si
nazionali a voi non attinenti. “bevono” senza protestare moltissime
informazioni approssimative: la vittima
È invece indispensabile che abbiate una ideale delle fonti che amano solo fingere
documentazione completa e di informare. Quando poi scrivono, i
immediatamente utilizzabile sulla vostra giornalisti tuttologi fanno come gli
zona, anche perché se viene un giornalista ascoltatori disinformati: suppliscono con
dalla capitale o dall’ estero potreste la superficialità e l’ arbitrarietà alla loro
sempre vendergli la consultazione o ignoranza.
offrirgliela in cambio di un analogo favore
in futuro.

 Archivi del giornalista: una buona


documentazione a livello aziendale non
esime il giornalista dall’ averne una
propria. In particolare un giornalista
dovrebbe sempre conoscere la fonte di
ogni cosa che afferma ed avere una copia
– disponibile il più rapidamente possibile
– della fonte della propria informazione.

 Documenti dati da qualcuno: chiedetevi È vero che in casi di emergenza un


sempre se sono attendibili e quale è giornalista deve essere pronto a fare di
l’ interesse che spinge chi ve li ha dati. Se tutto, ma questa deve rimanere una
si tratta di documenti scottanti, eccezione. In condizioni normali è
confidenziali, etc… valutate i rischi insiti opportuno che il giornalista abbia il tempo
nella loro diffusione e la possibilità di di coltivare le proprie inclinazioni,
difendervi. Spesso documenti del genere scegliendo determinati temi e
sono solo lo spunto o la base del vostro documentandosi a fondo su di essi.
lavoro. Non l’ unica fonte.
Accanto alle fonti scritte, con pari dignità e più che sull’ aggiungere.
importanza si trovano le fonti sonore
La tecnica della citazione è una parte
Perché usiamo i suoni ? Perché la radio non è importante dell’ intervista radiofonica e
solo parola ma udito, quindi tutto ciò che televisiva. Quando fate un’ intervista,
suona o fa rumore – in linea – di principio è generalmente siete mossi da due esigenze
utile alla radio. Naturalmente, l’ uso che ne diverse: 1) saperne il più possibile su una
facciamo deve essere intelligente, bilanciato, certa cosa 2) realizzare un materiale sonoro
corretto. Dobbiamo chiederci, ad esempio, che servirà nell’ inchiesta. Per il primo scopo
dove e come si ascolta la nostra radio. Certi il registratore è quasi superfluo: potreste fare
contributi come la musica classica, gli effetti le domande senza microfono (il vostro
elaborati, i sottofondi rendono bene solo in interlocutore si sentirà anche più libero) e
modulazione di frequenza (FM), non in onde appuntarvele sul quaderno. Quando si
medie o corte3. Inoltre certi effetti accende il registratore, le cose cambiano:
presuppongo un ascolto di qualità o attento, adesso, paradossalmente, può essere utile fare
altamente improbabile in certe ore della una domanda anche semplice, alla quale
giornata (es. le ore dei pendolari) o in certi conoscete già la risposta, ma che vi sarà utile
ambienti di ascolto (es. le automobili). per fare si che i fatti si raccontino con le
parole dei vostri interlocutori, e non con le
L’ uso intelligente delle fonti sonore inizia vostre.
nella fase di raccolta del materiale. Il
microfono non serve solo per registrare voci: Nella confezione di un’ inchiesta potete
mantenete la vostra attenzione ad un livello essere molto più creativi che in un pezzo di
alto per intercettare rumori, canzoni, suoni. radiogiornale. Potete (a volte dovete)
Imparate a fare registrazioni di qualità, fatevi trasmettere emozioni e impressioni, non solo
spiegare come dai vostri tecnici. fatti. Tradotto in pratica questo significa che
potete usare – con intelligenza, senza essere
Dopo una buona raccolta viene una buona stucchevoli o gratuiti – poesie e letteratura,
selezione. L’ arte del taglio giusto e del ma anche la lettura integrale (fatta da un buon
montaggio intelligente è fondamentale per la attore) di brevi passi di documenti, magari
resa del vostro lavoro: ricordatevi che il durante la ricostruzione di un evento storico.
montaggio ha certe regole, ma che ad ogni
regola si può fare eccezione se c’ è un motivo
valido e se la resa è quella voluta. Anche nel
montaggio, l’ inchiesta richiede più tempo che
un lavoro normale, e magari anche una certa
disponibilità a sperimentare.
Un montaggio giusto non è necessariamente
un montaggio ricco: lavorate sul “togliere”
3
Una memorabile quanto comica disavventura capitò
alcuni anni fa ad una radio culturale i cui trasmettitori
FM venivano accesi e spenti "a distanza" da un segnale
di 15 secondi ad un frequenza molto bassa, appena all’
inizio dello spettro dei suoni udibili all’ orecchio
umano. Il segnale veniva trasmesso dallo studio all’
inizio e alla fine dei programmi.

Un giorno la stazione decise di programmare un brano


di musica dodecafonica senza sapere che ad un certo
punto nella esecuzione di quel brano uno strumento
produceva proprio quella nota per circa 20 secondi. La
esecuzione provocò lo spegnimento simultaneo di tutti
i trasmettitori!
La radio delle aquile

Anche la musica e le sigle sono uno  Badate all’ alternanza di voci maschili e


strumento di dignità pari a quella della femminili, e ricordatevi che state
parola. Stacchi musicali e jingles non devono parlando al singolo, non alle masse.
essere usati come semplice riempitivo, messi
a casaccio. Al contrario, sono un potente
strumento da impiegare con cura, magari Lo speciale
affidandosi ad uno specialista (il
sonorizzatore) capace di trovare la musica Nella maggior parte delle redazioni si parla di
giusta per ogni occasione. speciale per indicare qualcosa di molto simile
ad un’ edizione straordinaria su un evento
Quando la ricerca è completa ? Le risposte importante, che però non giunge inatteso ma è
a questa domanda sono molteplici: quando pianificato: il giubileo della gioventù a Roma,
avete sentito le principali parti in causa, i referendum in Svizzera4, le elezioni
quando avere chiaro l’ argomento e le sue americane…
implicazioni. Tuttavia, esso non deve essere
chiaro solo a voi ma anche ai vostri Lo speciale ha una sua collocazione, a volte in
ascoltatori, quindi dovete avere abbastanza coda all’ appuntamento informativo classico
materiale da trasmettere, e di quello buono! (radiogiornale). Ha una sua identità ed una
Siate severi nello scartare ciò che avete squadra di giornalisti che si dedicano a
raccolto). Sarete abbastanza fortunati se prepararlo. Lo speciale permette di assolvere
durante l’ inchiesta avete scoperto qualcosa di all’ obbligo informativo generato da un
nuovo o di inedito che potete offrire, in evento importante senza rompere il ritmo e la
esclusiva, al vostro pubblico. Ecco così dinamica di un giornale radio. Al tempo
realizzato – potenzialmente – uno scoop, di stesso si differenzia da un’ inchiesta perché
quelli che magari faranno parlare di voi anche non persegue obbiettivi di ricerca, ma dà
sulle agenzie e sugli altri media. Questo conto di un evento esaminandone le diverse
potrebbe essere il fulcro della vostra inchiesta. sfaccettature.
Due consigli opposti:
Lo speciale presuppone capacità di pianificare
 Un’ inchiesta affrettata si vede, quindi non in anticipo un evento. È dunque essenziale
premere troppo l’ acceleratore avere abbastanza personale per costituire una
segreteria di redazione, curare un diario di
 Si tratta comunque di un programma radio redazione, prendere in anticipo contatti con
e non di una tesi di laurea ospiti ed esperti, organizzare registrazioni e
dirette, etc…
Ed ora alcune note sparse sullo stile e sulla
confezione:
Il reportage
 Stabilite dall’ inizio quanto durerà il
programma e come sarà organizzato il Rispetto all’ inchiesta, ora abbiamo
flusso delle informazioni e dei vari cambiato prospettiva. Prima guardavamo ad
contributi. un tema generale, adesso affrontiamo un
aspetto particolare, una sfaccettatura.
 Stile e ritmo di scrittura e di montaggio Andiamo in un luogo e raccontiamo un
devono essere uniformi. Se l’ inchiesta è piccolo tassello di un evento, spesso un
realizzata a più mani, la confezione evento troppo grande per essere raccontato
dovrebbe comunque essere affidata ad una nella sua interezza da un solo servizio: una
sola persona, le cui decisioni devono
essere inappellabili, altrimenti il processo 4
La radiotelevisione pubblica in Svizzera ha l’ obbligo
produttivo si blocca. di preparare programmi speciali per informare i
cittadini sui temi in votazione e sulle diverse opinioni a
confronto…
guerra, una catastrofe naturale. A voler ben quasi sconosciute. Sovente i giornalisti inviati
vedere, forse quasi tutti gli eventi sono troppo in vari angoli del mondo per confezionare dei
grandi: il giornalista opera per definizione una reportages si basano sull’ indispensabile
sintesi. assistenza di fixer locali, ai quali sono legati
soprattutto da un rapporto di fiducia. I fixer
Ha senso, nell’ era di internet, mandare in possono essere giornalisti locali, in grado di
giro un giornalista ? Secondo noi sì: la lavorare anche come interpreti ed
diffusione di internet significa che – dove organizzatori (per gestire appuntamenti,
prima c’ era un monopolio – oggi ci sono logistica, burocrazia locale). Altre volte gli
centinaia o migliaia di media tutti egualmente autori di reportage viaggiano al seguito di
disponibili al confuso e sconcertato utente. operatori umanitari o altre missioni che –
Costui può, per la prima volta, operare una essendo sul posto in permanenza –
scelta: non è più obbligato a leggere solo il consigliano e guidano il giornalista, anche
quotidiano locale o a guardare la TV di Stato. perché hanno interesse a che si parli del loro
Può scegliere il New York Times o il Mail & lavoro.
Guardian sudafricano, la CNN o la TV
indonesiana. Dunque, sceglierà noi solo se gli Nello stile di scrittura del reportage valgono
forniremo motivi per farlo. Sapere che sul le indicazioni fornite sull’ inchiesta, vale il
nostro canale egli trova un certo reportage, discorso sulle fonti (una buona storia da
fatto in un certo modo o da un certo reportage spesso è nascosta), non c’ è più
giornalista (che lui conosce, del quale ha l’ obbligo della completezza visto che stiamo
fiducia) può essere un motivo valido per “sezionando” un evento per esaminarne solo
sceglierci. Quindi, per poter essere diversi un campione. Il reportage è spesso scritto in
dagli altri non possiamo basarci solo su più puntate, per una questione di gestione
internet e le agenzie, che per definizione pratica degli spazi e dei tempi.
anche gli altri hanno o possono acquistare.
Dobbiamo investire su quello che abbiamo Infine, un reportage non deve necessaria–
solo noi: i nostri giornalisti. mente essere fatto da un luogo lontano ed
esotico. Si può scoprire un mondo inesplorato
Da questo discorso discende l’ importanza anche sotto casa, purché si sappia guardare
della firma del reportage. Non è però detto con occhi nuovi, dare una lettura insolita.
che la firma sia automaticamente sinonimo di
qualità: il giornalismo conosce nomi noti del
reportage che in realtà quando vanno in un
posto escono a mala pena dalla camera
d’ albergo.

