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Introduzione.

Nel giugno 1984 Renzo Boscoli ha pubblicato la sua "Nola sulfa fusione Termonucleare", nella Quale fa l'ipotesi del "Sole Freddo".(l)

Questa ipotesi mi e sembrata molto con vincente e ben argomentata.

Tuuavia nel corso di a1cuni seminari :>1)1 "Modello criogenico di fusione nucleate", (2) ho potato constatare che essa ha suscitate, ill primo acchito, stupore e incredulita nel rnio uditorio.

AI con trario , dopo aver letto 1a "Nota" di Boscoli, io mi sono

chiesto come rnai ha potuto alfermarsi l'ipotesi opposta; quella, cioe, di un "Sole caldo".

Ho condotto, di conseguenza, una breve indagine al riguardo, della Quale offro, in cia che segue, i risultati.

Per quanro concerne l'argomento in questione, 10 studio sistematico del Sole comincia call William Herschel. Nel suo Iavoro: "Nalura e struuura del Sole e delle stelle fisse", (3) egli sottolinea la base sperimentaie della sua ricerca come segue:

"A sostegno delle idee che proporro in questo lavoro, relative alia struttura ftsica "del Sole, io mi sono gtovato del rtsultati del lavoro di tutti gli astronomi che mt hanno preceduto, rna ho tratto Ie mte conclusioni soprattutto sulla base delle mie osservazioni dei fenomeni solan: Ie quall, oltre a forntrml Ia veriflca di quei particolart che erano gia staU osservati, rni hanno forntto altresi nuove tnformaztont sulle regiont solart, tali da consentinni Ia formulazione dl un'ipotesi malta raztonale. Potche, avendo Il vantaggio di conoscere quelle precedenti, ho tmmedlatamente tndmzzato le mie recentisstme osservaztorn suI corpo del Sale, net puntt cructah: e Il lavoro ne e rtsultato. can cia, facilttato; ed ha potuto essere stntetizzato in una concluslone malta preclsa,

Cia che segue e un breve estratto delle mie osservazioni suI Sale. al quale ho aggtunto Ie conseguenze che Io ora mt ritengo autorizzato a dedurre da esse.

Quando tutte le rifiessioni sui vart fenomenl sana stntetizzate ed alcune argornentazionr complementart, dedotte per analogta, che to ho aggtunto, siano adeguatamente considerate. si trovera che se De puo trarre una conclusione di carattere generale che sembra gettare una luce constderevole sulla questione in oggetto". (3)

"Agosto 26. 1792. Ho osservato il Sale a divers! mgrandimenti, da 90 a 500. Sernbra evidente che le macchie nere corrtspondono al suolo opaco, 0 corpo, del Sale; e che la parte.Iumtnosa e un'atmosfera che, essendo discontmua 0 frammentata, ci consente sguardi fugae! suI Sole stesso. II mio riflettore da 7 polllct, che e altamente perfezionato, mostra Ie macchte, come sempre, nella forma di rnarcate depresstom a1 di sotto della superflcle della parte lumtnosa.

Settembre 2, 1792. Ho visto due macchie sul Sale ad occhio nudo. AI telescopio ho potuto constatare che esse sono gruppi di macchte, con molte altre diffuse tutt'In-

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tomo. Ciascuna di esse era stcuramente al di sotto del; la superficie del disco luminoso."

"E' ora facile circoscrtvere i rtsultatt di queste osservaztoru in modo molto ben definito.

