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My compost zone - guida al compostaggio consapevole

Manuale di vermicompostaggio
Scoprire, capire e praticare il vermicompostaggio domestico
Indice

Introduzione………………………………………………………………….P.1

Quale vermicompostiera scegliere………………………………..P.2

La vermicompostiera “faidate”……………………………………..P.3

Dove mettere la vermicompostiera……………………….……..P.5

Quali lombrichi utilizzare……………………………………………...P.5

La cura della compostiera…………………………………………….P.6

Cosa mangiano i lombrichi?............................................P.8

Compostaggio avviato!...................................................P.10

Produzione…………………………………………………..…………..…P.11

Consigli pratici…………………………………………………………….P.12

Problemi e rimedi………………………………….…………………...P.13

Referenze…………………………………..……………………….………P.16
My compost zone – guida al compostaggio consapevole

Introduzione
Lo spreco alimentare quotidiano nelle nostre case, non è solo rappresentato dagli avanzi della
tavola, o dagli alimenti scaduti nel frigo, ma riguarda anche la fase di preparazione degli alimenti -
soprattutto vegetali- che devono essere mondati, pelati, ridotti delle parti superflue, guaste o non
commestibili. Tutti questi rifiuti nei Comuni italiani vengono complessivamente gestiti come
“umido”. La frazione umida rappresenta fino al 30% del peso della nostra spazzatura. Ogni anno si
producono fino a 126 kg di rifiuti umidi pro capite (fonte ISPRA, 2018). L’umido, al momento
rappresenta una delle frazioni di rifiuti urbani più difficili da raccogliere nella differenziata, sia a
livello condominiale (o anche laddove avviene una raccolta porta a porta) per la contaminazione
con materiali non “umidi”, che a livello di decoro urbano (ad esempio in città come Roma, dove
viene accumulato spesso insieme ad altri rifiuti in grandi cassonetti posti in strada).
Post-raccolta, i rifiuti umidi vengono smaltiti lontano dalle aree urbane, attraverso compostaggio
aerobico o compostaggio anaerobico, in entrambi i casi con tempistiche di degradazione lente e
produzione di forti odori di putrefazione.
Il vermicompostaggio è un metodo ecologico per valorizzare i nostri rifiuti alimentari umidi. Il
principio è molto semplice: i lombrichi si nutrono dei nostri scarti alimentari, e le loro deiezioni si
accumulano nel letto della compostiera, costituendo il cosiddetto compost, che ha la consistenza
della terra, ma è in realtà un potente fertilizzante naturale.

Il vermicompostaggio è una tecnica di compostaggio veloce degli alimenti,


che utilizza le capacità degradative dei lombrichi.

L’utilizzo della vermicompostiera, porta quindi a ridurre significativamente le quantità dei nostri
scarti alimentari e di trasformarli in un portentoso fertilizzante per le piante. Se intraprendete
l’avventura del vermicompostaggio domestico, avrete la soddisfazione di essere testimoni diretti di
un processo fondamentale in natura: il ciclo del materiale organico! La degradazione del materiale
organico (cioè i vostri scarti alimentari) è più veloce nel vermicompostaggio rispetto al
compostaggio classico, e questo perché i lombrichi sono in grado di ingerire ogni giorno tra il 20 e il
100% di materiale rispetto al loro peso corporeo.
Dal momento che la degradazione degli alimenti in compost è molto più veloce in una
vermicompostiera rispetto al compostaggio classico, è possibile utilizzare una vermicompostiera
anche su un piccolo balcone, o dentro casa; la vermicompostiera rappresenta una valida alternativa
al compostaggio fermentativo anche nel caso abbiate un giardino. Inoltre, grazie al compostaggio
domestico, non dovrete più acquistare fertilizzanti per le vostre piante!

Molti non sanno che in alcuni Comuni italiani, sono già previsti degli sgravi
fiscali sulla TARI per chi pratica compostaggio domestico.