Un reportage presuppone capacità


affabulatoria (cioè la capacità di raccontare
delle storie), un sesto senso dell’ andare dove
altri non vanno per vedere ciò che altri non
vedono. Il reportage vuole dare qualcosa in
più della semplice cronaca, e il giornalista che
lo scrive deve esserne consapevole.

Ne consegue che il giornalista di reportage


dovrà essere molto ben preparato – non
guasterà una certa specializzazione
Anche una strada di Tirana può essere un luogo
geografica – e dovrà essere in grado di esotico, se la si sa guardare con gli occhi giusti
pensare prima dei suoi colleghi storie nuove,
magari tenendo sotto controllo fonti ad altri
SUONA, DUNQUE
È RADIO ?
Non basta riempire a casaccio una frequenza per fare
una radio. Non basta saper dire “la linea allo studio”
per essere un giornalista radiofonico. Non tutto
quello che suona nelle radioline è vera radio.

I prossimi capitoli contengono una serie di spunti e


inviti alla riflessione. È possibile che certi temi –
come la metamorfosi del giornalismo e i rischi che
corre nell’ era di internet – possano sembrare “fuori
luogo” o “troppo avanti” per la realtà albanese.
Tuttavia, conoscendo la velocità e l’ ampiezza dei
cambiamenti sociali in corso, è lecito pensare che
molte delle sfide menzionate nelle prossime pagine –
se non hanno già toccato l’ Albania – certamente lo
faranno presto.

Meglio, dunque, attenderle preparati.


No news is good news
VASCO DONES

La breve esposizione che segue è frutto della visione personale e soggettiva dell’ autore. Questo
spiega l’ assenza di indicazioni bibliografiche. In questo contesto la celebre espressione che dà il
titolo a queste righe non va interpretata nel senso classico e a tutti noto: serve qui come piccola
provocazione, che verrà chiarita strada facendo.

I l punto di partenza è una banale,


semplice domanda:
Di regola si dice che il giornalismo
serve a soddisfare il bisogno di
informazione del pubblico.
Perché ho scelto di fare Personalmente reputo
il / la giornalista? questa visione – per
quanto senza
Tra le possibili dubbio
risposte: perché difendibile –
sono curioso; troppo gene-
perché non ho rica,
trovato
nient’ altro;
perché sogno di
vincere il premio
Pulitzer; perché
voglio presentare insoddisfacente
il TG delle otto e e (soprattutto in
diventare famoso; questi anni di
perché spero di trionfo incontrastato
intervistare il dell’ economia di
Presidente della mercato) un po’ troppo
Repubblica e/o Naomi commerciale. È, tra
Campbell e/o Leonardo Di l’ altro, un’ affermazione
Caprio; perché voglio dare un pericolosa, che giustifica uno degli
contributo alla società civile del mio Paese. assiomi più noti del nostro mestiere, e cioè
Perché voglio girare il mondo. Eccetera. quella formuletta che pretende di chiarirci che
Ognuno è libero di interrogarsi sulle sue cos’ è una notizia:
personali motivazioni.
“Un cane che morde un uomo
Nella domanda è evidentemente contenuto un NON FA notizia;
invito, e cioè l’ invito a riflettere anche sul un uomo che morde un cane FA notizia”
senso del giornalismo.
Che cosa significa? Significa partire dal
presupposto che al pubblico non interessa la
norma (dunque: la regola, la banale vita
quotidiana, la “normalità”), bensì solo
l’ eccezione.

Se seguiamo pedissequamente la regoletta


dello uomo e del cane, il prodotto del nostro
lavoro sarà sempre più un giornalismo dello
straordinario, dello stupefacente, della
trasgressione, dell’ urlo, etc... Certo: servirà a
produrre titoloni a caratteri cubitali in prima
pagina, servirà a incuriosire il pubblico,
servirà a far vendere il giornale. Servirà
dunque a far contento soprattutto l’ Ufficio
Marketing e Pubblicità del nostro particolare
medium. Ma non sarà necessariamente un redattore, o alle varie Reuters, AP, ATSH,
giornalismo intelligente. etc... – oppure (ancora peggio) agli uffici
stampa dei partiti, dei politici, del governo,
In altre parole: l’ ossessione della notizia (nel delle aziende private, e via di seguito.
senso dell’ uomo che morde il cane), la Noi giornalisti decidiamo (meglio: ci
rincorsa frenetica alla notizia (l’ ultimissima, sforziamo di decidere) che cosa è o non è
la più attuale, la più stupefacente, la più notizia, che cosa fa o non fa notizia, e lo
scandalosa, la più inattesa, lo scoop) è stabiliamo avendo presente quale è per noi il
sicuramente utile all’ editore, perché aumenta senso del nostro mestiere. Senso che per
la tiratura del giornale o l’ audience del alcuni sta unicamente nell’ aumentare le
programma, facendo leva sulla naturale e vendite del proprio giornale o l’ audience del
comprensibile propensione del pubblico alla proprio programma radio o tivù, e allora tanti
curiosità, alla novità, all’ imprevisto (allo saluti e buonanotte (con tutto il rispetto per la
scandalo). Ma non rappresenta legittimità di questa visione). Chiamerei
necessariamente un giornalismo utile alla questa pulsione: desiderio di contribuire al
società civile. profitto della società anonima proprietaria
del medium. Senso che per altri sta invece in
Un aneddoto: anni fa, intervistato negli studi una dimensione diversa, in una prospettiva
della TV svizzera, un alto dirigente del differente, che mi permetto di racchiudere
gruppo italiano Mediaset confessò, con (con parole senz’ altro eccessive) nella
ammirevole onestà, che la principale formuletta: desiderio di contribuire al
preoccupazione della sua azienda NON era progresso della società civile. Va da sé che
“fare i programmi”, bensì “vendere le due varianti non sono sempre necessaria-
telespettatori agli inserzionisti”. Si può mente in insanabile stato di conflitto…
facilmente capire quali rischi corra il
giornalismo che deve fare i conti con questo Se per noi vale la seconda interpretazione del
genere di priorità. giornalismo, ne consegue allora che possiamo
(a volte) sconvolgere, stravolgere, addirittura
E allora ? Chi decide cosa fa notizia ? annientare le regole o leggi sulla notizia che
normalmente governano il nostro mestiere: la
Semplice: decidiamo – almeno teoricamente – notizia non sarà più quel frammento di realtà
noi giornalisti, con il nostro cervello, la nostra che soddisfa la legge dell’ uomo e del cane,
sensibilità, la nostra coscienza, il nostro senso bensì quel frammento di realtà (da noi scelto,
critico, la nostra tensione etica e morale. Fa carpito, individuato, isolato, ricostruito,
parte dei nostri compiti, e non possiamo ricercato) che, sempre secondo noi, va
sempre delegare questa scelta al capo raccontato per il suo valore di contributo alla
La radio delle aquile

società civile. E questo può includere anche il A partire dal 24 marzo del ‘ 99, Kosova è poi
“normale” cane che morde il “normale” diventata LA notizia. Fino a giugno inoltrato.
uomo. In fondo, spesso dipende solo da come Adesso Kosova è ripiombata in quindicesima
raccontiamo questo banale episodio, e da pagina, ogni due settimane (e solo grazie
quale senso individuiamo in una vicenda che all’ uranio impoverito, che ha comprensibil-
è forse solo apparentemente banale, ma in mente mandato in fibrillazione le mamme dei
realtà ricca di significato. Basta non fermarsi soldati KFOR). Kosova è uno dei numerosis-
alla superficie delle cose. L’ importante non è simi temi trattati dai media occidentali
il grado di sorpresa o l’ effetto stupefacente, seguendo la regola dell’ uomo e del cane.
bensì il suo valore – in termini di contributo,
di stimolo, di dibattito, di memoria. La mia domanda è: questo tipo di
“trattamento giornalistico” del problema
Un esempio per il lettore albanese: Kosova. Kosova è stato utile alla società civile (tanto
Fino all’ autunno del 1997 per i media dell’ Occidente, quanto della stessa Kosova)?
occidentali Kosova non faceva notizia. Il
problema esisteva, eccome!, e molti di noi ne A questo punto, non mi resta che rimandare
erano perfettamente coscienti, ma purtroppo alle domande poste all’ inizio:
la linea “gandhiana” di Ibrahim Rugova non
faceva notizia, non “regalava” titoloni da perché ho scelto di fare il/la giornalista?
prima pagina, non forniva headlines da qual è per me il senso del giornalismo?
strillare in apertura di telegiornale. Dunque: il che cosa dunque “fa” o “non fa” notizia?
giornalista, o il caporedattore (o il Direttore, o
l’ Editore, o il Chief Sales Executive … raccomandando (sommessamente) di
dell’ Ufficio Marketing e Pubblicità) decideva riporsele in continuazione, queste domande,
che di Kosova non valeva la pena occuparsi. durante la propria carriera di giornalista:
possono aiutare a ricordarci che anche noi
Morale? Ovvia: per fare notizia bisogna giornalisti abbiamo un ruolo, delle libertà e
imbracciare il Kalashnikov e sparacchiare a delle responsabilità.
un po’ di gente (ed è ciò che poi è accaduto,
con le conseguenze che tutti conosciamo).
Kosova è così finita sui giornali e nei TG.
Referenziali o critici ?
GIOVANNI PORTA


