L’età evolutiva
La crescita
la legge cefalo-caudale, secondo la quale la maturazione neuro motoria inizia dalla testa e coin-
volge progressivamente le estremità;
la legge prossimo-distale, secondo cui la crescita procede a partire dall’asse centrale del corpo, dalle
parti più vicine all’asse a quelle più lontane.
Lo sviluppo motorio è in rapporto con varie aree dell’individuo che si inter-relazionano e si influenzano
Schema corporeo
1) Si intende quell’insieme dinamico di informazioni posturali, cinestesiche e temporali, che sottende
attivamente i nostri gesti e le nostre azioni sul mondo esterno (Ratti, 1991).
2) Si intende l’intuizione di insieme del corpo, in statica e in dinamica in rapporto alle diverse parti del
corpo e dello spazio (Le Boulch).
Il bambino passa dai primi riflessi motori al camminare e alle prime coordinazioni complesse; lo
sviluppo avviene attraverso una successione di stadi:
il bambino percepisce e prende coscienza della posizione e dei movimenti dei diversi segmenti
corporei in relazione al corpo globale. Migliora la capacità di organizzazione e orientamento spazio
temporale, il controllo respiratorio e si completa la definizione della lateralità.
Sono le forme di coordinazione più semplici. Si tratta di spostamenti globali a corpo libero, senza adatta-
menti spazio-temporali specifici. Il loro esercizio tende a suscitare un piacere funzionale, una distensione
dinamica e a favorire l’automatizzazione e l’arricchimento degli stessi.
Da qui deriva una distinzione specifica tra gli schemi motori di base locomotori e non locomotori
Locomotori: sono legati alla capacità di muoversi dinamicamente nell’ambiente con tutto il corpo. Tra questi
distinguiamo i seguenti schemi:
Strisciare
Rotolare
Gattonare
Camminare
Correre
Saltare
Arrampicarsi
Non locomotori: riguardano i movimenti propulsivi e di definizione di traiettorie di oggetti consistenti nel
flettersi, ruotare, bilanciarsi, manipolare, lanciar, intercettare. Tra questi nello specifico distinguiamo i se-
guenti schemi:
Afferrare
Lanciare
Colpire
Calciare
SCHEMI POSTURALI
Gli schemi posturali, insieme agli schemi motori di base, sono gli elementi strutturali più di base del movi-
mento volontario e finalizzato o unità motorie di base.
Sono statici/statico statico-dinamici e tridimensionali, si collocano nelle tre dimensioni spaziali (lunghezza-
larghezza-altezza).
mantenimento del corpo in equilibrio con il minimo dispendio ener- getico possibile, e due sono i fattori
primari da cui essa dipende:
1. Un fattore anatomo-funzionale, ossia legato alla struttura portante della colonna vertebrale, con i muscoli,
i legamenti e le articolazioni.
2. Un fattore ambientale legato allo stile di vita e alle condizioni esterne, che influenzano i compor- tamenti
del corpo nelle diverse situazioni nelle quali si trova ad interagire.
LE CAPACITÀ MOTORIE: attori che influiscono sulla prestazione e possono essere migliorati, educati,
trasformati e mantenuti attraverso le varie forme di movimento
reazione: si identifica con la discriminazione in tempi brevi sul piano senso-percettivo delle
informazioni in entrata, al fine di rendere immediata la risposta motoria
orientamento: si esprime nel mantenere il giusto rapporto con il campo d’azione e con i suoi
riferimenti spaziali, anche in presenza di fattori esterni che interferiscono con le funzioni
dell’apparato vestibolare
differenziazione: si esplica nel dosare l’entità della forza applicata al fine di conseguire la massima
efficacia, in rapporto all’obiettivo, del gesto
Le tappe dello sviluppo motorio e cognitivo nel bambino dai 5 ai 7 anni e dagli 8 ai 10 anni
la postura nell’età evolutiva
obiettivi e caratteristiche delle diverse fasi di una lezione fit baby: riscaldamento, fase acrobatica,
fase centrale, fase di tonificazione funzionale, defaticamento
l’allenamento di gruppo attraverso il gioco
l’allenamento delle capacità motorie attraverso la pratica degli schemi motori di base
le andature degli animali
elementi di acrobatica di base (5-7 anni) e avanzati (8-10 anni)
introduzione al lavoro sulla mobilità
programmazione e periodizzazione dell’allenamento fit baby