Che il Sole abbla una atmosfera molto estesa e al dl fuort di ogni dubbio; e che questa atmosfera conststa di vart fluidi elastict, che sono pill 0 meno luminost e trasparenti: che, di esst, quello luminoso e la sede nella Quale si produce la luee ehe not vediamo, sembra, al- 10 stesso modo, pienamente stabilito sulla base dell'osservaztone dt tutti t fenomenl delle sue macchte, delle facole e della superficie lummosa medesima. Non ci sono vartaztonl significative in queste manifestazioni e Cia che abblarno appurato con la pill grande Iactlltit e preclsamente cia che deve avverure sulla base del rtmeseolamento che possiamo supporre avvenga nelle regioni occupate da questi fluidi estesi ed elastict,

Sara necessarto tuttavia che io sta un po' pill prectso circa n modo in cui suppongo che st genert il fluido luminoso nell'atmosfera del Sole. A questo proposito e partlcolarmente appropnata e molto istruttiva una analogia che puo essere presa dalla generazione delle nub! nella nostra atmosfera. Le nostre nub! sono probabilmente il rtsultato della decomposlzione dt qualcuno del fluidl elastic! della stessa atmosfera quando quelle cause naturall. che in questo grande laboratorio chimico sono normalmente all'opera, agtscono su di essl: possiamo conseguenternente tpottzzare che nelle grandi estenstoru dell'atmosfera solare, in conseguenza dt cause analoghe, avvengano analoght fenomenl: rna con questa dtfferenza. che le decomposizioni continue e di grande estenstone del fluidl elasnct del Sole stano di natura fosfortca, e siano aceompagnate da effettt lumtnost, onglnando la Iuce visibile.

Ove mt st obietti che tali vtolente e incessanti dec ompostzlonl ftnlranno can l'esaurire il Sole. to posso nuovamente ricorrere alIa precedente anal ogta , che ct suggensce Ie seguenti nflessiont.

L'estensione della nostra atmosfera, come possiamo constatare, si mantiene tnalterata nonostante Ie copiose decomposiztoni del suoi fluid! in nubi e ptoggta che cade, in bagliori di lampi, in meteore, ed altrt fenomeni lummosi: poiche ci sono nuovt e continui apporti di vapori elasttci, che contmuamente ascendono per compensare le perdite occastonate da queste decomposlzioni.

Si potrebbe osservare che il caso della decomposizione dei fluidi elastict nell'atmosfera sol are potrebbe essere malta differente, potche la luce vtene emessa, e non rttorna al Sole, cosi come tnvece accade per le nubi sulla Terra quando esse discendono in scrosci di ptoggta.

A. questa obtezione to nspondo che nella decomposiztone del fluid! fosfortct tutu gli altrt tngredtentt, tranne la luce, rttomano al corpo del Sale. E che Il fatto che l'emisstone della Iuee [intra per consumare 11 Sale non e una difflcolta che puo essere opposta alla mta ipotesi. Potche e un fatto evidente che tl Sole emette luce, la stessa obtezione. se puo constderarst tale, militerebbe egualmente contro ognt altro modo possibile di spiegare 11 fenomeno.

Vi sono tnoltre altre consideraziont che possono alleggenre il peso di questa assenta dtfflcolta.

Not sappiamo che 1a massa della Iuce e cosi tenue che anche in pertodt di tempo estremamente Iunghi la sua emanazione da parte del Sole non puo diminuire sensibilmente la massa di questo grande astro.

A cto st puo aggtungere che molto probabilmente eststano numerose vie per le quail vtene ricostituita l'energta perduta con I'erntsstone della luce; sebbene Il modo preciso in cui cia accada non e accesstbtle alIa nostra osservazione dtretta,

Nel grande laboratorto della Natura avvengono moIte operazioni che noi non rtusciamo a comprendere: rna prima 0 dopo rtusciamo a scoprtre alcuni degli strumentt con 1 quali essa opera.

La mta tpotest, cornunque, come ho gia osservato, non rnl obbliga a spiegare come il Sale puo sostenere la perdita di energia luminosa, e tantomeno a mostrare che esso potra sostenerla per sempre: e voglto sottolineare che, come nell'analogia della generazione delle nubi io suppongo semplicemente che la Ioro formazlone sta dovuta alIa decompostztone dl qualcuno del fluidi elastic! della nostra atmosfera; quell 'analogta , che nposa saldamente su di un fatto, non fara di meno al caso mlo a seconda di quale sia la causa alla quale queste nub! devono la loro ongtne.