Stampa e Potere”: un binomio innanzitutto i giornalisti e i proprietari dei
che da sempre procura severi mezzi comunicazione. Con un’ avvertenza, in
mal di testa ai giornalisti che entrambi i casi, di importanza cruciale:
tentano di svolgere con professionalità e nessuna legge e nessun codice di
spirito critico il loro mestiere. Il Potere o, autoregolamentazione e autodifesa, per
meglio, i Poteri (politico, economico, quanto perfetti, possono permettersi di
religioso e anche culturale) conoscono ormai ignorare gli interessi del terzo, grande
benissimo il peso specifico, enorme, dei “protagonista” di questa partita: il Pubblico,
mezzi di comunicazione. E sono ben decisi a considerato come “editore” e non solo come
farne uso per affermare, perpetuare e, se potenziale “consumatore”, “elettore”,
possibile, estendere il proprio dominio sulla ‘ cliente” o “fedele” di una determinata
società civile. È un dato di fatto, una realtà religione. Un dato, questo, che dovrebbe
con cui fare i conti. Non bisogna risultare – per così dire – scontato (Per chi
scandalizzarsene, invocando antistoriche, scriviamo? Per chi produciamo i nostri
rigide separazioni, che peraltro non programmi?), ma che sempre più spesso, nella
funzionerebbero. Bisogna piuttosto cercare di pratica quotidiana, viene dimenticato, per
porre dei limiti alla commistione tra i due incuria, ignoranza o malafede. Dietro la
mondi e stabilire chiare e trasparenti “regole rivendicazione retorica di una stampa
del gioco”, che garantiscano agli operatori del “naturale rappresentante dei bisogni del
mondo dei media diritti e doveri e una pubblico”, si può nascondere infatti un
effettiva libertà e indipendenza editoriale, pregiudizio insopportabile che molti
mentre indichino ai potenti limiti
invalicabili. Una conferenza stampa dell’ OSCE, Banja Luka (Bosnia), 1996

Nelle moderne
società, quest’ opera
di chiarificazione dei
ruoli si può fare nelle
sedi legislative –
dove per definizione
si definiscono le
regole condivise di
una comunità – ma
anche concordando
autonomamente
codici di
comportamento e
tutela, tra le categorie
direttamente
interessate,
giornalisti (per non parlare dei proprietari dei in efficaci e combattive associazioni di
media) coltivano in modo più o meno categoria, essi si ritrovano soli nel
cosciente: il pubblico è una forza passiva – fronteggiare i tentativi di strumentalizzazione
essi pensano – che accetta e assimila tutto e condizionamento dei Poteri e dei loro
quello che noi decidiamo di trasmettergli. emissari. Condizionamenti che avvengono
Molti esempi si potrebbero citare a ogni giorno, nelle redazioni, nei rapporti
dimostrazione dell’ efficacia di questa teoria diretti con i superiori, ma anche fuori, negli
(la relativa facilità nella manipolazione di uffici stampa dei ministeri, nei gabinetti dei
massa attuata da tutti i regimi autoritari); ma politici, in Parlamento, negli uffici di società e
altrettanti casi potrebbero venire elencati a imprese, per strada, nei commissariati di
sostegno di un’ altrettanto vera verità: spesso polizia. Il motto della Federazione
il pubblico è migliore dei suoi mezzi di Internazionale dei Giornalisti (IFJ) afferma:
informazione e, soprattutto nel lungo periodo, “non ci può essere libertà di stampa se i
sa giudicare – e dunque decretare la sorte di – giornalisti sono costretti a vivere in
un’ informazione scorretta e dagli intenti condizioni di corruzione, povertà o paura.”
manipolatori. Ma queste condizioni non si manifestano
sempre in modo palese.
I Poteri sono naturalmente interessati a
condizionare il Pubblico per i propri fini. Per
essi il mezzo di comunicazione – sia esso a
stampa o, preferibilmente, elettronico – è,
appunto, solo un mezzo. Che va controllato e
condizionato, usato e buttato via quando non
serve, o eliminato se non utilizzabile. Per fare
questo i Poteri si avvalgono di un’ ampia
gamma di strumenti. Dai più tradizionali ed
espliciti come l’ uso di leggi repressive sulla
stampa, ai più recenti controlli
sull’ allocazione di licenze e frequenze ai
media elettronici, ai vari sistemi di tassazione,
per non parlare di intimidazioni e violazioni
aperte dei diritti umani dei giornalisti. Ma ci
sono anche condizionamenti più sottili ed
efficaci, che vanno dall’ uso sapiente delle
concessioni pubblicitarie pubbliche e private,
all’ uso selettivo delle fughe di “notizie”
verso media “amici”, fino alla vera e propria
corruzione e alla cooptazione di proprietari e
giornalisti nei circoli del potere politico ed
economico (dalle grandi industrie al
ricchissimo mondo della moda). Contratti sicuri, garanzie legislative, un
efficiente, indipendente e rapido sistema
Tradizionalmente, i giornalisti che possiedono giudiziario, e la solidarietà dei colleghi sono
un’ adeguata educazione e professionalità, e strumenti fondamentali per arginare
che hanno sottoscritto un codice etico (non l’ influenza di chi vuole condizionare il lavoro
necessariamente un documento scritto), sono i del giornalista. Ma è fondamentale anche una
meno esposti alle pressioni congiunte dei dirittura morale e professionale del cittadino-
Poteri e degli interessi proprietari. I giornalisti giornalista. Nessuna velleità missionaria,
meno strutturati e i giovani che si avvicinano intendiamoci. L’ informazione occupa un
alla professione, sono invece prede ideali dei ruolo unico, di particolare rilevanza sociale,
manipolatori. Spesso, se non auto-organizzati nel panorama dei “mestieri”, ma non è una
La radio delle aquile

crociata. È, o dovrebbe essere, un lavoro che E così assistiamo alla riproposizione di


comporta un alto senso di responsabilità verso antichi errori, che si consideravano superati:
la comunità. Anche i giornalisti liberi, che politici sempre più insofferenti verso la
hanno la fortuna di lavorare per editori “puri” critica, ansiosi di dirigere l’ attenzione della
o in imprese cooperative, possono esercitare stampa verso questo o quello obiettivo, pronti
potere, un potere a volte immenso. Il potere di a farsi la guerra attraverso i media; manager
influenzare scelte, condizionare consumi e che cercano di forzare il mercato acquisendo
abitudini, perfino decisioni politiche di larghi il controllo di media, che usano anche per
strati della popolazione. Il fascino del potere, influenzare le scelte dei politici.
usato per scopi personali o di parte politica Inconsciamente, o forse no, essi finiscono per
(giornalista e “militante politico” sono una utilizzare le stesse tecniche dei Poteri che
contraddizione in termini) può travolgere hanno rimpiazzato, magari rese meno pesanti,
anche il singolo, e portarlo a perdere di vista addolcite per così dire dalla nuova retorica
la sua funzione primaria di professionista al sulla democrazia e il libero mercato, ma che
servizio del pubblico. pure sottendono una mentalità
pericolosamente vicina a quella precedente.
Libertà e indipendenza dei media non sono
mai un dato acquisito, una volta e per sempre, È uno sviluppo, questo, che si verifica oggi in
ma un duro lavoro quotidiano. Un caso alcune società in transizione, ad esempio
particolarmente significativo di questa dell’ Europa dell’ Est, e che rende ancora più
sofferta ricerca permanente di equilibrio si evidente l’ urgenza di regole chiare e di un
riscontra nei Paesi di recente forte senso di identità e autodifesa dei
democratizzazione. Nelle società in giornalisti. I quali non dovrebbero mai sentirsi
transizione da un modello repressivo verso in colpa nell’ esercitare anche verso i nuovi
uno più liberale, le nuove classi dirigenti potenti lo spirito critico e l’ indipendenza di
accedono al Potere con grandi proclami sulla giudizio dimostrati in tempi più difficili,
libertà di espressione. Ma questi stessi uomini senza timori reverenziali o paura di essere
si trovano ben presto a fare i conti con la considerati “traditori” del nuovo corso.
“fastidiosa” presenza dei media. Partiti e
leader politici usciti vincitori da lotte di Riassumendo, dunque: formazione, valori di
liberazione, o rivoluzioni anti-autoritarie, più base, auto-organizzazione, indipendenza
o meno di velluto, sanno di avere un debito di economica, senso di responsabilità. Questi gli
riconoscenza verso i media indipendenti. strumenti e al tempo stesso gli obiettivi di una
Spesso sono stati proprio quei media a dare informazione che tenda alla professionalità,
loro voce, a volte perfino a aiutarli a nella difesa della sua libertà. Sempre tenendo
sopravvivere fisicamente, attraverso le lunghe in primo piano lo spirito di servizio verso il
notti della dittatura. Una volta giunti al potere, Pubblico. Una battaglia non facile, destinata a
però, questi stessi leader tendono a subire rovesci e vittorie, sempre parziali, ma
dimenticare i loro debiti. che varrà sempre la pena di essere
combattuta.
Avvisi ai naviganti
TOMAS MIGLIERINA

Premessa: questo capitolo e questo corso non possono trattare gli aspetti generali di internet, le
parti teoriche e la tecnologia di funzionamento, ma solo dare qualche suggerimento in merito alla
raccolta delle informazioni e alla valutazione della loro credibilità.

