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Joe Dispenza
EAN: 9788863867800
DIVENTA SUPERNATURAL
Come fanno le persone comuni a realizzare
cose straordinarie
Copyright © 2017 by Joe Dispenza
Published and distributed in the United States by Hay House, Inc.
Titolo orginale: Becoming supernatural: how common people are doing the uncommon
Inserto a colori e illustrazioni: John Dispenza
Traduzione: Manuel Piani
© 2018 My Life
I edizione: aprile 2018
My Life srl, Coriano di Rimini (RN)
L’autore di questo libro non dispensa consigli medici né prescrive l’uso di alcuna tecnica
come forma di trattamento per problemi fisici e medici senza il parere di un medico,
direttamente o indirettamente. L’intento dell’autore è semplicemente quello di offrire
informazioni di natura generale per aiutarvi nella vostra ricerca del benessere fisico,
emotivo e spirituale. Nel caso in cui usaste le informazioni contenute in questo libro per voi
stessi, che è un vostro diritto, l’autore e l’editore non si assumono alcuna responsabilità
delle vostre azioni.
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta tramite
alcun procedimento meccanico, fotografico o elettronico, o sotto forma di registrazione
fonografica; né può essere immagazzinata in un sistema di reperimento dati, trasmessa o
altrimenti essere copiata per uso pubblico o privato, escluso l’“uso corretto” per brevi
citazioni in articoli e riviste, senza previa autorizzazione scritta dell’editore.
A mio fratello John, un vero mistico
INDICE
Gregg Braden
Autore di Human Matrix
INTRODUZIONE
Preparati a diventare
supernatural
APRI LA PORTA AL
SOPRANNATURALE
Un po’ di misticismo
Guarire ogni genere di disturbo fisico è uno degli aspetti positivi di questo
lavoro, ma non è l’unico. Siccome il libro parla anche di misticismo, vorrei
aprire la tua mente a una dimensione della realtà che opera a un livello
diverso e più profondo. Essere soprannaturale può anche voler dire diventare
più consapevole di te stesso e di ciò che sei in questo mondo (e negli altri
mondi). Lascia che ti racconti alcune storie personali per spiegarti
esattamente ciò che voglio dire e per mostrarti ciò che è possibile anche per
te.
Una piovosa sera d’inverno, ero seduto sul divano dopo una lunga giornata
di lavoro. I miei figli stavano dormendo, e finalmente avevo un momento per
me stesso. Cominciai a passare in rassegna tutte le cose che dovevo fare il
giorno seguente. Dopo aver compilato la mia lista mentale, ero troppo stanco
per pensare, così rimasi seduto per qualche minuto con la mente vuota.
Mentre guardavo le ombre delle fiamme del caminetto tremolare e danzare
sulle pareti, entrai in trance. Il mio corpo era stanco ma la mente era lucida.
Non stavo più pensando o analizzando; stavo semplicemente fissando il
vuoto, vivendo nel momento presente.
Man mano che il mio corpo si rilassava sempre di più, lentamente lasciai
che si addormentasse mentre mantenevo la mente cosciente e sveglia. Non
lasciai che la mia attenzione si concentrasse su nessun oggetto della stanza,
invece tenni la messa a fuoco aperta. Era un gioco che facevo spesso con me
stesso. Mi piaceva perché di tanto in tanto, nelle giuste condizioni, vivevo
esperienze trascendentali molto profonde. Era come se una specie di porta si
aprisse da qualche parte tra la veglia, il sonno e i normali sogni, e io entravo
in un momento mistico molto lucido. Ricordavo a me stesso di non
aspettarmi niente, ma di rimanere semplicemente aperto. Ci voleva parecchia
pazienza per evitare di accelerare il processo, provare frustrazione o cercare
di far accadere qualcosa, e invece scivolare lentamente nell’altro mondo.
Quel giorno, avevo finito di scrivere un articolo sulla ghiandola pineale.
Avevo passato diversi mesi a studiare i derivati della melatonina. Per
settimane la mia mente si era consumata a pensare al ruolo dei metaboliti
pineali come possibile connessione con le esperienze mistiche che molte
culture antiche sapevano evocare, come per esempio le visioni sciamaniche
dei nativi americani, l’esperienza induista del samadhi, e altri riti simili che
coinvolgono gli stati alterati di coscienza. Avevo improvvisamente compreso
alcuni concetti che erano rimasti in sospeso per anni, e le mie scoperte mi
fecero sentire più completo. Pensavo di essere sempre più vicino a capire
come passare a dimensioni superiori di spazio e tempo.
Tutte le informazioni che avevo imparato mi ispirarono a una maggiore
consapevolezza su ciò che è possibile per gli esseri umani. Tuttavia, ero
ancora talmente curioso di imparare di più da focalizzare la consapevolezza
sulla mia stessa ghiandola pineale. Parlando alla ghiandola, pensai: “Dove
sei?”.
Mentre ponevo l’attenzione sullo spazio che la ghiandola pineale occupa
nel cervello, scivolando nell’oscurità, all’improvviso un’immagine vivida
della ghiandola pineale apparve nella mia mente, sotto forma di un pomello
tridimensionale. La sua apertura era spalancata in uno spasmo ed emetteva
una sostanza bianca lattiginosa. Rimasi scioccato dall’intensità dell’immagine
olografica, ma ero troppo rilassato per esserne stimolato o per reagire, così mi
limitai a osservare. Era così reale. Sapevo che ciò che stavo vedendo davanti
a me era la mia piccola ghiandola pineale.
