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pasta fresca
fatta in casa
Metodi, ingredienti,
ricette
Natalia Piciocchi
La tua pasta fresca fatta in casa | Metodi,
ingredienti, ricette
Collana:
ISBN: 978-88-6895-004-0
INTRODUZIONE
Parte 1 - Le Basi
1. STORIA, CARATTERISTICHE E
QUALITÀ DELLA PASTA
Dalla produzione casalinga agli
impianti industriali
Le caratteristiche nutrizionali
I requisiti qualitativi della legge
italiana
Bibliografia
2. LE FARINE
Le fasi di lavorazione della farina
Farina di grano tenero
La semola di grano duro
La forza della farina
Non solo frumento
Il farro
Kamut
Il grano saraceno
Farina di castagne
Farina di riso
Bibliografia
3. L’UOVO NELLA
REALIZZAZIONE DELLA PASTA
FRESCA
L’uovo: composizione e
caratteristiche nutrizionali
L’uovo in commercio
Riconoscere l’uovo fresco
Conservazione
Bibliografia
4. LE ATTREZZATURE PER LA
PASTA FATTA IN CASA
Mattarelli e tagliapasta
Chitarra per pasta
Macchina per la pasta
Stendipasta
Macchina per gnocchi
Impastatrici
Setacci
Schiacciapatate
6. I FORMATI DI PASTA
I formati di pasta lunga
Fusilli al ferretto
Lasagne e cannelloni
Maccheroni alla chitarra
Maccaronara
Pici
Tagliolini – fettuccine – tagliatelle
– pappardelle
I formati di pasta corta
Cavatelli e orecchiette
Farfalle
Garganelli
Maltagliati
Trofie
I formati di pasta ripiena
Agnolotti - ravioli – tortelli
Caramelle
Tortellini – cappellacci
Triangoli e mezzelune
7. GLI GNOCCHI
Gnocchi di patate
Gnocchi ripieni
Gnocchi all’acqua
Gli gnocchi di pane
Gnocchi di semolino
Gnocchi soffiati
Gnocchi colorati
Gnocchi verdi
Gnocchi giallo arancio
Gnocchi rosa barbabietola
Gnocchi al nero di seppia
8. LE CRESPELLE
Ricetta base
Crespelle con farina di castagne
Crespelle alle erbe aromatiche
Crespelle al cacao
Crespelle alla cannella
Crespelle al pomodoro
Crespelle integrali
Crespelle gialle
Parte 2- Le ricette
GLOSSARIO
Introduzione
90 - 9 - 10,5 Biscotti
130
Il farro
Il farro appartiene al genere Triticum ed
è tra i frumenti più antichi coltivati
dall’uomo. È una pianta ad alto valore
biologico. Capace di adattarsi a suoli
poveri e siccitosi, e molto resistente al
freddo, è usato per la valorizzazione di
terreni marginali, dove altri cereali non
potrebbero crescere in modo ottimale.
Esistono tre specie differenti di farro,
coltivate a scopo alimentare:
• Triticum spelta o farro spelta o
farro maggiore;
• Triticum dicoccum o farro medio;
• Triticum monococcum o piccolo
farro.
Kamut
Come molti erroneamente pensano, la
parola Kamut non si riferisce al nome
del grano da cui si ricava la oramai
conosciutissima farina. In realtà Kamut è
un marchio registrato di proprietà
dell’azienda americana Kamut, con cui
viene commercializzata in tutto il mondo
la farina che deriva da una specifica
linea coltivata in purezza del Triticum
turgidum ssp.turanicum, una varietà di
grano detto anche Khorasan. Si tratta di
una linea coltivata con metodo
biologico, senza l’uso di fertilizzanti e
pesticidi, con elevati criteri di qualità e
per questo protetta da un vero e proprio
marchio registrato che ne garantisce
l’autenticità ai consumatori.
Quindi, chiunque può coltivare il
Khorasan, ma la farina che ne deriva non
può essere denominata Kamut.
La farina di grano Khorasan (Figura 2.8)
ha un ottimo contenuto in proteine,
minerali (soprattutto selenio) e vitamina
E.
In particolare, il Kamut ha un valore
energetico maggiore rispetto a quello
delle altre farine. Per queste sue
caratteristiche nutrizionali, che gli
conferiscono un alto valore di qualità, la
farina e i prodotti Kamut sono oggi tra
gli alimenti più di tendenza per
un’alimentazione genuina e salutare.
Figura 2.8 - Farina di grano Khorasan a
marchio Kamut.
Il grano saraceno
Il grano saraceno (Fagopyrum
escolentum) è una pianta erbacea
appartenente alla famiglia delle
Polygonaceae. Non è quindi un cereale,
come erroneamente potrebbe indicare il
nome comune di questa pianta.
Originario dell’Asia, il grano saraceno è
arrivato in Italia con i turchi ed oggi è
coltivato in Valtellina e nel Tirolo.
La farina di grano saraceno (Figura
2.10) è ottima dal punto di vista
nutrizionale, con un contenuto proteico
dal buon valore biologico per la
presenza di aminoacidi essenziali. È
inoltre ricca di sali minerali, in
particolare potassio ma anche ferro,
rame, zinco e fosforo, e contiene ottime
quantità di vitamine, soprattutto del
gruppo B. Il contenuto energetico per
100 g di prodotto è molto elevato,
superando le 340 Kcal.
La farina di grano saraceno è molto
utilizzata per la produzione della pasta,
tipici sono i pizzoccheri delle Valtellina.
Farina di riso
La farina di riso (Figura 2.12) si ottiene
dalla macinazione del riso bianco previa
rimozione della buccia esterna del
chicco.
È un’ottima fonte di carboidrati con un
discreto contenuto proteico, dal buon
valore biologico. È ricca di sali
minerali, in particolare potassio.
Segue:
• una sigla di due lettere che indica il
paese di provenienza, per esempio
IT per Italia;
• il codice ISTAT, di tre cifre, del
comune di appartenenza;
• una seconda sigla di due lettere che
indica il comune di provenienza
dell’allevamento;
• un secondo codice di tre cifre che
indica lo specifico allevamento.
Riconoscere l’uovo fresco
L’uovo è da considerarsi fresco solo
all’atto della deposizione. Da questo
momento in poi, le varie componenti
dell’uovo subiranno una serie di
alterazioni che ne determineranno un
invecchiamento più o meno rapido in
funzione della qualità di partenza e delle
condizioni di conservazione, soprattutto
per quanto riguarda la temperatura e
l’umidità dell’ambiente esterno. In
particolare, con il passare dei giorni
dalla deposizione, all’interno dell’uovo
vi è un passaggio dell’acqua
dall’albume al tuorlo che diventa via via
più piatto e largo. Inoltre, con
l’aumentare della temperatura si ha
un’evaporazione dell’acqua dall’interno
dell’uovo, attraverso i microscopici
pori del guscio, che porterà a una
diminuzione del peso iniziale e
all’aumento dell’altezza della camera
d’aria.
Queste premesse sono essenziali per
capire innanzi tutto come conservare nel
migliore dei modi l’uovo e anche per
imparare a riconosce la freschezza delle
uova in commercio. Un uovo è
commercialmente fresco quando all’atto
della separatura (apertura del guscio),
il tuorlo è in posizione centrale, alto e
ben delineato, senza macchie né grinze,
l’albume è limpido, chiaro e fluido e la
camera d’aria è quasi invisibile.
La freschezza delle uova può essere
anche saggiata ponendole in un
recipiente con acqua e sale: più l’uovo è
invecchiato più è probabile che risalga
in superficie per via della sua
diminuzione in peso; le uova fresche
andranno a depositarsi sul fondo.
Conservazione
All’atto dell’acquisto delle uova è bene
controllare sempre la data di scadenza
delle stesse, che deve essere la più
lontana possibile. Non acquistare e/o
conservare uova con guscio lesionato o
incrinato (Figura 3.3). Anche se la
conservazione è fatta in modo corretto,
la data di scadenza delle uova va
sempre rispettata. Le uova possono
essere conservate anche a temperatura
ambiente, ma è bene sapere che la durata
delle stesse sarà inferiore, al massimo
15 giorni, in estate anche molto meno.
In frigo, a +4 °C, le uova si conservano
anche per più di 20 giorni. Nella
conservazione delle uova è importante
evitare gli sbalzi di temperatura, infatti è
sancito nel Reg. CE 853/04 (All. III,
Sez. X, Cap. I), che “Le uova vanno
immagazzinate e trasportate alla
temperatura più adatta, preferibilmente
costante, per garantire una
conservazione ottimale delle loro
caratteristiche igieniche.”
Un’altra cosa di cui tenere conto per la
buona conservazione delle uova è che
esse assorbono facilmente gli odori
esterni, quindi è bene conservarle
all’interno del frigo nell’apposito
scomparto o nella loro confezione, in
modo da evitare il contatto con gli altri
alimenti. Il guscio delle uova è coperto
da una cuticola esterna che ha la
funzione di tappare i pori, così da
evitare l’ingresso dei germi e far
evaporare l’acqua. La cuticola va via
facilmente con il lavaggio, pertanto si
sconsiglia di lavare le uova.
Figura 3.3 - Uovo con guscio incrinato.
Bibliografia
Tecnologie Avicole, Ida Giavarini, Ed.
Edagricole.
Reg. CE 853 del 2004 – Norme
specifiche in materia di igiene per
prodotti di origine animale.
Reg. CE 2295 del 2003 – Norme di
commercializzazione applicabili alle
uova.
Capitolo 4
Le attrezzature
per la pasta fatta
in casa
Pasta verde
Per colorare la pasta di verde si
possono usare spinaci, borraggine,
ortiche e bietola. Le dosi sotto indicate
sono orientative: se volete una pasta più
verde allora aumentate la quantità delle
erbe inserite (Figura 5.18).
Figura 5.18 - Impasto verde agli spinaci.
Pasta verde con bietole o spinaci. Gli
spinaci (o le bietole) vanno sbollentati o
cotti al vapore, strizzati per bene e
passati al setaccio o tritati finemente. Le
dosi indicative sono 400 g di spinaci o
bietole fresche, 2 uova e 400 g di farina.
Pasta verde all’ortica. Sbollentate
brevemente 150 g di foglie di ortica in
acqua bollente salata; raffreddatele sotto
il getto di acqua fredda e tritatele
finemente. Impastate la purea di ortica
con 300 g di farina e 3 uova.
Pasta verde con borraggine.
Sbollentate brevemente 100 g di
borraggine fresca in acqua bollente
salata; scolatela, passatela sotto il getto
di acqua fredda e tritatela finemente.
Impastate con 300 g di farina e 2 uova.
Pasta verde alle erbe aromatiche.
Tritate finemente le erbe aromatiche
scelte e aggiungetele all’impasto base
della pasta all’uovo, calcolando 1
cucchiaio di erbette tritate ogni 100 g di
farina.
Pasta giallo/arancio
Come per la pasta verde, anche in
questo caso le dosi sono puramente
indicative, dipendendo principalmente
da come vengono cotte le verdure e da
quanta acqua contengono ancora. La
cottura al forno permette agli ortaggi di
perdere gran parte della loro acqua.
Pasta giallo/arancio alla zucca.
Cuocete la zucca al forno e passatela al
passaverdura. Impastate 200 g di purea
di zucca con 200 g di farina e 1 uovo.
Pasta giallo/arancio alla carota.
Cuocete le carote al vapore e passatele
al passaverdura. Impastate 1 cucchiaio
di purea di carote ogni 100 g di farina.
Pasta gialla allo zafferano. Le dosi
indicative sono una bustina (0,100 g) di
zafferano per 200 g di farina e 2 uova;
per un colore più intenso e un sapore più
forte della pasta potrete raddoppiare la
quantità di zafferano (Figura 5.19).
Figura 5.19 - Tagliatelle allo zafferano.
Pasta rosa al pomodoro
Addizionare all’impasto base un
cucchiaio di concentrato di pomodoro
ogni 100 g di farina. A questo impasto
potrete addizionare anche 1 cucchiaio di
erbette aromatiche.