È altamente consigliabile che ogni giornalista abbia almeno un’ idea generale di come funziona
internet. Pubblicazioni e risorse a riguardo non mancano. Delle conoscenze informatiche non
parliamo nemmeno: esse sono indispensabili, e si estendono a campi come la videoscrittura e
l’ archiviazione dei dati. Se non sapete o non volete usare i computers, saltate questo capitolo e
cercate lavoro in qualche sofisticata rivista letteraria. Ma forse anche lì vi chiuderanno la porta in
faccia.

Internet è un mercato 1) Scopi promozionali: chi offre il servizio


gratis può volersi conquistare un mercato, per
internet può essere immaginata, in poi continuare a offrire il servizio a
prima approssimazione, come una immensa pagamento. Oppure offre una piccola parte
biblioteca senza catalogo, in cui – per giunta – gratis, nella speranza di invogliare i clienti ad
non si trovano solo libri da consultare, ma abbonarsi al servizio completo. È il caso della
anche esperti pronti a rispondere in modo Reuters (www.reuters.com – vedi foto) e di
personalizzato alle nostre domande, o molti settimanali, ad esempio Diario della
addirittura disposti a prestarci il loro tempo e Settimana (www.diario.it) che mettono in rete
le loro fatiche per elaborare i nostri dati: fare solo una piccola parte della loro produzione,
traduzioni, calcoli, grafiche. Naturalmente, disponibile in edicola o nella parte “a
come ogni esperto della vita reale, vorranno pagamento” del loro sito.
essere ricompensati. La maggior parte si
accontenterà di rifilarci un po’ di pubblicità;
altri – specie se il servizio è “esclusivo” e di
qualità – chiederanno un abbonamento o dei
compensi a prestazione. Chi non chiede
niente, proprio niente, sicuramente ha un
buon motivo per farlo, ed è estremamente
importante capire quale possa essere. Non si
può escludere in linea teorica che qualcuno al
mondo sia disposto a lavorare gratis per il
puro piacere di aiutare il prossimo, ma
l’ esperienza induce a pensare che i casi del
genere siano veramente rari. Restano allora
solo tre spiegazioni possibili:
2) Ciarlatani – chi offre il servizio gratis da diffondere su vastissima scala in tempi
può essere un falso esperto che vuole rapidissimi. Il sistema diventa così più
crearsi in rete la reputazione che la efficace, quindi più dannoso.
comunità di esperti veri gli ha negato.
Oppure può essere un vero e proprio Quando si consulta un sito, occorre cercare e
truffatore, interessato a carpire dati leggere le pagine intitolate “chi siamo”, o
personali, seminare virus informatici, “contattaci”, memorizzando nomi e indirizzi
etc... I siti di questo genere cambiano dei responsabili. È molto importante anche
spesso nome, per le stesse ragioni che sapere se il materiale è protetto da copyright,
spingevano un tempo i venditori di “elisir per non danneggiare dei colleghi e non
di lunga vita” a riverniciare sovente la esporci a conseguenze legali anche pesanti.
loro carovana.
Il problema è che spesso il collegamento di un
3) Scopi di propaganda o controinforma- sito ai suoi ispiratori non è affatto palese:
zione – chi offre il servizio può essere governi autoritari, forze eversive, movimenti
motivato da fini politici, religiosi o simili. non democratici, gruppi terroristi, sette
Il fornitore di informazione può essere il fondamentaliste e altro sanno di essere poco
portavoce ufficiale o meno di un governo, popolari e quindi si mascherano dietro
un gruppo di pressione, un partito. fiancheggiatori apparentemente innocui,
anche per sfuggire alle leggi che altrimenti
Occorre valutare, caso per caso, l’ interesse e imporrebbero la chiusura dei siti in questione.
le effettive possibilità di manovra del Ecco qualche esempio, per nulla esaustivo:
fornitore di informazione. Difficilmente il
governo federale elvetico potrebbe mettere in  Il Washington Times (astuta combinazione
internet dal proprio sito delle false leggi: di due nomi di giornali serissimi) è un
verrebbe prima o poi scoperto e lo scandalo giornale di assai scarsa credibilità, in
sarebbe grande. Più facile per una compagnia mano ad una setta religiosa americana.
petrolifera coinvolta in un incidente
pubblicare delle analisi distorte dell’ impatto  Il sito dell’ agenzia Kosova Press e
ambientale del proprio incidente. Più spesso, l’ agenzia stessa fungono da portavoce
la manipolazione consiste non nella non ufficiale del formalmente disciolto
falsificazione o nella costruzione di UÇK.
documenti artefatti, ma in una selezione
parziale e faziosa dei dati e/o delle notizie  Il Serbian Unity Congress è una cassa di
fornite, magari estrapolandole dal contesto o risonanza del nazionalismo al potere in
enunciandole deliberatamente attraverso delle Serbia, ed il sito ne è una dimostrazione
formule ambigue. lampante.

Si tratta di problemi per nulla nuovi: da  La Corea del Nord è fra gli ultimi paesi al
migliaia di anni la manipolazione batte mondo vietati a internet. Ciò nonostante,
proprio queste strade. Le nuove tecnologie il governo nord coreano ha propri siti non
rendono però il falso più credibile e più facile ufficiali basati in Giappone

Naturalmente anche fonti del genere possono


essere utili, perché ci permettono di conoscere
la strategia pubblica di questi gruppi o di
trovare lo spunto per una storia, magari
proprio sul loro modo di fare propaganda.
L’ importante è tenere sempre a mente con
chi abbiamo a che fare.
La radio delle aquile

Internet non ha catalogo il motore giusto e ad impostare la ricerca nel


modo corretto, più i risultati saranno corti e
Per sua stessa natura internet è senza pertinenti. Non c’ è nulla di più frustrante che
catalogo. Ogni computer è depositario di un perdere tempo esaminando lunghe liste in cui
piccolo pezzetto di conoscenze che – grazie la maggior parte degli elementi non ha nulla a
alla rete – diviene accessibile al mondo. che fare con quello che cerchiamo.

Esistono dei siti chiamati motori di ricerca Sfortunatamente non esistono ancora regole
che catalogano incessantemente i siti o le universali: ogni motore ha le sue regole,
singole pagine di ogni sito, assegnando ad specie per le ricerche avanzate. Ecco qualche
ogni elemento catalogato delle parole chiave. indicazione generica, usando un esempio: una
Andando su questi siti e digitando le parole ricerca di dati sul maresciallo Tito.
chiave ci verranno fornite liste di documenti
che le contengono. Più siamo bravi a scegliere

Se cerco Otterrò
Tito Il maresciallo Tito, Tito Puente, Tito Andronico…
Tito AND Solo il maresciallo Tito, ma se egli è citato in un documento che non
Jugoslavia contiene la parola Jugoslavia, quel documento non verrà trovato
Tito OR Josip Broz Anche i documenti in cui Tito viene citato col suo vero nome

“Tito Stagno” I documenti sull’ ex giornalista RAI


I documenti su Tito Stagno, quelli su Tito, quelli sullo Stagno, quelli
Tito Stagno
su Tito che da giovane faceva il fabbro e lavorava lo stagno

Ogni sito ha una pagina di spiegazioni e magari di proposito.


istruzioni. Per chi non si fa intimidire dalla
matematica, sulla rete sono disponibili brevi Una regola importante è cercare di usare
ed efficaci spiegazioni in merito agli subito il motore giusto per la ricerca che
operatori logici, ovvero le parole e i simboli vogliamo fare:
(AND, OR, NOT, etc…) con cui si
costruiscono le espressioni di ricerca. A) MOTORI AUTOMATICI – La
catalogazione viene fatta da un
Occorre ricordare che i motori rincorrono programma (“ragno”) che lavora notte
sempre l’ evoluzione della rete, dunque sono e giorno, senza assistenza di un
sempre in ritardo: un sito o una pagina operatore. L’ efficacia dipende
vengono prima creati e solo in un secondo dall’ efficacia del ragno. Esempio:
momento catalogati. Gli articoli apparsi sui www.google.com
quotidiani di oggi difficilmente saranno già
stati catalogati dai motori, anche se si trovano B) MOTORI CON REDAZIONI – La
già sui siti dei rispettivi quotidiani. I siti scelta è fatta da una redazione, con
commerciali hanno cura di farsi subito tutti i vantaggi e i limiti che questo
catalogare. Altri siti potrebbero sfuggire, comporta. Questi siti vengono anche
chiamati indici. Esempio: tutte le star internazionali – l’ ex bassista dei
www.katalogo.it Police avrà un proprio sito, almeno tre o
quattro siti non ufficiali gestiti dai fans (ma
saranno poi davvero spontanei ?) e centinaia
C) MOTORI NAZIONALI E SPECIFICI di pagine nei siti di altrettante adolescenti, che
– Per cercare cose legate al mondo che si divertono a mettere in rete le foto del
parla francese probabilmente il posto cantante e quelle del loro fidanzato: un hobby
migliore è www.nomade.fr. Per la simpatico, ma scarsamente utile sul piano
Svizzera esiste www.search.ch. Ci giornalistico.
sono motori che permettono di cercare
solo immagini oppure files audio, Se invece cercate un articolo di giornale
motori che catalogano gli indirizzi di specifico, usate prima la ricerca interna sul
posta elettronica, altri che catalogano sito del giornale in questione, se disponibile:
solo aziende, etc… bisogna sempre partire dalla fonte più
affidabile. Se non riuscite a trovarlo cercate
D) CATALOGHI DI SITI E su un motore nazionale che cataloghi singole
CATALOGHI DI PAGINE – Motori pagine.
come www.Yahoo.com catalogano
prevalentemente siti, mentre altri
come www.Altavista.com catalogano
le singole pagine, permettendo
ricerche molto più approfondite. È
però facile ottenere risultati poco
pertinenti o troppo vasti. In questo
caso bisogna rifare la ricerca
raffinandola con ulteriori parole
chiave.