Un attimo dopo, visualizzai nel dettaglio un grosso orologio antico da
tasca, agganciato a una catenina. Nel momento in cui posai la mia attenzione
sull’orologio, ricevetti informazioni molto chiare. Improvvisamente capii che
il mondo non si basava sul tempo lineare (con un passato, un presente e un
futuro). Compresi che invece tutto accade in un eterno momento presente. In
quest’infinita quantità di tempo esistono infiniti spazi, dimensioni o possibili
realtà di cui fare esperienza.
Se c’è un solo momento eterno, allora ha senso affermare che non esiste il
passato. Ma io potevo vedere ogni passato o futuro come se stessi guardando
una vecchia pellicola cinematografica con un numero infinito di fotogrammi.
I fotogrammi non rappresentavano singoli momenti ma finestre di possibilità
illimitate che esistevano e continuavano in tutte le direzioni per sempre. Era
come guardare due specchi opposti e vedere infinite dimensioni riflesse in
entrambe le direzioni. Per capire cosa intendo, immagina che queste
dimensioni infinite siano sopra e sotto di te, davanti e dietro, alla tua sinistra
e alla tua destra, illimitate e coesistenti. Capii che ponendo la mia attenzione
su una qualsiasi di queste possibilità, l’avrei fatta diventare reale.
Mi resi anche conto di non essere separato da niente. Percepii l’unità con
ogni cosa e persona, in ogni luogo e tempo. Posso solo descriverla come la
più familiare sensazione non familiare che abbia mai provato in vita mia.
La ghiandola pineale funge da orologio dimensionale a cui possiamo
connetterci in qualsiasi momento, quando è attivata. Vidi le lancette
dell’orologio muoversi in avanti o indietro, come se fosse una macchina del
tempo. Questa incredibile visione mi stava mostrando che la ghiandola
pineale, come un’antenna cosmica, ha la capacità di sintonizzarsi su
informazioni al di là dei nostri sensi fisici e connetterci ad altre realtà che
esistono già nel momento eterno. Anche se le informazioni che ricevevo
sembravano illimitate, non esistono parole che possano descrivere
quell’esperienza.
IL MOMENTO PRESENTE
Potremmo dire che la tua mente e il tuo corpo sono nella realtà nota (lo
stesso futuro prevedibile basato su ciò che hai fatto in passato), e in quel
futuro noto non c’è spazio per l’ignoto. Infatti, se accadesse qualcosa di
nuovo, se qualcosa di sconosciuto entrasse nella tua vita in quel momento per
cambiare le consuetudini della tua giornata, probabilmente l’interruzione
delle tue abitudini ti disturberebbe. La considereresti importuna, problematica
e sconveniente. Forse diresti: “Puoi tornare domani? Non è il momento
giusto.”
Il fatto è che non c’è spazio per l’ignoto in una vita prevedibile. L’ignoto
non è prevedibile: è sconosciuto, incerto, ma è anche eccitante perché si
verifica in modi che non ti aspetti. Vorrei chiederti: quanto spazio hai per
l’ignoto nella tua vita prevedibile e abitudinaria?
Restando nella realtà nota (seguendo ogni giorno la medesima sequenza
per formulare gli stessi pensieri, compiere le stesse scelte, mostrare le stesse
abitudini programmate, ricreare le stesse esperienze) ripeti in continuazione
lo stesso livello di mente. Con il tempo, il cervello diventa automaticamente
programmato a ripetere queste particolari sequenze con sempre maggior
facilità.
Quando tutti i singoli passi si fondono in un unico processo completo,
formulare un pensiero familiare su qualcuno o qualcosa in un dato luogo e
tempo creerà automaticamente la sensazione dell’esperienza. Se puoi
prevedere le emozioni provocate da un’esperienza, sei ancora nella realtà
nota. Per esempio, il pensiero di partecipare a una riunione con lo stesso
gruppo di persone con cui lavori da anni può indurti automaticamente a
evocare l’emozione che proverai in quell’evento futuro e ne creerai ancora di
uguali. Perché tu sei uguale. Se invece sei nel programma automatico, ma
non riesci a prevedere cosa proverai in un’esperienza della tua vita, è
probabile che esiterai ad affrontarla.
Dobbiamo considerare ancora un aspetto per avere il quadro completo di
ciò che succede quando continui a vivere nello stesso stato d’essere. Questo
loop di pensieri e sensazioni produce anche un campo elettromagnetico
misurabile che circonda il corpo fisico. Il corpo emette continuamente luce,
energia o frequenze che trasportano un messaggio, un’informazione o
un’intenzione. Tra parentesi, quando dico “luce” non mi riferisco solo alla
luce che vediamo ma a tutto lo spettro, compresi i raggi X, le onde dei
cellulari e le microonde. Nello stesso modo riceviamo anche informazioni
fondamentali, che vengono trasmesse su diverse frequenze. Quindi, inviamo
e riceviamo energia elettromagnetica in continuazione.
Ecco come funziona. Quando formuliamo un pensiero, le reti di neuroni
che si attivano nel cervello creano cariche elettriche. Se questi pensieri
provocano anche una reazione chimica che dà origine a una sensazione o
un’emozione, come accade quando una sensazione o un’emozione familiare
guida i tuoi pensieri, essa crea cariche magnetiche, che concorrono insieme
alle cariche elettriche generate dai pensieri a produrre uno specifico campo
elettromagnetico, corrispondente al tuo stato d’essere.2
Considera le emozioni come energia in movimento. Se qualcuno che sta
provando una forte emozione entra in una stanza, la sua energia (a
prescindere dal linguaggio del corpo) è spesso molto evidente. Forse ti è
capitato di sentire l’energia di una persona arrabbiata o frustrata perché
emetteva un forte segnale energetico contenente specifiche informazioni. Lo
stesso vale per una persona molto sensuale o che sta soffrendo o che possiede
un’energia tranquilla e amorevole: tutte queste energie possono essere
percepite. Come puoi immaginare, emozioni diverse producono frequenze
diverse. Le frequenze delle emozioni elevate e creative, come amore, gioia e
gratitudine, sono più alte di quelle delle emozioni di stress, come paura e
rabbia, perché veicolano diversi livelli d’intenzione ed energia. Guarda la
Figura 2.2, che illustra alcune delle frequenze associate con differenti stati
emotivi. Tornerò su questo concetto più avanti nel libro.
