Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 1
Presentazione del corso
Facoltà di Ingegneria
Sommario
Obiettivi del corso
Organizzazione del corso
Rassegna dei nuclei tematici
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 1
Titolo: PRESENTAZIONE DEL CORSO
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 1
Titolo: PRESENTAZIONE DEL CORSO
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 1
Titolo: PRESENTAZIONE DEL CORSO
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 1
Titolo: PRESENTAZIONE DEL CORSO
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
x
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 1
Titolo: PRESENTAZIONE DEL CORSO
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 1
Titolo: PRESENTAZIONE DEL CORSO
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 1
Titolo: PRESENTAZIONE DEL CORSO
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Propagation level
Service level
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 1
Titolo: PRESENTAZIONE DEL CORSO
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 1
Titolo: PRESENTAZIONE DEL CORSO
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Bibliografia
Tutto il corso è organizzato in slide. Là dove opportuno,
al termine delle lezioni saranno riportati i riferimenti per
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 1
Titolo: PRESENTAZIONE DEL CORSO
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Nota
Il materiale di studio del presente insegnamento è stato redatto dal
docente Vincenzo Suraci.
L'attuale docente dell'insegnamento è Alessandro Freddi.
Poiché programma e modalità d'esame non hanno subito modifiche
a seguito del cambio di docenza, gli studenti possono fare
riferimento al presente materiale di studio.
In caso di dubbi è sempre possibile contattare il docente titolare
dell'insegnamento.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 1
Titolo: PRESENTAZIONE DEL CORSO
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modalità di ricevimento
Il docente può ricevere gli studenti in via telematica nelle seguenti
modalità:
ufficio virtuale del docente| si tratta di un ricevimento in
videoconferenza, accessibile dall'area riservata direttamente tramite
web-browser (simile ad Hangout, GoToMeeting o Skype Web) nei
giorni indicati all'interno della scheda docente;
sistema di messaggistica| si tratta di un sistema di scambio di
messaggi asincrono, tipo posta elettronica, accessibile dall'area
riservata direttamente tramite web-browser in qualunque momento.
Il docente riceve comunque gli studenti frontalmente durante il
ricevimento fissato presso la sede di Novedrate in concomitanza di
ogni sessione .
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 1
Titolo: PRESENTAZIONE DEL CORSO
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 2
Il controllo basato su modello Parte I
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 2
Titolo: IL CONTROLLO BASATO SU MODELLO PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Processo
Controllore
controllato
Legge di controllo
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 2
Titolo: IL CONTROLLO BASATO SU MODELLO PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Metodologie di controllo
I sistemi di controllo si distinguono, a seconda del numero delle grandezze
controllate, in:
Sistemi unidimensionali, quando la variabile controllata è unica
Sistemi multidimensionali, quando le variabili controllate sono di
qualche unità
Sistemi complessi, quando le variabili controllate sono diverse decine
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 2
Titolo: IL CONTROLLO BASATO SU MODELLO PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Metodologie di controllo
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 2
Titolo: IL CONTROLLO BASATO SU MODELLO PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 3
Titolo: IL CONTROLLO BASATO SU MODELLO PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 3
Il controllo basato su modello Parte II
Facoltà di Ingegneria
Il processo di modellazione
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 3
Titolo: IL CONTROLLO BASATO SU MODELLO PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Analisi e simulazione
A valle del processo di modellazione assumono importanza:
La simulazione
Permette di valutare il comportamento di sistemi non trattabili
analiticamente in modo semplice, ma la relazione tra i parametri di
progetto e il funzionamento del sistema è a
Richiede la discretizzazione delle equazioni per la loro integrazione
numerica
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 3
Titolo: IL CONTROLLO BASATO SU MODELLO PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Analisi e simulazione
Ulteriori considerazioni:
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 3
Titolo: IL CONTROLLO BASATO SU MODELLO PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
Modelli deterministici
Si usano per modellare sistemi deterministici e sono caratterizzati da
equazioni statiche o equazioni alle derivate spaziali e temporali.