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My compost zone – guida al compostaggio consapevole

Quale vermicompostiera scegliere

Una vermicompostiera capace di gestire la maggior parte dei vostri scarti alimentari è piccola,
maneggevole, economica, di poco impegno, ma di grandi soddisfazioni. Ci crediate o no, ma le
soddisfazioni principali arrivano dalle deiezioni dei lombrichi, cioè il prodotto finito della
decomposizione degli scarti da cucina, trasformati in nutrienti portentosi per il suolo e le piante.
Si trovano in commercio varie compostiere per lombrichi, in legno, plastica riciclata, verticali o
orizzontali (Figura 1). Se amate il bricolage, potete lanciarvi nella fabbricazione artigianale della
vostra compostiera. In questo caso, potete utilizzare delle assi in legno, di legno pressato o riciclato.
La cosa importante è che non sia legno trattato, in modo da non intossicare i lombrichi!
Potete anche utilizzare delle scatole o dei secchi in plastica opaca, come descritto nei dettagli nel
prossimo paragrafo.
È necessario prevedere una lettiera che abbia vassoi con una capacità dai 3 ai 6 litri per contenere i
vostri rifiuti vermicompostabili settimanali per esempio se in casa siete in 2 o 3): potrete aggiungere
fino a 6 litri di rifiuti a settimana in condizioni ottimali di temperatura (20-25 °C) mentre 3 litri di
rifiuti quando le condizioni ambientali sono meno favorevoli per esempio in inverno (per più dettagli
leggere più in basso il paragrafo “Compostaggio avviato!”). Se acquistate la compostiera, è meglio
prenderne una impilabile, in modo da poter aggiungere più vassoi di compostazione, ed aumentare
il volume degli scarti che potete aggiungere. Prima di costruirvi la vermicompostiera o acquistala, è
quindi opportuno pesare i vostri rifiuti umidi quotidiani, per almeno 2-3 settimane, così da avere
un’idea della produzione settimanale dei vostri rifiuti umidi.

Figura 1: Alcuni esempi di vermicompostiere disponibili in commercio, da balcone (a


sinistra) e da interno (a destra)

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La vermicompostiera “faidate”
Potete creare una compostiera faidate semplicemente a partire da quattro scatole di plastica opaca
da 30 o 40 litri e pochi attrezzi base per il bricolage (Figura 2, punti 1 e 2). Usando un taglierino o un
coltello multiuso, tagliate il fondo di tre dei quattro dei contenitori, facendo attenzione a guidare la
lama attorno al bordo esterno lasciando una cornice di alcuni centimetri (4-5 cm), che ci servirà poi
a fissare la griglia. Prestare attenzione quando tagliate, poiché qualsiasi altro taglio oltre il contorno
definito potrebbe indebolire i contenitori (Figura 2, punti 3 e 4).

Figura 2, passaggi 1-4. Come costruire una vermicompostiera faidate

Misurare le dimensioni interne della scatola e, usando le cesoie, tagliare una griglia di alluminio
(maglia media, circa 0,3-0,5 cm) in modo che appoggi solo sulle parti piatte del fondo del contenitore
e non su eventuali angoli inclinati (Figura 2, punti 5 e 6). Capovolgere i contenitori senza il fondo
tenendo la griglia centrata sul posto con del nastro adesivo.

Figura 2, passaggi 5-6. Come costruire una vermicompostiera faidate

Creare con un pennarello indelebile circa una ventina di segni distanziati uniformemente sul fondo
del contenitore, avendo cura di centrare ciascun segno nel centro dello spazio tra i buchi della griglia
(Figura 2, punto 7). Assicuratevi che questi segni si trovino approssimativamente a metà tra il bordo
del foro nella parte inferiore del contenitore e il bordo della griglia. Rimuovere la griglia per
praticare i fori, e poi riposizionare la griglia. Inserire le teste delle viti dal fondo del contenitore,
attraverso le maglie della griglia. Infine, avvitare un bullone per bloccare la vite (Figura 2, punti 8 e
9). Per garantire ulteriormente che la popolazione di vermi e tutto il materiale nella compostiera
ricevano abbastanza ossigeno in tutti i vassoi, è importante creare dei fori sui lati dei contenitori.

