Gli acronimi sono una versione abbreviata del nome descrittivo. Sono nomi
molto difficili da ricordare e da proteggere. Facciamo qualche esempio:
IBM: International Business Machines
GLS: General Logistics Systems
UPS: United Parcel Service
DHL: dalle iniziali dei cognomi dei fondatori, Adrian Dalsey, Larry
Hillblom, e Robert Lynn è nato il nome della società
BMW: Bayerische Motoren Werke, fabbrica bavarese di motori
Sono lettere una dietro l’altra, spesso iniziali di altre parole. Messe insieme
producono delle sonorità non sempre gradevoli, sicuramente poco
memorizzabili. Degli esempi che ti ho fatto sopra, 3 sono di corriere espresso:
GLS, UPS, DHL. I settori si contaminano e può capitare di ritrovarsi in tanti
con nomi simili: come nel lusso vanno i nomi dei fondatori, nella tecnologia e
nei settori tecnici hanno una grandissima diffusione sigle e acronimi.
Il neologismo
L’ultima categoria di nomi di cui voglio parlarti è quella dei neologismi. I
neologismi sono contenitori brillanti, nuovi e inizialmente vuoti che possono
significare qualsiasi cosa. Sono nomi che contengono una sfida: ci vogliono
più tempo e più risorse di marketing per infondere significato al nome. Educare
i tuoi clienti su ciò che è il brand o ciò che offre diventa la tua missione. Alcuni
esempi?
Kodak
Kodak è il nome che George Eastman ha dato alla sua piccola, rivoluzionaria
macchina fotografica dotata di rullino. Eastman crea tutte le combinazioni
possibili e immaginabili di parole che iniziano e finiscono con la k, lettera che
considera forte e incisiva. Consapevole delle leggi sui marchi, si orienta verso
un nome senza alcun significato per poterlo proteggere. Breve e facile da
pronunciare, Kodak è il risultato.
Etsy
È un nome senza un reale significato, che nasce nel 2005 dalla bocca del
cofondatore Rob Kalin mentre guarda un film di Fellini: «Volevo una parola
senza senso per costruire il marchio da zero. Scrivevo quello che sentivo e in
italiano si dice molto Eh sì». Nasce così in un loft a New York, il nome Etsy
per denominare un sito per artigiani e artisti dedicato ai prodotti fatti a mano.
Deliveroo
È il nome del brand che vuole trasformare il modo di mangiare delle persone. È
il risultato della fusione delle parole inglesi “delivery” consegna e “kangaroo”
canguro. Deliveroo infatti è il brand che nasce come servizio online di consegna
cibo a domicilio. Tramite l’App o il sito, il cliente ordina e riceve in poco
tempo direttamente a casa piatti dai migliori ristoranti della zona.
È molto difficile trovare nuovi nomi: per questo, aziende come Deliveroo,
Kleenex, Pinterest e tanti altri, hanno inventato nomi cambiando, aggiungendo
suffissi, prefissi o rimuovendo lettere o combinando 2 o più parole per dare più
impatto.
Kleenex infatti è un’alterazione del verbo inglese to clean (pulire) e all’inizio
della sua carriera viene utilizzato per un prodotto che rimuove la crema
detergente dal viso. Il suffisso -ex richiama invece il nome Kotex, un brand di
assorbenti lanciato qualche anno prima dalla stessa azienda con l’obiettivo di
creare una famiglia di prodotti per l’igiene personale. Il successo di Kleenex
arriva quando viene utilizzato come fazzoletto monouso.
Alla base di qualsiasi brand, c’è una parola che con il tempo diventa
nome. Il suo impatto è innanzitutto fonetico, rimanda a un suono che è dotato
di specifici significati: suoni duri e secchi come nel nome Kodak trasmettono
forza, vigore e decisione; suoni delicati, morbidi e sussurrati come nel nome
Chanel trasmettono dolcezza, eleganza, femminilità.
Solo in un secondo momento il nome si arricchisce di immagini, sensazioni
e vissuti che riguardano il brand a cui si riferisce. Il significato reale del
nome in molti casi arriva dopo, in altri ancora non è nemmeno percepito:
quando ha un significato pertinente accresce l’identificazione, rafforza
l’identità. È potentissimo.
Il nome giusto è la sintesi di maggior valore del brand, per questo va studiato
con cura. Nel mio portfolio trovi diversi lavori di naming di cui mi sono
occupata: alcuni sono descrittivi, molti suggestivi, altri neologismi.