Figura 2.2
Le emozioni sono energia in movimento. Ogni energia è una frequenza e tutte le
frequenze trasportano informazioni. In base ai nostri pensieri e sentimenti
personali, inviamo e riceviamo informazioni in continuazione.
Ciò significa che forse non hai bisogno di un farmaco o di una sostanza
esogena per guarire: dentro di te hai il potere di attivare i geni che producono
l’IgA nel giro di pochi giorni. Entrare in uno stato elevato di gioia, amore,
ispirazione o gratitudine per cinque o dieci minuti al giorno può produrre
cambiamenti epigenetici significativi nella salute e nell’organismo.
CONDIVIDERE ENERGIA E
INFORMAZIONI
Figura 2.6
Proprio come due atomi che si legano per formare una molecola, condividendo
energia e informazioni, anche due persone si legano tra loro se condividono le
stesse emozioni e la stessa energia, e comunicano gli stessi pensieri e
informazioni. Sia le persone che gli atomi sono legati da un invisibile campo di
energia. Se ci vuole energia per separare i due atomi, ci vorranno energia e
consapevolezza per distogliere l’attenzione dalle persone e dalle situazioni della
nostra vita a cui abbiamo ceduto gran parte della nostra energia creativa.
Per separare i due atomi ci vuole energia. Allo steso modo, se la tua
attenzione e la tua energia sono legate alle consuete persone, cose e luoghi
del mondo fisico, va da sé che ci vorranno impegno ed energia per spezzare
questi legami durante la meditazione. Quanta energia creativa investi nel
senso di colpa, nell’odio, nel risentimento o nella paura? La verità è che
potresti utilizzarla tutta per ricreare un nuovo destino.
Per farlo, dovrai andare oltre tutte quelle cose del mondo esterno,
distogliendo l’attenzione da esse. Ecco perché utilizziamo la meditazione
come modello per modificare il nostro stato interiore. Ci permette di
allontanarci da ogni cosa e persona abbastanza a lungo da guardarci dentro.
Quando superi il tuo corpo emotivo e distogli l’attenzione da tutto ciò che
conosci nel mondo esterno, riconquisti la tua energia, spezzando i legami con
la realtà presente-passata (che rimane inalterata). Devi passare dall’avere un
corpo all’avere nessun corpo, il che significa che devi distogliere l’attenzione
dal tuo corpo, dal dolore e dalla fame. Devi passare dall’essere qualcuno
all’essere nessuno (distogliendo l’attenzione dalla tua identità di partner,
genitore o impiegato). Devi passare dal mantenere l’attenzione su qualcosa al
porre l’attenzione su nessuna cosa (dimenticandoti del tuo cellulare, delle e-
mail o della tazza di caffè), dall’essere in un luogo all’essere in nessun luogo
(non pensando alla sedia su cui sei seduto a meditare o a dove andrai più
tardi), e dall’essere nel tempo lineare all’essere in nessun tempo (senza
ricordi che ti distraggano o pensieri sul futuro).
Non sto dicendo che il cellulare, il computer portatile, l’auto o il conto in
banca siano negativi di per sé, ma se sei così attaccato a queste cose da non
riuscire a non pensarci (a causa delle forti emozioni associate), sono loro a
possedere te e non il contrario. E allora non puoi creare qualcosa di nuovo.
L’unico modo per farlo è imparare a riprenderti l’energia che hai disperso,
così potrai superare le emozioni di sopravvivenza da cui sei diventato
dipendente e che tengono tutta la tua energia legata alla realtà presente-
passata. Non appena distogli l’attenzione da questi elementi esterni, cominci
a indebolire i legami energetici ed emotivi con essi, e a liberare energia
sufficiente per creare un nuovo futuro. Dovrai diventare consapevole di dove
hai posto inconsciamente l’attenzione e, come per separare i due atomi, ci
vorrà energia per spezzare consciamente questi legami.
Durante i seminari, le persone vengono sempre da me e mi raccontano che
il loro computer si è rotto o che qualcuno ha rubato la loro auto o che hanno
perso il lavoro o che non hanno più soldi. Quando mi raccontano di aver
perso persone o cose nella loro vita, sai cosa rispondo sempre? “Benissimo!
Adesso avrai a disposizione tanta energia per progettare un nuovo destino.”
Comunque, se fai bene questo lavoro e riesci a riconquistare la tua energia,
all’inizio è probabile che avrai qualche problema. Preparati, perché alcuni
aspetti della tua vita potrebbero andare in pezzi. Ma non ti preoccupare. È
previsto che succeda, perché stai rompendo i legami energetici tra te stesso e
il tuo passato. Tutto ciò che non è più in corrispondenza vibrazionale tra te e
il tuo futuro sparirà. Non cercare di rimettere insieme la tua vecchia vita,
perché sarai troppo impegnato con quella nuova.
Ecco un ottimo esempio. Un mio amico, vicepresidente di un’università,
partecipò a una riunione del consiglio di amministrazione circa tre settimane
dopo aver cominciato con le meditazioni. Era una delle colonne portanti
dell’università; gli studenti e i professori lo amavano. Ma in quel consiglio di
amministrazione lo licenziarono. Così mi chiamò e mi disse: “Non credo che
la meditazione stia funzionando. Il consiglio mi ha appena licenziato. Non
dovevano succedermi grandi cose?”.
