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Cos’è la voce
Perché la voce possa prodursi si devono coordinare il respiro, la vibrazione
delle corde vocali, gli organi di risonanza come lingua, labbra e cavità nasali.
Ma la voce è soprattutto emozione. Ci sono moltissimi aggettivi per
descrivere una voce e coprono tutta la gamma di sfumature della nostra
personalità. Con il tono di voce si coinvolge, si suscita entusiasmo, si
trasmette piacere o dolore. Come esseri umani siamo sempre alla ricerca di
emozioni, in particolare quando ascoltiamo. La voce ha anche una potente
azione equilibratrice sul sistema nervoso autonomo perché è in grado di
generare onde alfa e theta: e onde della meditazione leggera e profonda
che migliorano lo stato generale del corpo, grazie alla produzione di ormoni
del benessere. La velocità, il tono, il volume, se usati bene, sono in grado di
produrre armonia e ci sono suoni , come vocali, consonanti e mantra, che
regolano il battito cardiaco, il metabolismo, la ristrutturazione cellulare, la
pressione sanguigna.
Il respiro consapevole
Ci sono molti modi di respirare cosi come ci sono molte emozioni. Il respiro
va dove va l’emozione. Diventa superficiale se siamo agitati, preoccupati o
se stiamo sperimentando un dolore fisico o emozionale. Scende se
proviamo piacere o rilassamento. Può essere trattenuto quando proviamo
una forte emozione oppure ansimante se i nostri muscoli si stanno
preparando all’azione o se intorno a noi qualcosa ci disturba.
Non esiste un modo giusto di respirare cosi come non esiste l’emozione
giusta da provare. Tutte le emozioni sono importanti per la nostra
evoluzione e tutti i modi di respirare sono corretti se sono funzionali a
sostenere e a far emergere un turbamento, una sensazione, uno stato.
Esiste una sola condizione che non è utile. Quella di non fare attenzione a
come respiriamo.
Quando un’emozione ci viene a trovare il respiro si modifica. Poi l’emozione
passa e ritorniamo in uno stato di quiete. Se la nostra attenzione è tutta
concentrata su aspetti esteriori e non riusciamo a ascoltarci, può succedere
che il respiro si mantenga costantemente veloce e superficiale senza mai
tornare a un ritmo lento e rilassato.
Il respiro alto e superficiale è tipico delle società in cui c’è sempre fretta e
dove manca il tempo per dedicarsi a se stessi.
Tornare a respirare in modo naturale è essenziale per la salute della nostra
voce
Possiamo fare questo semplice esercizio. Sdraiarsi a terra, in posizione
supina, con le braccia e le gambe leggermente divaricate, in ascolto del
nostro respiro. Possiamo allungare gradualmente la nostra espirazione
contando mentalmente e rimanendo concentrati solo sul respiro.
Lentamente possiamo iniziare ad ascoltarci anche quando siamo in piedi e
parliamo.
Quando ci accorgiamo che il respiro sale, la domanda da farci è Qual è
l’emozione che in questo momento fa salire il mio respiro?
Ascoltare l’emozione fa ritrovare la calma interiore perché si genera
connessione con la parte profonda di noi, in assenza di giudizio.
Come mantenere in buona salute la voce
L’emozione che trasmettiamo con il tono di voce ci definisce agli occhi degli
altri. Possiamo usare molte parole ma chi ascolta si farà un’idea di noi in base
alla qualità della nostra voce e del nostro respiro.
La voce trasmette più delle parole che si dicono. Se sentiamo parlare una
lingua straniera possiamo dire indipendentemente dal significato delle parole
se la conversazione riguarda il lavoro, l’amore o addirittura se si tratta di una
discussione. Un allenatore che grida a bordo campo con una voce nervosa o
incitante può fare la differenza nel risultato che l’atleta potrà raggiungere. Nelle
relazioni di coppia il tono di voce può portare a una serata romantica o a una
violenta discussione. Esiste un tono anche per la voce interiore. A seconda del
tono con cui parliamo a noi stessi possiamo far sorgere fiducia, ansietà,
scoraggiamento. Anche gli animali o addirittura le piante sono sensibili al tono
di voce che usiamo quando ci rivolgiamo a loro. I bambini piccoli si sintonizzano
in modo naturale sul tono di voce e rispondono non a cosa gli viene detto ma a
come gli si parla
Saper usare il tono giusto non è importante solo in alcune situazioni, lo è
sempre.
La voce è in grado di creare intimità. In inglese intimità si dice into me you see
che significa tu mi vedi dentro. Parlare e ascoltare equivale a creare una zona
intima di condivisione in cui ci leggiamo dentro.
Molte volte nella vita abbiamo la sensazione di venire sentiti ma non ascoltati
per esempio quando non veniamo capiti nei nostri desideri o bisogni.
Quante volte ci capita di chiedere mi ascolti? capisci ciò che dico?
L’essere umano è sempre in bilico tra il desiderio di essere ascoltato e la paura
di non esserlo. Cerchiamo un feedbach emotivo dagli altri, vogliamo essere
riconosciuti.
Usando consapevolmente i toni di voce puoi sperimentare la sensazione di
essere ascoltato e non solo sentito.
Tra i profili più richiesti del prossimo trentennio, oltre all’esperto in sicurezza
informatica e nel campo dell’intelligenza artificiale ci sarà il professionista che si
occupa di Voce. La capacità di negoziazione, di leadership o coaching non può
presumere da conoscenze su come devono essere usate le parole i gesti e
soprattutto la voce che è tra gli strumenti più potenti per trasmettere emozioni.