E) METASEARCH – Ci sono motori che


catalogano… altri motori e infine ci
sono motori che si incaricano di Se trovate quello che cercate in più siti,
provare la vostra ricerca su più motori scegliete quello che appare come la fonte più
(metasearch). Funzioni del genere affidabile: se cerco un articolo di giornale, tra
sono ora effettuate anche da l’ emeroteca del comune di Torino e il sito di
programmi che potete scaricare e uno sconosciuto che lo ha messo in rete per
installare sul computer. hobby, sceglierei la prima fonte. Se siete
costretti a rivolgervi ad un sito sconosciuto,
Infine non dimenticate che i primi motori di date un’ occhiata in giro: perché ha messo in
ricerca da usare sono il vostro intuito e la rete quell’ articolo ? vi sembra un sito
vostra esperienza. Se cerco una grossa credibile e serio ? come si è comportato con
multinazionale dell’ informazione come la altri articoli ?
British Telecom, la prima cosa che mi viene
in mente è provare www.bt.com – Potrei Tendenzialmente, non userei senza verifica
anche provare www.bt.co.uk, visto che documenti scaricati da fonti terze rispetto a
solitamente i siti delle compagnie britanniche chi quei documenti li ha pubblicati,
finiscono in “.co.uk”. Le università italiane soprattutto se le conseguenze di un eventuale
tendono ad essere del tipo www.unimi.it, “tranello” possono essere pesanti. Meglio
www.unibo.it, etc… chiedere alla fonte primaria una copia
“credibile” da trasmettere per fax o e-mail.
Se cercate la biografia di Sting, la cosa più Magari si spende un po’ di tempo o di denaro,
semplice è cercare il suo sito, perché – come ma ci si mette al riparo da errori che
La radio delle aquile

avrebbero come diretta conseguenza un danno


alla nostra credibilità. Internet non è solo Web

Internet offre molte altre possibilità, oltre ai


conosciuti siti Web. Naturalmente, valgono
tutte le raccomandazioni fatte prima in merito
alla credibilità, alla trasparenza, alla
riconoscibilità dei mittenti di informazioni.

 I gruppi di discussione, purché moderati e


riservati alle persone competenti, possono
essere fonte di ispirazione, oppure con un
po’ di fortuna vi si possono incontrare
“esperti” con la risposta ai nostri quesiti.
(ma le risposte vanno verificate)

 Le liste di distribuzione (mailing lists)


consentono di ricevere via posta
elettronica articoli, notizie,
comunicazioni, oppure di aprire delle vere
e proprie discussioni con altre persone
interessate all’ argomento specifico. È
facile anche crearne di nuove, purché si
abbiano interlocutori e cose da scrivere.

 Mailing lists e gruppi di discussione


ospitano spesso dei documenti chiamati
FAQ (frequently asked questions) che
contengono le risposte a domande poste
con frequenza dai profani di un
determinato argomento. Le risposte
vengono periodicamente aggiornate o
aggiunte. Quando dovete “farvi una
cultura” su un nuovo argomento del quale
dovete occuparvi, spesso può essere utile
cominciare dalle FAQ, che uniscono
competenza e sintesi. Spesso poi potete
trovare nelle FAQ – o chiedendo
all’ autore con una e-mail – dei
suggerimenti bibliografici o dei rimandi a
siti pertinenti. O magari chiedere risposte
ad hoc.
 Per trovare FAQ, mailing lists, gruppi di
discussione, si possono usare i motori di
ricerca. Per imparare ad usare questi ed
altri strumenti occorre semplicemente fare
esperienza. In qualche settimana si può
diventare esperti.

 La posta elettronica – il primo e più


semplice servizio della storia di internet –
vi mette facilmente in contatto con tutto il
mondo, a costo zero. È meno invasiva di
una telefonata, perché il vostro
interlocutore leggerà il messaggio quando
vuole lui, quindi quando è ben disposto
alla comunicazione. Non temete di
rivolgervi con un breve e gentile
messaggio in inglese ad un ufficio in
Giappone: la gente tende ad essere
piacevolmente sorpresa dal ricevere posta
da molto lontano. Di conseguenza tende a
rispondere forse anche prima e meglio di
quando avrebbe fatto con un interlocutore
geograficamente vicino.

Conclusione

Internet ha forse un solo grande difetto: la sua


comodità – unita alla sua grande potenza –
tende a trasformarci in passacarte che
ricopiano, o al massimo traducono, le
informazioni da una parte all’ altra. Fa
dimenticare anche le altre fonti. Per quanto
utile e piacevole, la rete dovrebbe rimanere
soltanto un sistema di distribuzione delle
informazioni, da integrare alle tecniche
tradizionali del giornalismo.
Il giornalista che attinge alle fonti solo
navigando su internet produce molto e costa
relativamente poco al suo editore, ma cessa
ben presto di essere un vero giornalista per
diventare un ripetitore di informazioni
confezionate da altri. Paesi come l’ Albania,
toccati solo ora dalle tecnologie di questo
tipo, faranno bene ad evitare il più possibile la
ripetizione degli errori dei vicini occidentali,
dove nel frattempo questa specie di
“giornalismo” è divenuta predominante.
Giornalismo e comunicazione:
una discussione
ROBERTO CARLO BORIOLI

N el lavoro giornalistico, come nella


vita di tutti i giorni, varrebbe la pena
soffermarsi sul significato di cosa
vuole dire comunicare. La cura delle relazioni
interpersonali è alla base del nostro mondo ed
sostanzialmente d’ accordo con questa
valutazione se accettiamo una definizione di
comunicazione “in senso lato”. Oggi la realtà
ci appare pervasa di numerosi messaggi. Il
mondo, la società, la vita appaiono un
è lo stimolo che, anche in ambito lavorativo, intricato groviglio di segni, codici, atti
ci permette di crescere come persone linguistici, comunicazioni che si inseguono e
coscienti del proprio esistere, impegnate nel si sovrappongono, in un caos crescente. In tal
proprio ruolo professionale. Questo fatto è senso non esisterebbe un singolo aspetto della
ancora nostra vita estraneo a
più elementi comunicativi. Il
cinema, la TV, la radio e
tutta la stampa scritta
nonché i vari generi di
pubblicità e di
comunicazione
commerciale fanno infatti
a gara per attirare la nostra
attenzione.
Ma quando
comunichiamo?
Comunichiamo quando
innanzitutto abbiamo
cognizione di causa,
importante se il nostro lavoro consiste nello quando in altre parole ci
scrivere, nel parlare, nel riportare notizie a rendiamo conto del nostro ruolo attivo di
beneficio di un pubblico. “mittenti” di un messaggio. Quando
“trasmettiamo” con efficacia ciò che
Cosa significa comunicare? Per Watzlavick vogliamo esprimere, considerando il nostro
“Non è possibile non comunicare… Non interlocutore (il nostro pubblico di
esiste un comportamento che non sia riferimento) come un destinatario attivo e da
comunicativo”5 . Possiamo essere motivare all’ ascolto. Allora iniziamo a
costruire senso espressivo.
5
Volli U., Il libro della comunicazione, Il Saggiatore.
In ambito giornalistico, lo scambio di
Paul Watzlavick, professore di psichiatria alla Stanford
University e ricercatore al Mental Research Institute di opinioni, il valore dell’ informazione, il senso
Palo Alto, California. Autore di numerosi saggi sulla
comunicazione umana, è il principale autore di Change. Ha scritto inoltre La realtà della realtà, tutti
Pragmatica della comunicazione umana, nonché di editi in Italia da Astrolabio
ultimo della trasmissione di un dato gioco in un atto comunicativo sensato.
messaggio, tutto ciò si iscrive nel vivere il
proprio ruolo professionale. Il giornalista è un
Opinion Leader, non fosse altro perché il suo
mestiere consiste nello scrivere e soprattutto
nell’ essere letto e dunque creduto. Rendersi
conto di ciò è il primo passo per costruire la
propria professionalità.

Quale modello di riferimento utilizzare ?

Il valore di un modello comunicativo


orientato all’ equilibrio fra mittente e
destinatario, al rispetto delle reciproche
diversità e particolarità, all’ equivalenza nei
rispettivi ruoli attivi di “chi parla” e di “chi
ascolta”, evidenzia quanto sia importante, per
colui che si esprime, assumersi la piena
responsabilità di coinvolgere il proprio
pubblico.

La cura delle relazioni con gli altri ci


confronta con tutte le persone che, come noi,
scelgono, percepiscono, giudicano e
decidono, in funzione dei rispettivi punti di
vista. Idee, valori, stereotipi, sensazioni e
altro ancora sono vissute come espressioni di
punti di vista personali. Il pensiero ha una
valenza multidimensionale, ricca di
interrelazioni e associazioni mentali che
nascono dalla percezione delle cose filtrata
dal nostro essere. Così “funzioniamo” noi,
così “funzionano” gli altri. La nostra
immagine mentale della realtà è “vera” per
ognuno di noi. I nostri sensi ci permettono di
sentire e percepire il mondo, restituendoci
un’ immagine mentale di quanto ci circonda.
L’ immagine che noi abbiamo della nostra
persona, l’ idea che noi abbiamo del contesto
comunicativo, l’ idea che noi abbiamo della
nostra controparte, della situazione, delle
potenzialità espressive del linguaggio che
usiamo, i nostri obiettivi…tutto ciò determina
il nostro modo di agire, di comunicare, di
sentire una data situazione comunicativa.

Anche la dimensione temporale, il passato, il


presente e il futuro, ovvero il senso ultimo
dell’ atto comunicativo che vogliamo
esprimere sono gli elementi che entrano in
Pag. 69

Ogni visione della realtà è frutto di


un’ interpretazione soggettiva.

Ma allora l’ oggettività non esiste? Al


contrario, proprio perché siamo certi che la
nostra visione del mondo ci condiziona e ci
determina, allora cercheremo il confronto
aperto con gli altri, per ottenere in seguito la
possibilità di condividere significati. Solo il
confronto ci permette di giungere
all’ oggettività.

Il valore di questo modello comunicativo


diventa ancora più rilevante quando
utilizziamo per esprimerci dei mezzi di
comunicazione che mediano il contatto fra noi
e gli altri: radio, TV e stampa scritta. Il
lettore, lo spettatore, l’ ascoltatore ricostrui-
scono una loro realtà soggettiva, frutto delle
informazioni che noi decidiamo di rendergli
disponibili. Ed è sulla base di queste sue
valutazioni che essi formano la loro opinione
personale.

