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Cosa sono le guerre di secessione e cosa

determinano in Europa e in Italia?

Assolutismo cui emblema è Luigi XIV, denominato anche re sole (perché tutto
deve dipendere da lui, lui è al di sopra di tutto e tutti anche della legge= rex
legibus solutus, re sciolto dalle leggi). I cittadini non hanno alcun potere,
tranne quello che concede il re e non perché spetta loro qualche diritto.
Liberalismo= atteggiamento etico-politico tendente a concretarsi in dottrine e
prassi opposte all'assolutismo, fondate essenzialmente sul principio che il
potere dello Stato debba essere limitato per favorire la libertà d'azione del
singolo individuo.

COSA SONO, CAUSE E CONSEGUENZE - RIASSUNTO


Sotto il nome di guerre di successione (Una guerra di successione è una guerra
causata da una crisi di successione nella quale due o più individui hanno
contemporaneamente diritto a succedere ad un monarca morto o deposto) s'intende
generalmente parlare delle tre guerre di successione spagnola, polacca e austriaca,
che si combatterono in Europa nella prima metà del sec. XVIII ed ebbero fine con
la pace di Aquisgrana del 1748. Iniziatesi per ragioni dinastiche, esse assunsero
fino dall'inizio anche il carattere di guerre per il mantenimento dell'equilibrio
politico europeo gravemente compromesso dalle possibilità che la successione ai
varî troni portava di unioni di corone e di stati già formidabili per sé stessi. Per
esse cadde il predominio spagnolo in Italia, fu fiaccata l'egemonia della Francia,
l'Inghilterra si affermò nel Mediterraneo, l'Austria riuscì a stabilire il suo
predominio in Italia; la penisola ebbe trasformazioni profonde e l'assetto che poi
conservò fino al 1796.

SPAGNA
Godeva dei risultati della scoperta dell’America ma non riesce ad investire
queste ricchezze sperperandole in guerre. Dunque sprofonda in una crisi
economica e sociale inoltre viene meno l’autorità papale e cade così sotto le
mani del tribunale dell’inquisizione (nato per non mettere in discussione il papa
e le sacre scritture.
Con questa, si censurano coloro che mettono in discussione quello che dice la
chiesa, i primi furono i filosofi). Indebolendosi lo stato, i successivi re
aumentarono le tasse a discapito dei sudditi e soprattutto dei poveri.
Altro avvenimento importante fu il passaggio dell’Italia nelle mani del dominio
spagnolo (il sud più precisamente).
OLANDA
Dopo 80 anni di guerre le province unite d’Olanda si staccano dalla Spagna e
dopo un secolo, verranno riconosciute come tali. Crea un governo di tipo
liberale.

FRANCIA
Vi furono 8 guerre di religioni tra protestanti e cristiani.

In Francia regnavano i Valois, dinastia cadetta della casa dei Capetingi, che
regnò sul trono di Francia dal 1328 al 1589, con tredici re. Durante gli ultimi
decenni di regno dei sovrani di Valois, la Francia fu lacerata da diverse lotte
religiose. E in seguito all'estinzione degli altri rami di successione, alla dinastia
dei Valois succedette un'altra casa cadetta dei Capetingi, la casata dei Borbone
con Enrico di Borbone (figlio della regina di Navarra) come primo della
dinastia. Il suo unico problema era la sua religione che gli impediva di poter
diventare re: essendo protestante non poteva essere effettuata la sua
incoronazione, questa avveniva a Parigi e qui erano ammessi solo cristiani
cattolici. Per tale motivo, si convertì. Dunque con Enrico IV di Borbone si
estingue la casata dei Valois e inizia quella dei Borboni di Francia.

Viste le sue origini protestanti, crea l’editto di Nantes proclamando così la libertà
di culto degli Ugonotti (protestanti francesi, soprattutto quelli calvinisti) reso
possibile in tutto il regno tranne che a Parigi.
Da qui in poi, si gettano le basi per il consolidalismo del potere.
Il re si rende conto che i nobili (chiamati nobili di spada) rappresentavano una
minaccia: erano più ricchi addirittura del re stesso, avevano potere economico e
questo limitava il re (un esempio potrebbe essere nei tempi di guerra: i soldi
provenivano dai fondi nobiliari e se questi erano contrari a cederli al re, egli
non aveva potere). Per estinguere questa minaccia, dà vita a una nuova nobiltà
(Toga e Paolette) vendendo le cariche nobiliari.
Con la nobiltà di Toga, il re si garantisce una nobiltà fedele a lui ponendo così le
basi per un vero assolutismo.