Modelli stocastici
Si usano per modellare sistemi intrinsecamente probabilistici o sistemi
deterministici di cui non si abbia conoscenza completa. Sono caratterizzati
da una rappresentazione in probabilità.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 3
Titolo: IL CONTROLLO BASATO SU MODELLO PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
es.
x f ( x , u)
y h( x , u)
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 4
Titolo: LIMITI DI VALIDITÀ DEI MODELLI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 4
Limiti di validità dei modelli
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 4
Titolo: LIMITI DI VALIDITÀ DEI MODELLI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Ty1 0 Ty2 0
ne segue che una qualsiasi combinazione lineare del tipo
y1 y2 R, R
T ( y1 y2 ) 0
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 4
Titolo: LIMITI DI VALIDITÀ DEI MODELLI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 4
Titolo: LIMITI DI VALIDITÀ DEI MODELLI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modelli lineari - approssimazioni locali
Non sempre è possibile effettuare approssimazioni locali, in particolare nei casi
in cui non sia possibile assicurare che il sistema lavori di un
punto di lavoro.
Sistemi a controllo parametrico
x( t ) A u( t ) x( t )
in cui di controllo viene esercitata attraverso variazioni dei
parametri della matrice dinamica A. In questo caso uno studio locale
richiederebbe di restringere il campo di variabilità dei parametri, cosa che in
generale potrebbe ridurre del controllo.
Sistemi di controllo a relè
In questi sistemi la legge di controllo assume solo due valori, a seconda del
segno che assume la differenza tra il valore di riferimento ed il valore della
grandezza controllata. Il legame statico ingresso uscita non ammette
sviluppo in serie di Taylor.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 4
Titolo: LIMITI DI VALIDITÀ DEI MODELLI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 5
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 5
Equazioni differenziali ordinarie Parte I
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 5
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 5
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
nt
e 1t , e 2t , ..., e
(ci limitiamo per semplicità al caso di radici a molteplicità algebrica unitaria)
n
dk
S ak k
k 1 dt
è un operatore lineare per cui ogni combinazione lineare del tipo
nt
y0 ( t ) c1e 1t c2 e 2t
... cne
è soluzione. Le n costanti c1, c2,..., cn vengono determinate, come vedremo in
seguito, in base alle n condizioni iniziali del problema di Cauchy.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 6
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 6
Equazioni differenziali ordinarie Parte II
Facoltà di Ingegneria
Integrale particolare
La determinazione di un integrale particolare differenziale
n
d k y( t )
ak u( t )
k 0 dt k
può essere eseguita piuttosto facilmente in alcuni casi di interesse pratico, in
particolare nei casi in cui u(t)
è un polinomio
N
u( t ) Ah t h
h 0
u( t ) U0 sin t
u( t ) U0 e i t
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 6
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
u( t ) Ah t h
h 0
si può cercare la soluzione particolare nella forma
N
y (t ) Bh t h
h 0
Sostituendo la soluzione candidata di partenza si ottiene
N N
Ch ( B1 , ..., BN )t h Aht h
h 0 h 0
Per il principio di identità dei polinomi si deve avere
Ch ( B1 , ..., BN ) Ah h 0, ..., N
Si ottiene un sistema lineare non omogeneo di N+1 equazioni nelle N+1 incognite Bh.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 6
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
u( t ) U0 sin t
si può cercare la soluzione particolare nella forma
y (t ) A sin t B cos t
Sostituendo la soluzione candidata di partenza si ottiene
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 6
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Esempi - I
Si determini generale
d 2 y( t ) dy( t )
3 4 y( t ) 8t 2 1
dt 2 dt
Soluzione
caratteristica omogenea associata è
2
3 4 0
le cui soluzioni sono
1
1 2
4
La soluzione omogenea associata è quindi
y0 ( t ) c1e t
c2e 4 t
dove le costanti c1 e c2 sono da determinare in base alle condizioni iniziali.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 6
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Esempi - I
particolare è della forma
y (t ) B2 t 2 B1t B0
che sostituito non omogenea di partenza fornisce il seguente
sistema di equazioni
4 B2 8 B2 2
6 B2 4 B1 0 B1 3
2 B2 3 B1 4 B0 1 B0 3
particolare è quindi
y (t ) 2t 2 3t 3
Infine generale è
y( t ) y0 ( t ) y ( t ) c1e t
c2e 4 t 2t 2 3t 3
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 6