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Figura 2, passaggi 7-9. Come costruire una vermicompostiera faidate

Il posizionamento di questi fori richiede alcune considerazioni - devono essere abbastanza in basso
in modo da poter raccogliere una buona quantità di percolato senza rischiare sversamenti non
intenzionali, ma non così bassi da essere coperti dai lati dalla scatola al di sopra. I fori dovrebbero
essere abbastanza vicini tra loro, in modo da massimizzare il flusso d'aria, ma non così vicini da
indebolire strutturalmente le pareti. Una buona regola empirica con la maggior parte delle materie
plastiche è di mantenere una distanza di almeno due volte il diametro del foro tra i lati di ciascun
foro. Il contenitore alla base dovrà infatti sostenere tutto il peso dei contenitori e del compost che
si trovano sopra (Figura 2, punti 10 e 11).
Adesso il coperchio. È necessario creare un’altra presa d’aria. Utilizzando un taglierino o un
coltellino multiuso, incidete una finestra nel coperchio. Fissare poi la griglia di metallo con una
sparapunti. Se non avete a disposizione la sparapunti, procuratevi delle listarelle di legno, che vi
serviranno per fissare le viti. Conservate la parte del coperchio che avete ritagliato che può essere
servire per riparare da pioggia o luce eccessiva la compostiera (Figura 2, punti 12 e 13). Assemblate
la vostra compostiera, lasciando in basso la scatola con il fondo, e ponendo sotto di essa un
coperchio intatto, in modo da evitare sversamenti di liquidi sul pavimento del vostro balcone.
Adesso non resta che lavare e sciacquare accuratamente ogni cestello con una spazzola a setole e
acqua, prima di iniziare a preparare la lettiera.

Figura 2, passaggi 10-13. Come costruire una vermicompostiera faidate

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Dove mettere la vermicompostiera


Una vermicompostiera ben gestita non emana cattivo odore. Potrete quindi installarla su un piccolo
balcone o anche dentro casa. In quest’ultimo caso, cecate di non posizionarla in un ambiente di
passaggio: le vibrazioni potrebbero infatti spaventare i piccoli affittuari della vermicompostiera! Le
variazioni di temperatura devono essere limitate, proprio per questo l’interno di un appartamento
può essere perfetto. Anche una cantina può andare bene, anche se la temperatura di attività
ottimale dei lombrichi è al di sopra dei 15°C. La vermicompostiera può essere messa anche nel box
auto, sul terrazzo o in giardino. In caso sia posta all’esterno, dovrete fare attenzione agli sbalzi di
temperatura sotto i 15 °C e sopra i 35 °C. Al di sotto dei 10 °C l’attività dei lombrichi è molto
rallentata: in questo caso bisogna proteggere la compostiera con del materiale termoisolante o con
una copertura, affinché i lombrichi superino l’inverno mantenendo una certa attività. Da evitare,
anche l’esposizione diretta della compostiera al sole per non “cuocere” i nostri piccoli ospiti con un
calore eccessivo, e cercare di proteggerla dalla pioggia per non affogarli.

Quali lombrichi utilizzare


I grossi lombrichi che si trovano nella maggior parte dei giardini, sono lombrichi scavatori non sono
dei compostatori. Nel vermicompostaggio, i lombrichi provengono dai letti di humus nei boschi, o
da pile di compost maturo. Sono i lombrichi rossi, delle specie Eisinia Foetida (anche noto come
lombrico tigre o del letame), Eisinia Andrei (il cosiddetto lombrico della California) e Eisinia
Hortensis, quelli specializzati nel compostaggio. A 20 °C sono capaci di magiare fino al 100% del loro
peso corporeo di materiale organico ogni giorno!