E' la stessa cosa per Ie nubi lummose, se cosi posso chiamarle, del Sole. Esse chtaramente eststono, perche Ie vedtamo: il modo in cui sono generate puo restare una ipotesi; e la mta, fino a quando non ne sara proposta una nugltore, va bene cosi; rna che sta vera 0 no. le conseguenze che io rni accingo a trarre da cia che e stato detto non dipendono da essa''.

Net 1801 Herschel scrive un altro lavoro snlla medesima questione: "Osservazioni tendenti a investigate la natura del Sole, allo scopo di determinare le cause 0 i sintomi della sua variabile emissione di luce e di calore; con alcune note sull'uso che si po trebbe fare , nella pratica, delle osservazioni solari": (4)

"In una precedente occasione io ho mostrato che ct sono buone ragtont per nguardare il Sole come un magnifico globo abttablle: e dalle osservazronl che saranno riportate in questo lavoro, sara ora mostrato che tutti gli argomentt che abbiarno rtportato precedentemente sono non solo co nfermati , rna che possiamo sptngerct ancora oltre nell'investtgaztone dena struttura flsica e planetaria del Sole".(4J

Herschel definisce una sua nomenclatura, della quale ci interessa la voce "Aperture":

"Aperture sono quel luoghi dove, a segutto della occasionale rimozione delle sue riubt iuminose st puo vedere il corpo solido del Sole; e non essendo esso Iumlnoso, le aperture attraverso Ie quali posstarno vederlo, can un cornune telescopio, possono essere scambiate per semplici macchie nere, 0 per I nuclei di tali macclue", (4)

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Egli riassume le osservazioni di questi anni sulle rnacchie solari me due "Zone Termiche" 0), (2) al di souo delle quali vi e il nunelle figure che seguono, nelle quali sono messe in evidenza Ie pri- cleo solido:

..•.. :

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'Vi sono due diverse regioni di nubisolari.

19 Febbrato 1800. Non e posstbtle vedere 11 Sale meglto di quanta mi rtesca al presente, Le corrugaztont sono evidentemente causate da un dopplo strato di nubl: quello tnfertore, a queUo che e ptu Vicino alla superftcte del Sole, constste di nubl meno bIillanti di quelle che compongono 10 strato superiore. Le nubi piu basse sono tnoltre piu strettamente connesse; mentre quelle supertort sono prevalentemente staccate I'una dall'altra. e ci perrnettono di vedere ovunque attraverso d1 esse.

Quindi stamo autortzzatt a concludere che ci sono due diverse regieni dt nubt, e la coloraztone dt quella infertore non e mat tnfluenzata dalle cause che agtscono su quella supertore. quando st generano delle depressioni.

Dt conseguenza queste nub! sono di natura molto dtversa dalle altre: potche, se non fossero differentl, non sarebbero dtversamente influenzate dalIa medesima causa. Probabilmente questa regtone infertore e sede di dense e opache nubl planetarte, simili a quelle sopra il nostro globo,

In tal caso la loro luce e solo il rtflesso unlforme della luce emessa dalla regtone auto-lummosa supertore che Ie circonda.

Se si ammette questa ipotesi, essa consente di sptegare anche l'untformita del colore delle depresstoni, e dei lora pennaccht; e molti altrifenomeni". (4)

Herschel esprime l'ipotesi secondo la Quale i cieli solari (macchie, flares) influenzano il clima terrestre, e tenta di individuare, confrontandoli con i dati statistici fomiti cia Adam Smith sul prezzo del grano, (5) possibili concomitanze tra andamenti stagionali e perturbazioni solari sulla base delle quali stabilire qualche relazionecausale, (4)

Cosa succede dunque "dopo iI 1850"?

Succede che 1'800 e

if secolo delle macchine termiche, della Termodinamica,

Ora, in una macchina termica fa

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pill caldo dentro che fuori.

E per genre che vede tutto in termini eli macchine a vapore,il Sole e una grande macchina a vapore. una palla eli gas ad altissima temperatura interna che emette calore verso l'esterno.

Si tratta solo di spiegare perche l'evidenza che

sotto fa pili freddo che sopra e una apparenza.