Dopo Enrico IV, arriva Luigi XIII con particolare personaggio il cardinale
Richellieu. Egli si muoverà su tre strade:
• grazie all’editto di Nantes, distrugge gli Ugonotti, poiché costituivano una
minaccia come potenza militare distruggendo così la loro Rocca forte;
• limita il potere dei nobili di spada;
• rafforza la nobiltà di Toga con i fedelissimi del re.

Luigi XIV è un re giovanissimo (5anni) che viene affiancato nel regnare da un


particolare personaggio, il cardinale Mazzarino. Inizialmente sembra gestire il
regno nello stesso modo del cardinale precedente ma, anche seguendo la sua
ombra, non è comparabile a lui e questo lo nota anche il popolo, scagliato contro
di lui (una delle motivazioni principali fu l’aumento delle tasse).
A tutto ciò pone fine Luigi XIV. Nel 1654 viene formalmente incoronato all’età
di 16 anni, diventando re di Francia e Navarra. In tale modo, spodesta il suo
cardinale e non permette a nessun altro di affiancarlo, volendo accentrare in sé
pieni poteri. Luigi XIV consolida quindi l’assolutismo quale durerà dal 1661 al
1715. Egli difatti si presenta come l'état c'est moi (lo stato sono io).
Il suo è un assolutismo di tipo politico, economico fiscale e religioso.
Politico:
 Istaura un governo personale del sovrano, ovvero abolisce i consiglieri
del re (i nobili di spada) e li sostituisce con un consiglio superiore
composto da 5 membri fedelissimi al re;

 Costruisce per i nobili la reggia di Versailles allontanandoli e


trasformandoli in cortigiani;

 Limita anche le azioni degli stati generali ovvero nobiltà, clero e terzo
stato (popolo e borghesia);

 Abolisce anche l’atto di rimostranza (= le rimostranze sono delle


espressioni di protesta e di biasimo per un torto subito, quindi atto di
rimostranza è qualcosa che ti dà diritto di protestare per un torto che si ha
subìto. Sotto Luigi XIV le rimostranze furono praticamente vanificate
dall'assolutismo del re, ma per tutto il sec. XVII esse furono in mano al
Parlamento uno strumento efficace per opporsi a tutti gli arbitri del
sovrano).

Economico fiscale:
 Inizia una nuova politica economica e finanziaria ovvero il
mercantilismo (o colbertismo - da Jean Baptiste Colbert) che doveva
favorire le esportazioni e sfavorire le importazioni.

 Le imposte inoltre diventano, oltre che dirette (imposta che colpisce


direttamente la capacità contributiva dei soggetti economici = hai un
bene tassabile), anche indirette (colpiscono indirettamente la ricchezza,
nel momento in cui viene spesa = tassa sul sale, aumentando così il
prezzo anche dei prodotti fatti col sale colpendo in questo modo i poveri).
Ciò che avveniva al popolo non era di interesse del re, per lui era
importante mantenere la sua figura.

 Farà guerre che non andranno a buon fine (=tutte le nazioni si schierano
contro di lui dato che la Francia minacciava l’equilibrio europeo).

Religioso:
 Luigi XIV si sgancia dalla chiesa cattolica e fonda il gallicanesimo,
diventando capo della chiesa gallicana non riconoscendo più l’autorità
papale;

 Inoltre decide di andare contro gli ugonotti anche dal punto di vista
religioso revocando l’editto di Nantes.

INGHILTERRA
Nel corso del 600 vi è un dibattito sui diritti ascritti all’uomo (diritti con cui
l’uomo nasce) ovvero il ius naturalismo= portatori di diritti a prescindere da
una legge scritta.
I principali diritti ascritti sono:
-Vita
-Libertà
-Proprietà privata
In Europa iniziano a diffondersi queste idee.