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Esempi - II
Si determini generale
d 2 y( t ) dy( t )
3 2 y( t ) 20sin 2t
dt 2 dt
Soluzione
caratteristica omogenea associata è
2
3 2 0
le cui soluzioni sono
1
1 2
2
La soluzione omogenea associata è quindi
y0 ( t ) c1e t
c2e 2t
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 6
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Esempi - II
particolare è della forma
y (t ) A sin2t B cos 2t
che sostituito non omogenea di partenza fornisce il seguente
sistema di equazioni
2 A 6 B 20 A 1
6 A 2B 0 B 3
particolare è quindi
y (t ) sin 2t 3cos 2t
Infine generale è
y( t ) y0 ( t ) y ( t ) c1e t
c2 e 2t
sin 2t 3cos 2t
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 7
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 7
Equazioni differenziali ordinarie Parte III
Facoltà di Ingegneria
Problema di Cauchy
La soluzione di una equazione differenziale omogenea di ordine n è definita a
meno di n costanti di integrazione. Per determinare univocamente
generale di una equazione differenziale non omogenea di ordine n è quindi
necessario associare n condizioni iniziali. Il problema così
posto è detto Problema di Cauchy.
n
d k y( t )
ak u( t )
k 0 dt k
d k y( t )
yk 0 k 0, ..., n 1
dt k t 0
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 7
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 7
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
y( t ) y0 ( t ) y ( t ) 10e t
6e 2t
sin2t 3cos 2t
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 7
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
df ( t ) Per iterazione
L sF ( s ) f (0) d k f (t )
k 1
d k 1 i f (t )
dt L k
s F ( s) si
d 2 f (t ) df ( t ) dt k i 0 dt k 1 i t 0
2
L s F ( s ) sf (0)
dt 2 dt t 0
...
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 7
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
ak s k ak s k ak s k
k 0 k 0 k 0
du( t ) d m 1 u( t )
u(0) 0
dt t 0
dt m 1 t 0
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 7
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
k
ak s ak s k
k 0 k 0
bh s h
Y ( s)
W ( s) h 1
n
U ( s)
ak s k
k 1
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 7
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
ak s k
k 0
Limitandoci al caso in cui le radici del polinomio caratteristico hanno molteplicità unitaria,
sviluppando in frazioni parziali si ha
n
Ri
YL ( s) Ri YL ( s)( s i
)s
i 1 s i
i
Facoltà di Ingegneria
bh s h
YF ( s ) h 0
n
U ( s)
ak s k
k 0
Limitandoci al caso in cui le radici del polinomio caratteristico hanno molteplicità unitaria,
sviluppando in frazioni parziali si ha
n
Ri
p
Rj Ri YF ( s)( s i
)s
YF ( s ) i
i 1 s i j 1 s j Rj YF ( s )( s j
)s pj
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 7
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 7
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
t 2t t 2t
yL ( t ) yL (t ) yF ( t ) 2e e 8e 5e sin2t 3cos 2t
Regime permanente
Transitorio
Facoltà di Ingegneria
Ulteriori considerazioni
Il regime permanente è definito in generale solo in quei casi in cui le radici del polinomio
caratteristico sono a parte reale negativa. Solo in tale caso infatti è possibile
individuare una parte di risposta che tende a zero per tempi lunghi e una parte che
permane.
Re i
0 i 1, ..., n
Nel caso in cui la condizione precedente sia soddisfatta si può affermare, con riferimento
differenziale di partenza, quanto segue:
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 8
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 8
Equazioni differenziali ordinarie Parte IV
Facoltà di Ingegneria
Funzione impulsiva
U ( s) 1 u( t ) (t )
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 8
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 8
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
xn ( t ) am 1 xm ( t ) u( t )
m 1
Facoltà di Ingegneria
dim( A) n n
dim( B ) n q
dim(C ) p n
dim( D ) p q
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 8
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
t
y( t ) ( t t 0 ) x ( t0 ) w( t )u( )d
to
con
(t ) e At Matrice di transizione dello stato in se stesso
Facoltà di Ingegneria
Risulta quindi definita la funzione di trasferimento ingresso-uscita W(s) come rapporto tra
Y(s) e U(s) in corrispondenza a condizioni iniziali nulle, così come
ottenuto per altra via nella slide 9, lezione 5.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 8
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Conclusioni
Le leggi della fisica portano in maniera naturale alla scrittura di modelli matematici
talvolta nella forma di equazioni differenziali di ordine generico (tipicamente del
talvolta nella forma di rappresentazioni con lo spazio di stato.
