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rivista internazionale di architettura e arti del progetto maggio/giugno 2017
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Rivista Bimestrale/Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv.27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB Bologna - P.I. 30/05/2017
152
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editorial Isotta Cortesi / anthology / critical lectures Elizabeth Meyer / Caterina Franchini, Emilia Garda /
Margherita Brianza / projects Nelson Byrd Woltz Landscape Architects / LATZ + PARTNER Landscape Architecture
  

Urban Planning / Gilles Clément, Coloco / Turenscape / Mosbach Paysagiste / SLA / GGN / Mikyoung Kim Design
/ Martha Schwartz Partners / Michelangelo Pugliese / Michel Desvigne Paysagiste / photography Karoline Hjorth,
Riitta Ikonen / art Andy Goldsworthy / parks itineraries / bagnodesign new materials / design focus outdoor

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Viessmann per la sede Maina
Technology for industry
Viessmann for the Maina
headquarters
Una facciata dinamica e sinuosa, un grande nastro rosso, che dall’esterno
penetra nell’edificio avvolgendosi in una scala aerea e scultorea per poi uscirne
e riflettersi nella superficie specchiante di un piccolo lago, un segno forte che
si sviluppa in orizzontale parallelamente all’infrastruttura: al termine di un
intervento di rinnovamento e ampliamento durato circa un anno e mezzo, alla
fine del 2015 dolciaria Maina ha inaugurato lo stabilimento produttivo rinnovato
di Fossano. Il progetto della nuova ‘casa’ Maina, affidato al noto architetto
cuneese Gianni Arnaudo, è il frutto principale di un piano di investimenti con
cui l’azienda intende coniugare le esigenze di crescita e potenziamento dello
stabilimento produttivo e la ricerca di uno stile architettonico unico per la sua
storica sede. Il potenziamento della linea con nuova tecnologia e automazione
permetterà all’azienda di aumentare la capacità produttiva di circa il 30%
per soddisfare le sempre numerose richieste che giungono dai mercati italiani
e internazionali.
Ovviamente l’intervento di rinnovamento di ampliamento delle strutture per
complessivi 4.000 mq circa ha coinciso con la revisione di tutto il progetto
impiantistico di produzione di energia. Agli impianti esistenti è stato integrato
un nuovo sistema di generazione di acqua calda e vapore per utilizzo industriale
composto da un cogeneratore Vitobloc 200 EM 530/660 e da uno speciale
generatore a recupero di calore Vitomax RS per la produzione di 400Kg/h di
vapore saturo a 6 bar. Questo impianto è in grado di produrre energia elettrica,
acqua calda e vapore contemporaneamente per soddisfare le esigenze di
riscaldamento dell’attività industriale, così come di generazione di calore di
processo per le varie fasi produttive. L’intero impianto è gestito da un sistema
intelligente ASPEC (Albasystem) in grado di ottimizzare i processi di utilizzo
di energia elettrotermica, acqua e vapore, adeguandoli al fabbisogno del
ciclo produttivo: ciò consente di gestire gli impianti con una filosofia volta a
massimizzare la resa economica complessiva.
A dynamic winding façade like a big red ribbon that penetrates the building
from the outside, wrapping around it in a sculptural, aerial staircase and then
coming out and reflecting in the mirror surface of a small lake, a bold horizontal
sign parallel to the infrastructure: following a renovation and expansion project
that took a year and a half to complete, at the end of 2015 Italian pastry-maker
Maina inaugurated its renewed production plant in Fossano. The plan for
Maina’s new ‘home’, entrusted to well-known Cuneo architect Gianni Arnaudo,
is the key product of an investment plan in which the company intends to
combine the need for growth and expansion of its production plant with the
unique architectural style of the company’s historic headquarters. The expansion
of the line with new technology and automation will allow the company to
increase its production capacity by about 30% to respond to growing demand
on the Italian and international markets.
The expansion of the facility measuring about 4000 sqm coincided with a
general overhaul of the plant’s energy generation system. Existing systems have
been integrated with a new hot water and steam system for industrial use, with
a Vitobloc 200 EM 530/660 cogenerator and a special Vitomax RX heat
recovery boiler for the production of 400kg/h of saturated 6 bar steam. The
system produces electricity, hot water and steam at the same time to meet heating
needs for industrial activity and generate the process heat required for production
phases. The whole system is controlled by an intelligent ASPEC (Albasystem)
system that optimises electro thermal energy, water and steam use, adapting it to
production needs. This ensures that system management is based on maximising
overall economic performance.

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 Alias e il sistema di porte
di ingresso complanari
Alias and its coplanar
entrance doors
Alias prosegue nel percorso di ricerca attorno al tema porta e alle soluzioni
estetiche e tecnologiche che possano ampliare l’impiego e la funzionalità di
questo elemento sempre più importante nella fruibilità degli spazi. In particolare
continua l’evoluzione della collezione Flat, la linea di porte di ingresso
complanari disegnata da Roberto Tortelotti, architetto di RTA Progetti.
Tabula è la nuova cornice che avviluppa la porta su tutti i lati, ne estende
all’interno le dimensioni grazie alle pannellature di contorno e filtra il dialogo
tra il pannello apribile e la parete con le sue texture, cromie e finiture.
I motivi decorativi della porta si allargano così alle pannellature di contorno
accentuando l’effetto arredo che la collezione ha nel suo dna. Alias ha
sviluppato due diversi decori per consentire una personalizzazione estetica
in linea con lo stile degli ambienti nella quale si inserisce.
Geo è caratterizzato da linee dispiegate e ondulate, da cui prende il nome
mentre Rigo si esprime in linee verticali che contribuiscono a sviluppare la
dimensione verticale della porta.
Per ampliare ulteriormente le possibilità di composizione e la funzionalità del
progetto Alias ha poi sviluppato una linea di complementi d’arredo della porta.
Si tratta di Workstation, una linea di utili piani d’appoggio per tablet e cellulari
dotati anche di un sistema di ricarica a induzione per smartphone. “Sono
elementi indispensabili – spiega Tortelotti – nell’ambito della casa. I dispositivi
elettronici che ci circondano impongono nuove funzioni ed esigenze cui occorre
fornire soluzioni. Sono convinto che sarà una linea dagli interessanti sviluppi in
un prossimo futuro”.
Alias continues its research into doors, and into aesthetic and technological
solutions to increase the use and functionality of an element that is increasingly
important in how we exploit space. In particular, the evolution of the Flat
collection – the new range of coplanar entrance doors designed by Roberto
Tortelotti, an architect with RTA Progetti.
Tabula is the new frame that surrounds the door on all sides and extends its
dimensions inside, as a result of the surrounding panelling, filtering the dialogue
between the openable panel and the wall, with its colours, textures and finishes.
The door’s decorative motifs spread to the surrounding panelling to accentuate
the decorative effect at the heart of the collection. Alias has created two different
decorations for customisable aesthetics according to the space in which the door
is placed.
Geo features the revealed, undulating lines from which it takes its name, while
Rigo has vertical lines that help develop the vertical dimensions of the door.
To offer more compositional and functional possibilities for the design, Alias has
created a range of door furnishings called Workstation, useful table tops for
tablets and mobile phones, with an induction charging system for smartphones.
“These are essential elements in a home – explains Tortelotti. The electronic
devices that surround us create new functions and needs that we have to develop
solutions for. I’m sure that this range will have interesting developments in the
near future”.

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introduction
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II Ironico im _ materiale / Ironic im _ material

text by Carlo Vannicola

interior
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IV Contaminazione di stile / Contamination of styles

zoom
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VIII La pietra acrilica modella l’ambiente bagno /

Acrylic stone transforms the bathroom

interview
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X Immersione profonda / Full immersion

Neri&Hu/Agape

XII Il calore delle idee / The warmth of ideas

Peter Jamieson, Davide Vercelli and Paolo Pastorino/
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XV Opera / Altamarea
XVI Venere / antoniolupi
XVII Grid / Kaldewei

review
XVIII //////////////////////////////////////

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 II bagnodesign introduction
ironico im _ materiale / ironic im _ material
text by Carlo Vannicola
Il già ampio patrimonio di materiali, che possiamo
utilizzare per costruire prodotti, diventa irrilevante
se ad essi si aggiungono quelli derivanti dagli aspetti
intangibili.
La logica purista, essenziale, che permane nella
cultura occidentale, induce ad essere perplessi
nell’uso dei materiali plagianti, anche ora che il
virtuale consente la trasformazione costante della
pelle delle cose. Cosa sia morale o immorale nel
progetto di design, non è più riferito agli aspetti
fisici, un materiale ricostruito è socialmente utile
se ecologico e derivante da tali pratiche, ma ciò
non toglie che la sua identità sarebbe rafforzata
se tali valori non fossero nascosti sotto un velo di
somiglianza a superfici considerate più nobili o
più fashion.
La pelle, intesa come elemento protettivo
caratterizzante la forma, ha nelle ultime epoche
rafforzato il distacco dalla struttura. Una superficie
attiva, indipendente, esteticamente razionale, un
abito intercambiabile, che solo per opportunità
costruttiva si appoggia alle parti sottostanti e ne
ripercorre in alcuni casi le forme. Il design Radical,
con Alchimia e Memphis, ha indicato la strada
e oggi la virtual-art, le nanotecnologie, la nuova
arte cinetica, nel suo indefinibile campo d’azione,
attestano che la mutevolezza dell’immagine del
prodotto è a portata di mano. Il variare della
superficie di una cassettiera che vira nel colore se
colpita da luce naturale o artificiale, se l’ambiente
è freddo o caldo, è pur sempre considerabile
inutile, ma sicuramente distoglierebbe l’attenzione
dall’essere “vero legno” seppur ricostruito. Una
monocottura in cui permangono per qualche
istante le tracce del passaggio, forse sarebbe in
contrasto con le leggi sulla privacy, ma potrebbe
certamente competere con l’imitazione del legno
o finto corten. Una cristalliera con decori elettro-
stimolati, variabili a seconda dell’intensità del flusso,
sarebbe un mezzo per personalizzare gli ambienti
alle circostanze. Oggetti statici tipologicamente
definiti che entrerebbero di diritto nella linea
dei prodotti on-off. Una serie di gesti progettuali
che si sovrappongono e non alterano il valore
aggiunto del legno ricomposto, la consistenza della
monocottura o la trasparenza congenita del vetro.
Tecnologie epidermiche che trasformano la variante
di gamma in stratificazioni effimere di stati d’uso.
Quelle citate non sono applicazioni recenti, i primi
esempi di virtualizzazione delle superfici risalgono
agli anni novanta del secolo scorso, accendendo
BD-SAGGIO-VANNICOLA.indd 2
interesse e nuove emozioni domestiche. La loro lenta Ironico im _ materiale,
applicazione è l’esempio di come la tradizione disegno di Carlo
Vannicola.
persiste nell’immaginario collettivo oltre ogni
evoluzione tecnologica. I nuovi materiali gareggiano //////////////////
con quelli tradizionali, sono eticamente corretti ma Ironic im _ material,
esteticamente scorretti. Da un lato amplificano le sketch by Carlo
Vannicola.
possibilità progettuali, semplificano o specializzano
processi di trasformazione, costituiscono varianti
green, dall’altro diventano sostitutivi, condiscendenti,
assumono le sembianze di altri per penetrare nel
mercato, rischiando di diventare tecnosauri1, nella
competizione con il consueto.
In questo incontro-scontro è necessario ricordare
che la tradizione è ironica, è un campo infinito di
citazioni, di esempi esilaranti, è tipologicamente
evolutiva nella capacità di paragonare il dopo
a prima, nella possibilità di evidenziare le
differenze, di essere termine di paragone nel
mercato della qualità. La tradizione non è un freno
all’immaginazione, non è il diavolo. La tradizione
è stimolo interpretabile, celabile. La tradizione
è im_materiale.
//////////////////////////////////////
The already vast wealth of materials that we can
use to create products become irrelevant if they are
supplemented by those deriving from intangible
aspects.
The essential, purist logic that persists in Western
culture, leaves us bewildered before the plagerisation
of materials, even now that virtuality allows the
constant transformation of the skin of things. What is
moral or immoral in the design project, is no longer
related to physical aspects; a reconstructed material
is socially useful if ecological and resulting from such
practices, but the fact remains that its identity would
be strengthened if these values were not hidden
under a veil of similarity to surfaces considered more
noble or more fashionable.
The skin, understood as a protective element
characterising its form, has in recent eras
encouraged the detachment from the structure. An
active, independent, aesthetically rational surface, an
interchangeable piece of clothing which for purely
constructive opportunities rests on the underlying
parts and in some cases follows its forms. Radical
1. Nicola Losengo,
design, together with Alchimia and Memphis, has L’estinzione dei
paved the way, and now virtual art, nanotechnology tecnosauri. Storie di
tecnologie che non ce
and new kinetic art, in its indefinable scope, attest l’hanno fatta, Sironi
that the changing image of the product is at our Editore 2008.
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 fingertips. The variation of the surface of a chest
of drawers that changes colour when touched by
natural or artificial light, if the environment is cold or
hot, is still considered useless, but would undoubtedly
divert one’s attention from being “real wood”, albeit
rebuilt. A single firing in which traces of the passage
persist for a while, would perhaps violate privacy
laws, but could undoubtedly compete with imitation
wood or faux Corten. A glass cabinet with electro-
stimulated decorations, variable on the basis of
flow intensity, would be a means to customising the
rooms according to the circumstances. Typologically
defined static objects that were rightly to become
part of the on-off product range. A series of design
gestures that overlap and do not alter the added
value of recomposed wood, the consistency of a
single-fired element or the congenital transparency
of glass. Epidermal technologies which transform the
variant of the range into ephemeral stratifications
of states of use. Those mentioned are not recent
application; the first examples of surface virtualisation
date back to the 1990s, rekindling interest and
new domestic emotions. Their slow application
is an example of how tradition persists beyond
technological evolution in the collective imagination.
New materials compete with traditional ones, they
are ethically correct but aesthetically incorrect. On
the one hand, the possibilities in terms of design
broaden, transformation processes are simplified
or specialised, constituting ecological variants;
on the other hand, they become surrogate and
condescending, assuming the appearance of others
in order to penetrate the market, at the risk of
becoming technosauruses1, in competition with the
habitual.
In this encounter-clash, we must remember that
tradition is ironic, it is an infinite field of quotes,
hilarious examples, it is typologically evolutive in
its ability to compare before and after, its ability
to highlight the differences, to be a yardstick in
the market of quality. Tradition does not hold back
the imagination, it is not the devil. Tradition is an
interpretable, concealable stimulation. Tradition is
im_material.

BD-SAGGIO-VANNICOLA.indd 3 11/05/17 18:56

 IV bagnodesign interior

ospitalità e design per una residenza-hotel /

hospitality and design for a hotel and
residence

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 contaminazione di stile / contamination of styles
project by Gioele Romanelli, Diego Paccagnella
text by Federica Calò
photo by Valentina Sommariva
La tradizione
dell’ospitalità incontra
in Casa Flora il design
contemporaneo per
offrire al pubblico un
ambiente originale,
caldo e confortevole
nel cuore di Venezia.
//////////////////
The tradition of
hospitality combines
in Casa Flora with the
contemporary design
to offer the public
an original, cosy,
comfortable space
in Venice city center.
BD-INTERIOR-CASA-FLORA.indd 5
A pochi passi da piazza San Marco, un intervento di
recupero restituisce in uno dei luoghi più visitati dai
turisti di tutto il mondo, un’oasi di relax e tranquillità,
una raffinata residenza, una soluzione di ospitalità
alternativa, nella quale vivere un’esperienza, per
conoscere la città attraverso uno sguardo inconsueto.
Non un semplice luogo che arricchisce l’offerta
turistica veneziana, ma un progetto ambizioso di
accoglienza pensato da Gioele Romanelli, hotelier
da tre generazioni e proprietario di Hotel Flora e
Novecento Boutique Hotel, realizzato in partnership
con Diego Paccagnella, direttore creativo e fondatore
di Design-Apart, piattaforma internazionale del design
made in Italy.
Grande importanza è stata data alla luce, che
modella lo spazio entrando da tre grandi finestre,
dalle quali godere di una vista unica sulla Chiesa
della Salute, e all’impostazione planimetrica, con i tre
portali che collegano gli ambienti della zona giorno
rendendo lo spazio fluido e morbido.
Premesse necessarie per far comprendere al meglio
il pensiero che ha guidato la definizione di uno stile
raffinato, la ricercata combinazione di materiali,
forme e colori che caratterizza gli interni di Casa
Flora dove tutto è stato realizzato su misura e
progettato per creare uno spazio dotato dei comfort
di una boutique hotel ma che allo stesso tempo è in
grado di offrire l’intimità di una casa privata.
Una casa dallo stile contemporaneo che incontra i
caratteri di un’architettura tradizionale, nella quale
si susseguono superfici a pavimento e rivestimenti a
parete dalle tinte bianche o grigio chiaro ad alcuni
spazi selezionati dove invece si è preferito rendere
l’ambiente più caldo posando dei motivi di legno di
parquet. Tinte delicate interrotte da presenze originali
dettate da elementi d’arredo dalle forme inedite e
inconsuete come il bancone della cucina sorretto da
un lato da un cilindro che contiene anche il lavabo
e, dall’altro, da un sistema di due profili obliqui
entrambi verniciati del colore dell’acqua marina, il
tutto a sostegno di un importante top della cucina che
riprende le stesse tonalità dell’azzurro.
In questo contesto studiato fin nei minimi dettagli,
anche il radiatore diventa quasi scultura e Antrax IT, a
tale fine, ha dato il suo contributo fornendo i radiatori
della Linea Teso, progettati da Dante Benini e Luca
Gonzo, che uniscono estetica, comfort e funzionalità.
I radiatori Teso che in questo progetto arricchiscono
principalmente gli spazi delle zone bagno o living
sono stati realizzati in un’elegante finitura bianca con
il maniglione porta salviette declinato in tre varianti di
colore che vanno dal bianco, al rosa, all’azzurro per
integrarsi armoniosamente con sfumature delle stanze
che li accolgono.
Teso è composto di una piastra in alluminio estruso
di larghezza 25 cm al quale è ancorato un sottile
braccio che è disponibile, a scelta, in oltre duecento
colorazioni. Concepito per essere posizionato sia
in orizzontale sia in verticale, così come si è scelto
di mostrarlo nelle stanze di Casa Flora, può essere
installato singolarmente o a due o tre elementi
accostati o sovrapposti. L’altezza è invece variabile
nelle misure da 150, 170 a 200 cm, altro elemento
che sottolinea l’estrema flessibilità di questo prodotto.
Anche Arbi Arredobagno ha firmato con il suo stile
diversi componenti e accessori di Casa Flora.
Prendendo spunto dalla composizione planimetrica
della casa, i progettisti desideravano anch’essi
ricreare, in particolare per gli ambienti bagno, dei
piccoli nidi di benessere, come fossero dei giardini
privati o delle serre di relax, caratterizzati da
numerosi dettagli con tipici riferimenti veneziani,
rivisitati in chiave contemporanea. Rimandi soprattutto
materici e cromatici come ad esempio i tessuti
dai colori freddi scelti per le poltrone o la pietra
verde con cui è stato realizzato il top della cucina,
richiamando i vecchi interni delle case lagunari.
Per sposarsi pienamente con lo stile della location e
degli altri oggetti di arredo, Matteo Ghidoni e Laura
Sari hanno disegnato particolari lavabi in graniglia
ed eleganti specchiere con LED integrati.
La graniglia ottenuta tramite il riciclo degli scarti
della lavorazione del marmo e delle pietre, legati
con cemento, colorati con ossidi naturali e impastati
con acqua, è il materiale che è stato scelto da Arbi
Arredobagno per realizzare dei lavabi integrati con
il loro mobile, come se le due componenti fossero fuse
in un pezzo unico. Le linee sono chiaramente quelle
di un design contemporaneo e minimale nel modello
sospeso, con le vasche di forma regolare rettangolare,
i piani di appoggio a filo piano e articolati da
sportelli frontali anch’essi con chiusure a filo, prive
di maniglie o incavi per l’apertura e la chiusura delle
ante o dei cassetti. Le colorazioni della graniglia
scelte si sposano con i colori pastello del resto delle
tonalità alternando toni che vanno dall’ocra lucido
fino a un grigio ghiaccio quasi celestino.
Si è scelto di dotare ogni ambiente bagno di un
doppio lavabo poggiato sul suo mobile integrato,
con una vasca dedicata alla sua funzione tradizionale
con miscelatore incassato a parete e l’altra
predisposta per accogliere grandi piante da interno
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 VI bagnodesign interior
concepite come elementi naturali di decoro. Sempre
più spesso, infatti, si usa impreziosire gli ambienti
bagno di piante in grado di donare un aspetto
elegante, di dare dei punti di colore o come sostegno
nella depurazione dell’aria nelle stanze.
Anche le specchiere, disegnate ad hoc dai progettisti
Arbi Arredobagno, richiamano l’ambiente circostante.
Sono, infatti, di forma tonda regolare, prive di bordi,
mensole e cornici aggiuntive e sono elegantemente
impreziositi da un sistema di LED a luce fredda
nascosti sul retro della superficie specchiata che
risulta in sostanza quasi sospesa come un elemento
etereo e immateriale. Il fascio di luce visibile sul retro
riprende il sistema d’illuminazione scelto per tutto il
resto dell’ambiente bagno. Lungo tutto il perimetro
della parete di fondo corre, infatti, un fascio di luce
LED nascosto sul retro che dialoga con lo stesso effetto
ricreato dalle specchiere.
//////////////////////////////////////
Only a few minutes away from Piazza San Marco, a
renovation project restores an oasis of relaxation and
tranquillity in one of the world’s most popular tourist
destinations, offering an alternative form of hospitality
in which to enjoy a unique experience and get to
know the city of Venice from an unusual point of view.
Not just another place to stay, but an ambitious
hospitality project by Gioele Romanelli, the
proprietor of Hotel Flora and Novecento Boutique
Hotel, representing the third generation in a family
BD-INTERIOR-CASA-FLORA.indd 6
of hoteliers, created in partnership with Diego Il progetto nasce dalla
Paccagnella, creative director and founder of the sinergia di più di venti
aziende partners alle
international Italian design platform Design-Apart. quali è stato chiesto
Great importance is assigned to light in the project, di sviluppare dei
pezzi unici in grado
allowing it model the space as it flows in through three di dialogare insieme
big windows with unique views over the Church of the in modo organico in
quest’unico ambiente.
Madonna della Salute, and to the layout, with three
portals joining the spaces in the living area to form //////////////////
a single flowing space.
The project is created
These are the basic concepts of the philosophy by more than twenty
behind the refined style and the elegant combination partner companies who
worked together to
of materials, forms and colours characterising the develop unique items
interiors of Casa Flora, where everything is made to capable of establishing
measure and designed to create a space offering all an organic dialogue
in a single space.
the comforts of a boutique hotel with the cosiness of
a private home.
A home in contemporary style with all the features
of traditional architecture, featuring floor and wall
surfaces in white or light grey alternating with spaces
which have been given a warmer look with parquet
flooring. Delicate hues are interrupted by original
presences dictated by items of furniture in new and
unusual shapes, such as a kitchen counter supported
on one side by a cylinder that also contains the sink,
and on the other by a set of two diagonal profiles,
both painted the colour of seawater, all supporting
an imposing kitchen countertop in the same shade
of blue.
In this context, where great care is taken in the design
of every little detail, even a radiator can become a
sculpture, and Antrax IT supplied radiators from the
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 radiatori/radiators Teso line designed by Dante Benini and Luca Gonzo,
Antrax IT, Teso combining aesthetics with comfort and practicality.
lavabi e specchiere/
washbasins and
Teso radiators, used primarily in the bathroom and
mirrors living room in this project, have an elegant white
Arbi Arredobagno finish with a towel rail available in three colours,
rubinetteria/taps and
fittings
white, pink and blue, to blend harmoniously with the
CEA Design colours of the room.
illuminazione/lighting Teso is made of a 25 cm wide aluminium plate to
Flos/Foscarini which a thin arm is anchored, available in more
than two hundred colours. Designed to be positioned
either horizontally or vertically, as in the case of Casa
Flora, it can be installed individual or in groups of
two or three side by side or one above the other. It is
available in heights of 150, 170 and 200 cm, once
again underlining the product’s great flexibility.
Arbi Arredobagno also designed a number of
components and accessories for Casa Flora.
Inspired by the layout of the home, the architects
also wanted to recreate little nests of wellness,
particularly in the bathrooms, like private gardens
or conservatories characterised by a contemporary
version of typically Venetian details. The references
are contained primarily in the materials and colours,
such as the fabrics in cold colours selected for
the chairs or the green stone kitchen countertop,
reminiscent of traditional home interiors on the
lagoon.
Matteo Ghidoni and Laura Sari designed unusual
washbasins made from crushed stone and elegant
mirrors with built-in LED lights to go perfectly with the
style of the location and the other finishes.
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Arbi Arredobagno takes crushed stone left over from
working marble and stone and binds it with cement,
colours it with natural oxides and mixes it with water
to make sinks integrated into bathroom cabinets,
as if the two components had been fused into one.
Lines are clearly minimalist and contemporary in the
wall-hung model, with a rectangular basin of regular
shape, countertops flush with the surface of the sink
and with front doors that also close flush, with no
handles or hollows for opening and closing. The
colours of the crushed stone go perfectly with the
pastel hues of the rest, alternating colours ranging
from bright ochre to an icy, almost sky-blue grey.
Each of the bathrooms has twin sinks resting on
integrated cabinets, with a conventional washbasin
with a mixer mounted in the wall and another
containing big indoor plants forming natural items of
décor. Plants are increasingly being used to add an
elegant touch to the bathroom with a spot of colour
and to help purify the air.
The mirrors were custom-designed by the designers
at Arbi Arredobagno especially for the project. They
are round, with no rims, shelves or frames, elegantly
complemented by a series of cold light LEDs hidden
behind the mirror surface, so that it looks as if
suspended, ethereal and intangible. The strip of light
visible on the back employs the same lighting system
as the rest of the bathroom. A strip of LED lights runs
all around the perimeter of the walls, hidden on
the back, dialoguing with the effect created by the
mirrors.
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 VIII bagnodesign zoom

la pietra acrilica modella l’ambiente bagno /

acrylic stone transforms the bathroom
text by Federica Calò

Il ruolo dell’ambiente bagno è mutato nel corso
del tempo. Da spazio secondario, privato, quasi
da nascondere gelosamente, a luogo da vivere e
da mettere in mostra. L’articolata tipologia degli
elementi, la cura degli accessori e dei dettagli, la
scelta delle cromie e la percezione dei materiali
innovativi rendono questo spazio un interessante
campo di progettazione.
La pietra acrilica Hi-Macs®, è in grado di interpretare
questo spirito innovativo per dare luce agli ambienti,
sia interni che esterni, all’arredo bagno e alla cucina,
ma anche per plasmare complementi e finiture quali
pavimenti e rivestimenti, sia per ambienti privati
sia per contesti contract. Costituita per il 70% da
pietra naturale, per il 25% da materiali acrilici e
per il restante 5% da pigmenti naturali, Hi-Macs®
viene definito “solid surface”. Un materiale non
poroso, resistente agli urti e di facile manutenzione.
Un ricercato composto malleabile con il quale è
possibile realizzare superfici plastiche dalle forme
più avveniristiche e originali, lisce al tatto, uniformi
e prive di segni di giunzione visibili, non garantendo
dunque solamente solidità, durabilità e igiene ma
anche un sorprendente risultato estetico.
Hi-Macs® racchiude quindi in sè le caratteristiche dei
materiali più pregiati, come la solidità della pietra,
alla quale associa massima lavorabilità grazie alle
sue ottime proprietà di termoformatura oltre alla
possibilità di personalizzazione grazie a un’infinità
di forme e colori.
Uno degli ambienti nei quali Hi-Macs® può dare una
più ampia dimostrazione delle sue qualità è proprio
quello del bagno. Integrandosi armoniosamente
nell’ambiente questa pietra acrilica si esprime con
linee e forme morbide, ogni volta personalizzabili
mostrando le proprie potenzialità e caratteristiche.
Un altro vantaggio indiscusso è l’impermeabilità
che è in grado di assicurare e di conseguenza
l’igiene perfetta che può garantire. La sua superficie
impedisce, infatti, alla pietra acrilica di assorbire
umidità preservandola dai batteri, dai funghi e dalle
muffe, evitandone l’infiltrazione e l’annidamento.
Anche se sottoposto a un uso intensivo Hi-Macs® è
facile da pulire e conserva intatta la gradevolezza
al tatto perché resiste alle macchie e all’usura.
Tutte qualità apprezzate da architetti e progettisti
in particolare per quanto riguarda luoghi come
ospedali, laboratori, asili e scuole, dove l’igiene
è il fattore imprescindibile e fondamentale.
Disponibile in una vasta gamma di applicazioni che
va dai lavabi, docce, vasche da bagno e spa fino
a intere superfici di rivestimento che vanno a Igienicità,
comporre dei progetti più complessi dove il singolo impermeabilità,
resistenza, massima
oggetto di design si fonda con la superficie intorno personalizzazione
ottenendo quell’uniformità stilistica tanto ricercata di forme e colori : la
pietra acrilica Hi-Macs®
da molti architetti. Ogni elemento e modulo è è un materiale perfetto
disponibile con misure standard e proposto suddiviso per l’ambiente bagno
perché garantisce
per collezioni tematiche rivolte alle diverse funzioni, prestazioni elevate e
oppure è possibile realizzare le varie componenti massima plasmabilità
su misura secondo un progetto studiato grazie alla per dare forma alle
idee dei progettisti, sia
versatilità delle forme, dei colori e delle dimensioni in ambito residenziale,
in modo da ottenere sempre spazi completamente sia per spazi pubblici
o contract. Inoltre,
differenti l’un l’altro sia come composizione sia Hi-Macs®, propone
come tonalità cromatiche. L’essenzialità degli arredi un’ampia gamma di
realizzati con questo materiale infine, dialogano lavabi a catalogo nelle
dimensioni standard
perfettamente con gli ambienti per un total look o personalizzate,
minimale ed essenziale, ma si sposano in maniera sia nella versione
d’appoggio sia
eccellente anche con altri materiali come il legno, incassato nel top.
il cemento, l’acciaio o il vetro.
//////////////////
////////////////////////////////////// Hygienic, impermeable
and hard wearing, with
highly customisable
The role of the bathroom has changed over time. colours and forms:
Once a private, secondary room almost jealously Hi-Macs® acrylic
stone is perfect for the
hidden, it has become a space to enjoy and put bathroom. It guarantees
on show. The extensive range of elements, care high performance and
for accessories and details, choices of colour and complete flexibility,
to give form to your
perception of innovative materials, make this space projects for the home
an interesting field of design. and in public or
contract spaces.
Hi-Macs® acrylic stone interprets this innovative spirit, Hi-Macs® also has
focussing on environments both indoors and out, on a wide range of
bathroom and kitchen design, but also giving form washbasins in its
catalogue of standard
to furnishing accessories and finishes like floors and or customised
coverings, both in private and contract settings. dimensions, available
as above or under
Hi-Macs® – made up of 70% natural stone, 25% counter basins.
acrylic materials and 5% natural pigment – is a ’solid
surface’. A nonporous material that is resistant to
shocks and easy to maintain. It is a sophisticated,
malleable composite that can be used to create
plastic surfaces with the most futuristic and original
shapes that are uniform, smooth to the touch and
with no visible joins. It not only guarantees solidity,
durability and hygiene, but offers a surprising
aesthetic result.
Hi-Macs® encapsulates the features of the finest
materials, like the solidity of stone, together with
maximum workability, thanks to its excellent
thermoformed features, as well as the possibility
of customisation in endless shapes and colours.
One of the spaces in which Hi-Macs® expresses its
qualities to the full is the bathroom. By combining
seamlessly with the environment, this acrylic stone

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 expresses itself in soft lines and forms, each one of
which is customisable, displaying its features and
potential to the full.
Another clear advantage is its impermeability and,
as a result, hygiene. The surface prevents the acrylic
stone from absorbing humidity and protects it from
bacteria, fungi and molds, avoiding seepage and
hidden damage. Even when used intensively,
Hi-Macs® is easy to clean and remains pleasant to
the touch, because it is resistant to stains and wear.
All these qualities are appreciated by architects
and designers, especially in places like hospitals,
laboratories, nurseries and schools, where hygiene
is vital.
It has a vast range of applications, from washbasins
to showers, bathtubs and spas, as well as surface
coverings that make up the most complex projects,
where a single design object blends with the
surrounding surfaces to create the stylistic uniformity
that so many architects seek. Each element and
module is available in standard measurements and
divided by themed collections for different functions,
or components can be made to measure for a
design, thanks to the versatility of shapes, colours
and dimensions, to create spaces that are completely
different from each other in composition and colour
shade. Finally, the essential nature of furnishings
made of this material combines perfectly with spaces,
for a total look that is minimalist and essential, but
also fits perfectly with other material like wood,
concrete, steel and glass.

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 X bagnodesign interview
immersione profonda / full immersion
interview with Neri&Hu
text by Davide Cattaneo
Un progetto con il quale indagare il tema degli spazi
sempre più contenuti dell’abitare contemporaneo,
una nuova vasca che reinterpreta la tradizione delle
tinozze in legno orientali assicurando il massimo
comfort grazie a due differenti posizioni e a una
profondità maggiorata. Abbiamo chiesto a Neri&Hu
qualche dettaglio in più su Immersion, la vasca in
Cristalplant progettata per Agape.
area: Qual è il concept da cui nasce Immersion,
quali i riferimenti che vi hanno ispirato?
Neri&Hu: Con Immersion abbiamo pensato al
target di abitanti delle nuove metropoli, nelle quali è
sempre più difficile disporre di un ambiente bagno
spazioso ma non per questo bisogna rinunciare alle
esigenze di relax e ai benefici che derivano dal
rituale antico dell’abluzione. Volevamo offrire un
elemento che potesse garantire un’esperienza ma
allo stesso tempo fosse attento alla conservazione
dell’energia, dell’acqua e dello spazio. In questo
senso abbiamo preso come riferimento la tradizione
asiatica ed esaminato le proporzioni della vasca in
legno giapponese e cinese. Ci siamo resi conto che
con una semplice modifica proporzionale si può
sedersi e lavarsi o immergersi nell’acqua fino al collo
senza utilizzare una grande quantità di spazio.
area: La vasca offre due possibili posizioni?
Qual è la differenza principale e come incidono sulle
abitudini quotidiane?
Neri&Hu: Le due posizioni sono alternative e
permettono di assolvere tutte le funzioni per
le quali viene utilizzata solitamente una vasca
da bagno. La posizione di seduta consente un
comodo lavaggio senza dover immergersi ed è
particolarmente indicata per alcune categorie
di persone, come i bambini piccoli con o senza
genitori in vasca. In Asia questo rito è solitamente
compiuto grazie all’impiego di una ciotola di
legno riempita d’acqua che si versa sul corpo
dopo averlo saponato. La posizione di immersione
invece, grazie alla maggiore profondità della vasca,
permette una postura più verticale rispetto a quella
tradizionalmente orizzontale.
area: Quali sono le considerazioni che avete fatto
dal punto di vista dimensionale?
Neri&Hu: La vasca Immersion misura
1427x707x725h mm, dimensioni che garantiscono
una comoda esperienza in un ingombro comunque
contenuto e la rendono ideale per un appartamento
in un grande agglomerato urbano ma anche in
contesti rurali dove lo spazio a disposizione potrebbe
essere maggiore.
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////////////////////////////////////// La poetica progettuale
di Neri&Hu incontra la
sensibilità e la creatività
A design that explores the theme of ever smaller di Agape per dar vita
contemporary living spaces – a new bath that a un elemento elegante
e iconico pur nella
reinterprets the traditional oriental wood tubs, sua essenzialità, una
ensuring the utmost comfort thanks to two different soluzione che indaga
i temi portanti del
positions and greater depth. We asked Neri&Hu for benessere quotidiano
some more details about Immersion, the Cristalplant ridefinendo modalità
bath designed for Agape. e tipologie d’impiego
della vasca da bagno.
area: What was the concept behind Immersion?
What inspired it? //////////////////
Neri&Hu: Our target clients for Immersion are those Poetic design by
living in new metropolises, where it is increasingly Neri&Hu meets the
difficult to have a spacious bathroom. However, sensitivity and creativity
of Agape to create
you can still enjoy the relaxation and the benefits an element whose
that derive from the ancient ritual of bathing. We essential nature renders
it elegant and iconic.
wanted to offer an element that could guarantee It is a solution that
an experience but, at the same time, was aware of investigates the main
themes of wellbeing,
saving energy, water and space. Our inspiration
redefining methods and
was Eastern traditions and we looked at the sizes of types of bathtub use.
Japanese and Chinese wood bathtubs. We realised
that with a simple proportional modification, one
could sit or immerse oneself up to the neck without
the need for a great deal of space.
area: Does the tub offer two possible positions?
What is the main difference and how do they affect
everyday habits?
Neri&Hu: There are two alternative positions that
allow you to do everything one usually does in a
bathtub. The seating position means you can wash
comfortably without having to immerse yourself and
it is particularly suitable for small or unsupervised
children. In Asia this ritual is usually carried out with
a wooden bowl filled with water. You soap your
body first and then pour the water over it. Thanks
to the depth of the tub the immersion position means
you can be more vertical than the usual horizontal
position.
area: What did you bear in mind regarding size?
Neri&Hu: Immersion measures 1427x707x725h mm,
dimensions that offer a comfortable experience in a
compact space, making it ideal for an apartment in
a big city, but also in rural settings where there might
be more space available.
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 XII bagnodesign interview
il calore delle idee / the warmth of ideas
interview with Peter Jamieson, Davide Vercelli and Paolo Pastorino
text by Davide Cattaneo
Due nuovi progetti che arricchiscono la collezione
Ideas, la serie di termoarredi di Deltacalor che
associano qualità dei materiali, finiture innovative
e soluzioni tecniche in costante evoluzione; due
proposte diverse per concept e immagine estetica,
nate dalla creatività di Peter Jamieson e Davide
Vercelli e sviluppati grazie alla costante ricerca e
agli investimenti dell’azienda nell’aggiornamento
delle tecnologie produttive. Valet è una soluzione
intelligente che risponde alle esigenze dell’abitare
contemporaneo associando al compito primario
di riscaldare gli ambienti anche la funzione di
stiratura e messa in piega degli abiti; Harp propone
invece un’immagine fluida e sinuosa che arricchisce
lo spazio grazie al suo design emozionalmente
impattante e alla nuova palette di colori incentrata
su tonalità calde, neutre e materiche tutte declinabili
in versione lucida, opaca o goffrata.
Abbiamo approfondito i progetti con Paolo Pastorino,
AD di Deltacalor e con i designer.
area: Quali sono le caratteristiche dei radiatori della
collezione Ideas? Quali i tratti comuni alle collezioni
che ne fanno parte?
Paolo Pastorino: Ideas è una linea di radiatori e
scaldasalviette che ridisegnano il concetto di calore:
prodotti tecnologicamente innovativi, multifunzionali,
brevettati, dalle prestazioni elevate e di design. Con
i prodotti della linea Ideas, Deltacalor vuol dare
nuove e originali risposte ai bisogni del consumatore,
sia in termini di performance che di funzionalità e
capaci di emozionare per l’alto impatto estetico.
Due le proposte presentate in anteprima a ISH: Valet,
design Peter Jamieson, un prodotto multifunzione
che coniuga le prestazioni di un radiatore con la
funzione di stiratura e Harp, firmato da Davide
Vercelli, la cui forza si esprime nell’unione fra
estetica scultorea, innovazione tecnica ed elevate
prestazioni.
area: In questi ultimi anni avete sviluppato
approfonditamente il tema delle finiture. Ci racconta
questo percorso e quali possono essere gli ulteriori
sviluppi?
Paolo Pastorino: L’approccio sperimentale di
Deltacalor non si esaurisce nello studio formale e
funzionale dei singoli prodotti ma continua anche
attraverso una forte sensibilità per la selezione
dei materiali e la personalizzazione decorativa
finale. Per questo abbiamo elaborato una nuova
e ampia palette incentrata su tonalità calde, neutre
e materiche declinabili in diverse texture: lucida
(“Glossy”), opaca (“Matt”) o goffrata (“Coarse”),
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che consentono un’elevata personalizzazione per
rendere unico ogni spazio.
area: La duratura collaborazione con Peter Jamieson
prosegue con un progetto diverso come Valet.
Da cosa è nato questo progetto?
Paolo Pastorino: Nasce da una profonda e radicata
volontà dell’azienda di cercare sempre esclusive
soluzioni innovative, rivisitando i prodotti in chiave
funzionale e tecnologica. Non solo corpi scaldanti,
quindi, ma termoarredi espressione di un’attitudine
innata nel ricercare la soluzione migliore al servizio
dell’uomo. In particolare Valet coniuga le prestazioni
di un radiatore con la funzione di stiratura risolvendo
in modo facile e veloce le necessità del vivere
quotidiano in contesti sia residenziali sia alberghieri.
Valet è infatti un prodotto multifunzione “3 in 1”
che fa della versatilità la sua cifra distintiva e si
compone di tre parti: un cuore pulsante in alluminio
racchiuso in una scocca di resina, elettrificato con
una resistenza da 300 W per il riscaldamento
dell’ambiente; vi è poi una resistenza frontale di
120 W deputata alla funzione di stiratura per
effetto di un pannello frontale basculante che
viene chiuso con un maniglione esterno in acciaio
inox fungente anche da portasalviette. Non solo,
l’innovazione del prodotto sta anche nella gestione
elettronica delle potenze; infatti, grazie a un display
“touch” digitale è possibile impostare in modo
indipendente il funzionamento del radiatore (come
un cronotermostato settimanale digitalizzato) e la
funzione di stiratura, così da renderlo ideale anche
nelle stagioni meno fredde.
area: Come è nato il progetto Valet e come hai
saputo conciliare forma e funzione?
Peter Jamieson: Spesso nelle stanze d’albergo
troviamo sistemi di stiratura dei pantaloni che
occupano spazio prezioso. Anche se sono utili,
soprattutto per le persone molto impegnate, sono
però meno popolari negli ambienti domestici,
proprio perché troppo ingombranti. Con Valet
abbiamo combinato le funzioni di stiratura con quello
di un radiatore a muro, dando vita a un elemento
ibrido accessibile e funzionale. Dal punto di vista
del design, la difficoltà era quella di coniugare il
meccanismo della piega dei pantaloni con il corpo
di un radiatore sottile. Volevamo che il prodotto
finale fosse un radiatore più piatto possibile e che la
funzione di apertura fosse stata tanto sorprendente
quanto facile da usare. Mantenendo un linguaggio
essenziale e neutro, abbiamo definito un prodotto
facile da installare sia in ambienti contract sia
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 Due nuovi radiatori, residenziali nei quali Valet può far valere la sua doppia della tecnologia e dell’architettura tale stratagemma
due progetti che
funzionalità. costruttivo è stato ampliamente utilizzato da secoli,
ampliano la collezione
Ideas di Deltacalor: area: Quali sono le caratteristiche tecnologiche si pensi ai sottotetti scheletrati di alcune costruzioni
a sinistra l’immagine vincenti di Valet? di Gaudì (casa Batllò su tutte), ma anche nella
fluida e sinuosa di
Harp, design Davide Peter Jamieson: Per concretizzare un progetto grafica (le illustrazioni della pancia della balena di
Vercelli; a destra semplice nella forma ma molto complesso nella Pinocchio), i riferimenti culturali e semantici sono
Valet, la soluzione
multifunzionale che
funzionalità abbiamo avuto bisogno di tutto il veramente molteplici.
associa riscaldamento know-how tecnologico sviluppato in questi anni area: Dal punto di vista tecnologico invece quali
e stiratura dei pantaloni da Deltacalor. La semplicità è sempre la cosa più decisioni hai condiviso con Deltacalor nello sviluppo
pensata da Peter
Jamieson. difficile da raggiungere. Valet utilizza l’elettronica del prodotto?
per controllare le due funzioni e rendere semplice e Davide Vercelli: Tutte, e in completo accordo. In
//////////////////
intuitivo l’utilizzo per il cliente finale. realtà, Deltacalor ha scorto il vero nucleo della mia
Two new radiators, two area: Avete anche iniziato un nuovo percorso con idea: trasformare cioè un radiatore esistente in un
designs that enhance Davide Vercelli. Quali sono state le linee guida che nuovo prodotto con l’aggiunta di poche, significative
the Ideas collection by
Deltacalor. On the left, hanno dato vita al radiatore Harp? aggiunte costruttive. Nel caso specifico delle alette
the fluid and sinuous Paolo Pastorino: L’obiettivo era di realizzare un in alluminio che oltre a trasformarne l’aspetto
Harp, designed by
Davide Vercelli; on radiatore che integrasse perfettamente forma e permettono di aumentare in maniera rilevante
the right Valet, the funzione. Così è nato Harp, un prodotto dall’elevato l’efficienza termica. Semplicità di esecuzione, duttilità
multifunctional solution
impatto scenografico in grado di valorizzare ogni del materiale, considerazioni economiche e bellezza
that combines heating
with a trouser press, ambiente assicurando comfort e benessere a chi lo del risultato ci hanno condotto a scelte “obbligate”
designed by Peter abita. pienamente e naturalmente condivise.
Jamieson.
area: Davide, quali sono le immagini e i riferimenti
che ti hanno ispirato per le forme di Harp? //////////////////////////////////////
Davide Vercelli: L’idea della ripetizione di una linea
(curva o segmentata che sia) che trasla di una stessa Two new designs that enrich the Ideas collection,
quantità in senso longitudinale a formare l’immagine the series of radiators by Deltacalor that combine
di un volume complesso mi anima da tempo... la quality materials, innovative finishes and high tech
possibilità poi di applicarla su un radiatore e creare solutions in constant evolution. Two products with
uno dei pochi corpi scaldanti tridimensionali è in different concepts and aesthetics, created by Peter
realtà recente e coincide con l’incontro con Paolo Jamieson and Davide Vercelli, developed thanks
Pastorino allo scorso Salone del Mobile. Nel mondo to the company’s constant research and investment

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 XIV bagnodesign interview
in production technologies. Valet is an intelligent
solution that meets the needs of contemporary
living, combining its primary task of heating rooms
with pressing and folding clothes. Harp has a fluid,
sinuous image that enriches the space thanks to its
emotionally impacting design and the new colour
palette focusing on warm, neutral and material
shades in Glossy, Matt and Coarse versions.
We spoke about the designs in detail with Paolo
Pastorino, AD of Deltacalor and with their designers.
area: What are the features of the radiators in the
Ideas collection? What are the common features of
the collection that they’re part of?
Paolo Pastorino: Ideas is a range of radiators and
towel heaters that redesign the concept of heat.
They are multifunctional, technologically innovative,
patented projects with high performance and stand-
out design. With the products in the Ideas range,
Deltacalor wants to offer new and original solutions
to the consumer’s needs, both in terms of performance
and in functionality and ability to excite with its high
aesthetic impact. We previewed two products at ISH:
Valet, designed by Peter Jamieson, a multifunctional
product that combines the performance of a radiator
with a trouser press function and Harp, designed by
Davide Vercelli, whose strength is its combination of
sculptural aesthetics, technical innovation and high
performance.
area: You’ve explored the theme of finishes in depth
in recent years. Can you tell us about this and what
the future developments might be?
Paolo Pastorino: Deltacalor’s experimental
approach doesn’t end with the formal and functional
study of individual products, but continues in its
heightened awareness of the selection of materials
and customised decorative finishes. This is why we’ve
created a broad new palette that focuses on warm,
neutral and material shades, available in different
textures: Glossy, Matt and Coarse, which made the
radiator highly customisable to render every space
unique.
area: Your long-standing partnership with Peter
Jamieson has continued with another project like
Valet. How was this project born?
Paolo Pastorino: It was born of the company’s
deep-seated need to search for exclusive, innovative
solutions, reinterpreting the products functionally and
technologically. They are not just heating elements,
but design radiators that express an innate aptitude
for searching for the best solutions for human needs.
In particular, Valet combines the performance of a
radiator with a pressing function, quickly and easily
meeting everyday needs in homes and hotels. Valet is
a multifunctional, 3-in-1 product whose versatility is its
distinctive feature. The three parts are an aluminium
heart enclosed in a resin body, with a 300 W resistor
to heat the environment and a 120 W front resistor
for the press with a tilting front panel that is closed
with an external steel handle that also acts as towel
rail. The innovation of the product also lies in its
electronic power management: a digital touch display
means that you can set the radiator function (like a
digital weekly chronothermostat) separately from the
press, making it ideal also in warmer weather.
area: Which is the concept behind the Valet project
BD-INTERVIEW-DELTACALOR-OK.indd 14
and how did you manage to balance form and
function in one product?
Peter Jamieson: Often in hotel rooms, there is floor
standing trouser press which takes up valuable space
and is clumsy. Trouser presses, although so practical
for busy people are not so popular in the home
perhaps because they take up space. Valet combines
the press function with a wall radiator, resulting in an
accessible and functional hybrid element. In terms of
the shape, it was difficult to combine the trouser press
mechanism with the body of a thin radiator.
We wanted the final product to be a radiator that was
as flat as possible and for the opening function to be
as surprising as it was easy to use. We’ve maintained
an essential, neutral style to create a product that is
easy to install in both contract spaces and residential
areas, where the dual functions of Valet can be
exploited to the full.
area: What are the outstanding technological features
of Valet?
Peter Jamieson: In order to produce a design that
had a simple shape but very complex functions, we
needed all the high-tech know-how that Deltacalor has
developed over the years. Simplicity is always difficult
to achieve. Valet uses electronics to control the two
functions and makes it simple and intuitive for the end
client to use.
area: You’ve also begun a new project with Davide
Vercelli. What were the guidelines for the Harp
radiator?
Paolo Pastorino: The aim was to create a radiator
that perfectly combined form and function. This led to
Harp, an extremely striking product that enhances any
space and offers comfort and wellbeing to those who
inhabit it.
area: Davide, what images and references inspired
the shapes of Harp?
Davide Vercelli: The idea of repeating a line
(whether curved or segmented) that translates by the
same amount longitudinally to form the image of a
complex volume had excited me for a long time... the
possibility of applying it to a radiator and creating
one of the few 3-D heating elements is actually recent,
and coincided with my meeting Paolo Pastorino at
the last Salone del Mobile. In the world of technology
and architecture this constructive stratagem has been
widely used for centuries – in the skeletal attics of
some of Gaudì’s buildings (Casa Batllò above all), but
also in graphics (the drawings of the whale’s belly in
Pinocchio). There are a wide range of cultural and
semantic references.
area: From a technical point of view, what decisions
did you share with Deltacalor in developing the
project?
Davide Vercelli: All of them. I completely agreed.
In reality, Deltacalor had revealed the real heart
of my idea: transforming an existing radiator
into a new product with the addition of a few,
important, construction details. In this specific
case, the aluminium ’wings’ that not only transform
its appearance, but noticeably increase heating
efficiency. The idea of a product that was simple
to execute, flexible materials, economic factors and
a beautiful result led to obvious decisions that I shared
fully.
16/05/17 17:23
 opera
project by
Imago Design, Altamarea

Si amplia la gamma di finiture della collezione

Opera. Le proposte Amalfi e Cortina sono
caratterizzate dal legno di rovere rappresentato
nella sua versione più vissuta, attraverso la presenza
di nodi e spaccature naturali e con una superficie
con effetto sabbiato ottenuto attraverso una
profonda spazzolatura nella quale viene asportata
la parte più tenera del legno lasciando quella più
dura e compatta. Un particolare trattamento finale
protegge il pannello e lo rende ideale per l’impiego
nell’ambiente del bagno.

//////////////////////////////////////

The range of finishes for the Opera collection is now

even larger. Amalfi and Cortina feature weathered
durmast oak, with knots and natural splits, with a
sandblasted effect obtained by deep brushing to
remove the softest part of the wood and leave the
hardest, most compact part. A special final treatment
protects the panel and makes it ideal for use in the
bathroom.

BD-PRODUCT-ALTAMAREA.indd 1 12/05/17 11:27

 XVI bagnodesign product

venere
project by
Mario Ferrarini, antoniolupi

Linee avvolgenti che definiscono una forma morbida e

sensuale propria dell’universo femminile: non poteva
che chiamarsi Venere e rimandare in modo esplicito
al concetto di bellezza, il lavabo sospeso disegnato
da Mario Ferrarini. L’immagine frontale rimanda
immediatamente a quella di una bocca, la superficie
vellutata del Flumood, il materiale brevettato da
antoniolupi, amplifica i sensi coinvolgendo la tattilità
oltre che la vista. Venere è magicamente ancorato
alla parete grazie alla parte posteriore del bacino
che risale per coprire le componenti tecnologiche.

//////////////////////////////////////

Wrap-around lines creating a soft, sensual, feminine

shape: what better name than Venere (Venus), with
its explicit reference to the idea of beauty, for this
wall-mounted washbasin designed by Mario Ferrarini.
When seen from the front it looks like a mouth, and
the velvety surface of Flumood, a material patented
by antoniolupi, amplifies the senses by involving the
sense of touch as well as sight. Venere is magically
anchored to the wall via the back of the washbasin,
which rises up to cover over the technological
components.

BD-PRODUCT-ANTONIOLUPI.indd 16 28/04/17 10:46

 grid
project by
Werner Aisllinger / Tina Bunyaprasit, Kaldewei

Una griglia che accompagna l’andamento sinuoso

delle forme, un reticolato metallico colorato che
avvolge, protegge, rassicura e dà il nome alla
collezione: in Grid, i volumi di vasca e lavabo
sembrano alleggerirsi e “galleggiare” nell’aria,
sorretti solo da questa struttura essenziale.
Un’immagine aperta, una connotazione formale
che diventa anche strumento funzionale. La griglia
può essere infatti utilizzata per appendervi pratici
contenitori per accessori o per creare una “urban
jungle”, con vasi e piante decorative.

//////////////////////////////////////

A colourful metal grid that embraces curvaceous

shapes to enclose, protect, reassure and give the
collection its name: in Grid, the volumes of the
bathtub and washbasin seem to “float” lightly in the
air, supported only by this simple structure. An open
look, with formal connotations that also become
a functional tool, for the grid can be used to hang
up practical containers for accessories or create an
“urban jungle” with decorative plants and vases.