“Ascolta” gli risposi, “non aggrapparti a queste emozioni di
sopravvivenza, perché così rimarrai nel passato. Continua a stare nel
momento presente e inizia a creare.” Nel giro di due settimane si innamorò di
una donna, che in seguito sposò. Inoltre ricevette un’offerta di lavoro come
vicepresidente di un’università più grande e migliore, che subito accettò.
Un anno dopo, mi richiamò per dirmi che l’università che lo aveva
licenziato gli aveva appena chiesto di tornare come presidente. Non si sa mai
cosa l’universo ha in serbo per te quando la tua vecchia realtà svanisce e
quella nuova comincia ad apparire. Ti posso assicurare solo una cosa:
l’ignoto non mi ha mai deluso.
ONDE CEREBRALI
Figura 2.7
Onde cerebrali a confronto.
Figura 2.9
Quando sei nel generoso momento presente, il passato che conosci e il futuro
prevedibile non esistono più; sei pronto a creare nuove possibilità nella tua vita.
SINTONIZZATI SU NUOVE
INFINITE POSSIBILITÀ
Figura 3.3
Questo grafico illustra i cambiamenti nell’attività delle onde cerebrali nel nostro
seminario avanzato di Tacoma, nel gennaio 2016.
Figura 3.4
Quando siamo nel momento presente, ci sono infinite possibilità che esistono nel
campo quantico sotto forma di frequenze elettromagnetiche. Associando
un’intenzione chiara a emozioni elevate, trasmetti una firma elettromagnetica
completamente nuova al campo. Se c’è corrispondenza vibrazionale tra la tua
energia e l’energia di quel potenziale, quanto più a lungo sei cosciente di
quell’energia, tanto più attrai l’esperienza verso di te.
Ciascuna lettera rappresenta una diversa possibilità: R è una nuova relazione, L è
un nuovo lavoro, P è un problema che viene risolto nella tua vita, M è
un’esperienza mistica, G è una mente geniale, S è la salute, A è l’abbondanza, O
è una nuova opportunità.
Nel campo unificato diventi consapevole di ciò che esiste già e gli dai vita
con la tua attenzione e la tua intenzione. Qui puoi essere un genio. Puoi
vivere nell’abbondanza. Puoi essere sano e ricco. Puoi vivere un’esperienza
mistica. Puoi creare un nuovo lavoro. Puoi risolvere un problema che ti
angustia.
Ricorda: tutte queste possibilità esistono sotto forma di potenziali
elettromagnetici nel campo quantico; non puoi percepirle con i sensi perché
non esistono ancora in questo spazio e tempo. Esistono solo come frequenza
o energia contenente informazioni, che deve essere sintonizzata e osservata in
questo spazio e tempo. Per farlo nella giusta maniera, devi connetterti con
quell’energia e con quelle informazioni attraverso la tua intenzione ed
energia.
Puoi vederla anche in questo modo: se sei connesso con la coscienza e
l’energia di ogni corpo e cosa, in ogni spazio e tempo all’interno di un vasto
campo unificato di potenzialità, allora osservare un potenziale quantico è
come diventare consapevole della tua mano nel mondo fisico; sei già
connesso con la tua mano, esiste già. Sintonizzarti sull’energia del tuo futuro
e osservare con intenzione quel potenziale nel campo quantico induce infiniti
campi di energia a collassare in particelle (evento quantico), e quella diventa
un’esperienza che può manifestarsi nel mondo fisico tridimensionale.
Quando termini la meditazione, anche se sei tornato al mondo
tridimensionale della materia, avendo già provato l’emozione elevata prima
dell’esperienza, non puoi fare altro che sentirti come se la tua intenzione si
fosse già manifestata, o come se la tua richiesta fosse già stata esaudita.
Avverti un’intima connessione con il tuo nuovo futuro, sapendo che si
manifesterà in un modo che non puoi prevedere (perché altrimenti lo
conosceresti già). Ti alzi come un nuovo io, che sente di essere più energia
che materia.
Ma devi rimanere consapevole, perché nel momento in cui te ne
dimentichi e cominci a stressarti riguardo a come e quando accadrà, ritornerai
al tuo vecchio io, cercando di prevedere il futuro sulla base del passato. E
allora inizierai a provare le solite emozioni (con la stessa energia inferiore)
che influenzano i soliti pensieri, e così scegli di restare intrappolato nella
realtà nota. Potremmo dire che ti allontani dall’energia del tuo futuro nel
momento in cui senti l’energia familiare delle emozioni del passato.
Se invece riesci a sintonizzarti più e più volte sulla possibilità che hai
scelto, sarai in grado di farlo non solo durante la meditazione ma anche
quando sei in coda allo sportello bancario o bloccato nel traffico. Mentre ti
radi, cucini o passeggi. Potrai farlo in continuazione con gli occhi aperti, così
come ci riesci con gli occhi chiusi durante la meditazione. Ricordati solo che,
ogni volta che ti sintonizzi sull’energia del tuo futuro nel momento presente,
attiri quel futuro verso di te.
E se lo fai abbastanza spesso e nel modo giusto, cambierai la tua biologia
da una realtà presente-passata a una realtà presente-futura. Vale a dire,
trasformerai il tuo cervello a livello neurologico da registrazione del passato a
mappa del futuro. Allo stesso tempo, insegnando emotivamente nel momento
presente al tuo corpo cosa proverai in futuro, lo riprogrammi con una nuova
emozione elevata. Sarai in grado di stimolare nuovi geni in nuove maniere, e
modificherai il corpo come se il futuro che hai scelto con la tua intenzione
chiara sia già avvenuto. Ciò significa che inizi a indossare biologicamente il
tuo futuro.