Ciò non deve costituire motivo di preoccupazione per il modellista, poichè esiste una
sostanziale equivalenza tra le diverse rappresentazioni e la possibilità di passare da
una secondo necessità.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 9
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 9
Sistemi meccanici a costanti concentrate Parte I
Facoltà di Ingegneria
F k( x) x kx
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 9
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
0 x
Il primo passo per la determinazione del modello è di un sistema di
riferimento. Poiché il sistema ha un solo grado di libertà, ci basta una coordinata per
individuare univocamente la posizione del corpo, la coordinata x lungo la direzione del
moto. Poniamo del sistema di riferimento in corrispondenza alla configurazione di
riposo della molla, ovvero quella corrispondente a forza di richiamo nulla,
Dalla legge di Newton si ha
mx F mx kx mx kx 0
Dividendo per m e notando che k/m ha le dimensioni di una frequenza al quadrato,
possiamo porre 02 = k/m e scrivere infine
2
x 0
x 0 armonico semplice
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 9
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
La soluzione quindi è
x(t ) c1 e i ot
c2 e i ot
La soluzione può essere posta in una forma più utile ridefinendo opportunamente le costanti
di integrazione. Ad esempio
A iB A iB
x(t ) c1 e i ot
c2 e i ot
c1 c2
2 2
x( t ) A sin o
t B cos o
t
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 9
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
2
2 x0 x0 0
a x 0 arctg
0 x0
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 9
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Oscillatore smorzato
Riconsideriamo il problema introducendo un termine di attrito, che si oppone al moto,
proporzionale alla velocità del corpo
A
0 k x
del moto in tal caso diventa
mx F mx kx Ax mx Ax kx 0
Anche in questo caso è utile dividere per m e introdurre i seguenti parametri
A 2 k
2m 0
m
Si ottiene infine
2 Equazione
x 2 x 0
x 0
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 9
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Oscillatore smorzato
Anche in questo caso siamo interessati per il momento solo libera.
caratteristica è
2 2 2 2
2 0
0 i 0
i d
x( t ) e t
A cos d
t B sin d
t
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 9
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Oscillatore smorzato
Imponendo le condizioni iniziali si ha
A x0
x(0) A x0
x0 x0
x(0) A B d
x0 B
d
t x0 x0 Evoluzione libera
x( t ) e x0 cos d
t sin d
t
d smorzato
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 9
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Oscillatore smorzato
Vediamo ora il significato delle grandezze presenti nella soluzione, in rapporto agli
autovalori del sistema:
d è la pulsazione di oscillazione ed è la parte immaginaria di
rappresenta la velocità di smorzamento libera ed è, a meno del segno,
la parte reale di ; la quantità =1/ rappresenta la costante di tempo con cui decade
.
Im
Più il sistema è smorzato, più le radici del polinomio
caratteristico si allontanano immaginario, più d
sin
0
Facoltà di Ingegneria
Oscillatore smorzato
Si può definire infine il cosiddetto fattore di merito come il rapporto tra le
ampiezze massime della forza elastica di richiamo e della forza .
T 2
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 10
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 10
Sistemi meccanici a costanti concentrate Parte II
Facoltà di Ingegneria
vale
1 1 2
E T V mx 2 kx
2 2
Valutiamo separatamente il caso armonico semplice e il caso smorzato:
Facoltà di Ingegneria
dE d 1 1 2
mx 2 kx mxx kxx
dt dt 2 2
x
x( mx kx ) Ax 2
Questo risultato è molto importante da un punto di vista ingegneristico ed è valido in molti
casi pratici: la velocità di dissipazione è proporzionle al quadrato della velocità.