Fusilli al ferretto
Tipici della tradizione culinaria di molte
zone d’Italia, i fusilli al ferretto sono
porzioni di pasta arricciate con un ferro
da calza.
Lasagne e cannelloni
Questo formato di pasta viene di solito
utilizzato per la realizzazione di ricette
da forno. L’impasto base può essere
preparato con differenti tipi di farine o
colorato come descritto nel capitolo
precedente.
Una volta stesa la sfoglia, in forma
rettangolare, questa va tagliata con un
coltello a lama liscia in strisce larghe e
lunghe. Le dimensioni possono variare
in funzione del gusto personale;
orientativamente si può farle lunghe 15
cm e larghe 8 cm (Figura 6.4). C’è chi
preferisce fare lasagne in sfoglie grandi
che coprono completamente il tegame in
cui verranno assemblate per la cottura al
forno o ancora per farne dei rotoli di
pasta ripieni, avvolti in canovacci puliti
e cotti in acqua bollente per 1 ora circa,
quindi tagliati a fette larghe 3 cm e
passati a gratinare al forno, con burro e
Parmigiano o altro condimento come
ragù di carne.
Le sfoglie di lasagne, confezionate come
sopra descritto, devono essere cotte
brevemente in acqua bollente salata e
poste ad asciugare su un telo di cotone
pulito. Si procede poi a preparare la
ricetta, alternando gli strati di lasagne
cotte al condimento scelto direttamente
in una pirofila da forno.
Per la realizzazione dei cannelloni si
procede a disporre il ripieno scelto
sulla sfoglia cotta, che va poi arrotolata
e messa nella teglia da forno, quindi
condita a piacere.
Maccaronara
La maccaronara è un formato di pasta
tipico della Campania, in particolare
dell’Alta Irpinia, molto simile a una
tagliatella, ma di forma quadrangolare e
piuttosto spessa. Per la sua realizzazione
si impasta farina di semola di grano
duro con acqua fredda. Si stendono
piccole porzioni di pasta a un’altezza di
1/2 cm con un mattarello liscio, quindi
si procede all’intaglio con l’apposito
mattarello rigato (Figure 6.5 e 6.6). La
maccaronara viene tradizionalmente
condita con ragù di carne.
Figura 6.5 - Per fare la maccaronara la pasta
riposata va tagliata in piccole porzioni, stesa
con il mattarello liscio, quindi intagliata con
il mattarello rigato.
Figura 6.6 - L’intaglio della maccaronara con
il mattarello rigato; il mattarello mostrato in
questa foto ha una larghezza di taglio di 7 mm.
Pici
I pici sono un formato di pasta lunga,
tipico della Toscana; simili agli
spaghetti, sono impastati con sola farina
di grano tenero e acqua. Per la
realizzazione dell’impasto si seguono le
regole descritte nel capitolo precedente
per la produzione della pasta senza
uova. L’impasto va diviso in piccole
porzioni che si allungano con il
mattarello, sul piano di lavoro
leggermente infarinato, in sfoglie
rotonde spesse 2 cm; da queste si
tagliano delle strisce di pasta che vanno
poi arrotolate sul piano di lavoro,
rollando con i palmi delle mani, come
descritto per i fusilli al ferretto, per
allungarle e ottenere degli spaghettoni,
appunto i pici (Figura 6.7).
Figura 6.7 - I pici.
Cavatelli e orecchiette
Tipici formati di pasta del Sud Italia,
realizzati con un impasto senza uova di
farina di semola di grano duro o con una
miscela di farina di semola di grano
duro e farina di grano tenero in
proporzione 1:1.
L’impasto preparato viene allungato in
una porzione cilindrica abbastanza
spessa, circa 1 cm (Figure 6.14 e 6.15).
Per le orecchiette si tagliano tanti
tocchetti lunghi 1-2 cm che si
appiattiscono con un coltello a lama
liscia e si incavano leggermente con le
dita per dare loro la forma (Figure 6.16
e 6.17). Per i cavatelli si tagliano tanti
tocchetti lunghi 2-3 cm che sono poi
incavati con le dita (Figura 6.18).
Farfalle
Questa pasta, di facilissima
realizzazione, prende il nome dalla
tipica forma a farfalla data all’impasto.
Per la realizzazione delle farfalle si
possono utilizzare varie tipologie di
farine, da sole o miscelate tra loro.
L’uovo può rientrare o meno
nell’impasto preparato.
Per il confezionamento si procede a
stendere l’impasto in una sfoglia di 2-3
mm e a tagliare con un coltello a lama
liscia dei rettangoli di grandezza
variabile. Per dare una forma più
gradevole alla pasta, i lati corti del
rettangolo possono essere rifiniti con
una rotella dentellata. Si procede a
chiudere la farfalla pizzicando al centro
i rettangolini di pasta con le dita (Figura
6.19).
Maltagliati
I maltagliati altro non sono che dei
ritagli di pasta fresca all’uovo di forma
irregolare. In genere si confezionano
proprio dagli avanzi di pasta usata per
la realizzazione di altri formati. Possono
essere conditi in vario modo, ma
trovano largo impiego nelle zuppe e
minestre.
Per la loro realizzazione si procede a
stendere la pasta in una sfoglia sottile e
a tagliare dei pezzi di forma più o meno
regolare con un coltello a lama liscia o
con un rotella dentellata (Figura 6.22).
Trofie
Le trofie sono un tipo di pasta originario
della Liguria, piuttosto piccolo, di forma
allungata e arricciata. L’impasto di base
per la realizzazione di questo formato è
con farina di semola di grano duro, che
può essere anche miscelata a farina
bianca e acqua. Il confezionamento delle
trofie è piuttosto lento e laborioso, ma
non difficile: si prelevano piccole
porzioni di impasto che si arricciano
rollando la pasta con il mignolo sul
tavolo di lavoro, da un’estremità
all’altra (Figura 6.23).
Figura 6.23 – Il confezionamento delle
trofie.
I formati di pasta ripiena
La pasta ripiena fa parte della tradizione
gastronomica del nostro Paese da
moltissimo tempo, con tante varianti
regionali nella forma e nella
denominazione. Diffusa soprattutto al
nord, con ricette tipiche legate alle
tradizioni e agli usi locali, in particolare
per quanto riguarda i ripieni, questa
pasta trova largo impiego in tutta Italia,
cucinata principalmente la domenica e
nei periodi di festa.
Figura 6.24 – Formati di pasta ripiena.
Il ripieno usato può essere di carne o di
magro ovvero di pesce, di verdure e/o
di formaggio. Comunque avvenga la
cottura di verdure, carni e pesce (al
vapore, per sbollentatura, in brodo, al
forno), questi ingredienti vanno tritati e
amalgamati ad altri componenti che
fanno da legante come uovo, formaggio
grattugiato, aromi e spezie varie.
Per quanto riguarda l’impasto base per
la realizzazione delle paste ripiene,
questo varia in funzione della farcitura
preparata. Per i ripieni di carne la pasta
potrà essere la stessa realizzata per gli
altri formati, quindi si calcola 1 uovo
ogni 100 g di farina. Per i ripieni di
magro (verdure, pesce e formaggi), è
preferibile preparare una pasta più
morbida utilizzando un minor numero di
uova, in genere 1 uovo ogni 170 g di
farina con l’aggiunta di un po’ di acqua
fredda. Anche questi impasti di base
possono essere colorati come indicato
per la pasta all’uovo nel capitolo
precedente.
La pasta che accoglierà il ripieno, che
sia di magro o di carne, dovrà essere
stesa in una sfoglia molto sottile, di 1-2
mm di spessore. Il lavoro può essere
fatto faticosamente a mano o, senza
troppi sforzi, con la macchina per tirare
le sfoglie.
Per il confezionamento delle paste
ripiene si può procedere completamente
a mano, con l’ausilio di tagliaravioli e
ravioliere, oppure con l’uso delle
moderne macchine per la pasta munite di
accessori per l’intaglio e il
confezionamento dei ravioli (Figura
6.25).
Le paste ripiene possono essere cotte in
brodo, condite con ragù di carne o
saltate in padella con burro, salvia,
rosmarino e tutte le spezie che preferite.
Figura 6.25 – Ravioli confezionati con
tagliaravioli rotondo.
Caramelle
Questo formato di pasta, anch’esso
tipico dell’Emilia Romagna, si realizza
tagliando la pasta all’uovo stesa in una
sfoglia sottile in rettangoli; si posiziona
poi il ripieno e si chiude portando i due
lati lunghi al centro della pasta,
premendo bene; si dà quindi la forma
alla caramella stringendo leggermente le
due estremità.
Tortellini – cappellacci
I tortellini e i cappellacci vengono
preparati soprattutto al nord, in
particolare in Emilia Romagna. Si tratta
di due formati di pasta ripiena simili tra
di loro. Differiscono principalmente per
la dimensione, più piccoli i primi.
Per la loro realizzazione si stende la
pasta fresca all’uovo in una sfoglia
molto sottile, poi si ritagliano, con un
coltello a lama liscia, dei quadrati che
sono di circa 3 cm di lato per i tortellini
e 7 cm per i cappellacci (4 per i
cappelletti); si distribuisce il ripieno, si
ripiega la pasta a formare dei triangoli
che vanno ben sigillati, quindi si
ripiegano i bordi unendoli tra loro,
terminando con le estremità appuntite
(Figura 6.29).
I tortellini e i cappellacci si cuociono
abitualmente in brodo di carne o brodo
vegetale.
Figura 6.29 – Cappellacci.
Triangoli e mezzelune
Questi formati altro non sono che dei
ravioli ritagliati in forme diverse.
Per i triangoli si procede a tagliare la
pasta in pezzi quadrati di dimensioni
variabili, quindi si dispone il ripieno
preparato e si ripiegano i bordi
chiudendo bene (Figura 6.30).
Per le mezzelune si dispone il ripieno in
mucchietti distanziati sulla pasta stesa,
quindi si ripiega la pasta e si taglia con
una rotella dentata o con l’uso di un
tagliaravioli (Figure 6.31 e 6.32).
Gnocchi verdi
È possibile conferire questo colore agli
gnocchi utilizzando 350 g di spinaci o
bietole lessate, oltre a un tuorlo d’uovo,
da aggiungere all’impasto base degli
gnocchi con le patate.
Bietole e spinaci devono essere lessati,
tritati e ben strizzati dall’acqua di
cottura prima di essere utilizzati
nell’impasto.
Crespelle al cacao
Mescolare alla farina della ricetta base
3 cucchiai di cacao amaro e setacciare
sul composto di uova, latte e burro.
Crespelle alla cannella
Mescolare alla farina della ricetta base
2 cucchiai di cannella in polvere e
setacciare sul composto di uova, latte e
burro.
Crespelle al pomodoro
Aggiungere alla ricetta base 4 cucchiai
di triplo concentrato di pomodoro.
Crespelle integrali
Sostituire metà della farina di grano
tenero della ricetta base con altrettanta
farina integrale.
Crespelle gialle
Aggiungere alla ricetta base due bustine
di zafferano.
Preparazioni di base
Per evitare inutili ripetizioni, nelle
ricette sono riportate solo le quantità di
pasta fresca occorrenti dosate per 4
persone. Le preparazioni di base dei
singoli impasti sono descritte
dettagliatamente nei capitoli precedenti,
fatta eccezione per impasti particolari
dove le quantità occorrenti e le
spiegazioni sono descritte in ogni
singola ricetta.
Livelli di difficoltà
Per ogni ricetta è espresso il livello di
difficoltà: facile, medio, difficile.
Attrezzatura
L’attrezzatura indicata in ogni ricetta è
quella necessaria alla preparazione dei
condimenti e alla cottura della pasta.
L’attrezzatura occorrente per la
lavorazione della pasta è descritta
dettagliatamente nel Capitolo 4.
Variante
Dove non vengono riportate, le dosi
delle varianti sono quelle indicate nella
ricetta principale.
Capitolo 9
Primi piatti di
pasta lunga
Variante
Nella sua versione originale, questo
piatto si prepara con dei semplici
tagliolini all’uovo, con o senza
l’aggiunta della besciamella. In questo
caso, si possono aggiungere agli altri
ingredienti 150 g di prosciutto cotto
tagliato a cubetti e 400 g di zucca in
pezzi, cotta in padella con olio, cipolla
tritata e mezzo bicchiere di brodo
vegetale.