Faye e Secchi ci provano, senza alcun risultato. (6) E aHora?

E allora ci si passa sopra.

Emblematica, a questo riguardo e l'argomentazione di Young:(6)

"La teorta di Herschel Sentore soddlsfa a tutte le apparenze telescopiche delJe rnacchle solan tanto forse quanto qualstast altra fmora proposta. Essa manca nel suo assunto che e ora quasi universalmente constderato come lncompatibUe con quanta sappiamo della temperatura, della radlaztone e della costituzlone solare.

Ai fislc! modem! appare come inconfutabile che il nucleo solare debba essere gasoso, 0 almeno non solido.

E' forse impossibile dimostrare al presente la falstta di questa teoria, provando che il nueleo solare non e ne soltdorie Itquido, e rnostrando che Il calore solare non e limitato alla superftcte, rna penetra per tutta la massa con tntensl-

til. sernpre crescente fino al centro; tuttavta appare evtdente quanto essa sia atrlsehlata per n solo latta di Introdurre sostanze e processi seonosciuti e immaginarl.

D'altro canto, mvece, Ia teona gasosa, che e quella ora generalmente accettata, non implica alcuna specie di materia e di fane sconosctute, ma considera i fenomeni soIari come della stesso ordine di quelli che ci sono familiari net nostrt laboratort, benche di grado e di mtenstta immensamente diverst.

Se not ammettiamo soltanto che la temperatura cresca abbastanza rapidamente dalla superflcie al centro del globo solare, ogni difficolta intorno alla denslta dt una tale sfera aeriforme scompare completamente,

E' bensi vero che in tal modo la temperatura centrale dev'essere spaventosa, anche in confronto a quella della fotasfera. Ma perche no? Quale raglone st appone? Se noi potesstmo supporre U Sole tutto costttutto d'idrogeno, e che le ordinarie relaztoni di presstone e temperatura, risultanti dai nostri espertmenti di laboratorto, si mantengano per tutti i valort passibili di questt due enti Iislct, sarebbe un problema relativamente facile quello di ca1colare la minima temperatura centrale conctltabile coll'attuale denstta del globo solare.

Young, evidentemente a corto di argomenscientifici, accusa Herschel di essere stato "injluenzato cia ragioni teologiche" nella forrnulazione del suo modello del Sole:

"Circa al pnncrpto di questa seco- 10. Sir William Herschel. dopo uno studio accurato dei fatti, rna molto infiuenzato da1la credenza ehe 11 Sole dovesse (per raglan! teologlehe) essere un corpo abltablle, propose un'lpotesi che rlmase incontrastata per quasi mezzo seco- 10". (6)

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In realta l'unico passo "metascientifico" netl'argornentazione di Herschel. lungi dall'essere di natura "teologica", si inserisce piunosto nel filone inaugurate da Giordano Bruno e in quello esoterico di Isacco Newton. Niente di "cristiano" ad esempio (se questa e il "riferimento teologico") c'e neU'ipotesi dei "Solariani" i cui organi "sono adatti alla vita nelle peculiari condizioni arnbientali di quel vasto globo":

"Il Sale, vista in questa luce, ci appare nlent'altro che 11 prlnctpale, pill grande e lummoso ptaneta, evtdentemente U pnmo, 0 strettamente parlando, il solo primarto del nostro sistema; tutti gli altri essendo sicurarnente secondart rtspetto adesso.

La sua somiglianza con gli altrt globi del sistema solare per cia che riguarda la sua solidlta, la sua atmosfera e la sua superflcie dtversiftcata: la rotaztone attorno al suo asse, e la cad uta dei gravt, ci conduce a supporre che esso e molto probabilmente anche abitato, come gli altrt ptanett, da essen i cui organi sana adatti alIa vita nelIe peculiart condtztont arnbientali di que! vasto globa.