Esercizio n.23 p.451
Margine di struttura ristretto:
Capitale Proprio - Immobilizzazioni = 499.720 – 652.100 = - 152.380
Margine di struttura allargato:
Capitale permanente = Capitale proprio + Pass. Consolidate (DMLT) =
= 499.720 + 286.720 = 786.440
Capitale permanente – Immobilizzazioni = 786.440 – 652.100 = + 134.340
Capitale circolante netto:
Att.circolante – Pass. Correnti (Dbt) = 519.470 – 385.130 = + 134.340
Margine di Tesoreria:
(Liq.differite + Liq.imm.) – Pass. Correnti = (341.200 + 173.140) – 385.130
= + 129.210
Elasticità degli impieghi (incidenza AC):
= 519.470/1.171.570*100 = 44,34%
Leverage:
Attivo / Cap.Proprio = 1.171.570 / 499.720 = 2,34
Autocopertura delle Immob.:
Capitale Proprio / Immobilizzazioni = 499.720 / 652.100 = 0,77
ROE = Re / Cap.Proprio *100 = 73.670 / 499.720 * 100 = 14,74%
ROI = MO / Attivo * 100 = 202.730/1.171.570*100 = 17,30%
ATTIVO PASSIVO
€ 19.000
€ 41.000
€ 20.000
- finanziarie €
230.000
totale
€ 80.000
Attivo Circolante Debiti
- rimanenze - debiti a m/l termine - debiti
- disponibilità a breve
€ €
finanziarie 400.000 termine 400.000
Inoltre l’Utile d’esercizio (Re) è pari ad € 48.000, mentre il Margine Operativo (RO) è
pari ad € 84.000, con i ricavi totali pari a € 1.140.000. Quesiti:
incidenza dei dmlt 36,75% =130340/354700 35,40% =131857/372430 migliora prevalenza debiti a m/l t
incidenza dei dbt 23,64% =83860/354700 21,76% =81053/372430 si riduce incidenza debiti a breve t.
60,39% 57,17%
margine di struttura -25700 =140500-166200 -20490 =159520-180010 la carenza nel finanziamento struttura peggiora
indice autocopertura immob. 0,845 =140500/166200 0,886 =159520/180010 come sopra (in termini relativi e non
assoluti) margine di struttura allargato 104640 =(140500+130340)-166200 111367 =(159520+131857)-180010 con il
capitale permanente la situazione è ok indica copertura globale immob. 1,630 =(140500+130340)/166200 1,619
=(159520+131857)/180010 come sopra (in termini relativi e non assoluti)
patrim.circolante netto 104640 =188500-83860 111367 =192420-81053 la disponibilità rispetto ai debiti a breve è
ok indice di disponibilità 2,248 =188500/83860 2,374 =192420/81053 indice migliorato margine di tesoreria
68540 =(56400+96000)-83860 83467 =(61720+102800)-81053 i debiti a breve sono coperti indica di liquidità 1,817
=(56400+96000)/83860 2,030 =(61720+102800)/81053 indice buono ma peggiorato
A = ATTIVO P = PASSIVO
= REDDITO D’ESERCIZIO Re
● il risultato + evidenzia la
parte ancora
finanziabile
● il risultato - evidenzia la
carenza da finanziare
● il risultato + evidenzia la
parte ancora
finanziabile
● il risultato - evidenzia la
carenza da finanziare
● il risultato + evidenzia la
parte ancora
utilizzabile per pagare
F.5 risultato RO /
n.camere
operativo
medio per
camera
Esercizi n.6 p. 441 e n.7 p. 442 - informazioni per la rielaborazione del bilancio
Esercizio n.6:
❖ tra i debiti per TFR vi sono € 4.073,42 relativi a personale dipendente che cessano dal
servizio a marzo dell’anno successivo;
❖ il debito verso banche per c/c passivo alla fine di febbraio dell’anno successivo è stato
trasformato per € 60.000 in un finanziamento a 5 anni;
Esercizio n.7:
❖ il mutuo passivo nell’anno successivo verrà rimborsato per € 5.000 con pagamento delle rate
in scadenza;
❖ tra i crediti v/clienti vi è un credito di € 6.000 in contestazione che è scaduto da oltre 1 anno e
che si prevede di riscuotere solo tra 2 mesi;
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO PASSIVO
Immobilizzazioni immateriali 2.000,00 Capitale proprio 323.959,30 Immobilizzazioni materiali 519.745,00 Utili non distribuiti
13.566,10 Immobilizzazioni finanziarie totale Patrimonio Netto 337.525,40 totale Immobilizzazioni 521.745,00
Rimanenze / scorte 94.500,00 DEBITI A MEDIO/LUNGO TERMINE 136.000,00 Disponibilità finanziarie / crediti 4.702,00
