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Segreterie regionali Marche

LA SCUOLA CHE VOGLIAMO PER LE MARCHE

Parlare di scuola senza cadere in luoghi comuni è impresa ardua, tutti parlano di scuola,
pochi conoscono veramente i complessi meccanismi che la regolano.
Vogliamo condividere con Voi l’argomento perché riteniamo che la nostra regione sia
dotata di politici competenti che hanno voglia di studiare i problemi per risolverli
davvero!
Chi ha responsabilità istituzionali non dovrebbe mai dimenticare che la Scuola ha sempre
svolto un ruolo da protagonista nella storia della nostra Nazione, sin dai tempi
dell’unificazione dell’Italia, promuovendo il processo di crescita grazie all’opera di tanti
insegnanti che hanno liberato le varie generazioni dalla piaga dell’analfabetismo e hanno
contribuito alla creazione di un’identità nazionale.
Ecco perché la Scuola è un bene comune da rispettare e salvaguardare, non è né di destra
né di sinistra, ma è di tutti ed è libera.
E’ indispensabile considerare la Scuola settore di investimento per lo sviluppo del Paese,
destinando una quota consistente del PIL all’istruzione, come hanno fatto altri paesi
europei, pur attraversati dalla crisi.
In Italia invece, in questi ultimi decenni, si sono operati pesantissimi tagli al personale e al
finanziamento delle Istituzioni Scolastiche che spesso operano in condizioni e strutture
inadeguate.
Ed è proprio di tagli che oggi vogliamo parlare, per sottoporre alla Vostra attenzione le
sorti della scuola marchigiana.

Tagli agli organici di diritto nelle Marche

a.s. a.s. a.s. totale tagli


2009/10 2010/11 2011/12 in 3 anni
INFANZIA 13 - 26 17 4
tagli in PRIMARIA -316 -235 -194 - 745
Personale Organico di I GRADO -362 -176 - 63 - 601
DOCENTE Diritto II GRADO -176 -367 -272 - 815

TOTALE DOCENTI - 841 - 804 - 512 - 2157

Personale ATA - 406 - 456 - 405 - 1267

TOTALE DOCENTI E ATA -1.247 -1.260 - 917 - 3424


3424
docenti e ATA in meno in tre anni!
I numeri parlano chiaro abbiamo una scuola più povera della risorsa più importante: il
capitale umano.
Anche negli anni precedenti abbiamo sottolineato con forza questo depauperamento,
riuscendo ad ottenere piccoli “ aiuti” dal MIUR (una cinquantina di posti la scorsa estate
proprio per fronteggiare le situazioni impossibili!).
La nostra Regione ha sempre applicato le leggi dello Stato dimostrandosi virtuosa.

Sono stati evitati gli sprechi, ma questo non ci ha ripagato perché il Governo ha fatto
“cassa” attraverso “tagli lineari”, senza tenere conto delle reali esigenze del territorio.

Adesso il sistema scolastico marchigiano è seriamente minacciato e gli Uffici scolastici


provinciali non sono in grado di realizzare i tagli richiesti senza intaccare pesantemente la
qualità della scuola.

Tutte e cinque le province sono sconcertate dalla scure abbattutasi sulla scuola.
E’ chiaro che le situazioni sul territorio sono diversificate a causa della conformazione
geografica della nostra Regione.

Noi abbiamo:
COMUNI MONTANI (dati Istat)
Provincia di Pesaro e Urbino: n. 36 su 60 comuni
Provincia di Ancona: n. 5 su 49 comuni
Provincia di Macerata: n. 36 su 57 comuni
Provincia di Ascoli Piceno: n. 13 su 33 comuni
Provincia di Fermo: n. 6 su 40 comuni

COMUNITA’ MONTANE
Regione Marche: 8 comunità montane
Provincia di Pesaro e Urbino: 3 C.M. con 29 comuni
Provincia di Ancona: 1 C.M. con 10 comuni (di cui 5 non risultano comuni montani (ISTAT)
Provincia di Macerata: 3 C.M. con 40 comuni (di cui 3 non risultano comuni montani (ISTAT)
Provincia di Ascoli Piceno/ Fermo: 2 C.M. con 19 comuni

PICCOLI COMUNI
Vengono definiti piccoli comuni quelli con meno di 5.000 abitanti
Provincia di Pesaro e Urbino: n. 44 su 60 comuni
Provincia di Ancona: n. 30 su 49 comuni
Provincia di Macerata: n. 40 su 57 comuni
Provincia di Ascoli Piceno: n. 24 su 33 comuni
Provincia di Fermo: n. 33 su 40 comuni.

Tutte queste specificità assorbono risorse, che sono contingentate, comportando, in


particolare sulla costa, classi affollatissime con non meno di 28 alunni e talvolta con la
presenza di due o più ragazzi diversamente abili.
Da sottolineare la presenza di numerose pluriclassi, attualmente 114 di cui:
• 17 Ancona
• 25 Ascoli Piceno
• 30 Macerata
• 42 Pesaro.
Siamo la terza regione in Italia quanto a presenze di ragazzi stranieri.