Qualsiasi cosa possano raccontarci poeti fantastosr, che fanna del Sole la dtmora di spiriU santi, 0 possano al contrario divisare Irosi morallsti, nell'indicarlo come U luogo pill tdoneo per la punizione del dannatt, non ci sembra che esst abbtano altro fondamento delle loro asserztont che semplici optnioni a vaghe congetture.

Ma ora 10 penso di essere autonzzato sulla base di prlnclpi astronomici, ad avanzare I'ipotesl che j] Sole sia un monda abitabile. e sono persuaso che Ie precedent! osservaztont, can Ie conclusionl che to ho tratto da esse, sana plenamente sufftclentl a rispondere a qualstast obieziane che sta mossa contra eli essa", (3)

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Come e noto, infine, il "paradosso" della "prima ignizione della materia" ad opera

di "corpi" che "quando sj raffreddano divenlana radianti", appartiene alla tradizione esoterica, come risulta da un teste esoterico pubblicato nell'800, che si afferma essere "il pio. antico di cui si ha memoria": Ie "Stanze di D'Zyan" (7).

E questo "paradosso", a quell'epoca (1880), meueva "nell'imbarazzo molti scienziati, e specialmente astronomi": (8)

" ... Ma tutto ci6 ct suggerisce qualche altra cosa: dlmostra cioe che gll antichl erano a conoscenza di cIa che adesso mette nell'imbarazzo moltt screnziati e speetalmente astronomI - Ie cause della prima tgruztone della materia, tI paradosso del calore prodotto dal1e contraztoni refrigerant! ed altrt simiIi enigmt cosmici - polche questo

ctdimostra indubbiamente che gli antich1 possedevano 1a conoscenza di tali fenomenl".

II pioniere dei "modelli termodinamici" del Sole si chiama Homer Lane, (9) seguito da Ritter, (10) Lord Kelvin, (11) Emden, (12) fino ad Eddington, (13) il nota Relativism.

E proprio in quanto tale non sorprende in costui la totale assenza di argomentazioni sperirnentalmente fondate e la "naturale" inclinazione ad ignorare l'evidenza,

Nella sua opera "La costitueione intema delle stelle" Eddingtoncomincia infatti col trascurare l'ottimo consiglio di Nemst, Jeans ed altri: quello cioe di non sprecare tempo e fatica con j "modelli poluropici" (modelli a "palle calde' concentriche di gas in equilibria termogravitazionale) (13):

"Per commetare vogllo menzionare una crittca avanzata da Nemst, Jeans ed altrt, E' stato suggertto che questa procedtmento per calcolare U flusso della radlaztone emessa e destinato neeessartamente a fallire, potche I'emtsstone di energta termtca da parte di una stella e determinata da fenomeni

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compIetamente diversi da quelli termodmamtci.

L'energia termtca che supplisce quella . che una stella Irradla nello spazio deve venire dana trasformazione di altre forme ell energta: e potche Ie stelle rtmangono apparentemente staztonarte per pertodl di tempoeccezianahilente lunghi. I'energla trradtata dalla stella deve essere uguale all'ammontare di energta che si produce nelsuo interno,

51 ritiene che questa processo di converslone conslsta nella Iiberazione di energia subatomtca, E la critica constste nell'obiettare che, poiehe U calore che fuortesce rappresenta l'energta liberata da process! subatomlct, n suo ammontare puo essere calcolato solo se noi conosciamo Ie leggi d1 Hberazlone di energta subatomtca, e qualstast procednnento che prescindada questa diffkile problema non ha alcun senso'',

Eddington invece ama, appunto, "parlare a vuo.lo", anche se "in modo motto rigoroso". Ma l'inconsistenza dei "modelli polltropici" si rivela pienamente alia luce di una considerazione elernentare, A quanto pare nessuno di questi "termodinamici" sernbra avere il buonsenso, 0 il coraggio, di porsi la seguente domanda: come pub essersi formate un Sale "pill caldo dentro che loon"?