Preparati a sintonizzarti
Questa meditazione richiede un po’ di preparazione. Per prima cosa,
voglio che tu pensi a una potenziale esperienza che ti piacerebbe avere.
Ricorda che, come l’elettrone prima di collassare nella materia, l’esperienza
esiste già sotto forma di energia o frequenza nel campo quantico ed è proprio
con questa energia che stai per sintonizzarti. Alcuni dei nostri allievi hanno
abbassato i livelli di colesterolo solo sintonizzandosi su una possibilità.
Hanno ridotto i loro marcatori tumorali. Hanno fatto sparire il cancro. Hanno
anche creato nuovi impieghi, vacanze pagate, nuove relazioni sane, più
denaro, esperienze profondamente mistiche, persino biglietti vincenti della
lotteria. Credimi: io e il mio team abbiamo visto di tutto. Perciò vai avanti,
entra nell’ignoto.
Quando hai pensato alla nuova esperienza che vuoi creare, assegnale una
lettera maiuscola e poi scrivila su un pezzo di carta. Considera questa lettera
come un simbolo che rappresenta quella particolare possibilità nella tua vita.
È importante metterla su carta invece di pensarla solamente, perché l’atto di
annotarla consolida il tuo desiderio. Poi disegna due linee circolari ondulate
intorno alla lettera per rappresentare il campo elettromagnetico che devi
generare attorno al tuo corpo affinché corrisponda a quel potenziale nel
campo quantico.
Adesso assegna un significato a quella lettera così puoi chiarire meglio la
tua intenzione. Pensa ad alcune caratteristiche di quello che vuoi ed elencane
almeno quattro. (L’unica cosa che non devi includere è la tempistica.) Per
esempio, se la tua intenzione è un lavoro, la lista potrebbe essere come
questa:
• Guadagnare di più.
• Essere a capo di un team di professionisti.
• Viaggiare ovunque con un generoso conto spese.
• Fare la differenza nel mondo.
• Soddisfatto
• Illimitato
• Riconoscente
• Libero
• In estasi
• Innamorato della vita
• Felice
Libera la fantasia, e se pensi di non sapere cosa proverai perché non hai
mai vissuto quell’esperienza, scrivi “gratitudine”, che va sempre bene. La
gratitudine è un’emozione potente da utilizzare per la manifestazione perché
in genere siamo grati quando riceviamo qualcosa. Quindi, la firma emotiva
della gratitudine significa che l’evento è già accaduto e il tuo corpo
comincerà a credere di essere in quella realtà futura nel momento presente.
Le diverse emozioni che hai appena elencato sono l’energia che veicolerà
la tua intenzione. Non è un processo intellettivo ma viscerale. Devi provare
davvero queste emozioni. Devi insegnare al corpo a livello emotivo le
sensazioni che proverai nel tuo futuro prima che si verifichi, e devi farlo nel
momento presente.
Adesso sei pronto per la meditazione.
Meditazione: “Sintonizzati su nuove possibilità”
Inizia ponendo l’attenzione sulle diverse parti del corpo e sullo spazio che
le circonda. Ne parlerò in maggior dettaglio nel prossimo capitolo, ma per il
momento ti basta sapere che focalizzarsi sullo spazio intorno al corpo aiuta a
modificare le onde cerebrali, passando da uno stato incoerente di onde
cerebrali beta a uno stato coerente di onde cerebrali alfa e theta. Acquisisci
consapevolezza dello spazio infinito dietro i tuoi occhi in questo eterno
spazio nero, dello spazio al centro della testa, dello spazio tra la parte
posteriore della gola e la testa, e poi oltre la tua testa nello spazio. Poi diventa
consapevole dello spazio al centro della gola, dello spazio oltre la gola e
intorno al collo, dello spazio al centro del petto, dello spazio attorno al corpo,
dello spazio dietro l’ombelico e infine dello spazio intorno ai fianchi in
questo infinito vuoto nero. Ogni volta, prenditi il tuo tempo, senti lo spazio,
diventane consapevole e rimani presente.
Diventa consapevole della vastità dello spazio che la stanza in cui ti trovi
occupa nello spazio, poi estendi la tua consapevolezza alla vastità dello
spazio oltre la stanza, e infine alla vastità dello spazio che tutto lo spazio
occupa nello spazio.
Ora è il momento di distogliere l’attenzione dal tuo corpo, dall’ambiente e
dal tempo e di diventare nessuno, nessun corpo, nessuna cosa, in nessun
luogo e in nessun tempo, di diventare pura coscienza, di entrare sotto forma
di consapevolezza in questo campo infinito in cui esistono tutte le possibilità.
Se ti distrai, ritorna al momento presente. Continua a entrare in questo spazio
immateriale e a reinvestire la tua attenzione in esso.
Pensa alla possibilità su cui vuoi sintonizzarti, che già esiste nel campo
quantico, ricordando la tua lettera. Percepisci l’energia di quella possibilità
futura, dentro di te e tutto intorno a te, e sintonizzati sul tuo futuro. Così
facendo entri in nuovo stato d’essere, trasmettendo una firma
elettromagnetica completamente nuova nel campo. Quando c’è
corrispondenza vibrazionale tra la tua energia e quel potenziale, il nuovo
evento ti troverà; tu non devi fare niente. Voglio essere chiaro: ci potrebbero
volere parecchie meditazioni prima che la tua futura opportunità si manifesti.
Potrebbe accadere dopo una settimana, un mese o molto più tempo. È
fondamentale continuare a meditare finché non accade.