BD-PRODUCT-KALDEWEI.indd 1 15/05/17 18:48

 XVIII bagnodesign review
Wood/CEA Design
design CEA Design Department
Rovere, teak birmano, noce americano
e wengè sono le quattro esclusive
essenze che impreziosiscono i comandi
delle collezioni Giotto, Ziqq e Bar.
Il binomio acciaio/legno rafforza
l’identità ecosostenibile dell’azienda
che si riflette nella scelta di legno
massello stagionato, trattato con vernici
all’acqua brevettate, prive di solventi.
Come l’acciaio, anche il legno si
contraddistingue per durezza, ottimo
grado di stabilizzazione rispetto a
umidità e temperatura.
www.ceadesign.it
Elax/Fiora
design Fiora Design Department
Dalla ricerca di Fiora nasce Elax,
il primo piatto doccia piacevole
al tatto, adattabile a qualsiasi
spazio architettonico, anche curvo
o irregolare, grazie al carattere
flessibile e malleabile. Realizzato con
materie prime di qualità, si taglia con
un taglierino, si può arrotolare per
facilitare il trasporto. Resiste ai colpi
ed è antiscivolo Classe 2. È possibile
avere la finitura della canalina
coordinata al piatto nelle texture
e colori della gamma Fiora.
www.fiora.es
BD-RASSEGNA.indd 18
Durmast, Myanmar Teak, American
Walnut and Wenge are the four
exclusive woods that enhance the
controls of the Giotto, Ziqq and
Bar collections. The combination of
steel and wood reinforces the eco-
sustainable identity of the company,
which is reflected in the choice of
seasoned hardwood, treated with
patented, solvent-free, water-based
varnish. Like steel, the wood stands out
for its hardness, excellent stabilisation
in temperature and humidity.
Fiora research has produced Elax,
the first shower tray that is pleasant to
the touch and adapts to any space,
whether curved or irregular, thanks to
its flexibility and malleability. It is made
from high quality materials, can be
trimmed with a Stanley knife and rolled
up for easy transport. It is shock-resistant
and Class 2 non-slip. The finish of the
drain can be coordinated with the
tray in textures and colours from the
Fiora range.
Lynea/Cordivari Design
design Marco Pisati
Un sistema flessibile di porta
asciugamani, appendini e mensole
di varie misure e materiali che
possono essere applicati su tutti i
radiatori Frame, amplificandone la
funzionalità, sia quando vengono
installati in verticale, sia in orizzontale:
Lynea identifica un nuovo concept
di complementi e accessori che
trasformano il termoarredo in oggetto
polifunzionale e di decoro. La
collezione si è aggiudicata il Red Dot
Design Award 2017.
www.cordivari.it
Lavabi/Kartell by Laufen
design Ludovica e Roberto Palomba
La collezione Kartell by Laufen si
arricchisce di nuove proposte con
l’introduzione di una serie completa
di lavabi da incasso in varie misure e
un’estensione di gamma dei lavabi da
appoggio. Una costante del progetto
è l’altissima qualità sia delle plastiche
che delle ceramiche e in particolare
del SaphirKeramik, l’innovativa
ceramica svillupata da Laufen in grado
di abbinare leggerezza, resistenza e
sottigliezza, grazie alla sua innovativa
formula arricchita di corindone.
www.kartellbylaufen.com
A flexible system of towel rails, hooks
and shelves in various sizes and
materials that can be applied to all
Frame radiators, increasing their
functionality, both when installed
vertically and horizontally: Lynea is a
new concept of fixtures and accessories
that transform design radiators into
multifunctional, decorative objects. The
Lynea accessories collection won the
Product category of the Red Dot Design
Award 2017.
The Kartell by Laufen collection is
enriched by new elements with a
complete series of lay-on and inset
washbasins. One constant of the design
is the extremely high quality of both
the plastics and ceramics, in particular
SaphirKeramik, the innovative ceramic
developed by Laufen that combines
lightness, resistance and thinness,
thanks to its innovative formula
enhanced by corundum.
11/05/17 19:09
 C.1/Duravit
design Kurt Merki Jr
Nella serie C.1, la leva ergonomica
presenta un incavo nella parte
inferiore che ne facilita l’impugnatura
e garantisce la precisione d’utilizzo.
La fuga minima fra corpo e leva
completa un’estetica elegante che ben
si integra con molte collezioni di lavabi
e sanitari. Sono disponibili quattro
diverse altezze (S/M/L/XL) adatte alle
varie misure del bacino, rubinetteria
a tre fori in due altezze e rubinetteria
a parete con bocca di erogazione in
due lunghezze.
www.duravit.it
Nuove finiture/Ritmonio
design Ritmonio Design Department
Per amplificare le possibilità di
personalizzazione delle proprie
soluzioni, Ritmomio propone una
gamma di nuove finiture esclusive.
Con Cromo, Spazzolato, Black Chrome
e Brushed Black Chrome, le collezioni
Haptic, Reverso, Pois, Glitter, Tip, Tab
e Tie acquisiscono maggiore carattere
e si confermano sintesi perfetta di
materiali innovativi, design e tecnologia
ecosostenibile, per trasformare
l’ambiente bagno o la zona wellness
in un ambiente unico e distintivo.
www.ritmonio.it
BD-RASSEGNA.indd 19
The ergonomic handle of the C.1
series has a hollow underneath that
makes it easier to hold and guarantees
precision of use. The minimal space
between the faucet and its handle
complete an elegant aesthetic that
combines well with a wide range of
sinks and bathroom fitting collections.
Are available different heights (S/M/L/
XL) for various basin sizes, 3-hole basin
mixers in two heights and single lever
basin mixers for concealed installation
in two lengths.
Ritmomio offers a range of exclusive
new finishes for more customised
solutions. Chrome, Brushed, Black
Chrome and Brushed Black Chrome
give extra character to the Haptic,
Reverso, Pois, Glitter, Tip, Tab and
Tie collections and are the perfect
combination of innovative materials,
design and eco-sustainable technology,
to transform bathrooms or wellness
areas into unique and distinctive
environments.
Finitura rame lucido/Fima
design Meneghello Paolelli Associati
La collezione Texture si arricchisce
dell’esclusiva finitura Rame Lucido,
che con la sua eleganza amplia
ulteriormente la possibilità di
customizzazione dell’ambiente bagno.
Realizzata con un trattamento PVD
(Physical Vapor Deposition) a basso
impatto ambientale, garantisce una
forte resistenza all’usura e all’abrasione
dei componenti, allungando così la
vita media del prodotto che mantiene
nel tempo le caratteristiche estetiche di
brillantezza e stabilità del colore.
www.fimacf.com
TECElux Mini/Tece
design Tece Design Department
TECElux Mini è la placca di comando
elettronica in cristallo con attuatore
touch a doppio scarico. La superficie
elegante, abbinata al design minimale
ed essenziale, permette alla placca
(dimensioni 22x15 cm), di trovare la
sua perfetta collocazione all’interno
dell’ambiente bagno. Il sensore di
avvicinamento permette di azionare
lo scarico sfiorando leggermente
l’area dei tasti o, se lo si desidera,
di azionare il funzionamento senza
alcun contatto fisico.
www.tece.it
The Texture collection is enhanced
by the exclusive Shiny Copper
finish, whose elegance increases
the possibilities of customising your
bathroom. Created with a PVD
(Physical Vapour Deposition) treatment
with a low environmental impact,
it ensures a great deal of resistance
to component wear and abrasion,
lengthening the life of the product,
which maintains its aesthetic features
of brilliant shine and stable colour
over time.
TECElux Mini is an electronic glass
flush plate with touch free dual flush.
The elegant surface, combined with
minimalist design means that the
22x15 cm plate fits perfectly in the
bathroom. The sensor allows you to
flush by lightly touching the button area
of, if you wish, completely touch-free.
11/05/17 19:09
 design
focus

outdoor
essay
II Federica Boni
VI Alfonso Morone
interview
VIII Raffaello Galiotto/Nardi
XII Meneghello Paolelli Associati/Gibus
zoom
XVI Piscine Castiglione per l’hotel Royal Victoria
XX Pratic per le Frecce Tricolori
object
XXIV Minà, Silvio Stefani/Minacciolo
XV Gennius Vega, KE design department/KE
XXVI Bloc Sunbeach, Atle Tveit and Lars Tornøe/Vestre
XXVII Maestro, Corradi design department/Corradi
project
XXVIII Pavimento stampato/Ideal Work
XXIX Pietre Native Mineral Grey/Casalgrande Padana
XXX Design Industry/Ceramiche Refin
XXXI Boston CT165, Traction Kit EVO/Resstende
XXXII review
factory
XXXIX BT Group

APERTURA-DESIGN-FOCUS-152.indd 1 10/05/17 08:59

 II design focus essay

m.i.o.
un macro-oggetto per abitare all’aperto
m.i.o.
a macro object for outdoor living
text by Federica Boni

“[...]
non importa
più se ci si trovi
all’interno o all’esterno,
l’attenzione si focalizza
sull’uomo e sulle sue esigenze
fisiche e psicologiche.”
“[...] it no longer matters whether
we are inside or outside,
the attention is focused
on man and his physical
and psychological
needs.”

SAGGIO-1-BONI.indd 2 15/05/17 18:45

 Esistono luoghi che, pur essendo in continuità con lo spazio naturale,
sono in grado di trasmettere quei valori di intimità, protezione
e domesticità che sono propri dell’abitare e che comunemente
attribuiamo ad ambiti spaziali più contenuti (interni domestici).
“Qui dentro, lì fuori”, con poche parole Filippo Alison invitava a
guardare l’architettura dall’interno ponendo al centro dell’azione
progettuale il soggetto e le azioni che compie, indipendentemente
dal contesto in cui esse si svolgono: non importa più se ci si trovi
all’interno o all’esterno, l’attenzione si focalizza sull’uomo e sulle sue
esigenze fisiche e psicologiche1. Leggendo l’architettura attraverso
i suoi contenuti e non secondo rigidi criteri tipologici o morfologici,
si afferma quindi la possibilità di individuare “situazioni spaziali
che possono appartenere sia all’interno che all’esterno, luoghi di
passaggio o di confine, ambiti riconoscibili ma privi di una vera
e propria perimetrazione”2 che sono comunque in grado di ispirare
i sensi del domestico.
Quanto descritto rappresenta un atteggiamento culturale che dissolve
i confini tra l’outdoor e l’interno architettonico e che attribuisce
all’arredamento un ruolo fondamentale nella definizione qualitativa,
oltre che morfologica, dello spazio abitato. Attrezzature fisse e mobili
non sono pertanto esclusivamente legate all’uso che l’uomo fa dello
spazio quanto piuttosto al bisogno di identificarsi con l’ambiente in
cui vive.
La sintesi di più elementi d’arredo in un unico sistema può talvolta
definire ’macro-oggetti’ in grado di assolvere diverse funzioni e
soddisfare molteplici necessità. Questi oggetti polifunzionali si
configurano come “micro-architetture” in grado di “modellare spazi a
misura d’uomo, di dimensioni più contenute e variamente articolati”3,
e, dialogando con l’ambiente in cui sono inseriti, di definire altresì il
significato dello spazio all’intorno.
Tali principi trovano fondamento in M.I.O. _ Multifunctional Interior
Object, un ’macro-oggetto’ da esterni pensato per essere installato
all’interno del cortile del Complesso dello Spirito Santo, sede del
Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli
Federico II4. M.I.O. è a tutti gli effetti un’architettura di piccola scala
che, in una dimensione di 2,60 m x 2,60 m ed un’altezza massima
di 3,10 metri, è in grado di sintetizzare in un unico sistema arredativo
diverse attrezzature a supporto delle attività svolte dagli studenti
all’interno del cortile. L’attenzione rivolta alle modalità con cui i
ragazzi, siano essi singoli o parte di un gruppo, vivono e utilizzano
gli spazi esterni del Dipartimento ha determinato il grado di intimità
e/o partecipazione del macro-oggetto che è in grado, negando la
possibilità di identificare in maniera univoca ogni singola funzione,
di suggerire molteplici possibilità d’uso. Inserito nel cortile, M.I.O.
diventa un luogo di riposo, di svago, di studio, ma soprattutto
un luogo fortemente identitario in cui tutti gli studenti possono
riconoscersi.
La tecnica costruttiva di questo “macro-oggetto da esterni” è
elementare. Si prevede, infatti, l’assemblaggio di listelli di legno
mediante l’uso di chiodi e viti mutuando i principi che sono alla base
dell’operazione condotta da Enzo Mari nel Settantaquattro, diffusa
SAGGIO-1-BONI.indd 3
poi con un catalogo dal titolo Proposta per un’autoprogettazione5,
il cui obiettivo era spingere le persone ad appropriarsi fisicamente
del progetto realizzando con le proprie mani diversi pezzi d’arredo.
Il do-it-yourself proposto da Mari supera la semplice acquisizione
di una cultura tecnica ed è a tutti gli effetti un esercizio critico di
progettazione che favorisce la capacità degli utenti di valutare
la produzione industriale: costruendo da soli, infatti, si possono
comprendere le ragioni strutturali dell’oggetto, ed essere anche
più consapevoli rispetto a ciò che offre il mercato.6 Per quanto
apparentemente semplici, gli arredi di Mari “tendono a riportare
l’accento sull’uomo e sulla sua vita anziché sull’oggetto e sui suoi
valori consci e inconsci”7 e pertanto rappresentano un contributo
concreto per i fondamenti teorici che sono alla base del progetto
di M.I.O. Nel macro-oggetto, infatti, arredo, struttura e spazio si
fondono in un’unica inedita entità, priva di una forma precostituita
ma certamente misurata e proporzionata all’uomo e ai suoi
movimenti. In questa prospettiva “la tensione e l’attenzione
verso il ’gesto’ come centro dell’azione progettuale, forse anche
come baluardo al crescente formalismo di tanta architettura
contemporanea”8 diventano aspetti fondativi di una logica
metodologica in grado di sottolineare i contenuti dell’abitare.
1
P. Giardiello, Lettera (e non solo) ad uno studente di architettura,
Lettera Ventidue, Siracusa 2013, p. 72.
2
P. Giardiello, M. Santangelo, Panorami abitabili, Lettera Ventidue,
Siracusa 2017, p. 35.
3
Cfr. I. C. Forino, “Lo spazio della solitudine”, in A. Bossi, a cura di,
Accogliere Raccogliersi. L’interno domestico tra partecipazione
e esclusività, Giannini, Napoli 1999, p. 57.
4
Tale linea di ricerca ha orientato l’attività didattica svolta durante
il corso di Architettura degli Interni tenuto dal prof. Paolo Giardiello,
nell’a.a. 2016/2017, presso il Corso di Laurea Triennale in Scienze
dell’Architettura del Dipartimento di Architettura dell’Università
degli Studi di Napoli Federico II. Il metodo strutturato porterà alla
realizzazione di un prototipo grazie al contributo dell’ing. Bernardino
Greco, amministratore delegato dall’azienda Rubner Holzbau Sud.
5
La prima edizione è stata curata dal Centro Duchamp e stampata
in occasione della mostra alla Galleria Milano nell’anno 1974.
6
E. Mari, autoprogettazione?, Corraini, Mantova 2002, p. 44.
7
Cfr. V. Vercelloni, “Questioni inizialmente poste nella
presentazione della ’Proposta’”, in E. Mari, a cura di, Proposta
per un’autoprogettazione, Centro Duchamp, Bologna 1974, nota
introduttiva.
8
Cfr. L. Basso Peressut, G. Postiglione, “Ricerca teorica e
progettuale”, in A. Cornoldi, a cura di, Architettura degli Interni,
Il Poligrafo, Padova 2015, p. 129.
11/05/17 19:12
 IV design focus essay

SAGGIO-1-BONI.indd 4 11/05/17 19:12

 M.I.O. _ Multifunctional Interior
Object, elaborati grafici.
M.I.O. _ Multifunctional Interior
Object, graphic designs.
There are places which, although being in continuity with the natural
space, are able to convey those values of intimacy, protection, and
domesticity that belong to living and that we commonly attribute to
smaller spaces (home interiors). Using just a few words, “Here inside,
there outside“, Filippo Alison invited us to perceive architecture
from the inside, placing at the heart of the project the subject and
the actions carried out, regardless of the context in which they are
taking place: it no longer matters whether we are inside or outside,
the attention is focused on man and his physical and psychological
needs.1 Interpreting the architecture through its contents and not
according to rigid typological or morphological criteria, allows us
therefore to identify “spatial situations that can belong both inside
and outside, places of passage or boundary, recognisable areas but
lacking a true perimeter“2 that are nonetheless able to inspire a sense
of domesticity.
The above describes a cultural attitude that dissolves the boundaries
between the outdoors and the architectural interior and which gives
furnishings a fundamental role in terms of the quality and morphology
of the inhabited space. As a result, fixed and mobile devices are not
exclusively related to man’s use of the space as much as they are to
the need to identify with the environment in which he lives.
The fusion of multiple furnishing elements in a single system can
sometimes be called ’macro objects’ that can fulfill many functions
and meet multiple needs. These polyfunctional objects are configured
as pieces of “micro-architecture” capable of “shaping manageable
spaces, smaller in size and articulated in a varied way”3, and, in
dialogue with the environment in which they are introduced, also
define the meaning of the surrounding space.
These principles are found in M.I.O. _ Multifunctional Interior Object,
a ’macro object’ for outdoors designed to be installed inside the
courtyard of the Complex of the Spirito Santo, the premises of the
Department of Architecture of the University of Naples Federico II.4
M.I.O. is in all respects a small scale piece of architecture that, with
dimensions of 2.60 m x 2.60 m and a maximum height of 3.10 m,
is able to fuse in a single furnishing system a range of equipment for
activities carried out by students inside the courtyard. The focus on
how the students, whether working individually or as part of a group,
live and use the external spaces of the Department, has determined
the degree of intimacy and/or participation of the macro object that
is able, if we remove the possibility of uniquely identifying each single
function, to suggest multiple possibilities of use. Inserted into the yard,
M.I.O. becomes a place of rest, leisure, study, but above all a highly
identifiable place in which all students can recognise themselves.
The constructive technique of this “outdoor macro object” is
elementary. In fact, it involves the assembly of wood strips using nails
and screws, borrowing the principles at the base of the intervention
carried out by Enzo Mari in 1974, subsequently spread through a
catalogue entitled Proposta per un’autoprogettazione5, whose goal
was to prompt people into physically taking on the project themselves
and making different pieces of furniture with their own hands. Mari’s
proposed do-it-yourself option overcomes the simple acquisition of a
SAGGIO-1-BONI.indd 5
technical culture and is in effect a critical design exercise that fosters
the ability of users to evaluate industrial production: by building on
their own, in fact, they can understand the structural reasons of the
object, and be even more aware of what the market has to offer.6
Albeit apparently simple, Mari’s furnishings “tend to place emphasis
on man and his life rather than on the object and its conscious and
unconscious values“7 and therefore represent a concrete contribution
to the theoretical foundations that are the basis of the M.I.O. project.
In the macro-object, in fact, furniture, structure and space merge into
a single unprecedented entity, devoid of any pre-established form but
undoubtedly measured and proportionate to man and his movements.
In this perspective, “the tension and attention to the ’gesture’ as
the fulcrum of the design action, perhaps even as a bastion to the
growing formalism of so much contemporary architecture”8 become
founding aspects of a methodological logic capable of accentuating
the contents of dwelling.
1
P. Giardiello, Lettera (e non solo) ad uno studente di architettura,
Lettera Ventidue, Siracusa 2013, p. 72.
2
P. Giardiello, M. Santangelo, Panorami abitabili, Lettera Ventidue,
Siracusa 2017, p. 35.
3
Cf. I. C. Forino, “Lo spazio della solitudine”, in A. Bossi, edited
by, Accogliere Raccogliersi. L’interno domestico tra partecipazione e
esclusività, Giannini, Napoli 1999, p. 57.
4
This line of research has oriented the didactic activity carried out
during the course of Architecture of Interiors held by Prof. Paolo
Giardiello, in the a.y. 2016/2017, on the 3-year Degree Course
in Architecture Sciences of the Department of Architecture at the
University of Naples Federico II. The structured method will lead to
the creation of a prototype thanks to the contribution of engineer
Bernardino Greco, CEO of Rubner Holzbau Sud.
5
The first edition was edited by the Centro Duchamp and printed on
the occasion of the exhibition at the Galleria Milano in 1974.
6
E. Mari, autoprogettazione?, Corraini, Mantova 2002, p. 44.
7
Cf. V. Vercelloni, “Questioni inizialmente poste nella
presentazione della ’Proposta’”, in E. Mari, edited by, Proposta per
un’autoprogettazione, Centro Duchamp, Bologna 1974, introduction
note.
8
Cf. L. Basso Peressut, G. Postiglione, “Ricerca teorica e progettuale”,
in A. Cornoldi, edited by, Architettura degli Interni, Il Poligrafo,
Padova 2015, p. 129.
11/05/17 19:12
 VI design focus essay

simbologia e prodotto nell’outdoor

symbology and products for outdoors
text by Alfonso Morone

La storia della
sedia a sdraio
parte da luoghi molto
diversi da quelli della
spiaggia.
The history of the deck
chair starts from
very different places
from the beach.
Thinking Man’s Chair, Jasper
Morrison, 1988, Cappellini.

SAGGIO-2-MORONE.indd 6 11/05/17 19:12

 Alcuni oggetti, che potremmo proprio per questo definire come
“prodotti simbolo”, hanno la particolare capacità di sintetizzare
comportamenti sociali diffusi, sino a fissarsi nella memoria collettiva
come vere e proprie icone di particolari stili di vita.
La sedia a sdraio è certamente uno di questi.
Si tratta di un oggetto che, pur presentando varianti progettuali
specifiche, è definibile come una sorta di categoria tipologica che
sfugge alle differenti soluzioni produttive.
La sua definizione, come “prodotto simbolo” del tempo libero all’aria
aperta, non è nata direttamente con l’invenzione dell’oggetto; il
suo valore simbolico è stato costruito attraverso vari passaggi, che
assieme a progressive modifiche costruttive ne hanno definito il senso
attuale. La storia della sdraio, infatti, parte da luoghi molto diversi da
quelli della spiaggia.
La sua evoluzione va in parallelo a quella più generale della sedia,
oggetto che compare nella storia dell’umanità piuttosto recentemente,
molto probabilmente solo intorno al XV secolo.
All’epoca i signori feudali, nei loro frequenti cambi di residenza
stagionali, si facevano seguire dal loro mobilio principale. Nacque
per questo l’esigenza di disporre di sedute pieghevoli e leggere,
in modo da limitare peso e ingombro durante il viaggio.
Queste attitudini dall’arredo nomade sono poi state utilizzate per
le necessità legate alle grandi campagne militari del XIX secolo, che
richiedendo lo spostamento continuo di mezzi, favorirono lo sviluppo
di uno specifico sistema di arredo da campo.
All’interno di queste necessità fu elaborata la cosiddetta Tripolina.
Una seduta pieghevole in legno, con giunzioni metalliche, e seduta
in tela o cuoio, il cui nome è dovuto proprio alla sua adozione nella
campagna militare in Libia agli inizi del Novecento.
La sdraio ha in comune con questo suo diretto precedente l’uso di
una struttura in legno alla quale è fissato un telo che crea un supporto
continuo per la seduta e lo schienale.
La variazione più sostanziale è data dalla postura allungata che fa
ascrivere la sdraio alla categoria delle greppine, sedute allungate
che, partendo dal modello classico con braccioli che permetteva agli
antichi romani una posizione distesa è poi giunto ai giorni nostri
attraverso le sue principali varianti: la chaise longue razionalista e
il modello transatlantique, specificazione della sdraio in uso sui ponti
passeggeri dei grandi transatlantici agli inizi del Novecento.
Le prime spiaggine, come sono comunemente indicate le sdraio
da spiaggia, non avevano la possibilità di regolare l’inclinazione
dello schienale, poi resa possibile dall’allungamento degli appoggi
posteriori. Il telaio snodato è normalmente realizzato in legno di
faggio trattato con resine impregnanti per prevenirne l’invecchiamento
causato dalla salsedine.
Parallelamente alla sua sistemazione negli spazi balneari, la sdraio
fu adottata anche in ambienti molto diversi da quello della spiaggia.
In particolare la tipologia prevalente dell’architettura sanatoriale, a
partire dalla fine del XIX secolo, prevedeva l’uso di un lungo balcone
in facciata collegato alle camere, noto come Liegehalle, pensato
come una lunga sala all’aperto ove erano disposte sedie a sdraio
in comune usate per curare la tisi con la migliore esposizione all’aria
di montagna.
Altra variante d’uso è la Adirondack chair, seduta sdraio statunitense
degli inizi del Novecento, simbolo americano della vita all’aria aperta
e del design nordamericano. Nel progetto originale era composta
da 11 tavole di legno piatte, con schienale e sedile diritti, a cui sono
seguite diverse varianti. L’uso di doghe rimanda all’elaborazione
sviluppata da Jasper Morrison per Cappellini, con la Thinking Man’s
Chair, simbolo della riappropriazione, in chiave minimalista, della
tipologia della sdraio da parte del design contemporaneo.
Some of the objects that we might define as “symbol products” have
the particular ability to encapsulate widespread social behaviour,
to the point where it becomes set in collective memory like real icons
of particular lifestyles.
SAGGIO-2-MORONE.indd 7
The deck chair is undoubtedly one of these.
It is an object that, while presenting specific design variants, can be
defined as a kind of typological category which escapes the different
solutions in terms of production.
Its definition, as a “symbol product” for outdoors and leisure, did
not originate directly with the invention of the object; its symbolic
value was constructed through various passages, which together
with progressive constructive modifications have defined its current
meaning. The history of the deck chair, in fact, starts from very
different places from the beach.
Its evolution goes hand in hand with the more general one of the
chair, an object that appears in the history of humanity quite recently,
most probably as late as the 15th century.
At that time, the feudal lords, during their frequent changes of
seasonal residences, always took with them their most important
pieces of furniture. Hence the origins of the need for foldable, light
seats, so as to limit weight and cumbersomeness during the journey.
These aspects of nomadic furnishings were subsequently used
for the necessities of the great 19th-century military campaigns,
which requiring the continuous movement of means, prompted the
development of a specific system of field furnishings.
Within these needs, the so-called Tripolina was elaborated, consisting
of a folding wooden chair with metal joints and a linen or leather
seat. Its name was due to its use in the military campaign in Libya in
the early 20th century.
The deck chair has in common with this previous one a wooden frame
to which a piece of cloth is attached to create a continuous support for
the seat and the backrest.
The most substantial variation is given by the elongated posture that
puts the deck chair in the category of the chaise longue, elongated
chairs which, starting from the classical model with armrests
allowing the ancient Romans to remain in an extended position,
has evolved into a number of variants: the Rationalist chaise longue
and the transatlantique model, the specific deck chair used on vast
transatlantic passenger bridges early in the 20th century.
The first spiaggine as commonly referred to as beach loungers in
Italian, did not have adjustable backrests, subsequently made possible
by elongating the rear supports. The framework is normally made
of beech wood, treated with impregnating resins to prevent aging
caused by salt.
But deck chairs were not only found in bathing areas, but were also
adopted in very different contexts to the beach. In particular, the
prevailing type of sanatorial architecture, from the end of the 19th
century, involved the use of a long balcony on the façade, connected
to the rooms, known as Liegehalle, conceived as a long open-air
lounge where deck chairs were arranged, used to treat tisase through
the most effective exposure to mountain air.
Another variant is the Adirondack chair, an early 20th-century
American deck chair, an American symbol of outdoor life and North
American design. The original design consisted of 11 flat wood
boards, with straight backrests and seats, which were followed by
several variants. The use of slats recalls the design developed by
Jasper Morrison for Cappellini, with the Thinking Man’s Chair, a
symbol of contemporary design’s re-appropriation of the deckchair
in a minimalist style.
Bibliografia / Bibliography
– O. Löfgren, Storia delle vacanze, Bruno Mondadori, Milano 2006.
– J. Morrison, A book of Things, Lars Müller Publisher, London 2015.
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 VIII design focus interview

net, la rete che avvolge e sostiene

raffaello galiotto e nardi
net: a mesh that envelops and supports
raffaello galiotto and nardi
text by Davide Cattaneo

INTERVIEW-NARDI.indd 8 11/05/17 19:06

 Una collezione flessibile, che si inserisce sia in contesti contemporanei
sia in spazi più classici, in situazioni contract o in giardini privati.
Le diverse tipologie di seduta, la possibilità di giocare con la gamma
di colori inediti delle strutture e gli abbinamenti cromatici con i cuscini
proposti, rendono questa serie di sedute per esterni uno strumento
d’arredo particolarmente flessibile e personalizzabile.
Net è una monoscocca in resina fiber-glass bucherellata con un
motivo a fori quadrati e raggiati distribuiti in continuità sulla superficie
tridimensionale della seduta.
Abbiamo approfondito il progetto con il suo ideatore Raffaello
Galiotto, designer e art director di Nardi e con Floriana Nardi,
CEO e responsabile Marketing e Comunicazione dell’azienda.
area: Qual era il brief che vi siete dati per iniziare a lavorare sulla
collezione? Quali gli obiettivi che si volevano raggiungere con Net?
Floriana Nardi: Per il progetto della collezione Net sono state fatte
diverse valutazioni per capire le esigenze del mercato dell’outdoor.
Serviva un prodotto che rispondesse come alternativa agli arredi da
esterno intrecciati tipo “wicker”. A Raffaello Galiotto abbiamo chiesto
un concept di seduta dalla forte personalità ma di facile utilizzo, con
un disegno fresco e leggero e che fosse il più possibile trasversale,
per poterla proporre a entrambi i nostri mercati contract e retail.
Attraverso un’attenta ricerca delle tendenze e degli stili del momento,
il designer ha rielaborato le forme traforate del passato, riprendendo
il concetto delle reti metalliche (da qui il nome Net) su schienale
e seduta delle sedute e tavolino.
area: Quali sono stati i punti di partenza del progetto? Quali le
immagini che hanno ispirato il concept di Net?
Raffaello Galiotto: Il progetto Net è nato per rispondere, in modo
alternativo, alla richiesta di mercato di sedute da esterno intrecciate
tipo “wicker”: una tipologia d’arredo molto diffusa, intrecciata a
mano, di produzione esclusivamente asiatica. Serviva una proposta
italiana di design, che assolvesse al contempo a delle necessità
specifiche: scocca avvolgente ma traspirante e drenante, impilabile
e stampabile in plastica a iniezione.
area: Quali sono i tratti distintivi della collezione?
Raffaello Galiotto: I tratti distintivi di Net sono in parte derivati
dal materiale e dalla tecnica di produzione che ha delle proprie
specificità. La plastica è un materiale amorfo, nel senso che non
deriva da un semilavorato che ha già una proprio linguaggio formale,
tubolare, piano, lineare ecc.. e può assumere forme, spessori, finiture
e colori differenti. Avrebbe, potenzialmente, un carattere molto
innovativo, ma il mercato oggi non gradisce le forme eccessivamente
nuove, o almeno non immediatamente. Serve quindi agire con
misura, partendo da stilemi assimilati e svilupparli o collegarli in
modo nuovo. Le recenti tecnologie, di progettazione e produzione
digitale, ci permettono di farlo come prima non potevamo. Nel caso
specifico ho cercato di riconsiderare e connettere in modo plastico tre
diversi linguaggi; quello della lamiera stampata, per la scocca forata
senza soluzione di continuità; quello del metallo estruso, per le gambe
e quello del legno lamellare curvato per la bordatura.
area: Quali sono state le maggiori difficoltà costruttive e cosa hanno
comportato in termini di investimenti produttivi?
Floriana Nardi: La collezione ha messo in campo diversi elementi
di complessità: dalla progettazione che ha richiesto più di un anno
di lavoro, all’impiego di diverse professionalità, ai forti investimenti
finalizzati a realizzare una serie di stampi che compongono le
diverse parti di ogni elemento della collezione. Le migliaia di
fori raggiati della rete che costituiscono il concept portante della
collezione Net sono il risultato di un articolato lavoro di modellazione
3D e di fresatura richiesto per risolvere le complessità nella
realizzazione dei dettagli nello stampo curato nei minimi particolari.
Per fare un esempio, lo stampo in acciaio della panchina Net Bench
pesa, ancora grezzo, 46.000 Kg e dopo le operazioni di fresatura
con macchinari ad altissima precisione arriva a 24.000 Kg.
area: Che tipo di scelte avete fatto in merito ai materiali e quali
INTERVIEW-NARDI.indd 9
accorgimenti progettuali ha comportato il suo utilizzo nella
definizione della forma?
Raffaello Galiotto: L’utilizzo del polipropilene fiberglass mi ha
permesso di realizzare una struttura sottile ma molto robusta. La
conoscenza dei materiali e dei processi produttivi, che ho maturato
nel tempo, ora mi è molto utile per disegnare progetti fattibili, che
non necessitano di particolari modifiche in fase di ingegnerizzazione.
Cerco comunque di spingere il progetto sempre un po’ oltre,
demandando e partecipando poi, in modo costruttivo, alla soluzione
delle problematiche con i tecnici per la produzione degli stampi.
La tecnica produttiva a iniezione ha delle caratteristiche molto
particolari, le soluzioni tecniche adottate per la linea Net hanno
comportato un notevole impegno progettuale e una serie di
accortezze tecnico-formali interessanti che hanno permesso la
realizzazione del prodotto come oggi lo vediamo. Il mio lavoro non
termina mai con la consegna del progetto, ma continua e partecipa
a tutte le fasi fino alla produzione e all’imballo dei prodotti.
area: Chi ha scelto i colori della collezione?
Raffaello Galiotto: La palette colori deriva da un particolare studio
cromatico che ho condotto esaminando gli affreschi di Giotto nella
Cappella degli Scrovegni di Padova. Un punto di partenza un po’
lontano.. ma che mi appassiona molto perché è, nell’immaginario
collettivo, il colore del paesaggio italiano, quello dipinto dai maestri
del passato e particolarmente apprezzato nel mondo. E gli arredi
per esterno si inseriscono nel paesaggio facendone parte. Ho quindi
cercato di studiare i colori di Giotto non solo come individuazione
tipologica e cromatica delle terre per affresco, che peraltro ho fatto,
ma le combinazioni timbriche o tonali che ha messo in gioco in ogni
scena, nelle vesti dei personaggi e negli sfondi per riproporle negli
arredi. Un percorso avvincente, che mi ha dimostrato, ancora una
volta, la forte contemporaneità di questo grande Maestro.
area: Quali ampliamenti di gamma sono stati previsti?
Floriana Nardi: Visto il successo sul mercato della sedia Net, è
stata realizzata una poltroncina più ampia e comoda che potesse
essere dotata anche di cuscino e assolvesse a esigenze diverse,
stiamo parlando di Net Relax. In contemporanea è nata Bit, una
seduta senza braccioli e di dimensioni più contenute rispetto a Net,
per risolvere l’esigenza del mercato contract che richiede tavoli e
sedie di misure ridotte. Infine per completare la gamma Net e dare
la possibilità di creare il coordinato 4 posti, un “salottino” open air,
abbiamo presentato la loveseat Net Bench e il tavolino Net Table 100.
area: Quali caratteristiche deve avere secondo te oggi una collezione
di arredo per esterni?
Raffaello Galiotto: Possiamo dire che in generale la considerazione
dell’outdoor è crescente, e sempre più sta assumendo una
connotazione di vera e propria estensione dell’indoor. Anzi, è
l’outdoor, che una volta riqualificato migra all’interno, abbattendo
i confini, rendendoli labili o permeabili. Questi spazi esterni sono
destinati al relax, alla meditazione. Di conseguenza, questi arredi,
sono quelli che dedichiamo ai nostri momenti privilegiati, in cui
assaporiamo il piacere della pausa, quel tempo di sospensione del
ritmo lavorativo e incalzante della quotidianità. A queste necessità
va necessariamente data risposta con arredi comodi, pratici, che non
necessitano di manutenzione, sempre pronti all’uso per beneficiare di
ogni istante che possiamo regalare a noi stessi.
A flexible collection that fits perfectly in both modern spaces and more
classic ones, in contract projects or private gardens. The different
types of chairs, the possibility of experimenting with a range of brand
new colours for the structure and complementing shades for the
cushions, make this collection of outdoor chairs particularly adaptable
and customisable. Net is a fibreglass resin monocoque perforated
with a pattern of square and rounded slots distributed evenly over the
three-dimensional surface of the seat.
We talked in more detail about the design with its creator Raffaello
Galiotto, Nardi’s designer and art director and with Floriana Nardi,
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 X design focus interview

CEO and head of Marketing and Communication for the company. in Padua. It’s a bit far removed as a starting point...but it excites
area: What was the brief you created to start working on the me a lot, because in the collective imagination it is the colour of the
collection? What did you want to achieve with Net? Italian landscape, the one painted by the masters of the past and
Floriana Nardi: For the design of the Net collection we did a series of particularly admired worldwide. And outdoor furnishings become part
evaluations to understand the needs of the outdoor market. We wanted of that landscape. I therefore tried to study Giotto’s colours not only to
a product that could be an alternative to outdoor wicker furniture. We identify the type and shade of earth in the fresco, but also the tones
asked Raffaello Galiotto to design a chair with a strong personality or timbres that he places in every scene, in the clothes of figures and
that was easy to use, with a fresh, light design that was as transversal the backdrops, to reproduce them in furnishings. It was a compelling
as possible, to offer to both contract and retail markets. With careful activity, which showed me yet again how extremely contemporary this
research into current trends and styles, the designer reinterpreted the great Master is.
perforated shapes of the past, using the concept of metallic nets (hence area: Will the collection be enlarged?
the name) for the chair back, seat and occasional table. Floriana Nardi: Due to the commercial success of the Net chair,
area: What were the starting points of the design? What images we created a larger and more comfortable armchair that could also
inspired Net’s concept? be supplied with cushions and meet a range of different needs: Net
Raffaello Galiotto: Net was created to provide an alternative solution Relax. At the same time, we produced Bit, a chair without arms,
to the market’s demand for outdoor wicker-type chairs: an extremely smaller than Net, to meet the demands of the contract market, which
popular, hand-woven type of furniture exclusively produced in Asia. wants smaller tables and chairs. Finally, to complete the Net range
We needed an Italian design solution that met specific needs: an and to create a 4-seat coordinated ’open air lounge’, we created the
enveloping but transparent and draining body that could be stacked Net Bench loveseat and the Net Table 100 occasional table.
and injection moulded. area: What features do you think an outdoor furnishing collection
area: What are the collection’s distinctive features? should have?
Raffaello Galiotto: Net’s distinctive features are partially a result of its Raffaello Galiotto: There’s more thought being given to the outdoors
specific materials and production technique. Plastic is an amorphous in general, as it is increasingly becoming a true extension of indoors.
material, in the sense that it doesn’t come from a semifinished product In fact, when redeveloped, it is the outdoors that migrates indoors,
that already has its own formal tubular, flat or linear language, etc., breaking down boundaries and making them transient or permeable.
but can take on different shapes, thicknesses, finishes and colours. These outdoor spaces are designed for relaxation and mediation.
It potentially has an extremely innovative nature, but today’s market As a result, this furniture is what we use for our most privileged
doesn’t want excessively new forms, or at least not right now. We moments, when we enjoy the pleasure of a break, that time in which
need to act carefully, starting with familiar style features, and develop the incessant rhythm of work and daily life is put on pause. This
or connect them in a new way. Recent digital design and production obviously demands comfortable, practical furnishings that don’t
technologies allow us to do this more than ever before. In this specific require maintenance and that are always ready for use, so we can
case, I tried to reinterpret and connect three different languages in a enjoy every instant that we dedicate to ourselves.
plastic way: that of printed sheet metal for the perforated body, fluidly;
that of the extruded metal for the legs and that of the curved layered
wood for the perimeter.
area: What were the greatest difficulties in making the product and
what effect did they have on production costs?
Floriana Nardi: The collection highlighted various complexities: from
the design, which needed more than a year’s work, to the contribution
of different professionals and a great deal of investment needed to
create the moulds that made up the different parts of every element in
the collection. The thousands of holes in the mesh that is the central
concept of the Net collection are the result of complex 3-D modelling
and milling, needed to solve the difficulties of creating printed details
with the utmost care. To give just one example, the steel mould for the
Net Bench alone weigjed 46,000 Kg and after milling operations with
high precision machinery reaches 24,000 Kg.
area: What material did you choose and what design choices led
to it being used in the final form?
Raffaello Galiotto: Polypropylene fibreglass allowed me to create
a thin but extremely robust structure. The knowledge of materials
and production processes that I’ve acquired over the years is now
very useful in designing practical projects that don’t require special
modifications in the engineering phase. However, I always try to go
a bit further with the product, participating in a constructive way in
solving mould making problems with technicians.
Injection-moulding has some very special features, the technical
solutions adopted for the Net collection needed a lot of planning and
a series of interesting technical and formal considerations that allowed
me to create the product we see today. My work never finishes when
I complete the design. I continue to participate in all the phases until
the product is produced and packaged.
area: Who chose the colours for the collection?
Raffaello Galiotto: The colour palette is the result of a particular
study that I carried out on frescoes by Giotto in the Scrovegni Chapel

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 Avvolgente, contemporanea, versatile e capace di inserirsi in qualsiasi
contesto: Net è la famiglia di sedute in fiber-glass nella quale la
perfetta rete decorativa della scocca risulta opaca, leggermente
bombata e piacevolissima al tatto mentre il suo perimetro è bordato
da un nastro a sezione rettangolare che favorisce l’appoggio delle
braccia e continua, senza soluzione di continuità, nel delineare le
gambe della sedia.
INTERVIEW-NARDI.indd 11
Enveloping, contemporary, versatile and suitable for any setting: Net
is a collection of fibreglass chairs in which the perfect decorative mesh
of the body is opaque, slightly rounded and extremely pleasant to the
touch, while its perimeter is bordered by a rectangular section ribbon
that encourages you to rest your arms on it, and then flows seamlessly
to mark out the chair legs.
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 XII design focus interview

duck: il “becco d’anatra”

ridefinisce l’archetipo della tenda
meneghello paolelli associati e gibus
duck: the “duck’s beak” redefines
the archetypal awning
meneghello paolelli associati and gibus

text by Davide Cattaneo

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 Tre elementi netti e distinti: supporto muro, cassonetto e tappo. Sono i
componenti della tenda a cassonetto che si identifica solitamente come
un prodotto silenzioso, tecnico, che deve semplicemente funzionare e
proteggere. Duck è la risposta del product design alla nota proprietà
commutative “cambiando l’ordine degli addendi il risultato non
cambia”. La collaborazione tra Gibus e Meneghello Paolelli Associati
ha consentito la scomposizione e la riformulazione degli elementi.
Supporto e cassonetto diventano un unico elemento e il tappo si pone
come completamente tecnico/formale dell’assieme.
Lo spirito innovativo del progetto consiste nella creazione di un unico
corpo centrale (supporto+cassonetto) che consente al prodotto di
avere un’estetica fissa ben definita e nella tecnologia di rotazione
della tenda che avviene mediante la rotazione del tappo attorno al
corpo centrale. Essendo il tappo un completamento estetico del corpo
centrale, il risultato è sempre un prodotto gradevole a prescindere
dalla sua inclinazione.
MPA e Alessio Bellin, Design Manager di Gibus, ci raccontano come
è nata Duck, la tenda con il profilo a becco d’anatra.
area: Qual è stato il brief che avete condiviso? Quali i punti di
partenza del progetto?
Alessio Bellin: L’input progettuale iniziale è stato di rielaborare
la tipologia della tenda a bracci con cassonetto, tenendo come
particolare riferimento il modello Scrigno 250 di Gibus: un bestseller
per l’azienda nell’ultimo ventennio, il cui design però iniziava a
soffrire il peso degli anni.
Volevamo ottenere una nuova tenda dalle linee morbide, con un
giusto posizionamento di prezzo che la rendesse accessibile a un
largo pubblico, ma al contempo con un design attuale e all’altezza
dell’inserimento nei contesti architettonici più moderni.
MPA: Il punto di partenza, il brief di progetto, si riferiva a una
categoria precisa di prodotti, ossia la “tenda a cassonetto”. Questa
tipologia di prodotto s’inserisce nella più generica categoria delle
tende a bracci, di cui fa parte anche la più semplice “tenda a
barra quadra”, ma utilizza un cassonetto a chiusura ermetica in
alluminio estruso verniciato a polveri. Il cassonetto ripara il tessuto
garantendone una maggior durata e minore esposizione agli agenti
atmosferici e corrosivi. Il brief era quindi molto specifico e i margini
di innovazione molto sottili. L’azienda con questo progetto ci ha messo
alla prova, chiedendoci qualcosa di nuovo che non sconvolgesse
“il vecchio” (il conosciuto, il quotidiano) con l’ulteriore vincolo di
utilizzare i loro bracci standard (tenendo quindi conto di precisi
ingombri e misure) e di posizionare sul mercato il nuovo prodotto
in una categoria ben precisa.
area: Quali sono le caratteristiche principali del prodotto dal punto
di vista tecnologico?
Alessio Bellin: Duck si caratterizza per la grande flessibilità: il sistema
di aggancio reversibile permette di installarla sia con fissaggio a
parete, sia con fissaggio a soffitto. Inoltre il prodotto integra un
sistema di regolazione dell’inclinazione che permette velocemente
di trovare la posizione ottimale da 0° a 90°.
MPA: Da un punto di vista prettamente tecnico, le testate del
cassonetto supportano il rullo e i bracci, il sistema di staffaggio è
reversibile e garantisce il fissaggio a parete oppure a soffitto. I carter
in plastica integrati nelle linee del prodotto garantiscono che nessuna
vite rimanga in vista, per un design perfetto e pulito. L’inclinazione
della tenda può essere facilmente regolata tramite vite micrometrica.
area: Quali sono state le maggiori difficoltà costruttive e cosa hanno
comportato in termini di investimenti produttivi?
Alessio Bellin: Le maggiori difficoltà tecniche legate allo sviluppo
del prodotto si sono riscontrate nella realizzazione degli stampi
in pressofusione di alluminio per le staffe di sostegno laterali (la
testa della Duck). Ottenere la geometria curvilinea e articolata del
componente ha richiesto un grande investimento sia in termini di
tempo di sviluppo sia in termini finanziari.
Siamo però molto soddisfatti del risultato: il componente rappresenta
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il componente in pressofusione di alluminio più complesso all’interno
di tutta la gamma Gibus e la sua forma peculiare determina il
carattere dell’intero prodotto.
area: Quali sono stati gli accorgimenti messi in atto in fase di sviluppo
del progetto che hanno convalidato o modificato le scelte iniziali?
MPA: Siamo riusciti, lavorando a stretto contatto con l’ufficio
tecnico Gibus, a mantenere pressoché inalterato il concept iniziale
e a risolvere in modo perfetto gli innumerevoli problemi che
immancabilmente sono emersi in fase di sviluppo. Ci sono parecchi
accorgimenti nascosti che hanno contribuito a delineare la forma
definitiva come i canali di scorrimento dell’acqua nei tappi, la
complanarità tra cassonetto e tappo che consente il giusto angolo
rotazione della tenda, il sistema di aggancio doppio del coperchio
che nasconde le viti che permette di avere il logo dritto sia nella
configurazione a parete che a soffitto, la forma delle testate pressofuse
che permette l’apertura dello stampo senza l’utilizzo di carrelli ecc....
Per questo progetto era fondamentale mantenere un preciso target-
price e per fare questo sono stati necessari tempi e sforzi notevoli.
area: Dal punto di vista estetico quali sono i plus di Duck?
MPA: Per anni la tenda a cassonetto è stata composta da 3 elementi
netti e distinti: supporto muro, cassonetto e tappo. Praticamente tutti
i prodotti di questa tipologia cercano di fondere a livello estetico/
formale il cassonetto con il tappo, lasciando il supporto separato.
Il nostro approccio si è basato sulla scomposizione e la riformulazione
dei suddetti elementi. Supporto e cassonetto diventano un unico
elemento e il tappo si pone come completamento tecnico/formale
dell’assieme. Anche nel nome scelto, Duck si presenta giovane e
frizzante: il tappo ricorda appunto il becco di un’anatra.
area: Il prodotto ha vinto il Red Dot Design Award. Un bel
riconoscimento anche all’attività di ricerca e sviluppo che Gibus porta
avanti da anni. Quali sono i temi del settore su cui si può ancora fare
molto?
Alessio Bellin: In Gibus siamo estremamente soddisfatti per il premio,
che sancisce il successo del connubio tra il know-how tecnologico
sviluppato dall’azienda e l’apporto progettuale dei designer.
Ritengo che il nostro settore possa esprimere molto in termini di
design e tecnologia: il fronte più interessante a mio parere è quello
delle tecnologie intelligenti e dell’IOT (Internet Of Things), che porterà
entro qualche tempo tutti prodotti a essere connessi, anche nel nostro
settore.
area: Era la prima volta che vi confrontavate con questi temi e con
il settore delle tende da esterni? Quali differenze avete riscontrato
rispetto al progetto di una collezione bagno o di un complemento
d’arredo?
MPA: Si, era la prima volta! Ogni volta che ci confrontiamo con una
tipologia di prodotto nuovo diamo particolare attenzione allo studio
del prodotto e della concorrenza, per capire esattamente perché
un certo prodotto viene fatto in un determinato modo. In questa
fase ci confrontiamo molto con l’azienda, cercando di acquisire più
informazioni possibili. Di solito in questi casi è più facile sbagliare,
per cui ci è richiesta un’attenzione e concentrazione extra, ma è
anche più facile innovare, in quanto ci si trova per la prima volta
a guardare un prodotto da una prospettiva nuova.
Three clear, distinct elements: a wall support, a cassette and a cap.
These are the components of a cassette awning that are usually
identified with a quiet, high tech product that must simply function
and protect. Duck is the product design answer to the well – known
commutative law “changing the order of the operands does not
change the result”. The partnership between Gibus and Meneghello
Paolelli Associati has broken down and reformulated the elements.
The support and cassette become a single element and the cap is
a technical/formal feature that completes the whole.
The design’s innovative spirit lies in creating a single central body
(support+cassette) that gives the product a clear fixed aesthetic, and
in the awning’s roller technology in which the cap rotates around the
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 XIV design focus interview
central body. As the cap is an aesthetic element that completes the
central body, the result is an attractive product whatever its inclination.
MPA and Alessio Bellin, Gibus Design Manager, tell us how Duck, the
awning with a duck’s beak profile, was born.
area: What was your shared brief? What were the starting points
of the design?
Alessio Bellin: The initial input for the design was to rework a cassette
awning, using the Gibus Scrigno 250 as a reference point. It had
been a company bestseller over the last twenty years, but the design
had aged over time.
We wanted a new awning with soft lines, with the right price point that
made it accessible to the public at large, but at the same time with a
contemporary design that complemented the most modern architectural
settings.
MPA: The starting point and design brief referred to a precise product
category – the ’cassette awning’. This kind of product is part of the
more generic category of arm awnings, which includes the simpler
folding arm awning, but uses a hermetically sealed cassette in powder
coated extruded aluminium. The cassette protects the fabric, so it
lasts longer and is less exposed to atmospheric agents and corrosion.
The brief was extremely specific, with some very fine margins of
innovation. The company put us to the test with this design, asking for
something new that did completely obliterate the ’old’ (the familiar and
everyday) with a further constraint of using their standard arms (and
therefore taking into account precise dimensions and measurements)
and of positioning this new product in a very precise market category.
area: What are the main technological features of the product?
Alessio Bellin: Duck is extremely flexible: the reversible mount system
means that it can be fixed both to the wall and to the ceiling. Also, the
product has an angle regulating system that quickly allows it to find an
optimal position from 0° to 90°.
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MPA: From a strictly technical point of view, the cassette heads support
the roller and the arms, the support system is reversible and means it
can be fixed to the wall or to the ceiling. The plastic carter integrated
in the product design ensures that there are no visible screws, for a
perfect, clean design. The awning angle can be easily adjusted with
micrometre screws.
area: What were the greatest difficulties in making the product and
what effect did they have on investments in production?
Alessio Bellin: The biggest technical difficulties in product
development were creating the die-cast aluminium moulds for the
lateral supports (the head of the Duck). Achieving a curved and
articulated geometry for the component required a great deal of
investment – both in time and money.
But we’re satisfied with the result: this component is the most complex
die-cast aluminium component in the entire Gibus range and its special
shape gives the whole product its character.
area: What adaptations did you make in the development phase of
the project that confirmed or changed your initial choices?
MPA: By working in close contact with Gibus’ technical department
we managed to keep the initial concept virtually unchanged and
to successfully solve the countless problems that obviously emerged
during the development phase. There are lots of hidden adaptations
that helped create a definitive form, like the water runoff channels in
the caps, the coplanarity between the cassette and the cap that allows
the right awning rotation angle, the double mounting system on the
cover that hides the screws and allows the logo to be straight both
in the wall mounted and ceiling mounted versions, the shape of the
die-cast heads that means the mould can be opened without using
trolleys and more....
For this project it was essential that we maintained a precise target-
price and this took a lot of effort and time.
11/05/17 19:05
 “È ben noto che il tecnicismo
dell’ingegnere non va d’accordo
con la creatività del designer, ma
ci sono situazioni e persone che
riescono a tramutare la criticità in
opportunità. Il binomio Gibus - MPA
è andato oltre questa dicotomia di
principio e si è trasformata in valore
aggiunto per portare avanti una
progettazione sinergica dove tutti gli
attori interessati, designer, ingegneri
e marketing hanno partecipato alla
definizione di una tenda da sole a
cassonetto iconica ma soprattutto
innovativa da un punto di vista
progettuale e funzionale. Così è nata
Duck”. Meneghello Paolelli Associati
“It’s well known that the technical
rigidity of an engineer doesn’t
really go hand in hand with the
creativity of a designer, but there
are situations and people who
manage to transform difficulties into
opportunities. The combination of
Gibus and MPA has gone beyond
this initial dichotomy to become an
added value for a harmonious design
experience in which all elements:
designers, engineers and marketing
staff, have contributed to defining
an ironic cassette awning with,
most importantly, an innovative and
functional design. This is how Duck
was created”. Meneghello Paolelli
Associati
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area: What are Duck’s aesthetic advantages?
MPA: For years the cassette awning had three separate, distinct
elements: a wall support, cassette and cap. Practically all products
of this kind try to blend the cassette with the cap aesthetically and
formally, leaving the support separate.
Our approach is based on breaking down and reformulating these
elements. The support and cassette become a single element and the
cap is a technical/formal feature that completes the whole. The name
– Duck – is also young and lively and the cap looks like a duck’s beak.
area: The product won the Red Dot Design Award. This was also an
important recognition of the research and development that Gibus has
been doing for years. In what areas of the sector is there still a great
deal to do?
Alessio Bellin: We at Gibus are very happy about the award.
It confirms the successful combination of the company’s technical
know-how and the designer’s contribution.
I think that our sector has a lot to express in terms of design and
technology. The most interesting area, in my opinion, is that of
intelligent technologies and IOT (Internet Of Things), which in time will
mean that all products are connected, including those in our sector.
area: Was it the first time that you’ve dealt with these themes and with
the outdoor awnings sectorv What were the differences compared to
designing a bathroom collection or a furnishing accessory?
MPA: Yes, it was the first time! Each time we approach a new type
of project we focus a great deal on studying the product and the
competition, to understand exactly why a particular product is made
in a certain way. During this phase we talk a lot with the company and
try to get as much information as possible. Usually, in these cases it’s
easier to make mistakes, this is why we need a bit more attention and
concentration, but it’s also easier to innovate, as it’s the first time that
we’re looking at a product from a new perspective.
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 XVI design focus zoom

piscine castiglione per l’hotel royal victoria

sulle rive del lago
on the lake shore
text by Elviro Di Meo
photo by Laura Pietra

Ritornato ai fasti dell’epoca d’oro, l’Hotel Royal Victoria nel borgo

medioevale di Varenna, è da sempre sinonimo di eccellenza. La
sua nuova piscina, firmata Piscine Castiglione, affacciata sul Lario
e circondata dai glicini, unite alla qualità della zona wellness
e al comfort delle camere continuano ad attirare la clientela
internazionale.
Now returned to the splendour of the Golden Age, Hotel Royal
Victoria in the medieval hamlet of Varenna has always been
synonymous with excellence. Its new swimming pool by Piscine
Castiglione, overlooking Lake Como and surrounded by wisteria,
together with the quality of its wellness area and the comfort of its
rooms, continue to attract guests from all over the world.

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 Deve essere stato uno spettacolo unico per la giovane imperatrice
Vittoria, abituata alle grigie nebbie inglesi e alla gelida eleganza
d’Oltremanica. Il lago di Como che fa da cornice al paesaggio, il
borgo medioevale di Varenna che fronteggia la pittoresca Bellagio,
sulla sponda opposta del Lario, l’architettura maestosa dell’Hotel
Royal, inaugurato nel 1838 e ricavato da una ex filanda, acquistata
da Giuseppina Pezzini. Quando la sovrana scelse l’albergo per il suo
viaggio in Italia, i suoi appartamenti offrivano quanto di meglio si
potesse desiderare per l’esclusiva clientela internazionale. Da allora
l’hotel, il più prestigioso del ramo di Lecco, diventato Royal Victoria in
onore del soggiorno della regina, ha ospitato, nella sua lunga storia,
personalità da tutto il mondo, tanto da rappresentare un’eccellenza
tra le strutture ricettive di gran lusso. Fascino e atmosfera regale
sono rimasti intatti nel tempo, esaltati dalla qualità del servizio e
da un recente restauro conservativo esteso all’intero complesso
alberghiero. Coordinato dalla soprintendenza dei Beni Architettonici
e Paesaggistici di Milano, l’intervento del 2013 è stato eseguito nei
mesi invernali per non interrompere la stagione turistica. Il progetto di
restyling, firmato da Marco Rossi e da Ermanno Fossati, suddiviso in
lotti annuali ripartiti sui piani dell’edificio, sui prospetti e sui giardini
a fronte lago, ha ridato smalto al corpo di fabbrica ottocentesco.
Attraverso un’azione di coordinamento di tutte le maestranze
presenti nel cantiere, è stato possibile restaurare in pochi mesi,
come da cronoprogramma, le aree individuate, evitando la chiusura
totale della struttura, seppur temporanea. Il lavoro dei progettisti è
stato scrupoloso e non ha lasciato nulla al caso. Per verificare la
stratigrafia dei pigmenti cromatici sulle facciate, succedutisi negli
anni e in occasione di altri interventi, sono state eseguite accurate
campionature, in modo da valutare la tonalità più adatta per gli
intonaci a base di calce, specifici per restauri di edifici monumentali.
Sotto la patina colorata emergono i segni del passato. Si riscoprono
i frammenti di portali dipinti e arcate ornamentali fino a oggi
nascoste da ripetuti strati di colori. Mantenendo il rigore conservativo
che il progetto filologico richiede, consapevole anche di alcune
manomissioni avvenute negli anni Ottanta sull’impianto originario,
il team di progettazione riesce a ristrutturare gli interni dell’albergo,
rendendo l’accoglienza unica in ogni suo ambiente. Dagli arredi agli
intonaci, dalle decorazioni sulle pareti fino ai dettagli delle stanze
da bagno: tutto sembra ritrovare l’allure e i fasti di una volta. Merito
della volontà della committenza, ma, soprattutto, dei responsabili del
restauro decisi a valutare ogni singola scelta sia sul piano formale sia
a livello materico. “Non un intervento ripetitivo – precisa l’arch. Rossi
– ma una pluralità di scelte architettoniche e compositive che variano
per ogni camera dell’hotel”. Ed è in questo scenario rinnovato che ha
preso forma, lo scorso anno – come ultimo step dei lavori – la nuova
piscina, collocata nei giardini che degradano verso il lago. La vasca
rettangolare (10x5 m), con una profondità costante di 135 cm, è stata
progettata per un ambiente raffinato ed elegante, dove è piacevole
rilassarsi, circondati dal pergolato e dal suo glicine che regala, nel
mese di aprile, proprio nel pieno della fioritura, tutto l’incanto di una
natura incontaminata. La piscina, realizzata da Piscine Castiglione,
è caratterizzata dalla parete di fondo, contigua con l’edificio, rifinita
con un mosaico dall’andamento sinuoso e decorato in sommità da
quattro pregevoli pigne riprodotte come ornamento. Segni, questi,
voluti dai progettisti come espliciti riferimenti a forme e materiali che
compaiono negli spazi verdi o all’interno del Royal Victoria, così da
evidenziare l’unità sintattica tra le parti della stessa composizione.
Per le pareti della vasca è stato usato Myrtha®, il sistema modulare
brevettato dall’azienda di Castiglione delle Stiviere e basato
sull’utilizzo di pannelli in acciaio inox sui quali viene laminato ad
alta temperatura uno strato di PVC di elevata durezza e resistenza.
Elemento di spicco è il telo di fondo scuro, che ha saputo creare la
giusta continuità visiva tra il colore del lago antistante e lo specchio
d’acqua, in netto contrasto con l’azzurro della vasca in resina
preesistente, ora rimossa. Il nuovo fondale, dello stesso brand dei
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pannelli laterali, costituito da una membrana PVC Alkorplan Touch
Elegance con effetto pietra, si contrappone alle pareti in Myrtha® di
colore bianco, armonizzando il risultato finale ed evitando squilibri
cromatici con l’ambiente lacustre. Oltre all’area relax composta da
geyser e da idromassaggio, posizionati sui gradini d’ingresso alla
vasca, antichi condotti in pietra recuperati da un edificio settecentesco
formano delle vere e proprie cascate, che fuoriescono dalla superficie
in mosaico. La pavimentazione esterna è in lastre di grès porcellanato
chiaro della Kronos, che, con la perfetta trasparenza dell’acqua, si
fonda armoniosamente con le nuance dei rivestimenti, in un equilibrio
di linee pure ed essenziali, che rappresentano l’ideale estensione
dello stile architettonico del palazzo. Segno di assoluta bellezza è la
meridiana, con scritte in latino, che domina il prospetto dell’albergo
affacciato sulla piscina, mentre il ramo del Lario disegna la quinta
naturale dell’opera. I due progettisti, sempre nell’intervento del 2016,
hanno realizzato anche un’area benessere privata: la suite spa. È
un concetto diverso di spazio dedicato alla cura della persona, non
aperto e generalizzato – come spesso accade – a tutti i clienti della
struttura. Si tratta, piuttosto, di un ambiente raccolto, pensato per
una coppia, che potrà godere di ogni relax in pochi metri quadrati.
La suite spa si compone di due piccole sale, ed è dotata di bagno
turco, sauna e docce emozionali. Pavimentati e rivestiti con grès
porcellanato con finiture in finto legno Kronos, di varie forme, anche
a mosaico, e curati nei minimi dettagli, sono ambienti che trovano
nel vetro, nell’acciaio e nel legno la propria forza espressiva,
in grado di regalare calore e riposo. Intorno essenze odorose,
accompagnate da una rilassante musica sensoriale, invitano ad
assaporare la quiete del lago.
La piscina è stata realizzata da Swimpool Europa (concessionario
di Piscine Castiglione).
It must have been a unique sight for the young Queen Victoria,
who was more used to the grey English fog and the cold elegance
of the other side of the Channel. Lake Como frames the scenery,
the medieval hamlet of Varenna, across the water from picturesque
Bellagio on the opposite shore, and the majestic architecture of
the Hotel Royal, created from a former spinning mill purchased by
Giuseppina Pezzini and opened in 1838. When the sovereign chose
the hotel for her voyage to Italy, its apartments offered the utmost in
luxury for an exclusive international clientele. Since then the most
prestigious hotel on the Lecco branch of Lake Como (which became
the Royal Victoria in honour of the queen) has hosted famous people
from all over the world during its long history and became one of the
leading luxury hotels. Its charm and regal atmosphere have remained
intact over time, enhanced by the quality of its service and by recent
conservation work throughout the whole hotel. Coordinated by the
Commission for Architectural and Landscape Heritage in Milan, work
was carried out during the winter of 2013 so as not to interrupt the
tourist season. The restyling project, by Marco Rossi and Ermanno
Fossati, was divided into annual lots, split amongst the hotel floors,
the terraces and the lakefront gardens and has given a new glamour
to the 19th century building. By coordinating all of the workmen on-
site, the areas were restored in a few months, according to schedule,
without the structure being even temporarily closed. The planners
worked scrupulously and nothing was left to chance. Samples were
carefully taken of the layers of colour pigment on the facades, added
over the years during other renovations, to identify the most suitable
shades for the lime-based plaster used specifically for restoring
monumental buildings. Signs of the past emerged from under the
coloured patina. Workmen discovered fragments of painted portals
and ornamental arches hidden until now by the many layers of colour.
The design team was aware of the need to be strictly conservative
(and of botched renovation work in the 1980s) and managed to
restore the interior of the hotel, creating a unique atmosphere in every
space. From furnishings to plaster, from wall decorations to bathroom
details, everything seems to capture the allure and splendour of
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 XVIII design focus zoom

days gone by. This is thanks to the client and, above all, to those a pure, essential design that is the ideal extension of the architectural
responsible for the restoration, who decided to assess every single style of the building. An extraordinarily beautiful sundial, with Latin
choice on both a formal and material level. “It is not a repetitive job letters, dominates the facade of the hotel overlooking the swimming
– stresses Rossi, the architect – but a wide range of architectural and pool and the branch of Lake Como forms a natural backdrop. In 2016
compositional choices that vary from room to room in the hotel”. This the two designers also created a private wellness area: the spa suite.
was the setting that last year saw the last stage of the project: a new This is a different concept of a wellness space, one that is not open –
swimming pool in the grounds sloping down to the lake. The 135 cm as is often the case – to all hotel clients. It is a compact environment,
deep, 10x5 m rectangular pool was designed for a refined, elegant designed for couples who can enjoy complete relaxation in a few
environment where guests can relax surrounded by the pergola and square metres. The spa suite has two small rooms with a Turkish bath,
its wisteria, which during the month of April when it flowers, offers all sauna and sensory showers. There are porcelain floors and tiles, with
the magic of unspoilt nature. The pool, created by Piscine Castiglione, Kronos imitation wood finishes of various types, including mosaics,
has a sinuous mosaic wall dominated by four fine ornamental pine designed perfectly, down to the smallest detail. These rooms find their
cones. These were deliberately used by the planners as explicit expressive power in glass, steel and wood, which give a sense of
symbols of the forms and materials that appear in green spaces or warmth and relaxation. Room fragrances and relaxing sensory music
inside the Royal Victoria, to underline the harmony between various invite guests to enjoy the peace of the lake.
parts of the composition. The pool panels were created with Myrtha®, The swimmingpool was built by Swimpool Europa (Piscine Castiglione
the modular system patented by the company from Castiglione delle dealer).
Stiviere and based on stainless steel panels with a high temperature
laminated PVC layer that is extremely hard-wearing and resistant. A
striking element is the dark pool floor, which creates visual continuity
between the colour of the lake and the water, in stark contrast with
the light blue resin of the pool that has now been replaced. The
new pool floor – the same brand as the side panels – is made of a
PVC Alkorplan Touch Elegance stone effect covering and contrasts
with the white Myrtha® walls to create a harmonious final result and
avoid clashing with the colours of the lakeside setting. As well as a
relaxation area with springs and hydromassage jets on the pool steps,
old stone conduits recovered from an 18th century building form real
cascades, which emerge from the mosaic surfaces. The outer flooring
is in pale porcelain stoneware by Kronos, which, together with the
transparent water, blends harmoniously with the shades of the tiles, in

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 L’acqua
come elemento
regolatore del
progetto, come anello
di collegamento tra natura
e artificio.
Water as a guiding
element of design, a
link between artifice
and nature.