Anche in questo caso si hanno continue conversioni tra energia cinetica ed energia
potenziale, ma ad ogni oscillazione parte viene dissipata, così che il punto di
inversione, ovvero il punto in corrispondenza a cui si inverte il moto, viene a trovarsi ad
ogni periodo sempre più vicino .
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 10
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
A
f
m
0 k x
del moto in tal caso diventa
mx(t ) Ax(t ) kx(t ) f (t )
Introducendo la pulsazione naturale 0 e il coefficiente di attrito assume la
forma definitiva
2 f
x 2 x x smorzato forzato
0
m
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 10
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
x( t ) Ae i t
f0 m f0 m
A x( t ) 2 2
ei t
( 2
0
2
) i2 ( 0
) i2
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 10
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
2 f (t ) 2 2 F ( s)
x( t ) 2 x ( t ) x( t ) s X ( s ) 2 sX ( s ) X (s)
0
m 0
m
X ( s) 1m 1k
W ( s)
F ( s) s2 2 s 2
2 s s2
0 1 2
0 0
1m
W (i ) 2 2
( 0
) i2
Questo semplice conto mette in evidenza il significato della risposta in frequenza: essa
rappresenta il coefficiente (complesso) di proporzionalità tra ingresso e uscita, in
corrispondenza ad un ingresso di tipo armonico.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 10
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
k 1 N/m
f0 m f0 1 N
A 2 2
( 0
)2 4 2 2
Si ha:
f0 f0 Comportamento
0
A xs statico
m 02 k
f0 f0 f0 0 Il fattore di merito funziona da
0
A 0
2
xs Q
m2 0 m2 0
k 2 statica (risonanza)
Facoltà di Ingegneria
0
1 rad/s
k 1 N/m
2 f0 1 N
A arctg 2 2
0
Si ha:
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
a f0 T 1 1
cos 2 t dt sin
T 0 2 2
a f0
sin
2
La potenza media sul periodo vale dunque
a f0
P sin
2
ed è sempre positiva, poichè la fase assume solo valori ( , 0) . Il massimo
della potenza trasferita si ha per 2 , ovvero in condizioni di risonanza.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 10
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Passaggio alla rappresentazione con lo spazio di stato
Vediamo infine il passaggio armonico ad una possibile
rappresentazione con lo spazio di stato, secondo il procedimento illustrato nella lezione 5.
Per evitare confusione di simboli indicheremo lo spostamento, ovvero la variabile di uscita,
con la lettera y , partendo così
2 f
y 2 y y
0
m
f (t )
Poniamo come ingresso del sistema la variabile u( t ) e introduciamo una prima
variabile di stato ponendo y=x1 . Si ha m
x1 2 x1 2
0
x1 u
Introduciamo una seconda variabile di stato ponendo x1 x2 . Si ha così
2
x2 2 x2 0
x1 u
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 10
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Passaggio alla rappresentazione con lo spazio di stato
Siamo così giunti alla seguente rappresentazione con lo spazio di stato
x1 x2
f0
x2 2
x1 2 x2 u con u
0
m
y x1
che è del tipo
x Ax Bu
y Cx
dove
0 1 0
A B C 1 0
2
0
2 1
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 11
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 11
Sistemi meccanici a costanti concentrate Parte III
Facoltà di Ingegneria
Pendolo semplice
Si chiama pendolo semplice un corpo puntiforme di
massa m collegato di un filo (inestensibile e
di massa trascurabile) e sospeso in un piano verticale.
Il filo, di lunghezza l, è bloccato, estremo, in un l
punto fisso.
Il corpo si muove per effetto della forza peso mg e della T
tensione T del filo lungo una circonferenza di raggio l. n
del moto si scrive m
ma T mg mg sin r
conveniente introdurre come sistema di riferimento mg cos
una coppia di vettori che individuano rispettivamente la mg
direzione individuata dal filo (direzione radiale r) e
quella ortogonale ad esso (direzione normale n).
Lungo la direzione radiale del corpo è nulla per effetto della tensione del
filo che agisce da vincolo. La scelta del sistema di riferimento ci permette quindi di limitare
lo studio del moto nella direzione normale.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 11
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Pendolo semplice
lungo la direzione normale può essere espressa in funzione
attraverso le ovvie relazioni differenziali
dn ld d 2n ld 2 n l
che legano alla sua corda n.