Quando sei in un nuovo stato d’essere e trasmetti una nuova firma
elettromagnetica, ricorda il tuo futuro prima che accada e comincia a provare
mentalmente quel futuro vivendo al suo interno. Rendilo il più vero possibile,
evocando le emozioni elevate che hai elencato in precedenza, in modo da
insegnare al corpo a livello emotivo a vivere nel futuro.
Consegna la tua creazione a una mente più grande, piantando un seme nel
campo infinito delle possibilità, e lasciala andare. Infine, benedici il tuo corpo
con una nuova mente. Benedici la tua vita, la tua anima, il tuo passato e il tuo
futuro. Benedici il divino che è in te, apri il tuo cuore e sii grato per la nuova
vita prima che si manifesti.
Lentamente, riporta la tua consapevolezza nella stanza e, quando sei
pronto, apri gli occhi. Alzati dalla meditazione come se il tuo futuro fosse già
accaduto, e lascia che le sincronicità e le nuove possibilità ti trovino.
Capitolo 4
LO SPETTRO ELETTROMAGNETICO
Figura 4.1A
Questa figura rappresenta l’intero spettro di frequenze elettromagnetiche, dal
campo del punto zero fino alla materia. Quando l’energia aumenta (o la frequenza
diventa più veloce), la lunghezza d’onda diminuisce. Quando l’energia diminuisce
(o la frequenza diventa più lenta), la lunghezza d’onda aumenta. Al centro c’è lo
spettro di realtà che percepiamo (luce visibile).
Figura 4.1B
Qui vediamo il rapporto tra frequenza e lunghezza d’onda. Il numero di cicli in
un’onda completa (tra le lettere a e b, b e c e così via) è una lunghezza d’onda. Lo
spazio tra le due frecce verticali rivolte verso il basso rappresenta un intervallo di
tempo di 1 secondo. In questo caso, poiché ci sono cinque onde complete
nell’arco di un secondo, diciamo che la frequenza è di 5 cicli per secondo, o 5 Hz.
Osserva la Figura 4.1B. Muovi gli occhi lungo la linea orizzontale che
attraversa le colline e le valli formate dalle onde, cominciando dalla lettera a
e poi passando a b e poi a c. Ogni volta che arrivi alla lettera seguente hai
appena percorso un ciclo completo, chiamato lunghezza d’onda. Quindi, la
distanza tra le lettere a e b è una lunghezza d’onda. La frequenza di un’onda
si riferisce al numero di lunghezze d’onda o cicli in 1 secondo, che si misura
in hertz (Hz). Pertanto, quanto più veloce è la frequenza di un’onda, tanto più
corta è la lunghezza d’onda. È vero anche il contrario: più lenta è la
frequenza, maggiore è la lunghezza d’onda (Figura 4.1C). Per esempio, la
luce infrarossa ha una frequenza più lenta della luce ultravioletta, perciò la
lunghezza d’onda dai raggi infrarossi è maggiore di quella dei raggi
ultravioletti. Ecco un altro esempio, stavolta nello spettro visibile: il colore
rosso ha una frequenza più lenta (450 cicli per secondo) del colore blu (650
cicli per secondo). Pertanto, la lunghezza d’onda del rosso è maggiore di
quella del blu.
Figura 4.1C
Quando la frequenza aumenta, la lunghezza d’onda diminuisce. Quando la
frequenza diminuisce, la lunghezza d’onda aumenta.
Nel corso degli anni, sono stati fatti diversi tentativi di fotografare e
misurare i campi di luce. Uno degli esempi più importanti è l’effetto
fotografico Kirlian, scoperto nel 1939 da Semyon Davidovich Kirlian,
elettricista e inventore russo. Con questa tecnica, Kirlian fu in grado di
catturare immagini del campo elettromagnetico che circonda sia gli esseri
viventi che gli oggetti non viventi. Kirlian scoprì che mettendo un foglio di
pellicola fotografica su una piastra di metallo, ponendo un oggetto sopra la
pellicola e applicando una corrente ad alta tensione alla piastra di metallo,
un’immagine della scarica elettrica tra l’oggetto e la piastra rimaneva visibile
sulla pellicola, apparendo come un contorno luminoso intorno all’oggetto
fotografato.
Pare che, in uno dei suoi molti esperimenti, Kirlian fotografò due foglie
apparentemente identiche, una di una pianta sana e l’altra di una pianta
malata. La fotografia della foglia proveniente dalla pianta sana mostrava un
forte campo di luce, mentre l’altra un bagliore molto più debole, inducendo
Kirlian a credere che la sua tecnica fotografica potesse essere in grado di
valutare lo stato di salute del soggetto fotografato. Oggigiorno gli scienziati
mettono in discussione l’utilità della fotografia Kirlian come strumento
diagnostico, ma le ricerche su questa tecnica continuano.
Uno sviluppo più recente in questa direzione si deve all’opera del biofisico
tedesco Fritz-Albert Popp, che ha passato più di tre decenni a studiare i
biofotoni, minuscole particelle di luce a bassa intensità emesse da tutti gli
esseri viventi. Nel 1996 Popp fondò l’Istituto Internazionale di Biofisica
(IIB), una rete di laboratori di ricerca in più di una dozzina di Paesi di tutto il
mondo che studiano i biofotoni. Popp e i ricercatori dell’IIB credono che le
informazioni contenute in queste particelle di luce, che si trovano nel DNA,
vengano trasmesse in modo estremamente efficiente alle cellule
dell’organismo, svolgendo così un ruolo fondamentale nella regolazione delle
sue funzioni.1 I biofotoni possono essere individuati da uno strumento
particolarmente sensibile, progettato per misurare le loro emissioni: quanto
più forti sono le emissioni e più intenso e coerente è il campo di luce, tanto
maggiore sarà la comunicazione tra le cellule e più sano l’organismo.