È importante utilizzare una delle tre specie di lombrichi compostatori, perchè i


comuni lombrichi dei giardini non sopravviverebbero nel compostatore!

Figura 3: lombrichi rossi compostatori

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I lombrichi compostatori, possono essere acquistati on line, da rivenditori specializzati o nei negozi
di articoli da pesca generalmente venduti come lombrichi o vermi “di terra”. Altrimenti, potete farvi
regalare una manciata di lombrichi, se avete un amico/a che già pratica il vermicompostaggio
domestico. Per avviare una vermicompostiera domestica, un paio di manciate di lombrichi sono
sufficienti. In ogni caso, ricordatevi che si tratta di specie animali che spesso non sempre possono
essere liberate in natura, perché potrebbero essere invasive sulla fauna locale.

La cura della compostiera


I lombrichi amano stare nello strato delle foglie morte nel bosco. Per farli sentire a “casa”, ricoprite
quindi il fondo della lettiera, con sitisce di carta di giornale (tipo quotidiani, da evitare riviste
patinate e a colori), sacchetti di carta del pane l’interno dei rotoli di carta igienica, cartone ondulato,
gusci d’uovo, foglie secche, paglia, fibra di cocco o pezzetti di legno (legno non trattato).
È possibile anche aggiungere un pugno di sabbia. Tutto questo materiale, va inumidito, ma non
imbevuto) con acqua, e mescolato senza pressarlo. Alla fine si aggiunge qualche pugno di terriccio
idealmente il terriccio di un bosco, ma anche il terriccio universale o la torba possono andare bene.

L’arrivo dei lombrichi


Aggiungete i lombrichi alla lettiera umida che avete preparato,
insieme a pochi rifiuti alimentari a pezzetti (per esempio foglie di
insalata o scarto della mondatura di spinaci o erbette). Appena nella
lettiera, i lombrichi si nasconderanno alla luce. Lasciate i lombrichi
abituarsi alla loro nuova casa per qualche giorno (anche 1-2
settimane) aggiungendo nuovi rifiuti alimentari, solamente quando
vedrete consumati quelli che avete messo all’inizio. Nelle prime
settimane, non avrete una massa di lombrichi che riesca a degradare
tutti i vostri scari alimentari. La popolazione di lombrichi si
espanderà gradualmente nel giro di un paio di mesi.

Il tappetino di umidificazione

Il tappetino umidificatore deve essere posizionato proprio sotto il coperchio, direttamente sui rifiuti
più freschi. Questo tappeto ha diverse funzioni. Ad esempio:

à Mantiene l'umidità sulla superficie fornendo una certa ventilazione. I lombrichi avranno così
l'impressione di essere, come in natura, appena sotto terra e verranno a nutrirsi dei rifiuti
collocati di recente nella vermicompostiera
à Limita l'accesso e lo sviluppo dei moscerini nei rifiuti freschi

Non è necessario inumidire il tappetino, infatti si inumidirà naturalmente a


contatto con i rifiuti freschi.

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Figura 4: Il tappetino di umidificazione: potete usare un panno o una vecchia t-shirt

Possono essere utilizzati diversi materiali come tappetini di umidificazione:

à Cartone: ha il vantaggio di essere economico e facilmente disponibile. Fate solo attenzione


a non usare il cartone stampato, ma piuttosto il cartone marrone ondulato, in cui ritagliate
un pezzo corrispondente alle dimensioni della vermicompostiera. Il cartone si deteriora
piuttosto rapidamente ma è facile sostituirlo regolarmente.

à Carta da giornale: anch’essa economica e molto facile da ottenere, la carta da giornale dovrà
essere sostituita abbastanza spesso perché si deteriora rapidamente.

