• Andiamo a vedere ora l’aspetto che più ci lascia stupiti quando ci veniamo a
trovare di fronte ad un campione di minerale cristallizzato: LE FORME
GEOMETRICHE DEI MINERALI.
• Ricordiamo una definizione estremamente sintetica:
• “ UN MINERALE E’ UN COMPONENTE NATURALE,INORGANICO ED
OMOGENEO DELLA CROSTA TERRESTRE “
• Analizziamo insieme queste poche parole:
• _ Componente naturale, si è formato in seguito ad uno dei tanti processi fisico-
chimici che hanno trasformato e trasformano la crosta terrestre fin dal tempo
del suo primconsolidamento.
• _ Inorganico, che non deve essere stato materia viva; al massimo può essere
stato elaborato da un essere vivente come ad esempio il “Carbonato di Calcio”,
secreto dai molluschi per le loro conchiglie.
• _ Omogeneo, dal punto di vista chimico. E’ chimicamente omogeneo quando
presenta un costante e ben definito rapporto tra gli elementi chimici che lo
compongono, ed il tutto è quindi esprimibile mediante una formula chimica.
• _ Componente della crosta terrestre, che costituisce, da solo od associato ad
altri minerali, quelle masse più o meno grandi dette “ ROCCE “ che hanno una
propria origine geologica e che nel loro insieme costituiscono la crosta terrestre.
• Per lo più, i minerali mostrano una struttura interna
regolare; le minuscole particelle che li compongono
(dette “Atomi “, o “ Ioni “ se dotate di carica elettrica)
sono ordinate in modo ben definito e caratteristico in
tutte le direzioni dello spazio. Si parla in questo caso
di MINERALE CRISTALLINO.
• In qualche raro caso l’omogeneità del minerale è un fatto
puramente statistico, con le particelle disposte
internamente in modo caotico. Si parla in questo caso di
MINERALE AMORFO. Un esempio ne è l’Opale.
• Compiremo ora una rapida carrellata sulla
formazione dei minerali, sulla loro genesi,
per poi andare a vedere di capire il come e
perché delle forme geometriche che hanno
assunto durante la loro crescita.
FORMAZIONE DEI MINERALI
L’origine dei minerali è
strettamente legata alla
formazione delle rocce ed alla
loro evoluzione. La parte solida
del nostro pianeta, cioè la
CROSTA CONTINENTALE, è
conosciuta solo parzialmente in
quanto i sondaggi permessi dalla
nostra attuale tecnologia ci hanno
consentito di effettuare
trivellazioni che hanno raggiunto
la profondità di circa 13-15 Km;
ciò ha permesso delle
prospezioni sulla distribuzione
degli elementi chimici in essa
contenuti.
I riscontri ottenuti da vari
studiosi e con metodi diversi
concordano in alcuni punti:
• n. 12 elementi costituiscono il
99,5% in peso dell’intera crosta, e
con altri 12 si raggiunge il 99,9%
• i restanti elementi sono presenti
solo come tracce disperse.
I MINERALI SI SONO ORIGINATE IN TRE MODI :
Per solidificazione dei magmi
Per deposizione sedimentaria
Per metamorfismo di rocce preesistenti
• Il "Ciclo delle Rocce", proposto per
Dal ciclo elle rocce
la prima volta da James Hutton
quasi 200 anni or sono, costituisce
ancora oggi il fondamento della
Geodinamica.
• Nella versione di Hutton le rocce
vengono alterate dagli agenti
atmosferici in modo da formare
sedimenti, che successivamente si
stratificano. Dopo essere rimaste a
lungo in profondità le rocce
subiscono una metamorfosi e/o una
fusione.
• In seguito si deformano e si
sollevano in catene montuose per
essere di nuovo alterate dagli agenti
atmosferici e riciclate.
• La moderna teoria della tettonica a
zolle è, in un certo senso,
un’elaborazione del ciclo delle rocce
formulato da Hutton.
GENESI MAGMATICA
• I minerali sono costituiti da atomi e ioni, che possono essere visti come un
aggregato di particelle elementari, ciascuna delle quali caratterizzabile da una
massa e da una carica elettrica.
• I tipi di particelle quantitativamente più importanti sono gli elettroni, i protoni e i
neutroni.