Per mantenere la vita e la salute, le nostre cellule comunicano tra loro
scambiandosi informazioni vitali trasmesse su diverse frequenze di luce.
Popp scoprì che è vero anche il contrario: quando una cellula non emette
abbastanza energia elettromagnetica organizzata e coerente, si ammala; non è
più in grado di condividere informazioni con altre cellule e, senza questo
scambio, non ha ciò che le serve. Perciò, forse la versione meccanicistica del
funzionamento interno della cellula, che abbiamo studiato nelle lezioni di
biologia alle superiori, è un po’ datata. Le molecole cariche che si attraggono
e si respingono non sono responsabili del funzionamento della cellula.
Invece, l’energia elettromagnetica che la cellula emette e riceve è la forza
vitale che governa le molecole. Questo è il punto di vista vitalistico.
Tutto ciò significa che siamo letteralmente esseri di luce che irradiano una
forza vitale ed esprimono un campo di luce intorno al corpo. Si può dire che
quanto più definiamo la realtà con i sensi e viviamo concentrandoci
soprattutto sul mondo fisico, tanto più potremmo perderci informazioni
preziose. Questo perché quanto più ci concentriamo sulla materia, gli oggetti,
le cose, le persone e i luoghi nel mondo esterno, tanto meno siamo in grado di
percepire queste altre frequenze che non sono visibili a occhio nudo. E, se
non ne siamo consapevoli, è come se non esistessero per noi.
Come hai già letto e, spero, cominciato a provare di persona con la
meditazione dello scorso capitolo, puoi sintonizzarti su certe frequenze
intorno a te, così come puoi sintonizzare la radio sulla stazione che preferisci.
Quando chiudi gli occhi, rimani immobile ed elimini l’ambiente esterno
(ovvero le interferenze che di solito t’impediscono di percepire queste altre
frequenze), puoi esercitarti a captare un segnale chiaro e a ricevere le sue
informazioni. Se lo fai ripetutamente, ti sintonizzi su un nuovo livello di luce
e informazioni che puoi utilizzare per influenzare la materia. Così facendo, il
corpo sperimenta la sintropia (maggiore ordine) invece dell’entropia
(disordine, crollo fisico e caos). Quando riesci a calmare la mente analitica e
a sintonizzarti su queste informazioni più ordinate, il corpo risponde
automaticamente elaborando un nuovo flusso di coscienza ed energia,
diventando così più efficiente, coerente e sano.
I CENTRI ENERGETICI
Figura 4.3
Ciascun centro energetico del corpo ha una propria struttura biologica. Tutti hanno
le proprie ghiandole, ormoni, sostanze chimiche e mini-cervelli (plessi di neuroni)
individuali, e di conseguenza anche una propria mente.
Come hai letto nel secondo capitolo, quando la coscienza attiva il tessuto
neurologico, crea la mente. La mente è il cervello in azione, perciò se ognuno
di questi centri energetici possiede un plesso di neuroni, allora ha anche la
sua mente individuale. Ciò che attiva la mente è l’energia con un’intenzione
cosciente. Quando uno di questi centri si accende, a sua volta attiva ormoni,
tessuti, sostanze chimiche e funzioni cellulari, ed emette energia.
Per esempio, se il primo centro (la sede delle gonadi) viene attivato
dall’energia, la sua mente ha un’intenzione molto precisa. Quando tu, come
essere cosciente, hai un pensiero o una fantasia (è la coscienza che agisce sul
tessuto neurologico), in un attimo il tuo corpo cambia a livello fisiologico, e
quindi anche la tua energia. L’organismo secerne sostanze chimiche e ormoni
dalle ghiandole corrispondenti per prepararti emotivamente all’atto sessuale.
Ora hai più energia in quel centro, che rilascia la sua particolare frequenza
contenente un messaggio intenzionale.
L’energia che veicola l’intenzione cosciente attiva il centro sessuale, e la
mente nel cervello influenza la mente nel corpo a livello del plesso nervoso
individuale [Ndr: Il plesso nervoso è formato dai rami anteriori dei nervi
spinali che si congiungono tra loro. Abbiamo per esempio il plesso cervicale,
il plesso brachiale ecc.]. Questa mente, situata in quella zona specifica del
corpo, attraverso questo mini-cervello opera a livello subconscio attraverso il
sistema nervoso autonomo. Va al di là del controllo volontario. Potremmo
dire che il corpo sta seguendo la mente mentre il mini-cervello in quel centro
energetico attiva le relative ghiandole, che a loro volta attivano gli ormoni
corrispondenti che segnalano alle apposite sostanze chimiche di modificare la
fisiologia e lo stato emotivo del corpo. Così emetti un’energia molto chiara
che porta una specifica istruzione fuori da quel centro. Quando l’energia
attraversa quel tessuto neurologico o plesso di neuroni, crea una mente a quel
livello, così quel centro, quando è attivato, ha una propria mente.
Anche il secondo centro possiede una propria mente. Quando attiviamo il
suo mini-cervello e quindi la sua mente, si verifica la medesima sequenza di
eventi che abbiamo appena visto nel primo centro energetico, ma con diversi
neurocircuiti, ormoni, sostanze chimiche, emozioni, energia e informazioni.
Questa parte del corpo è stata chiamata “il secondo cervello” in virtù delle
centinaia di milioni di neuroni e connessioni neurali che si trovano qui (più di
quanti ce ne sono nel midollo spinale o nel sistema nervoso periferico). Il 95
per cento della serotonina (l’ormone del buonumore) presente nell’organismo
non si trova nel cervello ma nell’intestino.3 Seguire la pancia significa
letteralmente fidarsi del proprio istinto. È come se il corpo e il cervello di
questo centro potessero superare il nostro cervello analitico e razionale.