In Inghilterra inizia un nuovo modello politico: il liberalismo e


un nascente capitalismo agrario (nato dal fatto che con la
regina Elisabetta non esisteva il latifondo ma piccoli
appezzamenti di terreno).

L’Inghilterra viene vista protagonista con Scozia e Irlanda nelle guerre civili che
scoppieranno tra queste tre nazioni per motivi religiosi. Queste 3 guerre
porteranno poi alla guerra gloriosa (senza spargimento di sangue).

Le guerre scoppiano quando al trono c’è Carlo I il quale non si rende conto che
il suo modo di regnare è anacronistico (= che non corrisponde, o contrasta, con
le esigenze e le caratteristiche dell’economia locale). Il re nel 1629 inizia a
bloccare qualsiasi istanza da parte della borghesia, tanto che il parlamento
inglese viene convocato e sciolto quando vuole il re.
Iniziano quindi a fare una petizione.
Carlo I voleva imporre l’anglicanesimo in scozia, di conseguenza scoppia la
prima guerra contro la Scozia.
Oliver Cromwell, facoltoso proprietario di terre, fonda un esercito tutto suo
chiamato NMA (=New Modern Army), con soldati ben addestrati e pagati.
Cattura il re e viene condannato al parlamento (cosa mai accaduta nel passato).
Infine fa condannare a morte il re Carlo I, primo re nella storia ad essere
condannato dal parlamento. L’Inghilterra diventa Commonwealth ovvero
repubblica (quindi democrazia) che durerà per 10 anni. Oliver ne va a capo e
instaura la sua egemonia. Alla morte di Oliver ritorna la monarchia.

PRUSSIA
Con Federico Guglielmo I diventa una grande potenza militare che avvia una
politica espansionistica e darà vita all’unificazione della Germania.

RUSSIA
Diventa potente. Con Pietro il grande la Russia si sostituisce alla Svezia. Egli
fonderà la città di san Pietroburgo.

ITALIA
Italia è divisa è tutta assoggettata. Torna il regno di Sardegna (che unisce il
piemonte la savoia e la sardegna) ai savoia. La toscana anche è sotto l'Austria.
(stefano di Lorena ha sposato l’imperatrice d’Austria Maria Teresa d’Asburgo)

L’illuminismo e l’illuminismo secondo Kant


Il 1700 viene anche riconosciuto come “secolo dei lumi” poiché venne
illuminato dal lume della ragione, la quale getta luce su tutto quello che è stato
appannaggio di dogmi e oscurantismo (associati poi alla paura). La ragione
deve essere lo strumento di cui l’uomo deve servirsi per scacciare l’ignoranza e
la superstizione. Viene perciò contrapposto al medioevo (secolo buio = in
quanto l’autorità della chiesa era ancora presente e opprimente).
L’illuminismo è il coraggio di andare avanti e conoscere l’umanità dal lume
dalla ragione. Dato che ogni uomo era dotato di intelletto, se ci fossero altre
forme di vita anche queste avrebbero intelletto. Ogni uomo deve dare ragione al
proprio intelletto. La culla dell’illuminismo è la Francia diffondendosi poi a
macchia d’olio nel resto d’Europa.

SECONDO KANT: Manuel Kant, per la precisione Immanuel Kant fu un


filosofo tedesco, considerato uno dei più importanti filosofi del pensiero
occidentale. Fu il più significativo esponente dell'Illuminismo tedesco. Egli è
noto per la risposta che diede alla domanda “che cos’è l’illuminismo?” nel
saggio del 1784. Kant rispose che l’illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo
stato di minorità che egli deve imputare a sé stesso. Per minorità si intende
l’incapacità di avvalersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Nota
infatti fu la citazione latina: SAPERE AUDE! quale significa “osa essere
saggio” oppure “abbi il coraggio di conoscere”. Kant con quella risposta,
quando cita l’uomo, si riferisce a lui come ‘uomo in quanto essere razionale’, e,
dunque, non una porzione di umanità ma la sua totalità. E, sempre munendosi
di quella frase, egli spiega che l’illuminismo è una condizione di libertà del
soggetto razionale (quindi l’uomo) che è il frutto di una “emancipazione” dalla
tirannia (dipendenza) degli altri. Kant imputa la minorità alla stessa umanità
perché essa non dipende da condizioni esterne alla mente umana stessa. Questa,
infatti, è concepita come sufficientemente potente da poter seguire le sue sole
regole. Il principio di autonomia del soggetto è uno dei cardini concettuali
dell’intera concezione morale kantiana. In parole povere, il soggetto razionale,
l’uomo, può essere e deve essere autonomo nel giudizio. Il problema è,
appunto, che sebbene si possa e si debba essere autonomi, nella maggior parte
dei casi i singoli esseri umani non lo sono. Kant infatti sostiene che le persone
sono di volta in volta dominate da “altri padroni”, ovvero da regole formulate in
funzione di altri punti di vista che sono il suo principale bersaglio polemico,
ovvero principalmente la religione e la cultura dell’obbedienza imposta dallo
stato dispotico.