Curiosità
La scamorza passita è un formaggio a
stagionatura breve (circa 10-15 giorni)
a pasta filata, prodotto a partire da latte
intero crudo di vacca. Di colore
biancastro, tendente al giallo
paglierino, la scamorza passita
presenta il gusto tipico del latte fresco.
La si può trovare in vari tagli (in
genere 200-250 g) e forme, tra cui la
più comune è quella a sacco, legata con
uno spago in plastica che serve ad
appenderla durante la breve
stagionatura.
Fettuccine con peperoni
essiccati
Ingredienti per 4 Difficoltà Facile
persone Preparazione 15
280 g di minuti
fettuccine fresche Cottura 10
20 peperoni minuti
secchi dolci
4 uova Attrezzatura
8 alici sott’olio Casseruola per la
Una decina di cottura della
olive nere pasta
40 g di pecorino Scolapasta
grattugiato Forbici per
4 cucchiai di olio alimenti
extravergine di Scodella piccola
oliva Saltapasta
Sale Tagliere
Variante
Spellare e fare a pezzi piccoli due
salsicce fresche piccanti e passarle in
padella con l’olio extravergine di
oliva, i peperoni e una decina di
pomodori pachino. Cuocere per una
decina di minuti e condire la pasta.
Curiosità
I peperoni essiccati si trovano come
specialità tipiche di alcune zone
italiane. I peperoni sono raccolti una
volta giunti a completa maturazione e il
loro robusto picciolo è infilato in fili
di spago che formano delle serte, che
vengono lasciate essiccare al sole. Una
volta essiccate, le serte di peperoni
sono conservate in luoghi asciutti e ben
areati. Rinomati sono i peperoni IGP di
Senise.
Fusilli di semola al
tegamino
Ingredienti per 4 Difficoltà Media
persone Preparazione 40
500 g di fusilli di minuti
semola Cottura 8 minuti
300 g di + 15-20 minuti
macinato di nel forno
vitello
250 g di Attrezzatura
scamorza passita Casseruola per la
100 g di preparazione del
parmigiano ragù
grattugiato Casseruola per la
1 l di passata di cottura della
pomodoro pasta
4 cucchiai di olio Scolapasta
extravergine di Tagliere
oliva 4 tegamini di
1 carota coccio
1 cipolla
1 costa di sedano
Qualche foglia di
basilico fresco
Pepe
Sale
Variante
Pulire e tagliare a fette 250 g di
porcini, asciugarli in un tegame dal
bordo alto senza condimento, quindi
aggiungere 4 cucchiai di olio
extravergine di oliva e 2 spicchi
d’aglio puliti. Soffriggere i funghi per
alcuni minuti, poi aggiungere 4 salsicce
spellate e sbriciolate in pezzi
grossolani. Trascorsi 5-6 minuti,
versare la passata di pomodoro e fare
cuocere lentamente. Scolare i fusilli e
condirli con il ragù, e 200 g di provola
affumicata grattugiata.
Curiosità
I tegami in coccio sono pentole fatte di
terracotta usate per cotture lente sia su
fiamma che al forno. Oltre a mantenere
intatto il sapore dei cibi, il coccio può
essere usato per la cottura nel forno a
legna o in camino. i cocci, Inoltre, i
tegami in coccio possono essere portati
direttamente a tavola, perché belli e
caratteristici. Appena acquistati, i
tegami in coccio vanno immersi in
acqua fredda per una notte, quindi
devono essere strofinati con l’aglio e
successivamente lavati. In questo
modo, saranno temprati al calore e
avranno quindi una maggiore
resistenza.
Lasagne con melanzane,
barbabietola e mozzarella di
bufala
Ingredienti per 4 Difficoltà Media
persone Preparazione 1
300 g di lasagne ora e 30 minuti
fresche Cottura 20
300 g di minuti nel forno
melanzane
150 g di Attrezzatura
barbabietola Casseruola per la
rossa cottura della
250 g di pasta
mozzarella di Scolapasta
bufala campana Mestolo forato
500 ml di sugo di Padella
pomodoro Tagliere
50 g di Pirofila da forno
parmigiano
grattugiato
Olio di semi per
friggere
Una manciata di
sale grosso
Sale
Variante
Saltare in 4 cucchiai di olio d’oliva
300 g di zucchine tagliate a stiletto e
1/2 scalogno tritato. Comporre le
lasagne alternando alle barbabietole
250 g di scamorza passita fatta a fette e
150 g di prosciutto cotto o di
mortadella a cubetti piccoli.
Curiosità
La mozzarella di bufala campana è un
prodotto caseario, ottenuto a partire dal
latte di bufala, molto noto e apprezzato
in tutto il mondo per il suo sapore
caratteristico. Una mozzarella di bufala
di qualità deve presentare una
superficie liscia e lucente, con una
crosta sottilissima e priva di rugosità.
Le creste eventualmente presenti sulla
superficie indicano il distacco manuale
della mozzarella, avvenuto durante la
lavorazione. La consistenza del
prodotto deve essere elastica,
soprattutto entro le prime 10 ore dalla
lavorazione, e, al taglio, tipica è la
fuoriuscita di un liquido simile al latte.
Lasagne con ortaggi e
funghi porcini
Ingredienti per 4 Difficoltà Media
persone Preparazione 1
300 g di lasagne ora
fresche Cottura 15
2 zucchine minuti nel forno
200 g di pisellini
400 g di funghi Attrezzatura
porcini Casseruola per la
500 l di cottura della
besciamella pasta
Brodo vegetale Mestolo forato
quanto basta Piccola padella
2 spicchi di aglio Saltapasta
1/2 cipolla Tagliere
50 g di formaggio Pirofila da forno
grattugiato
4 cucchiai di olio
extravergine di
oliva
8 foglie di salvia
Prezzemolo
Sale
Pepe
Variante
Tagliare a fette non troppo sottili 200 g
di provola affumicata. Preparare un
mix di erbe aromatiche tritando salvia,
rosmarino e maggiorana. Saltarle in
padella con 3 cucchiai di olio
extravergine di oliva, il trito di cipolla,
300 g di zucca tagliata a cubetti piccoli
e 150 g di speck ridotto a listarelle;
cuocere il tutto finché la zucca sarà
diventata tenera, aggiungendo
all’occorrenza mezzo bicchiere di
acqua calda. Disporre gli strati di
lasagna alternando uno strato di
provola affumicata, erbe aromatiche e
zucca con lo speck, e uno strato di
funghi e besciamella.
Curiosità
Il porcino (Boletus edulis) è un fungo
commestibile che cresce nei
sottoboschi nel periodo che va
dall’inizio dell’estate al tardo autunno.
Presenta un grosso cappello di colore
marrone più o meno scuro e un grosso
gambo di colore bianco o nocciola. Il
suo profumo è particolarmente forte e
caratteristico il che lo rende molto
ricercato e apprezzato come
ingrediente in cucina. In commercio, lo
si trova facilmente come prodotto
surgelato.
Lasagne tricolore
vegetariane
Ingredienti per 4 Difficoltà Media
persone Preparazione 1
100g di pasta ora e 20 minuti
fresca all’uovo Cottura 4 minuti
100g di pasta + 20 minuti nel
fresca verde agli forno
spinaci
100g di pasta Attrezzatura
fresca rossa al Casseruola per la
pomodoro cottura della
1 zucchina pasta
1 peperone rosso Mestolo forato
1 peperone giallo Padella
2 melanzane Tagliere
500 g di Pirofila da forno
radicchio rosso
Formaggio
pecorino
2 spicchi di aglio
5 cucchiai di olio
extravergine di
oliva
40 g di burro
Maggiorana
Sale
Pepe
Stendere la pasta fresca all’uovo in una
sfoglia non troppo sottile e lasciarla
asciugare per alcuni minuti, quindi
confezionare le lasagne in rettangoli di
dimensioni 9 x 18 cm.
Lavare e asciugare tutte verdure.
Tagliare i peperoni in grosse listarelle e
la zucchina, e le melanzane a tocchetti.
Dividere il radicchio in foglie,
eliminando quelle esterne più dure,
lavarle una a una, scrollandole
dall’acqua in eccesso, e tagliarle,
privandole della parte bianca più dura.
In una capiente padella antiaderente,
disporre gli spicchi di aglio puliti, l’olio
e i peperoni. Cuocere per circa 5 minuti
a fiamma moderata, quindi aggiungere i
dadini di melanzane e zucchine. Salare e
proseguire la cottura fino a che le
verdure diventano morbide. Negli ultimi
5 minuti di cottura, aggiungere il
radicchio, il pepe e la maggiorana.
Aggiustare di sale, se serve.
In abbondante acqua salata, cuocere le
lasagne procedendo prima con quelle
bianche all’uovo, poi con quelle verdi e,
infine, con quelle rosse. Scolarle man
mano con un mestolo forato e disporle
ad asciugare su un telo di cotone.
Comporre le lasagne. Pennellare un
pirofila da forno con burro fuso e
disporvi un primo strato di lasagne
rosse, quindi metà del condimento alle
verdure e il pecorino grattugiato a
scaglie; proseguire con lo strato bianco,
il rimanente condimento e altro pecorino
a scaglie, aggiungendo anche un mestolo
dell’acqua di cottura della pasta;
terminare con le lasagne verdi, il
pecorino e cospargere di burro fuso.
Coprire con carta alluminio e infornare
a 180 °C per circa 20 minuti.
Variante
Appassire uno scalogno tritato in 3
cucchiai di olio d’oliva, poi versarvi
500 g di polpa di pomodoro e cuocere
per 7-8 minuti. Comporre le lasagne
alternando alle verdure il sugo di
pomodoro e 150 g di salsiccia secca a
pezzi.
Curiosità
Il radicchio rosso è una pianta autunno-
vernina con foglie lunghe e croccanti,
di colore rosso intenso con striature
bianche e dal sapore piuttosto
amarognolo (in particolare la varietà
precoce commercializzata a inizio
autunno). Molto usato in cucina, sia
nelle insalate che per condire i primi
piatti, il radicchio rosso oltre a dare
una nota di sapore caratteristica alle
pietanze è anche un’importante fonte di
minerali e vitamine.
Maccaronara con involtini
al sugo
Ingredienti per 4 Per la
persone guarnizione
350 g di Pecorino a
maccaronara scaglie
1 l di passata di Qualche foglia di
pomodoro basilico
4 fettine di carne Difficoltà Media
di vitello Preparazione 1
4 fette di pancetta ora e 30 minuti
tonda Cottura 7 minuti
1/2 bicchiere di
vino bianco Attrezzatura
40 g di pecorino Batticarne
grattugiato Casseruola per la
2 cucchiai di olio preparazione del
extravergine di ragù
oliva Casseruola per la
2 spicchi d’aglio cottura della
1 cipolla pasta
Prezzemolo Scolapasta
Basilico fresco
Pepe
Sale
Variante
Lavare e tagliare a fette 300 g di funghi
porcini. Asciugarli in un tegame dai
bordi alti senza condimento, poi
aggiungere 4 cucchiai di olio
extravergine di oliva e 2 spicchi di
aglio. Salare, pepare e fare cuocere per
7 minuti circa. Aggiungere la passata di
pomodoro e cuocere ancora per 25
minuti. Condire la pasta con il sughetto
di funghi.
Curiosità
Gli involtini di carne, chiamati
“braciole” nel Sud Italia, sono un
secondo gustoso e prelibato, preparato
in genere con carne di vitello, di cui
viene utilizzata la fesa, lo scamone, la
spalla o la noce dell’animale. Il taglio
della fetta deve essere piuttosto sottile
e la carne va sempre battuta per
appiattire le fibre muscolari. Il ripieno
classico prevede solo aglio e
prezzemolo tritati, formaggio
grattugiato, sale e pepe, ma possono
essere usati anche altri ingredienti a
piacere per insaporirli.