Un intervento che mette la piscina al centro del dialogo tra interno
ed esterno, uno spazio outdoor che si inserisce con armonia in un
contesto elegante e raffinato. La cura dei dettagli, la qualità dei
materiali utilizzati, l’affidabilità dei sistemi tecnologici Myrtha®
sviluppati da Piscine Castiglione permettono allo specchio d’acqua
artificiale di esaltare l’area relax all’aperto dell’Hotel Royal Victoria,
punto di riferimento per un turismo internazionale che da sempre
sceglie il Lario come meta privilegiata.
A project that puts the swimming pool at the centre of the relationship
between the interior and the exterior. An outdoor space that fits
harmoniously in an elegant, refined setting. Attention to detail, the
quality of materials used and the reliability of the Myrtha® technology
systems by Piscine Castiglione allow an artificial water feature to
enhance the open-air relaxation area of Hotel Royal Victoria, a
reference point for international tourism that has always chosen Lake
Como as a luxury destination.

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 XX design focus zoom

pratic per le frecce tricolori

nel blu dipinto di blu
in the great blue yonder
text by Elviro Di Meo

Forme compiute di bellezza che segnano il cielo, leggerezza e

solidità che esprimono la capacità del fare tipicamente made in Italy:
Opera e Rialto, le due pergole progettate e realizzate da Pratic,
entrano nella base aerea di Rivolto, storica sede militare delle Frecce
Tricolori, nell’inedita colorazione blu.
Advanced forms of beauty that make their mark on the sky, lightness
and solidity that express the technical skill typical of products made in
Italy: Opera and Rialto, two pergolas designed and created by Pratic,
become part of the air base at Rivolto, the historic home of the Frecce
Tricolori, Italy’s aerobatic team, in a brand new blue colour.

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 Forza e leggerezza, eleganza del segno, colorazione inedita ma
anche massima funzionalità ed estrema affidabilità. È questo il
paradigma progettuale che definisce le produzioni firmate Pratic,
punto di riferimento nella progettazione e realizzazione di tende da
sole, pergole e strutture da esterno, ma sono anche le caratteristiche
salienti che da sempre contraddistingono la progettazione di velivoli
militari. Forse anche per questo proprio Pratic è stata selezionata
dall’Aeronautica Militare e dal ministero della Difesa per rendere
più confortevole la base aerea di Rivolto. Un luogo strategico
nel territorio di Udine, che, dal 1 marzo 1961, ospita la PAN,
la Pattuglia Acrobatica Nazionale. È qui che si esercitano i piloti
dell’inconfondibile Aermacchi MB-339, il velivolo biposto usato
per l’addestramento avanzato. Ed è sempre da Rivolto che partono
le strabilianti esibizioni in cielo del 313º Gruppo Addestramento
Acrobatico “Frecce Tricolori”, orgoglio dell’Italia apprezzato nel
mondo.
Per l’aeroporto militare, sono state scelte le soluzioni Opera e Rialto.
La prima è stata inserita nella zona degli hangar dove trovano posto
i mitici Pony, mentre la seconda all’esterno dell’area museale, per
assicurare il comfort del personale e dei visitatori esterni alla struttura.
Realizzate ad hoc per dimensioni, verniciatura e optional, entrambe
le pergole sintetizzano le migliori soluzione sia per i materiali
utilizzati sia per il design che ne caratterizza la forma. Ma c’è un
aspetto che va al di là della componente materica e della stessa
efficienza prestazionale, un valore immateriale che Pratic esprime,
un tessuto valoriale, fatto di costanza, impegno e passione per il
lavoro, attraverso la ricerca continua dello staff tecnico, che sembra
testimoniare gli stessi obiettivi dei piloti e di quanti operano nella base
di Rivolto di Codroipo. L’identità del prodotto, quella forza che guida
le creazioni di Pratic, s’interfaccia con il patrimonio storico e culturale
che il luogo simboleggia. Un mondo, quest’ultimo, caratterizzato da
dinamismo, organizzazione di squadra, tecnica ed entusiasmo, a
metà strada tra tradizione e progresso, tra innovazione e incrollabile
sentimento patriottico.
L’essenzialità della linea – un tratto pulito ridotto al minimo –
s’incontra da subito in Rialto, la pergola di ultima generazione
collocata dinanzi al museo delle Frecce Tricolori. Essa si presenta
nella versione autoportante e si distingue per le sue notevoli
dimensioni, coprendo una superficie di 10x7 m. I due moduli
affiancati le consentono di dar vita a uno spazio ampio e comodo. Il
telo, in grado di assicurare la giusta protezione da sole e pioggia, è
retraibile all’occorrenza, grazie alla movimentazione a motore gestita
da telecomando. La struttura di Rialto è stata personalizzata anche
nella verniciatura, risolta nel caratteristico colore blu dei velivoli della
PAN. In occasione dell’importante traguardo raggiunto dall’azienda,
la pergola installata a Rivolto è stata dotata di un’apposita
illuminazione a LED, che ricrea i colori della bandiera italiana.
La stessa purezza del design e le fondamentali caratteristiche di
protezione dalle condizioni meteo ritornano nel secondo modello
di Pratic: la pergola bioclimatica Opera. Anch’essa autoportante,
posizionata di fronte agli hangar, ha una struttura in grigio ferro,
colore che garantisce il minimo impatto con il contesto ambientale;
il bellissimo paesaggio alpino, contornato all’orizzonte delle
Dolomiti friulane. Le due pergole, alla pari delle Frecce Tricolori,
sono forme compiute di bellezza che solcano il cielo, in maniera
differente, rendendolo ancora più affascinante. È un invito, il loro, ad
alzare lo sguardo, lasciandosi trasportare dalla magia che solo la
grande distesa azzurra sa regalare, ammirando il disegno che esse
imprimono nell’immensità del “concavo cielo”. Un disegno sempre
diverso, nuovo, che cambia con il cambiare del tempo.
L’azienda Pratic, con i suoi centoquaranta dipendenti, è oggi guidata
da Edi e Dino Orioli. In mezzo secolo di storia, dal 1960 in poi,
ha trasformato il modo di concepire le abitazioni sin dalla loro
progettazione, rivoluzionando l’idea del vivere open air, grazie
a innovazioni, brevetti e una qualità totale che accomuna ogni
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singolo progetto. Tutte le soluzioni proposte nascono a Fagagna, in
provincia di Udine, all’interno del laboratorio di idee Pratic Concept,
secondo criteri di tecnologia, innovazione, eccellenza dei materiali e
sostenibilità ambientale.
Strength and lightness, elegant design and a brand new colour,
together with maximum practicality and extreme reliability. This is the
design paradigm behind products by Pratic, a reference point in the
design and creation of awnings, pergolas and outdoor structures.
They are also the salient features that have always been a part of
military aircraft design. Perhaps this is one of the reasons that Pratic
was chosen by the Italian Airforce and the Ministry of Defence to
make the Rivolto air base a little more comfortable. In a strategic
location near Udine, since 1st March 1961, the base has been home
to the PAN – Italy’s national aerobatic squadron. Here pilots train on
the unmistakable Aermacchi MB-339, the two-seat aircraft used for
advanced training. Rivolto is also the place where the amazing aerial
exhibitions of the del 313th Aerobatic Training Group the “Frecce
Tricolori” begin. The team is the pride of Italy and much-appreciated
worldwide.
Opera and Rialto were the solutions chosen for this military airport.
The first was installed in the hangar area that houses the legendary
Ponies, while the second was installed outside the museum area
to ensure the comfort of staff and visitors to the structure. Made to
measure in terms of size, finish and optionals, both pergolas combine
the best solutions in materials and design. There is also an aspect that
goes beyond their material component and their high performance
– an immaterial feature that is part of Pratic, a fabric of values made
up of constancy, dedication and passion for their work, through the
continual research by the technical staff, which appears the same as
that of the pilots and staff at the Rivolto di Codroipo base. The product
identity, the strength that guides Pratic’s creations, interacts with the
historic and cultural heritage that the place symbolises. It is a world
made up of dynamism, teamwork, high-tech and enthusiasm, mid-way
between tradition and progress, between innovation and unbreakable
patriotic spirit.
The essential nature of the design, simple and minimalist, can be seen
immediately in Rialto, the latest generation pergola installed in front of
the Frecce Tricolori museum. The version is self-supporting and stands
out for its large size, covering a 10x7 m surface. The two modules
placed side by side create a wide, comfortable space. The canvas
ensures protection from sun and rain and can be retracted if needed,
thanks to its remote controlled motor. The Rialto structure also has a
customised finish, in the characteristic blue of the PAN aircrafts. To
commemorate an important milestone for the company, the pergola
in Rivolto has been fitted with special LED lighting that recreates the
colours of the Italian flag.
The same pure design and fundamental weather protection can be
seen in Pratic’s second pergola – the bioclimatic Opera. This is also
self-supporting and is positioned opposite the hangars. It has an iron
grey structure for minimal impact on the surrounding environment,
the beautiful Alpine landscape, surrounded by the Friuli Dolomites.
Like the Frecce Tricolori the two pergolas are advanced forms of
beauty that soar in the sky – in a different way – making it even more
attractive. They invite you to look up, entranced by the magic that
only the immense blue sky is capable of, admiring the design that they
create in the ‘great blue yonder’. A design that is always new and
different, one that changes with time.
Today Practic has one hundred and forty staff and is led by Edi and
Dino Orioli. In half a century of history, from 1960 to the present
day, it has transformed the idea of housing, right from their design,
revolutionising the idea of living in the open air, thanks to the
patented, top quality innovations that lie behind every project. All the
solutions developed begin in Fagagna, in the province of Udine, in the
Pratic Concept ideas workshop, following the criteria of technology,
innovation, excellent materials and environmental sustainability.
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 Funzionalità
e massima
personalizzazione
per le pergole blu con
illuminazione tricolore
fornite da Pratic.
Functionality and maximum
customisation for the blue
pergola with ‘Italian
flag’ lighting
by Pratic.

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 Rialto e Opera sono i due modelli di pergole scelte per la base
dell’Aeronautica Militare di Rivolto. Un progetto prestigioso che
conferma la capacità di Pratic di fornire soluzioni dall’alto valore
aggiunto sia sotto il profilo estetico sia sotto l’aspetto tecnologico-
funzionale. Un intervento dal forte valore simbolico, che evidenzia la
coerenza di intenti di un’azienda interamente made in italy chiamata
a esprimere i propri valori d’eccellenza, rigore e innovazione che
sono riconosciuti anche ai velivoli delle “Frecce tricolori”.
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Rialto and Opera are the two pergolas chosen for the Italian Airforce
base in Rivolto. It is a prestigious project that confirms Pratic’s ability
to provide high added value solutions, both in terms of aesthetics
and in terms of technology and function. It is a strongly symbolic
project which highlights the coherence of a design by a 100% Italian
company, called on to express its values of excellence, rigour and
innovation, which it shares with the “Frecce tricolori” aerobatic team’s
aircraft.
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 XXIV design focus object
minà silvio stefani
azienda Minacciolo
materiale acciaio
dimensioni su misura
colori e finiture ruggine
Una cucina per esterni che interpreta al meglio lo stile urban di
Minacciolo, una finitura unica e originale che va ad affiancarsi alla
classica versione in acciaio nero goffrato e all’innovativa versione
in acciaio ossidato per interpretare un gusto diverso: la cucina Minà
nella nuovissima finitura ruggine rielabora il carattere vintage e il forte
richiamo alla tradizione che sono nel dna del progetto. Il caratteristico
colore della ruggine, dalle tonalità calde, rende la cucina accogliente
e contemporanea, conferendole un’immagine used in linea con
le tendenze dell’interior design. Ma non si tratta unicamente di
sensazioni estetiche. La nuova finitura è infatti molto piacevole al
tatto, perché trasmette tutta la rugosità della vera ruggine, materica
e vissuta. A isola o a parete, la cucina Minà può essere realizzata
in varie dimensioni, per soddisfare le esigenza del cliente. Le basi,
modulari, possono essere infatti combinate tra loro a piacere.
Il piano di lavoro è in quarzite, ma può essere disponibile in
un’ampia gamma di materiali, molti dei quali propri della tradizione
italiana per completare un progetto 100% made in italy.
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firm Minacciolo
material steel
dimensions custom-made
colours and finishes rust
An outdoor kitchen perfectly interpreting Minacciolo’s urban style,
with a unique, original finish available in addition to the classic
embossed black steel version and the innovative oxidised steel version
to interpret a different kind of taste: the Minà kitchen with the brand
new rust finish affirms the vintage character and the strong draw of
tradition in the project’s heritage. The characteristic warm hues of
the rust colour add a cosy, contemporary note in the kitchen, giving
it a lived-in look in line with the latest trends in interior design. And
it is more than just a matter of aesthetic sensations: the new finish is
particularly pleasant to the touch, with rough, lived-in texture of real
rust. Whether on an island or on a wall, the Minà kitchen is available
in various sizes to meet customers’ different requirements, combining
modular basic units as desired.
The worktop is made of quartzite and in a vast range of alternative
materials, many of which come from the Italian tradition, to complete
a project that is 100% made in Italy.
08/05/17 11:09
 Gli
inserti
luminosi a luce
diffusa sottolineano
le linee essenziali della
pergola Gennius Vega.
Diffuse light inserts
underline the simple
lines of the Gennius
Vega pergola.
gennius vega ke design department
azienda KE
materiale alluminio (struttura)
dimensioni 1300x700 cm (modulo fino a 3 campate)
colori e finiture ampia gamma di colori RAL
La luce è il tratto distintivo di Gennius Vega, la pergola dal design
lineare che si contraddistingue per gli innovativi inserti luminosi a
luce diffusa posizionati lungo guide e colonne. Un dettaglio che
completa la struttura e la eleva a vero e proprio complemento
d’arredo. La luce valorizza infatti l’estetica accattivante della pergola,
mentre i punti luce donano un senso di leggerezza alla struttura e
ai profili in alluminio dallo stile essenziale. La versatilità di utilizzo
si coniuga alla pulizia delle forme: gronda e montanti, inseriti sulla
stessa linea, non si vedono, così come la viteria e i fissaggi. Inoltre,
grazie al sistema Vertika Gennius, la pergola può essere chiusa con
tende a caduta laterali e frontali, definendo il grado di schermatura
desiderato e offrendo protezione dall’aria, dall’acqua e dal vento. La
completa modularità oltre all’elevata possibilità di personalizzazione,
consentono di soddisfare molteplici esigenze di spazio e necessità
architettoniche. È possibile scegliere diverse tonalità sia per la
struttura, sia per il colore dei tessuti, mentre i profili a inserto si
possono modificare grazie al sistema di aggancio e sgancio rapido.
OBJECT-KE.indd 24
firm KE
material aluminium (frame)
dimensions 1300x700 cm (module of up to 3 bays)
colours and finishes wide range of RAL colors
Light is the distinctive feature of Gennius Vega, a pergola of linear
design that stands out for its innovative diffuse light inserts positioned
along the guides and columns: a detail that completes the structure
and qualifies it as a true item of home design. Light underlines the
pergola’s attractive style, while light spots add a sense of lightness
to the simple frame and aluminium profiles. Versatility combines with
clean form: the eaves and uprights inserted along the same line are
invisible, as are the screws and anchoring hardware. The Vertika
Gennius system allows the pergola to be closed with curtains that
fall to the front and sides, providing the desired degree of screening
with shelter from the air, water and wind. Complete modularity and
plenty of potential for customisation allow the system to be adapted to
meet different spatial and architectural requirements. Different colours
are available for the frame and fabrics, while the profiles may be
modified thanks to a rapid connect and release systems.
08/05/17 11:09
 XXVI design focus object
La
customizzazione
è garantita dalla
possibilità di scegliere
tra quasi 200 diversi colori
per le superfici.
Almost 200 surface
colours are available for
customising items
of furniture.
bloc sunbeach atle tveit and lars tornøe
azienda Vestre
materiale legno, acciaio
dimensioni 1356x1451xH915 mm
Multifunzionalità, modularità, utilizzo di materiali naturali e uso del
colore: sono queste le caratteristiche degli arredi per esterni di Vestre,
progettati per trasformare le aree comuni delle città con dinamismo,
vitalità e spirito di condivisione. L’attitudine eco-friendly dell’azienda
si traduce nella progettazione di prodotti clima-neutrali e di lunga vita,
capaci di resistere anche alle condizioni atmosferiche più estreme.
Ne è un esempio Bloc Sunbeach, una seduta pensata per prendere
il sole e godersi momenti di relax. Nasce dall’abbinamento di legno
e metallo colorato e propone la stessa piega diagonale che è il tratto
distintivo dell’intera gamma di mobili Bloc. La panchina può essere
utilizzata da sola o disposta in file, alternando sedute di varie misure
per creare uno spazio di sosta e di socializzazione sia in contesti
urbani sia in paesaggi più naturali e meno antropizzati.
In tutti i prodotti Vestre, i dettagli in acciaio sono galvanizzati a caldo
e concepiti per durare a lungo, con una garanzia a vita contro la
ruggine, mentre il legno è certificato PEFC che attesta l’utilizzo di pino
della Scandinavia di alta qualità impregnato di olio di semi di lino.
OBJECT-VESTRE-OK.indd 26
firm Vestre
material wood, steel
dimensions 1,356x1,451xH915 mm
Multifunctionality, modularity, use of natural materials and colour:
these are the key features of Vestre outdoor furnishings, designed
to transform public spaces in the city with dynamism, vitality and
community spirit. The company’s eco-friendly philosophy is expressed
in long-life climate-neutral products capable of withstanding even the
most extreme weather conditions. Such as Bloc Sunbeach, a chair
designed for sun-tanning and enjoying moments of relaxation, made
out of wood and coloured metal with the diagonal fold that is the
distinguishing feature of Bloc’s entire range of furnishings. Benches
may be used alone or in rows, alternating seats of different sizes to
create a space for resting and socialising in the city or in a natural
landscape.
In all Vestre products, the steel trim is hot galvanised and designed
to be long-lasting, with a life-long guarantee against rust, while wood
is PEFC certified to attest to use of top quality Scandinavian pine
impregnated with linseed oil.
11/05/17 18:59
 maestro corradi design department
azienda Corradi
materiale alluminio (struttura), telo o lamelle in alluminio (copertura)
dimensioni 700x700 cm max (modulo singolo, versione con telo)
colori e finiture RAL o colori speciali
Una soluzione per vivere open air in qualsiasi condizione climatica,
una struttura autoportante in alluminio (disponibile anche la versione
addossata a parete), con copertura dotata di telo scorrevole a
impacchettamento oppure di lamelle orientabili: Maestro è la pergola
che offre la possibilità di personalizzare lo spazio outdoor in base
alle proprie esigenze estetiche e funzionali. La doppia tipologia di
copertura, telo o lamelle, permette infatti di interpretare al meglio
le abitudini di vita dello spazio esterno con due soluzioni entrambe
accattivanti nel design e performanti in quanto a prestazioni.
Entrambe le configurazioni rendono possibile accoppiare le
strutture senza raddoppiare il pilastro, arrivando quindi a coprire
efficacemente e in modo elegante anche superfici considerevoli,
rispondendo in modo puntuale alle richieste del settore contract.
Il telo a sua volta può essere curvo grazie a tubi calandrati, teso con
distanziali o lasco con lavorazione trapezoidale alternata offrendo
ulteriori potenzialità di customizzazione.
OBJECT-CORRADI.indd 24
firm Corradi
material aluminium (structure), canvas or aluminium blades (covering)
dimensions 700x700 cm max (single module, canvas version)
colours and finishes RAL or special colours
A solution for open air living in almost any weather, a self-
supporting aluminium structure, (also available in a wall-mounted
version), with a sliding, folding canvas or adjustable blades:
Maestro is a pergola that customises an outdoor space according
to your aesthetic and functional needs. The double type of
covering – canvas or blades – interprets outdoor living to the full,
and both solutions offer attractive design and high performance.
Both coverings can pair the structures without doubling the pillar,
elegantly and effectively covering even large surfaces, making them
ideal for the contract sector. The canvas can be equipped with
calendered tubes for a curved appearance, tightened with spacers
or left loose with alternating trapezoids for further customisation.
08/05/17 10:55
 XXVIII design focus project
pavimento stampato ideal work
progetto residenza privata
luogo Ostuni
progettista arch. Enrico Maria Cicchetti (Studio EMC Architect),
ing. Francesco Palmisano
committente privato
Un volume puro, essenziale, composto da una serie di setti in cemento
armato ruotati uno rispetto all’altro e chiuso da pareti verticali e
orizzontali in cristallo, un’addizione che si inserisce con discrezione
nell’architettura rurale e ospita un ulivo secolare: è un Glass Cube
il protagonista di questa ristrutturazione/recupero che rispetta un
paradiso fatto di ulivi e natura rigogliosa che fa da sfondo a un
gruppo di trulli riportati allo splendore di un tempo. Le soluzione
Ideal Work sono state utilizzate per i pavimenti interni, ottenuti
con il Pavimento Nuvolato, ma anche per i gradoni della piscina,
realizzati in Pavimento Stampato effetto roccia, che crea un piacevole
gioco di contrasto tutto naturale con l’azzurro dell’acqua e il verde.
Proprio all’esterno dove le condizioni di impiego sono più difficili,
questa soluzione offre le migliori garanzie prestazionali grazie alla
struttura monolitica del pavimento. Dal punto di vista estetico invece,
il Pavimento Stampato viene creato “scolpendo” la pelle del materiale
mediante stampi appoggiati e pressati nel calcestruzzo fresco, in
modo da riprodurre il disegno e la tessitura di un pavimento in pietra.
PROJECT-IDEAL-WORK.indd 28
project private home
location Ostuni
designer Enrico Maria Cicchetti (Studio EMC Architects),
Francesco Palmisano (engineer)
client private
A pure, essential volume, made up of a series of rotated concrete
elements enclosed by vertical and horizontal glass walls, a discrete
addition to the rural architecture, housing a centuries-old olive tree:
a Glass Cube is the protagonist of this renovation/redevelopment and
respects a paradise filled with olive trees and verdant nature that are
the backdrop to a group of trulli restored to their past splendour. Ideal
Work solutions have been used for the indoor flooring (Pavimento
Nuvolato) and for the pool steps (rock-effect Pavimento Stampato),
creating an entirely natural, pleasant contrast between the greenery
and the blue water. This solution offers the best performance outdoors,
where conditions are more difficult, thanks to the monolithic structure
of the flooring. From an aesthetic point of view, Pavimento Stampato
is created by ‘sculpting’ the skin of the material with molds pressed
into the fresh concrete, to reproduce the design and texture of flooring
in stone.
©MassimoGrassi
08/05/17 11:12
 ©Brett Boardman
pietre native mineral grey casalgrande padana
progetto residenza privata
luogo Griffith (Australia)
progettista Justin Quinian_The Quinian Group
committente privato
Un edificio composto da due volumi distinti, quello che ospita la zona
giorno contraddistinto da un’immagine leggera e dinamica fatta di
trasparenze e tagli obliqui, quello che ospita la zona notte, la parte
più privata della casa, più statico e massivo con un impianto regolare
e un involucro in muratura. È questo il concept che regola l’impianto
planimetrico di questa villa a Griffith in Australia immersa in un
ampio spazio verde nel quale l’edificio si inserisce con il suo sedime
articolato. La piscina funge di fatto da elemento di collegamento tra
la casa e un piccolo volume che ospita uno spazio di relax all’aperto.
Proprio per la pavimentazione outdoor è stata scelta la collezione
Mineral Chrom di Pietre Native (colore Mineral Grey), la linea di
grès porcellanato pienamente vetrificato di Casalgrande Padana
fortemente caratterizzata da più tonalità cromatiche con effetti
strutturati tridimensionali. La particolare finitura superficiale rende
Mineral Chrom ideale anche per la pavimentazione bordo piscina
o per spazi esterni in genere.
PROJECT-CASALGRANDE-PADANA.indd 28
project private home
location Griffith (Australia)
designer Justin Quinian_The Quinian Group
client private
A building with two distinct volumes, one that houses the living area,
with a light, dynamic image made up of transparencies and oblique
angles, and one that houses the bedroom area, the most private part
of the home, more static and imposing with a regular layout and
a brick casing. This is the concept behind the floor plan of this villa
in Griffith, Australia, immersed in a large green space in which the
house and its well-constructed grounds sit. The swimming pool is a
connecting element between the house and a small area that houses
an open-air relaxation space. The outdoor flooring is Pietre Native
(colour Mineral Grey) from the Mineral Chrom collection, the range
of fully vitrified porcelain stoneware by Casalgrande Padana, strongly
characterised by several colour shades with structured, 3-D effects.
The special surface finish also makes Mineral Chrom ideal for tiling
around a swimming pool or outdoor spaces in general.
11/05/17 19:01
 XXX design focus project
design industry ceramiche refin
progetto villa privata Beugen
luogo Beugen (Olanda)
progettista Lucien van de Ven (B Dutch Interior),
Mari Wanssum (piscine)
committente privato
Un linguaggio contemporaneo espresso da volumi essenziali che
si sviluppano orizzontalmente e si integrano a definire un impianto
planimetrico chiaro e razionale: Ceramiche Refin è stata protagonista
del progetto di una villa privata a Beugen, in Olanda, fornendo
la collezione Design Industry per gli ambienti indoor e outdoor.
L’aspetto vissuto caratteristico di questa linea dall’aspetto “urban”
che rimanda a immagini tipiche della città metropolitana, si integra
in modo armonico con i toni chiari delle pareti, gli arredi eleganti
e gli elementi naturali dell’esterno. Nel giardino, le lastre ceramiche
Design Industry nel colore Oxyde Light nella versione strutturato per
esterni (formato 60x60 cm), incorniciano la splendida piscina dalla
geometria regolare. La finitura patinata tipica dei metalli ossidati
e il segno grafico che rimanda all’immagine di una lamiera
antiscivolo, dialogano con i riflessi dell’acqua in un’alternanza di
toni chiari e scuri. Proprio le particolari caratteristiche tecniche e il
grip superficiale che è in grado di garantire, ne permette l’impiego
all’aperto e a bordo piscina.
PROJECT-CERAMICHE-REFIN.indd 30
©Souraya Hassan
project Beugen private villa
location Beugen (Holland)
designer Lucien van de Ven (B Dutch Interior),
Mari Wanssum (swimming pools)
client private
Contemporary style expressed in essential volumes that develop
horizontally and combine to create a clear, rational layout: Ceramiche
Refin is the protagonist in a private villa project in Beugen, Holland,
with its Design Industry collection used for both indoor and outdoor
spaces. The characteristic used appearance of this ‘urban’ range that
suggests typical metropolitan city style combines perfectly with the
pale walls, elegant furnishing and natural outdoor elements. In the
garden, 60 x 60 cm Design Industry outdoor tiles in Oxyde Light,
frame a splendid, rectangular swimming pool with a regular shape.
The shiny finish typical of oxidised metals and the graphic style that
suggests a non-slip sheet, create alternating pale and dark shades
in an interplay with reflections on the water. The collection’s special
surface and grip make it suitable for outdoor and swimming pool use.
11/05/17 19:01
 boston ct165, traction kit evo resstende
progetto residenza privata
luogo Malcesine (VR)
progettista Angelo Furia
realizzazione Arredocasa Zamboni
Tra lago e montagna, tra la natura secolare degli ulivi e le pareti
di roccia a picco sul lago: in questa location suggestiva a Malcesine,
sull’alto lago di Garda, Resstende ha sviluppato una soluzione
integrata, che garantisce la perfetta simbiosi tra design e funzionalità.
Un’architettura moderna che si inserisce al meglio nel contesto nella
quale le schermature diventano componente integrante ed espressiva
dell’edificio. Per questo progetto è stato impiegato il sistema a rullo
motorizzato Boston CT165 abbinato al dispositivo di trazione forzata
Traction Kit EVO. Le esigenze della committenza erano quelle di
poter vivere un grande spazio esterno con un’adeguata copertura,
godendo della splendida vista sul lago. I tre moduli Boston hanno
una larghezza di circa 4 m per un’altezza di 7 m. Una soluzione
tecnica ed estetica per schermature di qualità e di grande impatto
architettonico; un sistema ideato appositamente per esterni, allo
scopo di attribuire un’efficace tensione al telo in applicazioni verticali
e orizzontali, assicurando maggior stabilità alla tenda anche in
presenza di forte vento.
PROJECT-RESSTENDE.indd 28
project private home
location Malcesine (VR)
designer Angelo Furia
realisation Arredocasa Zamboni
In an atmospheric location in Malcesine, on upper Lake Garda,
between the lake and the mountains, between centuries-old olive
trees and rock walls perched high above the lake, Resstende has
created an integrated solution that is the ideal combination of design
and functionality. Modern architecture that harmonises perfectly with
its setting, in which the blinds become an integral and expressive
element of the building. This project uses Boston CT165 motorised
roller blinds with an EVO Traction Kit device. The client wanted to be
able to experience a large outdoor space with an adequate covering,
and enjoy a splendid view of the lake. The three Boston modules
are about 4 m x 7 m high. This is a high tech, aesthetic solution for
quality screening with a striking architectural effect, an outdoor system
specially created to give tension to the canvas when used vertically
or horizontally, ensuring greater stability even in high winds.
11/05/17 19:02
 XXXII design focus review

Horizen® Aluminium Betafence

Un sistema frangivista e frangivento A privacy solution and windbreaker

costituito da listelli realizzati in
alluminio verniciato a polvere argento
o antracite, impilabili uno sopra l’altro
secondo l’altezza desiderata: Horizen®
Aluminium è la serie di pannelli
modulari in metallo cangiante che
consentono di creare raffinati spazi
di privacy e organizzare al meglio
terrazzi e spazi esterni. Estremamente
resistenti all’acqua e agli agenti
atmosferici, non arrugginiscono
e richiedono ridotta manutenzione.
system made up of silver or anthracite
powder coated aluminium panels,
which can be stacked one on top of the
other to the desired height: Horizen®
Aluminium is a series of modular,
iridescent metal panels that allow you
to create elegant private spaces and
perfectly organise terraces and outdoor
areas. Extremely resistant to water and
atmospheric agents, they are rust-proof
and require little maintenance.

www.betafence.it

Set Ceramica Sant’Agostino

Dalla lavorazione manuale di casseri From the manual processing of

di cemento proposta da Concrete,
all’armatura di un tappeto a righe
intrecciate di cotone immerso nel
cemento di Dress, dalla palladiana
di marmo affondato nel cassero di
Gem, fino al patchwork ricavato su
un’essenza naturale di legno danese
per la versione Wood e ai muri
verniciati o scrostati dall’intonaco per
Wall: sono molte le ispirazioni creative
e materiche, che danno origine alla
collezione di grès porcellanato Set.
formwork in Concrete, to the weft of
entwined stripes in a cotton carpet set
in concrete of Dress, the marble paving
embedded in the formwork of Gem, the
patchwork created in natural Danish
wood in Wood, to the walls painted or
stripped of plaster in Wall: a multitude
of materials and creative inspirations
lie behind the Set collection of rectified
porcelain tiles.

www.ceramicasantagostino.it

Thelma, Louise Déco - The Italian Decking Company

Due proposte per l’arredo outdoor che
utilizzano materiali naturali, resistenti
agli agenti atmosferici e all’usura,
perfetti per giardini, verande o terrazzi.
Thelma, essenziale e lineare, è
realizzata in teak invecchiato che dona
agli arredi un fascino naturale, elegante
e senza tempo. L’essenza è trattata
in modo da proteggerla da qualsiasi
fattore atmosferico offrendo stabilità
cromatica nel tempo. Louise è invece
realizzata in alluminio con rivestimento
dei telai in corda nel colore grigio.
Two new pieces of outdoor furniture
with natural, high quality materials
that are weather resistant and hard
wearing, perfect for gardens, verandas
or terraces. Essential, linear Thelma
is made of aged teak that gives it a
natural, elegant, timeless appeal. The
wood is treated to protect if from all
kinds of weather and to ensure that
colour does not fade over time. Louise
is made of aluminium with an elegant
grey rope covering for the frame.

www.decodecking.it

Buxy Flammé Cotto d’Este

Un’immagine riconoscibile conferita A recognisable image created using

da uno stampo in resina ottenuto dal
calco di una pietra fiammata che
ripropone lo shock termico tipico della
fiammatura che provoca la dilatazione
della pietra e la conseguente
rugosità: Buxy Flammè è la collezione
disponibile anche nella versione
20 mm, perfetta per pavimentazioni
esterne di zone residenziali e aree
pubbliche e per l’installazione a secco
(su erba, sabbia o ghiaia, su supporti
regolabili o autolivellanti).
a resin mould from a stone cast with
a flash effect. Singeing the surface of
the stone with a flame jet produces
an abrupt temperature change that
makes the stone expand and creates
its typically rough finish. Buxy Flammè
is also available in a 20 mm version,
perfect for outdoor paving in homes
and public areas and for dry laying
(on grass, sand or gravel, on adjustable
or self-levelling supports).

www.cottodeste.it

RASSEGNA-DF.indd 32 11/05/17 19:15

 Material Stone Cerim_Florim Group

Sono 9 le suggestive pietre essenziali 9 essential, evocative stones make up

di cui si compone la collezione
Material Stone di Cerim. Proposte dal
carattere differente che attraverso uno
sguardo contemporaneo riscoprono
le atmosfere legate alla tradizione
combinando l’unicità delle sfumature
naturali con la perfezione della
tecnologia industriale. Numerosi
formati, anche di grande dimensione,
e due centimetri di spessore per essere
impiegate anche all’esterno.
the Material Stone collection by Cerim.
Through a modern reinterpretation, their
different character allows us to discover
a feeling of tradition, combining the
unique character of natural effects with
the perfection of industrial technology.
They come in a wide range of sizes,
including large formats, and are two
centimetres thick, which allows them
to also be used outside.

www.cerim.it

Tino Colavene
design Alessandro Paolelli

Pensato per utilizzare al meglio lo Designed for optimal use of outdoor

spazio outdoor, Tino è un lavabo-
lavatoio in ceramica dalle forme
capienti (60x50 cm) e dalle linee
eleganti e pulite ispirate alla tradizione.
Il bacino, corredato da piano inclinato
integrato per il bucato a mano, può
essere abbinato a una struttura sospesa
in metallo con finitura Corten (patinato
effetto ruggine) dotata di base per
riporre oggetti e attrezzi.
spaces, Tino is a capacious (60x50 cm)
ceramic washbasin – laundry sink
with an elegant, minimalist design
inspired by tradition. The basin,
with an integrated sloping top for
handwashing, can be combined with
a Corten (rust coated effect) suspended
metal structure with a base for storing
objects and equipment.

www.colavene.it

Provoak 20mm Emilceramica

Provoak 20mm offre la possibilità di Provoak 20mm allows you to create

realizzare spazi esterni di grande
valore estetico, senza rinunciare alle
prestazioni tecniche. Le caratteristiche
specifiche della serie permettono di
integrare perfettamente il materiale
con l’ambiente circostante, offrendo la
possibilità di creare in modo semplice
ed efficace camminamenti e percorsi
outdoor. L’alto spessore garantisce
un’elevata resistenza rendendolo
ideale negli ambienti interni ed esterni
pubblici.
extremely attractive outdoor spaces
that offer high-tech performance. The
special features of the series mean that
the material integrates perfectly with the
surrounding environment, for a simple,
effective way to create outdoor paths
and walkways. Increased thickness
makes it extremely hard wearing:
perfect for indoor and outdoor public
spaces.

www.emilgroup.it

H-Bench ECO-oh!
design Studio Segers

Scarti plastici che si trasformano in Used plastic transformed into design

elementi di design, caratterizzati da
texture e forme uniche, utilizzabili
anche in esterno: ECO-oh! presenta
H-Bench, la sinuosa panca in
poliolefina disponibile in due versioni,
con o senza schienale, ottenuta dalla
sequenza potenzialmente infinita di
elementi modulari uniti da un sistema
di connessione. Ogni elemento è
disponibile in 6 differenti colori.
La panchina può essere ancorata
al suolo tramite un sistema di bulloni.
elements, featuring unique shapes
and textures that can also be used
outdoors: ECO-oh! presents H-Bench,
a sinuous polyolefin bench available in
two versions, with or without a back,
obtained from a potentially endless
sequence of modular elements joined
by a connecting system. Each element
is available in 6 different colours.
The bench can easily be anchored
to the ground using bolts.

www.eco-oh.com

RASSEGNA-DF.indd 33 11/05/17 19:15

 XXXIV design focus review

Linea Mini Faraone

Eleganza e discrezione grazie al Elegant and discrete, thanks to its

profilo anodizzato argento satinato
e al vetro temperato stratificato con
numerose finiture (neutro, trasparente,
opaco, colorato), altissime performance
del sistema con portata 200 kg/
mq escluso il peso del vetro 8+8 mm
(test aggiornati a 250 kg/mq): Linea
Mini è la collezione di pensiline nata
per sporgenze ridotte fino a 100 cm,
ideale per ingressi o frangisole che
dona un tocco alla facciata grazie
all’integrazione della luce LED.
silver anodised aluminium structure
and tempered laminated glass in a
range of finishes (neutral, transparent,
opaque and coloured). An extremely
high performance system that supports
200 kg/m2, excluding the weight of
the 8+8 mm glass (tested up to 250
kg/m2). Linea Mini is a collection of
glass canopies with reduced protrusion,
up to 100 cm, ideal for entrances or
sunshades that give a unique touch to the
facade thanks to integrated LED lights.

www.faraone.it

Pluvia Ethimo
design Luca Nichetto

Pluvia, la versatile poltroncina per Pluvia, the versatile outdoor armchair,

esterni, nasce dall’accostamento di una
struttura in alluminio con una scocca
in fibra sintetica intrecciata, la cui
lavorazione vuole essere un rimando
alle sedute tanto diffuse nelle piazze
italiane negli anni 80. La struttura
assicura una solida base d’appoggio
donando al tempo stesso slancio e
leggerezza alla seduta, mentre lo
schienale ampio e avvolgente
dona il massimo comfort e una perfetta
ergonomia.
is a combination of an aluminium frame
with a woven synthetic fibre body, with
deliberate echoes of the chairs that
were widespread in Italian piazzas in
the 1980s. The structure gives a solid
base and, at the same time, lightness
to the seat, while the large, enveloping
chair back offers maximum comfort
and is perfectly ergonomic.

www.ethimo.it

Memento20 Marazzi

Utilizzata sia a pavimento che a
rivestimento, nella versione strutturata
20 mm si presta per l’uso in outdoor
posata tradizionalmente a colla o
a secco su ghiaia, erba o sabbia:
Memento20 si ispira a manufatti
artigianali in cemento dalla forte
matericità e dal carattere industriale e
grezzo. La gamma cromatica si amplia
(cinque colori Old White, Canvas,
Silver, Mercury e Taupe) e la variabilità
grafica è accentuata dalle diverse
finiture: naturale, velvet e strutturata.
Used for floors and walls, the
20 mm structured version is perfect for
outdoor use when traditionally laid with
adhesive or dry laid on grass, gravel
or sand. Memento20 is inspired by
handcrafted concrete objects with a
textured, raw, industrial character. The
colour range has been enlarged with
five colours (Old White, Canvas, Silver,
Mercury and Taupe) and its graphic
variability is accentuated by different
finishes (Natural, Velvet and Structured).

www.marazzi.it

Outnature Listone Giordano

Una finitura a base di oli naturali che
conferisce al legno altissima resistenza,
offrendo protezione uniforme sulla
superficie di ogni lista lungo i quattro
lati ed evitando l’assorbimento di
umidità dalla faccia inferiore, fonte
frequente di spacchi e fessure:
Outnature non imbrunisce la superficie
del legno ed è perfetta per la collezione
outdoor, realizzata con l’innovativo
profilo bombato che favorisce il
deflusso delle acque e dotata di sistema
di fissaggio brevettato Clip JuAn®.
A highly resistant vegetable oil-based
finish for outdoors offering uniform
protection on all four sides of the
board, to protect against humidity
underneath, a frequent cause of splits
and cracks. Outnature prevents the
surface of the wood from darkening
and is perfect for the outdoor collection,
created with an innovative rounded
edge that helps water runoff and the
patented Clip JuAn® fastening system.

www.listonegiordano.com

RASSEGNA-DF.indd 34 11/05/17 19:16

 Massivi Itlas
design Massimiliano e Doriana Fuksas

Una serie di arredi per esterni completa
di tavolo, sedie, tavolino, divano e letto
prendisole realizzati in legno di iroko
trattato, un materiale antico al quale è
stato dato una forma contemporanea.
La nuova linea propone infatti linee
spigolose e dai tagli diagonali e
costituisce un completamento della
collezione per interni per offrire un total
look avendo a disposizione anche una
linea di mobili per l’outdoor.
A collection of outdoor furniture with
a table, chairs, occasional table, sofa
and sunbed made of treated iroko, an
ancient material that has been given a
contemporary form. The new outdoor
range has an angular design with
diagonal lines and complements the
interior collection, to offer a total look.

www.itlas.it

System L2 Lea Ceramiche

Con proprietà antiscivolo, facile Non-slip, easy to clean and with

da pulire e con una percentuale
di assorbimento d’acqua minima,
System L2, la proposta in grès da
20 mm è il materiale più adatto per
la pavimentazione anche di piscine.
Un’ampia gamma di formati, texture
e colori per assicurare la perfetta
continuità tra pavimenti interni ed
esterni grazie alle proposte più
materiche effetto pietra e cemento,
alle più naturali soluzioni in legno.
minimal water absorption System L2,
the 20 mm ceramic tile, is perfect for
paving, including around swimming
pools. A wide range of formats,
textures and colour ensure optimal
continuity between indoor flooring
and out, thanks to material solutions like
a stone and concrete effect and more
natural solutions in wood.

www.ceramichelea.com

Incline Minotticucine
design Alberto Minotti

Incline è un monoblocco monomaterico Incline is a pure stone monobloc kitchen

in pietra che racchiude nel nome
la propria peculiarità: una perfetta
angolatura che permette la fruizione
di ciascun lato di una composizione
che, senza elementi di discontinuità,
si propone essa stessa come elemento
unico e di rottura. La struttura è in
acciaio inox, la vasca in pietra
con piletta nascosta e l’erogazione
dell’acqua avviene mediante un foro
praticato sulla pietra, perfetta per
l’outdoor.
whose name encapsulates its special
feature: a perfect angle that allows
you to use every side of a composition
whose harmonious whole is a unique
and highly striking element. It has a
stainless steel structure, a stone sink with
a hidden drain and water is supplied
through a hole in the stone: perfect for
outdoors.

www.minotticucine.it

Outdoor Modulnova
design Andrea Bassanello

Rigore nelle linee e razionalità A rigorous design and rational

nell’organizzazione degli spazi
per una collezione che arricchisce
con gusto ogni contesto en plein
air: il nuovo progetto Outdoor è
caratterizzato dall’impiego di acciaio
verniciato con polveri epossidiche
e pietra piasentina, materiali
ideali per resistere all’azione degli
agenti atmosferici. Una proposta
che racchiude tutte le tecnologie
disponibili per quanto riguarda cottura,
conservazione e lavaggio.
organisation of spaces for a collection
that tastefully enhances every outdoor
setting: the new Outdoor design
features steel coated with epoxy
powder and Piasentina stone, ideal
materials for resisting atmospheric
agents. High tech cooking, storage
and washing.

www.modulnova.it

RASSEGNA-DF.indd 35 11/05/17 19:16

 XXXVI design focus review
Uphill Nobody&Co.
design Nobody&Co (Alisee Matta, Giovanni Gennari)
Semplice ma geniale nell’affrontare
e risolvere un problema comune.
Dall’osservazione dei territori
disconnessi e del mondo delle biciclette
nasce Uphill, la sedia da esterno
realizzata interamente in alluminio a
prova di dislivelli, grazie alle gambe
regolabili autonomamente con sganci
rapidi come quelli del sellino della
bicicletta. Un componente tecnico che
diventa anche dettaglio estetico per
personalizzare la sedia.
www.nobodyandco.it
Playa Living Piscine Laghetto
design Luigi Spedini
Con i suoi rivestimenti esterni integrali
in fibra sintetica intrecciata a mano
nelle varianti white, grey e coffee,
Playa Living è la soluzione ideale per
momenti di relax anche all’aperto.
Una piscina facile da trasportare e da
installare anche in terrazza, perché
componibile e si riempie in sole due
ore. Morbidi cuscini modulabili,
disponibili nei colori natural, brown,
grey e water, circondano la superficie
d’acqua per dar vita a un progetto
d’arredo flessibile.
www.piscinelaghetto.com
RASSEGNA-DF.indd 36
A simple and genial way to solve a
common problem. An observation of
bicycles and uneven ground led to
Uphill, an outdoor chair made entirely
of aluminium that is perfect for uneven
ground, thanks to its independently
adjustable legs that rapidly unclip,
like those of a bike seat. A technical
component becomes an aesthetic detail
to customise the chair.
With an outer covering in hand-braided
synthetic fibre, available in white,
grey and coffee, Playa Living is the
ideal solution for relaxing outdoors. A
mini-pool that is easy to transport and
install even on a terrace – it can be
assembled and filled in just two hours.
Soft, adaptable cushions in natural,
brown, grey and water, surround
the water surface to give vitality to a
flexible furnishing design, perfect for
every moment of the day.
Positano, Rimini, Nizza, Portofino Nya Nordiska
Caratterizzata da tessuti e decorazioni
resistenti agli agenti atmosferici, la
nuova collezione per outdoor di Nya
Nordiska è ideale per l’arredo di
zone all’aperto. L’accurata scelta dei
filati e lo studio dei colori li rendono il
complemento perfetto per l’arredo di
balconi e giardini. Di notevole impatto
è Positano, il classico decoro a strisce
di Nizza-Stripe, i motivi carré molto
grandi di Nizza-Check e Portofino
con il suo intreccio di fibre naturali
e i coprenti toni pastello.
www.nya.com
Proterrace Drain Progress Profiles
design Targetti with Gensler
Per la protezione dei bordi delle
piastrelle e per un corretto deflusso
delle acque in balconi e terrazzi,
Progress Profiles ha studiato
appositamente un profilo in alluminio,
Proterrace Drain che, grazie a speciali
fori ad asola, facilita l’evacuazione
anche dell’acqua eventualmente già
filtrata sotto la pavimentazione.
È disponibile in sei colori diversi e,
grazie alla sua sporgenza limitata,
rimane un elegante elemento
decorativo dal design moderno.
www.progressprofiles.com
Featuring fabrics and decorations
resistant to atmospheric agents, the new
outdoor collection by Nya Nordiska
is ideal for furnishing open spaces.
Carefully selected fibre braid and
studied colours make it the perfect
complement for balconies and gardens.
The striking Positano, joins the single
colour Rimini, the classic stripes of
Nizza-Stripe, the oversize checks of
Nizza-Check and Portofino, with its
natural fibre braid and solid pastel
shades.
To protect the edges of tiles and allow
water runoff on balconies and terraces,
Progress Profiles has created an
aluminium edging profile, Proterrace
Drain. Its special slotted holes allow any
water that may seep under the tiles to
disperse. It is available in six different
colours and its limited protrusion make
it an elegant, decorative element with
a modern design.
11/05/17 19:16
 Cross Wood Panaria Group
La resistenza e la durevolezza della
ceramica incontrano la bellezza
primordiale e il calore del legno.
Il risultato è Cross Wood, una fitta
foresta in cui le varie fibre lignee si
alternano, si amalgamano l’una con
l’altra e, pezzo dopo pezzo, creano
composizioni e contrasti cromatici
sempre diversi. La collezione ceramica,
disponibile nello spessore da 20 mm
per l’outdoor è proposta nei modelli.
Ebony, Cynder, Buff, Dust, Bone.
www.panariagroup.it
Casilda Talenti
design Ramòn Esteve
Una collezione caratterizzata da sedute
ampie e confortevoli, sostenute da
cinghie elastiche adeguate per l’uso
esterno, nella quale anche le imbottiture
in quick dry foam sopportano
perfettamente gli agenti atmosferici:
Casilda trasmette una sensazione
di leggerezza propria dell’outdoor
anche grazie alla combinazione di
materiali per la struttura, che mescola
l’acciaio inox con il marmo e il legno
che compare tra i tavoli e i braccioli di
sedie, divani e poltrone.
www.talentisrl.com
RASSEGNA-DF-OK-1.indd 37
The strength and durability of ceramic
meets the natural beauty and warmth
of timber. The result is Cross Wood, a
dense forest in which the various wood
fibres alternate and blend with each VARIANT®
IL SISTEMA DI
other, piece by piece, to create unique
compositions and colour contrasts.
The ceramic collection is available with
a 20 mm thickness for outdoor use in
Ebony, Cynder, Buff, Dust and Bone. CERNIERE PER PORTE
PER EDIFICI PUBBLICI
Un sistema coordinato di cerniere e supporti di
regolazione. Sicurezza e qualitá certificate CE.
A collection featuring large,
comfortable chairs, supported by elastic
straps that are also suitable for outdoor VARIANT® VX
use, with a quick dry foam upholstery
that resists atmospheric agents perfectly.
gportate elevate fino a 400 kg
Casilda gives the feeling of lightness gregolabile in 3D
that is part of the outdoors, also thanks
to the combination of materials in its gnumerose finiture disponibili
structure, which combine stainless
steel with marble and wood in tables gper telai in legno, acciaio e alluminio
and the arms of chairs, sofas and
armchairs.
www.simonswerk.it
SIM Anz-2017 Architekten Variant IT halb 123x320+5 RZ indd 6 16/05/17
31 01 17 13:17
15:27
TOPS ON TOP
Cindy Crawford per Silestone Eternal Marquina

A product designed by Cosentino®

On Top

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 bt group
Programmi, passione e coerenza per progettare il futuro. Sono le linee
guida del percorso a lunga scadenza di BT Group, grazie alle quali
sviluppare, aggiornare e ampliare una gamma di prodotti interamente
made in Italy per un outdoor experience unica e indimenticabile. Design
contemporaneo, armonico e funzionale, strutture eleganti e minimali,
flessibilità e qualità di accessori e nei dettagli, garantiscono la massima
fruibilità degli spazi all’aperto, nei quali vengono installate le pergole e le
tende da sole realizzate dall’azienda brianzola. Un’innovazione costante
e concreta, una crescita continua testimoniata da numeri e dalla presenza
sul mercato, una realtà radicata fortemente nel territorio ma con una visione
internazionale che vuole accompagnare la vita open air di domani.
Plans, passion and consistency for designing the future: these are the
guidelines of the BT Group’s long-term strategy, to develop, update and
enhance a range of products entirely made in Italy for a unique and
unforgettable outdoor experience. Modern, harmonious and functional
design, elegant, minimalist structures, flexibility and quality of accessories
and details, ensure outdoor spaces are used to the full, with pergolas and
sun awnings produced by the company. Constant and concrete innovation,
continual growth demonstrated by figures and market presence, strong roots
in the local area but with an international vision that looks to the future of
open-air lifestyle.