à Fibra di canapa: spesso composta da una miscela di fibre di canapa e lino, questo tappeto
viene solitamente venduto in negozi specializzati nel compostaggio domestico. Sarà
degradato dai vermi in circa 2 o 3 mesi, quindi sarà necessario sostituirlo regolarmente.

à Tela: questo tessuto ha il vantaggio di avere una lunga vita nella vermicompostiera.

à Altri tessuti: è anche possibile utilizzare un indumento vecchio (ad es. t-shirt), un panno o
uno straccio. Basta essere sicuri di utilizzare un tessuto che non contenga detergenti o
prodotti sintetici che potrebbero essere dannosi per i vermi.

Una volta che il tappetino è ben degradato, è possibile sbriciolarlo e mescolarlo con i rifiuti prima di
sostituirlo. Servirà quindi come contributo di materiali carboniosi. Fare attenzione a non usare
materiale non biodegradabile che i vermi potrebbero non apprezzare.

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Cosa mangiano i lombrichi?


I lombrichi preferiscono una dieta vegetariana, principalmente fatta di scarti di frutta e verdura,
come torsoli di mele e pere, pelatura di carote e patate, banane, lattughe broccoli. In piccole
quantità gradiscono anche fondi di caffé, pane, gusci d’uovo frantumati, e bustine del té. Meglio
non dare loro carne, pesce, latticini, aglio, olio, cibo piccante o agrumi. Ricordate che tutti i semi di
frutta ed ortaggi sono compostabili. I semi duri (albicocca, ciliege, prugne, olive...) normalmente
richiedono diversi cicli di compostaggio prima di essere degradati. Si consiglia, quindi di utilizzarli
come materiali di drenaggio e di recuperarli nella fase di setacciatura del compost maturo. I semi di
zucca, anguria e melone e le bucce di patata tendono a germogliare velocemente durante il
compostaggio. In questo caso, vi consigliamo di compostate i germogli, sotterrandoli nella lettiera.
I gusci di noci e noccioline possono essere aggiunti nella lettiera con la funzione di materiale
strutturante, ma la loro degradazione è estremamente lenta.

È importante seppellire i vostri scarti alimentari nella lettiera dei lombrichi, per evitare la produzione
di moscerini, soprattutto all’inizio, quando non avete moltissimi lombrichi. Un trucco per evitare la
formazione di moscerini, è di lasciare in surgelatore gli scarti alimentari per una notte, prima di darli
in pasto ai lombrichi: questo passaggio apparentemente strano, servirà per uccidere tutte le larve o
le uova dei moscerini, specialmente nei mesi caldi.
La lettiera dei lombrichi non emana cattivo odore, anzi, profuma di sottobosco! Se però vi accorgete
che c’è un odore strano, significa che state fornendo più nutrimento ai lombrichi, di quanto riescano
a degradare. In questo caso, dovere pazientare a nutrirli con tutti i vostri scarti ed aspettare che la
popolazione si espanda a sufficienza e si equilibri alla razione giornaliera di rifiuti alimentari che voi
producete (leggere il paragrafo “Problemi e Rimedi “per più dettagli).

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My compost zone – guida al compostaggio consapevole

Menu per lombrichi

Spuntini
Pasti principali Fondi di caffè
Foglie di tè e tisane
Torsoli e bucce di mele, pere e melograni Pasta non condita
Bucce di avocado e di banana Riso non condito
Scarti di zucchine, carote, sedano, fagiolini Polenta non condita
Scarti di lattughe, biete, spinaci ed erbette Pane
Scarti di funghi
Tofu
Buccia di meloni ed angurie
Scarti di broccoli, broccoletti, cime di rapa e cavolfiori
Scarti di fragole e lamponi e uva
Bucce di patate
Scarti di finocchi, cetrioli, peperoni, melanzane e pomodori

Per la lettiera

Interno di rotoli di carta igienica e carta da cucina


Tovaglioli bianchi
Gusci d’uovo frantumati
Foglie secche
Cartone delle uova
Pagine di quotidiani a pezzetti
Fogli di carta a pezzetti
Pezzetti di cartone
No grazie!