Se vuoi esercitarci a cogliere le emozioni nella voce prova ad ascoltare a occhi
chiusi quando qualcuno parla, e definisci poi dentro di te che emozione ti ha
trasmesso.
Le sei regole della Voce Potente
Ci sono sei aspetti che definiscono una voce potente e che ci permettono di
regalare emozioni e essere ascoltati.
Abbiamo una voce potente quando:
· Sappiamo regolare la velocità in base all’interlocutore e al contenuto del
discorso
· Sappiamo aumentare o diminuire il volume a seconda dell’ambiente in
cui ci troviamo o qualora lo richieda una specifica parola o frase da
sottolineare
· Sappiamo trasmettere l’emozione giusta in base a ciò che desideriamo
ottenere
· Sappiamo creare suspence e intensità con pause di diversa lunghezza
· Sappiamo abbinarla con le parole giuste e i gesti giusti
· Sappiamo fermarla per metterci in ascolto dell’altro e di noi stessi
Usare la voce in modo emozionale non è sempre facile perché da un lato
abbiamo paura di essere giudicati e dall’altro desideriamo raggiungere più
potere, essere riconosciuti, stimati. Quando queste due emozioni si
contrappongono non siamo sempre in grado di mantenere il nostro
equilibrio, il respiro si alza e la voce perde la sua adattabilità e morbidezza.
Per ritrovare la voce naturale la prima cosa da fare è sbarazzarti delle paure
del passato, dei pregiudizi e riorganizzare la vita sulla base di idee e
convinzioni nuove.
Invece di giudicarti cerca quando parli di metterti sempre nei panni di chi
ascolta, sintonizzati con loro usando velocità, volume, pause, silenzi,
emozioni.
Chiedi sempre un feedback sincero a chi ti ascolta su come si sente quando
gli spieghi qualcosa.
Il significato profondo della Voce
Bastano pochi minuti per riportare calma e centratura nella tua mente e nel tuo
cuore. Siediti e respira. Chiudi gli occhi oppure guarda un punto indefinito oltre
l’orizzonte. Prendi una posizione comoda ma non sdraiarti perché può risultare
difficile rimanere consapevole e non scivolare nel sonno.
Dolcemente porta il respiro alla base della tua colonna e inspirando lascia che la tua
colonna si allunghi verso l’alto. Ascolta il respiro e fagli spazio nell’addome, nel petto.
Rimani disponibile ad accogliere il respiro semplicemente com’è.
Abbassa leggermente il mento e senti come un filo che tira la sommità del capo
verso l’alto. Le braccia sono morbide, cosi come le spalle.Entra nella dimensione
dell’ascolto, del non fare, dell’apertura a ciò che c’è.
Osserva che ci sono molti flussi di energia intorno a te e tu puoi sperimentarli tutti
senza legarti a nessuno. Puoi lasciare semplicemente che essi si allontanino e si
avvicinino senza trattenere nulla.
Ora rivolgi l’attenzione al tuo cuore. Porta le tue mani sul cuore e immagina che dal
suo centro esca una /HAAAAAA/ che irradia ogni più piccola parte del tuo corpo.
Porta la /HAAAA/ al centro delle tue cellule, ai tuoi muscoli, ai tuoi organi, alla tua
pelle. E senti che lentamente emerge la consapevolezza che
puoi accogliere tutto ciò che c’è, in modo naturale
puoi vedere il fluire continuo degli stati come essenza stessa della vita
puoi sperimentare gioia, allegria, tristezza, entusiasmo, paura, vitalità, forza senza
identificarti con esse
Ci sono tante emozioni che ti vengono a trovare nella giornata. Spesso alcune di
queste non ti piacciono. Tristezza, rabbia, dolore, noia. A volte cerchi di ignorarle
come un rumore di fondo, altre volte le subisci e vieni travolto. Osserva che tutte le
emozioni sono passeggere. Vanno e vengono come onde del mare.
Osserva che nessun aspetto della vita è durevole e ogni stato si lega all’altro e
prepara ciò che arriverà. Come il seme che si accinge a diventare albero e l’albero a
diventare di nuovo seme. Nessuno rimane fermo, tutto cambia continuamente.
Essere vivi coincide con la possibilità di cambiare continuamente. Osserva che non
puoi controllare questi cambiamenti. Puoi osservarli e accorgerti che ogni stato non
è durevole, e si modifica esattamente come tutte le altre cose che puoi osservare
intorno a te.
Il sole lascia spazio alla pioggia, la giovinezza all’età matura, l’inverno alla primavera, il
giorno alla notte, il sonno alla veglia, la fame alla sazietà, la spensieratezza alla calma,
la passione alla noia, la tristezza alla gioia.
Attraversare questi stati è naturale, gioia, dolore, tristezza, felicità sono parte del
flusso della vita.
Qualcosa di me…
Mi chiamo Chiara Bellò. Autrice del libro "Archetipi nella Voce" pubblicato
su Amazon Mi interesso di Voce e Comunicazione. In particolare di come
voce e comunicazione possano portare equilibrio nella nostra vita.
In questi anni mi sono chiesta se ci fosse una pratica in grado
di portare armonia di aumentare il benessere fisico e psichico
di spegnere i pensieri disturbanti di alzare il tono dell’umore
di mantenerci centrati mentre intorno le sfide aumentano di aumentare
intuizione e creatività di migliorare il rapporto con gli altri
di raggiungere velocemente stati di meditazione e di mantenerli per lungo
tempo di sostenere processi di autoguarigione
di aumentare fiducia in noi stessi, coraggio e determinazione di unire le
persone per uno scopo comune