Maccheroni alla chitarra
con fagiolini, ceci e cozze
Ingredienti per 4 Difficoltà Media
persone Preparazione 40
250 g di minuti
maccheroni alla Cottura 7 minuti
chitarra
300 g di fagiolini Attrezzatura
1 kg di cozze Casseruola per la
120 g di ceci cottura della
lessati pasta
2 spicchi di aglio Scolapasta
2 cucchiai di olio Mestolo forato
extravergine di Padella con
oliva coperchio
Prezzemolo Saltapasta
Pepe Tagliere
Sale
Variante
In questa ricetta, le cozze possono
essere sostituite con 150 g di pancetta
tesa. Appassire una piccola cipolla
tritata nell’olio extravergine di oliva,
saltarvi la pancetta tagliata a listarelle,
aggiungendo 400 g di pomodorini
pachino. Lasciare cuocere per una
decina di minuti, quindi addizionare i
ceci lessati. Insaporire la pasta alla
chitarra e i fagiolini nel sughetto.
Curiosità
I ceci sono semi commestibili
appartenenti al cece (Cicer arietinum),
una pianta erbacea della famiglia delle
fabacee. I ceci sono legumi molto
importanti nell’alimentazione umana
perché ricchi di proteine. In
commercio, si trovano ceci in scatola
già cotti e pronti all’uso e ceci secchi
che vanno messi in ammollo 12 ore
prima, o come indicato sulla
confezione, e cotti in una pentola di
acqua fredda per 3 o 4 ore dal bollore.
Pappardelle con crema di
zucca, pancetta e asparagi
selvatici
Ingredienti per 4 Difficoltà Facile
persone Preparazione 35
300 g di minuti
pappardelle Cottura 8 minuti
fresche
100 g di pancetta Attrezzatura
tesa Casseruola per la
600g di zucca cottura della
200 g di asparagi pasta
selvatici Scolapasta
2 porri Padella
4 cucchiai di olio Saltapasta
extravergine di Tagliere
oliva Frullatore a
Sale immersione
Variante
Confezionare delle pappardelle alla
zucca e condirle con sugo di pomodoro
fresco, preparato saltando in 2 cucchiai
di olio extravergine di oliva 1/2
scalogno tritato e 300 g di passata di
pomodoro. Condire la pasta alla zucca
nel sughetto preparato e servirla con la
pancetta e gli asparagi tenuti in caldo.
Curiosità
L’asparago selvatico è una pianta che
appartiene alla famiglia delle liliacee,
che cresce spontanea nei luoghi incolti
dell’aria mediterranea. In cucina, si
consumano le parti tenere della pianta,
i turioni, che vanno raccolti prima che
il fusto diventi legnoso.
Pappardelle ricce al farro
con sugo di noci e rosmarino
Ingredienti per 4 Difficoltà Media
persone Preparazione 20
220 g di minuti
pappardelle ricce Cottura 8 minuti
al farro
100 g di noci Attrezzatura
sgusciate Casseruola per la
200 ml di panna cottura della
da cucina pasta
50 g di formaggio Scolapasta
grattugiato Saltapasta
50 g di funghi Tagliere
secchi Mixer per
40 g di pancetta alimenti
tonda a fette
100 ml + 1
cucchiaio di olio
extravergine di
oliva
3 spicchi d’aglio
Rosmarino
Sale
Variante
Tagliare a tocchetti piccoli 130 g di
gorgonzola dolce e lavorarlo con un
mestolo di legno per farne una crema.
Appassire la cipolla con gli aghi di
rosmarino, aggiungere il gorgonzola e
la panna da cucina. Scolare la pasta al
farro e saltarla nel sughetto preparato,
aggiungendo le noci tritate finemente.
Curiosità
La noce è il frutto secco dell’albero
del noce (Junglas regia L.) ed è
costituita da due gherigli racchiusi in
un endocarpo, composto a sua volta da
due valve legnose. La noce è avvolta in
un esocarpo verde, chiamato mallo, che
a maturazione diventa nero e aprendosi
libera il frutto tra settembre e ottobre.
In cucina la noce è molto utilizzata
nella preparazione di dolci ma anche
per dare un sapore deciso ai primi
piatti.
Tagliatelle al cacao con
nduja calabrese
Ingredienti per 4 Difficoltà Facile
persone Preparazione 15
300 g di minuti
tagliatelle al Cottura 10
cacao minuti
250 g di nduja
calabrese Attrezzatura
200 ml di panna Casseruola per la
da cucina cottura della
100 g di zucchine pasta
1 cucchiaio di Scolapasta
olio extravergine Saltapasta
di oliva Tagliere
1 noce di burro
Sale
Variante
Sostituire l’nduja con un sughetto
preparato con 150 g di passata di
pomodoro in cui è stato stemperato del
peperoncino fresco piccante tritato.
Saltare la pasta nel sughetto,
aggiungendo 200 ml di panna da
cucina.
Curiosità
L’nduja è un tipico salame a pasta
molle dal sapore particolarmente
piccante prodotto in Calabria con carne
di maiale e peperoncino rosso. È
ottima spalmata su crostini di pane, ma
viene anche usata per insaporire paste,
sughi e carni.
Tagliatelle al nero di seppia,
cozze e verza
Ingredienti per 4 Difficoltà Media
persone Preparazione 30
320 g di pasta minuti
all’uovo al nero Cottura 7 minuti
di seppia
1 kg di cozze Attrezzatura
200 g di verza Casseruola per la
200 g di cottura della
pomodori pelati pasta
4 cucchiai di olio Scolapasta
extravergine di Tegame dai bordi
oliva alti con
1 spicchio coperchio
d’aglio Padella capiente
Peperoncino con coperchio
Sale Tagliere
Variante
Pulire e tagliare a piccoli pezzi 300 g
di seppioline. Appassire uno scalogno
tritato in 4 cucchiai di olio
extravergine di oliva, quindi
aggiungere le seppioline e rosolarle
per qualche minuto. Aggiungere 150 g
di pisellini freschi lessati e un po’ di
acqua calda e cuocere ancora 7 minuti.
Salare e pepare. Cuocere la pasta al
nero di seppia e condirla con il
sughetto di pesce e pisellini.
Curiosità
Il cavolo verza (Brassica oleracea,
var. Sabauda) è un ortaggio molto
coltivato e commercializzato in Italia.
La verza si presenta come una grosso
cespo compatto, con foglie grinzose
verde scuro all’esterno, tendenti al
giallo bianco verso l’interno. Sul
mercato si trovano la varietà estiva e
quella invernale. Molto usata in cucina,
in particolare per zuppe e minestre, il
cavolo verza è una miniera di minerali
e vitamine, con ottime proprietà
salutistiche.
Tagliatelle al ragù di
cinghiale
Ingredienti per 4 Difficoltà Media
persone Preparazione 3
320 g di ore + 12 ore per
tagliatelle la marinatura in
all’uovo frigo
700 g di carne di Cottura 7 minuti
cinghiale
100 g di pancetta Attrezzatura
tesa Capiente
2 l di vino rosso scodella per la
1 l di passata di marinatura della
pomodoro carne
5 cucchiai di olio Casseruola per la
extravergine di preparazione del
oliva ragù
2 cipolle Casseruola per la
2 carote cottura della
2 coste di sedano pasta
Alloro Scolapasta
Rosmarino Tagliere
Salvia Mixer per
Pepe in grani alimenti
Sale
Variante
Pulire e saltare in padella, con 2
cucchiai di olio e uno spicchio di
aglio, 200 g di funghi porcini. Salare e
pepare. Aggiungere i funghi alla carne
di cinghiale, rosolarla con gli odori.
Servire con scaglie di tartufo nero.
Curiosità
Il cinghiale (Sus scrofa) è un
mammifero appartenente alla famiglia
dei suidi (a cui appartiene anche il
maiale domestico). Oltre a vivere allo
stato selvatico, il cinghiale viene anche
allevato allo stato semibrado, in
particolare all’interno di agriturismi.
La sua carne, molto apprezzata, si
presenta di colore molto scuro,
piuttosto dura e dal sapore intenso. Lo
scopo della marinatura con il vino e gli
odori è proprio quello di rendere le
fibre muscolari più tenere e far perdere
alla carne parte del suo sapore
“selvatico”, senza privarla del gusto
intenso.
Tagliatelle al ragù di zucca e
salamella
Ingredienti per 4 Difficoltà Facile
persone Preparazione 25
300 g di minuti
tagliatelle Cottura 8 minuti
fresche
350 g di Attrezzatura
salamelle Casseruola per la
250g di zucca cottura della
pulita pasta
1 porro grande Scolapasta
200 g di polpa di Saltapasta
pomodoro Tagliere
4 cucchiai di olio
extravergine di
oliva
Rosmarino fresco
o essiccato
Pepe in grani
Sale
Variante
Per dare un sapore deciso al piatto, si
possono aggiungere dei funghi porcini
alla ricetta. In questo caso, ridurre in
pezzi i funghi, lavarli e farli asciugare
in padella, quindi aggiungere 1
spicchio d’aglio e 2 cucchiai di olio,
fare cuocere per circa 7-8 minuti,
quindi salare. I funghi cotti si
aggiungono alla preparazione, dopo
aver ultimato la cottura della
salamella.
Curiosità
La salamella è un insaccato fresco,
fatto esclusivamente di carne suina
selezionata. La carne, pancetta e spalla
dell’animale, viene privata della
cotenna, tritata grossolanamente e
insaporita con sale, aromi e spezie,
quindi impastata, a mano o con
impastatrici, insaccata nei budelli e
legata a mano. Prodotta nel Nord Italia,
deve essere consumata esclusivamente
previa cottura.
Tagliatelle allo zafferano
con trota salmonata e
bacche rosa
Ingredienti per 4 Difficoltà Media
persone Preparazione 40
250 g di pasta minuti
allo zafferano Cottura 10
2 trote salmonate minuti
di 500 g ciascuna
Prezzemolo Attrezzatura
Bacche rosa in Pentola per la
grani cottura al vapore
6 cucchiai di olio Casseruola per la
extravergine di cottura della
oliva pasta
50 g di burro Scolapasta
Sale Padellino
Saltapasta
Variante
La ricetta può essere arricchita
aggiungendo 4 cucchiai di panna da
cucina oppure 5-6 pomodorini pachino.
In questo caso, appassire 1/2 cipolla
tritata nell’olio extravergine di oliva,
aggiungere i pomodorini tagliati a metà
e cuocere per alcuni minuti. Saltare la
pasta allo zafferano nel sughetto,
aggiungendo il prezzemolo e la trota
salmonata.
Curiosità
La trota salmonata è così chiamata per
il caratteristico colore rosato della
carne che ricorda quello del salmone.
Negli ultimi mesi di allevamento, le
trote destinate al consumo come trote
salmonate sono sottoposte a un
particolare regime di alimentazione che
consiste nel somministrare mangimi
ricchi di carotenoidi, che conferiscono
alle carni il colore rosa e che
differenzia la trota salmonata dalle
trote a carne bianca della stessa specie
(Salmo trutta).
Tagliatelle di Kamut con
gamberetti e piselli
Ingredienti per 4 Attrezzatura
persone Piccola
320 g di casseruola
tagliatelle di Casseruola per la
farina Kamut cottura della
300 g di code di pasta
gamberetti Scolapasta
200 g di piselli Piccola padella
2 grossi porri Saltapasta
4 cucchiai di olio Tagliere
extravergine di
oliva
20 g di burro
1 cucchiaino di
curry
Sale
Difficoltà Media
Preparazione 30
minuti
Cottura 8 minuti
Variante
Rosolare in 4 cucchiai di olio
extravergine di oliva 250 g di macinato
di vitello, 2 carote raschiate e tagliare
finemente e uno scalogno tritato.
Addizionare mezzo bicchiere di brodo
vegetale e proseguire la cottura.
Aggiungere 1 cucchiaio di curry.
Condire la pasta al Kamut con il
sughetto preparato.