FACTORY-BT-GROUP-OK-3.indd 39 16/05/17 13:12

 XL design focus factory
bt group
soluzioni innovative per l’outdoor experience
innovative solutions for the outdoor experience
Un passo alla volta, con coerenza e senza salti nel buio. È da sempre
la filosofia di Aristide Radaelli, AD di BT Group, e lo è anche oggi
quando l’azienda che guida è una delle protagoniste assolute del
mercato delle tende da sole e delle pergole. Fare un passo alla
volta vuol dire lavorare concretamente ogni giorno per migliorare
prodotti, processi e servizi. Occorre farlo con coerenza, partendo
dalla produzione, dalla qualità delle lavorazioni, dalle eccellenze
che il territorio brianzolo è ancora in grado di fornire. Solo in questo
modo, costruendo una cultura del lavoro solida e fortificata, si potrà
poi esprimerla al meglio attraverso i nuovi prodotti, le collaborazioni
con i progettisti, le referenze internazionali. L’evoluzione silenziosa di
BT Group ha portato a risultati duraturi nel tempo, a crescite costanti
e non saltuarie, a innovazioni concrete e tangibili per l’utente finale,
ad aggiornamenti di prodotti che nascono dallo studio delle versioni
precedenti. Un’evoluzione evidente e il quartier generale di Lesmo ne
è la testimonianza più esplicita. Lo stabilimento è cresciuto nel tempo e
oggi è un impianto produttivo moderno ed efficiente che integra, con
sinergie e meccanismi perfettamente oliati, le due anime dell’azienda,
i due settori più importanti del business. Quello delle tende da sole e
quello delle pergole, prodotti ad alto valore aggiunto che associano
estetica e tecnologia evoluta e rappresentano senza dubbio uno dei
trend del momento. Per far questo l’impianto produttivo, i macchinari
utilizzati e le tecnologie installate sono in costante aggiornamento e
anche in termini dimensionali lo stabilimento si è rapidamente evoluto.
Dopo i 5.000 mq inaugurati l’anno scorso, l’azienda sta valutando
ulteriori progetti di espansione con una ridefinizione complessiva del
layout di uffici e sala mostra. Cambiamenti che non hanno intaccato
minimamente la fluidità del processo, anzi hanno permesso di migliorare
ancora le caratteristiche produttive e qualitative per offrire una gamma
completa di soluzioni pensate per diverse condizioni d’impiego e in
grado di assicurare una personalizzazione dimensionale ed estetica
infinita. Una flessibilità garantita non solo dall’ampiezza della gamma
ma soprattutto dalla tipologia di un processo produttivo che prevede che
tutte le lavorazioni si svolgano negli stabilimenti di BT Group, compresa
la fonderia che fornisce le fusioni in alluminio per le strutture di tende e
pergole. Queste caratteristiche permettono di soddisfare richieste diverse
in un tempo contenuto, offrendo un servizio qualitativo elevato sotto
tutti gli aspetti. Proprio sui profili per le pergole negli ultimi anni è stato
fatto un grande lavoro e i modelli si sono moltiplicati: oggi la gamma
conta ben 38 versioni, con esponenziale incremento dei componenti
che danno vita alle strutture. Dimensioni, geometrie, estetica, accessori e
complementi che una pergola bioclimatica può oggi offrire necessitano
di un totale controllo della filiera per poter rispondere ai requisiti finali
del prodotto ed essere disponibili al momento giusto. Senza dimenticare
il proliferare di colori e finiture diversi perché se è ancora vero che il
bianco rimane per le strutture di tende e pergole il colore dominante, il
grigio micaceo e il bronzo stanno rapidamente guadagnando terreno
e anche altri colori sono sempre più spesso richiesti. Ecco che allora, la
presenza di un impianto di verniciatura interno all’avanguardia diventa
un plus fondamentale perché permette di avere a disposizione sempre
56 colori con la possibilità di cambi veloci anche per lotti di dimensioni
FACTORY-BT-GROUP-OK-3.indd 40
text by Davide Cattaneo
photo by Ferdinando Sacco, BT Group
contenute. Proprio l’impianto di verniciatura è uno dei fiori all’occhiello
di BT Group, così come il confezionamento dei teli, siano essi tessuti
tecnici o PVC, nei quali si esprime al meglio la simbiosi tra la tradizione
manuale e l’evoluzione tecnologica. La flessibilità dell’azienda permette
infatti tempi di consegna certi anche su prodotti customizzati, un servizio
sempre più spesso ritenuto fondamentale soprattutto per quanto riguarda
le pergole.
Oggi, ogni singola tenda, pergola e vela è disponibile in tante varianti,
con possibilità di sviluppare forme esclusive, su misura. Il custom made
è parte integrante del dna aziendale, fiore all’occhiello di una capacità
progettuale e produttiva, indice di un’inesauribile vitalità e progresso.
Nel recente ampliamento, gran parte dello spazio è dedicato al
magazzino verticalizzato dei profili. Un’impostazione che permette di
gestire con più facilità i profili da 8 m che verranno poi dimensionati
e tagliati, grazie allo scorrimento degli stessi e al loro posizionamento
in verticale. Una soluzione pratica, che permette di risparmiare spazio
e facilita le operazioni di movimentazione da parte dell’operatore.
Nell’ampliamento sono state inserite anche nuove linee di assemblaggio
e imballaggio, sistemi sempre più evoluti per far fronte alle continue
richieste del mercato. La cura e l’attenzione ai dettagli è una costante
lungo tutto il processo produttivo sin dalle prime fasi. Dall’officina
meccanica che interviene manualmente per apportare eventuali
variazioni alle macchine, al taglio dei teli, svolto automaticamente
da un sofisticato macchinario laser. Precisione e flessibilità grazie
alle quali BT Group è in grado di offrire soluzioni dalle caratteristiche
uniche e non comuni, come i 14 m di luce dei pergolati, massima
profondità realizzabile senza sostegni intermedi. In un mercato in rapida
evoluzione e in costante crescita infatti, il R&D interno all’azienda si
propone attivamente di ideare, produrre e commercializzare prodotti
innovativi, distintivi, grazie a creatività ma soprattutto a un know how
conoscitivo e tecnologico che si è consolidato nel tempo, indispensabile
per realizzare schermature solari di grande qualità.
Come le nuove Pergozip, pergole ombreggianti dal design puro e
minimale, realizzate in quattro diverse varianti, per soddisfare qualsiasi
esigenza funzionale e spaziale. Quattro diverse soluzioni ciascuna con
una propria identità, estetica e materica, tutte accomunate dalla pulizia
e dall’essenzialità delle linee.
La pergola R170 è il modello basic della gamma delle pergole. Pratica,
essenziale, con piantane frontali, è studiata per spazi più contenuti e
contesti più urbani. Con una dimensione massima di 600x500 cm e
piantane frontali di 13x13 cm, dotata di predisposizione per lo scarico
delle acque, risulta il perfetto complemento per terrazzi maxi size o
piccoli spazi green.
R171 ha dimensioni più importanti, 600x600 cm, ed è indicata per
ombreggiare strutture esistenti, come giardini d’inverno, pergolati,
pompeiane, spazi più ampi dove la vita viene trascorsa open air.
L’R172, con piantane frontali 8x8 cm, che si possono arretrare fino ad
1 m, consente un’ampiezza di vedute ancora superiore. Con dimensioni
massime di 600x550 cm, si può installare a soffitto o a parete, ed è un
pergolato che riesce a sfruttare al centimetro lo spazio da proteggere,
integrandosi perfettamente con l’esterno senza sacrificare funzionalità
16/05/17 13:12
 Un patrimonio artigianale
messo al servizio
dell’innovazione, per rispondere
all’evoluzione dello stile e alle
esigenze più attuali del vivere
all’aperto: è questa l’essenza
di BT Group, protagonista nel
settore delle pergole e tende
da sole. L’attenta scelta dei
materiali utilizzati, i controlli
delle fasi produttive, la gestione
del processo completamente
all’interno degli stabilimenti
dell’azienda, garantiscono
l’eccellenza di un prodotto
100% made in Italy. BT Group
è un’azienda di valore che
non tralascia la salvaguardia
dell’ambiente e l’impegno
etico e sociale all’interno dei
propri obiettivi d’impresa. Da
un lato l’impiego di materiali
ecosostenibili che garantiscono
un significativo risparmio
energetico, ma soprattutto la
riduzione dell’inquinamento
ambientale, dall’altro le diverse
iniziative sociali e le importanti
sinergie con le massime realtà
simbolo dell’eccellenza.
Artisan heritage that serves
innovation, to respond to
changing styles and the most
up-to-date outdoor lifestyle
needs. This is the essence
of the BT Group, a leading
company in the pergola and
sun awnings sector. Carefully
chosen materials, controlled
production phases and
complete in-house management
in the company’s plants, ensure
product excellence that is 100%
made in Italy. The BT Group is
a company with values that do
not neglect the environment or
ethical and social commitment
in its company mission. It uses
eco-sustainable materials to
guarantee important energy
savings and, above all, reduce
environmental pollution. It is
also involved in a range of
social initiatives and important
partnerships with leading
symbols of excellence.

BT Group
via C. M. Maggi, 41/43
20855 Lesmo (MB)
tel 039 628481
www.btgroup.it – info@btgroup.it

FACTORY-BT-GROUP-OK-3.indd 41 16/05/17 13:12

 XLII design focus factory
e comfort. Infine la R173, dalle piantane inclinate in larice netto nodi,
è il Top di gamma. Con dimensioni massime di 450x450 cm, grazie
al tocco del legno in contrasto con l’alluminio, il classico incontra
e si scontra con il design in un’opera unica. Ma sono i dettagli,
come spesso accade quando si alza la qualità dei progetti, a fare la
differenza. Grazie alla bulloneria e viteria nascosta, che rende le linee
più fluide e al telo tensionato, tramite pistoni a gas (brevetto esclusivo
BT Group) e gli zip laterali, e avvolto nel cassonetto in alluminio,
per una robusta protezione dagli agenti atmosferici (vento/pioggia/
sole), le Pergozip sono la massima espressione dell’esperienza di BT
Group e dell’evoluzione della conoscenza maturata in questi anni
nel settore. I 56 colori disponibili per la struttura, la vasta gamma di
tessuti tecnici, e anche le possibilità di chiudere lateralmente le pergole
attraverso frontali in PVC Cristal trasparente, permettono di dar vita a
vere e proprie “stanze all’aperto”, costruite su misura per ogni cliente e
completate con pavimentazione, illuminazione e complementi. Soluzioni
pensate per essere inserite in contesti diversi, in spazi all’aperto naturali
e caratterizzati da una rigogliosa vegetazione ma anche in ambienti
molto antropizzati, per i quali rappresentano una naturale ampliamento,
senza soluzione di continuità, dello spazio interno. Proprio per questo
risulta fondamentale l’attività di consulenza che BT Group è in grado di
fornire a progettisti e clienti oltre alla capillarità e presenza sul territorio
che in Italia è agevolata anche dall’impianto produttivo di BT Sud a
Bari. Siccome le sfide non finiscono mai l’azienda ha sviluppato in
partnership con Cral Serramenti e presentato al mercato allo scorso
MADE expo di Milano, il nuovo brand BT Glass che completa la filiera
produttiva dell’azienda brianzola. Una nuova realtà nel quale l’elemento
trasparente e cristallino del vetro si integra alla perfezione con le
strutture solide e minimali dei serramenti made in BT Group, creando
ambienti vetrati nei quali godersi un’immersione completa nella natura
per un relax totale in qualsiasi condizione climatica.
One step at a time, consistently and without throwing caution to
the wind: this has always been the philosophy of Aristide Radaelli,
Managing Director of the BT Group and it is still the same today,
when his company is one of the market leaders in the production of
sun awnings and pergolas. Taking one step at a time means working
concretely every day to improve products, processes and services.
This has to be done consistently, starting with production, with the
quality of workmanship and with the excellence that Italy’s Brianza
area is still able to supply. Only by building a consolidated working
culture can the company express its partnerships with designers and
international reference points to the full, through its new products.
FACTORY-BT-GROUP-OK-3.indd 42
The subtle development of the BT Group has led to long-lasting results
over time with constant growth, real and tangible innovations for the
end user and updated products that are the result of studying previous
versions. This development is evident in the headquarters at Lesmo.
The plant has grown over time and today it is modern and efficient,
seamlessly combining the joint focus of the company and its two most
important business sectors. One is sun awnings (and their substantial
sales figures) and the other is pergolas – a high added value product
that blends aesthetics with high tech and is undoubtedly one of the trends
of the moment. The production plant, its machines and technologies
are constantly updated and the plant has rapidly grown in size. After
another 5,000 m2 opened last year, the company is looking to expand
further, with a project to redesign the layout of the offices and display
area. These changes have not affected the fluidity of production at all. In
fact, they have brought further improvements in production and quality,
to offer a complete range of design solutions for various types of use,
with customised sizing and endless aesthetic possibilities. This flexibility is
guaranteed not only by the wide range, but above all by the production
process, with all work taking place in BT Group plants. This includes
the foundry, which provides the aluminium profiles for the structures of
awnings and pergolas. It allows the company to meet different requests
in a short time frame and offer an all-round, high quality service. A
great deal of work has been done on profiles in recent years and the
models have multiplied. Today there is a range of 38 versions and there
has been an exponential increase in the components that make up
the structure. Size, geometry, aesthetics and accessories that make up
today’s bioclimatic pergola require total control over production to meet
the needs of the end product and ensure it is ready in time. There is also
a vast selection of different colours and finishes, because although it is
clear that white is the most popular colour for awnings and pergolas,
brilliant grey and bronze are rapidly gaining ground and other colours
are requested more frequently. An avant-garde, in-house painting plant
thus becomes a fundamental advantage, because it offers 56 colours
and the chance to change them quickly, even for small product batches.
This paint system is one of the jewels in the crown of the BT Group,
together with its canvas manufacturing – whether in high tech fabric or
PVC – in which the combination of manual tradition and technological
development is expressed to the full. The company’s flexibility permits
guaranteed delivery times, including for customised products, a service
that is increasingly fundamental, especially for pergolas.
Today every awning, pergola and sail canopy is available in a wide
range, with the option of creating exclusive customised shades. The
16/05/17 13:12
 Tutte le operazioni necessarie
per realizzare tende da sole
e pergolati avvengono nello
stabilimento BT Group di Lesmo:
dal dimensionamento dei profili
alla verniciatura, dal taglio dei
teli al confezionamento dei tessuti,
dall’assemblaggio di tutte le
componenti all’imballaggio.
All the necessary operations for
making awnings and pergolas take
place at the BT Group’s plant in
Lesmo: from sizing of the sections
to the paintwork, from cutting of the
canvas to sewing the fabric together,
from assembly of all the components
to the packaging.

FACTORY-BT-GROUP-OK-3.indd 43 16/05/17 13:12

 XLIV design focus factory
custom made sector is an integral part of the company, the height of
its design and production ability and a sign of its tireless vitality and
progress.
In the recent plant extension, a large part of the space was dedicated to
vertical profile storage. This allows the 8 m profiles (which will later be
cut to size) to be managed more easily thanks to their vertical position
and rolling. It is a practical, space-saving solution that makes them
easier to move for the operator. The extension also added new assembly
and packaging lines – highly advanced systems to meet continual
market needs. Care and attention to detail is part of every production
phase, from the mechanical workshop that makes manual modifications
to machine work if needed, to the cut of canvases, carried out by a
sophisticated laser. This precision and flexibility mean the BT Group can
offer unique solutions, like the 14 m of light in pergolas and maximum
depth created without intermediate support. In a continually expanding
and developing market, the in-house R&D department works constantly
to design, produce and market innovative and distinctive products thanks
to their creativity, but above all to their technological know-how and
experience, consolidated over time and essential for the creation of high
quality sun screens.
An example are the new Pergozip, pergolas with a pure, minimalist
design in four different versions, to meet any functional or spatial need.
The four different solutions each have their own aesthetic and material
identity, and share the same simple, essential design.
The R170 pergola is the basic model in the pergola range. Practical and
essential, with front uprights, it has been designed for smaller spaces and
urban settings. With a maximum size of 600x500 cm and 13x13 cm
front uprights prepared for water discharge, it is the perfect accessory
for large terraces or small gardens.
R171 is larger (600x600 cm) and is suitable for providing shade in
existing structures like winter gardens, pergolas and Pompeian gazebos,
FACTORY-BT-GROUP-OK-3.indd 44
L’ampia gamma di soluzioni BT
Group permette di soddisfare
qualsiasi esigenza di protezione
solare: grazie ai pergolati
Pergoklima (in questa pagina in
alto), alle nuove Pergozip (in questa
pagina in basso) e alle numerose
proposte di tende a bracci (pagina a
destra), lo spazio outdoor diventa un
prolungamento degli ambienti interni.
The BT Group’s wide range of
solutions meets all sun protection
needs. With the Pergoklima pergolas
(this page, above), the new Pergozip
(this page, below) and numerous
sun awnings (opposite page), the
outdoor space becomes an extension
of indoors.
larger spaces where time is spent in the open air. The R172, has 8x8
cm front uprights, that can be retracted to 1 m, allowing an even wider
view. It is 600x550 cm, can be ceiling or wall mounted, and manages
to exploit every centimetre of the space to be protected, combining
perfectly with the outdoors, without sacrificing functionality and comfort.
Finally, the R173, with its inclined front uprights in larch, is the top of the
range. It is available in 450x450 cm, and classic style meets modern
design in a single product thanks to its touch of wood that contrasts with
the aluminium. As is often the case with higher quality, it is the details
that make all the difference. The hidden bolts and screws make its design
more fluid, and the canvas wrapped in an aluminium box and tensioned
by gas pistons (an exclusive BT Group patent) and lateral zips, offer
robust protection from atmospheric agents like the sun, wind and rain,
making Pergozip the maximum expression of the BT Group’s experience
and the development of its knowledge over its years in the sector. 56
colours available for the structure, a vast range of high-tech fabrics and
the possibility to close the pergolas laterally with transparent PVC Cristal
sides, create real ’open-air rooms’, made to measure for each client and
complete with flooring, lighting and accessories. Solutions designed to
fit different settings: natural, verdant open-air spaces but also in highly
man-made spaces, where they are a natural extension and seamless
continuation of the indoor space. This is why the consultancy that the
BT Group offers architects and clients is vital, together with its extensive
territorial network, which is made easier in Italy by its BT Sud plant in
Bari, Southern Italy. Because the challenges never end, the company has
developed the new BT Glass brand in partnership with Cral Serramenti,
presented on the market at the last MADE expo in Milan, to complete
its production. It is a new product in which the transparent crystal glass
combines perfectly with the BT Group’s solid, minimalist structures,
creating glass spaces where you can be completely surrounded by
nature, for total relaxation in any weather.
16/05/17 13:12
FACTORY-BT-GROUP-OK-3.indd 45 16/05/17 13:12
 Le aziende di questo numero/
Mentioned companies in this issue
AGB
via A. De Gasperi, 75
36060 Romano
d’Ezzelino (VI)
tel 0424 832832
www.agb.it
Agape srl
via Po Barna, 69
46031 Correggio Micheli
Bagnolo San Vito (MN)
tel 0376 250311
www.agapedesign.it
Alias srl Porte Blindate
via Berlinguer, 22
29020 Settima (PC)
tel 0523 364040
www.aliasblindate.com
BT Group
via C.M. Maggi, 41/43
20855 Lesmo (MB)
tel 039 6284873
www.brianzatende.it
Casalgrande
Padana spa
via Statale 467, 73
42013 Casalgrande (RE)
tel 0522 9901
www.casalgrandepadana.it
Ceramiche Refin spa
via I Maggio, 22
Salvaterra
42013 Casalgrande (RE)
tel 0522 990499
www.refin.it
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Gewiss spa Rubinetterie Stella
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Ke protezioni solari srl www.wicona.com
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tel 0423 7868 Colligiana, 31
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tel 0577 318631
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13018 Valduggia (VC) Viessmann srl
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tel 0362 3171
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Librerie Feltrinelli Cooperativa Univ. Libr. dell’Università Librerie Feltrinelli

corso Garibaldi, 35 Studio e lavoro a r.l. di Cornacchia Licia piazza Castello, 19
60121 Ancona piazza Leonardo viale Pindaro, 51 10123 Torino
tel 071 2073943 da Vinci, 32 65127 Pescara tel 011 541627
20133 Milano tel 085 694800
Libreria Rinascita tel 02 70603046 Libreria Universitaria
di Giorgio Pignotti Libreria Pellegrini srl Drake
piazza Roma, 7 La Feltrinelli Libri via Curtatone e via Verdi, 7/a
63100 Ascoli Piceno e Musica Montanara, 5 38122 Trento
tel 0736 259653 piazza Piemonte, 1 56126 Pisa tel 0461 233336
20145 Milano tel 050 2200024
La Feltrinelli Libri tel 02 43354230 Libreria Gaspari
e Musica Librerie Feltrinelli via Vittorio Veneto, 49
via Melo, 119 La Feltrinelli Libri corso Italia, 50 33100 Udine
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tel 080 5207501 corso Buenos Aires, tel 050 47072
33/35 Libreria LT2 Toletta srl
Libreria Campus 20124 Milano Libreria Giavedoni Dorsoduro/Toletta, 1214
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via G. Toma, 76-78 via Mazzini, 64 tel 041 5229481
70125 Bari Libraccio Bovisa 33170 Pordenone
tel 080 5574806 via Candiani, 102 tel 0434 27744 Libreria Cluva di
20158 Milano Zamparo Patrizia
Librerie Feltrinelli tel 02 39314075 Librerie Feltrinelli Tolentini Santa Croce, 191
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40126 Bologna Libreria Cortina srl 48121 Ravenna tel 041 5226910
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20123 Milano La Feltrinelli Libri
Libreria Punto Einaudi tel 02 25060593 Libreria Pepo e Musica
di Baldassi Fabio viale della Libertà, 36/c via Quattro Spade, 2
via della Pace, 16/A Libreria Edizioni 89124 Reggio Calabria 37121 Verona
25122 Brescia Unicopli soc. coop. tel 0965 894176 tel 045 809081
tel 030 3757409 via Don Andreoli, 20
20158 Milano La Feltrinelli Libri Galla Libreria 1880
Libreria Giunti tel 02 36767385 e Musica corso Palladio, 11
al Punto spa l.go di Torre Argentina, 36100 Vicenza
piazza Giovanni Libreria Skira 5/10 tel 0444 225200
Paolo II, 1-2 viale Alemagna, 6 00186 Roma
47521 Cesena (FC) 20121 Milano tel 06 68663267
tel 0547 22660 tel 02 72018128
Libreria Casa
Librerie Feltrinelli Librerie Feltrinelli dell’Architettura
Cosenza (Manzoni) piazza Manfredo Fanti, 47
corso Mazzini, 86 via Manzoni, 12 00185 Roma
87100 Cosenza 20121 Milano tel 06 97604531
tel 0984 27216 tel 02 76000386
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Libreria IBS + Libraccio Librerie Feltrinelli Tipografia genio civile
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44121 Ferrara 20121 Milano tel 06 44163751
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44121 Ferrara via Cappella Vecchia, 3 00152 Roma
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direttore responsabile
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vicedirettore
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Sergio Polano
corrispondenti
corrispondents
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Jorge Carvalho, Porto
Galina Kim, Taschkent
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Antonio Pizza, Barcellona
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Amman Zhi Wenjun, Shanghai
Marco Zuttioni, Pechino
hanno collaborato
contributions
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Massimiliano Azzolini
Monica Bruzzone
Federica Calò
Elviro Di Meo
Claudio Dolci
Fabrizia Ferragina
Alessandro Gattara
area n°152 anno XXVIII
Alessandro Massera
2017 maggio/giugno
Ilaria Morcia
rivista bimestrale
Umberto Minuta
bimonthly magazine
Carmine Piscopo
registrazione
Ferdinando Sacco
Tribunale di Milano
n. 306 del 1981 08 08
traduzioni
R.O.C. n° 24344
translations
dell’11 marzo 2014
Annamaria Baldan
ISSN 0394-0055
Ilaria Ciccioni
Alice Fisher
spedizione in abbonamento postale
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D.L. 353/2003
Selig
(conv. 27/02/2004 n°46)
art.1 comma 1, DCB Bologna
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15/05/17 17:09
 miscellanea
Lost+Found
David LaChapelle
“Amo creare tramite l’uso della
fantasia, tramutando in immagine
i miei sogni.” David LaChapelle
Casa dei Tre Oci di Venezia
ospita fino al 10 settembre 2017,
l’universo surreale, barocco e pop
di David LaChapelle: una grande
monografica curata da Reiner
Opoku e Denis Curti, organizzata
da Fondazione di Venezia e Civita
Tre Venezie, che con oltre 100
immagini ripercorre, dagli anni
novanta a oggi, la carriera di uno
dei più importanti e dissacranti
fotografi contemporanei. Per
la prima volta al mondo, sarà
esposta la serie ‘New World‘:
11 opere che segnano il ritorno
alla figura umana e che ruotano
attorno a temi come il paradiso e
le rappresentazioni della gioia,
della natura, dell’anima.
Osservando il percorso compiuto
da LaChapelle negli ultimi 30
anni, si scopre come la sua
fotografia si nutra da una parte
del rapporto privilegiato
con le riviste e la pubblicità, dove
le icone della moda e dello
star system agiscono come materia
grezza per l’ispirazione, dall’altra
parte della pratica creativa di
esprimere la propria visione del
mondo per immagini, influenzata
senza dubbio dalla generazione
di giovani artisti a lui coetanei,
formata da Andy Warhol.
Il percorso espositivo prende avvio
dagli anni novanta, quando Andy
Warhol gli offre il suo primo
incarico professionale fotografico
per la rivista Interview. Le sue
fotografie denunciano le ossessioni
contemporanee, il rapporto con
il piacere, col benessere, con
il superfluo e con una sfrenata
esigenza di apparire. Il tutto
ammantato da colori elettrici e
superfici laccate, e caratterizzato
dalla presenza ricorrente di un
nudo sfacciato e aggressivo.
I soggetti sono le celebrità, da
Michael Jackson a Hillary Clinton,
da Muhammad Ali a Jeff Koons,
da Madonna a Uma Thurman,
da Andy Warhol a David Bowie,
le cui immagini sono utilizzate
come merce prodotta in serie,
consapevolmente sacrificata
sull’altare del sistema fondato
sull’icona.
12.IV.2017 – 10.V.2017
Venezia, Casa dei Tre Oci
tel. +39 041 2412332
www.treoci.org
miscellanea 152.indd 192
Lygia Pape:
A Multitude of Forms
La mostra rappresenta la prima
grande retrospettiva organizzata
negli Stati Uniti dedicata all’artista
brasiliana Lygia Pape (1927
– 2004). Figura fondamentale
nello sviluppo dell’arte moderna
brasiliana, Pape ha saputo
combinare astrazione geometrica
con le nozioni di tempo, spazio e
corpo umano in un modo unico,
integrando l’oggetto d’arte con
l’esperienza di vita. Ripercorrendo
la sua prolifica carriera lunga
oltre cinque decenni, la mostra
analizza la straordinaria opera
di Pape che si declina attraverso
diversi media: scultura, stampa,
pittura, installazione, performance
e film. Insieme a Lygia Clark e
Hélio Oiticica, Lygia Pape è una
delle artiste più importanti della
sua generazione e protagonista
in prima linea di un momento
cruciale per la storia dell’arte
brasiliana. Nel corso dell’
intensa industrializzazione del
dopoguerra, le tendenze europee
legate al costruttivismo e alle
opere in calcestruzzo arrivarono
in Brasile, dove fino ad allora
aveva dominato il figurativismo.
Pape faceva parte del movimento
‘Concrete’ (Grupo Frente) a
Rio de Janeiro, incentrato sulla
rielaborazione dell’eredità dell’
astrazione geometrica. Nel 1959
il movimento si evolse nel gruppo
‘Neoconcrete’, dedicato alla
sperimentazione e a processi
esperienziali. Page è stata tra
le prime artiste a prendere in
considerazione l’integrazione
dello spazio dell’opera
d’arte con lo spazio dello
spettatore attraverso opere che
presupponessero partecipazione
o interazione, rappresentando un
grande passo in avanti nell’arte
del 20° secolo. La mostra è stata
resa possibile grazie a Daniel
and Estrellita Brodsky Foundation
e Garcia Family Foundation e
organizzata dal Metropolitan
Museum of Art in collaborazione
con Projeto Lygia Pape.
21.III.2017 – 23.VII.2017
New York, The Met Breuer
tel. +1 212 5703951
www.metmuseum.org
Josef Frank – Against Design
Josef Frank (Baden, 1885) è
non solo uno dei più importanti
architetti austriaci del 20° secolo,
ma anche, con i suoi progetti per
tessuti e mobili, uno dei designer
modernisti più influenti nel design
internazionale contemporaneo.
Maggiore esponente del “secondo
modernismo viennese,” nel 1933
Frank lascià l’Austria alla luce
dell’antisemitismo ed emigrò in
Svezia, dove, a parte un periodo
trascorso negli Stati Uniti tra il
1939 e il 1947, ha continuato
a vivere fino alla sua morte nel
1967.
La mostra ‘Josef Frank: Against
Design’ presenta l’intera gamma
dell’ opera pionieristica e
variegata di Frank. Vista la
sua prodigiosa produzione
di disegni per mobili e tessuti
ancora oggi attuali e il suo
intenso lavoro sulle modalità di
vivere l’ architettura nell’ epoca
moderna, il titolo against design
potrebbe sembrare a prima vista
una scelta inappropriata. Frank,
il cui lavoro come designer
e critico del design continua
ad essere considerato oggi
contemporaneo, ha rappresentato
e portato avanti un’idea di design
“normale” basata su un approccio
pragmatico. Egli credeva che
gli elementi esistenti dovessero
essere presi in considerazione
come una cosa naturale e
sviluppati intituivamente per l’uso
pratico, senza tensione verso la
rappresentazione e l’innovazione.
Per Frank, non era tanto la qualità
formale, quanto l’ esperienza
sociale ad essere importante; i
suoi interni e oggetti domestici non
sono destinati ad essere sottoposti
a concetti di formalismo, ma posti
al servizio della comodità.
Soprattutto oggi, le idee di Josef
Frank circa una funzionalità non
artificiosa e senza pretese, lontano
da dogmi stilistici e convenzioni
alla moda, sembrano più attuali
che mai.
10.III.2017 – 27.VIII.2017
Stoccolma, ArkDes
tel. + 46 08 52023500
www.arkdes.se
La sfida del BIM
Un percorso di adozione per
progettisti e imprese
BIM, acronimo di Building
Information Modelling, è un
argomento di massimo interesse
nella progettazione architettonica
e nella cantieristica. Si tratta di
un metodo basato sulla creazione
di un modello digitale unico, in
cui vengono accentrate tutte le
informazioni relative all’edificio e
che può essere condiviso con la
molteplicità dei tecnici e imprese
coinvolte, in tutte le fasi che
portano dalla progettazione alla
realizzazione. L’adozione del
BIM porta vantaggi significativi
in tutta la filiera delle costruzioni,
ma per adottarlo con successo
è necessario comprendere sia
il sistema (normative, processi
e strumenti), sia le implicazioni
della sua adozione. Il testo ha una
struttura innovativa: rivolgendosi
a figure professionali differenti,
oltre alle conoscenze teoriche
comprende un inedito sistema
a bivi che crea un percorso
di apprendimento diverso e
personalizzato rispetto alle
esigenze di ognuno.
Chiara C. Rizzarda ha studiato
Architettura al Politecnico di
Milano e ha iniziato la sua
carriera lavorando nell’ambito
dell’interior design. Attualmente
ricopre il ruolo di Vice BIM
Manager nello studio di Antonio
Citterio e Patricia Viel. È istruttore
certificato Autodesk, siede al
tavolo di lavoro per la norma UNI
sulla digitalizzazione dei processi
in edilizia; è co-fondatore del BIM
User Group Italy e orgogliosa co-
autrice del primo e unico drinking
game per Convention BIM.
Gabriele Gallo ha studiato
Storia all’Università di Torino
e lavorato per cinque anni in
edilizia. All’alba dei trenta ha
abbandonato tutto e ripreso a
studiare presso la Event Horizon
School of Digital Art. Ne è uscito
con due giochi pubblicati e
un’insana attrazione per i punti di
contatto tra gioco e architettura.
Oggi si dedica a tempo pieno al
Game Design, alternandosi tra
la produzione di videogiochi, la
scrittura e l’insegnamento presso
la sua scuola di origine. Gioca,
risolve problemi e gli piace farlo.
Chiara C. Rizzarda – Gabriele Gallo
I Edizione,
brossura
formato 17 x 24
pagine: 352
ISBN: 978-88-481-3359-3
prezzo: 39.90
Edito da Tecniche Nuove
11/05/17 17:23
 Carol Rama: Antibodies
Le opere di Carol Rama (Torino,
1918 – 2015) a lungo ignorate
dai critici d’arte, sono state
riscoperte negli ultimi anni
raggiungendo finalmente il degno
riconoscimento dimostrandosi
all’avanguardia e influenti per
molti artisti contemporanei,
raggiungendo lo status di culto.
La mostra di Rama al New
Museum riunirà più di 150
suoi dipinti, oggetti e opere su
carta, mettendo in evidenza la
fascinazione dell’artista per la
rappresentazione del corpo.
Viste nel suo insieme, queste
opere presentano una rara
opportunità di esaminare i modi
in cui le anatomie fantastiche
di Rama si oppongano
all’ideologia politica del suo
tempo continuando a parlare con
le idee del desiderio, il sacrificio,
la repressione e la liberazione.
“Carol Rama: Antibodies” celebra
l’indipendenza e l’eccentricità
di questa leggendaria artista
il cui lavoro ha attraversato
mezzo secolo di storia dell’arte
contemporanea affrontando
dibattiti sulla sessualità e la
rappresentazione del sesso.
La mostra ripercorre tutta la
carriera di Rama dalle sue
prime opere erotiche, strazianti
raffigurazioni di “corpi senza
organi”, passando per le
opere successive che invocano
interiora, fluidi e membra, un
teatro in miniatura di crudeltà
in cui metafore di contagio e
follia sovvertono ogni regola.
La mostra è curata da Helga
Christoffersen e Massimiliano
Gioni, ed è accompagnata da
una pubblicazione interamente
illustrata, comprendente un
saggio di Sarah Lehrer-Graiwer,
un’intervista inedita tra l’artista e
Lea Vergine, un saggio visivo con
fotografie scattate nella casa e
nello studio di Rama dall’artista
Danh Vo, e una serie di citazioni
dell’artista.
26.VI.2017 – 10.IX.2017
New York, New Museum
tel. +1 212 2191222
www.newmuseum.org
miscellanea 152.indd 193
Radicepura Garden Festival
Radicepura Garden Festival è
il primo evento internazionale
dedicato al garden design e
all’architettura del paesaggio del
Mediterraneo, che vede coinvolti
giovani designer, istituzioni,
imprese, grandi protagonisti
del paesaggismo, dell’arte e
dell’architettura. Il festival si tiene
a Giarre (CT) ed è promosso dalla
Fondazione Radicepura.
Nel parco botanico di
Radicepura, sarà possibile visitare
quattordici giardini, realizzati
appositamente con le piante più
originali coltivate da Piante Faro,
che raccoglie 800 specie e oltre
5000 varietà. La Sicilia è la sede
ideale di questa prima biennale
dei giardini mediterranei: ai
piedi dell’Etna, Radicepura vuole
valorizzare l’eccellenza botanica
del territorio, del clima, del suolo
e dell’acqua, condizioni ideali
che consentono alla vegetazione
di esprimersi con maggiore
vigore che altrove. Cuore del
festival è la celebrazione del
giardino, non solo nella sua
valenza estetico-culturale,
ma anche per il suo ruolo di
luogo ideale per fermare lo
sguardo sulle bellezze, in questo
caso, della Regione siciliana:
attraverso l’interpretazione
dell’Esperienza Mediterranea
– tema della prima edizione
del festival – si vuole dunque
creare un evento capace di unire
arte, cultura enogastronomica
e tutela dell’ambiente, come
elementi costitutivi di un territorio
straordinario. A questa chiamata
hanno aderito numerose
associazioni ed enti (tra i quali:
FAI – delegazione di Catania,
FAI – Giardino della Kolymbethra,
UGAI – Unione Nazionale
Garden Club e Attività Similari
d’Italia, Grandi Giardini Italiani),
con l’obiettivo condiviso di dare
una piena visibilità al patrimonio
botanico che la Sicilia e tutti i
paesi che si affacciano sul Mare
Nostrum custodiscono, creando
una maglia attiva e coesa intorno
al tema del giardino.
21.IV.2017 – 21.X.2017
Giarre (CT), Fondazione
Radicepura
tel. +39 095964154
www.radicepura.com
...del sublime
Piero e Nathalie Sartogo
A cura di Oliva Sartogo in
dialogo con Achille Bonito Oliva
Museo d’Inverno è lieto
di inaugurare il secondo
appuntamento della stagione
rivolgendo l’invito a Piero Sartogo
e Nathalie Grenon con una
mostra dedicata al loro rapporto
con gli artisti, focalizzandosi sulla
Chiesa del Santo Volto di Gesù
in Roma, da loro progettata ed
alla quale hanno partecipato sette
artisti che hanno donato le loro
opere. In mostra saranno esposti
gran parte dei disegni, modelli
e bozzetti originali degli artisti e
degli architetti a testimonianza
della loro amicizia e in maniera
più ampia del rapporto fra arte
ed architettura.
Per l’occasione, queste dinamiche
e questi rapporti sono stati
approfonditi nel testo redatto in
forma di dialogo tra i curatori
Oliva Sartogo ed Achille Bonito
Oliva. Nella project room del
museo in realtà aumentata e
curata dall’artista greco Miltos
Manetas, sarà presente per
questa occasione, un’opera
realizzata appositamente
dal giovane artista italiano
Alessandro Giannì.
Museo d’Inverno attraverso una
riflessione sulle ‘storie’ della storia
dell’Arte ancora inedite o non
ufficiali, soddisfa l’urgenza
di una necessaria e non più
rimandabile fruizione dell’arte con
tempi debiti e più appropriati.
Secondo questo principio, Md’I
invita artisti a scegliere e curare
una selezione ragionata di opere
di altri autori conservate
nella loro collezione privata, utili
ad evidenziare le relazioni che
hanno caratterizzato momenti
cardine del loro percorso
artistico, della loro vita e del
loro pensiero. Inoltre Md’I, con il
progetto Diòspero, commissiona
all’artista invitato la progettazione
di un elemento/opera site specific
necessaria a completare e
trasformare l’aspetto estetico
e funzionale del museo,
arricchendolo in questo modo
anche di una collezione
permanente. Md’I, ideato e diretto
dagli artisti Francesco Carone ed
Eugenia Vanni, è situato sopra il
bacino idrico trecentesco di Fonte
Nuova a Siena ed esiste in
sinergia con la Contrada della
Lupa (uno dei 17 rioni della città).
23.IV.2017 – 11.VI.2017
Siena, Museo d’Inverno
+39 348 7438845
www.museodinverno.com
The Jazz Age:
American Style in the 1920s
‘The Jazz Age’ è una mostra
che descrive l’America nella sua
esplosione creativa degli anni
‘20: un’esperienza multimediale
che attraverso più di 400 esempi
di interior design, industrial
design, arte decorativa, gioielli,
moda e architettura, così come
musica e cinema, rappresenta
questo stimolante decennio
ricco di contaminazioni e
sperimentazione. Nel 1920, le
influenze che hanno alimentato
questo proliferare di progetti
innovativi, abbracciavano
esotismo e modernità. La
musica jazz, una forma d’arte
tipicamente americana, trovò
un pubblico attento anche in
Europa, poiché emblema della
sperimentazione, fusione di
culture e ritmi differenti che ha
portato ad un nuovo modo di
vivere la vita contemporanea.
La mostra è suddivisa per temi
e si sviluppa sui due piani del
museo, mettendo in evidenza i
cambiamenti dinamici dei gusti
e degli stili di vita americani
che hanno dato vita a un nuovo
design e preannunciato una
nuova esaltante epoca.
The Jazz Age: American Style in
the1920s è co-organizzata da
Cooper Hewitt, Design Museum
Smithsonian e il Museo d’Arte di
Cleveland.
La mostra sarà accompagnata da
una stimolante programmazione
di eventi e collaborazioni
creative, eventi speciali,
spettacoli, design talks, un tour nel
quartiere di Harlem, e molto altro
ancora.
07.IV.2017 – 20.VIII.2017
New York, Cooper Hewitt,
Smithsonian Design Museum
tel. +1 212 8492950
www.cooperhewitt.org
11/05/17 17:23

152 public nature
2 text by Nelson Byrd Woltz
presentazione/introduction
Public Nature
text by Marco Casamonti
4
editoriale/editorial
Landscape in the centre.
For an integration between
disciplines
text by Isotta Cortesi
12
antologia/anthology
Public nature anthology
text by David Besson-Girard,
Chiara Pradel, Coloco,
Michel Desvigne, Imma Jansana,
Markus Jatsch, Franco Zagari
letture critiche/critical lectures
26
Sustaining Beauty. The performance
of appearance. A manifesto
text by Elizabeth Meyer
scenari di architettura/
architectural scenario
38
Nelson Byrd Woltz Landscape
Architects/Hudson Yards Public
Square and Gardens
text by Nelson Byrd Woltz
Landscape Architects
photos by Geoff Butler, Nelson
Byrd Woltz Landscape Architects
SOMMARIO-152_Stretto.indd 1
44
Nelson Byrd Woltz Landscape
Architects/Summit Bechtel National
Scout Reserve
Landscape Architects
photos by Joe Fletcher
Photography, Boy Scouts of
America, Nelson Byrd Woltz
Landscape Architects
50
Nelson Byrd Woltz Landscape
Architects/Naval Cemetery
Memorial Landscape
text by Nelson Byrd Woltz
Landscape Architects
photos by Max Touhey, Nelson
Byrd Woltz Landscape Architects
56
Nelson Byrd Woltz Landscape
Architects/Orongo Station
Stewardship Plan
text by Nelson Byrd Woltz
Landscape Architects
photo by Marion Brenner, Nelson
Byrd Woltz Landscape Architects
64
LATZ + PARTNER Landscape
Architecture Urban Planning/
Raadhuisplein
text by Latz + Partner
photos by Theo Berends
Photography
72
LATZ + PARTNER Landscape
Architecture Urban Planning/
The Hiriya Landfill Rehabilitation
text by Latz + Partner
photo by Latz + Partner,
Duby Tal-Albatros, ParkArielSharon
76
Gilles Clément, Coloco/
Foyer Laekenois
text by Gilles Clément
photos by Benoit Coppens,
Julie Guiches, Benoit Lorent
17/05/17 16:01
 84
Gilles Clément, Coloco/
Jardin du Tiers-Paysage
text by Coloco
photos by Gilles Clément,
Miguel Georgieff / Coloco,
François Couy Perrais
88
Turenscape/Quzhou Luming Park
text by Turenscape
photos by Turenscape
94
Mosbach Paysagistes/
Louvre Lens Museum Park
text by Mosbach Paysagistes
photos by Mosbach Paysagistes,
Philippe Frutier (Altimage),
Francis Bocquet
102
SLA/The Soul of Nørrebro
text by SLA
images by SLA/Beauty and the Bit
letture critiche/critical lectures
108
Audacious and wild.
The landscape pioneers
text by Caterina Franchini and
Emilia Garda - Politecnico di Torino
scenari di architettura/
architectural scenario
110
GGN/
Lurie Garden at Millennium Park
text by GGN
photos by GGN, Lynda Oyama
Bryan, Shawna Coronado,
Juan Rois, Lurie Garden
SOMMARIO-152_Stretto.indd 2
116 174
Mikyoung Kim Design/ arte/art
Levinson Plaza, Mission Park The landscape that nourishes art
text by Mikyoung Kim Design Andy Goldsworthy
photos by Mikyoung Kim Design text by Elena Ronchi
120
Martha Schwartz Partners/
Beiqijia Technology Business District
text by Martha Schwartz Partners
photos by Terrence Zhang
130
184
Martha Schwartz Partners/
Fengming Mountain Park public nature
text by Martha Schwartz Partners bibliographical journey
photos by Terrence Zhang edited by Aldo De Poli
186
itinerario contemporaneo/
contemporary itinerary
Parks
edited by Orazio Saluci
letture critiche/critical lectures
136
Smart landscape in Milan
text by Margherita Brianza
scenari di architettura/
architectural scenario
146
LATZ + PARTNER Landscape
Architecture Urban Planning/
Parco Dora
text by Latz + Partner
photos by Latz + Partner,
Heidemarie Niemann,
Ornella Orlandini, Città di Torino
196
152
esiti concorsi/competitions
Michelangelo Pugliese/ text by Alessandro Massarente
Riqualificazione del Parco Urbano
a San Roberto 202
text by Michelangelo Pugliese
photos by Michelangelo Pugliese recensioni mostre e libri/
exhibition and book reviews
158 texts by Aldo De Poli,
Federica Arman, Massimiliano
Michel Desvigne Paysagiste/ Azzolini, Claudio Dolci, Fabrizio
Parco Centrale di Prato Ferragina, Alessandro Gattara,
text by MDP Alessandro Massera,
images by MDP Umberto Minuta, Ilaria Morcia,
Carmine Piscopo
164
208
fotografia/photography
Eyes as Big as Plates new media
Karoline Hjorth and Riitta Ikonen edited by Monica Bruzzone
17/05/17 16:01
 Public Nature
Marco Casamonti

Non è certo la prima volta che Area si occupa It is certainly not the first
di paesaggio e, pur trattandosi di argomenti che time that Area deals with
rimandano a progetti difficilmente descrivibili landscapes. Although it tackles
topics that refer to projects
attraverso il ristretto campo di osservazione barely describable through the
dell‘immagine fotografica incapace o meglio narrow field of observation
impossibilitata a descriverne l‘assieme, torniamo of the photographic image,
spesso sul tema perché riteniamo che appartenga incapable of defining or
senza distinzioni alla disciplina del progetto e quindi unable to describe the whole,
we often review the topic
dell‘architettura. Nel numero 127 intitolato “Identity of because we believe it belongs
the landscape“ terminavo lo scritto di presentazione without distinction to the
con un assunto che costituisce l‘incipit del numero e discipline of the project and
quindi dell‘attuale ricerca: “... l‘architettura alla scala therefore of architecture. In
del paesaggio [rappresenta] un‘interpretazione issue number 127, entitled
Identity of the landscape,
dei luoghi proposta e narrata come esperienza I concluded the presentation
e finalità collettiva“. Ecco, a ben vedere, in questo script with an assumption
assunto sono racchiuse le differenze e quindi il valore that constitutes the incipit
tra l‘architettura in senso stretto, zevianamente un of the issue and therefore
luogo che contiene uno spazio, e la dimensione del of the current research:
“...architecture on the scale
paesaggio intesa come un luogo che mette in scena of the landscape [represents]
lo spazio. Si tratta cioè di dimensioni progettuali an interpretation of places,
diverse, l‘una tutta compresa nella soglia tra proposed and narrated as
pubblico, la facciata, e privato, lo spazio racchiuso collective experience and
dall‘involucro costruito, l‘altra totalmente pubblica purpose“. Here, as we can
clearly see in this assumption,
perché niente racchiude ma tutto accoglie. Tale we find the differences and
dimensione collettiva del paesaggio appartiene tanto therefore the value between
all‘ambito urbano fatto di strade e piazze, quanto architecture in the strict
al contesto naturale antropizzato, parchi, giardini, sense, according to Zevi’s
waterfront, belvedere e ogni altro luogo dove il thought, a place that contains
a space, and the dimension
pensiero abbia dialogato o meglio modificato “la of the landscape understood
crosta terrestre“ come ha sottolineato William Morris. as a place that stages
Differentemente dalla casa per la famiglia space. It is therefore about
different design dimensions,
2
Obviously, there are and
have always existed private
gardens, inaccessible to most.
However, the almost always
open and unprotected natural
dimension makes the space
natural, albeit, ever inhabited
and habitable if not by man
by other living species. The
consequence of these logical
assertions brings every
landscape project to the heart
of any cognitive speculation
sustained by that ethical
substance of which architecture
nutures itself as its main form
of sustenance. And yet, if the
logic of the arts of the project,
hence of all the arts, has as
its purpose narration, the
landscape project for collective
nature now described can only
represent a place of honour
in the hierarchy of different
disciplines that populate the
field of aesthetics; a privileged
role that perhaps few people
recognise but which is
undoubtedly tangible, real,
indisputable.

o la scuola per lo studente o ancora dal teatro

e il cinema per i cultori dello spettacolo, il parco, one entirely included in the
threshold between the public,
in senso lato, rappresenta un‘arte per tutti dove ie the facade, and the private,
la dimensione collettiva e quindi pubblica the space enclosed by shell;
è inevitabilmente compresa nell‘idea stessa di natura. the other being totally public
Ovviamente esistono e sono sempre esistiti giardini because nothing encloses but
privati anzi privatissimi e inaccessibili ai più ma everything welcomes. This
collective dimension of the
la dimensione naturale quasi sempre aperta e non landscape belongs to both
coperta rende lo spazio naturale comunque sempre the urban sphere of streets
abitato e abitabile se non dall‘uomo dalle altre specie and squares, as well as to the
viventi. La conseguenza di queste logiche asserzioni natural anthropic environment
porta ogni progetto di e nel paesaggio al centro di made up of parks, gardens,
waterfronts, panoramic
ogni speculazione conoscitiva sostenuta da quella viewpoints and any place
sostanza etica di cui l‘architettura si nutre come where thought has dialogued
alimento principale. E ancora, se la logica delle arti with, or better modified “the
del progetto, quindi di tutte le arti, ha come finalità earth‘s crust“ as underlined
la narrazione, il progetto di paesaggio per la natura by William Morris.
Unlike the family home
collettiva ora descritta non può che rappresentare or the school for the student,
nella gerarchia della differenti discipline che or even the theatre or cinema
popolano il campo dell‘estetica un posto d‘onore, for entertainment enthusiasts,
un ruolo privilegiato che forse pochi gli riconoscono the park in the broader sense
ma che senz‘altro è concreto, reale, indiscutibile. represents an art for everyone
where the collective and Archea Associati,
therefore public dimension is Yanqing Grape Expo,
inevitably included in the idea Yanching, China, 2014.
itself of nature. Photo by Pietro Savorelli.

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presentazione152.indd 3 17/05/17 09:57
 Landscape in the centre. For an integration between disciplines
Isotta Cortesi

Il paesaggio al centro. Public Nature, the theme Isotta Cortesi, architetto e

chosen for the magazine’s
Per un’integrazione tra discipline.
current issue, combines in
the title that polysemy of the
Public Nature, il tema prescelto per questo numero terms that conjure up on one
della rivista, unisce nel titolo quella polisemia dei hand the public, civic vocation
termini che evocano da una parte la vocazione of the project, where the
construction of the open space
pubblica, civica del progetto, dove la costruzione
clarifies its inclusive character
dello spazio aperto esplicita il suo carattere
- public nature - as the origin
inclusivo -la natura pubblica- quale origine della of community life and, on
vita comunitaria e, dall’altra, l’importanza della the other, the importance
risorsa culturale che la Natura, sia essa suolo, of the cultural resource that
Nature, whether it be soil,
acqua, vegetazione, fauna o altro, costituisce quale
water, vegetation, fauna or
palingenesi per il presente e ancor più chiaramente
otherwise, constitutes rebirth
per il futuro. Lo spazio aperto è potenzialmente il for the present and even more
luogo della democrazia che possiede lo status di cosa clearly for the future. Open
viva e mutevole e proprio perché accoglie space is potentially the place
e appartiene a tutti ed è, quindi, per sua stessa of democracy, which possesses
the status of a living and
natura, una procedura aperta, fondata su una
changing thing, and precisely
processualità open source, in cui organizzare il because it welcomes and
cambiamento. È il luogo dell’integrazione, nel suo belongs to everybody, and is
therefore by its very nature an
collocarsi tra la sfera pubblica e quella privata, tra la
sfera collettiva e quella individuale. Allo stesso tempo open procedure based on an
open source process in which
è la dimensione in cui la Natura, nell’idea di città
to organise change. It is the
aperta, può entrare e appartenere, come in antico, place of integration, in its
alla costruzione urbana1. collocation between the public
and private sphere, between
Mettere al centro di qualunque trasformazione, lo
spazio aperto, collettivo e naturale, conferendogli the collective and the individual
sphere. At the same time, it is
il ruolo primario nell’azione di trasformazione,
the dimension in which Nature,
ha conseguenze importanti negli esiti dell’abitare in the concept of open city,
contemporaneo e fondanti la vita civica delle can penetrate and belong to
città e delle comunità: è il nodo dal quale non si the urban construction, as in
ancient times1.
4
paesaggista, professore
associato di Architettura
del Paesaggio presso Il
DiARC-Università di Napoli
Federico II; concentra la
propria attività di ricerca
e professionale nell’ambito
della progettazione
applicata alle diverse scale,
con particolare attenzione
a coniugare e sperimentare
il tema della dimensione
paesaggistica con quella del
progetto architettonico sino
all’indagine del dettaglio.
Dottore di Ricerca in
Progettazione Architettonica
e Urbana, Master in
Architecture alla University of
Virginia; Fulbright Affiliated
Fellow presso l’American
Academy in Rome. È
redattrice di Area dal
1996; autrice di articoli su
riviste di architettura e testi
monografici. Svolge lezioni,
conferenze e seminari in
università italiane, straniere
e in istituzioni internazionali.
Isotta Cortesi, architect
and landscape architect;
Associate professor in
Landscape Architecture at
DiARC University of Naples
Federico II; her research
and professional activity
are applied to various
scales, with particular
attention to combining and
experimenting the landscape
dimension with that of the
architectural detail.

può prescindere per svolgere un ragionamento PhD in Urban Design,

To put at the heart of any Master in Architecture at
di responsabilità nella pratica del progetto di
transformation the open, University of Virginia, USA;
paesaggio. collective, and natural space, Fulbright Affiliated Fellow
Oggi nelle nostre città europee, dopo aver giving it a primary role in of the American Academy
in Rome. She is Area editor
incrementato il benessere, il tempo libero, la cultura the act of transforming, has since 1996 and author of
dell’intrattenimento, del fitness e del ritorno alla important consequences in essays and monographs.
the outcomes of contemporary She teaches and lectures,
natura, quali beni di consumo, mediante nuovi
living and founding of civic in Italian and foreign
programmi funzionali e rinnovati contenuti, assistiamo life of cities and communities: institutions.
ad un importante cambiamento nel processo di it is the crux which cannot be
ideazione e definizione, con l’estensione dei confini disregarded when responsibly
e la modificazione delle scale del progetto, sino considering the landscape
project.
a renderlo inclusivo di rinnovate funzioni, nonché
di una dimensione etica di responsabilità per il
futuro, dove il paesaggio, come bene pubblico,
permea il nostro presente. Il paesaggio è, infatti,
una componente fondamentale del nostro patrimonio
culturale: conforma le identità delle popolazioni e ne
contribuisce al benessere fisico, psicologico.

isotta.indd 4 11/05/17 15:53

isotta.indd 5 11/05/17 15:53
 Tutto è paesaggio2: gli spazi urbani, quelli delle Today, in our European cities, The landscape is, in fact, a
coltivazioni agricole, i territori degradati (le periferie, after having raised wellness, fundamental component of
le infrastrutture, le discariche, le cave estrattive…), leisure, entertainment, fitness our cultural heritage: it shapes
and a return to nature to a the identities of populations
quelli di eccezionale pregio, ma anche quelli dello level of consumer goods, and contributes to physical,
spazio del quotidiano, così come sancito dal rilevante through new functional psychological well-being.
e fondativo preambolo della Convenzione Europea programmes and renewed Everything is landscape2: urban
sul Paesaggio3, che approva per il paesaggio quella content, we are witnessing a spaces, those of agricultural
definizione inclusiva dalla quale non solo non si major change in the process crops, deteriorating territories
of creation and definition; (peripheries, infrastructures,
può prescindere4, ma dalla quale occorre ripartire this with the extension landfills, mining quarries...),
per consolidarne la sostanza teorica. La tutela del of boundaries and the those of exceptional value, but
paesaggio è uno dei principi fondamentali sui quali modification of the scale of also those of everyday spaces,
è fondata la nostra Nazione5, una tutela esercitata the project, to the point of as sanctioned by the relevant
dallo Stato, oggi ampliata con la ratifica della making it inclusive of renewed preamble of the European
functions, as well as an ethical Landscape Convention3, which
Convenzione Europea, chiamando i cittadini non dimension of responsibility for approves for the landscape that
solo alla salvaguardia, ma anche alla gestione e alla the future, where the landscape inclusive definition from which
visione progettuale del paesaggio, in un processo as a public good permeates not only cannot be avoided3,
che, per la prima volta, non vede solo gli organi our present. but from which it is necessary
statali coinvolti, ma piuttosto promuove la componente to start in order to consolidate
its theoretical substance.
identificativa di una cittadinanza attiva volta a
garantire diritti e responsabilità sul paesaggio, inteso
come bene comune.