• L’elettrone è una particella materiale alla quale si associa una carica
elettrica negativa; il protone ha una carica elettrica positiva che è 1836
volte più grande di quella dell’elettrone; il neutrone non porta cariche
elettriche e ha una massa 1839 volte più grande di quella dell’elettrone.
• Atomi e ioni non possiedono una superficie-limite definita ma, seguendo il
modello atomico di Bohr, possono essere descritti come sfere aventi un raggio
compreso fra 0,5 e 2,5 Amstrong
• (1 A°=0,00000001 cm) formate da un nucleo centrale di protoni e neutroni, e
quindi caricato positivamente, attorno al quale si muovono, lungo complesse
traiettorie tridimensionali, gli elettroni. Negli atomi neutri il numero degli elettroni
che orbitano attorno al nucleo uguaglia quello dei protoni e di neutroni presenti
nel nucleo stesso. La somma del numero di protoni e neutroni del nucleo
prende il nome di numero di massa, e gli atomi e gli ioni che hanno lo stesso
numero atomico, ma diverso numero di massa, rappresentano i diversi isotopi
chimici degli elementi.
• Il loro studio riveste un ruolo molto importante nei problemi relativi
all’origine, all’età ed all’utilizzazione dei minerali. Gli ioni sono atomi che
hanno perso o guadagnato elettroni, trasformandosi così in particelle
con un eccesso di carica positiva, i cationi, o in particelle con un
eccesso di carica negativa, gli anioni.
• La constatazione sperimentale che gli atomi e gli ioni assorbono
ed emettono le radiazioni elettromagnetiche (raggi X, raggi
ultravioletti,infrarossi ecc.) in modo selettivo e caratteristico,cioè
assorbendo ed emettendo solo determinate “quantità” di energia, è la
base sperimentale su cui si fonda la teoria quantistica dell’atomo. Essa
venne formulata da Bohr (1913) alla luce delle esperienze di Plank
(1900) sul quanto-luce o fotone e di Einstein (1905) sull’associazione
quanto-onda e ricevette negli anni successivi i contributi di de Broglie,
Pauli e Heisenberg.
• Secondo la teoria, gli elettroni che si muovono attorno ad un
nucleo possono occupare solo determinati livelli energetici, ciascuno dei
quali può essere definito da quattro numeri interi, detti numeri quantici,
che ne esprimono il contenuto relativo in energia potenziale.
LEGAMI CHIMICI
Abbiamo già visto che la forma che una qualsiasi specie minerale
acquisisce non è altro che il risultato della disposizione ordinata di atomi e ioni
che costituiscono il minerale stesso.
Vedremo ora meglio come questi possano disporsi nello spazio.
Se prendiamo in considerazione un qualsiasi minerale allo stato cristallino
e lo riduciamo in minutissimi frammenti si potrebbe, in teoria, arrivare ad un
certo punto ad ottenere la più piccola porzione di minerale che conserva tutte le
caratteristiche presentate dal minerale preso in considerazione.
Questo frammento non è altro che la cella elementare, con la ripetizione
della quale per traslazione nelle tre direzioni dello spazio, si era costituito a suo
tempo il cristallo.
Queste celle o reticoli cristallini presentano delle simmetrie all’interno del
loro edificio cristallino.
Nel 1848, Bravais dimostrò che queste celle o mattoni da costruzione
erano limitate al numero di 14, di cui le prime 7 sono dette Primitive mentre le
altre prendono il nome di:
• - Base centrata se atomi o ioni prendono posizione al centro di due
facce opposte
• - Corpo centrato se atomi o ioni occupano il centro della cella
• - Facce centrate quando atomi o ioni vengono ad occupare il centro di
ogni faccia presentata dalla cella
Gli atomi, in un reticolo cristallino, possono essere correlati o dalla sola
simmetria di traslazione espressa da uno dei 14 reticoli oppure da questa unità
a uno o più degli operatori di simmetria che ricordiamo sono: Rotazione,
Riflessione, Inflessione.
Attraverso considerazioni matematiche è possibile individuare
associazioni coerenti di operatori di simmetria; queste prendono il nome di
GRUPPI SPAZIALI e sono in numero di 230 (le 14 celle elementari combinate
tra loro in funzione degli operatori di simmetria originano 230 gruppi spaziali che
danno vita a tutte le forme espresse dai minerali cristallini).