In altri termini: come pun la gravita, in uno spazio non limitato da pareti di sorta, ammassare in contlnuazione un gas, quello protostellare, pennettendo nel eentempo ehe la sua temperatura salga sempre di piu senza che si ragginnga in breve tempo unequilibrio termo-gravitazionate che impedirebbe ogni ulteriore acereseimento della massa del gas stesso? (1),(2)

Nel 1933 la scoperta dell'Effetto Ranque puo fornire una risposta sperimentale al

problema della formazione delle protostelle e delle stelle, (1). (2) rna nessuno ci fa caso,

Nel 1938 i "Modelli Politropici" raggiungono il 10m massimo splendore con ropera eli Chandrasekhar "Una introduzione al- 10 studio della struaura delle stelle". (14) Contemporaneamente si sviluppa I'ipotesi "fusione nucleare",

Ma la "tradizione termodinamica" da un lato, I'acritica assunzione del "Principia di stericita" del campo eoulombiauoa livello microscopico, aggravata dal dominie del "modello planetario dell'atomo" di Rutherford-Bohr dall'altro, non consentono il "ritorno all'evidenza sperimentale' del model- 10 di Herschel e fanno della fusione nucleare fusione Termonucleare. (15),(1),(2)

Net 1948 la Bomba H sembra confermare, (I), (2) e nel 1957 Schwarzschild pubbli-

ea "Struuura ed evoluzione delle stelle", che sembra, al riguardo, un testo "definitivo".(16)

Ma a mezzo secolo di distanza i nodi vengono at pettine: da un lato le ricerche sulla fusione termonucleare segnano il passo, mentre, alia prima verifica sperimen tale diretta, Ia "prova dei neutrini", it modello standard del Sole si rivela inconsistente: 0 si cambiano i neutrini 0 si cambia il Sole (il model- 10,ovviainente).(I7)

Nel 1984 Renzo Boscolicambia il Sole.

Le sue previsioni sperimentali attendono ora di essere messe alla prova,

(1) R.Boscoli. Nota sulla Fusione Termonucleare. Officina Grafica S.Matteo della Decima Bologna. Giugno 1984.

(2) R.Boscoli, RMonti. 11 modelio criogenico di fusione nucleare. Andromeda, Seagreen nA, 1987, p.22.

(3) W.Herschel. Collected Scientific Papers. VoU, p.470. Royal Society and Royal Astronomical Society. London 1912.

(4) W.Herschel. Collected Sciefllific Papers. Vol.Il, p.147. Royal Society and Royal Astronomical Society. London 1912.

(5) A.Smith. Ricerche sopra la natura e le cause della ricchezza delle nazioni. (1776). UTET. Torino, p.235.

(6) C.A.Young, Il Sole. Fratelli Dumolard. Milano 1882.

(7) Autore Ignoto. Le stanze di Dzyan. Traduzione dall'inglese di ML.Kirby. Prometeo Editore. Torino 1926.

(8) Helena Petrovna Blavatsky. L'evoluzione cosmica. (1888). Bocca. Milano 1919, p.185.

(9) I..J.Homer Lane. Amer. I.Sci. Series 50, 57-74, 1869: "Sulla temperatura teorica del Sole nell'ipotesi che esso sia una massa gassosa che mantiene if suo 110- lume per mezzo del suo colore imerno e c he obbedisca aile leggi dei gas quali ci sono note dagli esperimenti sulla Terra". (10) A.Ritter. Wiedemann's Annalen, 1878-1889.

(11) Lord Kelvin. Phil. Mag. 5 Series, n.23, p.287 (1887).

(12) V.R.Emden. Gaskugeln. Lipsia 1907.

(13) A.S.Eddingtoo. The internal constitution of the stars. Cambridge 1926. (14) S.Chandrasekhar. An introduction to the study of stellar structure (1938). Dover 1958.

(15) R.Monti. Analisi storico-critica del modelli d'atomo, Andromeda, Seagreen n.7, dicernbre 1988 e Inediti n.12.

(16) M.scbwarlSChild. Structure and evolution of the stars (1957). Dover 1965. U7) J.N.Bachall, R.Davis jr., L. Wolfenstein. Nature. VoL 334, 11 August 1988. p.487.

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