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 Il progetto dello spazio aperto contemporaneo,
negli ultimi vent’anni, attraverso la disciplina del
paesaggio, ha recuperato importanti valori, mutuati in
particolare dalle scienze naturali ed ecologiche, per
un diverso studio e comprensione dei luoghi.
La loro complessità e non riducibilità, la variabilità
nel tempo e nello spazio, l’incertezza e la natura
collettiva delle decisioni che riguardano il paesaggio,
la spontaneità e l’autoregolamentazione, la fragilità,
ma anche la resistenza degli ecosistemi, sono
questioni fondamentali che oltrepassano gli stessi
effetti dell’azione trasformativa dell’uomo.
Public Nature -nel progetto di paesaggio- compone
le buone pratiche di sostenibilità nelle diverse scale
d’intervento, dove il progetto approfondisce il ciclo
delle acque, del suolo e dell’aria e contribuisce
al benessere e alla salute dei cittadini, ma non
solo. Public Nature è oggi sinonimo d’impegno e
responsabilità, di libertà e comunità, di riposo e
tempo libero. Public Nature è allora, multifunzionale,
didattica e culturale: un assunto capace di tenere
insieme il luogo con i suoi caratteri morfologici e
naturali, la componente descrittiva stratificata dello
spazio fisico, ma anche le persone con le loro attività
di relazione, la parte partecipativa sempre rinnovata
e vitale, le infrastrutture connettive e produttive,
esperienza estetica educativa.
isotta.indd 7
Landscape conservation
is one of the fundamental
principles on which our
Nation5 is founded, a state-run
conservation organisation, now
extended with the ratification
of the European Convention,
calling on citizens not only to
safeguard, but also to become
involved in the management
and re-design of the landscape,
in a process that for the first
time not only sees the state
bodies involved, but rather
promotes the identifying
component of an active
citizenship aimed at ensuring
rights and responsibilities on
the landscape, understood as a
common good.
The project of the contemporary
open space, over the last
twenty years, through the
discipline of the landscape, has
recovered important values,
borrowed, in particular, from
natural and ecological sciences
for a different study and
understanding of the places.
Their complexity and non-
reducibility, variability in time
and space, uncertainty and the
collective nature of landscape-
related decisions, spontaneity
and self-regulation, fragility,
but also the resistance of
ecosystems, are fundamental
issues that surpass the very
effects of man's transformative
action.
Public Nature – in a landscape
project – puts together good
sustainability practices in the
various intervention scales,
where the project analyses the
cycles of water, soil and air,
and contributes to citizens’ well-
being and health, but not only.
11/05/17 15:53
 Il paesaggio realmente è un’entità viva e mutevole Public Nature is today
nel tempo, una nozione che concilia la dimensione synonymous with commitment
scientifica con quella estetica legata all’esperienza and responsibility, freedom and
community, rest and leisure.
culturale dei luoghi, la sintesi di natura e cultura e di
Public Nature is therefore
spazio fisico, con i suoi segni stratificati. multifunctional, educational
Il progetto di paesaggio elabora, come ambito and cultural: an assumption
culturale, la necessaria congiunzione tra la able to hold together the place
with its morphological and
dimensione estetica (oltre l’apparenza delle forme), la
natural features, the stratified
dimensione scientifica (ecologica) e la responsabilità
descriptive component of
etica. Nel nostro presente abbiamo bisogno di physical space, but also
progetti che innalzino la qualità dello spazio costruito, people with their relationships,
che arricchiscano il dibattito e il confronto intellettuale, the participatory part ever
renewed and vital, the
che costituiscano esempi cui riferirsi affinché i luoghi
connective and production
che frequentiamo possano offrire la possibilità agli
infrastructures, educational
abitanti di partecipare, di crescere culturalmente, di aesthetic experience.
essere educati al paesaggio, percependo il valore del Landscape is really a living
progetto come presenza necessaria per una crescita entity that is changing over
time, a concept that reconciles
culturale, di modo che la conoscenza del paesaggio
the scientific dimension with
sia davvero parte integrante della vita civile.
the aesthetic one linked to the
Parliamo di progetto di paesaggio quando cultural experience of places,
ragioniamo sulla dimensione e la mutazione dello the synthesis of nature and
spazio fisico conformato dalle pratiche agricole, sul culture and physical space,
with its stratified marks.
valore della produzione alimentare in relazione alla
The landscape project
fertilità del suolo, sulla reperibilità delle risorse, sui
develops, as a cultural
processi di trasformazione e distribuzione del cibo, domain, the necessary
sulla dislocazione dei luoghi di produzione rispetto conjunction between the
al loro consumo. Parliamo di progetto di paesaggio aesthetic dimension (beyond
the appearance of forms), the
quando cerchiamo metodi adattivi per ripensare gli
scientific dimension (ecological)
spazi aperti in funzione degli eventi naturali causati
and ethical responsibility.
dalle variazioni climatiche e atmosferiche di queste In our present, we need
ultime decadi, responsabili di eventi che hanno projects that raise the quality of
impatti trasformativi spesso devastanti sul paesaggio e the constructed space, enrich
the debate and intellectual
sulle popolazioni. Parliamo di progetto di paesaggio
confrontation.
quando osserviamo le popolazioni di migranti in
These constitute examples to
fuga da guerre, carestie e persecuzioni, quando refer to so that the places we
guardiamo i campi profughi che si consolidano in visit can offer the inhabitants
città di plastica abitate da spettri in cerca di una the opportunity to participate,
grow culturally, be educated
nuova esistenza dopo aver attraversato paesaggi
with regard to the landscape,
sconosciuti, lasciandosi alle spalle distruzioni e
perceiving the value of
disastri anche ambientali. Parliamo di progetto di the project as a necessary
8
paesaggio anche quando utilizziamo i parametri presence for cultural growth,
scientifici: le analisi biologiche, pedologiche, in order that knowledge of the
landscape may truly become
idrologiche e fitopatologiche, mediante le quali nel
an integral part of civil life.
progetto ci prefiggiamo di dar forma ad un processo
We talk about landscape
di sostenibilità ambientale volto a promuovere e projects when we refer to
conservare la biodiversità in relazione ai valori the size and the mutation of
ecologici. Parliamo di progetto di paesaggio anche the physical space, shaped
by agricultural practices, the
quando parliamo di città. La centralità del progetto
value of food production in
del paesaggio, offre nuove ragioni per progettare i
relation to soil fertility, resource
luoghi collettivi, dal centro alla periferia, dai grandi availability, food processing
poli metropolitani ai piccoli borghi: le nuove identità and distribution, and the
urbane investono sulla qualità dello spazio aperto, location of production places
in relation to their consumption.
ambito vitale della comunità e della socializzazione,
We refer to landscape projects
per rifondare una nuova identità delle popolazioni,
when we seek adaptive
capace di riconoscersi nella dimensione della Public methods to rethink open
Nature. spaces according to natural
events caused by climatic and
atmospheric variations over
the last decades, responsible
for events that often have
devastating impacts on the
landscape and populations.
isotta.indd 8
We talk about landscape
projects when we observe
the populations of migrants
fleeing from war, famine
and persecution; when we
observe refugee camps
that consolidate in plastic
cities inhabited by spectres
seeking a new existence after
having crossed unknown
landscapes, leaving behind
them destruction and even
environmental disaster. We
talk about a landscape project
even when we use scientific
parameters: biological,
pedological, hydrological
and phytopathological
analyses, through which we
plan to shape a process of
environmental sustainability
aimed at promoting and
preserving biodiversity in
relation to ecological values.
We talk about landscape
projects even when we talk
about cities. The centrality of
the landscape project offers
new reasons for designing
collective places, from the
centre to the suburbs, from
the major metropolitan areas
to small villages: the new
urban identities invest in the
quality of open space, a vital
context of the community and
of socialisation, in order to
refound a new identity of
the populations, capable of
recognising themselves in the
dimension of Public Nature.
In this issue, I would like to
highlight the prestige of the
theoretical-critical thinking of
Elisabeth K. Meyer, a North
American scholar, of whom I
was a student, proposed here
as a theoretical foundation
and introduction to an initial
selection of projects aimed at
illustrating the relevance of
her critical approach. With
the publication of Sustaining
Beauty6, in the magazine
ECLAS7 “JoLa, Journal of
Landscape Architecture”,
in the form of Manifesto in
2008 and of the more recent
Beyond “Sustaining Beauty”8,
Meyer constructed some new
theoretical and applicative
references for landscape
project scholars. Her studies
identify different sources and
open up new comparisons
in a nonconformist vision,
aimed at recognising and
enhancing a different way
of conceiving the landscape
project, capable of joining
and juxtaposing Beauty, ie the
aesthetic experience of the
landscape, with the scientific
dimension of sustainability.
11/05/17 15:53
 In questo numero desidero evidenziare Thus ecosystem preservation,
l’autorevolezza del pensiero teorico-critico di Elisabeth process revelation, and the
K. Meyer, studiosa nordamericana della quale sono redevelopment of sites create a
project that, in those who live
stata allieva, qui posto come fondamento teorico it, can provoke a responsible
e introduzione ad una prima selezione di progetti, awareness of one’s own
volti a illustrare l’attualità del suo approccio critico. actions on the environment,
Con la pubblicazione di Sustaining Beauty6, sulla noting the importance
rivista dell’ECLAS7 “JoLa, Journal of Landscape of promoting change,
reformulating priorities and
Architecture“, sotto forma di Manifesto, nel 2008, values.
e del più recente Beyond “Sustaining Beauty”8 la Precisely to underline the
Meyer ha costruito alcuni nuovi riferimenti teorici e depth of the theoretical work
applicativi per gli studiosi del progetto di paesaggio. carried out by Meyer, I note
I suoi studi individuano fonti differenti e aprono that in recent decades some
exemplary works in different
nuovi confronti in una visione controcorrente parts of the globe have
proiettata a riconoscere e valorizzare un diverso been built according to her
modo di concepire il progetto di paesaggio, concepts by various landscape
capace di congiungere e giustapporre la Beauty, architects, including Richard
ovvero l’esperienza estetica del paesaggio, con la Haag, George Hargreaves,
Peter Latz, Gilles Clément,
dimensione scientifica della sostenibilità. Così la Kongjian Yu, Michael
conservazione degli ecosistemi, la rivelazione dei Van Valkenburgh, George
processi e il risanamento dei luoghi costruiscono Descombes, Imma Iansana,
un progetto che, in coloro che lo vivono, può and last but not least Thomas
indurre una coscienza responsabile delle proprie Woltz.
azioni sull’ambiente, rilevando l’importanza della
promozione del cambiamento, riformulando priorità
e valori.

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 Proprio a sottolineare la profondità del lavoro In the written words and in
teorico compiuto dalla Meyer rilevo che in questi the projects cited by Meyer,
decenni alcune opere esemplari in diverse parti del the project of nature becomes
a public experience, Public
globo sono state costruite, nella direzione da lei Nature, because the same
riconosciuta, da differenti architetti del paesaggio, operating cycles, the plan,
tra altri da Richard Haag, George Hargreaves, Peter growth, extraordinary
Latz, Gilles Clément, Kongjian Yu, Michael Van maintenance (regenerating the
Valkenburgh, George Descombes, Imma Iansana e, soil through fire, emptying the
basins ...), a change due to
non ultimo da Thomas Woltz. Nelle parole scritte e an exceptional event, become
nei progetti citati dalla Meyer, il progetto di natura intrinsically part of the project
diventa un’esperienza pubblica, Public Nature, itself, as a founding aesthetic
perché gli stessi cicli operativi, l’impianto, la crescita, experience, constitutive of
la manutenzione straordinaria (rigenerare i suoli form, in a formative cultural
dimension for the community.
attraverso il fuoco, lo svuotamento dei bacini…), il Furthermore, the second part
mutamento per un evento eccezionale, divengono of the magazine proposes
intrinsecamente parte del progetto stesso, quale some accomplishments by
esperienza estetica fondativa, costitutiva di forma, in North American authors and it
una dimensione culturale formativa per la comunità. concludes with great successes
by excellent designers who
La rivista, inoltre, nella seconda parte propone alcune have fulfilled landscape
realizzazioni di autori nordamericani e si conclude projects for a new city and
con importanti esiti di eccellenti progettisti che sono public spaces for a new My vision in these pages
riusciti a portare a compimento, nel nostro paese, citizenship in our country. proposes my different way
progetti di paesaggio per una nuova città e spazi At the same time, it is important of conceiving the project: to
to make readers aware start from the open space,
pubblici per una nuova cittadinanza. of the need for intellectual from understanding its specific
Nello stesso tempo è importante far conoscere ai cohesion to affirm some character, to reveal forms, to
lettori la necessità di una coesione intellettuale per important principles: firstly, the reconstruct natural processes,
affermare alcuni importanti principi: dapprima la centrality of the project, the to consolidate mediations,
centralità del progetto, le responsabilità dei progettisti responsibilities of designers in to enhance the changing
relation to limited resources, the condition and the temporal
in relazione alla limitatezza delle risorse, la sfida che challenge they must undertake variable of the landscape in
devono intraprendere in quanto studiosi e mediatori as scholars and mediators order to return it as a common
tra i sistemi ambientali e quelli culturali e il loro between the environmental good to civic life.
ruolo quali costruttori di nuove alleanze tra differenti and cultural systems and In this issue, therefore, we
figure professionali, tessitori di relazioni capaci di their role as builders of new have the opportunity to discuss
alliances between different a germinative transformation
costruire spazi aperti per il miglioramento sociale ed professional figures, weavers for our landscape and for our
ambientale dei luoghi vitali. Questa relazione con of relationships capable of cities. We therefore transform
alcune esperienze realizzate implica un processo creating open spaces for the the margins, the peripheries,
d’integrazione culturale complesso, di conciliazione, social and environmental fragmented sites barely
che deve essere necessariamente dialettico e inclusivo improvement of vital places. connected to one other, into
This relationship with some a new space of centrality
delle particolarità dei luoghi assunti come risorse ed of the experiences involved and integration where the
attuarsi attraverso i progetti che sapremo costruire. implies a process of complex parts can be reorganised in
10

Questa mia visione propone, in queste pagine, il mio cultural integration, of a unified project; where the
diverso modo di pensare il progetto: partire dallo conciliation, which must public dimension is no longer
spazio aperto, dalla comprensione del suo specifico necessarily be dialectical and the result of disjointed actions,
inclusive of the peculiarities but becomes the overly-
carattere, rivelare forme, ricostruire processi naturali, of the places taken on as ordered structure designed
consolidare mediazioni, esaltare la condizione resources, and be implemented to engage citizens. The
mutevole e la variabile temporale del paesaggio per through the projects we will be landscape project comprises
restituirlo come bene comune alla vita civica. building. infrastructures, agricultural
In questo numero abbiamo, dunque, l’occasione and industrial productive
per discutere di una trasformazione germinativa per areas and natural systems
that can be the principles
il nostro paesaggio e per le nostre città. Mutiamo for improving the present,
dunque i margini, le periferie, i luoghi frantumati placing the construction of the
difficilmente connessi tra loro, in un nuovo spazio open space as a founding
della centralità e dell’integrazione, dove le parti si aesthetic experience, generator
possano ricomporre in un progetto unitario, dove of recognisable forms and
centre of the same ecological
la dimensione pubblica non sia più la risultante di dimension linked to the
azioni sconnesse, ma divenga la struttura sovra- sustainability of processes,
ordinata e progettata per coinvolgere i cittadini. Il an important fusion of new
progetto di paesaggio contiene al suo interno le transformations.
infrastrutture, le aree produttive agricole e industriali
e quei sistemi naturali che possono essere i principi
per migliorare il presente, ponendo proprio la
costruzione dello spazio aperto, quale esperienza
estetica fondante, generatrice di forme riconoscibili
e centro della stessa dimensione ecologica legata
alla sostenibilità dei processi, sintesi importante delle
nuove trasformazioni.

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 From the opening: 1. Isotta Cortesi, Il pae-
Wastewater Surface Oil, saggio, la natura e la città
Imperial Oil Kearl Mine, aperta, in Conversazione
Alberta, Canada 2014. in Sicilia con Antonio
Monestiroli, Lettera Venti-
Motorcylcing on ice. due, Siracusa, pp. 16-28,
2016.
Ore Runoff, Duluth, MN 2. Lucien Kroll, Tutto è
2014. paesaggio, Testo e Imma-
gine, 1999.
Picnickers Watching Live 3. Sottoscritta a Firenze
Concert at Tanglewood, da ventisette paesi della
Lenox, MA 1996. Unione Europea il 20
ottobre 2000, ratificata
Stream Interrupts the solo nel 2006 divenendo
Harvest Pattern, legge dello Stato italiano
Cache Valley Area, UT. il 9 gennaio 2006 L.
14/2006.
Photos by Alex MacLean. 4. La CEP, estesa origina-
riamente in inglese e fran-
cese, riporta la seguente
definizione “Landscape
means an area, as per-
ceived by people, whose
character is the result of
the action and interaction
of natural and/or human
factors”. La cui traduzione
esprime che “Il paesaggio
è quello spazio così come
percepito dalle persone, il
cui carattere è il risultato
dell’azione e dell’intera-
zione della natura e/o dei
fattori umani”.
isotta.indd 11
5. L’Art. 9 della Costitu-
zione italiana recita: “La
Repubblica promuove lo
sviluppo della cultura e la
ricerca scientifica e tec-
nica. Tutela il paesaggio
e il patrimonio storico e
artistico della Nazione”.
6. Elisabeth K. Meyer,
Sustaining Beauty. The
performance of appea-
rance: A Manifesto in
three parts, in Journal of
Landscape Architecture,
vol.3, 2008, pp. 6-23.
7. ECLAS- European
Council for Landscape
Architecture Schools,
istituzione che promuove
relazioni tra i docenti di
architettura del paesaggio
e rappresenta gli interessi
della comunità scientifica
in relazione in contesti
europei istituzionali.
8. Elisabeth K. Meyer,
Beyond “Sustaining Beau-
ty”. Musing on a Manife-
sto, in M. Elen Deming,
Values in Landscape Archi-
tecture and Environmental
Design. Finding center
in theory and practice,
Luisiana State University
press, Baton Rouge,
2015, pp. 30-53.
1. Isotta Cortesi, Il
paesaggio, la natura
e la città aperta, in
Conversazione in Sicilia
con Antonio Monestiroli,
Lettera Ventidue, Siracusa,
pp. 16-28, 2016.
2. Lucien Kroll, Tutto
è paesaggio, Testo e
Immagine, 1999.
3. Signed in Florence by
twenty-seven countries
of the European Union
on 20th October
2000, ratified only in
2006, becoming law
of the Italian State on
9th January 2006 L.
14/2006.
4. La CEP, originally
written in English and
French, contains the
following definition
“Landscape means an
area, as perceived by
people, whose character
is the result of the action
and interaction of natural
and/or human factors”.
5. Art. 9 of the Italian
Constitution reads: “The
Republic promotes the
development of culture
and scientific and
technical research.
It protects the countryside
and the historical and
artistic heritage of the
nation“.
6. Elisabeth K. Meyer,
Sustaining Beauty.
The performance of
appearance: A Manifesto
in three parts, in Journal
of Landscape Architecture,
vol.3, 2008, pp. 6-23.
7. ECLAS - European
Council for Landscape
Architecture Schools, an
institution that promotes
relationships between
landscape architecture
professors and represents
the interests of the
scientific community in
relation to institutional
European contexts.
8. Elisabeth K. Meyer,
Beyond “Sustaining
Beauty”. Musing on a
Manifesto, in M. Elen
Deming, Values in
Landscape Architecture
and Environmental Design.
Finding center in theory
and practice, Luisiana
State University press,
Baton Rouge, 2015,
pp. 30-53.
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 Public nature anthology
David Besson-Girard, Chiara Pradel, Coloco, Michel Desvigne, Imma Jansana, Markus Jatsch, Franco Zagari

Collettiva, democratica, viva, mutevole e inclusiva, la Natura Pubblica non può esaurirsi all‘interno di una riflessione univoca.
Proprio per sua indole, essa è trasformazione e cambiamento, luogo di scambio e partecipazione, spazio aperto dai confini dissolti tra sfera
pubblica e privata. Tali caratteristiche intrinseche protese verso l‘idea di città aperta, conducono spontaneamente alla necessità di raccogliere
molteplici esperienze professionali, ma ancor prima personali, intime relazioni con un paesaggio che si sottrae alle logiche puramente estetiche,
pittoresche e convenzionali, per essere invece Natura Pubblica, inesauribile processo in divenire.
“Natura e vita umana con le sue passioni infinite, sono termini sui quali l‘intesa può essere ed è universale. Subordinare decisamente la struttura
degli edifici e delle città a questi due elementi significa dar vita ad essi e avvicinarli, rendendoli graditi all‘uomo: significa in ultima analisi,
universalizzare l‘opera dell‘architetto“. Giovanni Michelucci

Collective, democratic, alive, changeable and inclusive, Public Nature cannot be exhausted within a single reflection.
Precisely owing to its character, it is transformation and change, place of exchange and participation, an open space with boundaries dissolved
between public and private spheres. These intrinsic features extended towards the idea of an open city spontaneously lead to the need to gather
numerous professional experiences, but most importantly, personal and intimate relationships with a landscape that escapes purely aesthetic,
picturesque and conventional logic, to instead be Public Nature, an inexhaustible process of becoming.
“Nature and human life, with its infinite passions, are terms on which harmony can be and is universal. Substantially subordinating the structure of
buildings and cities to these two elements means giving them life and bringing them closer, making them pleasurable to man: this ultimately means
universalising the work of the architect“. Giovanni Michelucci

Progetto terra: opera aperta - Earth project: open work -

David Besson-Girard David Besson-Girard

C’era una volta, più di quarant’anni fa, un tramonto There was once, more than
forty years ago, a sunset which
che inonda i giardini di una villa piantata di pini
flooded the gardens of a villa
domestici, di cipressi d’Italia che si riflettono sulle planted with domestic pines
acque azzurre di un grande lago di montagna. and Italian cypresses, reflecting
Il paesaggista che racconta oggi la propria on the blue waters of a large
esperienza degli spazi aperti ricorda le visite di mountain lake. The landscaper
12

who tells us today of his

gioventù in Italia e le impressioni così scintillanti da
experience of open spaces,
orientare tuttora la sua vita proprio come una stella. recalls his trips to Italy during
Questo rilievo alpino, nell’orizzonte del suo ricorso, his youth and the glistening
fa parte di un immenso gruppo montuoso ai confini impressions that still orient his
di tre continenti che si estendono da est a ovest, life just like a star.
This alpine relief, on the
seguendo un allineamento incerto, a partire dalle
horizon of its appeal,
prime cime dell’Estremo Oriente, dall’altra parte del forms part of an immense
mondo. L’alba del giorno seguente già si fa strada mountainous group on the
nello stesso istante, alla fine dei suoi lineamenti borders of three continents
minerali vicino all’Himalaya. Picchi gialli e aguzzi that extend from east to
west, following an uncertain
sorgono uno dopo l’altro di notte, afferrando la luce
alignment, starting from the first
man mano che si frappongono davanti ai raggi solari peaks of the Far East, on the
tangenti. Le cime che si illuminano a caso secondo other side of the world.
le loro ripartizioni durante la rotazione del globo nel The dawn of the following
corso della giornata, riunisce il suolo più vasto del day is already occurring at In this page and in the
the same time at the end of following page:
pianeta, dal mar della Cina ad est fino al litorale David Besson-Girard
its mineral features near the
atlantico alla fine delle terre ad ovest. Da una parte paysagiste,
Himalayas. Sharp, yellow International Memorial
all’altra, ai piedi di questo tetto del mondo, pianure peaks emerge one after the Park dedicated to fallen
e semipiani sviluppano distese rigorose, e spesso other by night, grasping the soldiers in the Nord-Pas
verdeggianti nei bassi versanti a nord, in contrasto light as they slip in front of de Calais during the
the tangent sun rays. The First World War
con le calde contrade cangianti ai piedi dei versanti Project of the
peaks that light up randomly
sud (aree lussureggianti, desertiche, grandi laghi, momument by
according to their locations P. Prost architecte
rive della miriade di turchesi mari interni, cesellati da during the rotation of the globe (AAPP).
delicate baie, lagune, isole). throughout the day, unite the Photos by Aitor Ortiz.
most extensive terrain on the
planet, from the China Sea to
the east, to the Atlantic coast
at the end of the lands to the
west.

antologia strettaok.indd 12 15/05/17 17:10

 Questi monumenti di pietra, gettati a caso dalle From one side to the other,
forze telluriche da est a ovest, definiscono i luoghi in the foothills of this roof
di scambio tra gli esseri viventi, le identità locali, of the world, plains and
semi-plains develop rigorous
la separazione delle frontiere, il ruolo dei paesi, expanses, often verdant on
da nord a sud nel concerto delle nazioni. Questa the lower slopes to the north,
muraglia dalle creste aleatorie, presenta delle in contrast with the hot areas
insenature più o meno ampie che collegano il nord, at the foot of the southern
il sud e influenzano le vite alla stregua delle porte slopes (lush areas, desert
areas, large lakes, shores of
aperte o chiuse delle case. Da qualche parte ai piedi a myriad of inner turquoise
di questo versante variopinto dai contorni delicati, seas, chiselled by delightful
l’Italia sviluppa in modo magistrale un linguaggio bays, lagoons, islands). These
plastico universale che canta la terra con giubilo. stone monuments, randomly
Questa espressione affascina i visitatori di tutto il cast by telluric forces from
east to west, define the places
mondo da secoli, mettendo in relazione gli uomini of exchange between living
con gli elementi naturali, la pietra, l’acqua, la flora, beings, local identities, the
la fauna... separation of frontiers, the role
Al termine della mia infanzia trascorsa più a ovest, of countries, from north to south
in Francia, in un vigneto sui pendii brumosi della in the concert of nations. This
rock face of random ridges
valle della Saona, la scoperta dell’Italia è puro presents extensive coves that
stupore per tutti i sensi, odori, gusti, materiali, luci... connect north and south, and
Le rive dell’Adriatico, Venezia, la laguna, piazza di affect lives in the same way
Spagna a Roma, la campagna toscana, Siena...è as the open or closed doors
da qualche parte tra Bomarzo e Romo che vengo of houses. Somewhere in
the foothills of this colourful,
colto da un’emozione nuova, la sensazione di poter delicate-edged slope, Italy
leggere il pensiero dei grandi maestri paesaggisti, masterly develops a universal
architetti e scultori, stampato sui paesaggi come su mouldable language that sings
un libro aperto (Pirro Ligorio, Gian Lorenzo Bernini o the land with jubilation. This
Michelangelo di Lodovico Buonarroti Simoni). expression has fascinated
visitors around the world for
In questi luoghi formulo tra me un’ipotesi azzardata centuries, linking men with
che è all’origine della mia opera professionale: natural elements, stone, water,
il paesaggio è un linguaggio universale, aperto a flora, fauna, ...
tutti, che si rivolge a tutti i sensi utilizzando tutti gli At the end of my childhood
elementi. L’aspetto della superficie terrestre è il bene spent more to the west, in
France, in a vineyard on
comune dell’umanità, un’opera aperta, un linguaggio the hilly slopes of the Saône
plastico in evoluzione, come la lingua viva di un Valley, the discovery of Italy
paese. Ho vagliato questa ipotesi in loco durante was pure stupor for all senses,
ciascuno dei miei progetti in Francia e altrove. smells, tastes, materials, lights
... The shores of the Adriatic,
Venice, the lagoon, Piazza
di Spagna in Rome, the
Tuscan countryside, Siena ...
antologia strettaok.indd 13
It was somewhere between
Bomarzo and Romo that I was
captured by a new emotion,
the sensation of being able
to read the thoughts of the
great landscape masters,
architects and sculptors,
printed on landscapes like on
an open book (Pirro Ligorio,
Gian Lorenzo Bernini or
Michelangelo di Lodovico
Buonarroti Simoni).
In these places I formulated
a rash hypothesis that is at
the origin of my professional
work: the landscape is a
universal language, open to
all, which addresses all the
senses using all the elements.
The appearance of the Earth's
surface is the common good
of humanity, an open work,
an evolving plastic language,
like the living language of a
country. I have considered this
hypothesis on site during each
of my projects in France and
elsewhere. Now I know that
this bold proposition is not a
simple literary metaphor, it is
the finding of a shared reality.
The details of this reflection will
soon be available in a book
about to be published. For
the time being, I limit myself
to developing, in this article,
the three main consequences
of this finding: the personal
relationship with the landscape;
the political project of
public spaces; the universal
knowledge of nature and its
conservation. Infinite exciting
prospects open up the very
moment that the landscape
project combines an individual
person’s vitality, united people
and the Earth.
15/05/17 17:10
 Oramai so che questa proposta temeraria non è una
semplice metafora letteraria, è la constatazione di
una realtà condivisibile. I dettagli di questa riflessione
saranno presto disponibili in un libro in corso di
pubblicazione. Per il momento mi limito a sviluppare,
in questo articolo, le tre principali conseguenze di tale
constatazione. Firstly, there are the personal It is possible to love the
consequences on each landscapes that society
Esse si declinano sul piano del rapporto personale individual’s life. The landscape produces when they are
con il paesaggio, sul piano del progetto politico degli is organised like a language, used, criticised and shared
spazi pubblici, sul piano della conoscenza universale just as the unconscious would by everyone, in the same
della natura e della sua tutela. Infinite prospettive be. Being in it helps us to way that it is possible for a
entusiasmanti si aprono nel momento in cui il progetto analyse personal desires like population to have a common
a mirror of the mind. In-depth language if each person
di paesaggio coniuga la vitalità della persona, degli investigation of animated takes care of the quality of its
uomini insieme e della Terra. landscapes, the practice of expression.
In primo piano vi sono le conseguenze personali gardening, contemplative Thirdly, there are
sulla vita di ciascuno. Il paesaggio è organizzato walks allow us to consider consequences on the universal
come una lingua, così come sarebbe anche the elements, land water, fire, knowledge of nature and
flora and fauna. It offers each its protection. Landscape is
l’inconscio. Il fatto di frequentarlo aiuta ad analizzare one of us a chance to grasp a living language whose
i desideri personali come uno specchio della mente. the affinities, the unconscious meaning and forms are
L’indagine intima dei paesaggi animati, la pratica repulsions that guide the consumed. All beings
del giardinaggio, delle passeggiate meditative trajectory of one‘s life, and to are subjected to sensitive
permette di passare in rassegna gli elementi, la terra make better choices: to look interactions, to the paradoxical
as much as to see, to smell as logic of linguistic phenomena.
l’acqua, il fuoco, la flora e la fauna. Offre a ciascuno much as to breathe, to listen Limits of perception and non-
una possibilità di cogliere le affinità, le repulsioni as much as to feel, to taste as sense are part of sense, like
inconsapevoli che guidano la traiettoria della propria much as to eat. Conservation death on the horizon of life.
vita e di assumerne meglio le scelte: guardare tanto of the landscape, with full These sensitive, paradoxical
quanto vedere, odorare tanto quanto respirare, use of the senses, helps each relationships imply the elective
one of us to find a place on affinities of people as well
ascoltare tanto quanto sentire, gustare tanto quanto the earth that befits us. Every as those of all living beings.
mangiare. La preservazione dei paesaggi, con il private garden, every project Naturalists collect evidence
pieno uso dei sensi, aiuta ciascuno a trovare un posto that I have been fortunate of such sensitive dialogues
sulla terra che gli si confà. Ogni giardino privato, enough to contribute to, is a among species. Their works
ogni progetto che ho avuto la fortuna di contribuire way of finding greater sense emphasise paradoxical cases.
of the choices people make in Some species implement
a concretizzare è una maniera di trovare maggior terms of their lives. The sense illusions, whether optical,
senso alle scelte di vita delle persone. Il senso delle of things is subjective. It is a phonic, olfactory, tactile, of
cose è soggettivo. È un rapporto volatile tra sé e volatile relationship between taste, in order to experience
l’universo. Questa intima unione è il legame vitale del oneself and the universe. mutual help, love or the
pensiero all’azione. L’essere intreccia, nel corso della This intimate union is the vital competition they need.
bond of thought to action.
propria vita e secondo i propri mezzi, delle affinità Human beings interweave, in
col paesaggio, questo singolare attaccamento al the course of their lives and
proprio ambiente è talvolta coltivato al riparo dagli according to their means,
sguardi nel proprio giardino segreto. affinities with the landscape.
In secondo piano vi sono le conseguenze sullo spazio This unique attachment to
one’s environment is sometimes
pubblico e i progetti politici locali. Il paesaggio è cultivated away from prying
un linguaggio: tale constatazione è un argomento eyes in one’s own secret
sufficiente, ovunque e soprattutto nelle democrazie garden.
dove si difende la libertà di espressione, affinché Secondly, there are
l’aspetto della terra si presti ai dibattiti e a una critica consequences on public space
and local political projects.
pubblica dei progetti a qualunque scala. Ciò impone The landscape is a language:
di condividere i progetti indipendentemente dalle such an affirmation is a
frontiere, dai territori amministrativi o delle proprietà sufficient argument, everywhere
fondiarie. Il paesaggio ben manipolato racconta le and above all in democracies
aspirazioni di abitanti che insieme amano il proprio where freedom of expression
is defended, as long as the
paese e sono fiduciosi per il futuro. È possibile amare appearance of the Earth
i paesaggi che la società produce quando sono usati, lends itself to debates and a
criticati, condivisi da tutti, allo stesso modo in cui è public criticism of projects of In the following page:
possibile per una popolazione disporre di una lingua any scale. This requires the Studio Bürgi,
sharing of projects regardless Geological
comune se ciascuno di prende cura della qualità della Observatory Cardada,
of frontiers, administrative
sua espressione. Switzerland. Photo by
territories or land ownership. Studio Bürgi (left).
In terzo piano vi sono le conseguenze sulla The well-manipulated
conoscenza universale della natura e della sua tutela. landscape tells of the MDP Michel Desvigne
Il paesaggio è una lingua viva il cui senso e le cui aspirations of inhabitants who Paysagiste, Paris-
love their country and are Saclay. Photo by
forme si consumano. Tutti gli esseri sono soggetti tra MDP Michel Desvigne
confident about the future. Paysagiste (right).
loro a interazioni sensibili, alla logica paradossale
dei fenomeni del linguaggio. I limiti di percezione
e il non-senso fanno parte del senso, come la morte
sull’orizzonte della vita.

antologia strettaok.indd 14 15/05/17 17:10

 Queste relazioni sensibili paradossali implicano le By intervening on the Earth‘s The Earth‘s surface considered
affinità elettive degli uomini come pure quelle di tutti appearance, man has the a landscape is not a scant
gli esseri viventi tra loro. I naturalisti collezionano le means to design his own future, thing, a puzzle of territories, an
participating peacefully in a inert expanse, or the remains

15 antologia anthology
prove di tali dialoghi sensibili tra le specie. Nelle loro concert of life. of spoils that threatened men
opere sottolineano dei casi paradossali. Alcune specie The practice of landscaping quarrel over.
mettono in campo illusioni, ottiche, foniche, olfattive, on large territories offers the As Ambrogio Lorenzetti
tattili, gustative, per vivere l’aiuto reciproco, l’amore possibility to envisage strong paints in the fresco entitled
o la competizione di cui necessitano. Intervenendo relationships between people Allegoria ed effetti del Buono
and nature: a respectful e del Cattivo Governo in
sull’aspetto della terra, l’uomo ha i mezzi per civilisation of planetary peace Siena, if the right action is
progettare il proprio futuro, partecipando in pace al (see Saint Francis speaking to designed in harmony with
concerto della vita. La pratica del paesaggio su grandi the birds of Assisi in Giotto‘s the living landscape, just as
territori offre la possibilità di immaginare relazioni forti frescoes). one formulates an ambiguous
tra gli uomini e la natura: una civiltà rispettosa della The landscapes that I sketch thought in language, then the
in these lines contrast with terrestrial surface that trembles
quiete planetaria (si veda San Francesco che parla agli the images, constantly beneath the sky will grow
uccelli di Assisi negli affreschi di Giotto). waved before our eyes, of again and always with the
I paesaggi che abbozzo in queste righe contrastano defended territories, city walls, development of knowledge and
con le immagini, costantemente sbandierate davanti boundaries, wire fences, the number of men.
ai nostri occhi, di territori difesi, di mura, di frontiere, ecological catastrophes,
bloody revolutions and conflicts
di fili di ferro, di catastrofi ecologiche, di rivoluzioni between peoples. The clever
sanguinose e di conflitti tra i popoli. La preservazione preservation of the landscape,
oculata del paesaggio, come quella della bella lingua such as that of the beautiful
degli amici scrittori, mi pervadono di una speranza language of fellow writers,
incrollabile. Nelle condizioni di un dialogo tra tutti e is pervaded by unshakable
hope. In the conditions of a
di una sottile preservazione degli elementi, la terra ha dialogue between everyone
la capacità concreta di ampliare la propria superficie and of a subtle preservation of
sotto il cielo, adottando forme diverse, accogliendo the elements, the Earth has the
l’umanità al centro della vita. La superficie terrestre concrete capacity to expand
considerata come un paesaggio non è misera cosa, its very surface beneath the
sky, adopting different forms,
un puzzle di territori, una distesa inerte o i resti di welcoming humanity to the
spoglie che uomini minacciati si litigano. Come dipinge centre of life.
Ambrogio Lorenzetti nell’affresco intitolato Allegoria
ed effetti del Buono e del Cattivo Governo a Siena, se
l’atto giusto è progettato in armonia con il paesaggio
vivente, così come si formula un pensiero incerto nel
linguaggio, allora la superficie terrestre che freme sotto
il cielo crescerà ancora e sempre con lo sviluppo delle
conoscenze e il numero degli uomini.

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 Natura - Chiara Pradel

“La sua bellezza etica è fonte di sorpresa, di stupore; sorgente

di immaginazione e di ispirazione”
(Paolo L. Bürgi).

L‘idea di Natura è posta in relazione all‘uomo, al suo

sguardo, al suo vivere e al suo pensare.
Un punto storicamente privilegiato e complesso
di contatto concreto ed ideale, di elementi visibili
e invisibili, è la costruzione dello spazio pubblico.
Dalla Natura al Progetto
Attraverso un progetto pubblico di paesaggio
possiamo pensare ad una idea di città, al suo
intorno, ad un quartiere, ad un singolo edificio
o piazza con una progressione che supera la
distinzione esterno-interno. Ci riferiamo ad esempio
alla delimitazione dei bordi reali o percepiti
del costruito a partire dagli spazi aperti, ma anche
all‘approccio alle infrastrutture a partire dal
territorio, alle altezze dell‘edificato poste in relazione
agli orizzonti geografici, al sentire la vasta
topografia di un luogo rispetto al singolo progetto,
al riportare in luce lo scorrere in superficie, Nature - Chiara Pradel regeneration - becomes a
la raccolta o il passaggio sotterraneo del sistema promise for a desired place
delle acque, al coltivare le diversità intrinseche “Her ethical beauty is a source of of growth and expression of
surprise, of astonishment; source of Nature that will, over time,
naturali di un sito. Tale meccanismo di imagination and inspiration” (Paolo
acquire meaning and quality,
compenetrazione su diverse scale è incisivo e L. Burgi).
revealing an infinite essence,
sorprendente, soprattutto in un contesto dove la not just linked to the temporary.
densità (non solo costruita) porta forti interazioni The idea of Nature is placed
in relation to man, to his gaze, An ethical beauty
insediative, culturali e storiche, flussi di movimento to his life and to his thinking.
e di comunicazione… In questo ambito lasciare uno The approach to Nature also
A historically privileged and explains the approach to the
spazio vuoto – occasione accogliente di utilizzo complex point of concrete and landscape project, where
libero sia individuale che collettivo e momento di ideal contact, of visible and functional, minimal and ethical
rigenerazione urbana – diventa una promessa per invisible elements, constitutes beauty - in the sense that one
the construction of the public works by subtracting through
un luogo sperato, di crescita e di espressione del space.
Naturale che, nel tempo, acquisirà senso e qualità, a continuous process of
From Nature to Project
smoothing out the superfluous
rivelando una essenza infinita, non solo legata al Through a public landscape and pursuing the essential - can
contingente. project we can envisage a put man and the environment
Una bellezza etica
concept of city, its surroundings, in profound relation. As in
a neighbourhood, a single ecology, where everything is
L‘approccio alla Natura spiega anche l‘approccio building or square with a
al progetto di paesaggio, dove la bellezza etica, precisely and without waste
progression that surpasses the closely linked to the other, in
funzionale, minima – nel senso che vi si lavora per external - internal distinction. the public project the space
sottrazione attraverso un processo continuo di We refer for example to acquires a value of pursuit of
levigazione del superfluo e di ricerca dell‘essenziale – the delimitation of the real the beautiful, of relationship
or perceived edges of with the many features of the
può mettere in relazione profonda l‘uomo constructions, starting with
con l‘ambiente. Come nell‘ecologia, dove ogni cosa environment and a renewed
open spaces, but also to the sense of common belonging.
è precisamente e senza spreco strettamente approach to infrastructures Horizons
legata all‘altra, nel progetto pubblico lo spazio starting with the territory; to A new intervention that
acquista un valore di ricerca del bello, di relazione the height of the building in dialogues with the history of
relation to the geographical a place and its future, reveals
con i molteplici caratteri dell‘ambiente e un senso horizons; to feeling the vast
rinnovato di appartenenza comune. an overlapping of thicknesses,
topography of a place in times and meanings: opening
Gli orizzonti relation to the single project; to up to Nature means opening
Un nuovo intervento che dialoga con la storia (o le bringing to light the water flow up to more intense vastness, to
storie) di un luogo e con il suo futuro, fa avvertire to the surface, the collection geological ages, to variations
or underground passage of from the infinitely small to
una sovrapposizione di spessori, di tempi e di the water; to cultivating the
significati: aprire alla Natura significa aprire a the large, which enable us
natural intrinsic diversity of to understand how scale and
vastità più intense, alle ere geologiche, a variazioni a site. Such a mechanism of the human dimension can be
dall‘infinitamente piccolo al grande, che ci lasciano interpenetration on a number relative. This progression of
comprendere quanto la scala e la dimensione umana of scales is incisive and time, space and thought is
surprising, especially in a reflected in a progression of
possano essere relative. Questa progressione del context where density (not only
tempo, dello spazio e del pensiero si riflette in una one’s gaze. Looking out for a
in terms of building) leads to moment over a rediscovered
progressione dello sguardo. Affacciarsi per un attimo strong interactions from a point horizon, while crossing a
su un orizzonte riscoperto, mentre ci troviamo ad of view of urban fabric, culture, public place, often linked to our
attraversare un luogo pubblico, spesso legato alla history, flow of movement daily lives, allows us to project
and communication... In this ourselves in an unprecedented
nostra quotidianità, ci permette di sporgerci in modo context, leaving a space empty
inedito ed emozionante su una prospettiva molto più and emotional way across a
- a welcoming opportunity for much wider perspective that
ampia, che ci sorprende, che dischiude la nostra both individual and collective surprises us, opens up our
immaginazione e che ci ispira. free use and moment of urban imagination and inspires us.

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 Ridefinire i confini - Michel Desvigne

La sfida contemporanea in termini di spazio pubblico

non è tanto quella di immaginare un nuovo modello,
quanto di stilare l’inventario dell’esistente per
concepirne la trasformazione. Credo fermamente nel
potere della ricomposizione delle nostre aree urbane
nella loro geografia, credo nella costruzione di nuovi
spazi pubblici alla scala dei grandi interventi urbani del
secolo scorso.
La mia città ideale non è un modello. La mia città
ideale è una qualsiasi città della quale saremo in
grado di disegnare il limite. Una chiusura allo sviluppo
vertiginoso che circonda le aree lottizzate e i poli
di attività. Un formidabile serbatoio da utilizzare per
inventare un nuovo spazio pubblico.
Esiste infatti un limite fisico dove coesistono due mondi
che si ignorano. Uno è il mondo rurale dell’agricoltura
estensiva, l’altro è quello della periferia della periferia.
Si tratta di aree residenziali, aree commerciali, aree
di attività, prive di spazi pubblici condivisi e praticati;
delimitate di solito da semplici reti metalliche.
Solo un artificio può gestire questa situazione, soltanto Redefine boundaries - On the one hand, orchards,
l‘invenzione di uno spazio specifico può invertire questa Michel Desvigne vegetable gardens, gardening
... on the other paths and
tendenza, senza però prendere a modello né un mondo The contemporary challenge public facilities. It is not about
né l‘altro. in terms of public space is creating a utopian and inane
Questi due mondi devono mescolarsi per mezzo di un not so much to imagine a "beautiful landscape", as to
ambiente particolare che li saldi, che li concili che li new model, rather than to reconcile the practices and uses
faccia approfittare l’uno dell’altro. Bisogna creare dei design the inventory of pre- lacking in both worlds.
existing elements in order to Hence, the repertoire becomes
legami aperti, stabilire una sorta di porosità. conceive their transformation. highly varied. Whether one
Questo ambiente deve fare appello alle pratiche I firmly believe in the power of favours the practices of citizens
e tecniche prese in prestito dal mondo agricolo recomposing our urban areas who love the countryside for
ovviando ai deficit della periferia urbana. in terms of their geography. I walks and breathing in fresh
believe in building new public air, crossing paths, walkways

Da un lato frutteti, orti, giardinaggio; dall’altro percorsi
spaces on the scale of the
e strutture pubbliche. Non si tratta di creare una “bella great urban interventions of
campagna“ utopica e insulsa, quanto di conciliare le the last century. My ideal city
pratiche e gli usi che mancano ad entrambi i mondi. is not a model. My ideal city is
Il repertorio diventa così molto vario. Sia che si any city where it is possible to
favoriscano le pratiche dei cittadini che amano la draw the limit. A closure to the
dizzy development surrounding
campagna per camminare e respirare aria fresca, the partitioned areas and the
attraversando percorsi e sentieri, passerelle e spiagge poles of activity. A formidable
e godendo di un pezzo di terra per soddisfare la reserve to use to invent new
loro curiosità botanica, sia che si pensi alla gioventù public space. There is, in fact,
rurale che ha bisogno di trovare risorse aggiuntive a physical limit where two
coexisting worlds ignore each
o complementari o di sperimentare nuove forme di other. One is the rural world
sfruttamento del terreno. A questo si deve aggiungere la of extensive agriculture, the
possibilità di riutilizzare l‘acqua, i rifiuti, la produzione other is the periphery of the
di energia, la fertilizzazione del suolo, il riciclaggio, periphery. These are residential
il compostaggio... areas, commercial areas,
business areas, without public
La manutenzione di questo nuovo tipo di paesaggio, communal spaces, usually
crocevia tra sperimentazione, tempo libero delineated by simple metal
e sfruttamento differisce tanto dall’agricoltura produttiva meshes. Only one device can
che dai servizi viari, dei parchi e dei giardini. handle this situation, only the
È condivisa tra la municipalità e gli operatori, invention of a specific space
can reverse this trend, without
i concessionari privati e i proprietari pubblici. however using as a model
Gli strumenti sono semplici e pochi e possono essere either one world or the other.
attuati rapidamente. Gli effetti sono enormi, se si These two worlds have to blend
pensa all’apertura di questi limiti. L‘interferenza creata through means of a particular
riconcilia questi due mondi, consentendo loro forme environment that welds them
together and that makes them
di sviluppo e scambio economico. Essa non si limita beneficial to each other. We
a conservare le risorse naturali, ma le anima e le need to create open bonds,
amplifica. Questi benefici corrispondono allo spirito establish a sort of porosity.
di uno sviluppo sostenibile, lontano dagli incantesimi This environment has to appeal
o dalle colpevolizzazioni dalle quali è troppo spesso to the practices and techniques
borrowed from the agricultural
circondato. world and to overcome the
deficiencies of the urban
outskirts.
17 antologia anthology
and beaches and enjoying a
piece of land to satisfy their
botanical curiosity, or whether
one thinks of the rural youth
who need to find additional or
complementary resources, or to
experiment with new forms of
land exploitation. This must be
supplemented by the possibility
of reusing water, waste, energy
production, soil fertilisation,
recycling, composting ...
The maintenance of this
new type of landscape,
a crossroads between
experimentation, leisure and
exploitation, differs both from
productive agriculture and
from road, park and garden
structures. It is shared between
the municipality and operators,
private dealers and public
owners.
The tools are simple and few
and can be implemented
quickly. The effects are
enormous if you think about
removing these limits. The
interference created reconciles
these two worlds, enabling
their forms of development and
economic exchange. It does not
purely limit itself to preserving
natural resources, but animates
and amplifies them. These
benefits correspond to the spirit
of sustainable development,
far from the enchantments or
blaming by which it is too often
surrounded.

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 Natura pubblica: strategie urbane per la sfera
vivente - Coloco

“Nel corso della propria evoluzione la città si organizza

secondo criteri che privilegiano la comodità dell’habitat di un
solo essere vivente: l‘umano, motivo per cui essa pare dovergli
per intero la propria esistenza.
Immaginare una città che si sviluppa tenendo in considerazione
l‘intero mondo vivente – considerato come un unicum,
complesso e interdipendente, all‘interno del giardino del
pianeta – rappresenta uno stravolgimento capace di modificare
profondamente i principi secondo cui si concepisce l‘urbanistica.
La proposta di una “natura non umana“ che si pone a parità
d‘importanza con l‘umano nel proprio diritto all’habitat
costituisce una visione rivoluzionaria in quanto invita a mettere
sulla bilancia – nei fatti e non solo in maniera teorica – l’umanità
e il suo ambiente“.

Gilles Clément.

Comprendere e condividere il valore

della natura urbana
Da tempo l’emergenza ecologica globale è una
preoccupazione condivisa da tutti coloro che si
occupano di assetto urbano, esistono innumerevoli
esperimenti volti a individuare uno spazio per la
Natura nei contesti più antropizzati che sono le
nostre città, le nostre metropoli, le nostre megalopoli.
In tutti i casi, però, dobbiamo fare i conti con la
scarsa conoscenza di questa natura in ambito Public nature: Understanding and sharing
Urban strategies for the the value of Urban Nature
urbano, è necessario dunque mettere insieme visioni living sphere - Coloco For a long time the global
complementari che riconoscano questi esseri viventi ecological emergency has
diventati nostri vicini. “In the course of its very evolution, the been a concern shared by all
city is organised according to criteria those who deal with urban
Questo esercizio collettivo riunisce urbanisti, that favour the comfort of the habitat
paesaggisti o giardinieri, come pure uomini of a single living being: the human
planning. There have been
being, which is why the city owes countless experiments aimed
politici, rappresentanti o associazioni, e consiste at identifying a space for
him/her so wholly its very existence.
nel percorrere insieme gli spazi quotidiani, o To imagine a city that develops, Nature in the most anthropic
tralasciati dalle nostre pratiche urbane. Riconoscere taking into consideration the entire contexts that are our cities,
living world - considered as a our metropolises, and our
tali frammenti di natura più o meno visibili, più o complex and interdependent unicum,
meno costitutivi delle storie urbane, è un esercizio di within the garden of the planet - megalopoles. In all cases,
however, we have to deal with
18

riappropriazione della città come paesaggio e non represents a significant overturn that
can profoundly change the principles a lack of knowledge in the
come apparato funzionale. according to which town planning is urban sphere. It is therefore
Qualsiasi cambiamento di prassi dovrà procedere da conceived. necessary to bring together
The proposal of a "non-human
questa comprensione della città come ambiente che nature", which is placed at equal
complementary visions
integra gli uomini in questa comunità vivente. importance with human beings that recognise these living
in their right to the habitat, is a beings that have become our
Per dare forma a queste considerazioni frammentarie revolutionary vision insofar as it neighbours.
circa la conoscenza della Natura da parte del invites us to weigh up humanity and This collective exercise unites
servizio pubblico, Coloco ha realizzato delle “Mappe the environment - in the facts and not town planners, landscapers,
only theoretically”.
del Bene Comune“, che riuniscono, a seguito di or gardeners, as well as
opportuni sopralluoghi, gli elementi essenziali forniti Gilles Clément.
politicians, representatives
or associations, and involves
dal complesso dei servizi tecnici cittadini, tra cui covering together everyday
l’idrologia, la viabilità, l‘urbanistica o gli spazi spaces or those neglected
verdi. La collaborazione degli storici o la raccolta by our urban practices. To
delle storie degli abitanti servono comunque a recognise these more or less
fornire qualche riferimento temporale sulle evoluzioni visible, more or less constituent
fragments of urban stories, is
della Natura negli ultimi decenni. In questo modo an exercise of re-appropriating
contestualizziamo l’evoluzione urbana con i the city as a landscape and
sistemi ecologici considerati alla luce delle proprie not as a functional apparatus.
dinamiche. Any change of practice
must proceed from this
understanding of the city as
an environment that integrates
men into this living community.
In order to give shape to these
fragmentary considerations
regarding the knowledge of

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 La Natura vista come progetto politico Nature by the public service,
Nella riflessione sul futuro delle città la natura ha Coloco has produced “Mappe
del Bene Comune” (Maps
già ampiamente contribuito a sviluppare prospettive
of the Common Good),
di evoluzione fondate sul paesaggio. Ne consegue which, following appropriate
una coscienza collettiva più o meno sviluppata, che inspections, bring together the
affida alla pubblica collettività la custodia, come pure essential elements provided by
la responsabilità delle evoluzioni urbane sulle scale the citizens’ technical services,
including hydrology, viability,
del visibile, che rappresentano una qualità evidente
urban planning or green
nell’era della concorrenza tra le città in termini di spaces. The collaboration of
attrattiva. historians or the collection of
In termini biologici, a tutt’altra scala, la questione è stories told by the inhabitants,
affrontata dalla ‘gestione‘ della sfera vivente in città however, serve to provide
some temporal reference on
in capo ai soli servizi tecnici, storicamente chiamati
the evolution of Nature in
Spazi Verdi. Non esiste Natura pubblica come recent decades. In this way,
condivisione che riunisca i ‘giardinieri planetari‘ we can contextualise urban
urbani1. Fragili tentativi di emergere sono presenti in evolution with the ecological
alcuni progetti, in cui il cittadino, spesso un vicino, systems considered in light of
their dynamics.
diventa il giardiniere di una natura predisposta dal
servizio pubblico. Nature viewed as a political
Coloco sviluppa da qualche anno delle strategie project
di integrazione della Natura in ambito urbano, a In reflecting on the future of
livello di città quali Montpellier, Bordeaux, Lione o cities, nature has already
largely contributed to the
Saint Etienne e talvolta anche a livello di metropoli
development of prospects for
quali Aix-Marseille*. In questo esercizio collettivo con landscape-based evolution.
tutti gli attori della produzione pubblica urbana, è This results in a more or
evidente come il punto di partenza sia la convinzione less developed collective
politica di considerare la Natura come un progetto. conscience, which entrusts
the public with custody, as
Lasciare esistere la sfera vivente, accoglierla o meglio
well as the responsibility of
ancora favorirla è frutto in primis di un’iniziativa di urban evolution on a visible
ordine pedagogico nei confronti dei rappresentanti scale, which represent an
locali. Nei vari incontri e discussioni con i tecnici evident quality in the era of
e i responsabili politici, l’opportunità di fondare un competition between cities in
terms of appeal.
progetto, ossia poter formulare una visione condivisa
dell’evoluzione della Natura in città, si basa su
accertamenti eseguiti principalmente sul campo,
corredati da mappature e perizie naturalistiche2.
antologia strettaok.indd 19
In biological terms, on a
completely different scale,
the issue is tackled by
the ‘management’ of the
living sphere in cities, with
reference to technical services,
historically called Green
Spaces. There exists no
public Nature as a sharing
that brings together urban
'planetary gardeners' (1).
Fragile attempts to emerge are
present in some projects where
the citizen, often a neighbour,
becomes the gardener of a
form of nature prepared by
public services.
Coloco has been developing
strategies for integrating
Nature for some years in
the cities of Montpellier,
Bordeaux, Lyon or Saint
Etienne and sometimes in
metropolises such as Aix-
Marseille*. In this collective
exercise with all the actors
of urban public production,
it is evident that the starting
point is the political
conviction of considering
Nature as a project. Letting
the living sphere exist,
welcoming it or even better,
favouring it is the result of a
pedagogical initiative for local
representatives. In the various
meetings and discussions with
technicians and policy makers,
the opportunity to create a
project, namely to formulate
a shared vision of the
evolution of Nature in cities, is
founded on mainly field-based
investigations, accompanied
by mapping and naturalistic
investigations (2).
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 Per integrare la Natura in quanto elemento fondante To integrate Nature as the
del progetto urbano, dobbiamo comprendere le founding element of the urban
dinamiche ecologiche e sviluppare una visione che project, we must understand
the ecological dynamics and
sappia coniugare al meglio le nostre attese e la develop a vision that can best
relativa capacità di evoluzione. Così formulato, il combine our expectations
progetto di Natura in città va elaborato con gli attori and relative capacity of
pubblici del caso, spesso poco avvezzi a lavorare in evolution. In this way, the
modo trasversale per coinvolgere più servizi. Nature project in the city
should be developed with the
public actors of the case, often
Il progetto di Natura in Città unaccustomed to working
A partire dalla struttura geografica, attraverso la transversally in order to
comprensione dei rilievi e dei corsi d’acqua, la logica engage more services.
degli habitat per la flora e la fauna si rivela come un
The Nature in the City
potenziale. Si rileva l’ubicazione dei grandi parchi Project
storici, dei fondi agricoli, delle boscaglie spesso Starting from the geographic
limitate alle zone a forte pendenza, per tessere structure, through the
in seguito le relazioni variabili con gli spazi più understanding of the reliefs
modesti di tipologie urbane quali parchi, giardinetti and watercourses, the logic of
habitats for flora and fauna
o giardini. Insieme a tutte queste componenti emerge reveals itself as a potential.
un vocabolario che riunisce gli spazi in cui si può Also revealing itself is the
esprimere il mondo vegetale. Il progetto diventa location of large historical
allora la proiezione di queste relazioni tra specie che parks, farms, thickets, often
accolgono la Natura nel tempo. limited to sloping areas, in
order to subsequently weave
E per continuare la riflessione di Lamarck3, facciamo variable relationships with
progetti che abbracciano un secolo, equivalente the most modest spaces of
a una generazione di alberi maturi. Nell’agenda urban typologies such as
di un urbanista vedere la data del 2100 sembra parks and gardens. Together
pura fantascienza, eppure le città europee si sono with all these components,
a vocabulary is created that
sedimentate di secolo in secolo... unites the spaces in which
L'arte di questo esercizio consiste pertanto nel saper the plant world can be
agire subito con i mezzi a disposizione, modificando expressed. The project then
le modalità di gestione, per esempio piantando di becomes the projection of
più e abbattendo di meno, o ancora adattando these relationships between
species that welcome Nature
meglio le scelte botaniche seppur mantenendo in time. And to continue
questa visione dinamica in anticipo di un secolo.
Lamarck's reflection (3), we
Per quanto instabile possa apparire ai nostri occhi il make projects that embrace
futuro su scala pluridecennale, la parte pubblica della a century, equivalent to a
Natura va pensata a lungo termine poiché oggi la generation of mature trees. On
the agenda of a townvplanner,
maggior parte delle specie naturali, urbane o meno, to see the date 2100 would
sono felicemente pubbliche, perciò ricade sotto la
seem pure science fiction,
nostra responsabilità collettiva il lasciarle evolvere in yet European cities have
maniera sana. Da questa visione di lungo periodo sedimented over centuries ...
può scaturire meno impazienza in materia di assetto The art of this exercise is
thus to know how to act
urbano e una consapevolezza della creazione e immediately with the means
gestione collettiva della nostra cornice di vita comune
at one’s disposal, modifying
a tutte le specie. the methods of management,
for example, planting more
and removing less, or better
adapting botanical choices,
while keeping this dynamic
vision ahead by a century.
As unstable as it may seem
to our eyes, the future on a
Note:
1. Il termine si rifà alla proposta di Gilles Clément di scale of several decades, the
contemplare la Terra come il nostro giardino planetario di cui public part of Nature should
tutti ci prenderemmo cura come fosse il nostro giardino. be considered in the long
Vedi www.gillesclement.com term, because today most
2. Coloco ha realizzato insieme a Gilles Clément diversi Studi natural or urban species are
volti a proporre strategie pubbliche di integrazione della Natura
public, so it falls under our
in città:
-Studio strategico per la gestione degli spazi abbandonati, collective responsibility to let
Montpellier - 2009/2011. Coloco e Gilles Clément them evolve in a healthy way.
-Piano di Sviluppo degli Spazi Naturali di Lione - 2012/2017. This long-term vision may
Coloco e Gilles Clément. allow us to be less impatient in
-Progetto Natura in Città, Saint Etienne - 2015/2017. terms of urban planning and
Coloco, Véronique Mure e Gilles Clément
- Studio 55.000 ettari di Natura. Comunità Urbana di Bordeaux.
more aware of the collective
Coloco e Gilles Clément, 2013. creation and management of
3. Jean Baptiste Lamarck, (1744 - 1829) our framework of life common
“Per la Natura il tempo non è nulla, e non è mai una difficoltà to all species.
poiché con lui essa realizza le cose più piccole come le grandi“.
Filosofia zoologica, 1809.
antologia strettaok.indd 20
Footnotes:
1. The term is based on
Gilles Clément's proposal
to contemplate the Earth
as our planetary garden,
which we will all take care
of as if it were our own
garden.
See www.gillesclement.
com
2. Coloco has produced
several studies with
Gilles Clément aimed at
proposing public strategies
for the integration of
Nature into the city:
- Strategic Study for
Abandoned Space
Management, Montpellier
- 2009/2011. Coloco
and Gilles Clément
- Development Plan for
Lyon's Natural Spaces -
2012/2017. Coloco and
Gilles Clément.
- Nature in the City
Project, Saint Etienne -
2015/2017. Coloco,
Véronique Mure and
Gilles Clément
- Study 55,000 hectares
of Nature.
Urban Community of
Bordeaux. Coloco and
Gilles Clément, 2013.
3. Jean Baptiste Lamarck,
(1744 - 1829) “Time is
insignificant and never
a difficulty for Nature.
It is always at her
disposal and represents
an unlimited power with
which she accomplishes
her greatest and smallest
tasks”.
Zoological Philosophy,
1809.
“Le passioni di
Orlando“, six gardens
by Franco Zagari for
Roberto Domiziani,
2016.
In the previous pages:
Coloco, Reserva
Ecologica Costanera
Sur, Buenos Aires,
2006. Photo by Miguel
Georgieff / coloco.
15/05/17 17:11
 Fra cammino e paesaggio: il futuro di un’arte
antica - Franco Zagari

Mi capitò in fine stagione in alta quota in Valle

d’Aosta di incontrare un branco di stambecchi,
antichi e solenni, e una colonia di ermellini che
stavano cambiando livrea e poi con mia grande
emozione, sotto di me, circa cento metri più in basso,
le ali spiegate, assolutamente immobile in aria, una
grande aquila reale. Curiosamente nessuno di loro mi
degnò di attenzione, ne dedussi che camminando nel
paesaggio dovevo in qualche modo essere entrato a
farne parte, essermi naturalizzato.
Il concetto del cammino è intrinsecamente legato
eros estasi gelosia incanto inquietudine tormento
a quello di paesaggio. Entrambi polisemici,
condividono significati concomitanti ma ben distinti
di un’esperienza culturale fondamentale che riguarda
il costume, l’idea di natura, la religione, la politica.
Cammino e paesaggio sono entrambi sequenze
di episodi materiali e immateriali da cui traiamo e
comunichiamo significati coerenti, la cui relazione Between path and Landscape is knowing how
è interpretata da un’arte antica, sulla quale sono landscape: the future of an to be part of a pact which at
ancient art - Franco Zagari the heart of the scene, reunites
fiorite delle civiltà. Ma fra i due concetti vi è anche
us with people around us: a
un’autonomia che è pericoloso ignorare. Credo sia In Valle d‘Aosta in the late crowd that inhabits the many
corretto dire che il cammino rappresenta un’idea summer, I happened upon a diverse cities of Matera which
che è essenziale per una concezione critica attiva e pack of old, solemn steinbocks have evolved alongside one
non statica del paesaggio, perché ne è un aspetto and a colony of stoats that another from the Neolithic age
strutturale suo proprio. Il cammino è lineare o were changing their livery. to this day; or crowd and light,
Then, to my astonishment, as in Times Square, where
labirintico, come l’idea di natura. Nella semplice some hundred metres beneath Broadway cuts Manhattan’s
passeggiata di un giorno si può sperimentare me, the outspread wings, fabric at its core, with a
lo spessore di un viaggio, che è insieme fisico e absolutely immobile in the kaleidoscope of images that
mentale, ma a condizione che il nostro occhio si air, of a huge golden eagle. not for one second has ever
ricordi di quello di Conan Doyle: il cammino è Curiously, none of the creatures been or will ever be the same
paid any attention to me, and again; or a crowd and ancient
allora iniziazione, pratica e costume, mentre saper I came to the conclusion that polished stones from the story

riconoscere attorno a noi una trama indiziaria di by walking in the countryside I
vocazioni suscettibili di rivelare sorprese, questo è had somehow become part of
paesaggio. Paesaggio è saper far parte di un patto it, become naturalised.
che al centro della scena ci riunisce alla gente attorno The concept of path is
intrinsically linked to the
a noi: una folla che abita le molte e diverse città di landscape. Both polysemic,
Matera, cresciute una accanto all’altra dal neolitico they share concomitant
a oggi; o folla e luce, come a Times Square, dove but distinct meanings of a
Broadway taglia il tessuto di Manhattan al suo centro, fundamental cultural experience
con un caleidoscopio di immagini che neppure per un that concerns custom, the idea
of nature, religion and politics.
secondo è mai stato e mai sarà uguale a se stesso; o Path and landscape are both
folla e antiche pietre levigate dalla storia che Pikionis sequences of material and
ha mirabilmente disposto nell’ascesa all’Acropoli, immaterial episodes from which
forse lo spazio pubblico più bello della storia we draw and convey coherent
almeno in occidente; o folla e gioventù, sensualità meanings, whose relationship
is interpreted by an ancient
e colore che percorre danzando l’arco perfetto di art, on which civilisations have
Copacabana; o folla in quota, di nuovo a Manhattan flourished. But between the
sulla High Line, la passeggiata forse oggi più famosa two concepts there is also an
del mondo. Il tutto non è altro che cammino, rispetto autonomy that is dangerous to
sia a un osservatore fermo, sia in movimento, autore ignore. I think it is correct to
say that the path represents a
o attore o entrambe le cose, esperienza che interroga concept that is essential for an
e commenta i paesaggi più diversi. active critical and non-static
Elementari spostamenti di un punto di vista in ascesa conception of the landscape,
e discesa possono dare forti sorprese, il cammino because it is its own structural
in questo senso è un’azione che fa già parte di aspect of it. The path is linear
or labyrinthine, like the idea
un approccio progettuale. È infatti un’esperienza of nature. In a simple daily
che evoca sentimenti di consapevolezza e di walk we can experience the
responsabilità che non riguardano solo la percezione depth of a journey, which is
mirata di un luogo, ma in qualche modo ne esplorano both physical and mental, but
i suoi caratteri topici per accompagnarne, favorirne provided that our eye recalls
that of Conan Doyle: the path
o frenarne l’evoluzione e per questo lo descrivono, is then initiation, practice and
misurano, interpretano, lo registrano e, se necessario, custom, while knowing how
lo modificano perfino fino a riscriverlo. to recognise around us a
circumstantial weft of vocations
likely to reveal surprises; this is
what landscape is.
21 antologia anthology
that Pikionis has admirably
placed in the Acropolis,
perhaps the most beautiful
public space in history, at
least in the West; or crowd
and youth, sensuality and
colour that dance the perfect
arc of Copacabana; or a
crowd at high altitude, back in
Manhattan on the High Line,
perhaps the most famous walk
in the world today. All this is
nothing but a path, with respect
to both a standing observer
and one in motion, author or
actor, or both, an experience
that questions and comments
on the most diverse landscapes.
Elementary movements either
in ascent or descent can offer
powerful surprises. Path in
this sense is an action that
is already part of a design
approach. It is in fact an
experience that conjures up
feelings of awareness and
responsibility, which do not
regard purely the targeted
perception of a place, but
somehow explore its topical
features in order to accompany,
encourage or curb its evolution;
and hence define, measure,
interpret, record it, and, if
necessary, modify it even to the
point of re-writing it.