Curiosità
Il curry è una miscela color senape di
varie spezie orientali (cannella,
cardamomo, chiodi di garofano,
coriandolo, curcuma, noce moscata,
pepe e peperoncino, per citarne alcune)
dal sapore forte, intenso e leggermente
piccante. Il curry è largamente usato in
cucina per dare sapore ai piatti, in
particolare quelli a base di carne e di
riso.
Tagliatelle verdi con ceci e
formaggio primosale
Ingredienti per 4 Difficoltà Media
persone Preparazione 20
250 g di pasta minuti
fresca agli Cottura 8 minuti
spinaci
300 g di ceci Attrezzatura
lessati occorrente
250 g di Casseruola per la
formaggio cottura della
primosale pasta
4 pomodori Scolapasta
secchi sott’olio Tagliere
Un mazzetto di
basilico
Un mazzetto di
rucola
1 cucchiaio di
olio extravergine
di oliva
Sale
Pepe
Variante
Tagliare a dadini 200 g di formaggio
primosale, 100 g di gorgonzola dolce e
150 g di fontina. Amalgamare i
formaggi con la pasta verde lessata in
una capiente padella, aggiungendo 50 g
di formaggio grattugiato, la rucola e il
basilico puliti.
Curiosità
Il primosale è un tipico formaggio a
pasta cotta, ottenuto dal latte di pecora,
morbido e dal sapore dolce ma intenso.
Per primosale si intende anche un
formaggio pecorino o un formaggio
ottenuto da latte vaccino che non ha
subito un lungo grado di stagionatura,
molto simile alla ricotta, ma dal sapore
meno intenso.
Tagliatelle agli spinaci con
gamberetti, zucchine e
mascarpone
Ingredienti per 4 Difficoltà Facile
persone Preparazione 25
320 g di minuti
tagliatelle agli Cottura 7 minuti
spinaci
300 g di zucchine Attrezzatura
200 g di Casseruola per la
gamberetti cottura della
sgusciati pasta
125 g di Scolapasta
mascarpone Saltapasta
4 cucchiai di olio Tagliere
extravergine di
oliva
Erba cipollina
essiccata
Pepe
Sale
Variante
Tagliare a cubetti 150 g di gorgonzola
dolce e lavorarlo con una spatola di
legno per ottenere un crema. Tritare
finemente 50 g di gherigli di noci.
Amalgamare la pasta lessata con la
crema di gorgonzola, le noci, 2
cucchiai di panna da cucina, sale e
pepe.
Curiosità
Il mascarpone è un formaggio dalla
consistenza cremosa, dal sapore dolce
e dal colore bianco, ottenuto dalla
lavorazione, ad alte temperature (90
°C), della panna con l’aggiunta di un
acidificante. Originario delle
Lombardia, il mascarpone è un
prodotto da frigo molto apprezzato e
utilizzato in ambito culinario, non solo
per la preparazione di deliziosi dolci,
ma anche nei primi piatti per dare
corposità e sapore alle ricette.
Tagliatelle verdi con
salsiccia e peperoni
Ingredienti per 4 Difficoltà Facile
persone Preparazione 30
250g di minuti
tagliatelle agli Cottura 7 minuti
spinaci
3 salsicce Attrezzatura
fresche Casseruola per la
1 peperone giallo cottura della
1 peperone rosso pasta
1 peperone verde Scolapasta
300 g di polpa di Saltapasta
pomodoro Tagliere
1 spicchio di
aglio
4 cucchiai di olio
extravergine di
oliva
Sale
Variante
Sostituire le salsicce con una decina di
code di gambero, saltare in padella con
2 zucchine tagliate a stiletto, olio, aglio
e una noce di burro. Aggiungere il tutto
al sughetto di peperoni e pomodori.
Curiosità
I peperoni (Capsicum annuum) sono
ortaggi appartenenti alla famiglia delle
Solanacea. Ne esistono differenti tipi
di forma (rettangolari, quadrati, a
cono), colore (rossi, verdi e gialli) e
sapore (dolce o piccante), tutti molto
apprezzati in cucina. Per saggiarne la
freschezza, al momento dell’acquisto,
verificate che il peperone abbia la
buccia soda e lucente, il picciolo ben
attaccato al frutto e la consistenza dura
al tatto.
Tagliatelle rosse con ricotta
di pecora, piselli e fiori di
zucca
Ingredienti per 4 Difficoltà Facile
persone Preparazione 30
300g di minuti
tagliatelle al Cottura 7 minuti
pomodoro
250 g di ricotta Attrezzatura
fresca di pecora Casseruola per la
200 g di pisellini cottura della
freschi pasta
12 fiori di zucca Scolapasta
1 cucchiaio di Saltapasta
olio extravergine Tagliere
di oliva Schiacciapatate
1/2 bicchiere di
brodo vegetale
1/2 cipolla
Pepe fresco in
grani
Sale
Variante
Impastare 500 g di macinato misto
(vitello e maiale) con 1 uovo, 40 g di
formaggio, prezzemolo tritato, sale e
pepe, fare delle polpettine e tuffarle nel
brodo, quando inizia a bollire. Farle
cuocere per circa 40 minuti, quindi
prelevare gli ortaggi e lessare la pasta
con le polpettine.
Curiosità
Il sedano è una pianta erbacea che
appartiene alla famiglia delle
Apiaceace, molto usato in cucina per
dare odore e sapore alle pietanze, in
particolare nella cottura dei brodi, sia
di carne che vegetali, o come base nei
soffritti con cipolla e carota. Può
essere consumato sia crudo che cotto e
si trova sul mercato tutto l’anno. Il
sedano è poco calorico, ricco di acqua,
potassio e vitamina A.
Timballo di tagliolini e
melanzane
Ingredienti per 4 Difficoltà
persone Difficile
200 g di Preparazione 1
tagliolini ora
all’uovo Cottura 5 minuti
2 grosse + 15 minuti in
melanzane forno
10 code di
gambero Attrezzatura
1 kg di cozze Casseruola per la
150 g di pisellini cottura della
freschi pasta
120 g di Scolapasta
pomodori 2 padelle
ciliegini Saltapasta
1/4 di bicchiere Tagliere
di spumante Stampo da
1/2 cipolla budino
bianca
1 spicchio
d’aglio
4 cucchiai di olio
extravergine di
oliva
Burro per lo
stampo
Prezzemolo
Sale
Pepe
Variante
Per una variante agrodolce, in
sostituzione del peperoncino, al
momento di servire la portata
distribuire il miele con l’apposito
bastoncino in legno e cospargere con le
scaglie di formaggio.
Curiosità
La fonduta è una crema, in genere di
formaggi a pasta dura, ma molto
apprezzata è anche quella di
cioccolato, che può essere
aromatizzata, oltre che con il
peperoncino, come proposto nella
ricetta, anche con altri ingredienti a
piacere. La fonduta al cioccolato è
molto usata per coprire pezzi di frutta
che vengono intinti direttamente in una
casseruola, denominata caquelon,
posta al centro della tavola.
Garganelli al cacao
profumati all’arancia rossa
Ingredienti per 4 Difficoltà Facile
persone Preparazione 20
300 g di minuti
garganelli al Cottura 10
cacao minuti
5 arance rosse
60 g di burro Attrezzatura
10 foglie di occorrente
salvia ca. Casseruola per la
Sale cottura della
pasta
Scolapasta
Saltapasta
Variante
Se non è stagione di arance, si può
sostituire il succo fresco con del succo
di frutta di arance rosse, calcolando
mezzo bicchiere ogni due persone.
Curiosità
Le arance rosse sono così chiamate per
il caratteristico colore della polpa che
va dall’arancio scuro al rosso accesso
e che le differenzia dalle cosiddette
arance bionde. Il colore della polpa
delle arance rosse è dovuto alla
presenza di sostanze pigmentanti
naturali: gli antociani, che sono, tra
l’altro, ottimi antiossidanti. In Sicilia,
dove le condizioni climatiche sono
ideali per la coltivazione di questo
frutto, l’arancia rossa gode dell’IGP
(Indicazione Geografica Protetta).
Garganelli alla zucca con
fave e pesto alla genovese
Ingredienti per 4 Difficoltà Facile
persone Preparazione 25
300 g di minuti
garganelli alla Cottura 7 minuti
zucca
150 g di fave Attrezzatura
sgranate tenere occorrente
100 g di pesto Casseruola per la
alla genovese cottura delle fave
fresco Casseruola per la
1 piccolo cottura della
scalogno pasta
Basilico fresco Scolapasta
Saltapasta
Variante
Saltare in 40 g di burro 8 o 9 foglie di
salvia e insaporirvi la pasta alla zucca
con un cucchiaio di panna da cucina.
Curiosità
Il pesto alla genovese è un condimento
originario della Liguria, a base di
basilico ligure DOP, pinoli, aglio, olio
extravergine di oliva e un misto di
pecorino e parmigiano o grana padano
grattugiato. La ricetta del pesto è molto
antica, qualcuno la fa risalire
all’Ottocento, ed è nata dall’esigenza
di mettere insieme ingredienti poveri,
accessibili a tutti, o di scarto, come le
croste di formaggio duro, che potevano
essere consumate solo grattugiate.
Garganelli con baccalà,
olive e pomodorini pachino
Ingredienti per 4 Difficoltà Media
persone Preparazione
300 g di 25 minuti
garganelli Cottura 10
250 g di baccalà minuti
ammollato
20 olive verdi Attrezzatura
denocciolate Casseruola per
320 g di la cottura della
pomodorini pasta
pachino Scolapasta
1 cucchiaio di Saltapasta
capperi Tagliere
4 cucchiai di olio
extravergine di
oliva
1 spicchio d’aglio
Sale
Variante
Le olive e i capperi possono essere
sostituiti da 200 g di ceci cotti, aggiunti
al sughetto di pomodorini, a metà
cottura del baccalà.
Curiosità
Per poter essere utilizzato in cucina, il
baccalà conservato sotto sale, che è
per questo detto “ammollato”, deve
essere immerso, per 2 o 3 giorni in una
bacinella di acqua fredda, che deve
essere cambiata spesso, almeno ogni 6
ore. Dopo l’ammollo, il baccalà
reidratato e dissalato, avrà aumentato il
suo volume, perso gran parte del sale
di conservazione e sarà diventato
morbido.
Garganelli pasticciati
profumati al rosmarino
Ingredienti Difficoltà Media
per 4 persone Preparazione 40
300 g di minuti
garganelli Cottura 10 minuti
500 g di patate
100 g di speck Attrezzatura
Rosmarino Casseruola per
Brodo lessare le patate
vegetale q. b. Casseruola per la
Olio cottura della pasta
extravergine Scolapasta
di oliva Saltapasta
Sale
Variante
Appassire uno scalogno tagliato a velo
nell’olio extravergine di oliva e
sciogliervi 5 o 6 acciughe sotto sale,
lavate sotto l’acqua corrente.
Aggiungere i peperoni friggitelli dolci
e i pomodorini, come indicato sopra.
Insaporire i maltagliati al farro nel
sughetto di peperoni e pomodorini.
Curiosità
I friggitelli, o friarielli, sono una
varietà di peperoni verdi, piccoli e
dalla forma a conetto, dolci o piccanti,
tipici della Campania. In genere, sono
consumati fritti, insaporiti con il
pomodoro oppure usati per farcire
pizze e focacce.
Trofie con rucola e
gamberetti
Ingredienti per 4 Difficoltà
persone Media
300g di trofie Preparazione
fresche di farina di 25 minuti
semola di grano duro Cottura 7
300 g di code di minuti
gambero
400 g di pomodorini Attrezzatura
pachino Casseruola
200 g di rucola per la cottura
50 ml di vino bianco della pasta
secco Scolapasta
4 cucchiai di olio Saltapasta
extravergine di oliva Tagliere
20 g di burro
2 spicchi di aglio
Prezzemolo
Sale
Pepe
Variante
Pulire e tagliare a tocchetti piccoli 400
g di zucca, saltarla in padella con
l’olio e l’aglio, aggiungere i
pomodorini, fare insaporire, quindi
versare mezzo bicchiere di brodo
vegetale e proseguire la cottura per
circa 20 minuti. Verso fine cottura,
aggiungere la rucola, il prezzemolo e i
gamberetti, precedentemente saltati in
olio e burro.