DEBITI A BREVE TERMINE 220.247,80 Disponibilità liquide 72.826,20 totale Debiti 356.247,80 totale Attivo circolante
172.028,20
totale Attivo 693.773,20 totale Passivo 693.773,20 Disponibilità finanziarie e liquide 77.528,20
REALIZZATA VP 792.637,50
ATTIVO % PASSIVO %
incidenza delle
immobilizzazioni
24,80%
incidenza dei debiti
51,35%
incidenza dei debiti a m/l t. 19,60% incidenza dei debiti a b.t. 61,82%
immobilizzazioni 0,647
margine di struttura globale (o allargato) -48.219,60 indice di
0,352
rotazione degli impieghi 1,140 ricavo medio per addetto 54564,66 risultato
operativo medio per addetto 1718,62 ricavo medio per camera 17581,94
ATTIVO PASSIVO
€ €
400.000 400.000
Quesiti:
ATTIVO PASSIVO
€ 20.000
€
totale 230.000
Inoltre l’Utile d’esercizio (Re) è pari ad € 48.000, mentre il Margine Operativo (RO) è
pari ad € 84.000, con i ricavi totali pari a € 1.140.000. Quesiti:
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO PASSIVO
PATRIMONIO
IMMOBILIZZAZIONI NETTO
Immobilizzazioni €
immateriali (B I) € 950,00 Capitale proprio (A I) 125.000,00
€
totale Immobilizzazioni 108.930,00
DEBITI A
€ MEDIO/LUNGO €
Rimanenze / scorte (C I) 11.595,00 TERMINE 56.805,00 16805+45000-5000
€ €
Disponibilità liquide (C IV) 60.556,00 totale Debiti 119.256,00
€
totale Attivo circolante 130.856,00
€ €
totale Attivo 239.786,00 totale Passivo 239.786,00
Disponibilità finanziarie e € €
liquide 119.261,00 Capitale permanente 177.335,00
A = ATTIVO P = PASSIVO
= REDDITO D’ESERCIZIO Re
● il risultato + evidenzia la
parte ancora
finanziabile
● il risultato - evidenzia la
carenza da finanziare
● il risultato + evidenzia la
parte ancora
finanziabile
● il risultato - evidenzia la
carenza da finanziare
● il risultato + evidenzia la
parte ancora
utilizzabile per pagare
F.5 risultato RO /
n.camere
operativo
medio per
camera
74,54% 84,42% 29,77% 28,71% costi acquisto materie B6 89.400,00 86.400,00 immateriali 47.000,00 89.000,00 variazione scorte
materie B11 -11.000,00 -9.000,00 materiali 429.000,00 843.000,00 debiti 460.700,00 805.540,00 costi per servizi B7 147.500,00
154.200,00 finanziarie 13.000,00 22.000,00 70,23% 71,29% costi per beni di terzi B8 127.600,00 130.500,00 debiti a m./l. t. 220.000,00
454.200,00
attivo circolante 167.000,00 176.000,00 33,54% 40,19% valore aggiunto 476.040,00 436.643,00 25,46% 15,58% debiti a b.t.
240.700,00 351.340,00
rimanenze 12.000,00 10.000,00 36,69% 31,09% altri proventi A5 33.460,00 44.257,00 disp.finanziarie 139.000,00 142.000,00 costi del
personale B9 286.700,00 248.900,00 disp.liquide 16.000,00 24.000,00 altri oneri di gestione B14 15.700,00 13.300,00
totale attivo 656.000,00 1.130.000,00 totale passivo 656.000,00 1.130.000,00 margine operativo lordo EBITDA 207.100,00 218.700,00
margine di struttura -293.700,00 -629.540,00 leverage 3,359 3,483 gestione finanziaria C -11.900,00 -9.000,00 indice autocopertura
0,399 0,340
indice disponibilità 0,694 0,501 risultato prima delle imposte 145.000,00 160.000,00
margine di tesoreria -85.700,00 -185.340,00 ros 19,05% 21,53% imposte sul reddito 22 -79.000,00 -82.000,00 indice di liquidità 0,644
0,472
In queste ultime settimane gli amministratori di società e i loro consulenti stanno predisponendo i
bilanci d’esercizio al 31/12/2018, che dovranno essere approvati e depositati entro 30 giorni presso
il registro delle imprese, rispettando le indicazioni tecniche costantemente aggiornate per tener
conto dell’evoluzione normativa.
• il bilancio abbreviato;
Il termine ordinario per l’approvazione del bilancio è fissato in 120 giorni dalla chiusura
dell’esercizio. Ne deriva, con riferimento al bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2018, che la
convocazione dell’assemblea deve essere fissata, in prima convocazione, al più tardi, entro il 30
aprile 2019.