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 Lavorare con il paesaggio - Imma Jansana Working with the landscape
- Imma Jansana
Ho scoperto quello che era un progetto di architettura
I discovered what a landscape
del paesaggio studiando il lavoro di Robertu Burle architecture project was by
Marx, che ricordo mi affascinò più o meno verso la studying Robert Burle Marx's
fine degli anni ’70, quando stavo terminando la mia work, which I recall being
tesi di laurea in architettura. fascinated by around the late
1970s, while finishing my
Seguendo la mia filosofia progettuale, intenta ad
degree thesis in architecture.
intervenire in maniera meno aggressiva possibile sul Following my design
paesaggio, sembra quasi che non sia intervenuta philosophy, in an endeavour
affatto, come se un architetto fosse passato solo in to intervene on the landscape
punta di piedi. in the least aggressive way
possible, it would almost
Questo per valorizzare l’esistente, la memoria che
seem that nothing has been
racchiude il luogo, la vegetazione. intervened on at all, as if an
Mi ricordo che a volte, volendo pubblicare alcuni architect had only passed by
progetti su riviste di architettura, mi hanno detto on tiptoe.
“ma in questa foto non si vede nulla!” This is to enhance the existing,
the memory carried by the
Ed è proprio questo il mio obiettivo, rendere
place, the vegetation.
impercettibile l’intervento, facendo sembrare che quel I recall at times, intent on
paesaggio sia sempre stato lì, in quel modo. publishing some projects in
Lavorare con il paesaggio, non contro di esso, architectural magazines, being
sempre intervenendo quindi con la volontà di told “but in this photo you can’t
see anything!“
adattarsi alle condizioni della materia del luogo.
And this is precisely what
Se il paesaggio è uno sguardo, il territorio è ciò che my goal is, to make the
vediamo (le aree agricole, le zone umide, i boschi...) intervention imperceptible,
questa è la terra che vogliamo, questo è il frutto di making it appear as though the
un grande sforzo umano e della società, ed è anche landscape has always been
there, precisely in that way.
il risultato della capacità rigeneratrice della madre
Working with the landscape,
terra che quindi dev’essere rispettata e con la quale not against it.
bisogna cercare d’interagire con sacra venerazione. Always intervening, therefore,
with the desire to adapt to the
conditions of the material
of the place.
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If the landscape is a glimpse,
the territory is what we see
(agricultural areas, wetlands,
woods ...), this is the land
we want, this is the fruit of
tremendous human effort
and of society, and it is also
the result of the regenerating
capacity of Mother Earth that
must hence be respected and
with which we must seek to
interact with sacred veneration.
Where there are natural
elements, water, earth, climate
and vegetation, these must be
masters of the rules, and the
project must follow their orders.
Not imposing ourselves on
the natural elements is critical
to landscape design. It is a
humble exercise.
We must be aware of our
human time in relation to the
geological time of the earth.
Respect for the existing,
recycling, knowing how to
make the most of things,
omitting nothing. We must
learn how to exist without
our presence being noticed.
Because it is the territory that
welcomes us, takes care of us,
nourishes us.
And here I wish to quote a
beautiful phrase that perfectly
sums up for me what the
landscape project is:
“A long time ago, the shade
of a tree was a seed“ (Pedro
Antonio Janeiro, Portuguese
architect).
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 Dove vi sono gli elementi naturali, acqua, terra, clima, The shade of a tree is the
vegetazione, sono essi stessi le regole, i padroni, origin of public space, of
ed è il progetto ad essere ai loro ordini. the space of coexistence,
Non imporsi verso gli elementi naturali è relationships, forum...
This phrase speaks of time, of
fondamentale per il progetto di paesaggio. Si tratta di the past (the seed), present (the
un esercizio di umiltà. Bisogna essere consapevoli del present situation of the shade)

23 antologia anthology
nostro tempo umano rapportato al tempo geologico and the future (tree growth).
della terra partendo dal rispetto per l’esistente, il It is the time of landscape,
riciclaggio, il saper approfittare con la pretesa di matter, elements, the intangible.
To sum up, it is the shade that
non lasciare nulla, stare senza che si noti la nostra creates a defined public space,
presenza. Perché è il territorio che ci accoglie, which has a concrete and
si prende cura di noi, ci nutre. specific use.
E voglio citare una frase molto bella che spiega molto Shade, albeit so intangible,
bene cos’è per me il progetto di paesaggio: is so welcoming, shade from
bright sunlight.
“Tempo fa l‘ombra di un albero era un seme“ Shade that creates a
(Pedro Antonio Janeiro, architetto portoghese) microclimate under its custody,
L’ombra di un albero è l’origine dello spazio which encourages shelter,
pubblico, dello spazio di convivenza, delle relazioni, protection for living beings.
del forum... Shade that does not exist
without the tree, and the tree
Questa frase parla del tempo, del passato (il seme), that would not exist
del presente (la situazione ora dell’ombra) e del futuro without the seed.
(la crescita dell’albero). È il tempo del paesaggio, So this is how I perceive
della materia, degli elementi, dell’intangibile. a landscape project: plant
Imma Jansana, Riassumendo è l’ombra che crea uno spazio pubblico a seed, let time pass, start
La Clota park, a process that will evolve
Sabadell, Barcelona, definito, che si utilizza, che ha poi un uso concreto and gradually grow.
2009. Photo by Imma e specifico. L’ombra che pur essendo così immateriale A seed that ends up creating
Jansana.
è così accogliente, l’ombra costituita da impedimento a space, a space to be
In the following page: ai raggi solari, prodotto della luce. inhabited.
Martha Schwartz L’ombra che crea un microclima sotto la sua custodia,
Partners, Winslow
Farm Conservancy, che favorisce il rifugio, la protezione agli esseri
Hammonton, NJ. viventi. L’ombra che non esiste senza l’albero,
e l’albero che non esisterebbe senza il seme.
Così è come io percepisco un progetto di paesaggio:
mettere un seme, lasciare che passi il tempo, iniziare
un processo che si evolverà e crescerà piano piano.
Un seme che finisce per creare uno spazio, uno
spazio per essere abitato.

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 Paesaggi urbani - Markus Jatsch Urban Landscapes -
Markus Jatsch
Oltre la metà della popolazione mondiale vive ormai
More than half of the planet’s
in città. Questa spiccata tendenza all‘urbanizzazione, population is now living in
in atto a livello globale, comporta la crescita cities. This vast global trend
di metropoli esistenti e nuove che continuano towards urbanization that
a svilupparsi. Un elemento fondamentale per la is underway encompasses Yet, it is these undervalued
a surge of new and old urban spaces that constitute
sostenibilità, la vivibilità e le prestazioni di una città
metropolises that are in the the public realm that serve
in vista delle future generazioni, oltreché dinamica process of developing. Decisive as the platform for urban life
sottostante del loro sviluppo, è il panorama urbano. to the city’s performance, today. Within the interstitial
Cresce la consapevolezza del suo ruolo cruciale liveability and sustainability fabric of in-between spaces
perché una città possa fornire un contesto di vita for future generations and of buildings exists a panoply
underwriting this development of diverse places and spaces
sano capace di richiamare persone, di essere eco-
is the urban landscape. It is that have the potential for
compatibile, creare valore economico, attrarre rapidly becoming understood citizens to informally meet,
capitali e contribuire all‘offerta culturale della città in as a crucial factor in the ability recreate and connect with one
un mercato competitivo a livello globale. of a city to provide the kind of another. MSP through their
Tradizionalmente, i grandi paesaggi urbani healthy domain that will attract design practice urges these
people, be environmentally settings to become humane
hanno concorso a soddisfare le esigenze di salute
friendly, create economic value, and imaginatively detailed
dell‘ambiente e delle persone all‘interno di contesti attract capital and contribute to so that in the process we
metropolitani sociali e collettivizzati, generando a city’s cultural advantages in a positively activate public and
una positiva qualità di vita in città dove le comunità globally competitive market. private territories with design
diventano di conseguenza desiderabili e uniche. Traditionally, great urban qualities that bring delight,
landscapes have helped to fulfil beauty, nature and playfulness
Il lavoro di MSP dimostra una profonda sensibilità
the needs for environmental to the city. Fundamental to the
verso queste esigenze e, nel contempo, alza la and human health, for social practice is the belief that the
posta in gioco suggerendo che il paesaggio urbano and collectivized urban space engagement of people and
dovrebbe andare oltre le tipologie tradizionali e that generates a positive quality satisfaction of basic human
ricomprendere tutti gli aspetti, i settori e i territori of life in cities that result in needs for connection, identity
making these communities and enjoyment underlie one
della vita urbana, in particolare gli spazi utilitaristici
desirable and unique. The of the deepest reasons why
che caratterizzano la città. Il concetto stesso di work of MSP demonstrates a landscape is becoming so
paesaggio urbano deve superare i limiti del classico deep commitment to this need important. As humans we need
parco o tetto verde. Dobbiamo tenere conto del fatto yet raises the ante to propose to experience various identities
che gli ambienti urbani sono per la maggior parte that the contemporary urban and differentiation between
landscape must go beyond neighborhoods, locales and
occupati da strade, marciapiedi, corridoi di servizio,
the traditional typologies and individual sites especially in the
parcheggi e tutto quanto circonda gli edifici. embrace all aspects, sectors face of increasing globalization
È in questi spazi che le persone trascorrono gran and territories of urban life and the tendency towards
parte del tempo, eppure vengono sottovalutati, especially the utilitarian spaces homogenization of our built
nonostante costituiscano la dimensione pubblica that characterize the city. The world.
whole idea of landscape in The other reason that
dell‘odierna vita metropolitana. Nel tessuto
the city needs to be expanded landscape is in ascendancy is
interstiziale degli spazi esistenti tra gli edifici beyond the normal idea of due to environmental concerns
esiste un corollario di ambienti e volumi diversi parks or green roofs. We must and issues of sustainability
che possono essere messi al servizio dei cittadini consider that most of our urban in the city. Great landscape
per favorire incontri informali, attività ricreative e environments consist of streets, design can perform functions
sidewalks, utility corridors, that mitigate extreme heat,
i rapporti interpersonali. Con le sue architetture,
parking lots and everything moderate the hydrologic
MSP si adopera per umanizzare questi spazi e outside the buildings. This is, in cycles, harvest and recycle
arricchirli di dettagli in modo innovativo, conferendo fact, where people spend most storm water, reduce energy
a territori pubblici e privati connotazioni progettuali of their time. use, lower carbon emissions,
positive che apportano al contesto urbano armonia, attract wildlife, benefit the
bellezza, dimensione naturale e vivacità. In questo health of residents and help
ameliorate the harsher aspects
processo, risulta fondamentale la convinzione che of urban life. Many new
il coinvolgimento delle comunità e la soddisfazione technologies have emerged
delle basilari esigenze umane di contatto, identità to address environmental
e godimento siano alla base dell‘importanza issues and ecology has been
crescente attribuita al paesaggio. Come esseri embraced by the profession.
Yet, no matter how cutting-edge
umani, avvertiamo l‘esigenza di esperire identità the technologies employed
diverse e caratteristiche variegate tra quartieri, luoghi or how ecologically correct
e singoli siti, soprattutto in considerazione della a project may be, if people
crescente globalizzazione e della tendenza verso don’t feel connected to that
l‘omogeinizzazione dei nostri ambienti artificiali. urban landscape it won’t be
successful. For this reason, MSP
L‘architettura del paesaggio è in ascesa anche in virtù places a great emphasis upon
della sensibilità verso l‘ambiente e la sostenibilità the artistic expression of design
degli agglomerati urbani. Interventi paesaggistici that must be appreciated
su ampia scala possono svolgere funzioni utili as a vital factor while also
che mitigano la calura estrema, moderano i cicli considering sustainability and
ecological factors.
idrologici, raccolgono e riciclano le acque piovane,
riducono il dispendio energetico, diminuiscono le
emissioni di carbonio, attraggono la fauna selvatica,
favoriscono la salute dei residenti e contribuiscono
a migliorare gli aspetti più ardui della vita in città.

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 Sono state messe a punto numerose tecnologie nuove
per gestire le problematiche ambientali e l‘ecologia
è divenuta un fattore intrinseco della professione.
Ciononostante, anche se vengono impiegate le
tecnologie più all‘avanguardia o le soluzioni più
ecologiche possibile, se le persone non avvertono
un legame con il panorama urbano il risultato non
può dirsi un successo. Per questo motivo, MSP
attribuisce grande importanza al lato artistico della
progettazione, che deve essere considerato un
elemento vitale, in armonia con i fattori di sostenibilità
e rispetto per l'ambiente.
La progettazione architettonica può dare senso
ai luoghi fisici e suscitare una percezione di
appartenenza e singolarità che favorisce una
connessione emozionale tra il contesto e le persone
che lo utilizzano e ne fanno esperienza. Inoltre, può
migliorare le condizioni in cui è possibile ricercare un
sapiente equilibrio tra ambienti umani e naturali.
La ricerca di tale equilibrio ha consentito a MSP di
progettare spazi pubblici e privati altamente efficienti Design can create a sense of Consequently, the team’s
e abilmente sfruttati, che vanno a costituire una place and engender a sense landscapes, installations and
of belonging and individuality large urban projects continue
nuova dimensione dell‘architettura paesaggistica
that encourages an emotional to shape the environments they
pubblica sulla quale fondare la cultura urbana. connection to a place by the are part of and the lives of the
MSP definisce il riverbero della cultura urbana nel people who use and then people who use them.
paesaggio come lo spazio dell‘espressione, in cui gli experience it. Design can also This is now of utmost
individui e la società possono veicolare, attraverso improve the platform upon importance to the health of
which human and natural any city as it positions itself
le forme costruite, le loro aspirazioni culturali, i modi
environments can be brought to be an attractor to people
in cui desiderano vedere se stessi ed essere visti

25 antologia anthology
into an artful balance. seeking a certain quality
dal mondo. MSP opera ad una molteplicità di livelli MSP’s explorations in achieving of life. Beautification as we
che comprendono la progettazione paesaggistica, this balance has led to the have known it in the past in
l‘architettura, le installazioni scultoree, l‘orticoltura, design of highly effective and the sense of accessibility to
well used public and private green spaces and tree-lined
l‘ingegneria, l‘ecologia, la scienza, la tecnologia e le
spaces. These public and streets is being used to entice
arti visive, utilizzando queste modalità in proporzioni private spaces constitute a knowledge-based workers
diverse poiché ciascun progetto deve creare un new public realm landscape to come to live and work in
“luogo“ che risponda alle aspirazioni culturali della that is the stage for urban the city. Encouraging people
città. Per conferire al contesto urbano un vantaggio culture. MSP understands the to live together, collectively,
expression of urban culture in mixing social classes, using
competitivo, MSP riceve spesso la richiesta di studiare
the landscape as the space of less resources spent on energy,
un‘immagine per il singolo progetto, una comunità appearance: where individuals food and transport is vital
o persino un‘entità urbana che risponda alle sue and the society convey in built to achieving a sustainable
caratteristiche sociali, culturali ed etniche uniche, in form the cultural aspirations planet and MSP believes in the
modo tale da essere accettata dalla cittadinanza. as they wish to see themselves urbanization process that is
and be seen by the world. underway for this reason.
Di conseguenza, le sistemazioni paesaggistiche,
MSP operates transversally
le installazioni e i grandi progetti urbani del team across landscape, architecture,
continuano a plasmare gli ambienti di cui fanno parte installation sculpture,
e le vite delle persone che li utilizzano. horticulture, engineering,
Questo approccio è ormai diventato di estrema ecology, science, technology
and visual art deploying these
importanza per il benessere di qualsiasi città, poiché
modalities in varying ratios as
crea un polo d‘attrazione per coloro che ricercano each project requires to create
una determinata qualità della vita. L‘abbellimento a ‘place’ that will meet the
della città, per come lo abbiamo conosciuto in cultural aspirations of the city.
passato, inteso come accessibilità a spazi verdi e To give a city the competitive
edge, MSP is often asked
strade fiancheggiate da alberi, viene utilizzato per
to decipher what the image
attrarre persone consapevoli portandole a vivere e should be for an individual
lavorare in città. Incoraggiare le persone a vivere project, a community or even
insieme, in una collettività, miscelando le classi an urban entity that responds
sociali, riducendo il dispendio energetico, il consumo to its unique social, cultural and
ethnic characteristics so that it
di cibo e i trasporti è fondamentale per rendere
will be embraced by the public.
sostenibile il pianeta e per questo MSP crede nel
nuovo processo di urbanizzazione in atto.

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 Sustaining Beauty. The performance of appearance. A manifesto
Elizabeth Meyer
Sustaining Beauty. La performance Sustainable landscape design
dell’apparenza. Un manifesto is generally understood in
relation to three principles –
Un progetto sostenibile di paesaggio è generalmente ecological health, social justice
and economic prosperity.
compreso mediante tre fattori: l’aspetto ecologico,
Rarely do aesthetics factor into
la giustizia sociale e la prosperità economica; sustainability discourse, except
raramente si considera il fattore estetico, tranne in negative asides conflating
che nel caso di divagazioni negative che fondono the visible with the aesthetic
tra loro il visibile e l’estetica rendendo entrambi gli and rendering both superfluous.
This article examines the
aspetti superflui. In questo articolo verrà analizzato
role of beauty and aesthetics
il ruolo della bellezza e dell’estetica in rapporto alla in a sustainability agenda.
sostenibilità. Si dimostrerà che affinché la cultura It argues that it will take
possa essere sostenibile, non saranno sufficienti more than ecologically
progetti di rigenerazione a livello ecologico; sarà regenerative designs for
culture to be sustainable, that
invece necessario arrivare a paesaggi ben progettati
what is needed are designed
che siano in grado di provocare una reazione tramite landscapes that provoke
l’esperienza, che rendano i fruitori maggiormente
those who experience them
consapevoli di come le loro azioni possano to become more aware of
effettivamente avere un impatto sull’ambiente, che how their actions affect the
environment, and to care
li porti quindi a voler determinare un cambiamento
enough to make changes.
nei comportamenti. A tale scopo sarà necessario This involves considering the
considerare il ruolo dell’estetica in relazione role of aesthetic environmental
all’esperienza ambientale, il ruolo della bellezza experiences, such as beauty,
nel ri-centrare la coscienza dell’uomo, che dovrà in re-centering human
consciousness from an
passare da una visione egocentrica a una prospettiva
egocentric to a more bio-centric
maggiormente bio-centrica. La suddetta affermazione, perspective. This argument,
che assume la forma di un manifesto, si ispira a quei in the form of a manifesto, is
progetti che non vengono solitamente percepiti come inspired by design work that
capaci di contribuire alla sostenibilità. is not usually understood as
contributing to sustainable
I progettisti di paesaggio, sia a livello pratico sia
design.
teorico, si concentrano comprensibilmente sugli
Part one: Introduction
aspetti ecologici della sostenibilità e apparentemente Landscape design practitioners
26
a ragione, considerato che il luogo e il mezzo and theorists understandably
del nostro lavoro è appunto il paesaggio: la focus on the ecological aspects
of sustainability; this seems
conformazione, il suolo, l’acqua, le piante, lo spazio.
reasonable given that the site
Questa sembra una scelta imprescindibile vista
and medium of our work is
l’attenzione sempre crescente che si pone sull’impatto landscape – actual topography,
che le azioni dell’uomo hanno sull’ambiente a soil, water, plants, and space.
livello globale. Raramente la Bellezza rientra nel It seems imperative given the
growing consensus about
discorso sulla sostenibilità del progetto di paesaggio
the impact of human action
e, se lo fa, viene trattata come una questione on the global environment.
superficiale. Quale può essere infatti il valore Beauty is rarely discussed in
dell’apparenza formale quando ad essere in gioco the discourse of landscape
è la salute dell’uomo, del territorio, del pianeta? design sustainability, and
if it is, it is dismissed as a
Non è forse vero che la discussione sulla bellezza
superficial concern. What is
finisce per banalizzare l’architettura del paesaggio, the value of the visual and
paragonandola a semplice opera di decorazione, formal when human, regional
al pari di quella frivola pratica che è il progettare and global health are at stake?
giardini? Doesn’t the discussion of the
beautiful trivialize landscape
[…] Esigo che il fattore estetico rientri nella
architecture as ornamentation,
discussione sulla sostenibilità. Dimostrerò che un as the superficial practice of
paesaggio ben progettato non ha solo a che fare con gardening?
la forma che vediamo, con lo stile e l’ornamento, non
rappresenta solamente un interesse di retroguardia in
favore della forma.
meyer12pp.indd 26
Elizabeth K. Meyer,
paesaggista, teorico
e critico; docente alla
University of Virginia, USA
dal 1993 dove è stata
direttore del corso di laurea
in Architettura del Paesaggio
e più recentemente Dean
della Scuola di Architettura.
In precedenza, Meyer ha
insegnato alla Harvard
Graduate School of Design
e a Cornell University.
Autrice di importanti saggi e
pubblicazioni è diffusamente
riconosciuta tra i migliori
docenti di Architettura del
Paesaggio. Ha ricevuto
onorificenze, finanziamenti
e premi da parte del
Consiglio degli Educatori in
Architettura del Paesaggio,
dall'American Society of
Landscape Architects, della
Graham Foundation, dal
National Endowment for the
Arts e dall'Università della
Virginia.
Elizabeth K. Meyer, a
landscape architect, theorist
and critic, joined the UVA
faculty in 1993, and has
served as Landscape
Architecture Department
Chair and Director of
the Graduate Landscape
Architecture Program, and
most recently as Dean of
the School of Architecture.
Previously, Meyer taught at
Harvard Graduate School
of Design and Cornell
University. Her teaching
and scholarship have
garnered honors, grants and
awards from the Council
of Educators in Landscape
Architecture, the American
Society of Landscape
Architects, the Graham
Foundation, the National
Endowment for the Arts, and
the University of Virginia
11/05/17 15:55
 Eric Piasecki
Cercherò di salvare le immagini osservate,
collegandole all’esperienza poli-sensoriale del nostro
corpo. Spiegherò inoltre come un’esperienza estetica,
in cui immergersi totalmente, possa portare a una
maggiore consapevolezza, all’empatia, ad amare,
rispettare e ad avere maggiore cura dell’ambiente.
Ritengo che le opere di architettura del paesaggio
siano più che ecosistemi ben progettati o strategie
di processi naturali. Sono piuttosto prodotti culturali
con una propria forma che evocano, per mezzo
dello spazio, della sequenza e della forma, specifici
atteggiamenti e sentimenti. Proprio come avviene
con la letteratura, l’arte, le immagini e i racconti,
anche l’architettura del paesaggio può contribuire a
rafforzare l’impegno pubblico verso l’ambiente. […]
Se quindi, da un lato, non ritengo che il progetto
sia in grado di cambiare la società, dall’altro credo
che esso possa agire sulle coscienze individuali e
condurre a un cambiamento. Potrei sostenere quanto
affermo in molti modi ma ho scelto di farlo con un
mezzo personale e in forma retorica, scrivendo
un manifesto sul progetto di paesaggio. […] Ho
corredato quest’ultimo con qualche illustrazione
al fine di sottolinearne i punti chiave, benché sia
consapevole dell’impossibilità di cogliere l’esperienza
estetica utilizzando le immagini, che rimandano
esclusivamente all’apparire delle cose […].
meyer12pp.indd 27
MANIFESTO
1. Sostenere la cultura attraverso il paesaggio
Il progetto sostenibile di paesaggio non equivale
allo sviluppo sostenibile o a un progetto ecologico,
si differenzia dal restauro ecologico e dalla biologia
della conservazione.
Lo sviluppo sostenibile va oltre i paesaggi progettati
utilizzando tecnologie sostenibili. Il progetto è un atto
culturale, un prodotto della cultura realizzato con i
materiali della natura e racchiuso in essa, coniugato
con una specifica dimensione sociale; tale progetto
utilizza i principi dell’ecologia ma non si limita a
questi. Consente la continuità di relazioni sociali e
pratiche di vita nello spazio aperto, che vanno dalla
semplice passeggiata quotidiana agli spostamenti
per raggiungere il luogo di lavoro; traduce valori
culturali in memorabili forme del paesaggio, in spazi
che spesso sfidano, amplificano e cambiano la nostra
idea di bellezza.
2. Coltivare gli ibridi: il linguaggio del paesaggio
Per concettualizzare paesaggi sostenibili sono
necessarie nuove parole oltre che nuove tecnologie,
nuovi linguaggi oltre che nuove tecniche.
Il progetto sostenibile di paesaggio prospera nel
momento in cui si trasgrediscono le categorie
prefissate, quando se ne violano i limiti e se ne
esplorano le sovrapposizioni.
15/05/17 17:14
 Si tratta di un traslato comune nella teoria post- […] I call for reinserting the
strutturalista, un imperativo pragmatico nel campo aesthetic into discussions
of sustainability. I make a
del progetto di paesaggio. La nostra professione
case for the appearance of
è ancora ostacolata da un limitato linguaggio sia the designed landscape as
esso formale e informale, culturale e naturale, fatto more than a visual, stylistic or
o meno dall’uomo. In che modo tale linguaggio ci ornamental issue, as more than
permette di catturare la strana bellezza e l’orrore a rear-garde interest in form.
I attempt to rescue the visual,
di una foresta inquinata dalle scorie acide di una
by connecting it to the body
miniera di carbone, trasformata, tramite un progetto and poly-sensual experience.
di biomitigazione, in un parco? È natura? È fatto I try to explain how immersive,
dall’uomo? La sua tossica bellezza, espressione che aesthetic experience can
ho preso in prestito da Julie Bargmann, DIRT Studio, lead to recognition, empathy,
love, respect and care for the
è un ibrido.
environment.
Attraverso il concetto di ibridizzazione, di I believe that works of
contaminazione, queste e altre coppie di termini landscape architecture
possono potenzialmente aprire la strada a nuovi are more than designed
approcci concettuali al progetto, modalità che ecosystems, more than
strategies for open-ended
vanno oltre quelle categorie che restringono il nostro
processes. They are cultural
pensiero: sociale ed ecologico, urbano e selvaggio, products with distinct forms
estetico ed etico, apparenza e performance, bellezza and experiences that evoke
e disordine, estetica e sostenibilità. attitudes and feelings through
I suddetti ibridi concettuali ed esperienziali si space, sequence and form.
Like literature, and art, images
manifestano nei progetti di paesaggi in siti violati in
and narratives, landscape
territori anche molto distanti: in una cava di carbone architecture can play a role
in Pennsylvania, negli Stati Uniti orientali, nell’intricata in building sustained public
rete infrastrutturale di Barcellona o tra gli impianti di support for the environment.
lavorazione siderurgica della Ruhr in Germania. […] So while I do not believe
that design can change society,
I do believe it can alter an
3. Oltre la performance ecologica individual’s consciousness and
Il progetto sostenibile di paesaggio non deve solo perhaps assist in restructuring
essere funzionale e fornire una prestazione ecologica, her priorities and values.
esso deve avere una valenza sociale e culturale. I could make this case in
many forms, but have chosen
Il progetto sostenibile di paesaggio può mostrare i
to do so through a personal
cicli della natura, come le inondazioni stagionali, and rhetorical form, a design
e rigenerare processi naturali, pulendo e filtrando manifesto. […] I have included
le acque piovane, può consolidare i terreni tramite a few illustrations to emphasize
i depositi arrestando l’erosione; facendo sì che key points in my manifesto,
while realizing that is
tutto questo si intersechi con la vita quotidiana e le
impossible to capture aesthetics
attività di relazione sociale. Questa interrelazione experience –versus the look
tra i cicli ecologici e dimensione relazionale della or appearance of things- in
società, (inondazioni stagionali e attività umane, images.
ad esempio i festival e attività sportive), collega tra
MANIFESTO
loro le attività del quotidiano e gli eventi eccezionali
di una specifica città, portando l’esperienza 1. Sustaining Culture
della dimensione dinamica degli aspetti bio-fisici Through Landscapes
dell’ambiente nella vita dei cittadini. La natura non è Sustainable Landscape
distante ma è qui, intrecciata alla vita dell’uomo nelle Design Is Not The Same As
città. Ecologia, idrologia e la vita degli uomini sono Sustainable Development
Or Ecological Design Or
intrecciate. Restoration Ecology Or
Conservation Biology.
Sustainable development
requires more than designed
landscapes that are created
using sustainable technologies.
Design is a cultural act, a
product of culture made
with the materials of nature
and embedded within, and
inflected by a particular social
formation; it often employs
principles of ecology, but
it does more than that. It
enables social routines and
spatial practices, from daily
promenades to commutes
to work. It translates cultural
values into memorable
landscape forms and spaces
that often challenge, expand
and alter, our conceptions of
beauty.
meyer12pp.indd 28
2. Cultivating Hybrids:
Language of Landscape
Conceptualizing Sustainable
Landscapes Requires New
Words As Well As New
Technologies, New Languages
As Well As New Techniques.
Sustainable landscape
design flourishes when fixed
categories are transgressed
and their limits and overlaps
explored. This is a familiar
trope in post-structuralist theory;
it is a pragmatic imperative
in landscape architecture
design. Our profession is
still hampered by the limited
language of formal and
informal, cultural and natural,
man-made and natural. How
does such language allow us
to capture the strange beauty
and horror of a forest polluted
by acid-mine drainage caused
by coal mining that has been
transformed through bio-
remediation into a park? Is that
natural? Man-made? Its toxic
beauty, a phrase I borrow from
Julie Bargmann of DIRT Studio,
is a hybrid.
Through hybridization, these
and other paired terms have
the potential to open up new
conceptual design approaches
between and across categories
that restrict our thinking: social
and ecological, urban and
wild, aesthetic and ethical,
appearance and performance,
beauty and disturbance,
aesthetics and sustainability.
These conceptual and
experiential hybrids can occur
within designed landscapes
on disturbed sites across
geographies whether in the
coal fields of Pennsylvania, in
the Eastern United States, in
the vague terrain of swooping,
highway interchanges in
Barcelona, or among coal and
steel processing plants in the
Ruhr River Valley in Germany.
3. Beyond Ecological
Performance
Sustainable Landscape Design
Must Do More Than Function
Or Perform Ecologically; It
Must Perform Socially And
Culturally.
Sustainable landscape design
can reveal natural cycles
such as seasonal floods, and
regenerate natural processes
– by cleaning and filtering
rainwater or replenishing soils
through arrested erosion and
deposition – and do so as they
intersect with social routines
and spatial practices.
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 Eric Piasecki
4. Un processo naturale piuttosto che una forma This intermingling of ecological
naturale and social temporal cycles –
L’imitazione dei sistemi ecologici è una componente seasonal floods and human
activities such as holiday
del progetto sostenibile di paesaggio ma l’imitazione
festivals or sports – links
dei processi naturali è da ritenersi più importante di the activities of everyday
quella delle forme della natura. life and the unique events
I paesaggi che mimano la natura non sono gli unici of a particular city, to the
a garantire la sostenibilità ambientale. Questo in experience of the dynamic
bio-physical aspects of the
particolare in contesti urbani, dove non c’è spazio
environment. Nature is not out
per un paesaggio dall’aspetto naturale. In tali contesti there, but in here, interwoven
estremi, fasce strette di terreno tra strade cittadine e into the human urban
fiumi, spazi di dimensioni ridotte in cui non vi è suolo condition. Hydrology, ecology
fertile, lungo le infrastrutture post-industriali, quali and human life are intertwined.
ferrovie e ex aree produttive è necessario trovare
4. Natural Process Over
nuovi modi di costruire, nuove configurazioni grazie Natural Form
all’impiego di tecnologia e conoscenze in ambito Ecological Mimicry Is A
ambientale. Component Of Sustainable
Quando spazio e terreno sono limitati, le piante Landscape Design, But The
Mimicry Of Natural Processes
possono essere inserite, in maniera forzata, tra e
Is More Important Than The
lungo le rampe con marciapiedi aggettanti; le specie Mimicry Of Natural Forms.
più resistenti possono offrire il giusto habitat per altre Natural looking landscapes
specie di piante e per la fauna selvatica; la nascita are not the only genre that
di vegetazione spontanea può essere favorita dalla performs ecologically. This is
especially true in constructed
presenza di canali e argini; si possono predisporre
urban conditions when there
speciali contenitori galleggianti per le piante are no longer spaces of the
palustri. È questo tipo di soluzioni a cui si riferisce scale that might support a
Joan Nassauer quando parla di dare un ordine ai natural looking landscape.
paesaggi disordinati, altra forma di ibrido, in modo In these extreme conditions
– in narrow, remnant strips
che l’estetica del progetto ecologico possa essere
between city streets and rivers,
identificata come arte. on compacted sites with no
I tipi di progetti sopra descritti, che sono frutto organic matter or topsoil, along
in parte di costruzioni tecnologiche e in parte di abandoned post-industrial
processi ecologici, non possono essere confusi con infrastructure such as railroad
right of ways and factory sites
paesaggi naturali. Questo favorirà la loro durata
– nature must be constructed
nel tempo; i paesaggi dall’aspetto naturale, infatti, in new ways, in different
possono non essere sostenibili nel lungo periodo, configurations, deploying
poiché vengono spesso ignorati nel contesto urbano. technological and ecological
knowledge.
meyer12pp.indd 29
Where space and soil
are limited, plants can be
opportunistically inserted
between and along the ramps
29 letture critiche critical lectures
flanked by chain link scrims
and cantilevered walks; hardy
species can act as hosts
and create habitat for other
species of plants and wildlife;
spontaneous vegetation can
be facilitated with soil trenches
and mounds; wetland grasses
can be planted in floating
planters instead of on terra
firma. This is an example
of what Joan Nassauer has
described as framing messy
landscapes – another form of
hybrid – so that ecological
design aesthetics can be
recognized as art.
These types of projects – part
technological construction,
part ecological process –
won’t be confused for natural
landscapes. This may contribute
to their longevity. Natural-
looking landscapes may not be
sustainable in the long term,
as they are often overlooked
in metropolitan areas. They
are assumed to be found, wild
conditions not needing care.
Most constructed nature in the
city needs care, cultivation,
and gardening, especially
constructed wetlands. In my
experience, natural-looking
designed landscapes quickly
become invisible landscapes
and neglected landscapes.
11/05/17 15:55
 Li si considera paesaggi pre-esistenti e non progettati, 5. Hypernature: The
condizioni selvagge che non richiedono quindi Recognition of Art
The Recognition of Art Is
alcuna manutenzione. Gran parte delle aree verdi
Fundamental To, And a
cittadine hanno bisogno di cure, di essere coltivate, di Precondition of, Landscape
interventi di giardinaggio, specialmente se si tratta di Design.
aree umide. Secondo la mia esperienza, i paesaggi This is not a new idea;
dall’aspetto naturale divengono ben presto paesaggi nineteenth-century landscape
design theorists J.C. Loudon,
invisibili, dunque trascurati.
A.J. Downing and Frederick
Law Olmsted advocated
5. Ipernatura: il riconoscimento dell’opera arte such, when they were making
Il riconoscimento dell’opera arte è fondamentale, the case for the inclusion of
prerequisito essenziale per il progetto di paesaggio. landscape design or landscape
architecture as one of the Fine
Non si tratta di un’idea nuova, i teorici del progetto
Arts. More recently, Michael
di paesaggio del diciannovesimo secolo, J.C. Loudon, Van Valkenburgh and his
A.J. Downing e Frederick Law Olmsted sostenevano partners, Laura Solano and
lo stesso pensiero quando si adoperavano per Matthew Urbanksi expressed
l’inserimento dell’architettura del paesaggio tra their interest in exaggerated,
concentrated hypernature –
le Belle Arti. In tempi più recenti, Michael Van
an exaggerated version of
Valkenburgh e i suoi collaboratori, Laura Solano constructed nature. Creating
e Matthew Urbanksi, hanno concentrato il proprio hypernature was prompted by
interesse sul concetto di ipernatura: una natura pragmatic acknowledgements
esageratamente progettata. L’ipernatura nasce of the constrictions of building
on tough, urban sites and
dal pragmatico riconoscimento dei limiti imposti
the recognition that design
da siti urbani “difficili”, nonché dall’aver capito landscapes are usually
che i progetti di paesaggio nelle città vengono experienced while distracted,
spesso percepiti distrattamente, nello svolgimento in the course of everyday
delle attività quotidiane. Per dar forma a un cortile urban life. Attenuation of forms,
densification of elements,
ad esempio, a un parco, a un campus che sono
juxtaposition of materials,
interventi più visibili, e per far sì che il risultato sia intentional discontinuities,
più consistente e resiliente dunque, il progetto di formal incongruities – tactics
paesaggio può impiegare alcune delle strategie associated with montage or
utilizzate nelle tecniche di montaggio o di collage, collage – are deployed for
several reasons: to make a
quali l’attenuazione delle forme, la densificazione
courtyard, a park, a campus
degli elementi, la sovrapposizione di materiali, le more capable of appearing,
30
6. The Performance of
Beauty
The Experience Of Hyper
Nature – Designed Landscapes
That Reveal And Regenerate
Natural Processes/Structures
Through The Amplification And
Exaggeration Of Experience,
And That Artistically Exploit
The Medium Of Nature – Is
Restorative.
A beautiful landscape works
on our psyche affording
the chance to ponder a
world outside ourselves.
Through this experience, we
are de-centered, restored,
renewed and reconnected to
the bio-physical world. The
haptic, somatic experience
of beauty can inculcate
environmental values. As
Elaine Scarry writes, “Beauty
invites replication…it is
lifesaving. Beauty quickens.
It adrenalizes. It makes the
heart beat faster. It makes life
more vivid, animated, living,
worth living.” Furthermore,
Scarry suggests that when we
experience beauty, it changes
our relationship to that object
or scene or person. She
continues: “At the moment we
see something beautiful, we
undergo a radical decentering.
Beauty, according to Weil,
requires us ‘to give up our
imaginary position as the
center…a transformation
then takes place at the very

discontinuità intenzionali e le incongruità formali. of being noticed, and of roots of our sensibility, in our
Il progetto sostenibile di paesaggio deve avere una performing more robustly, more immediate reception of sense
forma definita, deve essere evidente, palpabile, in resiliently. impressions and psychological
Sustainable landscape design impressions.’…we find we
grado di attirare l’attenzione del pubblico cittadino,
should be form-full, evident are standing in a different
distratto dalle proprie attività quotidiane, (lavorative and palpable, so that draws relationship to the world than
e famigliari) e dalla sovra-sollecitazione del mondo the attention of an urban we were the moment before.
digitale. È necessario avere una conoscenza audience distracted by daily It is not that we cease to stand
approfondita del paesaggio, e dell’utilizzo di strategie concerns of work and family, at the center of the world, for
or the over stimulation of the we never stood there. It is that
del progetto quali l’esagerazione, l’amplificazione,
digital world. This requires we cease to stand even at the
la sintesi, la concentrazione, la sovrapposizione o la a keen understanding of the center of our own world. We
trasposizione/spostamento. medium of landscape, and willingly cede ground to the
the deployment of design thing that stands before us”.
6. La performance della Bellezza tactics such as exaggeration, (Scarry 1999: 3, 24, 109-
amplification, distillation, 110).
L’esperienza dell’iper-natura: i progetti di paesaggio
condensation, juxtaposition, Scarry’s account of the
che rivelano e rigenerano i processi naturali e le or transposition/displacement. experience of beauty resonates
strutture attraverso l’amplificazione dell’esperienza with that of art critic and
e che sfruttano artisticamente la natura divengono philosopher Arthur Danto. He
un’esperienza rigenerativa. argues that beauty is not found
Un bel paesaggio interviene sulla nostra psiche, ci or discovered, immediately,
through the eye and in
offre la possibilità di pensare a un mondo al di fuori relationship to known tropes.
di noi stessi. Grazie a tale esperienza si attiva un
processo di rivitalizzazione, di rinnovamento e di
riconnessione con il mondo bio-fisico. L’esperienza
tattile, somatica della bellezza è in grado di instillare
nella società i valori di rispetto ambientali.

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 Eric Piasecki
Come sostiene Elaine Scarry: “La bellezza invita Rather, it is discovered thro
alla riproduzione…è un salvavita. La bellezza ugh a process of mediation
velocizza, è una scarica d’adrenalina, fa between the mind and
body, between seeing and
aumentare i battiti cardiaci. Rende la vita più
touching|smelling|hearing,
intensa, più animata, la rende una vita degna di between reason and the
essere vissuta”. Sempre Scarry suggerisce che senses, between what is known
quando conosciamo la bellezza, essa modifica il through past experiences and
rapporto che si ha con l’oggetto, con il luogo o what is expected in the here
and now. As Danto, drawing
con la persona”. E continua con: “Nel momento
on Hegel and Hume writes,
in cui vediamo qualcosa di bello, subiamo “We arrive at the judgment
un cambiamento radicale nella relazione con of beauty only after critical
l’oggetto. La bellezza, secondo Weil, pretende che analysis – which means that
‘si abbandoni la propria posizione immaginaria it is finally not subjective at
all, since it depends on the
di centro…una trasformazione che ha luogo
kind of reasoning in which
nel profondo della nostra sensibilità, nell’esatto criticism at its best consists….
momento in cui se ne fa esperienza’…ci si ritrova Doubtless the critic should look.
ad avere un rapporto diverso con il mondo, But seeing is inseparable from
diverso rispetto a quello che si aveva solo un reasoning, and response to
work of art is mediated by a
attimo prima. Non significa che si smetta di essere
discourse of reasons parallel
al centro del mondo poiché, di fatto, non lo si è entirely to what takes place
mai stati. Si smette di essere al centro perfino del with moral questions.” (Danto
nostro proprio mondo. Si cede volontariamente 1999: 192-193)
il posto all’elemento che ci è di fronte (Scarry E., The experience of beauty, a
process between the senses
On Beauty and Being Just, 1999, pp. 3, 24, 109-
and reason, an unfolding
110). of awareness, is restorative.
La descrizione di Scarry dell’esperienza della By extension, the aesthetic
bellezza è in linea con quella del critico e filosofo experience of constructed
Arthur Danto. Per quest’ultimo non ci si imbatte hyper-nature is transformative,
not simply in nineteenth-century
immediatamente nella bellezza essa non viene
terms or practices known to
scoperta con gli occhi e in relazione a argomenti Olmsted. Rather aesthetic
conosciuti. La Bellezza viene piuttosto scoperta experience can result in the
grazie a un processo di mediazione tra mente appreciation of new forms of
e corpo, tra il vedere e il toccare, l’odorare, il beauty that are discovered, in
Howett’s terms, because they
sentire, tra la ragione e i sensi, tra ciò che è noto
reveal previously unrealized
grazie alle esperienze passate e ciò che ci si relationships between human
aspetta nel presente. and non-human life processes.
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7. Sustainable Design =
Constructing Experiences
Beautiful sustainable landscape
design involves the design
of experiences as much as
the design of form and the
design of ecosystems. These
experiences are vehicles for
connecting with, and caring
for, the world around us.
Through the experience of
different types of beauty we
come to notice, to care, to
deliberate about our place in
the world. In phenomenological
thought of scholars such
as Merleau-Ponty and
Berleant, these participatory
environmental experiences not
only break down the barriers
between subject and object;
they change us, and, at times,
have the capacity to challenge
us, to prod us to act. Many
environmentalists speak of
their early experiences in the
wild or the countryside – some
nearby woodlot or creek where
they learned to revel in the
exuberance of successional
plant growth in unlikely
places, the adaptive shelters
of insects, birds and animals
– as the reason they became
environmentalists.
Designed landscapes can
provide such experiences as
well if they afford experience of
the wild, when the abundance,
the excessiveness, and the
tenacious persistence of
plants, wildlife, and water
are uncovered in the most
unexpected places – city
drainage ways, urban plazas
and gardens, above and
below elevated rail lines and
highways.
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 Eric Piasecki
Prendendo spunto da Hegel e Hume, Danto scrive: 8. Sustainable Beauty is
“Arriviamo a giudicare la bellezza solo in seguito Particular, Not Generic
There will be as many forms
ad un’analisi critica, questo significa che, alla
of sustainability as there are
fine, non si tratta affatto di un giudizio soggettivo, places/cities/regions.
poiché si basa su un ragionamento critico…la critica These beauties will not emulate
dovrebbe apparire priva di dubbi. Eppure il vedere their physical context but
è inscindibile dal ragionare e il responso su un’opera act as a magnifying glass,
increasing our ability to see
d’arte è mediato da questioni razionali e morali”
and appreciate context.
(Danto A., Beauty from Ashes in Benezra and Viso, Sustainable landscape beauty
Regarding Beauty, 1999: pp.192-193). can find the particular in the
L’esperienza della bellezza, un processo tra sensi productive as well as the toxic,
e ragione che accresce la consapevolezza, è the transposed as well as the
transgressive, the found and
qualcosa di rigenerante. Per estensione, l’esperienza
the made, the regenerative as
estetica dell’ipernatura è trasformativa e non well as the resilient. Sustainable
semplicemente nei termini e nei modi noti a Olmsted beauty may be strange and
nel diciannovesimo secolo. L’esperienza estetica surreal. It may be intimate
può piuttosto portare ad apprezzare nuove forme di and immense. It will be of its
place whether an abandoned
bellezza, che vengono scoperte, secondo Howett,
brownfield site, an obsolete
poiché svelano relazioni interrotte, tra processi vitali navy shipyard, or a lumbered
umani e non. forest. And yet it will not
simulate its place. It will be
7. Design sostenibile = costruire esperienze recognized as site-specific
design, emerging out of its
Il bel progetto sostenibile di paesaggio prevede
context but differentiated from
la progettazione di esperienze oltre che la it.
progettazione di forme e di ecosistemi. Tali
esperienze sono mezzi per stabilire un rapporto con 9. Sustainable Beauty is
la realtà e per prendersi cura del mondo. Dynamic, Not Static
The intrinsic beauty of
Sperimentando diversi tipi di bellezza, si è portati
landscape resides in its change
a osservare, a prendersi cura, a riflettere sul nostro over time.
posto nel mondo. Nel pensiero fenomenologico Landscape architecture’s
di studiosi quali Merleau-Ponty e Berleant, queste medium shares many
esperienze partecipative dell’ambiente non solo characteristics with architecture,
dance and sculpture. Our
eliminano le barriere tra soggetto e oggetto, ma ci
medium is material and tactile;
trasformano e, a volte, hanno la capacità di porci di it is spatial. But more than its
fronte a una sfida, di spronarci all’azione. related fields, the landscape
medium is temporal. Not
only do we move through
landscape, the landscape
moves, changes, grows,
declines.
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Beauty is ephemeral; it can
be a fleeting event, captured
once a year in the mix of a
specific light angle, a particular
slope of the ground, and a
short-lived drop of a carpet
of brilliant yellow leaves. Or
it can created by the long
processes of stump and log
decay, and regeneration in a
forest garden.
These changes are multiple
and overlapping, operating at
numerous scales and tempos:
the spontaneous, successional
vegetation growth on slag
heaps; the tidal rhythms of
water ebbing flowing in a
rocky, tidal channel next to
a smooth, constant, gently
tilting lawn; or the seasonal
changes of temperature and
plant growth. J.B. Jackson, the
landscape historian, wrote that
the act of designing landscape
is a process of manipulating
time (Jackson 1984: 8). Since
sustainable landscapes reveal,
enable, repair and regenerative
ecological processes, they
are temporal and dynamic.
Sustainable beauty arrests time,
delays time, intensifies time; it
opens up daily experience to
what Michael Van Valkenburgh
calls “psychological intimate
immensity,” the wonder of
urban social and natural
ecologies made palpable
through the landscape medium.
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 Molti ambientalisti identificano la ragione per 10. Enduring Beauty is
cui sono divenuti tali nelle esperienze giovanili Resilient and Regenerative
Antiquated conceptions of
di natura selvaggia o di vita in campagna, che
landscape beauty as generic,
si tratti di aver vissuto vicino a un vivaio o a un balanced, smooth, bounded,
ruscello da cui hanno imparato a gioire della charming, pleasing and
esuberanza delle piante pioniere cresciute in harmonious persist and must be
luoghi insoliti, o della capacità di adattamento di reconsidered through the lens
of new paradigms of ecology.
insetti, uccelli e animali.
Projects that are dynamic, and
I paesaggi progettati possono offrire lo stesso tipo not static, can be designed
di esperienze dell’ambiente in natura qualora for disturbance and resilience.
l’abbondanza e l’eccesso e la tenace presenza Floods that are anticipated
di piante, fauna e acqua appaiono in luoghi are not disasters, but natural
events that form part of a
inaspettati, quali gli scarichi urbani, le piazze e
regular disturbance regime.
i giardini cittadini, sotto e sopra le sopraelevate Plants that can sustain extreme
ferroviarie e autostradali. spring high water are planted.
Knowing that ice flows
8. La bellezza sostenibile è specifica non damage tree trunks, we specify
species that regenerate with
generica
numerous new stems when
Ci saranno tante forme di sostenibilità quanti sono damaged. The beauty of this
i luoghi, le città, le regioni. type of landscape lies in the
Tali bellezze non emuleranno lo spazio fisico knowledge of its tenacity, its
in cui sono inserite ma fungeranno da lente di toughness, its resilience.
This sense of beauty, not as a
ingrandimento, aumentando la nostra capacità
set, unchanging concept, but
di vedere e apprezzare il suddetto contesto. La one that evolves over time, in
bellezza del paesaggio sostenibile può trovare response to different needs or
lo specifico sia nella dimensione produttiva sia in contexts is accepted in many
quella dei luoghi inquinati, nella trasposizione e fields outside of landscape
architecture. This changing
nel trasgressivo, nell’esistente e nel costruito, in
conception of beauty, based
ciò che si rigenera e nel resiliente. La bellezza on the resilience of a designed
sostenibile può essere strana e surreale; può landscape’s materials and
essere intima e immensa. Apparterrà al luogo not on an a priori set of
in cui si trova, sia essa un’area industriale forms or types, resonates with
contemporary concerns as
dismessa, un vecchio cantiere navale o una foresta
The fact may not be
explicable, but ‘it is one of
the commonplaces of science
that the form which every
vital product takes has been
shaped for it by natural
selection through a million
ages, with a view to its use,
advantage or convenience,
and that beauty has resulted
from that evolution.…Whoever,
regardless of circumstances,
insists upon any particular style
or mode of arranging land and
its accompanying landscape,
is most certainly a quack. He
has overlooked the important
basal fact that, although beauty
does not consist in fitness,
nevertheless all that would be
fair must first be fit. True art is
expressive before it is beautiful
(Eliot 1896: 133).
Eliot recognized that changes
in need, in society, and in the
sciences, would alter cultural
conceptions of beauty.
Closer to our times, paradigm