Inoltre Kant diceva che bisogna trattare l’uomo come fine e non come mezzo.

Aspetto filosofico, scientifico e religioso


dell’illuminismo
Illuminismo dal punto di vita
• Scientifico = si consolida la parabola che partirà da Copernico fino a
Newton, si consolida il sapere scientifico senza più avere paura di ricorrere alle
censure che la chiesa faceva prima, difatti ora si pensava che dovesse essere
divulgato e reso pubblico; si consolida la visione della fisica di Newton, si ha
una visione meccanica del mondo;

• Religioso = si passa da una visione teologica e dogmatica di dio ad


una visione filosofica di quest’ultimo, ovvero una spiegazione razionale
dell’esistenza di dio come grande architetto dell’universo (nasce il
deismo). da non confondere con il teismo che verrà contrapposto
dall’agnosticismo di Kant;

• Filosofico = si diffondono le correnti principali ovvero il


razionalismo (spiegazione razionale del mondo e dell’universo) e l’empirismo
(visione empirica quale che non può prescindere dall’esperienza). Si
aggiungerà poi una terza via, il criticismo da Kant. Diderot e Dalambeart
daranno vita all’enciclopedia che servirà a raccogliere tutto il sapere che non
sia più dogmatico ma laico.
Aspetto politico ed economico dell’illuminismo
• Politico = rivoluzione francese. Finisce l’antico regime e inizia una nuova
era. Montesquieu afferma che nascendo con dei diritti ma in posti diversi,
lo spirito delle leggi cambia. Non si può appiattire tutti ad un’unica legge.
Lo spirito delle leggi di Montesquieu darà coraggio al popolo e
successivamente, Jean Jacque Russeaux darà vita al motto “libertà, fraternità e
regalità”. C’è il liberalismo.

• Economico= dottrine economiche. Anche la produttività


dev’essere razionalizzata.
C’è il liberismo, libertà dell’imprenditore di fare quello che vuole senza alcun
controllo altrui. Questo rappresenta la borghesia. È presente un difetto = chi
investe e si arricchisce, avendo le risorse basi continuerà a farlo, chi ne è
sprovvisto rimarrà nelle stesse condizioni o cadrà in rovina. Secondo Adam
Smith, dove si ha qualcuno che si arricchisce vi sarà qualcuno che rende ricchi i
suoi vicini.
Il contrario del liberismo è il mercantilismo (scambio, commercio). Per
arricchirmi devo trovare il mercato dove vendere i prodotti con delle regole
però.
La fisiocrazia è la dottrina economica che afferma che le vere risorse nascono
dalla terra e dalla cura di essa (agricoltura). Da qui nasce la vera ricchezza.

Despoti illuminati e principali riforme


Con la diffusione a macchia d’olio dell’illuminismo in Europa vi sono alcune
novità rappresentate dai despoti illuminati. I despoti illuminati erano monarchi
che si distinguevano dai precedenti nel modo in cui governavano. I monarchi
illuminati governavano in maniera assolutista in base ai principi dell'Illuminismo.
Questo significa che i monarchi governavano con lo scopo di badare allo sviluppo
di tutti i loro sudditi, non solo per compiacere la nobiltà. Infatti in maniera
dispotica prenderanno delle decisioni dettate dalla ragione per le quali vengono
modernizzati i loro paesi.

