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Omogenee: capitale diviso in azioni con stesse caratteristiche predefinite nell’atto costitutivo
non collegate alla persona del socio
Le azioni sono indivisibili cioè nel caso vi siano più soggetti titolari della stessa azione,
necessario nominare rappresentante comune, se il rappresentante non è nominato le
comunicazioni fatte al singolo comproprietario hanno efficacia anche nei confronti degli altri,
rispondono solidalmente delle obbligazioni collegate all’azione
Novità introdotta dalla riforma societaria: le azioni sono tutte di uguale valore 2348
Uguale valore: ciascun’azione è dotata di valore unitario che prende il nome di valore nominale
che esprime valore di singola azione
Vi possono essere azioni prive di valore nominale: cioè è un elemento che va indicato nell’atto
costitutivo, se non esiste il valore nominale allora divido il capitale in numero di azioni
Se emetto azioni senza valore nominale: la partecipazione socio si esprime in percentuale cioè
ho il 30% di azioni del CS
Ragione per emettere azioni prive di valore nominale: società grandi dimensioni con enorme
quantità di azioni, se cambia la valuta i titoli con valore nominale vanno ritirati e riemessi
Azioni con o senza valore nominale: valore complessivo dei conferimenti non può essere
inferiore al capitale sociale complessivo
di natura economica: diritto agli utili (dividendo) e diritto alla quota di liquidazione in caso di
scioglimento della società o del rapporto sociale limitatamente a un socio
natura mista: diritto d’opzione, spetta si soci in caso di aumento del capitale sociale
si possono creare con lo statuto o successive modificazioni delle stesse categorie di azioni di
diritti diversi anche per quanto riguarda le partecipazioni nelle perdite
uguaglianza dei diritti che azioni attribuiscono va intesa in modo relativo e oggettivo: relativo
cioè è possibile creare categorie di azioni per cui uguaglianza è da valutare all’interno della
categoria di azioni, le azioni della stessa categoria hanno stessi diritti
oggettiva: uguali sono diritti che spettano a ciascun’azione (voto, partecipare agli utili) ma non
uguali sono i diritti di cui complessivamente gode l’azionista perché bisogna avere guardo al
numero di azioni che possiede, la posizione del socio dipende dal numero di azioni che possiede
vi sono dei diritti che spettano indipendentemente dal numero di azioni: diritto di intervento
nell’assemblea
alcuni diritti spettano in base al numero di azioni: agli utili, di voto (peso del voto è diverso)
d’opzione
CATEGORIE DI AZIONI
Sono categorie di azioni rispetto alle quali vengono assegnati diritti particolari, contenuto
delle categorie è libero rimesso alla determinazione dello statuto e le sue modifiche,
autonomia dei soci salvo limiti imposti dalla legge
Categorie tra loro hanno diritti diversi ma azioni all’interno hanno stessi diritti
Posso creare categorie di azioni in funzione di come modulo diritto di voto e agli utili
2350-2351: stabiliscono delle regole in ordine al modo come spetta diritto di voto e utili
quindi creando categorie di azioni
Salvo quanto previsto da legge speciali, lo statuto può prevedere creazione di azioni senza
diritto di voto, con diritto voto limitato ad determinati argomenti (caso nomina amministratori
per approvare bilancio) azioni dotate di diritto di voto subordinato al verificarsi di particolari
condizioni non meramente potestative cioè che non dipendono dalla volontà del singolo, (es:
azioni senza diritto di voto ma lo acquisiscono se la società non consegue utili per 3 esercizi)
queste categorie non possono superare la metà del capitale sociale, altrimenti chi ha 20%
potrebbe dominare la società
Lo statuto può prevedere in relazione alla quantità di azioni posseduto dallo stesso soggetto,
diritto di voto può essere limitato ad una misura massima cioè diritto al voto fino al 10% se ho
15% per 5% non voto, o esposto a scaglioni un voto ogni 2 azioni per 10%, voto ogni 3 azioni
per altro 10%
Cioè ogni azione che appartiene nella categoria ogni azione ha più voti cioè se ho 20% peso per
30%
Lo scopo di queste: facile nelle società quotate uscire vendendo le azioni, in questo modo si
può aver un maggior peso nella società se si crede nella società tanto da conservare le azioni
per 24 mesi
Azioni a voto plurimo se emesse in questa società quotata: ma erano emesse prima di essere
quotata allora può conservare queste azioni a voto plurimo
Prima di riforma 2014: privilegio per chi emette azioni diritto di voto, oggi non vi è un
privilegio in termini di diritti patrimoniali, legislatore vuole creare enorme varietà di categorie
di azioni quindi lasciare ai soci di definire contenuto di azioni secondo loro specifiche esigenze
Ogni azione attribuisce diritto ad una parte proporzionale degli utili salvo categorie speciali di
azioni
Utili che spettano agli azionisti sono correlati agli andamenti della società, se società non
consegue utile non si ha la distribuzione anche se il singolo settore è andato bene
Privilegio può riguardare diritto agli utili ma anche in un rimborso al capitale sociale a
preferenza di tutti gli altri
2348: Esistono azioni che hanno privilegio in termini di sopportazione delle perdite:
consente categorie di azioni anche in ordine all’incidenza delle perdite: prima colpisce le azioni
ordinarie poi colpisce le azioni che hanno questo privilegio
assegnare una parte degli utili ai lavoratori dipendenti per incentivarli, porto gli utili al
capitale sociale aumentandolo e l’aumento di capitale viene assegnato ai dipendenti si tratta di
aumento gratuito del capitale
la società invece di pagare gli utili li da delle azioni della società (dette stock options) quindi
diventano gratuitamente azionisti della società
2354: titoli azionari possono essere nominativi o al portatore a scelta del socio, se statuto o
leggi speciali non dispongono diversamente
Azioni al portatore: sono azioni di risparmio o azioni delle SICAV, casi sono limitati ai fini
fiscali
azioni di risparmio (emesse solo dalle società quotate): sono state introdotte per la prima
volta con legge 216 1974, poi sono state modificate nel 1998 con l’introduzione del TUF testo
unico della finanza cioè decreto legislativo 98, 1998 n’58
le azioni di risparmio: i soci interessano poco nella vita societaria, non riesce ad influire sulle
decisioni della società quindi senza diritto di voto in cambio di vantaggi patrimoniali e
preferenza rispetto agli azionisti ordinari
differenza con BOT: finché lo stato non fallisce da l’interesse, azioni risparmio prevedono che
la società consegue dei utili
caratteristiche:
emesse dalle società italiane con azioni ordinarie quotate nei mercati italiano o altri mercati
europei
se azioni risparmio non partecipano in voto gli altri votano quindi non possono rappresentare il
50%