Una curiosità è dovuta al fatto che circa una cinquantina di queste possibili
associazioni, secondo le quali in teoria una sostanza cristallina può organizzare
i suoi atomi, non si realizzano mai in natura né in laboratorio.
In base alle relazioni che si possono individuare tra gli operatori di
simmetria dei 230 gruppi spaziali, questi vengono divisi in 7 Sistemi Cristallini
che prendono il nome di:
• Sistema Triclino
• Sistema Monoclino
• Sistema Rombico
• Sistema Trigonale
• Sistema Esagonale
• Sistema Tetragonale
• Sistema Cubico
• I primi sette reticoli sono i mattoni
fondamentali per mezzo dei quali la
natura costruisce tutte le forme che i
cristalli dei vari minerali presentano.
• Tabulare Lamellare
• Tondeggiante Piramidale
• Cuspidato Ottaedrico
• Tetraedrico Cubico
• Lenticolare Schiacciato
• Bipiramidale Aciculare
• Bicuspidato Prismatico
• Romboedrico Informe
• Arborescente Botrioidale
ISOMORFISMO
• CALCITE Ca CO3
• RODOCROSITE Mn CO3
• SIDERITE Fe CO3
• SMINTHSONITE Zn CO3
• MAGNESITE Mg CO3
Dove si riscontra completa miscibilità tra gli ultimi tre e tra i primi due
elementi.
• ARAGONITE Ca CO3
• STRONZIANITE Sr CO3
• WITHERITE Ba CO3
• CERUSSITE Pb CO3
Buona miscibilità tra gli ultimi tre, scarsa con l’aragonite
- SOLFATI (sistema rombico) –
• ANIDRITE Ca SO4
• CELESTINA Sr SO4
• BARITINA Ba SO4
• ANGLESITE Pb SO4
FORME ALLUNGATE
FORME DIVERGENTI
• DENDRITICA cristalli ramificati (come un albero)
• SCHELETRICA cristalli incrociati
• MUSCHIOSA cristalli divergenti con sviluppo sempre più fine
• e sempre più incrociato
• CORALLOIDE cristalli arrotondati, arcuati e piegati
• A COVONE cristalli che si aprono a ventaglio, nei due sensi,
a partireda un punto centrale
FORME ZONATE presentano bande formate da strati alternati, che
possono anche essere concentrici; hanno
struttura interna raggiata o lamellare.
Le associazioni di cristalli della stessa specie
mineralogica possono anche essere del tipo
parallelo. In queste, i cristalli sono accresciuti in
modo da mantenere paralleli tra loro certi spigoli
o certe direzioni cristallografiche.
Se ne presentano di due tipi:
• ACCRESCIMENTI PARALLELI i cristalli
crescono da uno stesso substrato mantenendo
intatto il parallelismo reciproco ma raggiungendo
altezze e dimensioni diseguali
• ASSOCIAZIONI PARALLELE i cristalli, di
dimensioni diverse, crescono uno dietro l’altro
sempre sullo stesso asse (quarzo a scettro)
GEMINATI
• Tra le associazioni regolari di cristalli della specie mineralogica, i
Geminati sono senz’altro l’aspetto più importante; sono formati dalla
combinazione di due o più individui (cristalli o gemelli) nei quali
l’orientamento di uno rispetto a tutti gli altri segue determinate regole
di simmetria cristallografica.
• Esistono analogie tra piani e direzioni del reticolo, ma non sono
equivalenti per simmetria: esse variano da tipo a tipo di struttura, e,
nell’ambito della stessa specie minerale, vi possono essere diversi
tipi (leggi) di geminazione.
• Queste regole, che non sono presenti nella simmetria di quella
particolare specie cristallina e non figurano tra gli elementi di
simmetria di ogni singolo individuo, appartengono solo all’intero
geminato.
• Una caratteristica del geminato è di presentare, a volte, angoli
rientranti. Tali angoli non sono mai possibili in cristalli singoli, in
quanto questi sono solidi convessi.
• La geminazione è l’operazione di simmetria che mette in
relazione reciproca i singoli individui costituenti il geminato.
Una prima semplice classificazione, dal punto di vista
morfologico, è:
• GEMINATI PER CONTATTO quando si
presentano a contatto secondo un piano
• GEMINATI DI COMPENETRAZIONE quando si
presentano a contatto secondo una superficie irregolare
Ciò avviene indipendentemente dalla legge di geminazione
presente.