Curiosità
La rucola è una pianta erbacea
appartenente alla famiglia delle
Brassicaceae. Molto apprezzata in
cucina, sia cruda che cotta, la rucola è
caratterizzata da un intenso profumo e
da un sapore piuttosto piccante, più
accentuato nel tipo selvatico. Molto
ricca di elementi nutritivi, in
particolare calcio e vitamina C.
Trofie di semola con vongole
e peperoni
Ingredienti per 4 Difficoltà
persone Media
300 g di trofie Preparazione
fresche di farina di 35 minuti
semola di grano duro Cottura 7
500 g di vongole minuti
1 peperone rosso
1 peperone giallo Attrezzatura
250 g di pomodori Casseruola
ciliegini per la cottura
2 spicchi di aglio della pasta
3 cucchiai di olio Scolapasta
extravergine di oliva Padella con
Prezzemolo fresco coperchio
Sale Saltapasta
Pepe Tagliere
Variante
Le vongole possono essere sostituite da
500 g di cannolicchi, utilizzando lo
stesso metodo di cottura sopra
riportato, e i peperoni da 2 grossi
carciofi tagliati a spicchi piccoli e
saltati in padella con 3 cucchiai di olio
extravergine di oliva e 2 agli. Si
procede poi come nella ricetta sopra
riportata.
Curiosità
Le vongole sono molluschi bivalvi di
forma tondeggiante che vivono sui
fondali sabbiosi e si nutrono filtrando
le sostanze organiche presenti
nell’acqua. È importante testarne la
freschezza al momento dell’acquisto: le
vongole sono vive se le valve sono ben
chiuse.
Timballini di orecchiette di
semola
Ingredienti per Difficoltà Media
4 persone Preparazione 35
250 g di minuti
orecchiette di Cottura 7 minuti
semola di grano + 15 minuti nel
duro forno
2 zucchine
medie Attrezzatura
50 g di Piccola
prosciutto crudo casseruola per la
in una sola fetta cottura delle
70 g di provola salsicce
affumicata Casseruola per la
4 cucchiai di preparazione del
pangrattato ragù
Burro per le Casseruola per la
cocotte cottura della pasta
Origano Scolapasta
Sale Padella
Tagliere
Per il ragù di 4 cocotte da forno
salsiccia
1 l di passata di
pomodoro
3 salsicce
Qualche foglia
di basilico
fresco
1 cipolla
2 cucchiai di
olio extravergine
di oliva
Sale
Per la
guarnizione
Foglie di
basilico fresco
Variante
Per preparare un timballo di
orecchiette con le verdure, grigliare
200 g di zucca ridotta a fette.
Appassire una cipolla in due cucchiai
di olio extravergine di oliva,
aggiungere 2 melanzane tagliate a
dadini, cuocere a fiamma moderata per
alcuni minuti, quindi aggiungere 2
zucchine tagliate a tocchetti e 400 g di
polpa di pomodoro.
Preparare i timballi di orecchiette con
il ragù di verdure, alternando con le
fette di zucca arrostite.
Curiosità
Il timballo è una preparazione culinaria
di pasta cotta al forno, all’interno di
stampi particolari. A cottura ultimata,
lo stampo viene rovesciato su uno o
più piatti da portata e servito in
“forma”.
Capitolo 11
Primi piatti di
pasta ripiena
Variante
Tritare finemente, con un coltello
mezzaluna, 350 g di fontina e 50 g di
gherigli di noci. Saltare il trito di noci
con i funghi champignon. Amalgamare
ai funghi freddi la fontina e due
cucchiai di panna da cucina.
Confezionare le mezzelune con il
ripieno preparato e condire come
descritto nella ricetta sopra.
Curiosità
Gli champignon (Agaricus bisporus)
sono funghi dal colore bianco e dal
sapore intenso ma gradevole.
Largamente utilizzati in cucina in
svariate preparazioni culinarie e di
facile reperibilità, gli champignon sono
comodi da pulire e veloci da
preparare.
Mezzelune alla pizzaiola
Ingredienti per Difficoltà Media
4 persone Preparazione 30
300 g di pasta minuti
all’uovo fresca Cottura 7 minuti
200 g di
formaggio Attrezzatura
fiordilatte Casseruola per la
800 ml di salsa cottura della pasta
al pomodoro Mestolo forato
200 ml di 2 padelle
besciamella Scodella piccola
Origano Tagliere
Sale
Variante
Saltare in padella 200 g di gamberetti
sgusciati e 80 g di salmone affumicato
ridotto a listarelle con 2 cucchiai di
olio extravergine di oliva e una noce di
burro, salare e pepare. A parte,
cuocere 500 g di zucchine tagliate a
cubetti piccoli in poco olio
extravergine di oliva, quindi salare.
Tritare finemente i gamberetti, il
salmone e le zucchine e aggiungere 100
g di ricotta vaccina. Confezionare le
mezzelune con il ripieno preparato e
condire con la salsa rosé menzionata
nella ricetta.
Curiosità
L’origano è una pianta aromatica della
famiglia delle Lamiaceae, che cresce
spontanea in luoghi incolti nel periodo
estivo. Una volta raccolta, la pianta
viene unita in mazzetti ed è fatta
essiccare in luoghi asciutti, caldi e
ventilati, preferibilmente al buio. Le
foglioline essiccate vengono quindi
tritate finemente. L’origano è tra le
essenze aromatiche quella più utilizzata
in cucina e trova largo impiego per
insaporire svariate pietanze.
Ravioli agli spinaci con
zucca e ricotta di bufala
campana
Ingredienti per Difficoltà Media
4 persone Preparazione 1
250 g di pasta ora e 30 minuti
fresca agli Cottura 10 minuti
spinaci
800 g di zucca Attrezzatura
250 g di ricotta Casseruola per la
di bufala cottura della pasta
campana Teglia da forno
1 uovo per la cottura
100 g di della zucca
mortadella Scolapasta
50 g di Mixer per alimenti
parmigiano Scodella piccola
grattugiato Tagliere
50 g di burro
Sale
Pepe
Per la
guarnizione
4 fette di
bresaola di
bufala campana
Scaglie di
parmigiano
Pulire la zucca, privandola dei semini e
dei filamenti interni, tagliarla a fette
spesse 3 cm e cuocerla con la sua buccia
nel forno ventilato a 190 °C per circa 35
minuti o finché diventa tenera.
Raffreddare la zucca e passare la polpa
al mixer.
Preparare il ripieno. Lavorare la ricotta
con una spatola di legno per
ammorbidirla. Aggiungere l’uovo, il
sale, il pepe, il formaggio, la mortadella
tagliata a cubetti piccoli e la polpa di
zucca. Amalgamare gli ingredienti per
ottenere un composto omogeneo.
Stendere la pasta fresca agli spinaci in
una sfoglia sottile e distribuirvi il
ripieno a mucchietti regolari.
Confezionare i ravioli con il tagliapasta.
Cuocere la pasta in abbondante acqua
salata e servirla con il burro fuso, le
fette di bresaola e le scaglie di
parmigiano.
Variante
Pulire e saltare in padella, con uno
spicchio d’aglio e 2 cucchiai di olio
extravergine di oliva, 400 g di funghi
champignon, salare e pepare. Eliminare
l’aglio e tritare finemente i funghi cotti
con 100 g di fontina. Aggiungere 40 g
di parmigiano grattugiato e amalgamare
il tutto. Confezionare i ravioli e servire
come sopra, con la bresaola di bufala e
il parmigiano a scaglie.
Curiosità
La ricotta di bufala è un latticino
ottenuto a partire dal latte di bufala,
prodotto in alcune province della
Campania, della Puglia e del Lazio. La
ricotta di bufala ha un sapore dolce e
delicato, marcatamente caratteristico,
se durante il processo di lavorazione
viene aggiunto latte di bufala o panna.
Dal 2010 la ricotta di bufala campana
viene riconosciuta DOP.
Ravioli al cacao con pere,
noci e crescenza
Ingredienti per 4 Difficoltà
persone Media
200 g di pasta al Preparazione
cacao 30 minuti
1 pera abate Cottura 10
200 g di crescenza minuti
8 noci fresche
40 g di burro Attrezzatura
Sale Casseruola
per la cottura
Per della pasta
l’accompagnamento Scolapasta
Confettura di mele Saltapasta
cotogne Scodella
Qualche foglia di piccola
menta Tagliere
Variante
Per dare una nota di sapore in più a
questo piatto, si può aggiungere una
punta di cannella al ripieno dei vostri
ravioli o altri tipi di frutta secca, come
mandorle, nocciole o prugne secche.
Curiosità
La confettura di mele cotogne ha un
sapore particolarmente acidulo. Si
accompagna bene, quindi, alle carni e
ai formaggi freschi, o a primi piatti dal
sapore caratteristico, come i ravioli
della nostra ricetta.
Ravioli verdi al burro,
rosmarino e timo
Ingredienti Per la guarnizione
per 4 persone Pecorino romano a
scaglie
Per la pasta Difficoltà Media
200 g di farina Preparazione 1 ora
200 g di e 20 minuti
spinaci lessati Cottura 13 minuti
1 uovo
1 pizzico di Attrezzatura
sale Casseruola per la
cottura della pasta
Per il ripieno Casseruola per
250 g di lessare gli spinaci
ricotta vaccina Scolapasta
1 uovo Scodella piccola
50 g di Tagliere
pecorino
romano
1 cucchiaio di
pangrattato
Pepe
Sale
30 g di burro
Rosmarino
Timo
Variante
Il ripieno può essere preparato anche
utilizzando 200 g di polpa di granchio
in scatola, tritata finemente e
amalgamata con 2 fette di pancarré
ammollate con 1 cucchiaio di latte, 1
uovo, sale e pepe.
Curiosità
La ricotta vaccina è un prodotto
caseario che proviene dal latte di
mucca. Dalla lavorazione del
formaggio si ottiene come
sottoprodotto, il siero, ricotto a 90 °C,
previa acidificazione, che determina la
coagulazione delle proteine che
formano dei fiocchi che affiorano in
superficie; questi fiocchi vengono poi
raccolti e posti in contenitori forati dai
quali percolerà il liquido in eccesso.
Ravioli viola con
barbabietole rosse
caramellate
Ingredienti per 4 Difficoltà Media
persone Preparazione
250 g di pasta 40 minuti
fresca alla Cottura 9 minuti
barbabietola
250 g di ricotta Attrezzatura
vaccina Casseruola per
1 uovo la cottura della
50 g di pecorino pasta
grattugiato Scolapasta
50 g di 2 padelle
parmigiano Scodella piccola
grattugiato Tagliere
100 g di
mortadella
Pepe
Sale
2 piccole
barbabietole
rosse precotte
6 cucchiai di
zucchero
semolato
Per la
guarnizione
200 g di zucchine
3 cucchiai di olio
extravergine di
oliva
Sale
Per la
guarnizione
300 g di
zucchine
Noce
moscata
Variante
Lessare 400 g di spinaci e 300 g di
bietole tenere. Scolare, strizzare e
tritare le verdure. Amalgamarle a 200 g
di ricotta di pecora, 1 uovo, 40 g di
formaggio grattugiato, sale e pepe.
Confezionare i ravioli e insaporirli in
padella con 40 g di burro e qualche
foglia di salvia.
Curiosità
Il Grana Padano DOP è un formaggio a
pasta dura ottenuto dal latte di vacche
allevate nel territorio omonimo e
alimentate secondo i dettami di un
rigido disciplinare di produzione.
Caratteristica peculiare del Grana
Padano è la struttura granulare della
sua pasta, da cui il nome grana. La
consistenza, la granulosità e il sapore
del Grana Padano variano in funzione
del grado di stagionalità del formaggio
(stagionato per 9-16 mesi, stagionato
più di 16 mesi, riserva-stagionato per
almeno 20 mesi).