Riviste a colori e patinate e la plastica (non digeribili)


Carne e prodotti caseari
Cibo piccante
Condimenti (olio, aceto e burro)
Aglio (vermifugo!)
Cipolla, porri e agrumi (troppo acidi!)
Gusci di frutta secca (troppo lenti da compostare)
Scarti non organici

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My compost zone – guida al compostaggio consapevole

Compostaggio avviato!
Dopo le 2 settimane di ambientamento nella nuova casa, i vostri lombrichi saranno pronti per
ricevere più regolarmente i vostri scarti alimentari. Calcolate che per una superficie della lettiera di
1 m2, potete aggiungere circa 400-500 g di scarti verdi (cioè scarti di frutta e verdura) alla settimana.
Se siete 3-4 persone in casa, calcolate almeno 1 kg di scarti verdi settimanali: in questo caso avrete
bisogno di una compostiera impilabile a più livelli, per raggiungere i 2 m2 di superficie.
Vi consigliamo di scavare un piccolo buco nella lettiera (magari con un cucchiaio dedicato a questo
scopo), aggiungere i vostri scarti alimentari e poi ricoprili di terriccio/materiale già compostato, per
evitare la formazione di moscerini. All’inizio osservate quotidianamente i l’attività vostri lombrichi!
Se gli scarti non vengono consumati velocemente, aspettate prima di aggiungerne altri.
Preparate una nuova lettiera (come già descritto nel paragrafo “La cura della compostiera”) ogni 2-
3 settimane. Quando i rifiuti che avete aggiunto nella lettiera saranno degradati (e quindi ridotti in
volume), la nuova lettiera dovrà essere posta sopra la vecchia lettiera (regolando l’umidità e la
composizione, in base alla vecchia lettiera). Se possedere una lettiera con diversi vassoi impilati, la
nuova lettiera dovrà essere posizionata in alto rispetto alla vecchia lettiera, e i lombrichi migreranno
da soli da una lettiera all’altra attraverso le griglie (Figura 5).

Figura 5: Cosa succede nei diversi vassoi della vermicompostiera

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Chimica della vermicompostiera

Il buon funzionamento della vermicompostiera dipende anche dall’equilibrio carbonio/azoto


nell’humus. In pratica, i vegetali trasformati dai lombrichi apportano molto azoto, che deve essere
equilibrato con deli scarti ricchi di carbonio, come per esempio i cartoni delle uova. I gusci d’uovo
invece servono per diminuire l’acidità del compost.

Produzione
1) Compost
Il compost è maturo quando ha un aspetto scuro e granuloso. Viene abbandonato dalla maggior
parte dei vermi non appena è disponibile loro una nuova lettiera, e può quindi essere facilmente
raccolto esponendolo alla luce. Esistono diverse tecniche, ma il modo più semplice è di mettere il
vassoio con il compost maturo sopra gli altri e lasciarlo scoperto: i lombrichi migreranno nel vassoio
inferiore. A questo punto, raccogliete il vostro compost!
Se avete tempo e voglia, potete lanciarvi nella coltivazione stagionale di piccoli ortaggi sul balcone
(zucchine o mini melanzane), o semplicemente usare il concime prodotto per le piante aromatiche
o i vasi da fiori. Quando i lombrichi compostano a regime, produrrete almeno 1-2 kg a persona di
compost al mese (ovviamente questo dipende tantissimo da quanti pasti consumate a casa e cosa
mangiate!), che (se tutti vermicompostassimo….) potrebbero essere raccolti a livello Comunale, e
utilizzati per concimare le aiuole o gli orti cittadini. Oppure più semplicemente potrete fare felici i
vostri amici con il pollice verde, regalandoglielo per concimare le loro piante.