Il ruolo centrale, e il valore, della persona


nello scambio comunicativo rendono ancora
più importante l’ alto senso di responsabilità
che pervade la professione del giornalista. I
pubblicitari dicono che ogni buon messaggio
deve attirare l’ attenzione, interessare,
stimolare il desiderio e attivare un
comportamento di favore. Noi stessi possiamo
ampliare la valenza di queste indicazioni, per
costruire un ponte fra il reporter e il suo
pubblico. Un ponte fondato sul rispetto
reciproco fra “chi scrive” e “chi legge”, sul
valore della notizia, sul pieno utilizzo delle
potenzialità espressive del mezzo che
decidiamo di usare. Perché anche nell’ era
dell’ internet i fattori umani sono più
importanti delle tecnologie.
La disinformazione
ANDRÉ GAZUT

Appunti sintetici delle lezioni tenute a Tirana

Definizione dei termini Stampa e censura:


un difficile ma continuo connubio

D
Propaganda: ogni azione
volontariamente esercitata sull’ opinione alla sua nascita, nel XV secolo, la
pubblica volta a farle condividere idee o stampa ha dovuto continuamente
valori. La propaganda utilizza spesso i lottare per conquistare la propria
media per far passare i propri messaggi. libertà, la propria indipendenza e parare gli
attacchi sistematici portati dalla censura. Col
 Manipolazione: tempo, lo sviluppo economico e tecnologico
è la divulgazione ha indubbiamente favorito
deliberatamente la stampa. A sua volta la
falsata stampa ha dato un grande
dell’ informazion contributo allo sviluppo
e, destinata a della democrazia.
orientare le Aumentando il bisogno di
scelte del informazione, aumenta il
destinatario di potere di informare. La
questa società, sempre più
informazione. mediatizzata, fa dell’ infor-
mazione e soprattutto del
 controllo
Disinformazione: è dell’ informazione uno dei
una tecnica che pilastri del potere, qualsiasi
consiste nel esso sia.
diffondere delle
informazioni Questo contraddice in parte
false, quanto per anni è stato
contraddittorie o sostenuto: che l’ informa-
eccessive in zione, la stampa, il giorna-
maniera da lismo, costituissero un
mascherare la “quarto potere” con la
vera funzione di controllare i
informazione. primi tre: legislativo,
esecutivo e giudiziario.
In occidente possiamo parlare di stampa Le nuove emergenze
libera, ma solo fino a un certo punto. Gli
editori, i gruppi di potere economici, la Se le violazioni della libertà di stampa sono
pubblicità, i partiti politici, non esitano a fare contenute in Europa occidentale, queste
pressioni sistematiche sulle redazioni per tendono a moltiplicarsi pericolosamente
tentare di restringere l’ indipendenza nell’ Europa dell’ Est.
dell’ informazione.
La fine del comunismo è coincisa con il
risveglio dei nazionalismi. A questo si
Pubblicità e libertà di stampa sovrappone il ruolo sempre più massiccio
delle varie mafie. Il crimine organizzato ha
La pubblicità assicura un’ importante scoperto l’ importanza di poter controllare i
finanziamento ai media. Alcuni inserzionisti media, soprattutto quelli elettronici. Negli
cercano tuttavia di fare pressione sulla stampa ultimi anni abbiamo assistito –soprattutto in
minacciando di ridurre la pubblicità se le Russia – a grossi investimenti nel settore
redazioni pubblicano servizi o inchieste operati proprio dal crimine organizzato.
ritenute scomode o che possono ledere la loro
immagine o l’ immagine di un certo potere Anche l’ estremismo religioso, di qualsiasi
economico. natura esso sia, mette a dura prova la libertà
di espressione.
Non sono per altro rari i casi in cui molti
giornalisti, per scelta o semplicemente per La dittatura politica, purtroppo ancora molto
opportunismo, scelgono di servire un presente nel mondo è un altro elemento che
“padrone”, dimenticandosi della loro vera umilia profondamente qualsiasi tipo di libertà,
missione: quella cioè di informare secondo i ivi compresa quella di informazione.
dettami della deontologia professionale nel
rispetto dell’ equidistanza e dell’ oggettività. È soprattutto in caso di guerra che la libertà di
informazione paga maggiormente un tributo.
Questo è un fenomeno che investe tutto il
Internet: i rischi di una rivoluzione mondo, anche quello cosiddetto democratico.
Gli esempi al proposito si sprecano: dalla
Grazie a internet, ognuno può avere accesso a guerra della Falkland (primo esempio di
tutta l’ informazione, in qualsiasi luogo e in grande manipolazione della stampa in caso di
qualsiasi momento. guerra) a quella del Golfo, su su fino
all’ ultima grande crisi, quella del Kossovo.
La tecnica, rischia però di ridurre non solo i
tempi di distribuzione dell’ informazione ma
anche i tempi dell’ elaborazione e della Per non farsi “fregare”
produzione di questa informazione. Una volta
il giornalista, prima di pubblicare la notizia, Come individuare i trucchi della
aveva il tempo di capirla, verificarla, manipolazione ponendosi le seguenti
contestualizzarla, renderla intelligibile. Oggi domande:
invece la “velocità a tutti i costi” rischia di
ridurre l’ informazione ad un enorme flusso 1. Le fonti: la fonte è unica o sono diverse a
caotico e vociferante, facendo dell’ abbon- dire la stessa cosa?
danza una nuova forma di censura.
2. Le testimonianze sono dirette,
indipendenti? o ogni fonte cita l’ altra
creando un effetto “a cascata”?
La radio delle aquile

3. Le fonti sono identificabili con accuse. Procuratevi una documentazione


precisione? Sono affidabili? Sono sul problema. Insomma, non date per
disinteressate? Attenzione a: “gli scontate le accuse ma verificatele.
osservatori dicono o “ una fonte
autorizzata afferma”. Queste sono spesso 9. Gli esperti: diffidate degli esperti,
false fonti. Servono a nascondere l’ opi- soprattutto dei tuttologi. Oggi è invalsa
nione del giornalista o della sua “fonte” l’ abitudine, soprattutto in TV, di invitare
politica. una cerchia ristretta di interlocutori che
sanno – in 30 secondi – rispondervi su
4. La precisione: il fatto è descritto in modo tutto. È importante verificare chi sono gli
preciso riportando tempo, luogo, persone esperti o presunti tali, quali interessi
coinvolte? Vengono distinti accuratamen- potrebbero rappresentare. Verificare
te i fatti/gli inoltre se sono stati
elementi certi interpellati esperti
della notizia, da “dissidenti” non
quelli solamente forzatamente in
probabili o accordo con il
possibili? pensiero dominante.

5. Le contraddizioni: 10. La logica: le


se si tratta di un deduzioni che la
avvenimento fonte trae dalla
specifico, per notizia sono coerenti
esempio di tipo o esiste il dubbio
economico, della forzatura?
leggete la notizia
su un giornale 11. Si ravvisano
generalista e poi informazioni e
confrontatela con affermazioni non
quanto riporta un sufficientemente
giornale specializ- provate?
zato, scoprirete
molte 12. Le deduzioni sono
contraddizioni rapportate l’ una
che vi metteranno all’ altra o sono
in guardia e vi sconclusionate?
daranno nuovi
elementi per il 13. Vengono utilizzati
vostro pezzo. sillogismi ingannevoli?

6. Il contraddittorio: vengono interpellate 14. L’ uso delle parole: le parole utilizzate


tutte le parti coinvolte nel dibattito? In sono precise o vaghe?
modo equo?
15. Come vengono utilizzate? Con una
7. Le tesi degli interlocutori che si dicono sospetta iperbolizzazione positiva o
neutrali sono veramente tali? negativa? Ad esempio: Difesa,
moderazione, pragmatismo, mondo libero,
8. Il confronto: la stampa attacca una cooperazione. Oppure in negativo: regime
persona, un movimento, un paese? (parlando di un governo), terrorismo o
Interpellate la parte sotto accusa. Chiedete estremismo (parlando di un gruppo
il loro punto di vista, la loro reazione alle rivendicativo di cui non è provato il
coinvolgimento in atti violenti e in
attentati)

16. Gli eufemismi: vengono utilizzati termini


edulcorati per minimizzare? Esempi:
“danni collaterali” invece che vittime,
“forze investigative” invece che polizia
politica, “ristrutturazione” al posto di
licenziamenti, “sottosviluppo” per non
parlare dello sfruttamento dalle
multinazionali...

17. Lo stile: si usa il condizionale o le


virgolette per gettare il sospetto su
un’ affermazione? Si accentua l’ aspetto
sentimentale per diminuire la facoltà di
ragionamento del lettore?

18. Le cifre: sono precise? Verificate?


Illustrano gli aspetti essenziali? Servono a
chiarire il problema? Le statistiche
paragonano cose paragonabili? La grafica
cambia di senso modificandone la
presentazione, per esempio distanziando
in altro modo i punti di riferimento o
allungando il disegno in un senso?

19. La storia: è ricostruita in modo completo e


corretto o ci si limita a una semplice
cronologia? Quali sono gli eventuali
elementi sottaciuti? Vengono elencate le
cause sociali profonde dell’ avvenimento?
Sono menzionati gli interessi delle
categorie sociali in causa?

In conclusione, di fronte ad ogni


informazione, che si pretende neutrale
bisogna porsi alcune domande fondamentali:

1. Chi è all’ origine dell’ informazione?

2. Qual è la portata sociale, economica e


politica del fatto?

3. Colui che riferisce il fatto (giornalista,


testimone, etc…) è influenzato
emotivamente, politicamente,
economicamente dalla vicenda?