Tortellini alla zucca
profumati allo zenzero
Ingredienti per Difficoltà Media
4 persone Preparazione 1
250 g di pasta ora
all’uovo fresca Cottura 10 minuti
150 g di zucca
cotta al forno Attrezzatura
50 g di ricotta Casseruola per la
vaccina cottura della pasta
100 g di Tegame
prosciutto cotto Scolapasta
500 ml di Scodella piccola
besciamella Frullatore
1/2 bicchiere di
brodo vegetale
Sale
Per la
guarnizione
Zenzero fresco
grattugiato
Variante
Appassire con una noce di burro 500 g
di radicchio rosso lavato e ridotto a
listarelle. Salare e pepare. Tritare
finemente il radicchio e amalgamarlo
con 250 g di ricotta, un uovo e 50 g di
formaggio grattugiato. Confezionare i
ravioli e condirli con besciamella e
zenzero come nella ricetta sopra
riportata.
Curiosità
Lo zenzero è una pianta erbacea che
appartiene alla famiglia delle
Zingiberaceae. Le sue radici, fresche o
essiccate, sono molto utilizzate in
ambito culinario per aromatizzare le
pietanze. Ricco di principi attivi, lo
zenzero ha proprietà antiossidanti,
antireumatiche, digestive e, come è
stato scoperto di recente, anche
antitumorali.
Tortellini di carne in brodo
Ingredienti per 4 Difficoltà Media
persone Preparazione 1
300 g di pasta ora
all’uovo fresca Cottura 10
300 g di carne minuti
macinata di
vitello Attrezzatura
100 g di Casseruola per
mortadella la cottura della
150 g di pasta
prosciutto crudo Scolapasta
50 g di Padella
parmigiano Tagliere
grattugiato
3 l di brodo di
carne
3 cucchiai di olio
extravergine di
oliva
1 cipolla
Prezzemolo
Per la
guarnizione
Parmigiano
grattugiato
Variante
Pulire e tagliare in piccoli pezzi 300 g
di funghi porcini, salarli in una padella
con 3 cucchiai di olio extravergine di
oliva e uno spicchio di aglio pulito.
Cuocere per 4-5 minuti, quindi togliere
l’aglio e frullare due terzi dei funghi
per conservare il resto. Rosolare la
carne macinata, come sopra indicato, e
aggiungere il trito di funghi, il
prezzemolo tritato e un piccolo tartufo
pulito, e grattugiato. Confezionare i
tortellini con il ripieno preparato.
Lessare la pasta in acqua salata,
scolarli e ripassarli in padella con una
noce di burro e i funghi tenuti da parte.
Curiosità
La mortadella è un salume costituito da
carne di maiale altamente selezionata,
finemente tritata, impastata con cubetti
di lardo e aromatizzata con altre
spezie, quindi insaccata in diverse
pezzature e cotta in stufe ad aria calda
per un tempo che va da alcune ore a
un’intera giornata. Solo la mortadella
di Bologna ha avuto il riconoscimento
IGP e la sua lavorazione avviene
secondo i dettami di un severo
disciplinare di produzione.
Capitolo 12
Primi piatti di
gnocchi
Variante
Per rendere ancora più saporito questo
piatto, si possono 2 zucchine tagliate a
listarelle alla cipolla appassita e
sostituire il tonno con la stessa quantità
di salmone in scatola al naturale.
Quindi proseguire come indicato nella
ricetta sopra riportata, amalgamando
gli gnocchi con 250 g di panna da
cucina bianca oppure al salmone.
Curiosità
I fiori di zucca sono i fiori
commestibili della pianta di zucchino.
Di colore giallo-arancio, questi fiori
sono molto utilizzati in cucina sia come
portata a sé, ripieni o fritti in pastella,
che come ingrediente di primi piatti
semplici o elaborati. I fiori di zucca
devono essere freschi di giornata e
vanno lavati al momento di essere
cucinati.
Gnocchi con crema al
gorgonzola, noci e tartufo
nero
Ingredienti per 4 Difficoltà Media
persone Preparazione 30
500 g di gnocchi minuti
all’acqua Cottura 10
250 g di minuti
gorgonzola dolce
o piccante Attrezzatura
50 ml di latte Casseruola per la
intero cottura della
2 piccoli tartufi pasta
neri Mestolo forato
50 g di gherigli Saltapasta
di noci Tagliere
Pepe Spazzola a setole
Sale morbide
Variante
Saltare 200 g di speck tagliato a
listarelle in un’ampia padella con 3
cucchiai di olio d’oliva e uno spicchio
d’aglio pulito. Aggiungere anche 2
piccoli tartufi tagliati a fette sottili e
cuocere per qualche minuto a fiamma
dolce. Lessare gli gnocchi e passarli
nella padella con lo speck, il tartufo e
una generosa manciata di prezzemolo
tritato. Servire con scaglie di
parmigiano o pecorino stagionato.
Curiosità
Il tartufo (Tuber) è un fungo ipogeo,
appartenente alla famiglia delle
Tuberaceae, che cresce spontaneo nei
boschi di latifoglie e misti, accanto alle
radici degli alberi. Il periodo di
maturazione del tartufo va dalla
primavera al tardo autunno e la sua
raccolta avviene grazie all’utilizzo di
cani da fiuto opportunamente addestrati
a riconoscere l’intenso odore di questo
particolare fungo. Esistono differenti
specie di tartufo, quelle più rinomate e
costose sono il tartufo bianco e il
tartufo nero. Apprezzati sono anche lo
scorzone e l’invernale.
Gnocchi con crema di fave,
pancetta croccante e scaglie
di pecorino
Ingredienti Difficoltà Facile
per 4 persone Preparazione 1 ora
800 g di + 12 ore per
gnocchi di l’ammollo delle fave
patate Cottura 5 minuti
150 g di
pancetta tesa Attrezzatura
6 foglie di Casseruola per la
salvia cottura della pasta
100 g di fave Casseruola per la
secche cottura delle fave
1 aglio Mestolo forato
3 cucchiai di Padella
olio Saltapasta
extravergine Piccola scodella
di oliva Mixer per alimenti
100 ml di latte Tagliere
Una noce di
burro
Pepe
Sale
Per la
guarnizione
Pecorino
romano a
scaglie
Variante
Preparare un pesto di rucola. Mettere
nella ciotola del mixer 100 g di rucola,
80 g di grana grattugiato, 5 cucchiai di
olio extravergine di oliva e un pizzico
di sale. Frullare a bassa velocità e
aggiungere altro olio (circa 3
cucchiai), quanto basta per ottenere una
crema ben amalgamata. Ripassare in
una padella gli gnocchi di burro con il
pesto preparato, aromatizzando con un
cucchiaio di olio al tartufo e
accompagnando con 2 fette di speck a
portata.
Gnocchi di pane integrale
alla sorrentina
Ingredienti per Difficoltà Media
4 persone Preparazione 1
ora
Per la pasta Cottura 5 minuti
340 g di pane
integrale Attrezzatura
raffermo Casseruola per la
300 ml di latte cottura della pasta
50 g di farina 4 pirofile da forno
00 Mestolo forato
50 g di farina Capiente scodella
integrale Tagliere
2 uova
50 g di
parmigiano
grattugiato
Erba cipollina
Maggiorana
Sale
Per il
condimento
1 l di sugo di
pomodoro
fresco
100 g di
parmigiano
grattugiato
250 g di
scamorza
passita
Basilico fresco
Sale
Variante
Lessare brevemente in acqua bollente
salata 200 g di broccoli ridotti a
cimette. Scaldare in una padella 4
cucchiai di olio extravergine di oliva
con due spicchi di aglio e saltarvi 3
salsicce spellate e sbriciolate per 8
minuti. Passare gli gnocchi di pane
nella padella con le salsicce,
aggiungendo le cime dei broccoletti e
del peperoncino fresco macinato.
Curiosità
Gli gnocchi alla sorrentina sono un
noto piatto campano molto conosciuto e
apprezzato, tanto da essere
commercializzato in versione già
pronta e surgelata. Preparati con le
patate e conditi con ragù profumato al
basilico, gli gnocchi alla sorrentina
sono ripassati al forno preferibilmente
in tegamini di coccio.
Gnocchi di patate con ragù
di polpettine
Ingredienti per 4 Difficoltà Media
persone Preparazione
700 g di gnocchi 40 minuti
di patate Cottura 5 minuti
500 g di macinato + 25 minuti nel
misto di vitello e forno
maiale
2 fette di pane Attrezzatura
raffermo Casseruola per
1 uovo la cottura della
1 l di passata di pasta
pomodoro Casseruola per
Latte q. b. la preparazione
50 g di formaggio del ragù
pecorino Mestolo forato
grattugiato Scodella piccola
4 cucchiai di olio Tagliere
extravergine di
oliva
1 grossa cipolla
1 carota
Prezzemolo
Erba cipollina
essiccata
Qualche foglia di
basilico fresco
Pepe e Sale
Ammorbidire la mollica del pane
raffermo in poco latte. Preparare le
polpettine impastando la carne macinata
con l’uovo, il pane ammollato ben
strizzato, il formaggio grattugiato, il
prezzemolo tritato, l’erba cipollina, sale
e pepe. Impastare bene in modo da
amalgamare tutti gli ingredienti. Fare
delle piccole polpette con l’impasto
ottenuto.
Appassire brevemente la cipolla tritata
con la carota tagliata a piccoli pezzi
nell’olio d’oliva. Soffriggere bene le
polpettine e, una volta pronte, versare la
passata di pomodoro e le foglie di
basilico. Cuocere a fiamma dolce.
Cuocere gli gnocchi e prelevarli con un
mestolo forato. Condire con il ragù di
polpettine e formaggio grattugiato a
piacere.
Variante
Lo stesso impasto delle polpette può
essere utilizzato per confezionare degli
gnocchi ripieni. Cuocere gli gnocchi in
acqua salata, condirli con del ragù di
carne profumato al basilico e 250 g di
provola affumicata tagliata a tocchetti
piccoli. Trasferire il tutto in una
pirofila da forno, sul cui fondo è stato
versato parte del ragù di carne,
aggiungendo altro ragù e formaggio
grattugiato. Coprire la pirofila con
carta alluminio e cuocere nel forno
caldo a 180 °C per circa 25 minuti.
Curiosità
Il pane raffermo è pane vecchio di
qualche giorno, divenuto duro e secco
a causa della retrogradazione
dell’amido che riprende la sua struttura
iniziale. Il pane raffermo è più
digeribile ed ha un ridotto indice
glicemico. Rinvenuto nel latte, il pane
raffermo è ottimo per dare compattezza
agli impasti a base di carne (polpette e
polpettoni), per i ripieni di verdure e
pesce o per confezionare gli gnocchi di
pane. Tagliato a tocchetti grossi può
essere usato come base di zuppe e
minestre.
Gnocchi di semola con
punte di asparagi selvatici,
melanzane e pomodorini a
crudo
Ingredienti per 4 Difficoltà
persone Media
500 g di gnocchi Preparazione
di semola di grano 30 minuti
duro Cottura 10
2 melanzane minuti
Un mazzetto di
asparagi selvatici Attrezzatura
400 g di pomodori Casseruola per
ciliegini la cottura della
1 spicchio di aglio pasta
4 cucchiai di olio Scolapasta e
extravergine di Saltapasta
oliva Scodella
Peperoncino piccola
macinato Tagliere
Sale
Variante
Preparare 4 uova sode, quindi
sgusciarle, prelevando il tuorlo.
Cuocere le punte di asparagi come
riportato nella ricetta di sopra e, una
volta pronte, tenerle in caldo. Pulire e
tagliare a fette 200 g di funghi porcini e
saltarli in padella con 2 cucchiai di
olio d’oliva e 1 aglio sbucciato.
Salare, pepare e tenere in caldo. A
parte, saltare in padella, 100 g di
pancetta tesa tagliata a cubetti con
mezzo scalogno tritato, aggiungere 150
g di pisellini freschi, 1/2 bicchiere di
brodo vegetale e proseguire la cottura
per 7-8 minuti. Lessare gli gnocchi di
semola, scolarli e saltarli nella padella
con il sughetto di piselli e pancetta,
aggiungere i funghi porcini e insaporire
il tutto per alcuni minuti, salando
ulteriormente se serve. Distribuire gli
gnocchi conditi nei piatti decorandoli
con le punte di asparagi e i tuorli
d’uovo passati attraverso le maglie di
un colino.