33 letture critiche critical lectures

well as the early theoretical shifts in the ecological sciences
disboscata e, nonostante questo, non simulerà il foundations of our profession. have influenced cultural
luogo in questione. Si riconoscerà un progetto In a post-September 11th conceptions of what is fitting,
pensato specificatamente per quel luogo, che però context where American and beautiful in the natural
emerge dal contesto differenziandosi. urban space is subject to world. Since the publication
increasing standardization of Ian McHarg’s Design with
and surveillance due to a Nature in 1969, scientific
9. La bellezza sostenibile è dinamica, culture of fear and security, theories about ecosystem
non statica the adaptation and resilience dynamics have changed
La bellezza intrinseca del paesaggio risiede nella of plants and paved surfaces considerably. Resilience,
sua capacità di mutare nel tempo. to the disturbances of extreme adaptation and disturbance
weather, flooding, pollution, have replaced stability,
L’architettura del paesaggio ha molte cose in
low light levels, evokes hope harmony, equilibrium and
comune con l’architettura, la danza e la scultura. and inspires alternative models balance as the operative
Il nostro strumento è materiale e tattile; è spaziale, for coping with the uncertain. words in ecosystem studies.
ma soprattutto è temporale. Non solo ci si trova a In one of his prescient articles Conceptions of stable, climax
muoversi nel paesaggio ma è il paesaggio stesso that outlined many of the plant and animal communities
conundrums to be faced have given way to an
a muoversi, a mutare, a crescere, a deperire.
by American landscape understanding of disturbance
La bellezza è effimera, può essere un evento architecture as it emerged as regimes, emergent and resilient
passeggero, la si può catturare una volta all’anno a discipline, Charles Eliot, Jr. properties, and chaotic self-
in una specifica angolazione, può rivelarsi in una established a position within organizing systems. These
pendenza del terreno, nella breve presenza di un the formal and informal theories have enormous
debates of the 1890s by implications for landscape
tappeto di foglie gialle cadute a terra; oppure la si
arguing that beauty was not design, and yet twenty years
può ritrovare nei lunghi processi di invecchiamento intrinsic to either formal type. after their general adoption in
di rami e tronchi nel processo di rigenerazione di
the sciences, many landscape
una foresta. Tali cambiamenti sono molteplici e si architects and out clients
sovrappongono fra loro, avvengono a scale e in operate on outdated, even
tempi diversi, si pensi alla crescita spontanea della romantic, conceptions of nature
vegetazione sui cumuli di detriti; al ritmo delle and its beauty.
maree, all’acqua che scorre in un canale roccioso,
di fianco a una zona prativa caratterizzata da
una pendenza costante e leggera; si pensi ancora
ai cambiamenti stagionali della temperatura e
alla crescita delle piante. J.B. Jackson, storico
del paesaggio, scriveva che l’atto di progettare
il paesaggio corrisponde a un processo di
manipolazione del tempo (Jackson J. B., The Word
Itself in Discovering the Vernacular Landscape,
1984, p.8).

meyer12pp.indd 33 11/05/17 15:56

 Poiché i paesaggi sostenibili rivelano, rendono Just how beautiful is a green
possibili, riparano e rigenerano i processi ecologici, residential lawn maintained by
riguardano il fluire del tempo e sono dinamici. La pesticides and herbicides that
are harmful to children, pets,
bellezza sostenibile ferma il tempo, lo ritarda e lo and song birds?
intensifica, permette di vivere quotidianamente quello Twenty-first century associations
che Michael Van Valkenburgh chiama “l’intima of resilience are as much
immensità psicologica”, la meraviglia che scaturisce cultural as ecological.
dall’ecologia urbana e sociale e dall’ecologia in Three American landscape
architects, each committed to
natura diviene palpabile grazie allo strumento del the concepts of sustainability
paesaggio. The final tenet of this manifesto
if not the rhetoric, have
underscores the multiple
recognized the limitations of
discourses and practices
10. La bellezza che dura nel tempo the word sustainable, and
where sustainability resides.
è resiliente e rigenerante
the potential of conceiving
Sustainability is a position
landscape architecture as
Il concetto antiquato di bellezza del paesaggio in within environmental ethics,
regenerative and resilient:
rapporto al suo essere generico, equilibrato, quieto, as well as techniques or
John Lyle, Julie Bargmann, and
tactics grounded in the natural
confinato, affascinante, piacevole e armonioso Randy Hester. In Design for
sciences. Sustainability, as an
persiste e deve essere rielaborato alla luce dei nuovi Ecological Democracy, Hester’s
ethic, is decidedly a middle-
paradigmi dell’ecologia. account of the principles that
ground position between an
support enduring settlements
I progetti che si presentano dinamici e non statici egocentric and ecocentric
underscores the importance of
possono essere pensati per affrontare il disordine e world view. It straddles the
replacing stability or balance
human and non-human,
favorire la flessibilità. Le inondazioni, se vengono with resilience:
attempting a hybridity that see
anticipate, non causeranno disastri ma diverranno …. Design of nature or mimicry
the interconnections between
parte integrante di un sistema di regolare disordine. of nature that allows human
and across a homocentric and
habitation to maintain itself
Verranno messe a dimora piante in grado di biocentric world view. I believe
efficiently and compatibly with
resistere alle inondazioni primaverili. È noto che le that the designed landscape
its surrounding environment
can be built through various
gelate possono rovinare le cortecce degli alberi, si through often dramatic changes
tactics, using sustainable eco-
sceglieranno quindi specie in grado di generare that threaten survival. Such
technologies, but it can also
molteplici rami nuovi una volta danneggiati. La design is the basis of resilient
be an aesthetic experience
form that is fundamental to
bellezza di questo tipo di paesaggio risiede nel that changes people’s
sustainable urban ecology….
valore della sua tenacia, della sua forza, della sua environmental ethics. And from
This ability to endure is based
my perspective the latter is the
resilienza. on, among other things,
most important reason to care
Questo significato di bellezza, non è un concetto having an urban form that
about sustainable landscape
definito e immutabile ma che piuttosto evolve nel continually provides what a
design. The apprehension
community needs, even in times
tempo per rispondere a diverse esigenze e a diversi and experience of beauty,
of temporary crises. Resilient
contesti, venendo accettata in numerosi campi del especially new, challenging
urbanity has the internal ability
forms of beauty, can lead to
sapere al di là dell’architettura del paesaggio. Questa to persist – to recover easily
attentiveness, empathy, love,
diversa concezione della bellezza, che si basa sulla without significant loss from
respect, care, concern and
resilienza della materia e non su una serie prestabilita illness, misfortune, attack,
action on the part of those
natural or social disaster, or
di forme e tipologie, è in linea con le questioni who visit and experience
other dramatic disturbance.
contemporanee ma anche con i primi fondamenti designed landscapes. It will
And it can readily absorb
take more than the estimated
teorici dell’architettura del paesaggio. Dopo l’11 change. A resilient city is
15,000 registered landscape
settembre, lo spazio urbano americano è sottoposto able to retain the essence
architects or 30,000 members
a una standardizzazione e a un crescente controllo, of its form even after it has
of the ASLA to make the
been deformed. In this way,
dovuto alla paura e questioni di sicurezza, mentre United States--the most energy
resilience seems a better word
l’adattamento e la flessibilità della vegetazione e consuming, waste producing,
than sustainability for design
environmentally-challenged
delle superfici pavimentate rispetto alle condizioni goals for the city. Resilient
developed country in the
climatiche estreme, quali inondazioni, inquinamento, form maintains itself efficiently
world – a sustainable culture.
scarsa illuminazione naturale, fanno nascere una and seamlessly with both the
But multiple those numbers by
landscape and the cultural
speranza e sono fonte di ispirazione per la gestione the number of people who
networks of which it is a part
dell’imprevisto. are our clients, who visit and
(Hester 2006: 138-139).
frequent the streets, public
In uno dei suoi profetici articoli in cui si elencavano
spaces, parks, gardens and
i tanti grattacapi che la nascente disciplina 11. Landscape Agency: From
communities we design, and
dell’architettura del paesaggio americana avrebbe Experiences to Sustainable
whose understanding of the
Praxis
dovuto affrontare, Charles Eliot Jr. sanciva una connections between human
The experience of designed
propria posizione all’interno del dibattito formale consumption, waste, and habits
landscape can be a spatial
and eco-system health might be
e informale in corso negli anni ’90 del XIX secolo, practice of noticing, wandering
altered because of an aesthetic
sostenendo che la bellezza non fosse intrinseca a and wondering in, and caring
experience they have. Not
nessuna forma. about the environment. The
all change will, or has to be
experience of landscape can
Il fatto può non essere forse spiegabile ma “è uno based on education, guilt, or a
be a mode of learning and
dei luoghi comuni riconosciuto dalla scienza che la sense of sacrifice. Sometimes,
inculcating values.
in the best of situations,
forma di ogni essere vivente sia il risultato di una
persuasion takes place
selezione naturale durata milioni di anni, avvenuta unknowingly, gradually, but
sulla base dell’uso, del vantaggio o della comodità, convincingly, until the change
e che la bellezza sia l’esito della stessa evoluzione… is perceived to be internal and
an act of personal will, not
collective guilt.

meyer12pp.indd 34 11/05/17 15:56

 Eric Piasecki
Sustaining Beauty
bellezza sia l’esito della stessa evoluzione…
Sustaining Culture
Chiunque, indipendentemente dalle circostanze,
[…] We need multiple forms
insista nel sostenere un particolare stile o and forums for caring and
modalità di sistemazione del terreno e del relativo learning about the impact of
paesaggio è, quasi certamente, un impostore, our actions on the planet, some
che ha perso di vista un fatto fondamentale, ossia visual, some textual, and some
experiential. As Lawrence
che sebbene la bellezza non equivalga all’essere
Buell noted in Writing for an
appropriato, tutto quello che vuole essere giusto Endangered World, we need
deve prima anche essere adatto. La vera arte deve more than reports and data,
essere espressiva prima di essere bella (Eliot Jr we also need products of
C., What is Fair Must be Fit, Garden and Forest, culture, narratives, images, and
places to move us to act.
1896, p. 133).
In this regard, design matters
Eliot riconosce che i cambiamenti dovuti alle and beauty matters. It moves
diverse esigenze, sia nella società sia nella something in our psyche as
scienza, alterano il concetto culturale di bellezza. the experience of a winter
Per tonare ai giorni nostri, i cambiamenti snow fall on the imprinted
concrete waterfront promenade
avvenuti in seno alle scienze dell’ecologia hanno
at Allegheny River Park,
influenzato la nozione di cosa può definirsi Pittsburgh, PA, demonstrates.
appropriato e bello in natura. A partire dalla In the absence of vegetation,
pubblicazione nel 1969, di Progettare con la in the linear marks left by
natura di Ian McHarg, le teorie scientifiche imprinting native grasses in
the concrete, water settles and
sulle dinamiche dell’ecosistema sono cambiate
freezes, icy shadows form
considerevolmente. I termini resilienza, reminding us of what is absent.
adattamento, disordine hanno sostituito le parole These ground marks intermingle
stabilità, armonia, equilibrio, oggettività negli studi in mysterious ways with the
sull’ecosistema. Il concetto di comunità vegetale motion of river water and the
light from nearby street lights.
e animale stabile ha ceduto il posto ai regimi di
Where is man and nature
perturbazione, al concetto di proprietà emergenti there? Formal and informal?
e di resilienza, a sistemi caotici auto-organizzati. Ecology and technology?
Queste teorie hanno profonde conseguenze Aesthetics and sustainability??
nel campo del progetto di paesaggio, eppure, All superseded by the fleeting,
yet memorable, recognition
vent’anni dopo la loro adozione da parte del
of and experience of a place
mondo scientifico, molti architetti del paesaggio known in, and over, time.
e gli stessi clienti operano sulla base di un’idea
antiquata, perfino romantica della natura e della
sua bellezza.
meyer12pp.indd 35
35 letture critiche critical lectures
It is not enough to design
landscapes that incorporate
best management practices,
follow LEED (USGBC’s
Leadership in Energy and
Environmental Design) criteria,
and look like they were not
designed. It is not enough to
emulate the admirable design
forms or practices of our
colleagues from afar. Designed
landscapes need to be
constructed human experiences
as much as ecosystems. They
need to move citizens to action.
The designed landscapes of the
world take up a small amount
of the globe’s surface. Yet
they are visited and inhabited
by people who have great
impact on the environment in
everything they do--where they
live and how they commute,
what they consume, and whom
they elect into public office.
The influence of designed
landscapes might be much
larger than their immediate
influence on a local ecosystem
or watershed, as worthwhile as
designing a rain garden or a
green roof that reduces storm
water run-off may be.
15/05/17 17:14
 Quanto può essere bello un spazio inerbito mantenuto
grazie all’uso di pesticidi ed erbicidi nocivi per
bambini, animali domestici e uccellini?
Nel XXI secolo, le relazioni con il concetto di
resilienza sono sia di tipo culturale sia di tipo
ecologico. Tre architetti del paesaggio americani,
John Lyle, Julie Bargmann e Randy Hester, ognuno dei
quali si è occupato di sostenibilità, hanno riconosciuto
i limiti del termine “sostenibile” osservando invece
le potenzialità di una idea di paesaggio con la sua
dimensione rigenerativa e resiliente. Nel suo Design
for Ecological Democracy, Hester descrive i principi
che permettono ad alcuni insediamenti di resistere
e sottolinea l’importanza di sostituire il concetto
di stabilità ed equilibrio con quello di resilienza:
[…] Progettare la natura o riprodurla in modo che
l’insediamento umano possa mantenersi efficiente e
compatibile con l’ambiente che lo circonda, anche
qualora questo subisca cambiamenti drammatici
che ne minacciano la sopravvivenza. Questo tipo
di progettazione è funzionale ad ottenere quella
resilienza che è fondamentale per un’ecologia urbana
sostenibile […] La capacità di resistenza si basa, tra
le altre cose, su una struttura urbana che riesca a
far fronte in modo continuativo alle esigenze della
comunità, anche in periodi di crisi. Un’urbanità
resiliente ha la capacità intrinseca di resistere, si
riprende facilmente, senza conseguenze significative
dovute a disastri ambientali e sociali. In questo modo
gli insediamenti riescono facilmente ad assorbire
il cambiamento, una città resiliente è in grado di
mantenere inalterata l’essenza della propria forma
anche quando ha subito una deformazione. È in tal
senso che, parlando di obiettivi per la progettazione
urbana, il termine resilienza sembra migliore della
parola sostenibilità. Una forma resiliente si mantiene
infatti in modo efficiente e si adatta senza problemi
al paesaggio e al sistema culturale in cui è inserita
(Hester R., Design for Ecological Democracy, 2006,
MIT Press, pp.138-139).
11. Un’agenzia per il paesaggio: dall’esperienza
a una pratica sostenibile
L’esperienza del progetto di paesaggio può
significare esercitarsi all’osservazione dello spazio,
camminarvi esserne sedotti e occuparsi dell’ambiente.
Vivere il paesaggio può essere un modo per
apprendere e introiettare valori.
Il principio cardine del presente manifesto sottolinea
la presenza di una moltitudine di teorie e pratiche che
hanno a che fare con la sostenibilità. Quest’ultima
ha infatti a che fare con l’etica ambientale e con le
scienze naturali. La sostenibilità, in quanto etica, si
trova decisamente a metà strada tra una visione del
mondo egocentrica e una ecocentrica. Ritengo che
il paesaggio possa essere progettato ricorrendo a
strategie varie, utilizzando tecnologie ecosostenibili,
ma può anche essere frutto di un’esperienza estetica,
in grado di modificare il pensiero delle persone in
merito all’etica ambientale. E dal mio punto di vista
quest’ultimo caso rappresenta la ragione primaria per
cui ci si dovrebbe occupare di paesaggio sostenibile.
meyer12pp.indd 36
I timori legati alla bellezza e all’esperienza di questa,
in modo particolare quando si tratti di progetti con
forme nuove e ardite, può portare a un’attenzione
particolare, a un’empatia, a un amore, a un rispetto,
alla cura e all’azione i visitatori del progetto di
paesaggio. Ci vorranno più dei 15.000 architetti
del paesaggio riconosciuti o dei 30.000 membri
dell’ASLA per radicare negli Stati Uniti, paese tra
i maggiori consumatori di energia, produttori di
rifiuti e tra i paesi industrializzati con le maggiori
problematiche a livello ambientale, una cultura
della sostenibilità. Ma moltiplichiamo queste cifre
per il numero di persone che sono nostri clienti, che
visitano o frequentano le strade, gli spazi pubblici,
i parchi, i giardini e le comunità che progettiamo.
La comprensione di queste persone tra il consumo
umano, la produzione di rifiuti, le abitudini e il
benessere dell’ecosistema potrebbe essere alterata
dall’esperienza estetica del progetto. Non tutto il
cambiamento sarà o potrà basarsi sull’educazione,
sul concetto di colpa o sullo spirito di sacrificio; a
volte, nella migliore delle situazioni, la persuasione
può avvenire in modo inconsapevole, graduale, ma
convincente; il cambiamento sarà allora percepito
come interno, come un atto di volontà personale e
non frutto di un senso di colpa collettivo.
Sostenere la bellezza | Sostenere la cultura
Abbiamo bisogno di forme e contesti diversi per
capire e poterci occupare delle conseguenze che le
nostre azioni hanno sul pianeta, abbiamo bisogno
di supporti visivi, testuali e di esperienze. Come
scriveva Lawrence Buell nel suo Writing for an
Endangered World abbiamo bisogno di qualcosa di
più di relazioni e dati, abbiamo bisogno di prodotti
culturali, di narrazioni, di immagini e di luoghi che ci
spingano ad agire.
In tal senso, il progetto e la bellezza sono importanti.
Perché riescono a smuovere qualcosa all’interno
della nostra psiche; ce lo dimostra l’esempio della
passeggiata sul lungofiume dell’Allegheny River
Park a Pittsburgh, lì si può osservare una nevicata
che si infrange sul cemento stampato. In assenza di
vegetazione, l’acqua arriva e si congela sui segni
impressi sul cemento, segni che alludono ai fili d’erba
un tempo presenti sul sito. Le figure di ghiaccio
che si formano ricordano ciò che è assente, i segni
sulla pavimentazione si mescolano tra loro in modo
misterioso seguendo il movimento dell’acqua del
fiume o il mutamento dell’illuminazione che arriva dai
vicini lampioni stradali. Dove sono l’uomo e la natura
in questo caso? Cosa è formale e cosa informale?
Dove sono l’ecologia e la tecnologia? L’estetica e la
sostenibilità? Tutto è stato sostituito da un’esperienza,
fugace eppure memorabile, l’esperienza di uno
specifico luogo nel tempo.
Non è sufficiente progettare dunque paesaggi
che rispettino le migliori pratiche gestionali, che
seguano le normative e i criteri stabiliti dall’ente di
certificazione LEED, paesaggi che appaiano come
non progettati. Non è sufficiente riprodurre le pur
mirabili forme e realizzazioni di colleghi lontani.
11/05/17 15:56
 37 letture critiche critical lectures
mirabili forme e realizzazioni di colleghi lontani. Many professions and The images are of:
The Dell, University of
Un paesaggio progettato deve dar vita a esperienze disciplines will contribute to our
Virginia Charlottesville,
umane oltre che a ecosistemi; deve essere in grado di understanding of sustainability. Virginia, 2003
Landscape architects who are architects: Nelson Byrd
stimolare i cittadini all’azione. La superficie occupata
designers do so by making Woltz Landscape Architects
da paesaggi progettati non è che una piccola places that are constructed collaborators:
porzione rispetto all’intera superficie del mondo, performing ecosystems VMDO Architects,
Biohabitats of Virginia.
eppure tali paesaggi sono visitati e abitati da persone and constructed aesthetic
le cui azioni hanno un grande impatto sull’ambiente, experiences. We are sustained This landscape project is
by reducing, editing, doing paradigm of the concepts
come vivono, come si spostano, cosa consumano,
less bad. But we are also of the manifesto; it is
e chi scelgono per rappresentarli. L’impatto di un sustained, and regenerated, an expansion pool for
progetto potrebbe essere maggiore rispetto a quello through abundance, wonder, rainwater collection,
within the Campus of the
esercitato sull’ecosistema locale, potrebbe essere di and beauty. The performance University of Virginia.
utilità tanto quanto la realizzazione di un giardino of a landscape’s appearance, The intersection between
and experience of beauty, the stream/canal and
d’acqua o di un giardino pensile in grado di ridurre
should have as much currency the rainwater reservoir is
l’afflusso di acqua negli scarichi. in debates about what marked by an erosion: the
Molte sono le professioni e le discipline che possono absence of the stone slab.
a sustainable landscape
The structure of the canal
aiutarci a comprendere meglio cosa significhi might, and should, be as the allows both the deposition
sostenibilità. Gli architetti del paesaggio danno performance of its ecological of sediments and water
systems. I think, I hope, such ventilation improving the
il loro contributo progettando spazi che fungono quality of water through
a shift might be one of the
da ecosistemi e allo stesso tempo costituiscono tools that jolts our clients a natural process. This
un’esperienza estetica. Siamo motivati a ridurre, project is explicit to the
and neighbors out of their visitor who recognizes the
a correggere, a migliorare il peggio, ma siamo complacency and inaction, landscape project as the
anche motivati e rigenerati dall’abbondanza, dalla transforming them into a new intention of restoring the
generation of environmentalist- processes of nature rather
meraviglia e dalla bellezza. L’esperienza della than the forms of nature.
citizens.
bellezza e l’esito formale di un progetto di paesaggio
dovrebbero rientrare nel dibattito sulla sostenibilità This manifesto is an excerpt of a
tanto quanto il discorso dei sistemi ecologici. Penso longer article in Journal of Landscape
Architecture n°5, Spring 2008.
e spero che un cambiamento in tal senso avvenga
e che sia lo strumento in grado di spingere i nostri
clienti e il loro vicini fuori dallo stato di indifferenza e
indolenza, trasformandoli in una nuova generazione
di cittadini-ambientalisti.
Il presente manifesto è un estratto dall’articolo apparso sul
Journal of Landscape Architecture, vol.3, primavera 2008.

meyer12pp.indd 37 15/05/17 17:14

 Hudson Yards Public Square and Gardens
Nelson Byrd Woltz Landscape Architects
New York, USA

project: Hudson Yards Public Square

and Gardens
location: Manhattan, New York, New
York, United States
area: 6.5 acres
architect: Nelson Byrd Woltz
master plan: Construction
Administration
schedule: full completion in the 3rd
quarter of 2019
collaborators:
Pine + Swallow (soil scientists)
Northern Design (concrete consultant)
Paul Cowie (arborist)
Kohn Pedersen Fox (associates PC)
CMS Collaborative (fountain
consultant)
Mark Smallridge & Associates (paving
consultant)
Tony Sinkosky (construction document
peer review)
Design Distill LLC (renderings)

text by Nelson Byrd Woltz

Landscape Architects
photos by Geoff Butler,
Nelson Byrd Woltz
Landscape Architects
portrait photo by Robert Wright

Lo studio NBW ha progettato la piazza e i giardini NBW designed the Public

dell’Hudson Yards, con lo scopo di creare, nel Square and Gardens at
Hudson Yards to create a
cuore del più grande progetto di ri-sviluppo
dynamic landscape destination
urbano della città di New York, una destinazione at the center of New York‘s
paesaggistica. Il progetto, che si sviluppa su 2,4 largest development. The 2.6
ettari di terreno sarà caratterizzato da spazi di ha Square will offer large and
38

ritrovo di piccole e grandi dimensioni, distribuiti small scale gathering spaces

in gardens and plazas. The
tra i giardini e le diverse piazze. Il sito accoglierà,
site welcomes the public from
con la sua maestosità e con le sue geometrie, the High Line, 11th Avenue,
chi arriva dalla High Line, dalla 11th Avenue, Hudson Boulevard, and the
dall’ Hudson Boulevard e dalla stazione della number 7 Subway station in
metropolitana n. 7. La piazza formale presenterà grand, geometric gestures. A
formal plaza combines shade
alberi che garantiranno la giusta ombreggiatura,
trees, seasonally expressive
orticolture di tipo stagionale, fontane di grande horticulture, dramatic
impatto e un’opera d’arte pubblica monumentale. fountains, and a monumental
Il paesaggio, che non si esaurisce in un progetto di piece of public art. Far
design floristico, racchiude in sé gli aspetti tecnici beyond planting design,
the landscape combines the
ed estetici di uno spazio pubblico e di un’opera
technical and aesthetic aspects
architettonica: prevede un sistema di ingegneria of public space including civil
civile per la gestione delle acque piovane e la engineering for stormwater
realizzazione della piattaforma che sovrasta la management, structural
ferrovia fa ricorso all’ingegneria strutturale. Il engineering of the platform
over the rail lines, and unity
progetto è sensazionale e dal forte potere attrattivo,
with the architecture. The
riunisce in sé un paesaggio degno di essere visitato Public Square and Gardens
ma anche uno spazio per mostre ed eventi di is sensational and inviting
qualità, offre fontane e l’opportunità di rilassarsi e – combining a memorable
svagarsi non solo ai residenti ma anche agli stessi landscape destination with
world-class exhibitions, events,
turisti.
fountains and opportunities for
relaxation and diversion for
neighbors and tourists alike.

nelson hudsonyard A + testo.indd 38 11/05/17 16:07

 Geoff Butler

nelson hudsonyard A + testo.indd 39 11/05/17 16:07

 40

Geoff Butler

nelson hudsonyard A + testo.indd 40 11/05/17 16:07

 0 20 50
general plan
Geoff Butler

nelson hudsonyard A + testo.indd 41 11/05/17 16:07

 the smartest soil in town

concrete
new york‘s “other“ cooling slab
elevated park
plants, trees, cooling liquid
birds and bees

long island
rail road
train our roots are cool
storage our plants are pampered
30 hudson yards 10 hudson yards
yards 15
hudson drainage
yards
stormwater
high storage tank
line
sand based
structural soil

area of deep support from below

enlargement
every drop of
rainwaterwill be
3 yards collected into
7 subway 55 hudson 60,000 galon
station tank and used for
34th street amtrak/new irrigating our plats
caisson and trees
jersey transit
hudson tunnel stormwater
storage tank
process diagram

Quando sarà completato, Hudson Yards When fully completed, Hudson The gardens are composed of
promuoverà la bellezza in un contesto ottenuto con Yards will sustain beauty in a trees, shrubs, and perennials
grandiosi interventi: il paesaggio e la vegetazione dramatically achieved setting - native to the Hudson River
the landscape and horticultural Valley, laid out in rigorous
dipenderanno da un cuneo strutturale artificiale e experience will be dependent geometries and inspired by
stratificato spesso 2 metri. Questo plenum contiene on a constructed 2-meter the naturally occurring layers
un serbatoio con capacità di quasi 230.000 thick engineered and layered of canopy, understory, and
litri che raccoglie tutte le acque piovane del sito structural wedge. This plenum perennial groundcovers of the
per riutilizzarle nelle fontane e negli impianti di holds a 60,000 gallon tanks region. Plants will be diverse
that capture all the rainfall in species and range in size.
irrigazione, alleviando in tal modo le sollecitazioni that lands on the site for reuse The large trees and expansive
che gravano sul sistema fognario della città. Dato in fountains and irrigation on perennial gardens will be
che il calore emanato dallo scalo ferroviario site. This system also relieves home to migratory birds and
the burden on the city’s storm pollinators. Wildflowers such
42

sottostante può raggiungere i 66 gradi Celsius,

è in corso di installazione una rete sofisticata di sewer system. Because the as Echinacea, Monarda, and
heat from the train yard below Rudbeckia will attract bees,
tubazioni all‘interno della piattaforma in calcestruzzo can reach up to 66 degrees butterflies and hummingbirds,
dove circoleranno liquidi di raffreddamento che Celsius - too hot for our city while fruiting trees and shrubs
mantengono condizioni ottimali per le radici delle trees - a sophisticated network including Serviceberry, Spi-
piante. Il sistema di raffrescamento proteggerà of tubing is being embedded cebush and Winterberry will
l‘apparato radicale delle piante dal calore sottostante within the concrete slab to attract birds such as Warblers,
circulate cooling liquids that Sparrows and American
della ferrovia e dalla calura estiva, garantendo maintain optimal conditions for Redstarts to Hudson Yards.
alla vegetazione di Hudson Yards il trattamento the plant's roots. This cooling The 60-meter long fountain
più esclusivo di tutta New York. I giardini sono system will protect the roots, starts as a narrow channel of
piantumati con alberi, arbusti e piante perenni tipici from the train heat below and water that grows wider as it
della valle del fiume Hudson, disposti in geometrie summer heat above, and ensu- descends toward 33rd Street
re that the plants and trees at to the north. The bottom of the
rigorose ispirate alla stratificazione naturale del verde Hudson Yards will be the most channel is carved in granite,
autoctono che si articola in chiome, sottobosco e pampered in New York City. the same kind of stone found
tappezzanti perenni. Ci saranno piante appartenenti beneath Manhattan, creating
a specie diverse e di varie dimensioni. I grandi alberi a sinuous current in the water
e i vasti giardini di piante perenni offriranno rifugio reminiscent of the thalweg, that
is the central line of movement
a uccelli migratori e impollinatori. Fiori selvatici tra in streams and rivers.
cui echinacea, monarda e rudbeckia attireranno
api, farfalle e colibrì, mentre alberi da frutto e
arbusti come amelanchier, lindera benzoin e ilex
richiameranno ad Hudson Yards cannaiole, passeri
e codirossi americani. La fontana lunga 60 metri
inizia con uno stretto canale d‘acqua che si allarga
scendendo verso la 33° Strada in direzione nord.
Il fondo del canale è scavato nel granito, la stessa
pietra che si trova sotto Manhattan, creando una
corrente sinuosa nell'acqua che ricorda la linea
centrale di movimento nei fiumi e nei ruscelli.

nelson hudsonyard A + testo.indd 42 15/05/17 17:15

 Nelson Byrd Woltz Landscape Architects

nelson hudsonyard A + testo.indd 43

43 scenari di architettura architectural scenario

11/05/17 16:08
 Summit Bechtel National Scout Reserve
Nelson Byrd Woltz Landscape Architects
Glen Jean, West Virginia, United States

area: 10,600 acres

master plan: ongoing
phase 1: completed in July 2013
collaborators: AECOM, Alberice
Architecture and Design, Bonsai
Design, Collins Engineering,
Eldorado Climbing Walls,
ET Boggess Architect Inc.
FTL Design and Engineering Studio,
Gravity Logic, Irrigation Research
and Design LLC, S&ME, Smith Turf &
Irrigation, Spohn Ranch,
The Hettema Group, The Shooting
Academy, Themed Development
Management, Redmond Schwartz
Mark Design, Weld, Mead and Hunt,
DMWPV

text by Nelson Byrd Woltz

Landscape Architects
photos by Joe Fletcher Photography,
Boy Scouts of America, Nelson Byrd
Woltz Landscape Architects

Lo studio NBW ha progettato all’interno dei 4.290 NBW designed the Village
ettari della riserva Summit Betchel, vicino al ponte Core and High Adventure
Base Camp at the 4,290-
New River Gorge in West Virginia, il Village Core
ha Summit Bechtel Scout
High Adventure Base Camp. Il campo scout, con Reserve adjacent to the
annesso parco avventura, ospiterà raduni nazionali New River Gorge in West
e internazionali, campi estivi e programmi scout. Virginia. The camp will host
Il nuovo campo ha rappresentato un’opportunità di National and International
Jamborees, summer camps
ristrutturazione e di rinnovata gestione dell’area,
and other Scouting programs.
un tempo disboscata e utilizzata per l’estrazione
44

Previously logged and contour-

del carbone. Il Village Core presenta un anfiteatro mined, the new camp was
esterno con 60.000 posti a sedere, due zip-line da an opportunity to engage in
427 metri, una parete per scalata di 67 m, 5 ponti, restoration and stewardship.
The Village Core includes
una fitta rete di sentieri e 244 metri di passerella
a 60,000 seat outdoor
in legno che costeggia i 26 ettari del lago. Tra gli amphitheater, two 427m
altri elementi presenti sul sito si ricorda la Legacy zip lines, a 67m climbing
Plaza, una piazza per cerimoniali sulla spiaggia wall, five bridges, extensive
antistante il lago e l’anfiteatro, un luogo di raccolta trail network, and 244m of
boardwalk through designed
intimo, con un braciere posizionato in modo tale
wetlands along a 26-ha lake.
da poter essere visto da ogni lato del lago. Il parco Other elements include Legacy
avventura High Adventure Base Camp dispone di Plaza, a ceremonial site at
una serie di rampe per skater che si sviluppano su the lakeshore and Lakeside
142 ettari, pareti per l’arrampicata, piste per BMX, Amphitheater, an intimate
gathering space and fire pit
percorsi aerei tra gli alberi, percorsi acrobatici in
sited such that the fire can be
altezza, spiagge con possibilità di balneazione, zip seen in campgrounds across
line, 129 km di sentieri per mountain bike e 96 km the lake. The High Adventure
di sentieri per trekking. Base Camp consists of 142-
ha of skate parks, climbing
walls, BMX tracks, canopy
tours, ropes courses, swimming
beaches, zip lines, 129 km of
mountain bike trails, and 96
km of hiking trails.

Nelson Byrd BSA 6pp.indd 44 11/05/17 16:12

 Joe Fletcher Photography

Nelson Byrd BSA 6pp.indd 45 11/05/17 16:12

 Boy Scouts of America

0 200 500
masterplan

Nelson Byrd BSA 6pp.indd 46 11/05/17 16:12

 0 2 5

0 2 5
sections
Boy Scouts of America

Nelson Byrd BSA 6pp.indd 47 15/05/17 17:17

 48

Nelson Byrd Woltz Landscape Architects Nelson Byrd Woltz Landscape Architects

Nelson Byrd BSA 6pp.indd 48

11/05/17 16:12
 0 10 20 0 2 5
plan section details
Boy Scouts of America

Nelson Byrd BSA 6pp.indd 49 11/05/17 16:12

 Naval Cemetery Memorial Landscape
Nelson Byrd Woltz Landscape Architects
Brooklyn, NY, United States

owner: Brooklyn Greenway Initiative

project management: TADA
architect: Marvel Architects
landscape architect: Nelson Byrd
Woltz LA
general contractor:
Kelco Landscape Contracting
dates: 2014-2016

text by Nelson Byrd Woltz

Landscape Architects
photos by Max Touhey, Nelson Byrd
Woltz Landscape Architects

Straordinario nella sua semplicità, il Naval Striking in its simplicity, the

Cemetery Landscape è un angolo di pace, Naval Cemetery Landscape
un rifugio, un luogo della memoria, un'oasi provides a place of peace,
refuge, and remembrance
ecologicamente ricca in un contesto altrimenti – an ecologically rich oasis
densamente urbanizzato. Consultando le parti in an otherwise dense,
interessate all'interno della comunità, l'architetto urban environment. Through
è riuscito a integrare gli obiettivi del progetto con consultation with community
la precedente destinazione del sito a luogo di stakeholders, the landscape
architect has achieved
sepoltura.
50

a design that balances

Il paesaggio invita a un'incantevole esperienza the desired program with
immersi nel verde, che offre motivi di stupore e di its former use as a burial
riflessione lungo la Brooklyn Greenway, un percorso ground. The landscape offers
pedonale e ciclabile di 14 miglia che corre an enchanting horticultural
experience with opportunities
parallelo all'East River. for wonder and reflection
Il cancello d'ingresso al parco diventa il punto along the Brooklyn Greenway,
di accesso per il Memorial Meadow, l'anfiteatro a 14-mile pedestrian and
e il Sacred Grove, collegati tra loro mediante bicycle trail that runs along the
una sinuosa passerella in legno di acacia. In East River.
The entrance gate to the
considerazione della natura sensibile del cimitero, landscape acts as a threshold
la progettazione e la costruzione del sito sono to the Memorial Meadow,
state subordinate a una clausola contrattuale che Amphitheater, and Sacred
impediva un'eccessiva manipolazione del terreno. Grove, all connected by
Lavorando con questi vincoli, il paesaggista in a sinuous black locust
boardwalk. Based on the
collaborazione con l'architetto ha sviluppato una sensitive nature of the burial
fondazione prefabbricata del tipo "diamond pier" site, a key condition of the
per sostenere il telaio della passerella. Questo site’s design and construction
sistema è un'alternativa ai classici basamenti ed è was a deed that prohibited
meno invasivo sul terreno, limitando la profondità any major disturbance of the
soil. Working within these
di ancoraggio a 10 cm sotto la superficie. Un asse constraints, the landscape
intersecante di blocchi in granito rende omaggio al architect in collaboration
passato industriale del Navy Yard, ponendosi nel with the architect developed
contempo come un richiamo fisico alle sepolture. a precast diamond pier
foundation to support the
boardwalk framework. These
foundations are an alternative
to footings, and limit the
amount of ground disturbance
to 4“ below finished grade.

Nelson Byrd Naval Cemetery.indd 50 15/05/17 17:18

 Max Touhey

Nelson Byrd Naval Cemetery.indd 51 11/05/17 16:14

 0 5 10
plan
52

Nelson Byrd Naval Cemetery.indd 52 15/05/17 17:18

 Nelson Byrd Woltz Landscape Architects

La passerella si snoda attorno al perimetro del An intersecting axis of

Memorial Meadow e attraversa un boschetto granite blocks pay homage
di ciliegi tardivi autoctoni che, crescendo, to the industrial past of the
Navy Yard, while offering a
accoglieranno i passanti con un senso di protezione physical remembrance for
offrendo un rifugio naturale. Il perimetro del those buried on site. The
sito è bordato di alberi e cespugli autoctoni boardwalk meanders around
che schermano la presenza degli edifici, della the perimeter of the Memorial
superstrada Brooklyn Queens Expressway e altri Meadow and passes through
a grove of native black
aspetti del circostante contesto urbanizzato. cherry trees that will provide
Quando un visitatore attraversa il cancello del Naval a sense of enclosure and
Cemetery Landscape, si ritrova immerso in un luogo natural shelter as they mature.
tranquillo e pacifico, lontano dalla città. Questa The perimeter of the site is
immersione in un mondo naturale consente di likewise lined with native
trees and shrub species that
abbandonarsi ad una tenera fascinazione e ritrovare screen views of buildings, the
la concentrazione. Brooklyn Queens Expressway,
L'anfiteatro accoglie visitatori e alunni delle scuole and other aspects of the built
all'interno di un piccolo ma vibrante ecosistema, environment. Once a visitor
mettendoli in contatto diretto con la natura. passes through the gate of the
Naval Cemetery Landscape,
they are transported to a quiet
and peaceful place removed
from their urban environment.
This immersion in the natural
world allows the visitor to
engage in soft fascination and
renew their concentration.
The amphitheater immerses
visitors and school children
in this small but vibrant
ecosystem, providing direct
contact with the natural world.

Nelson Byrd Naval Cemetery.indd 53 11/05/17 16:14

 Nelson Byrd Woltz Landscape Architects Nelson Byrd Woltz Landscape Architects

Nelson Byrd Naval Cemetery.indd 54

11/05/17 16:14
 Nelson Byrd Woltz Landscape Architects

The landscape
offers an enchanting
horticultural experience
with opportunities for
wonder and reflection
along the Brooklyn
Greenway, a 14-mile
pedestrian and bicycle
trail that runs along the
East River.

seating section 0 0,2 0,5

0 1 2
plans and sections

Nelson Byrd Naval Cemetery.indd 55 15/05/17 17:18

 Orongo Station Stewardship Plan
Nelson Byrd Woltz Landscape Architects
Poverty Bay, New Zealand

area: 3,000 acres

master plan through construction
administration
collaborators: James Blackburn/Robin
Butt - Architects of Record,
Marianne Mackey Interior Design -
Interior Design, Katie Ridder Design
and Decoration - Interior Design,
The Ngai Thamanuhiri Trust
Ecoworks - Ecological Services,
Native Tree Planters - Ecological
Services, Excluder Fence Company -
Ngati Porou Fencing,
Agfirst Engineering - Ngati Porou
Fencing, Native Garden Nursery -
Horticulture Consultant, Roger Evans
- Building Contractor, Grant & Cook
Surveyors - Surveyors, Bill Ireland
- Bridge General Contractor, Phil
Gaby - Structural Engineer, Escape
Landscapes - Landscape Contractor

text by Nelson Byrd Woltz

Landscape Architects
photos by Marion Brenner,
Nelson Byrd Woltz
Landscape Architects

Orongo Station è un’area di 1.214 acri, destinata Orongo Station is a 1,214-

alla pastorizia e alla coltivazione di agrumi, ha sheep and citrus farm
on the North Island of New
situata nella North Island o Isola del Nord in
Zealand at the site of both
Nuova Zelanda, luogo in cui approdarono the original Maori landing in
originariamente i Maori nel 1100 e lo stesso Cook 1100 and Captain Cook's
nel 1769. Con l’approvazione del Parlamento e in arrival in 1769. With
56

collaborazione sia con le autorità ambientali che approval from Parliament

and in collaboration with
Maori, lo studio NBW ha elaborato un progetto
environmental officials and
per la realizzazione di fattorie, di un sistema di Maori leaders, NBW designed
riparazione del danno ecologico, di una riserva multiple farming operations,
naturale nonché di una serie di giardini ispirati alla a regime to repair ecological
specifica cultura e alle caratteristiche dell’ambiente damage, a wildlife reserve,
and a series of gardens
locali. La collaborazione con un cliente “visionario”
inspired by cultural and
ha permesso allo studio di elaborare e mettere environmental influences.
in atto la propria visione di paesaggio, che ha In collaboration with the
previsto una ri-forestazione con 600.000 alberi, visionary client, NBW created
la creazione di una palude di acqua salata e non, and implemented a vision that
incorporates a 600,000 tree
nonché di tutta una serie di infrastrutture per la
reforestation and 30-ha of
produzione e di tipo culturale. Tutti gli elementi del fresh and saltwater wetlands
progetto hanno contribuito al benessere economico created alongside thriving
della comunità Maori, sono infatti stati creati vivai in agricultural production and
cui far nascere e coltivare alberi e piante da inserire a cultural program. These
projects have contributed
nell’area. L’essere riusciti a integrare un progetto
to the local Maori economy
di sviluppo culturale con un’agricoltura di profitto through the establishment of
ha trasformato l’Orongo Station in un modello di nurseries that supply trees and
gestione sostenibile. plants for on-site restoration.
By integrating cultural and
ecological restoration with
profitable agriculture, Orongo
Station serves as a model for
sustainable land management.

Nelson Byrd Orongo.indd 56 11/05/17 16:15

 Marion Brenner

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 Nelson Byrd Woltz Landscape Architects

0 50 100
plan

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 59 scenari di architettura architectural scenario

the cultural landscape the farmed landscape the landscape

of the ngai tamanuhiri of orongo station of ecological restoration

0 500 1000
masterplan

Nelson Byrd Orongo.indd 59 11/05/17 16:15

 60Marion Brenner

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Nelson Byrd Orongo.indd 61
61 scenari di architettura architectural scenario

11/05/17 16:16
 Marion Brenner
Marion Brenner

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 Nelson Byrd Woltz Landscape Architects

Nelson Byrd Orongo.indd 63

Nelson Byrd Woltz Landscape Architects

11/05/17 16:16
 Raadhuisplein
LATZ + PARTNER Landscape Architecture Urban Planning
Emmen, Netherlands

project: Raadhuisplein, a square,

a park, a landscape at the interface
of town and countryside
client: Gemeente Emmen
project managers client:
Mr. B. van den Akker
Mr. L.Veldman
landscape architects:
Latz + Partner LandschaftsArchitektur
Stadtplanung Tilman Latz
collaborators Latz+Partner:
Gerwin Gruber, Daniela Strasinsky,
Kerstin Tänzler
international competition:
January – March 2013
project: May 2013 – April 2014
realization: Sept 2014 – May 2015
surface: 3 hectares
inauguration: May 26 2015

text by Latz + Partner

photos by Theo Berends Photography

Il centro di Emmen, una città nella provincia The city centre of Emmen,
olandese di Drenthe, è stato interamente a town in the Dutch province
Drente, has been redesigned
riprogettato. Con i suoi 26.400 metri quadrati, completely. With 26.400
la nuova Raadhuisplein (Piazza del Municipio) è square metres the new
diventata uno degli spazi aperti ad uso pubblico Raadhuisplein (Town Hall
più grandi di Emmen. L'attrattiva esercitata dalla Square) has become one of
sua collocazione e dal suo aspetto gradevole Emmen’s largest public open
spaces. Its attractive location
favoriranno lo sviluppo economico nonché il and appearance will involve
miglioramento dei servizi pubblici e del tenore di
64

economic development and

vita. improvement of public services
Un tempo invasa dal traffico delle automobili, and public life.
attraversata da un ponte pedonale e affollata di Formerly dominated by cars,
dissected by a traversing
elementi disposti in modo disordinato, la piazza si footbridge and cluttered with
è trasformata in uno spazio aperto e chiaramente rather randomly set elements,
strutturato dove possono circolare pedoni, ciclisti the square is now an open
e fattorini per le consegne. È stata rispettata and clearly structured space
l'esigenza di utilizzare materiali di qualità elevata for pedestrians, cyclists
and only delivery, which
e metodi di costruzione sostenibili, con una complies with the demands
spiccata vocazione per le soluzioni architettoniche on high quality materials
inclusive. Insieme agli edifici preesistenti di varia and sustainable construction
destinazione, le facciate rinnovate del municipio methods as well as with a
ristrutturato, le caffetterie, i ristoranti e i negozi, il strong commitment for inclusive
design. Together with the
nuovo teatro e lo zoo di recente realizzazione, la existing mixed use buildings,
piazza è divenuta il cuore pulsante di un tessuto the pepped up frontages of the
urbano coerente. renewed town hall, the cafes,
La generosa configurazione delle superfici restaurants and shops, the new
pavimentate si presta a molteplici attività ed eventi. theatre and the newly built
zoo, the square has turned
I passanti possono muoversi in tutte le direzioni e into the vibrant heart of a
trovare numerose modalità diverse per vivere gli coherent urban environment.
spazi. The generous layout of hard
surfaces allows for a multitude
of activities and events. People
can move in all directions
and find many and varied
possibilities to stay.

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 Theo Berends Photography

Latz_Centrumplein isotta.indd 65 11/05/17 16:17

 Latz + Partner

Thanks to the relocation

of through road and
parking into the ground
below and the removal
of the Traverse, north
and south, the “hard-
scape” in the east and the
landscape in the west can
grow together and form
a modern urban “park-
scape” on the transition
of city and nature.
The Raadhuisplein
responds to contemporary
demands, away from
a consensus society to
complex interaction which
cultivates community
at a respectful distance.
It offers well visible and
socially manageable
spaces which meet the
expectations of all user
groups.
masterplan

0 50 100
masterplan

Latz_Centrumplein isotta.indd 66 11/05/17 16:18

 Theo Berends Photography

Latz_Centrumplein isotta.indd 67 11/05/17 16:18

 SOFT – vegetation flushes the Square CONNECTING ELEMENTS – Wood and Water
A stream of green embraces the Centrum Plein from southwest to northeast and connects In the central part ot the Plein there is a water system - rising from a retention pond in the north to
to the Vreding in the east. Varying intensities, colours and shapes of flowers and leaves fountains in the south. It offers water in all its compelling forms. It is element and attraction. A wooden sun
enrich the green with individual aspects deck offers relaxation and comprises spaces of individual character without blocking connections

WINTER – Christmas market and ice skating SPRING – Tulip Fair

schemes

Latz_Centrumplein isotta.indd 68 15/05/17 18:17

 HARD – Natural stone tissue WATER SYSTEM SCHEME
A tissue of stone unites the surrounding buildings of the Centrum Plein
un to form one consistent hard surface.

SUMMER – Open-Air Gastronomy AUTUMN – Culture and Theater

Latz_Centrumplein isotta.indd 69 11/05/17 16:18

 Theo Berends Photography
Theo Berends Photography

Latz_Centrumplein isotta.indd 70
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 Theo Berends Photography
Theo Berends Photography

Latz_Centrumplein isotta.indd 71
11/05/17 16:18
 The Hiriya Landfill Rehabilitation
LATZ + PARTNER Landscape Architecture Urban Planning
Tel Aviv, Israel

project: The Hiriya landfill

rehabilitation – reconquered
landscape in Tel Aviv’s densely
populated metropolitan area
place: Park Ariel Sharon
Haim Bar Lev 298, Tel Aviv, Israel
landscape architects:
Latz + Partner LandschaftsArchitektur
Stadtplanung, prof. em. Peter Latz,
Tilman Latz, Ulf Glänzer, Tobias
Kramer, Daniela Strasinsky, Inés
Draber, Asan Suwanarit
local architect: Moria Sekely
client: Ariel Sharon Park Ltd., Beracha
Foundation
awards: 1st prize in international
competition 2004, International
Architecture Award 2016, Green
Good Design 2010 Award
surface: 118 hectares
drawings: Latz + Partner

text by Latz + Partner

photos by Latz + Partner,
Duby Tal-Albatros, ParkArielSharon

Il pianoro che dà forma alla “montagna piatta“ The plateau of the table
si erge al centro di un denso tessuto urbano mountain is enthroned in the
middle of the dense urban
ed è quasi costantemente esposto a forti venti fabric and is almost constantly
e ai raggi infuocati del sole. exposed to hard winds and
Sul lato orientale, il pianoro sovrasta verdi blazing solar radiation.
terrazzamenti irrigati e le acque cristalline di In the east, the plateau
un'oasi. Muri a secco, realizzati con materiali surrounds irrigated green
terraces and the clear water
da demolizione riciclati, contengono i movimenti of an oasis. Dry-stone walls,
costanti di assestamento dei rifiuti. Uno
72

constructed from recycled

speciale sistema di ritenzione riduce al minimo demolition materials, adjust
l'evaporazione e consente il florido sviluppo to the constant settlement of
delle specie vegetali. L'unica area stabile della the waste. A special retention
system reduces evaporation to
discarica fa da sostegno a un edificio che ospita a minimum and supports lush
un ristorante con ampia terrazza e una piccola vegetation of species. The only
sala di proiezione. Si tratta di una piattaforma in stable area on the household
calcestruzzo, che veniva utilizzata per la pulizia dei waste landfill supports a
camion per i rifiuti e sopraelevata metro dopo metro building with restaurant, large
terrace and small video room.
man mano che il livello della discarica aumentava. It is a concrete slab, which
Una bassa rampa è integrata nella topografia con was used to clean refuse trucks
la funzione di percorso per il servizio navetta a on it, and raised metre by
disposizione dei visitatori. metre as the level of the refuse
Raggiunge il centro visitatori, dove vengono increased. A shallow ramp is
fitted into the topography
fornite informazioni sui metodi e le opportunità and serves as a route for
del riciclaggio e sulla storia della bonifica della the visitors’ shuttle service.
discarica. Un ampio terrazzo sostiene le ripide It descends to the visitor centre
pendici della montagna, che gradualmente iniziano which informs about the
a coprirsi di verde. È stato costruito con milioni di methods and opportunities of
recycling and about the steps
metri cubi di detriti da costruzione dopo che i corsi leading to the reclamation of
d'acqua contaminati ai piedi dell'altura sono stati the landfill. A broad terrace
deviati in pianura. retains the steep mountain
slopes which gradually begin
to turn green. It has been
raised with millions of cubic
metres of building rubble after
the polluted streams at the
foot of the slope had been
relocated to the plain.

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 Duby Tal, Albatros

Latz_Tel Aviv.indd 73 11/05/17 16:20

 masterplan Park Ariel Sharon 0 10 20
Latz + Partner

Latz + Partner
ParkArielSharon
Latz + Partner

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 Latz + Partner

section 0 10 20
Latz + Partner

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 Foyer Laekenois
Gilles Clément, Coloco
Bruxelles, Belgium

location: Laeken, Bruxelles

concept: 2005 – 2006
client: SISP Foyer Laekenois
construction: 2007 – 2008 (phase 1)
creation: Gilles Clément
project development: Coloco
executive project and building site:
JNC International
surface: 2,8 hectares
drawings: Coloco,
JNC International

text by Gilles Clément

photos by Benoit Coppens,
Julie Guiches, Benoit Lorent

Sebbene la richiesta urbanistica generale faccia Although the general town

seguito a una realizzazione circoscritta - la scala
giardino - il complesso risponde a un’unica
concezione e a un unico orientamento.
La Città Modello si presenta come un insieme di
file di case popolari che sorgono su un altopiano
delimitato da un anello di circonvallazione e
dall’avenue de l’Arbre Ballon. Può contare su due
validi punti di forza che permettono di promuovere
76
planning request follows a
circumscribed construction - the
garden stairway - the complex
satisfies a single conception
and a single orientation.
The Model City is presented as
rows of council houses erected
on a plateau delimited by a
ring road and the Avenue de

l'Arbre Ballon. It can count on

la coesione sociale: il centro culturale, gli spazi two valid points of strength
verdi. that help encourage social
Il centro culturale è uno spazio d’incontro che svolge cohesion: the cultural centre,
perfettamente il proprio ruolo. Non vale lo stesso green spaces.
per gli spazi circostanti progettati, secondo i dettami The cultural centre is a meeting
space that carries out its role
dell’epoca, come un semplice arredo urbano. perfectly. The same cannot
L’orientamento generale riguarda l’uso condiviso be said for the surrounding
dello spazio. spaces designed, according
La scala giardino o Giardino dell’Arbre Ballon to the dictates of the time, as
risponde a tale orientamento. Sul piano prettamente simple urban furniture.
The general orientation
funzionale, la scala svolge il ruolo previsto di concerns the shared use of the
collegamento diretto tra le abitazioni e il centro space.
commerciale situato sul lato opposto di rue de The garden stairway or the
l’Arbre Ballon. La rampa intermedia e le terrazze Avenue de l’Arbre Ballon
attigue si aggiungono alla scala come collegamenti responds to that orientation.
On a purely functional scale,
obliqui pur rispettando le norme contro le «barriere the stairway carries out its
architettoniche». Tuttavia, il complesso è elaborato intended role of directly
come un giardino. Il sovradimensionamento della connecting the houses and
scala, volutamente orientata verso il centro culturale, the shopping centre on the
l’interruzione delle rampe di scalini sostituite da opposite side of rue de l'Arbre
Ballon. The intermediate ramp
sentieri piantati a verde, l’apertura a delta verso il and the adjacent terraces
viale, la gestione differenziata delle aree limitrofe are added to the stairway as
alla scala trasformano il progetto funzionale in un oblique links, while respecting
luogo in cui l’espressione della natura prevale sulla the regulations against
comodità degli scambi. “architectural barriers“.
However, the complex
developed as a garden.

coloco8 isotta.indd 76 11/05/17 16:32

 Benoit Coppens

coloco8 isotta.indd 77 11/05/17 16:32

 Julie Guiches

La scala giardino caratterizza un assetto globale in The over-dimensioning of the

cui l’occupazione dello spazio, a mo’ di giardino, si stairway, deliberately oriented
organizza con i vialetti di accesso obbligatori agli towards the cultural centre,
the interruption of the flights
edifici. Dunque, non si tratta più di spazio verde o of steps replaced by plant-
di elemento decorativo ma di giardino o di spazio lined paths, the delta opening
condiviso. towards the avenue, and the
Il progetto globale si presenta come un insieme differentiated management
unificato dalla presenza di grandi alberi, parte of the areas adjacent to
the stairway transform the
dei quali sono raggruppati verso l’anello di functional design into a place
circonvallazione così da formare un boschetto. where the expression of nature
Quest’ultimo, più fitto, funge da zona di rispetto tra prevails over the ease of
la strada e gli edifici, ma è anche uno spazio di exchanges.
ombreggiamento utile nei periodi caldi. The garden stairway features
an overall setting in which
All’interno di questo complesso verde si distinguono the occupation of the space
tre diverse tipologie di radura: la scala giardino by the garden, is arranged
davanti, il piazzale quadrato sul lato, lo spazio with the compulsory access
centrale tra gli edifici principali. roads to buildings. So it is
Il piazzale quadrato è uno spazio di convivialità no longer about green space
or decorative elements but
semplice dove una parte centrale sgombra accoglie garden or shared space.
alcune panchine addossate a una vegetazione che The overall project is presented
occorre attraversare. Le specie presenti, tra cui gli as a fusion unified by the
alberi che circondano il piazzale, costituiscono presence of large trees, some
una serie floristica invernale. (Fioritura invernale, of which are grouped towards
the ring road to form a grove.
fogliame o corteccia abbondante). In senso letterale,
si tratta di un giardino d’inverno.

coloco8 isotta.indd 78 11/05/17 16:32

 Lo spazio centrale è suddiviso in sotto-spazi di varie The latter, more dense, acts as
misure e per usi diversi. Il tutto si articola secondo a respectful area between the
un assetto originale di cui si conserva la struttura a road and the buildings, but is
also a useful shading space
bacino. Il complesso è paragonabile ad una vasta during hot periods.
prateria fiorita piantata con alberi, attraversata da Within this green complex
sentieri e sezioni falciati. La conformazione dello there are three different
spazio è determinata dalla presenza di arbusti types of clearing: the garden
bassi sempreverdi che delimitano i tre sotto-spazi stairway in front, square plaza
on the side, the central space
principali. Uno di questi è chiuso, ed è gestito between the main buildings.
da un’associazione costituita dai residenti che The square plaza is a
desiderano condividere la pratica del giardinaggio space of simple conviviality,
sul tema delle piante utili, in particolare per uso where a central empty piece
culinario e officinale. Questo corrisponde da statuto accommodates some benches
against a backdrop of
ad un vero e proprio giardino condiviso. vegetation that needs to be
Su questa struttura si inseriscono i percorsi di crossed. The species present,
accesso il cui tracciato è definitivo (contrariamente including the trees surrounding
ai tracciati falciati) e le cui forme organiche fanno the square, feature a series of
da contrappunto al rigore dell’architettura. winter flowers. (Winter bloom,
foliage or abundant bark). It is
In sintesi, la Città Modello, all’interno del suo parco literally a winter garden.
alberato, ha a disposizione tre spazi di convivialità, The central space is
di incontro e di scambio: il giardino dell’Arbre subdivided into sub-spaces of
Ballon o Scala giardino, il giardino d’inverno, various sizes and for different
il giardino condiviso. uses. Everything is articulated
according to an original layout
of which the basin structure
has been preserved. The
complex is comparable to a
vast flowered prairie planted
with trees, crossed by paths
and manicured areas.
coloco8 isotta.indd 80
The conformation of the space
is determined by the presence
of evergreen bushes that
delimit the three main sub-
spaces. One of these is closed
and is run by an association
formed by residents who wish
to share gardening activities
involving useful plants,
particularly for culinary and
officinal use. This corresponds
to the statute of a genuine
shared garden.
This structure incorporates
access paths with definitive
trails (unlike the mottled lines)
and with organic shapes
that counter the rigorous
architecture.
To summarise, the Model City,
within its tree-lined park, has
three spaces of conviviality,
meeting and exchange: the
garden of the Arbre Ballon or
Garden stairway, the winter
garden, the shared garden.
11/05/17 16:34
 the river

winter garden
or sunken road

the edge

81 scenari di architettura architectural scenario

(inside the town and the city)

concept
Benoit Coppens

coloco8 isotta.indd 81 11/05/17 16:34

 Benoit Lorent

Cité Modèle – structure and modernist urban fabric Cité Modèle – urban and vegetal penetration
The flexibility of the landscape emphasizes
the modernist structure of the city

vegetal penetration

building weave urban penetration

primary road weave
landscape weave
secondary road weave

landscape weave

schemes

coloco8 isotta.indd 82 15/05/17 18:19

 83 scenari di architettura architectural scenario
Benoit Coppens

Benoit Lorent

Cité Modèle – city permeability and visual axis Cité Modèle – gardens diversity development
The exchanges between the Cité Modèle and the city The creation of open and closed spaces creates
are made as visually as by slow circulations network sets of lights of volumes and vegetations

permeability points closed space -bushes and forest

visual axe open space - flower meadow

0 25 100

coloco8 isotta.indd 83 11/05/17 16:34

 Jardins du Tiers-Paysage
Gilles Clément, Coloco
Saint-Nazaire, France

production: Biennale ESTUAIRE/

Le Voyage à Nantes
creation: Gilles Clément
project and realization: Coloco
construction: Coloco + Lycée J. Rieffel
+ Services techniques Ville de St
Nazaire
location: Saint-Nazaire, France
concept: 2009 – 2011
construction: 2009 – 2011
developer: Le Lieu Unique pour
Estuaire
surface: 2 hectares

text by Coloco
photos by Gilles Clément,
Miguel Georgieff / Coloco,
François Couy Perrais

Il giardino del Terzo-Paesaggio proposto per il The garden of the Third

Tetto della Base sottomarina di Saint Nazaire è Landscape proposed for the
Roof of the Submarine Base
composto da specie che appartengono al Terzo-
of Saint Nazaire is made up
Paesaggio del territorio dell’Estuario e, in parte, of species belonging to the
da specie convergenti compatibili con il clima e Third Landscape of the Estuary
l’assenza di terreno della base. É suddiviso in tre territory and, in part, by
parti: il bosco dei Tremuli occupa la parte finita del convergent species compatible
with the climate and the
tetto in cui le travi in cemento coprono le camere di
absence of soil. It is divided
scoppio, secondo il progetto originale dell’architetto
84

into three parts: the Tremuli

militare. Centosette pioppi tremuli (Populus tremula) Woods occupy the completed
emergono da queste camere attraverso le travi e part of the roof where concrete
costituiscono un boschetto in superficie. Le foglie dal beams cover the loading
chambers according to the
dorso chiaro scintillano al minimo soffio di vento.
original design of the military
Il giardino Sedum occupa una zona centrale, architect. One hundred and
incompiuta, da una parte e dall’altra di una seven aspens (Populus tremula)
prospettiva costituita dalle porte in successione che emerge from these chambers
collegano tra loro le camere di scoppio. Un canale through the beams and form a
grove on the surface. The pale
poco profondo occupa la prospettiva e guida lo
leaves glisten at the slightest
sguardo ma impedisce la progressione da una breeze.
camera all’altra. Le sedum, specie capaci di vivere The Sedum garden occupies
su un terreno di cemento, si estendono su entrambi a central area, unfinished
i lati del canale in compagnia di graminacee on one side, and on the
other, with a perspective
ed euforbie sottoposte alle stesse condizioni di
consisting of a succession of
vita. Il giardino è invisibile da uno dei lati e da doors connecting the loading
una passerella parallela al canal e sovrastante le chambers. A shallow canal
camere. occupies the perspective
Il giardino delle Etichette occupa una fossa and guides one’s gaze, but
prevents the progression from
rettangolare situata in prossimità della Cupola. Un
one chamber to another.
substrato di poco spessore ricopre questa superficie The sedums, species able to
in depressione. Le piante che vi crescono giungono survive on concrete terrain,
spontaneamente, portate dal vento o dagli uccelli. extend on both sides of the
Man mano che arrivano, vengono identificate canal alongside graminacees
and euphorbias subjected to
ed etichettate.
the same conditions of life.