Si parlerà dunque di riforme:


 dal punto di vista economico finanziario, c’è il catasto fondiario, si
impone il catasto dove si devono registrare tutti i possedimenti e si
impongono le tasse in base a ciò. Qui, infatti bisognava registrare tutti i
beni in proprio possesso (andando a discapito di chi possedeva molte
proprietà).

 La scuola diventa laica.


 Vi è lo sganciarsi dall’autorità religiosa. Un’opera importante di questo
periodo è quella di Cesare Beccaria denominata “dei diritti e delle pene”
che tiene ben distinti due peccati, quelli religiosi e i reati. In seguito alle
parole di Cesare Beccaria, secondo il quale bisognava commisurare la pena
al reato, viene abolita la pena di morte.
 La scuola si sgancia dall’istruzione legata alla chiesa.
In Russia non si riesce a togliere la servitù legata alla gleba (condizione di
dipendenza di un coltivatore che lo vincola alla terra su cui risiede) e in altre
parti del mondo.

Nomi di alcuni despoti illuminati: Carlo III di Spagna (1759-1788) (Carlo VII di
Napoli; 1734-1759) Caterina II di Russia, "Caterina la Grande" (1762-1796)
Giuseppe II d'Austria, Sacro Romano Imperatore (1765-1790) Napoleone I di
Francia (1804-1814/1815)

La rivoluzione industriale
La rivoluzione industriale determina una rivoluzione dal punto di vista sociale,
economico, politico e culturale dato che questo evento andrà a cambiare le
ideologie del popolo.

Ha come epicentro l’Inghilterra poiché qui si era venuto a creare terreno


fertile grazie al capitalismo agrario: infatti dal punto di vista agrario con
Elisabetta I, grandi pezzi di terra vengono lottizzati e privatizzati così facendo
pezzi di terra incolti venivano recintati e venduti —> i grandi proprietari
terrieri, dopo aver acquistato le terre, hanno fatto sì che il loro investimento
portasse dei frutti quindi da grandi latifondisti si sono via via nei corsi dei
secoli trasformati in imprenditori (hanno iniziato a far produrre i propri
possedimenti). Nel 1600 inoltre vi fu un aumento demografico, quindi una
crescita della popolazione, che incrementò di conseguenza le domande di lavoro
e dunque anche la crescita di produzione. Questo è il capitalismo agrario,
quale faceva diventare gli imprenditori “ricchi che producevano ricchezza”.

Qui si vanno a definire più termini dato l’affermarsi di nuovi titoli o cariche:
- Il capitalista è quel nobile che si sveste della sua carica nobiliare per
vestire la tonaca da imprenditore. Inoltre il capitalista nasce dalla fusione di
potere industriale e quello economico e finanziario (banche e industrie).
- Il capitale invece è l’insieme delle finanze e delle industrie.

Principali effetti della rivoluzione industriale:


- L’invenzione della macchina a vapore, creazione di James Watt
- La scoperta di nuovi fondi di energia ovvero il carbone, e l’utilizzo del ferro
in tutti quegli strumenti che fino a quel momento erano stati fatti col legno

- La meccanizzazione del lavoro (si è passati al lavoro manuale a quello con


le macchine). Di conseguenza i prezzi vengono ad abbassarsi perché è
aumentata la domanda, si produce di più. Con la meccanizzazione del
lavoro, i prezzi del prodotto si abbassano perché con l’aumento della
domanda la qualità è più bassa (diminuisce la qualità e aumenta la quantità,
si paga poco e si vende di più).
- Nelle campagne, con il capitalismo agrario e con la produzione
razionalizzata, viene razionalizzata anche l’agricoltura e le coltivazioni.
Viene sfruttato sempre di più il terreno.

Questo ha determinato le basi del processo di industrializzazione e del


capitalismo. Vengono a formarsi due nuove classi sociali: nobili diventati un
capitalisti/imprenditori e i vecchi contadini e i poveri artigiani senza lavoro
vengono soppiantati nella produzione industriale, quindi devono vendere la
propria forza lavoro e diventare operai e diventeranno i così chiamati proletari
poiché non possiedono altro che i propri figli.

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