Curiosità
L’olio d’oliva è prodotto a partire
dalla spremitura dei frutti della pianta
dell’olivo (Olea europeaea). Si tratta
di uno dei prodotti base della dieta
mediterranea, ricco di importanti
principi nutritivi e proprietà
organolettiche uniche, che lo rendono
molto apprezzato. Ottimo sia crudo che
cotto, l’olio di oliva è un’importante
fonte di acidi grassi monoinsaturi,
soprattutto di acido oleico che, com’è
risaputo, è utile per tenere bassi i
livelli di colesterolo cattivo. L’olio
extravergine di oliva è quello ottenuto
dalla spremitura meccanica delle olive
in condizioni che non alterano le
caratteristiche proprie dell’olio in esse
contenuto.
Gnocchi semintegrali con
zucchine e pesto alla
genovese
Ingredienti per 4 Difficoltà Facile
persone Preparazione 1
ora
Per la pasta Cottura 5 minuti
200 g di farina 00
100 g di farina Attrezzatura
integrale Casseruola per
300 ml circa di la cottura della
acqua pasta
Mestolo forato
Per il Saltapasta
condimento Tagliere
400 g di zucchine
1 porro
2 cucchiai di olio
extravergine di
oliva
Pepe e Sale
Variante
Lavorare 300 g di ricotta romana con
una spatola di legno, salare e pepare.
Tagliare in piccoli pezzi del
gorgonzola dolce. Lessare gli gnocchi
semintegrali finché vengono a galla,
trasferirli in una ciotola e condirli con
la crema di ricotta, i pezzi di
gorgonzola, 4 cucchiai di panna da
cucina e 40 g di formaggio grattugiato.
Trasferire gli gnocchi in una pirofila da
forno imburrata e farli gratinare a 200
°C per circa 8 minuti.
Curiosità
La zucchina, o zucchino, è il frutto di
una pianta ortiva appartenente alla
famiglia delle Cucurbitaceae. In
commercio si trovano zucchine di varie
forme e colore disponibili
praticamente tutto l’anno, perché
coltivate in serra, anche se il periodo
migliore per il loro consumo va da
giugno a settembre, quando matura la
pianta. A maturazione, lo zucchino
presenta sulla sommità un fiore giallo
arancio molto apprezzato in cucina.
Gnocchetti semintegrali con
sgombro e pomodori
ciliegini
Ingredienti per 4 Per la
persone guarnizione
Un mazzetto di
Per la pasta rucola
200 g di farina 00 Difficoltà Media
100 g di farina Preparazione 1
integrale ora
300 ml di acqua Cottura 5 minuti
Per il Attrezzatura
condimento Casseruola per
125 g di filetti di la cottura della
sgombro pasta
10 pomodori Mestolo forato
ciliegini Saltapasta
1 grosso porro Tagliere
2 cucchiai di olio
extravergine di
oliva
Pepe
Sale
Variante
Spezzettare 300 g di salmone
affumicato in un tegame con 2 cucchiai
di olio extravergine di oliva, 1/2
scalogno tritato e qualche grano di
pepe nero. Aggiungere una confezione
da 200 ml di panna al salmone e
lasciare sobbollire alcuni minuti per
far addensare la panna. Lessare gli
gnocchetti semintegrali e ripassarli nel
condimento preparato.
Curiosità
Lo sgombro (Scomber scombrus), o
maccarello, è un pesce azzurro dalla
carne tenera e saporita, molto
apprezzato per l’elevato contenuto di
omega-3, proteine e il basso apporto
calorico. Diffuso nel Mediterraneo e
nell’Atlantico settentrionale, lo
sgombro è facilmente reperibile sul
mercato, sia fresco che surgelato e
inscatolato, conservato sott’aceto,
affumicato o marinato.
Capitolo 13
Primi piatti di
crespelle
Variante
Preparare il ripieno come per la ricetta
sopra riportata, aggiungendo anche 150
g di fontina grattugiata. Versare in una
pirofila un mestolo di besciamella,
disporre le crespelle, coprire con altra
besciamella e abbondante formaggio
grattugiato. Gratinare in forno caldo a
200 °C per 5-6 minuti.
Curiosità
La pianta di spinacio (Spinacia
oleracea) è un ortaggio appartenente
alla famiglia delle Chenopodiaceae
molto consumato in tutto il mondo. Il
periodo migliore per acquistarli freschi
è quello primaverile. Le foglie vanno
lavate con cura per eliminare i residui
terrosi, per essere poi cotte al vapore o
sbollentate brevemente in acqua salata,
oppure appassite in padella con una
noce di burro. Pur contenendo una
buona quantità di ferro, la presenza
dell’acido ossalico negli spinaci limita
la biodisponibilità (vale a dire la
frazione di un nutriente che l’organismo
riesce a utilizzare) di questo e altri
minerali in esso contenuti.
Crespelle alla cannella con
ricotta, miele, noci e fontina
Ingredienti per 4 Difficoltà
persone 8 crespelle Facile
aromatizzate alla Preparazione
cannella 15 minuti
500 g di ricotta Cottura 15
vaccina minuti
2 tuorli
50 g di noci Attrezzatura
sgusciate Pirofila da
120 g di fontina forno
Sale Piccola
Miele millefiori scodella
Tagliere
Variante
Preparare un trito con prezzemolo,
basilico, maggiorana, erba cipollina e
40 g di pinoli. Mescolare il tutto con
500 g di ricotta vaccina, 2 tuorli
d’uovo e salare. Versare 2 mestoli di
sugo di pomodoro in una pirofila da
forno e disporvi le crespelle con il
ripieno preparato. Ricoprire con altra
passata di pomodoro e abbondante
parmigiano, e infornare a 200 °C per
circa 10 minuti.
Curiosità
La cannella è una spezia che si ricava
dalla corteccia di differenti tipi di
pianta in particolare dalla specie
Cinnamomum zeylanicum, o cannella.
In commercio, è venduta in polvere o
in piccole canne. La corteccia, quando
è posta a essiccare, assume, infatti, la
forma di una piccola canna, da cui il
nome cannella. Conosciuta e
apprezzata nell’antichità, la cannella
trova ancora oggi larghissimo impiego
come spezia essenziale in tante
preparazioni culinarie.
Crespelle alla polpa di
granchio
Ingredienti per Difficoltà Media
4 persone 12 Preparazione 15
crespelle minuti
250 g di polpa di Cottura 25
granchio minuti
250 g di ricotta
vaccina Attrezzatura
600 g di bietole Casseruola per
a costa larga le bietole
12 code di Pirofila da forno
gambero Padella
100 g polpa di Scodella piccola
pomodori in Tagliere
pezzi
500 ml di
besciamella
40 g di
formaggio
grattugiato
2 cucchiai di
olio extravergine
di oliva
2 spicchi di aglio
Sale
Pepe
Variante
Tagliare a cubetti 150 g di fontina e
200 g di prosciutto cotto. Preparare il
ripieno delle crespelle amalgamando le
bietole, preparate come descritto
sopra, il prosciutto e la fontina.
Infornare le crespelle,
accompagnandole con la besciamella e
le coste di bietola.
Curiosità
La polpa di granchio si ricava
dall’addome e dalle chele dei granchi
appena pescati, e si trova facilmente
nei supermercati più forniti in comode
scatolette. Si presenta bianca e dal
profumo intenso di mare, ha inoltre un
buon contenuto proteico, di acidi grassi
essenziali, di vitamina B12 e di sali
minerali, accanto a un basso contenuto
calorico. Può essere usata per
antipasti, bruschette e primi piatti.
Crespelle delicate con
salmone e fagiolini su crema
di piselli
Ingredienti per Difficoltà Media
4 persone 8 Preparazione 35
crespelle minuti
200 g di salmone Cottura 15 minuti
affumicato + 15 minuti nel
scozzese forno
200 g di
formaggi caprini Attrezzatura
200 g di Casseruola per i
fagiolini fagiolini
150 g di pisellini Pirofila da forno
freschi 4 piccole pirofile
80 g di provola da forno per
affumicata servire
40 g di burro Padella
2 cucchiai di Piccola scodella
olio extravergine Tagliere
di oliva
1/2 cipolla
Sale
Variante
Sostituire i fagiolini e i piselli con 200
g di zucchine lavate, tagliate a
listarelle e 50 g di punte di asparagi.
Saltare tutto in padella con 3 cucchiai
di olio e mezza cipolla tagliata a velo.
Amalgamare le verdure ai formaggi
caprini e al salmone, e preparare le
crespelle.
Curiosità
Il salmone affumicato si ottiene
dall’eviscerazione, sfilettatura, salatura
e successiva affumicatura di vari tipi di
salmone, tra cui il più noto è il salmone
dell’Atlantico. Il processo di
affumicatura, che può essere eseguito a
caldo o a freddo, conferisce al salmone
affumicato il suo caratteristico profumo
e sapore. Inoltre, è ottimo anche dal
punto di vista nutrizionale: ricco di
omega-3, proteine, vitamine, sali
minerali e poco calorico.
Crespelle vegetariane con
salsa allo yogurt greco
Ingredienti per 4 Difficoltà
persone 12 Media
crespelle di 12 cm Preparazione
di diametro 30 minuti
300 g di yogurt greco Cottura 10
magro minuti
1 cetriolo
Erba cipollina Attrezzatura
2 melanzane 3 padelle
2 zucchine 2 piccole
2 peperoni rossi scodelle
2 peperoni gialli Tagliere
10 cucchiai di olio
extravergine di oliva
2 cucchiai di sale
grosso
Sale
Variante
Tagliare a strisce lunghe della
mozzarella vaccina, lasciata in frigo ad
asciugare in un piatto da un giorno.
Disporre al centro di ogni crespella
una fetta di frittatina, una fetta di
prosciutto crudo, la mozzarella e la
rucola. Chiudere gli involtini e passarli
nel forno a 200 °C per 5 minuti.
Curiosità
Le erbe aromatiche sono piante ricche
di sostanze oleose dall’odore forte e
gradevole, e il loro uso in cucina è
un’antica tradizione. Fresche o
essiccate, le erbe aromatiche servono
per aromatizzare pietanze fredde e
calde o per conservare i cibi,
aumentandone la durabilità e
conferendogli un gusto più deciso. In
particolare, il timo (Thymus vulgaris)
e la maggiorana (Origanum majorana)
hanno importanti proprietà benefiche e
curative, stimolano l’appetito, aiutano
la digestione e calmano il mal di
stomaco.
Torretta di crespelle con
provola affumicata, funghi
champignon e melanzane
Ingredienti per Difficoltà Media
4 persone 12 Preparazione 40
crespelle minuti
piccole Cottura 10 minuti
500 g di funghi
champignon Attrezzatura 4
500 g di piccole pirofile da
melanzane forno per servire
400 ml di Padella
besciamella Scodella piccola
250 g di Tagliere
provola
affumicata
6 cucchiai di
olio
extravergine di
oliva
2 agli
Prezzemolo
fresco
Pepe
Sale
Variante
Pulire 800 g di asparagi, eliminare la
parte legnosa e lessare le punte tenere.
Saltare gli asparagi lessati in un tegame
con una noce di burro. Salare e pepare.
Preparare 4 uova sode, quindi
sgusciarle e tagliarle a fette sottili.
Preparare le torrette con gli asparagi,
le fette di uova sode, la salsa
besciamella e la provola affumicata,
disponendo più strati, come descritto
nella ricetta principale.
Curiosità
Il prezzemolo è una pianta erbacea che
cresce spontanea nelle zone a clima
mediterraneo ed è particolarmente
ricca di vitamine C, A e B9, e di
calcio. Esistono due specie di
prezzemolo: quello a foglia riccia
(Petroselinum crispum), coltivato per
essere esportato, e quello a foglia
liscia (Petroselinum hortense),
maggiormente consumato nel nostro
Paese. Le foglie e i teneri fusticini del
prezzemolo sono molto apprezzati in
cucina per il particolare sapore e
aroma intenso, ma anche per dare un
tocco di colore alle pietanze in tavola.
Glossario