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 Gilles Clément

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 Miguel Georgieff / Coloco
Gilles Clément
Gilles Clément

Gilles Clément

phase 1 (2009)
Le jardin des Trembles

The garden is invisible

phase 3 (2011) from one side and from
carte du Tiers Paysage a gangway parallel
to the canal above the
chambers.The Label
Garden occupies
a rectangular pit near
the Cupola. A thin
substrate covers this
surface in depression.
86

The plants growing here

arrive spontaneously,
brought by the wind
phase 2 (2010)
or the birds. As they
le jardin des orpins emerge, they
le jardin des étiquettes are identified and
plan labeled.

0 5 10
plan of Jardin des Orpins' general planting

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 Gilles Clément
François Couy Perrais François Couy Perrais

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Miguel Georgieff / Coloco François Couy Perrais

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 Quzhou Luming Park
Turenscape
Quzhou City, China

project name: Quzhou Luming Park

location: Quzhou City, Zhejiang
Province
size: 31 Hectares
design: February 2013
built: July 2015
client: Quzhou City Government
designer: Turenscape
principal: Kongjian Yu
design team: Liu yujie, Lu Xiaojin,
Zhao Shu, Li Congzhi, Qinyue, Zhang
Yiqin, Li Ruixia, Li Seng,Ma Jialin,
Li Yanlin, You Xueman, Jia Haipeng,
Li Geng, Zhou Zhifu, Wang JIe

text by Turenscape
Photo by Turenscape

Esteso su un’area totale di 32 ettari, il sito è With a total area of

circondato da fitti insediamenti urbani, confina 32 hectares, the site is
surrounded by intensive urban
con il fiume a ovest e con un’arteria stradale a est.
development, bounded by
Il paesaggio è un patchwork di diversi elementi: the river on the west and an
morbide colline coperte da un mosaico di roccia urban thoroughfare at the
arenaria rossa, aree verdi erbose e con cespugli, east. It is a remnant patchwork
piccoli sentieri rimasti su vecchi campi agricoli, una landscape made up of rolling
hills covered with a mosaic
pianura riparia che corre lungo il letto del fiume,
of exposed red sandstone;
costeggiato a sua volta da file di alberi. Disseminate
88

vegetated areas of bushes

nel paesaggio si trovano stradine lastricate con and grasses; small swathes
ciottoli di fiume, una struttura coperta in cui fermarsi of abandoned farm fields; a
e riposare, un canale di irrigazione che scorre fino riparian flood plain along the
river basin; and a linear grove
a una stazione di pompaggio per l’acqua del fiume.
of trees bordering the river.
Il dislivello tra l’arteria stradale urbana, la pianura Scattered in this landscape
riparia e la scogliera è di 20 metri. Ogni qualvolta were small village trails paved
si debba procedere alla realizzazione di un nuovo with river stones, an old
quartiere urbano in Cina, l’approccio convenzionale resting pavilion, an irrigation
ditch leading to a pump house
prevede un livellamento dell’area, tale approccio
that pulled water from the
è stato adottato per tutte le aree urbane e per la river. There is an elevation
realizzazione dei parchi circostanti il sito. Tale scelta drop of 20 meters from the
è dettata semplicemente da fatto che la varietà degli urban roadway to the riparian
elementi presenti non è considerata né un valore flood plain and a sandstone
cliff at the water front. The
né esteticamente bella, gli elementi culturali del
conventional approach in
paesaggio vengono ritenuti insignificanti; la pratica developing a large new urban
comune quindi di livellamento del terreno non fa che district in China is to level the
semplificare i processi meccanici e ingegneristici site–the method used in the
implicati nella realizzazione di strade, reti idriche e surrounding landscape for
urban areas and parks.
sistemi di drenaggio dell’acqua piovana.
La richiesta del cliente era semplice: creare un parco
che fosse uno spazio verde polifunzionale, che
fosse un luogo ricreativo per i cittadini. L’architetto
paesaggista ha colto l’occasione di esplorare concetti
innovativi nonché il potenziale di un parco urbano
che non fosse solo uno spazio verde in cui passare
il proprio tempo libero ma anche un’infrastruttura
ecologica che offrisse i vantaggi di un ecosistema
tipo olistico.

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 Tra gli obiettivi del progetto vi era quello di affrontare Simply because this rugged
tematiche di ampio respiro: il cambiamento landscape mosaic is not
climatico, la sicurezza alimentare ed energetica, considered valuable or
aesthetically pleasing and the
la resilienza dell’acqua, una nuova estetica del cultural landscape elements
paesaggio legata al concetto di produttività e are deemed insignificant, the
ridotta manutenzione. La strategia di trasformazione common practice of leveling
del paesaggio da utilizzarsi poteva essere quella the ground simplifies the
del patchwork, in cui si integravano concetti quali mechanical and engineering
processes and facilitates the
“farsi amica l’inondazione”, urbanistica agricola e installation of infrastructure
paesaggio produttivo, minimo intervento, paesaggio such as roads, water supply
performativo ecc. Il parco è divenuto un luogo in cui and storm water drainage.
i residenti possono rilassarsi e trascorrere il proprio The client’s simple request
tempo libero; è diventato un’oasi urbana dinamica was that the park should be
a multifunctional green space
in cui si tengono festeggiamenti ed eventi di vario that provides recreational
90
It has become a dynamic
urban oasis with celebrations
and many kinds of events–like
the spontaneous gatherings
spawned by social media for
locals who follow the seasonal
blooming of flowers.
These events encourage
residents to be aware of the
changes of seasons that are
often obscured by the hustle
of urban life. This connection
to nature can refresh the
memories of a once rural
population (80% of the urban
residents, as with the general
Chinese urban population,

genere, in cui ci si riunisce spontaneamente, in cui i opportunities for the citizens. were farmers two or three
residenti si danno appuntamento, tramite tam-tam sui The landscape architect took decades ago). On a fine day,
social, per assistere insieme allo sbocciare dei fiori. this opportunity to explore one can be easily moved by
Tutti i suddetti eventi incoraggiano i residenti a innovative concepts to realize scenes throughout the park:
the potential for an urban park kids of various ages jumping
notare i cambiamenti stagionali, spesso messi in that is not only a recreational and yelling in excitement in
ombra dalla fretta della vita cittadina. Il legame green space, but also serves one of the pavilions floating
con la natura è in grado di far rivivere i ricordi di as ecological infrastructure that above the lush vegetation,
una popolazione un tempo rurale (in generale, in provides holistic ecosystems young people hugging and
Cina, l’80% dei residenti in città apparteneva a una benefits. The design goals falling in love in a fields of
also included addressing big flowers, newlyweds having
famiglia di contadini solo due o tre decenni fa). Ci si picture issues such as climate their wedding photographs
può facilmente commuovere osservando quello che change, food and energy taken with the productive
avviene nel parco: bambini di diverse età che saltano security, water resilience, farmland in the background,
e urlano di gioia all’interno di uno dei padiglioni and a new landscape couples caring for their
che fluttuano sulla vegetazione lussureggiante, aesthetic of productivity and babies in strollers above
low maintenance. Ideas the boardwalk, and elderly
giovani che si abbracciano e si innamorano in un such as “befriending the couples walking arm-in-arm
campo fiorito, coppiette di neo-sposi che posano per flood”, agricultural urbanism and resting on the platforms
il servizio fotografico con la campagna produttiva and productive landscape, overlooking the new city. As
alle spalle, coppie che guidano passeggini sulle minimum intervention, the terrain slopes up from
passerelle pedonali in legno, una coppia di anziani performative landscape, the river, the landscape is
etc. are integrated into a quilted with productive and
che cammina tenendosi a braccetto e che si ferma a landscape transformation fecund vegetation. Offering
riposare su una delle piattaforme che si affacciano strategy: “quilting the terrain”. respite from the dense urban
sulla città. A risalire dal fiume, il paesaggio si The park has been very surroundings, these verdant
presenta “ricamato” da una vegetazione produttiva e successful as a place for local tableaus are framed by
feconda. I quadri verdeggianti del parco, che offrono residents to relax and recreate. an experiential network of
boardwalks and structures that
una tregua dal fitto paesaggio urbano che circonda look out onto the memories
il sito, sono incorniciati da una rete di passerelle in of the past and hopes and
legno e strutture che gettano uno sguardo ai ricordi dreams for the future.
e aprono una finestra sulle speranze e i sogni per il
futuro.

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 5
Plant list
Dawn redwood
(Metasequoia
glyptostroboides)
4
Chinese tallow (Sapium
sebiferum)
Hackberry (Celtis sinensis),
Ginkgo (Ginkgo biloba)
Liquidambar (Liquidambar
Formsana)
Koelreuteria (Koelreuteria
bipinnata)
wild chrysanthemum
3 (Chrysanthemum indicum)
Typha (Typha orientalis)
Reed (Phragmites australis)
Purple loosestrife (Lythrum
salicaria)
Sunflower
(Helianthus annuus)
Coreopsis
(Corydalis paniculata)
Chinese pennisetum
(Pennisetum alopecuroides)
1 Miscanthus
(Miscanthus sinensis)

15
14

1. activity center
2. tea house
3. tea house 13
11
4 sport field
5. north entrance 12
6. south entrance
7. meadow 7 8
8. herb garden 9
9. viewing tower 10
6
10. skywalk
11. resting pavilion
12. bicycle line
13. boardwalk
14. path
15. parking lot
masterplan 0 50 200

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 Louvre Lens Museum Park
Mosbach Paysagistes
Lens, France

location: North Pas de Calais –

France
client: North Pas de Calais, Region
program: Museum Park
surface: 25ha
budget:18.1M
design team: Mosbach Paysagsites
Landscape Architect
Sanaa architectes, representativ
year: 2005-2014

text by Mosbach Paysagistes

photos by Mosbach Paysagistes,
Philippe Frutier (Altimage),
Francis Bocquet

Il complesso del Louvre Lens, posizionato The installation of the Louvre

sull’ingresso di una vecchia miniera, apre una lens on one of the pitheads
introduce the capacity to
finestra sulla possibilità di passare da un’economia
change over from economic
basata sulla produzione a un’economia rigenerata, production to an economy
fondata sul ricordo e sulla rivisitazione di quello che regenerated by a way of
è stato e mettendo in contatto quest’ultimo con l’arte inhabiting and revisiting
e la cultura in senso generale. the memories of an area in
contact with the memories of
Il parco si collega al territorio circostante in
art and culture in the broad
corrispondenza di quattro punti cardinali grazie a
94

sense.
quello che rimane dei percorsi per il trasporto del The park is joined to the
materiale minerario, che divengono viale d’accesso territories at 4 cardinal points,
principale al parco. In tal senso, il parco del museo by what remains of the ‘rider
seams’ as the principal alley
irriga in profondità la campagna proprio come le
introducing the park. As such
città giardino, così singolari, vengono condotte fin the museum park irrigates the
sulla soglia del museo. country in-depth the same as
La forma allungata, che riprende il metodo di the garden cities so singular
distribuzione dei flussi industriali, ha influito sulla are all brought to the threshold
of the museum.
modalità di ancoraggio al terreno. È dunque una
This elongated form, print
quesitone di articolazione, attraverso il parco, della of the distribution method of
dinamica vegetale che si adatta alla conformazione industrial flows, deflected the
del terreno, della dinamica culturale con il museo manner of installing itself
stesso e il ricordo, ancora presente, della miniera in the ground plate.
basato sul ciclo dei materiali della pianta che si
trasforma in carbone e diviene risorsa economica,
quindi con una simmetria inversa lo stesso carbone
ritorna pianta e diviene risorsa patrimoniale.
Con il bosco che corre lungo il perimetro e che
lo protegge dal rumore della ferrovia e delle vie
circostanti, il sentiero conduce a un a radura, un
vasto terreno erboso con alberi su entrambi i lati.
Il contesto stuzzica la curiosità del visitatore, lo
invita a seguire il movimento, a esplorare il parco
del museo che, come un insetto stecco si fonde con
la natura, aggiungendo qualcosa al paesaggio
piuttosto che occuparlo. La moltiplicazione dei
volumi ha permesso di non sovraccaricare il sito e
di non dover mutare la scala del vasto progetto.

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 Philippe Frutier (Altimage)

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 Mosbach Paysagistes
96

general plan

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 Mosbach Paysagistes

It is then a question of
articulation through this park
the vegetable dynamic that
primed the attractively of the
terrain, the cultural dynamic
with the museum and the
living memory of the mining
based of the cycle of plant
materials to valued oils as an
economic resource, then in an
inverted symmetry, of the oil
to the valued plant as heritage
resource.
Running along the edges of
the wood, protected from the
noise of the railway lines and
the neighbouring streets, the
path leads to a very wide
clearing, a vast meadow
with trees on every side. The
context whets the visitor’s
curiosity, invites him to go
with the movement, to explore
a museum park which like a
stick insect merges with nature,
enhancing the landscape
rather than occupying it.
Multiplying the volumes
offers a means of avoiding
any overload of the site and
upsetting the scale of this vast
programme.

0 20 50

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 Francis Bocquet

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Mosbach Paysagistes Mosbach Paysagistes

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 Mosbach Paysagistes

details

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 Mosbach Paysagistes Mosbach Paysagistes

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Mosbach Paysagistes

Mosbach Paysagistes Mosbach Paysagistes

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 Mosbach Paysagistes

Mosbach Paysagistes

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Mosbach Paysagistes

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 The Soul of Nørrebro
SLA
Copenhagen, Denmark

project: The Soul of Nørrebro –

Climate Adaptation of Hans Tavsens
Park & Korsgade
location: Copenhagen, Denmark
service: Urban design and climate
adaptation
client: The Municipality of
Copenhagen
design: 2016
completion: 2022
area: 85.000 sqm
team: SLA (lead consultant) Ramboll,
Arki_Lab, Gadeidræt, Aydin Soei,
Social Action, Saunders Architecture

text by SLA
images by SLA/Beauty and the Bit

Il progetto è incentrato sul rinnovamento e The project centers on

adattamento ai cambiamenti climatici dell‘area the renewal and climate
adaptation of Hans Tavsens
Hans Tavsens Park e Korsgade nel quartiere di
Park and Korsgade in Inner
Inner Nørrebro a Copenhagen. L‘intervento di Nørrebro in Copenhagen.
trasformazione urbana da 140 milioni di corone The 140 million DKK
danesi (20 milioni di dollari) sarà un fulgido esempio (20 million US Dollars)
del modo in cui le città possono gestire i nubifragi urban space project will
be a flagship example of
in aree densamente urbanizzate, valorizzando nel
how cities can deal with
contempo la sfera sociale, culturale e ambientale per
102

cloudbursts in dense inner city

aumentare la qualità della vita dei residenti. neighborhoods while adding
La proposta vincente del Team SLA, “The Soul unique social, cultural and
of Nørrebro“, sfrutta soluzioni adattive al natural values to increase the
life quality of its residents.
cambiamento climatico ispirate alla natura per
Team SLA‘s winning proposal
creare nuovi ecosistemi idrogeologici, biologici e “The Soul of Nørrebro“
sociali potenziando le qualità uniche e lo spirito uses nature-based climate
caratteristico dell‘insediamento, dalla quieta adaptation solutions to create
bellezza del cimitero di Assistens alla frenetica vita new hydrological, biological
and social ecosystems for
metropolitana di Rantzausgade e Nørrebrogade.
Inner Nørrebro, and builds
“L‘idea alla base del progetto prevedeva di upon Inner Nørrebro‘s unique
migliorare la qualità della vita dell‘intero quartiere qualities and spirit – from
di Inner Nørrebro. La soluzione si basa sulla the quiet beauty of Assistens
creazione di una solida tessitura urbana che Cemetery to the busy, urban
life on Rantzausgade and
risolve il problema specifico della gestione dei
Nørrebrogade.
nubifragi, per evitare il pericolo alluvioni, e nel “The idea of our project is to
contempo genera una serie di nuovi spazi urbani, create a project that improves
che rafforzano i legami sociali della comunità, the quality of life for the
consentono esperienze eco-compatibili e più vicine entire Inner Nørrebro. Our
solution is based on creating
alla natura e offrono opportunità creative per tutti gli
a robust city nature that both
abitanti di Copenhagen“. Il risultato è un‘architettura solves the specific problem
urbana integrata con risposte adattive agli effetti of handling torrential rain to
dei cambiamenti climatici che, mediante una solida avoid flooding, while at the
tessitura urbana, fa defluire le alluvioni e crea una same time creating a new
and coherent series of urban
serie di nuovi spazi urbani verdi. Il progetto propone
spaces that offer stronger
inoltre modalità innovative per integrare le scuole social community, greener and
locali nello sviluppo della configurazione urbana e more natural experiences and
introduce una nuova soluzione che sfrutta i biotopi new, creative opportunities for
naturali della città per depurare l‘acqua dei laghi. all Copenhageners“.

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 0 200 500
plan
104

playful children
maturing

pioneering spirit
mixing focus on co-creation
the birthplace of diversity

growth local commitment

communicators
weathering
activity
flowering

The Biological Circuit The Social Circuit

Nature‘s biological circuits are vitalizing, dynamic and
constantly evolving. From the most fragile saplings to old
wise trees, new cuttings, birdsong, fallen leaves, death
and weathering, nature gives us a feeling of being part of
something greater. By strenghtening The Biological Circuit of
Inner Nørrebro, Hans Tavsens Park will become the birthplace
of a biological diversity and variety that will spread from the
area to the rest of Nørrebro and Copenhagen.
Nørrebro is the most diverse neighbourhood in Copenhagen.
The density, community feeling and tolerance is unique
for the neighbourhood. By strenghtening The Social Circuit
the project will increase everyday happiness in Nørrebro by
promoting large and small communities transcending social
resources, generations, gender and cultural background. The
purpose of The Social Circuit is to strengthen commitment to –
as well as the co-creation of – the residents‘ shared well-being.
The Social Circuit is anchored in the neighbourhoods‘
institutions – including Copenhagen‘s first Fablab for City
Nature.

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 rain

delay and storage

100%
utility and amenity value

cleansing

recycling
seepage

The Hydrological Circuit

Copenhagen‘s city nature needs the utility and amenity values
of its rain water – as well as its poetic value.
That is why we are working with holistic rain water solutions
that are part of a larger circuit. In the Hydrological Circuit
both small and large scale rain is seen as a resource where
the rain water is collected, cleansed and reused to irrigate the
city nature, to naturally cool the city on hot summer days, to
create new urban spaces for people to meet and socialize –
and to enrich the everyday life in the city with new poetic
and sensuous experiences of life-giving rain.

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masterplan
Quando il progetto del Team SLA verrà completato, The result is an integrated
l‘Hans Tavsens Park si trasformerà in un bacino di urban design and climate
raccolta dell‘acqua piovana durante i nubifragi adaptation project that through
robust city nature averts
nella zona di Inner Nørrebro capace di gestire flooding while creating a
fino a 18.000 mc di acqua alla volta. I flussi in series of new, green urban
eccesso verranno dirottati attraverso Korsgade spaces. The project also finds
verso il lago di Peblinge. Lungo il percorso, l‘acqua innovative ways to include
sarà depurata biologicamente attraverso sistemi di the local schools in the
development of city nature,
filtraggio verdi dislocati lungo Korsgade. L‘acqua and introduces a new natural
rappresenterà dunque una caratteristica visibile del solution to use city nature
panorama urbano, contribuendo all‘irrigazione e biotopes to clean the water of
al miglioramento del microclima locale sul versante the Copenhagen Lakes.
caldo e soleggiato della Korsgade, creando una When Team SLA‘s project is
complete, Hans Tavsens Park
serie di nuovi spazi pubblici che virano dal blu al will act as rainwater catchment
verde. basin during cloudbursts
Innovazione sociale partecipata con la cittadinanza for the Inner Nørrebro
Il progetto è stato sviluppato instaurando un fitto neighborhood capable of
dialogo con gli utenti e i residenti dell‘area, sotto handling up to 18.000 cum
of water at one time. The
l‘egida delle autorità per la riqualificazione urbana excess rainwater will be led
di Nørrebro, una caratteristica che ha suscitato il via Korsgade out into Peblinge
plauso unanime della giuria del concorso. Lake. On the way, the water
“Il progetto ha coinvolto in modo esemplare la will be purified biologically by
cittadinanza locale per risolvere il problema dei the city nature greenery that is
established along Korsgade.
nubifragi. Con l‘input della popolazione, che il Team The water thus will be a
SLA ha preso autenticamente in considerazione per visible feature in the cityscape
formulare la sua proposta, possiamo creare soluzioni while contributing to irrigation
in grado non soltanto di risolvere il problema and improving the local
contingente dei nubifragi ma anche di offrire grandi microclimate on the hot, sunny
side of the Korsgade street,
vantaggi culturali e sociali all‘intera comunità. Sono creating a series of new, blue-
queste le soluzioni che funzionano davvero e che green public spaces.
il resto del mondo verrà fino a Copenhagen per Social innovation though
studiare“, ha dichiarato Morten Kabell, assessore citizens‘ involvement
all‘ambiente di Copenhagen. The project was designed
in close dialogue with the
Il progetto ha richiesto una profonda conoscenza area‘s users and residents and
della realtà locale e la progettazione di soluzioni facilitated by The Nørrebro
architettoniche e tecniche con un potenziale d‘uso Urban Renewal Authorities – a
a livello globale, sia per fronteggiare i nubifragi feature which was praised by
che per gestire la depurazione biologica dell‘acqua the unanimous competition
jury.
piovana e lacustre.
SLA SOUL.indd 106
0 20 50
“It is exemplary how the
project has included the
local citizens to solve the
challenge of cloudbursts.
With the local input, which
Team SLA has truly embraced
in their proposal, we can
create solutions that not only
solve the current problems
with cloudbursts, but at the
same time will be a huge
cultural and social benefit for
the entire community. This is
the kind of solutions that are
really usable, and it‘s also
the kind of solutions the rest
of the world will be coming
to Copenhagen to observe”,
says Morten Kabell, Technical
and Environmental Mayor of
Copenhagen.
The project has required
great local knowledge
combined with architectural
and technical solutions with a
global potential. Both in the
handling of cloud burst and in
the biological cleansing of rain
and lake water.
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 Audacious and wild. The landscape pioneers
Caterina Franchini, Emilia Garda
Audaci e selvagge. Le pioniere del paesaggio The first women who
operated as landscapers in
Europe from the 19th century
Le prime donne che dal XIX secolo operano come
originate mostly from the art
paesaggiste in Europa provengono per lo più dall’arte of gardening and horticulture,
del giardinaggio e dell’orticultura, ma anche dalle but also from Fine Arts and
Belle Arti e dall’architettura. Riescono a esercitare Architecture. They succeeded in
practicing this profession more
questo mestiere più accessibile al genere femminile
accessible to women, who
che tenta di farsi spazio nelle libere professioni
endeavoured to make their
tradizionalmente maschili. mark in the traditionally male
Formatasi nel campo delle arti decorative, l’inglese professions.
Gertrude Jekyll (1843-1932) è da considerarsi la Trained in the field of
prima donna ad acquisire fama internazionale decorative arts, English woman
Gertrude Jekyll (1843-1932)
già negli anni Settanta dell’Ottocento. Brillante
is considered to be the first
comunicatrice, pubblica 14 testi fondamentali e più woman to gain international
di 1000 articoli sull’arte del giardino. A Munstead fame as early as the 1870s.
Wood (1876-95) innova profondamente il modello A brilliant communicator, she
vittoriano ibridando il rigore del giardino formale published 14 basic texts and
more than 1,000 articles
con un approccio più libero, espressione del “wild
on garden art. In Munstead
garden” caro a William Robinson (1838-1935). Wood (1876-95) she radically
Ispirata dall’opera e dai principi introdotti dalla Jekyll innovated the Victorian model
by merging the rigour of the
e dalle Arts & Carfts in Inghilterra, Edna Walling
(1895-1973) in Australia inizia a concepire giardini formal garden with a freer
approach, the expression
come sequenze di ambienti e di scenografie pittoriche
of “wild garden“ dear to
dove, le specie d’importazione europea sono William Robinson (1838-
sapientemente alternate a quelle locali, anticipando di 1935). Inspired by the work
and the principles introduced
decenni una delle caratteristiche connotanti l’attuale
giardino australiano. La Walling ha lasciato centinaia by Jekyll and Arts & Carfts in
England, in Australia Edna
di realizzazioni – tra i suoi committenti anche la
Walling (1895-1973) began to
celebre soprano Nelly Melba – e scritti fondativi conceive gardens as sequences
per l’arte del giardino tra cui “Gardens in Australia: of environments and pictorial
their design and care“ (1943). A partire dagli anni scenery where European
species of importation were
108
Cinquanta la paesaggista si avvale esclusivamente di
skillfully alternated with local
specie autoctone dando così inizio alla militanza per
ones, anticipating by decades
la difesa dell’ambiente australiano che la impegnerà one of the identifying features
per resto della vita. of the current Australian
Prima sotto l’influenza delle Arts & Crafts, molto garden. Walling left hundreds
sentita in Svezia, poi con il movimento per le città of creations – among
her clients the renowned
giardino si diffonde il modello tipologico della casa
soprano Nelly Melba – and
unifamiliare con giardino che nella sua declinazione fundamental writings for
urbana diventa complesso di edifici multipiano garden art including Gardens
con spazi aperti alberati a uso collettivo inverando in Australia: their design and
l’ideale del “folkhemmet” (focolare del popolo). Le care (1943). From the 1950s
on, the landscaper used
pioniere svedesi sono coinvolte sin dall’inizio in tale
exclusively indigenous species,
processo, in particolare Ester Claesson (1884-1931) thus giving rise to militancy for
e Ulla Bodorff (1913-1982) sono le prime ad aprire
the defence of the Australian
un proprio studio professionale. environment to which she
L’opera della Claesson è caratterizzata dal connubio was committed for the rest
of her life.
fra il disegno regolare e la trama libera della flora
First under the influence of
spontanea. Nel progetto per il complesso residenziale Arts & Crafts, much felt in
Humleboet (1925) a Stoccolma tra le aree di gioco, Sweden, then with the garden
i prati e i parterre, le siepi nascondono elementi city movement, the typological
funzionali associando esigenze estetiche e bisogni model of a single-family house
with garden spread, which
pratici a beneficio della comunità di quartiere.
in its urban variation became
Il funzionalismo romantico nordico connota, invece, a complex of multi-storey
le realizzazioni della Bodorff. Nei quartieri degli anni buildings with green spaces
Quaranta dimostra che il giardino-parco urbano può for collective use, giving body
configurarsi come un paesaggio naturale, selvaggio to the ideal of “folkhemmet“
(hearth of the people).
e allo stesso tempo domestico, dove l’orografia non
viene contrastata ma diventa spunto progettuale.
franchini.indd 108
Caterina Franchini è
ricercatore in Storia
dell’Architettura al
Politecnico di Torino -
Dipartimento interateneo
di Scienze, Progetto e
Politiche del Territorio
(DIST). È membro del
Consiglio direttivo di
do.co.mo.mo._Italia e
Coordinatrice internazionale,
con E. Garda, del progetto
Europeo “MoMoWo -
Women’s Creativity since the
Modern Movement”.
Caterina Franchini is
Assistant Professor in
History of Architecture at
the Politecnico di Torino -
Interuniversity department of
regional and urban studies
and planning (DIST). She
is member of the Steering
Committee of do.co.mo.mo._
Italia and International
coordinator, together with
E. Garda, of the European
project “MoMoWo -
Women’s creativity since the
Modern Movement”.
Emilia Garda è professore
associato in Design e
Progettazione Tecnologica
dell’Architettura presso il
Politecnico di Torino - DISEG
e docente presso il Corso
di Laurea Magistrale in
Progettazione delle Aree
Verdi e del Paesaggio. Tra
i suoi principali interessi di
ricerca la conservazione del
patrimonio del Movimento
Moderno. È Coordinatrice
internazionale, con C.
Franchini, di “MoMoWo -
Women’s Creativity since the
Modern Movement”.
Emilia Garda is associate
professor in Design and
Technological design
of Architecture at the
Politecnico di Torino - DISEG.
She has been teaching at
the Master of science-level in
Green areas and Landscape
Design. Her research
interests include conservation
of the Modern Movement
heritage. She is International
coordinator, together with C.
Franchini, of the European
project “MoMoWo -
Women’s creativity since the
Modern Movement”.
17/05/17 16:00
 A Göteborg, centinaia di aree gioco, piazze e parchi Swedish pioneers have been
pubblici sono opera di Anna Mohr Branzell (1885- involved in this process since
the beginning, in particular
1975) – prima laureata in architettura a Stoccolma
Ester Claesson (1884-1931)
(1919) – realizzati negli anni di servizio presso la
and Ulla Bodorff (1913-1982)
direzione del settore urbanistico del Comune (1943- were the first to open their own
60). Agli spazi attrezzati per il gioco dei bambini professional studios.
la progettista attribuisce un fondamentale valore Claesson‘s work is
characterised by the
pedagogico per l’intera società.
combination of regular
Se l’architettura del paesaggio in Svezia prende
design and a free weft of
avvio dalle Arts & Crafts, in Austria il riferimento è spontaneous flora. In the
il Movimento Moderno con i suoi protagonisti. Ad project for the Humleboet
accomunare le prime paesaggiste austriache – quasi residential complex (1925)
in Stockholm, among play
tutte provenienti da famiglie ebree non conformiste,
areas, lawns and parterres,
a eccezione di Luise Waschnitius la prima diplomata
hedges conceal functional
in orticultura nel 1911 – è stata la loro capacità features associating aesthetic
imprenditoriale e associazionistica. demands and practical needs
Yella Hertzka (1873-1948), pacifista militante per for the benefit of the community
neighbourhood.
i diritti delle donne, fonda a Vienna nel 1912 la prima
The Nordic romantic
scuola austriaca femminile di orticultura dove lavora
fundamentalism, however,
la Waschnitius e si forma Grete Salzer (1882-1945) connotes Bodorff‘s
prima di fondare l’impresa Hortensium. Nel 1930, la achievements. In the
Salzer progetta il giardino della casa di Paul Khuner neighbourhoods of the 1940s,
she demonstrated that the
a Payerbach, di Adolf Loos ed Erich Kulka. Tra le
urban garden-park could be
fondatrici di scuole di orticultura e imprenditrice è
considered as a natural, wild
anche Paula Fürth (1897-1970) che collabora con and domestic landscape,
l’architetto d’interni Liane Zimbler (1892-1987) ed è where the orography is not
presente all’esposizione “Wie sieht die Frau“ (Come contrasted but becomes
a design element.
vede la donna). Hanny Strauss (1890-1945) lavora
In Gothenburg, hundreds of
con l’architetto Josef Frank, tra le sue opere il giardino
playgrounds, squares and
del Werkbund austriaco e quello del padiglione public parks are the work of
dell’Austria per l’esposizione internazionale di Parigi Anna Mohr Branzell (1885-
del 1937. Due anni dopo, il percorso delle donne 1975) – the first graduate
in architecture in Stockholm
paesaggiste trova un primo riconoscimento istituzionale
(1919) – accomplished during
quando l’inglese Sylvia Crowe (1901-97) è eletta
her years of service in the head
membro del Consiglio dell’Institute of Landscape town planning offices of the
Architects (ILA) di cui sarà presidente dal 1957 al ‘59. city (1943- 60). The designer
Ma certamente negli Stati Uniti, Beatrix Farrand considered these children‘s
playgrounds a fundamental
(1872 -1959) afferma il suo ruolo di progettista
pedagogical value to the whole
d’eccellenza come unica donna nella cerchia dei
society. While landscape
fondatori della American Society of Landscape architecture in Sweden started
Architects, ma negli stessi anni anche Ellen Biddle with Arts & Crafts, in Austria
Shipman (1869-1950) si distingue nella professione the reference is the Modern
Movement with its protagonists.
per le sue importanti realizzazioni. Pur non essendo
What pooled the first Austrian
paesaggiste Rachel Carson (1907-1964) con “Silent
landscapers – almost all
Spring” (1961) e Jane Jacobs (1916-2006) con “The from non-conforming Jewish
Death and Life of Great American Cities”(1961) hanno families, with the exception
nutrito una dimensione etica e ambientalista da una of Luise Waschnitius, the first
horticultural graduate in 1911
parte e una visione critica del modello di sviluppo
– were their entrepreneurial
delle città moderne dall’altra offrendo un contributo
and associative skills.
rivoluzionario per il progetto di paesaggio. In tempi Yella Hertzka (1873-1948),
più recenti Diana Balmori (1932-2016) ha ragionato a militant pacifist for women‘s
sul paesaggio alla scala urbana nella costruzione di rights, founded the first
spazi pubblici per una comprensione dei processi Austrian female horticultural
school in Vienna in 1912,
della natura. Oggi negli Stati Uniti le paesaggiste
where Waschnitius worked
hanno ruoli consolidati e di riconosciuto successo. and Grete Salzer was trained
In particolare Kathryn Gustafson (1951-) concilia in (1882-1945) before founding
modo esemplare identità di formazione e di lavoro the Hortensium enterprise. In
the 1930s, Salzer designed
tra Europa e nord America, mentre Martha Schwartz
the garden of Paul Khuner‘s
(1950-) esprime con vigorosa ironia, da sempre, nei
house in Payerbach, and
suoi progetti la contaminazione con l’arte Pop. those of Adolf Loos and Erich
Kulka. Among the founders
of horticulture schools and
Le ricerche sulle donne paesaggiste, di cui il presente articolo entrepreneur is also Paula
presenta solo una estrema sintesi, sono condotte nell’ambito del Fürth (1897-1970), who
progetto europeo “MoMoWo – Women’s Creativity since the collaborated with interior
Modern Movement” volto alla conoscenza e valorizzazione del designer Liane Zimbler (1892-
contributo delle donne all’architettura, al paesaggio, all’ingegneria
civile e al design. Il progetto è co-finanziato dal programma 1987) and is present at the
Europa Creativa dell’Unione Europea e capofilato exhibition Wie sieht die Frau
dal Politecnico di Torino. (How women see).
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Hanny Strauss (1890-1945)
worked with architect Josef
Frank, among his works
the garden of the Austrian
Werkbund and that of the
Austrian pavilion for the
international show in Paris in
1937. Two years later, the path
of women landscapers found
institutional recognition when
the English-born Sylvia Crowe
(1901-97) was elected member
of the Board of the Institute of
Landscape Architects (ILA) of
which she was chairman from
1957 to ‘59.
But undoubtedly in the United
States, Beatrix Farrand (1872
-1959) affirms her role of
outstanding designer as the
only woman in the circle of
founders of the American
Society of Landscape
Architects. In the same years,
however, Ellen Biddle Shipman
(1869-1950) also distinguished
herself in the profession for
her major achievements.
Although not landscapers,
Rachel Carson (1907-1964)
with “Silent Spring“ (1961)
and Jane Jacobs (1916-2006)
with “The Death and Life of
Great American Cities“ (1961)
have nurtured an ethical and
environmental dimension on
one hand, and on the other,
a critical view of the modern
urban development model
by offering a revolutionary
contribution to the landscape
project. More recently, Diana
Balmori (1932-2016) reflected
on the landscape on an
urban scale in the construction
of public spaces for an
understanding of the processes
of nature.
Today in the United States,
landscapers have established
roles and recognised success.
In particular, Kathryn Gustafson
(1951-) conciliates identity of
formation and work between
Europe and North America
in an exemplary way, while
Martha Schwartz (1950-) has
always expressed influences
from Pop art in her projects
with vigorous irony.
The research on women landscape
architects, of which this article
offers only a very brief summary, is
conducted within the framework of
the European project “MoMoWo
– Women‘s Creativity since the
Modern Movement“, directed at
the knowledge and appreciation of
women‘s contribution to architecture,
civil engineering and design. The
project is co-funded by the European
Union‘s Creative Europe Programme
and headed by the Politecnico
di Torino.
17/05/17 16:00
 Lurie Garden at Millennium Park
GGN
Chicago, USA

location: Chicaco, IL
size: 3.3 acres
completion date: 2004
client: Millennium Park, Inc.
project team:
GGN, Landscape Architect
Piet Oudolf, Perennial Plantsman
Robert Israel, Conceptual Review
awards:
2008 ASLA National Award of
Excellence
2006 AIA Institute Honor Award for
Regional & Urban Design
2005 Best Public Space Award,
Travel + Leisure Magazine
2005 Intensive Industrial Award,
Green Roofs for Healthy Cities
2005 WASLA Honor Award
2000 Millennium Park Garden
Competition Winner

text by GGN
photos by GGN, Lynda Oyama
Bryan, Shawna Coronado,
Juan Rois, Lurie Garden

Il Lurie Garden è un giardino botanico che si The Lurie Garden is a 3-acre

sviluppa su 3 acri, situato al centro del Millennium botanical garden located
Park di Chicago, a sua volta parte dello storico in downtown Chicago’s
Grant Park. Il giardino si colloca tra la tribuna Millennium Park, part of
historic Grant Park. The
coperta progettata da Frank O. Gehry & Associates garden is sited between
e l’opera di restauro del Chicago Art Institute a bandshell by Frank O.
realizzata dal Building Workshop di Renzo Piano. Gehry & Associates and a
L’intero giardino si sviluppa sulla copertura del tetto renovation to the Chicago Art
del parcheggio sotterraneo denominato Lakefront Institute by the Renzo Piano
110

Building Workshop. The entire

Millennium Parking Garage. garden is constructed over
Costruita su un terreno paludoso, la città di Chicago the roof deck of the Lakefront
è cresciuta in altezza, puntando ambiziosamente Millennium Parking Garage.
verso il cielo. Allo stesso modo, il sito su cui si trova Built upon marshland, Chicago
il Lurie Garden è andato sviluppandosi: da battigia has risen ambitiously skyward.
Likewise, the site of the Lurie
paludosa, a ferrovia, per arrivare al parcheggio Garden has been built up
coperto e al giardino pensile. La storia del sito viene from marshy shoreline, to rail
ripresa e svelata nel progetto del giardino: due yard, to parking garage, to
lastre di copertura tra loro opposte rappresentano roof garden. This history is
infatti i contrasti presenti nel paesaggio storico revealed in the design, which
references the contrasts in
della città. La parte denominata Dark Plate è più Chicago’s historic landscapes
ombreggiata, folta e umida; l’area Light Plate si with two contrasting Plates.
presenta invece soleggiata, come una pianura The Dark Plate is shady, thick,
erbosa secca. Entrambe le zone presentano una and moist. The Light Plate
selezione di piante perenni selezionate dal rinomato is a sunny, dry prairie. The
Plates showcase the perennial
paesaggista Piet Oudolf e sono tra loro divise dal selections of renowned
cosiddetto Seam o cucitura, un canale artificiale plantsman Piet Oudolf. The
costeggiato da una passerella che rappresenta il Plates are divided by the
punto di unione tra il passato e il presente della Seam, a water feature and
città. L’imponente siepe che corre lungo il perimetro boardwalk that represent the
juncture between Chicago’s
rende l’interno del giardino un luogo chiuso e past and present eras. The
protetto. muscular Shoulder Hedge
on the garden’s perimeter
encloses and protects the inner
garden.

gustafson lurie park6pp.indd 110 11/05/17 16:59

 GGN

gustafson lurie park6pp.indd 111 11/05/17 16:59

 Lynda Oyama Bryan

The garden offers

a four-season
experience blending
Chicago’s past, present
and future with bold
design, dramatic form
and intimate spaces.
An urban model of
responsible horticulture,
the Lurie Garden
provides a healthy
habitat for a wide
variety of plants and
wildlife.

fall

gustafson lurie park6pp.indd 112 11/05/17 16:59

 Juan Rois

0 20 50
winter spring

gustafson lurie park6pp.indd 113 11/05/17 16:59

 GGN
114

Lurie Garden

gustafson lurie park6pp.indd 114 11/05/17 16:59

 Shawna Coronado

GGN

gustafson lurie park6pp.indd 115 11/05/17 17:00

 Levinson Plaza, Mission Park
Mikyoung Kim Design
Boston, Massachusetts, United States

architects: Mikyoung Kim Design

location: 29 Court Square, Boston,
MA 02108, United States
architect in charge:
Mikyoung Kim Design
landscape architect:
Mikyoung Kim Design
project year: 2008

text by Mikyoung Kim Design

photos by Mikyoung Kim Design

Concepito come una piccola selva urbana, questo Envisioned as an urban grove,
spazio centrale di ritrovo rappresenta il punto di this central gathering space
represents the convergence
convergenza della comunità locale in questa zona
of community in this diverse,
residenziale variegata che accoglie ceti sociali mixed income, residential
diversi. L‘impostazione consente lo sviluppo di un development. The design
programma complesso, stratificando i vari utilizzi accommodates a complex
multiculturali e intergenerazionali con una serie di program, layering the
varied multi-cultural and
importanti spazi ricreativi e di ritrovo per i residenti.
intergenerational uses with
L‘assetto della piazza è incentrato sulla necessità di
116

a number of meaningful
conferire al Mission Park un profilo paesaggistico gathering and recreational
ispirato ai giardini locali del New England. La spaces for the residents.
pavimentazione è realizzata con materiali adatti The plaza landscape design
focuses on providing Mission
a sostenere inverni lunghi e rigidi, mentre il disegno
Park with a landscape which
ripropone le successioni a spina di pesce tipiche draws its spirit from the
dei paesaggi residenziali. La configurazione della regional gardens of New
piazza integra fra loro le aree di ritrovo e quelle England. The plaza uses
di passaggio, conferendo una dimensione umana pavement materials which will
endure the long, challenging
a questo grande spazio all‘aperto. Le porzioni
winters, while the patterning
pavimentate all‘interno del giardino sono ricavate tra itself is designed based on
gli alberi in modo tale da consentire l‘accesso diretto the herringbone patterns of
ai principali punti di ingresso e ai trasporti pubblici. residential landscapes. The
Le piante selezionate sono in grado di sopportare le plaza pattern stitches the areas
of gathering and passage
difficili condizioni di un contesto urbano: forti venti,
together while bringing a
spargimenti di sale in inverno, scarsa qualità del human scale to this large
suolo e notevoli escursioni termiche dell‘aria e del plaza space. The paved
terreno. L‘allestimento dei circa 2.800 metri quadrati areas within the garden are
della piazza crea un ambiente esterno confortevole. carved out of the grove to
allow for direct access to
In precedenza, qui si trovava uno spazio
major entry points and public
sopraelevato, esposto alla congestione del traffico transportation.
automobilistico e ferroviario della vicina Huntington The palette of plants is able
Avenue. La riprogettazione del sito ha eliminato to withstand the demanding
i dislivelli, creando un paesaggio universalmente conditions a city provides;
high winds, winter salt
accessibile per i residenti della comunità locale e
applications, poor soil
utilizzando nel contempo una grande varietà di conditions, and high ranges in
piante che consentono lo svolgimento simultaneo di air/soil temperature.
attività molteplici nei vari ambienti dei giardini.

Mikyoung_Levinson Plaza.indd 116 11/05/17 17:04

Mikyoung_Levinson Plaza.indd 117 11/05/17 17:04
 The design for this 30,000
square foot project creates
a comfortable outdoor
environment. Previously
defined by a central raised
plaza, the space was
exposed to the traffic and
train congestion on nearby
Huntington Avenue. The
redesign of the site removes
the grade changes to create
a universally accessible
landscape for the residents
of this community, while
utilizing a rich plant palette
that allows for multiple types
of programmatic activities to
occur simultaneously in various
garden rooms. The layering of
the canopy trees, plant beds
and paved surfaces reinforce
the unity and democratic
nature of the plaza.

1. main entry plaza

2. nursery school
3. residential
townhouses
4. children‘s play 2
1
5. reading area 3
6. community center 4
7. seating area
8. chess area
9. tai chi area 6
10. gathering area for 7
larger events 5
11. sunbathing area
12. community center
8
plaza
7
13. schoolbus drop off
14. children‘s pick up
7
area
9
15. main entry path 7
10
16. topublic transportation 7

11 11
9 12

5
5

13 14

7 7 7

7
15

16

program diagram

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Mikyoung_Levinson Plaza.indd 119 11/05/17 17:04
 Beiqijia Technology Business District
Martha Schwartz Partners
Beijing, China

location: Beijing, China

client: Beijing Ningke Real Estate
architect: Martha Schwartz Partners
size: 60 hectares
status: Completion 2016

text by Martha Schwartz Partners

photos by Terrence Zhang

Concepito come un modello di sviluppo Conceived as a model

multifunzionale per l‘esperienza urbana del 21° mixed-use development
for the twenty-first century
secolo, il Beiqijia Technology District in Cina offre urban experience in
strutture tese a promuovere un sano stile di vita China, Beiqijia Technology
metropolitano. Un mix di edifici, promenade interne, District offers a high ratio
spazi pubblici e semi-privati dà origine a un nuovo of designed landscapes
quartiere integrato, vivace ed efficiente. Ubicato nel intended to promote a healthy
metropolitan lifestyle. An
distretto Changping, a nord di Pechino, il progetto amalgamation of buildings,
si contraddistingue per la sua elegante architettura
120

interior promenades, parklike

contemporanea e la cifra paesaggistica articolata public and semi-private spaces
in tre zone diversamente caratterizzate in funzione combine to form a connected,
dei requisiti che contraddistinguono altrettante vibrant, attractive and efficient
new district. A 60,000 sqm
destinazioni urbanistiche: zona commerciale, uffici site included a demonstration
e zona residenziale. Una texture a strisce zone with accompanying
rettangolari, a livello del suolo, disposte in modo show garden. The benefit of a
sfalsato definisce l‘estetica del sito, conferendogli demonstration zone allowed
un‘identità unica e memorabile. Questa a testing ground for materials
and plants as well to fine tune
configurazione permette di realizzare variazioni e the design and construction
distinzioni fra le tre zone paesaggistiche principali. of bespoke furniture and
Le strisce del modello assumono funzioni molteplici, structures.
diventando pavimentazione, aiuole e bordure o Located in the Changping
arredi urbani appositamente progettati, illuminazione district north of Beijing the
project is defined by its stylish
e accessi. Elemento dominante del progetto è il contemporary architecture and
“Central Park“, uno spazio pubblico aperto che funge a landscape that subdivides
da polmone verde del sito, adiacente a una serie di into a trio of differently
giardini ribassati, incorniciati da giardini sopraelevati characterized zones organized
con piante sempreverdi, siepi ed erbe ornamentali. around the requirements of
three main programmatic
Le persone possono sedersi lungo i bordi e godersi il areas: commercial/retail,
sole o sdraiarsi sulle sedute sapientemente disposte office plus residential living.
tra gli alberi e i prati del parco. Una lunga striscia A ground plane pattern of
d‘acqua separa come una falce la zona residenziale shifting rectangular strips
privata, ubicata a sud, dagli edifici pubblici sul forms an aesthetic tactic that
is rigorously applied forging
versante nord. Progettato per utilizzare l‘acqua a unique and memorable
piovana raccolta nel sito e trattata, questo specchio identity for the entire site. This
d‘acqua di ampie dimensioni rappresenta un punto pattern permits variations and
focale dell'area e offre un‘esperienza gradevole, viva differentiation within the three
e rilassante per i residenti e i visitatori. main landscape zones.

schwartz beijing 10.indd 120 11/05/17 17:09

schwartz beijing 10.indd 121 11/05/17 17:09
 The strips of this motif are
versatile. They become either
paving strips, planting strips
or peel up to become bespoke
street furniture, lighting and
entry gateway features.
The dominant landscape zone
of the project is the Central
Park open space that acts as
a green public heart. It sits
adjacent to a series of sunken
gardens which are framed
by raised gardens planted
with perennials, hedges and
ornamental grasses. Along
these edges people can sit
and enjoy the sun or lounge
on custom seating carefully
placed among trees and grass
of the Central Park. A long
curving water feature, like
a scythe, separates private
residential in the south from
the more publicly occupied
buildings towards the north.
Designed to utilize harvested,
treated rainwater collected
from the site, this large-scaled
water element is a real focal
point and creates enjoyable,
playful and relaxing
experiences for the local
residents and public visitor
alike.

masterplan 0 20 50

schwartz beijing 10.indd 122 15/05/17 18:25

 Located in the
Changping district
north of Beijing the
project is defined by
its stylish contemporary
architecture and
a landscape that
subdivides into a
trio of differently
characterized zones
organized around the
requirements of three
main programmatic
areas: commercial/
retail, office plus
residential living.

schwartz beijing 10.indd 123 11/05/17 17:09

 124

schwartz beijing 10.indd 124 11/05/17 17:09

 sections 0 20 50

schwartz beijing 10.indd 125 15/05/17 18:26

schwartz beijing 10.indd 126 11/05/17 17:10
 sections 0 2 5

schwartz beijing 10.indd 127 15/05/17 18:26

schwartz beijing 10.indd 128 11/05/17 17:10
schwartz beijing 10.indd 129 11/05/17 17:10
 Fengming Mountain Park
Martha Schwartz Partners
Chongqing, China

location: Chongqing, China

client: Vanke
size: 16 hectares
status: completed 2013

text by Martha Schwartz Partners

photos by Terrence Zhang

Il Fengming Mountain Park occupa uno spazio di Fengming Mountain Park is set
16.000 metri quadrati nel distretto in espansione di on a 16,000 sqm site, located
Shapingba (Chongqing). Il sito confina a sud con il in the growing Shapingba
District of Chongqing. The
vecchio quartiere residenziale, a nord con il Huayu site extends south to the old
City Project, a ovest con Shangqiao Road e a est housing quarter, north to the
con Fengxi Road, dove si trova l‘ingresso principale, Huayu City Project, west to
in corrispondenza del punto più alto del parco. Shangqiao Road and east
Inaugurato nella primavera del 2013, il parco offre to Fengxi Road, which is the
main entrance and highest
ai visitatori un viaggio dinamico attraverso una serie
130

point of the site. Opened in

di stravaganti strutture iconiche simili a montagne e Spring 2013, visitors are
ancora piazzali, aree verdi e specchi d‘acqua fino taken on a dynamic journey
a raggiungere il centro vendite del futuro Vanke via a series of iconic mountain-
Golden City Development. shaped follies, plazas,
greenery and water features
L‘obiettivo del progetto prevedeva la creazione to the proposed Vanke Golden
di un parco dimostrativo e di un ambiente City Development sales centre.
pubblico urbano per esprimere un‘identità The brief was to design a
unica e promuovere lo sviluppo futuro. Il parco demonstration park and urban
è concepito per attirare l‘attenzione sul centro public realm to express a
unique indentiy in order to
vendite del progetto dalla strada principale sul market the future development.
versante superiore e dall‘ingresso su Fengxi Road. The park is required to draw
La configurazione è adattabile ai fini di una attention to the development
risistemazione a posteriori che si integri con le sales centre from the upper
nuove costruzioni previste nell‘area limitrofa. main road and entrance
from Fengxi Road; and be
L‘accentuata topografia del sito risponde adaptable for retrofit and
all‘esigenza funzionale di veicolare il movimento integration for the adjacent
di passanti e mezzi di trasporto dal parcheggio future development.
superiore verso il centro vendite, ubicato nel Extreme topography creates
punto più basso. Nel contempo, rappresenta both a functional challenge
to facilitate pedestrian and
un‘opportunità unica per creare un paesaggio vehicle movement from the
dinamico ispirato alla forma della montagna. upper carpark to the sales
I progettisti hanno voluto creare un forte legame tra centre at the lowest point;
la configurazione del sito e gli scenari della zona and a unique opportunity to
circostante: i picchi montuosi e le valli del bacino provide a dynamic landscape
– the ‘mountain‘.
del Sichuan, le geometrie rurali dei terrazzamenti
coltivati a risaie, il fiume Chang Jiang e l‘enigmatico
cielo grigio-bianco del Chongqing.

schwartz park 6.indd 130 11/05/17 17:12

schwartz park 6.indd 131 15/05/17 18:27
 Questi elementi hanno ispirato i padiglioni che
richiamano le montagne, i percorsi zigzaganti, la
studiata sistemazione del suolo e l‘uso di colori
vividi (per creare un contrasto con il cielo).
All‘ingresso su Fengxi Road, sculture danzanti di
colore rosso e arancione fiancheggiano l‘entrata,
indirizzando i visitatori verso il piazzale del
parcheggio. Il primo padiglione-montagna si erge
all‘ingresso, inaugurando una successione di picchi
montuosi che digradano lungo il pendio. Ogni
padiglione è posizionato strategicamente lungo
il sentiero a zigzag, accompagnando i visitatori
a valle della "montagna", verso l‘area del centro
vendite. I padiglioni forniscono ombra durante il
giorno mentre di sera vengono illuminati, creando
un effetto spettacolare di lanterne luminescenti.
Il sentiero a zigzag consente a tutti di accedere al
punto più alto e si fa interprete della conformazione
geologica del sito, come accompagnando i visitatori
su percorsi che scalano una ripida vetta. Ad ogni
svolta, una piattaforma offre spazio per sedersi e
ammirare il panorama o riposare durante l‘ascesa.
Il sentiero a zigzag è bordato da parapetti costruiti
con grandi blocchi di calcestruzzo scuro con una
forte impronta materica per creare una silhouette
rocciosa distinguibile a chi guarda verso la sommità
del pendio. Le vallette o fenditure create dai blocchi
diventano letti di scorrimento per i corsi d‘acqua
che attraversano il sito.
La presenza dell‘acqua ha un ruolo importante nel
Fengming Mountain Park e si esprime attraverso
il fluire dell‘elemento liquido dal piazzale di
arrivo fino al centro vendite, attraverso molteplici
declinazioni, come canali, vasche e getti d‘acqua,
che contribuiscono a raffrescare l‘ambiente, lo
riempiono di suoni e arricchiscono l‘atmosfera di un
paesaggio di per sé affascinante.
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