E il centro cardiaco? Cosa succede quando segui il tuo cuore? Come i
primi due, il quarto centro, situato nel petto, possiede una propria frequenza, i
propri ormoni, le proprie emozioni, le proprie sostanze chimiche e un proprio
mini-cervello che attinge da un campo di energia e informazioni che lo
circonda. Quando segui il tuo cuore, tendi a essere più premuroso, gentile,
ispirato, altruista, empatico, generoso, riconoscente, fiducioso e paziente. Se
il mini-cervello ottiene queste informazioni, invia istruzioni e messaggi agli
organi e ai tessuti che si trovano in quella parte del corpo, e tu emetti energia
amorevole da questo specifico centro d’informazione.
Adesso esaminiamo più in dettaglio ciascuno dei centri energetici. Le loro
funzioni in parte si sovrappongono, ma in linea di massima le loro
caratteristiche sono semplici da capire. Se ti serve, puoi rivedere la Figura
4.3.
Figura 4.4A
Quando evolviamo la nostra energia creativa, essa può essere incanalata dal
primo centro fino al cervello e oltre. Ogni centro energetico ha una propria
frequenza che ne veicola l’intenzione.
Figura 4.4B
Quando l’energia rimane bloccata nel corpo, non riesce a fluire nei centri superiori.
Siccome le emozioni sono energia, se ristagnano nei diversi centri noi non
possiamo evolvere.
VIVERE IN MODALITÀ DI
SOPRAVVIVENZA
Figura 4.5
I primi tre centri consumano molta energia. Se li utilizziamo in maniera eccessiva,
attingiamo continuamente dal campo invisibile di energia e la trasformiamo in
chimica. Il campo che circonda il corpo comincia a restringersi.
Ti ricordi che ho detto che i tre centri inferiori del corpo si occupano della
sopravvivenza e perciò rappresentano il nostro naturale egoismo? Riguardano
l’utilizzo del potere, dell’aggressività, della forza e della competizione per
sopravvivere alle condizioni dell’ambiente esterno abbastanza a lungo da
nutrirci e conservare la specie (al contrario dei cinque centri superiori, che
riguardano pensieri ed emozioni più altruistici). La natura ha reso questi tre
centri inferiori molto piacevoli per farci continuare a svolgere le azioni a essi
legate. Fare sesso (primo centro) e mangiare (secondo centro) sono attività
molto piacevoli, come in parte può esserlo connettersi e comunicare con gli
altri (sempre il secondo centro). Il potere personale (terzo centro) può essere
inebriante, per esempio riuscire a superare gli ostacoli, ottenere ciò che si
vuole, competere contro gli altri e vincere, sopravvivere in un particolare
ambiente e così via.
Quindi, si capisce come mai alcune persone tendano a utilizzare in modo
eccessivo uno o più dei primi tre centri e, così facendo, consumino sempre
più il campo di energia e informazioni che circonda il corpo. Per esempio,
una persona estremamente sensuale assorbe una maggiore energia dal campo
che circonda il suo primo centro. Una persona intrappolata nella vergogna e
nel senso di colpa, che si sente una vittima, si aggrappa alle emozioni del
passato e soffre continuamente, consuma troppa energia del secondo centro.
Una persona molto stressata prende energia dal terzo centro. Quando la
nostra coscienza non evolve, non evolve neanche la nostra energia.
Il livello subatomico
Tutto questo ha inizio a livello subatomico o quantico, perciò vediamo
come si verifica. Osserva la Figura 4.6. Se prendi due atomi, ognuno con il
proprio nucleo, e li metti insieme per formare una molecola, l’intersezione
dei due cerchi nel punto in cui si legano è dove condividono luce e
informazioni, e quindi anche un’energia simile dotata di una particolare
frequenza. Ciò che tiene insieme questi due atomi, formando una molecola, è
un campo invisibile di energia. Rispetto ai due atomi separati, la molecola
che essi formano unendosi avrà caratteristiche e proprietà fisiche diverse, per
esempio una diversa densità, un diverso punto di ebollizione e un diverso
peso atomico. È importante notare che ciò che conferisce alla molecola le sue
proprietà specifiche, e che permette alla sua forma e alla sua struttura di
restare inalterate, è il campo invisibile di energia che circonda la materia. Le
molecole non potrebbero legarsi senza condividere informazioni ed energia.
Figura 4.6
Quando gli atomi si legano e condividono energia e informazioni, formano le
molecole. La molecola è circondata da un campo invisibile di luce, costituito
dall’energia e dalle informazioni che le forniscono le sue proprietà fisiche. Se altri
atomi si uniscono alla molecola, questa diventa più complessa e forma una
sostanza chimica, anch’essa circondata da un invisibile campo di luce fatto di
energia e informazioni, che le conferisce proprietà fisiche specifiche.
Quando altri atomi si uniscono alla sostanza chimica, essa diventa ulteriormente
complessa e può formare una cellula. La cellula è circondata da un proprio campo
invisibile di energia e informazioni, che le trasmette le istruzioni per funzionare. A
sua volta, un gruppo di cellule che si uniscono diventano un tessuto, con un
campo di energia e informazioni che permette alle cellule di funzionare in armonia.
I tessuti si aggregano per formare un organo, con un campo di energia e
informazioni che gli consentono di funzionare in maniera sana.
Gli organi si uniscono per diventare un sistema, con un proprio campo invisibile di
luce che lo circonda e gli fornisce le proprietà fisiche per funzionare come un tutto.
Infine, i sistemi si connettono per formare un corpo. Il campo di luce che circonda il
corpo contiene l’energia e le informazioni che gli forniscono le sue proprietà fisiche
e le istruzioni per vivere.