4. Ci vengono comunicati tutti i punti di


vista essenziali della notizia?
La radio delle aquile

10. Deve saper praticare elegantemente “ il


5. Le cause profonde del problema vengono dovere dell’ irriverenza” di fronte a tutti i
esplicitate? poteri: ogni potere, infatti tende a celare e
controllare l’ informazione. Proprio per
questo il giornalista deve ottenere di poter
Per finire incontrare chi veramente “decide”.
11. Deve invece evitare il più possibile gli
1. È scontato affermare che i problemi uffici stampa. I portavoce comunicano, i
appaiono sempre più complessi. Il buon giornalisti informano o quanto meno
reportage dovrebbe permettere al dovrebbero informare.
pubblico proprio di chiarire il più
possibile queste complessità, riducendo la
confusione. Il reporter lavora alla ricerca
della verità, di tutta la verità.

2. È indispensabile che il giornalista rispetti


l’ etica professionale evitando gli eccessi.

3. Il giornalista ha dei diritti, ma anche dei


doveri.

4. Il giornalista deve ricercare e pubblicare


tutta la verità senza demonizzare le parti
in causa. Demonizzare conduce al rifiuto,
alla violenza, alla destabilizzazione.

5. Esiste un’ interdipendenza tra media e


ordine/disordine sociale.

6. Ogni fatto ha una dimensione umana. Il


giornalista deve rispettare tutte le persone
in causa.

7. Trattare le idee attraverso i fatti e i fatti


attraverso gli uomini.

8. Il giornalista deve sviluppare capacità di


analisi e sintesi; deve essere credibile
soprattutto attraverso la conoscenza del
dossier.

9. Il giornalista deve essere curioso,


persuasivo, determinato e avere capacità
psicologiche. Deve essere capace anche
di una certa “invadenza” ma anche di
riservatezza.

Piccola bibliografia

Guide pratique journaliste, RFS/ UNESCO


La liberté de presse, C. Ockrent, Les essentiels/ Milan

Attention media, manuel anti-manipulation, M. Collon, EPO

Journaliste, une passion des métiers, C. Sauvage, CFPJ-SODIS

Les médias en question, E. Dennis e J. Merril, Nouveaux Horizons

L’ opinion ca se travaille, S. Halimi e D. Vidal, Agone

La tyrannie de la comunication, I. Ramonet, Galilée

Le médias, 4ème pouvoir ou 5ème colonne, A. Woodrow, Ed. du Félin

Siti consigliati

www.rsf.fr
Reporters sans frontières

www.journalismnet.com
Indicazioni utili in francese e inglese sulla professione e la formazione.

www.mondediplomatiquque.fr
Utile archivio su tutte le tematiche politiche e sociali, compreso il giornalismo.

Monrovia 1997

Lo studio 2 di Star
Radio, una radio di
informazione per la
Liberia, gestita dalla
fondazione svizzera
"Hirondelle" e chiusa
per motivi politici nel
1999 dal presidente
di quel Paese,
Charles Taylor.
Le radio in Albania oggi
I TUTORS

La diffusione delle emittenti


radiofoniche

Attualmente in tutto il paese


ci sono 33 radio locali che
hanno ottenuto la licenza.

Tirana, il museo nazionale


Oltre a queste, un numero
limitato di emittenti non
licenziate trasmette ogni
tanto, in modo caotico,
prevalentemente programmi
di musica. È impossibile
calcolarne il numero esatto,
a causa dell’ instabilità e
dell’ irregolarità delle loro
trasmissioni.

Solo due radio per ora hanno


ottenuto la licenza
nazionale: RADIO TIRANA (emittente dello digitalizzando il sistema della trasmissione,
Stato) con le sue filiali a Shkodër, Korçë, mentre le altre usano i programmi
Kukës e Gjirokastër, e la privata TOP computerizzati anche per l’ editing dei
ALBANIA RADIO. radiogiornali, dei programmi musicali e della
pubblicità.

Tecnologia delle radio


Come funzionano le redazioni
La maggior parte delle radio usa il sistema
analogico. La tecnologia è acquistata Generalmente nelle radio locali non lavorano
soprattutto nei paesi vicini e spesso più di 5 persone, giornalisti e animatori
l’ attrezzatura è usata. Le radio locali hanno compresi. A Tirana ci sono 4-5 radio con
una potenza che si aggira intorno ai 500 W. redazioni più o meno complete. Queste
L’ attrezzatura ausiliaria e le redazioni sono redazioni sono equipaggiate di computer.
generalmente modeste, a causa Nella radio statale notiamo un paradosso: solo
dell’ instabilità delle situazione economica dei nella redazione dell’ informazione lavorano
proprietari. più di 15 reporters, che però scrivono i loro
servizi con soli due computer, oppure con
La tecnologia digitale viene usata da RADIO macchina da scrivere meccanica e, addirittura,
TIRANA (parzialmente), TOP ALBANIA, a mano.
RADIO +2 e RASH, emittenti che
trasmettono dalla capitale. Radio Tirana sta
La maggior parte dei reporters delle radio ha I numerosi corsi di training svolti in questo
frequentato corsi di qualifica nella capitale, e decennio da partners stranieri sono serviti
pochissimi hanno seguito qualche corso soprattutto a sensibilizzare e rendere
all’ estero. I reporters locali, in generale sono consapevoli i giornalisti sul significato
i più motivati a seguire simili corsi. Alcuni dell’ indipendenza informativa. Tuttavia,
hanno frequentato corsi organizzati dalla mettere in pratica questi principi nel lavoro
BBC, dalla Deutsche Welle o dagli uffici quotidiano rimane una grande sfida per
cooperazione di diversi paesi, come nel caso l’ intera categoria professionale.
della Svizzera.

L’ aspetto commerciale

Generalmente, possedere una


radio viene considerato un
business poco o per niente
redditizio. La rapida
diffusione delle TV locali
(circa 60 in tutto il paese) ha
ridotto gli spazi pubblicitari
delle emittenti radio. Una o
due radio della capitale sono
riuscite a farne un business
redditizio, grazie alle capacità
gestionali di dirigenti che
sono riusciti a organizzare la
raccolta pubblicitaria.

Il livello dell’ (in)dipendenza editoriale


Rruga Him Kolli, la strada dove ha sede
È una delle sfide impossibili per le radio e le l’ istituto albanese dei mass media.
tv private, oggi, in Albania, mantenere una
Negli ultimi mesi una serie di nuove costruzioni
indipendenza editoriale. È inutile parlare della le hanno fatto cambiare completamente aspetto,
radio e della Tv di Stato, che anche dal punto rendendola irriconoscibile.
di vista legislativo dipende dal Parlamento.
Nelle radio locali la sfida per l’ indipendenza Una caso frequente a Tirana, forse la capitale
prende una connotazione di carattere europea con la più forte frenesia edilizia di tutto
il continente
economico. In una piccola città di provincia,
l’ affarista più importante e potente della zona
non ha difficoltà a dettare la politica
dell’ emittente locale, perché tramite le
proprie sovvenzioni dirette “lega le gambe” al
piccolo proprietario dell’ emittente.
La radio delle aquile
Glossario Minimo
Termini che ricorrono nel manuale e che – per motivi di sintesi–
non vengono spiegati direttamente dagli autori.

All-news (tutto notizie) – espressione usata per definire una radio o


una televisione di soli programmi informativi (esempio: France Info,
B5 Aktuell, e per la televisione CNN, BBC News 24, Rai News24,
Canal 24 Horas, Euronews, LCI, n-tv, etc…).

Breaking news – notizia importante appena giunta o in corso di


svolgimento. Una notizia che “rompe” il flusso normale delle notizie
definito nella scaletta.

Consolle o pulpito – la parte del mixer destinata ai comandi


dell’ operatore tecnico.

Scaletta o copione – in un qualsiasi programma radio o TV la


sequenza delle notizie, dei servizi, dei collegamenti, dei jingle, delle
sigle. Copione viene dal teatro e si usa prevalentemente per produzioni
di fiction, non per l’ informazione.

Decibel (dB) – unità di misura dell’ attenuazione o della


amplificazione di un suono. È una misura logaritmica, non lineare.

Disc jockey, D.J. (Dee-jay) – l’ animatore di un programma che


alterna musica e interventi.

Fade-in e fade-out – tecnica di montaggio o di emissione che consiste


nell’ alzare (fade-in) o abbassare (fade-out) gradualmente il livello del
suono per fare si che esso arrivi all’ ascoltatore in modo “soffice”,
assolvente o dissolvente.

Cut – tutto il contrario del “fade”, è un taglio netto.

Falkland o Malvinas – Arcipelago al largo della costa argentina.


Appartengono alla Gran Bretagna, ma l’ Argentina le rivendica come
proprie. Nel 1982 vennero invase dalle truppe di Buenos Aires, poco
dopo scacciate con una breve guerra vinta dall’ esercito britannico.

Free-lance – Il giornalista che non ha rapporti di dipendenza con


alcuna testata ma offre liberamente i propri servigi come un qualsiasi
libero professionista.
Grafica sonora – L’ insieme di tutte le sigle, jingles, virgole, etc…
che definisce lo stile e l’ identità di una radio.

Infoteinment – informazione più entertainment (programmi di


divertimento). Un genere ibrido inventato dai media americani nel
tentativo di conferire all’ informazione maggiore ascolto e quindi
maggiore appetibilità commerciale. Il minimo che si può dire è che si
tratta di un genere controverso.

Ipertesto – un testo leggibile non solo in senso “tradizionale” (dalla


prima pagina all’ ultima) ma anche con percorsi alternativi, indicati da
rimandi o collegamenti (links) interni al testo stesso o ad altri
documenti. Le pagine dei siti internet sono fondamentalmente degli
ipertesti.

Isofrequenza – copertura del territorio da parte di una radio


utilizzando una sola frequenza di trasmissione, per semplificare la vita
agli ascoltatori in viaggio, altrimenti costretti a cambiare canale
spesso.

Jingle – breve stacco sonoro (musica/voce/suoni/rumori, etc…) per


identificare una stazione radio, un programma, un momento di un
programma, un conduttore di un programma musicale, etc…

Laptop – computer portatile, che si può tenere sulle gambe.

Link – collegamento. Nelle pagine dei siti internet è un collegamento


ad un’ altra pagina, ad un’ altro sito o ad un’ altra parte della stessa
pagina. Nell’ ambiente radiofonico “link” è il ponte radio usato per
collegare uno studio esterno allo studio centrale.