2) “Tè” dei lombrichi


Premuratevi di raccogliere regolarmente il liquido scuro prodotto dalla degradazione degli alimenti.
I lombrichi producono deiezioni che si accumulano a formare il compost, mentre l’acqua contenuta
negli alimenti percola attraverso il compost fino alla base della compostiera: è il “tè” dei lombrichi,
che può essere utilizzato come fertilizzante liquido per le vostre piante, diluito in 9 parti di acqua.

3) Lombrichi
Di tanto in tanto, potrete condividere i vostri lombrichi con altre persone che vogliono
intraprendere l’esperienza del vermicompostaggio. La popolazione dei vostri lombrichi si
riprenderà rapidamente per raggiungere l'equilibrio precedente, a seconda del cibo disponibile.
Potete anche trasferire qualche lombrico nei vostri vasi: non mangeranno le radici delle piante e
smuoveranno il terreno areandolo!

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My compost zone – guida al compostaggio consapevole

Compost, a cosa serve?


Il compost che avete prodotto è un concime che può avere usi diversi a seconda del suo stato
di maturazione:

à Dopo circa 3 mesi, può servire come pacciamatura alla base delle piante o alberi,
riducendo gli sbalzi di temperatura e mantenendo il terreno umido.

à Dopo 6-7 mesi, il compost assume un colore nero: è maturo e può arricchire il terreno
del giardino o delle piante da vaso. Basta stenderlo sulla superficie e mescolarlo con
il terreno.

à Dopo 8-9 mesi, il compost assume un aspetto omogeneo, un colore scuro e una
struttura grumosa. È quindi ideale per il rinvaso: 2/3 di terra + 1/3 di compost, la
ricetta vincente per la salute delle piante!

Consigli pratici

à Evitate di aggiungere grandi quantità di “verde”, come per esempio la falciatura del prato o
la potatura delle piante, perché potrebbero portare a maleodoranti fermentazioni e al
malessere dei vostri lombrichi. Piccole quantità di potature di piante o falciatura del prato
sono però concesse!

à I vegetali ammaccati o guasti sono ottimi per i lombrichi perché i batteri che contengono
andranno a popolare la flora intestinale dei lombrichi.

à Variate l’alimentazione dei lombrichi, aggiungendo scarti di frutta e verdura, ma anche carta
e cartone. Triturate o tagliuzzate i vostri scarti compostabili, in modo da facilitare l’attacco
microbico e la degradazione dei lombrichi.

à Ricordate che un compost troppo umido emana cattivo odore! In questo caso potete fare la
prova del pugno: se, stringendo un pugno del materiale che state compostando, escono
gocce d’acqua, l’umidità è eccessiva e dovete immediatamente ridurla, in quanto la
probabilità di sviluppo di odori sgradevoli è molto elevata (leggi sotto, nella sezione problemi
e rimedi).

à I semi (zucca, zucchina, melone, anguria) germogliano rapidamente della compostiera.


Potete semplicemente ricoprire i germogli con il compost e verranno mangiati dai vostri
lombrichi.

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My compost zone – guida al compostaggio consapevole

à Se andate in vacanza, i lombrichi possono essere privati di nuovo nutrimenti anche per 2-3
settimane, perché continueranno a degradare il substrato in cui si trovano favorendo la
maturazione del compost. Il calo della popolazione di lombrichi non sarà significativo.

à Per non dovervi prendere cura tutti i giorni dei lombrichi, potete conservare gli scarti
alimentari in un contenitore di plastica chiuso (Figura 6), a temperatura ambiente, in
frigorifero o in freezer (in questo caso fateli equilibrare a temperatura ambiente prima di
darli ai lombrichi) e nutrirli una o due volte a settimana.