TABELLA A - NUMERO ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA

ORDINE DI SCUOLA ANCONA ASCOLI PICENO MACERATA PESARO TOTALE


INFANZIA 1.537 1.118 1.263 1.145 5.063
PRIMARIA 2.526 1.931 2.224 2.117 8.798
SECONDARIA I° GRADO 1.709 1.183 1.397 1.306 5.595
SECONDARIA II GRADO 2.094 1.349 1.311 1.386 6.140
TOTALE ALUNNI STRANIERI 7.866 5.581 6.195 5.954 25.596

TABELLA B - NUMERO COMPLESSIVO ALUNNI

ORDINE DI SCUOLA ANCONA ASCOLI PICENO MACERATA PESARO TOTALE


INFANZIA 11.534 8.617 7.380 7.665 35.196
PRIMARIA 20.703 16.113 13.804 16.568 67.188
SECONDARIA I° GRADO 12.906 10.803 8.743 10.294 42.746
SECONDARIA II GRADO 21.561 18.231 14.092 15.526 69.410
TOTALE ALUNNI IN GENERALE 66.704 53.764 44.019 50.053 214.540

TABELLA C - ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA IN PERCENTUALE

ORDINE DI SCUOLA ANCONA ASCOLI PICENO MACERATA PESARO TOTALE


INFANZIA 13,33% 12,97% 17,11% 14,94% 14,39%
PRIMARIA 12,20% 11,98% 16,11% 12,78% 13,09%
SECONDARIA I° GRADO 13,24% 10,95% 15,98% 12,69% 13,09%
SECONDARIA II GRADO 9,71% 7,40% 9,30% 8,93% 8,85%
TOTALE ALUNNI STRANIERI 11,79% 10,38% 14,07% 11,90% 11,93%

Nelle Marche, secondo l’ ultima rilevazione dell’Ufficio Scolastico Regionale, gli alunni
stranieri al 31 ottobre 2009 sono complessivamente 25.597 su un totale di 214.540 studenti.
Il massimo numero, 8.784 è concentrato nella scuola primaria mentre la percentuale media
più alta, 14%, si registra in provincia di Macerata, mentre Ancona si attesta sull’11.78% con
realtà di alcune scuole del capoluogo con il 29,6%.

Alunni diversamente abili.

Abbiamo 5324 alunni disabili su una popolazione scolastica di 215.475 ragazzi e solo 1279
docenti in organico di diritto. Organico che viene annualmente incrementato secondo le
disponibilità economiche stanziate ( OF A.S. 2010-11 totale posti 2425 ) ma sicuramente
insufficiente rispetto alle necessità didattiche e alle richieste, in costante aumento.
COSA CHIEDIAMO?

Deve essere chiaro che non sono possibili né il funzionamento né l’autonomia della scuola
senza risorse economiche e strutturali adeguate e senza che venga riconosciuta una
“dotazione organica funzionale” che consenta ai nostri giovani quella formazione di
qualità che tutti invocano e di cui il nostro Paese e la nostra Regione hanno estremo
bisogno.
Pertanto, va avviato immediatamente un piano di intervento con i necessari investimenti
per l’istruzione e la formazione e con l’introduzione di un organico d’istituto funzionale
pluriennale che dia stabilità sia al personale di ruolo sia a quello precario e consenta alle
scuole di programmare su base pluriennale il loro POF (Piano dell’offerta formativa).

Nell’immediato chiediamo a tutti di condividere e assumere la


responsabilità di questo assetto della scuola marchigiana e di intervenire
nelle sedi istituzionali e presso il Ministro Gelmini, perchè riduca il taglio
o dia alla nostra Regione risorse aggiuntive.

Risorse umane per garantire:

- la scuola dell’infanzia a tutti i bambini di tre anni e maggiore tempo scuola;


- il tempo pieno nella primaria;
- il tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado;
- classi non sovraffollate nel rispetto delle norme sulla sicurezza;
- una scuola superiore capace di offrire un futuro nel mondo del lavoro;
- la presenza del personale ATA in tutte le sedi scolastiche;
- la copertura delle richieste di ore di sostegno, calcolate sulle esigenze reali dei
ragazzi ;
- la continuità didattica attraverso gli organici funzionali pluriennali;
- l’assunzione a tempo indeterminato dei precari su tutti i posti disponibili e
vacanti per dare stabilità all’ organizzazione della scuola.
- l’ avvio della riforma delle superiori con mezzi adeguati (es. qualifiche
professionali - licei musicali e coreutici );

Realizzare una efficace riforma della scuola richiede investimenti perché è


dalla qualità della scuola, dall’istruzione che passa lo sviluppo del nostro
territorio.

Non bastano dichiarazioni di principio, belle parole ma servono azioni


concrete e sinergiche.

Francesca Conti Claudia Mazzucchelli Paola Martano

CISL SCUOLA UIL SCUOLA SNALS CONFSAL

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