Mixer – Il cuore di una regia. La funzione principale di un mixer è di


selezionare e miscelare diverse fonti sonore (microfoni, dischi, ponti
radio, registratori, etc…). Nella radio di informazione l’ operatore è
un tecnico, che segue le istruzioni del giornalista, produttore o
conduttore (vedi anche scaletta).

Montaggio – assemblaggio delle diverse parti sonore di un servizio


radiofonico (letture in studio, suoni raccolti in esterna, che vengono
scelte (scartando quello che non serve), trattate, mescolate se
necessario e collocate nella sequenza prevista.

Sonorizzazione – inserimento della musica e dei doppiaggi in un


pezzo radiofonico o televisivo. Si esegue, quando serve, dopo il
montaggio.

Network – nel mondo radiofonico rete di stazioni collegate insieme


per trasmettere un unico programma, prodotto da una delle emittenti
del network stesso o anche da una fonte esterna (es. una società di
produzione) . Un network può avere delle “finestre” di programma
affidate alle singole emittenti.
Syndication – si differenzia dal network perché qui non c’ è un
palinsesto coordinato, ma la semplice diffusione/scambio di materiali
e/o prodotti finiti che poi vengono trasmessi autonomamente da
ciascuna delle emittenti, secondo il proprio gusto, non
necessariamente alla stessa ora.

OSCE – Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in


Europa. Nata a Vienna nel 1990 come evoluzione della CSCE
(Conferenza….) è un organizzazione internazionale che raggruppa
tutti i paesi Europei fino all’ Asia centrale, più Stati Uniti e Canada. Si
occupa di politica della sicurezza e della stabilità europea, disarmo,
diritti umani, minoranze, elezioni, democrazia. Ha un “alto
commissario per i media” che segue i problemi europei della libertà di
informazione.

Pulitzer – Prestigioso premio attribuito ogni anno dalla Columbia


University di New York ad otto giornalisti e a cinque scrittori. Prende
il nome dal fondatore, il giornalista statunitense di origine ungherese
Jozeph Pulitzer (1847-1911).

Sigla – elemento sonoro che contraddistingue l’ inizio o la fine di un


programma (più raramente di una parte di programma) o delle
trasmissioni della rete (ma da quando le radio trasmettono 24 ore su
24 è ormai una pratica in disuso).

Simul-cast – una tecnica di diffusione radio TV su Internet che


prevede, oltre alla diffusione “seriale” di tipo classico, lo
spezzettamento del materiale in più elementi (es. servizi) che l’ utente
può selezionare e combinare come vuole.

Stringer – un collaboratore occasionale di una redazione, spesso si


limita a fare da “sentinella” in un determinato posto: segnala la notizia
e se ne occupa al massimo fino all’ arrivo dei “rinforzi” dalla
redazione. A volte però continua a lavorare come “fixer”,
interprete/assistente/organizzatore, una vera “interfaccia locale”
dell’ inviato.
Indice analitico

Comunicare, 59 Microfono aperto, 13, 18


Modulazione, 15
Disinformazione, 3, 61 Montaggio, 3, 9, 21, 22, 40, 41
Musica, 41
Flash, 35 Musica in sottofondo, 18
Fonti, 3, 25, 26, 27, 28, 33, 35, 38, 39, 40, 42, 54, 56,
57, 62, 63 Notizia, 12
Fonti Notiziari, 25, 27, 28, 29, 34
Classificazione, 27 Flash, 30, 31, 32, 37
Fuori studio, 22
Pause, 15
Giocbi, 19 Posta elettronica, 57
Gruppi di discussione, 57
Reportage, 30, 41, 42, 64
Inchiesta, 34, 37, 38, 40, 41, 42, 76 Responsabilità, 47
Inchiesta e ricerca, 27 Responsabilitä, 51
Indipendenza, 21, 49, 51, 61, 62, 68 Ritmo, 15, 17
Internet, 7, 11, 22, 25, 27, 30, 31, 42, 43, 53, 54, 55, Rubriche, 29
57, 60, 62
Internet Sbagli in diretta, 16
Motori di ricerca, 55 Scaletta, 35
Intervista, 12 Sintesi, 12
Intonazione, 15 Speciale, 30, 34, 41, 76
Svizzera, 1, 2, 5, 21, 41, 56, 68, 75, 76
Linguaggio, 9, 11, 12, 17, 19, 29, 31, 35, 60
Target, 11, 12
Gli autori
ROBERTO BORIOLI, consulente e MARIANO MASSERINI, vice capo della
docente di comunicazione e marketing. redazione in lingua italiana di Radio Svizzera
Responsabile dei corsi multimedia e della Internazionale e responsabile per le
formazione continua del CSIA (centro trasmissioni di politica elvetica. Laureato in
scolastico per le industrie artistiche) di lettere italiane nel 1984 all’ Università di
Lugano. Organizza, promuove e collabora a Losanna. Giornalista a SRI dall’ 86 ad oggi, è
seminari e progetti di formazione aziendale. stato negli anni 94/95 portavoce al
Dal 1983 si occupa di sistemica della Dipartimento federale degli Affari esteri. Nel
comunicazione e analisi dell’ immagine 1991 e nel 1994 ha vinto il Prix Suisse per il
d’ impresa, nonché di cura delle relazioni migliore documentario radiofonico.
umane e comunicazione interpersonale.
TOMAS MIGLIERINA, si è laureato in
PAOLO BERTOSSA, corrispondente da scienze politiche all’ Università degli Studi di
Roma della televisione svizzera (TSI). Milano nel 1994. Giornalista professionista, è
Laureato in lettere all’ università di Zurigo. redattore esteri al telegiornale della TSI.
Giornalista professionista dal 1992. Redattore Collabora con Radio Svizzera Internazionale,
e poi responsabile esteri alla Radio Svizzera il Corriere della Sera e la rivista di studi est-
di lingua Italiana, è passato nel 1996 europei “Transitions”. È stato portavoce e
all’ informazione televisiva come redattore ed responsabile media della missione OSCE in
inviato del telegiornale. Bosnia Erzegovina (Banja Luka, 1996-97),
responsabile tecnico di un progetto
MAURIZIO CORTI, redattore e capo radiofonico in Liberia (Fondation Hirondelle,
edizione al telegiornale della TSI dal 1988, ha 1997) e direttore di un progetto di assistenza
compiuto a Milano i propri studi di ai media della Bosnia Erzegovina (IWPR,
giornalismo. Redattore del dipartimento 1999).
informazione presso la Radio Svizzera di
lingua Italiana dal 1980 al 1995, è stato ANNINA PEDRINI, attrice ed esperta in
responsabile dell’ attualità regionale nel 1996 comunicazione (Laurea in filosofia, master in
e nel 1997. psico-linguistica, diplomata alla Scuola di arte
drammatica del Piccolo Teatro di Milano).
VASCO DONES, giornalista della Tiene corsi di comunicazione, tecniche di
Televisione Svizzera (TSI), ha lavorato per lettura e controllo vocale. Lavora presso il
numerosi programmi di approfondimento Centro Teatro Attivo di Milano.
culturale e documentaristica della rete.
Attualmente fa parte della redazione di SANDRO PETRONE, vice capo redattore
“Falò”, il magazine di inchieste e reportages alla redazione esteri del TG2 RAI, docente di
della TSI. teoria e tecnica della comunicazione di massa
e di editoria multimediale all’ Università di
ANDRÉ GAZUT, giornalista e Macerata. Laureato in giurisprudenza,
documentarista tra i più celebri della giornalista professionista, ha lavorato in tv,
Televisione Svizzera Romanda , è stato uno alla radio, nei quotidiani e in pubblicità.
dei fondatori e curatori del settimanale di Dall’ 89 insegna giornalismo per istituzioni
approfondimento “Temps Present”, per il come l’ Ordine nazionale dei giornalisti, la
quale ha firmato numerosi reportages. Scuola di giornalismo di Perugia e quella di
Bologna, il Corso di giornalismo della
Svizzera Italiana, la Scuola di guerra delle diretto per molti anni e con il quale ancora
forze armate italiane. Autore di documentari e collabora regolarmente. “Il Diavolo” ha vinto
programmi innovativi della RAI, ha vinto nel il premio come Migliore Rivista Satirica del
1988 il premio Federchimica con 1997 al Festival Internazionale della Satira di
un’ inchiesta sulle fabbriche a rischio. Forte dei Marmi (Italia).

GIOVANNI PORTA, ex inviato del PIERO SCARAMUCCI, è stato cronista e


settimanale Panorama, poi vicedirettore di inviato speciale alla RAI (radio e televisione)
Radio Popolare. Dopo aver partecipato come dal 1961 al 1992, autore di inchieste,
docente al primo ciclo dei corsi di reportages e dirette in Italia e all’ estero. Per
giornalismo radiofonico a Tirana, è stato per le inchieste realizzate per il TG2 ha ottenuto il
due anni portavoce della presenza in Albania Premio “cronista dell’ anno”. È tra i fondatori
dell’ Organizzazione per lo Sviluppo e la di Radio Popolare che dirige dal 1992. È stato
Cooperazione in Europa (OSCE). Dal gennaio docente ai corsi dell’ Istituto per la
2001 lavora a Belgrado come responsabile Formazione al giornalismo dell’ Ordine dei
della divisione sviluppo media della missione Giornalisti (consiglio regionale della
OSCE in Jugoslavia. Lombardia), della Radio e della Televisione
della Svizzera italiana, nonché di numerosi
SERGIO SAVOIA, Studi a Bellinzona e organismi privati. Già consigliere nazionale
Milano. Dal 1983 con la RTSI ha collaborato della Federazione Nazionale Stampa Italiana
a numerosi programmi di animazione e (il sindacato dei giornalisti), è membro delle
intrattenimento su tutte le reti della radio e commissioni per la revisione degli Statuti del
della televisione. Nel 1991 ha fondato il sindacato giornalisti radiotelevisivi e della
quindicinale satirico “Il Diavolo”, che ha stessa FNSI.

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