Figura 6: Potete conservare i vostri scarti in un contenitore chiuso per un paio di giorni

Problemi e rimedi

ODORI
Troppa acqua: aggiungere lettiera secca (carta, cartone, cartoni delle uova ...) e mescolare;
proteggere dall'acqua piovana di infiltrazione se la vostra vermicompostiera è posta all’esterno;
estrarre il “tè” dei lombrichi regolarmente.
Troppo “cibo”: non aggiungere scarti umidi per 2-3 settimane

MUFFE
Seppellire nel compost i filamenti biancastri che testimoniano lo sviluppo di funghi, così come il loro
supporto (Figura 7).

INSETTI
Ridurre gli spazi attraverso i quali possono entrare così come l'umidità. Seppellire gli input di rifiuti
sotto il compost per limitare l'attrazione. Presenza di “porcellini”, collemboli (Figura 7) e millepiedi:
niente paura, fanno lo stesso lavoro dei lombrichi!

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My compost zone – guida al compostaggio consapevole

Figura 7: Muffe (a sinistra) e collemboli (a destra)

EVASIONE DEI LOMBRICHI


Mezzo troppo acido (diluire 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio in un litro di acqua e spruzzare il
composto con questa soluzione), troppo secco (umidificare) o troppa umidità (come sopra per gli
odori).

MORTE DEI LOMBRICHI


Mancanza di cibo: raccogliere il compost che si è già formato, rifare la lettiera come descritto nella
fase di avvio e aggiungere nuovi lombrichi.
Lettiera troppo secca: aggiungere acqua e nuovi lombrichi.
Temperatura inferiore a 5 °C: tenere i lombrichi in luoghi riparati più caldi.

IL COMPOSTAGGIO NON SI AVVIA BENE


Lettiera troppo secca: aggiungere acqua e mescolare
Eccesso di scarti “marrone”: aggiungere scarti “verdi” e rimescolare bene

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My compost zone – guida al compostaggio consapevole

Questo manuale è stato realizzato sulla base della personale esperienza nel
vermicompostaggio domestico, e grazie al contributo bibliografico elencato qui sotto.

Questo manuale non ha beneficiato di alcuna sovvenzione per la sua realizzazione.

Non stampare questo manuale se non è necessario. In caso


vogliate stamparlo, dopo averlo studiato, si consiglia di tagliarlo
in striscioline da usare come lettiera per i lombrichi

A cura di Chiara Bruckmann e Vanessa Bloise

Con la collaborazione di Alessandra Ceolin, Eleonora De Filippo, Elisabetta Striano

Gennaio 2019

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My compost zone – guida al compostaggio consapevole

Bibliografia

Amisdelaterre. Guide du compostage et du lombricompostage. 2011;


Disponibile alla pagina: http://www.amisdelaterre.org/IMG/pdf/guide_promotion_compostage_-
_lombricompostage_2011_10_09.pdf.

Appelhof, M., Worms Eat My Garbage: How to Set Up and Maintain a Worm Composting System.
2003: Flower Press.

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and enjoying the benefits of organic gardening. 2011: Krause Publications.

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Disponibile alla pagina: https://www.epa.gov/recycle/how-create-and-maintain-indoor-worm-
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Feeding and Maintaining Your Worms. Disponibile alla pagina: http://dpw.co.santa-


cruz.ca.us/Home/RecyclingSolidWaste/Composting/HomeComposting/WormComposting/Feeding
andMaintainingYourWorms.

JamCat. Make "Black Gold" With DIY Worm Compost Bins. Disponibile alla pagina:
https://www.instructables.com/id/Make-Black-Gold-With-DIY-Worm-Compost-Bins/.

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Vermiculture technology, C. PRESS, Editor. 2011, Taylor and Francis Group. p. 27-41.

LANZ, A.M. and A.F. SANTINI, PRODUZIONE E RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI, in
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Sim, E.Y. and T.Y. Wu, The potential reuse of biodegradable municipal solid wastes (MSW) as
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‘unheralded soldiers of mankind & farmer’s friends’). Environmentalist, 2009. 29: p. 339-340.

Sinha, R.K., Earthworms – The Soil Managers: their Role in Restoration and Improvement of Soil
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