La componente della forza peso lungo la direzione normale vale
Fn mg sin
del moto lungo la direzione normale assume la forma
mn Fn ml mg sin ml mg sin 0
Semplificando m, dividendo per l e introducendo la pulsazione
2 g
0
l
si ottiene infine
2 Equazione
0
sin 0 del pendolo semplice
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 11
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Pendolo semplice
Per piccole oscillazioni intorno alla configurazione di riposo si ha
1 sin
e si ottiene lineare
Equazione del pendolo semplice
2
0
0 per piccole oscillazioni intorno
alla configurazione di riposo
che è di oscillatore armonico nella variabile .
In tal caso si estendono tutti i risultati visti precedentemente, in particolare
libera è della forma
(t ) a sin( o t )
Il periodo delle oscillazioni vale
2 l
T 2
o
g
Si noti che per piccole oscillazioni il periodo non dipende delle oscillazioni
(isocronia delle piccole oscillazioni).
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 11
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Pendolo inverso
approssimazione di interesse è quella relativa della configurazione di
equilibrio instabile = . In tal caso si ha m
sin mg
e si ottiene lineare l
ml mg sin 0 ml mg( ) 0 ml mg 0
dove passaggio si è operato il cambio di variabili = -
Moltiplichiamo per l, in modo da tramutare alle forze in
ai corrispondenti momenti di forza. Inoltre aggiungiamo un forzamento
esterno, dato dalla coppia . In questo modo si ha
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 12
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 12
Sistemi meccanici a costanti concentrate Parte IV
Facoltà di Ingegneria
Oscillatori accoppiati
A A A
m m
k x1 h x2 k x
Si consideri il problema di due corpi di massa m vincolati a muoversi lungo una specifica
direzione. Ciascuno dei corpi è accoppiato elasticamente ad una parete fissa e sussiste
inoltre tra loro un accoppiamento di tipo elastico. Il sistema evolve in presenza di attriti.
Per modellare tale sistema in prima approssimazione possiamo supporre che le forze
siano centrali e che sia possibile trattare i due corpi come masse puntiformi, il che equivale
a trattare il moto del loro centro di massa. Supponiamo inoltre che le molle lavorino in
regime di linearità e che le costanti elastiche di corpo-parete valgano k mentre quella tra i
corpi sia h . Possiamo introdurre nel modello gli attriti supponendo, come fatto in
precedenza, che le forze dipendano linearmente dalle velocità dei corpi.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 12
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Oscillatori accoppiati
Poichè abbiamo due corpi, dovremo scrivere le equazioni del moto per ciasnuno di essi
così che il modello sarà costituito da due equazioni differenziali del lineari,
a coefficienti costanti.
mx1 kx1 h( x1 x2 ) Ax1 A( x1 x2 )
mx2 kx2 h( x2 x1 ) Ax2 A( x2 x1 )
Al fine di evidenziare i comportamenti significativi del sistema, trascureremo dapprima i
termini di attrito, salvo poi valutarne gli effetti in un secondo momento..
mx1 kx1 h( x1 x2 )
mx2 kx2 h( x2 x1 )
Abbiamo già visto nel caso armonico semplice che libera è una
funzione armonica. Cerchiamo allora soluzioni della stessa forma, estendendo la soluzione
candidata, per semplcità di calcolo, al piano complesso
x1 A1 e i t
x2 A2 e i t
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 12
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Oscillatori accoppiati
Sostituendo si ha
2 2 2 2
m A1 kA1 h( A1 A2 ) ( A
) A1 B
A2 0
2 2 2 2
m A2 kA2 h( A2 A1 ) B
A1 ( A
) A2 0
avendo posto A
2 = (k+h)/m e B
2 = h/m. Il sistema ammette soluzione non banale se e
solo se
2 2 2
det 2
A
2
B
2
0
B A
2 2 2 4 4 2 2 4 4 2 2 2
( A
) B
0 2 A A B
0 A B
k k 2h
s a
m m
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 12
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Oscillatori accoppiati
Allo scopo di chiarire il significato delle due pulsazioni trovate sostituiamo i loro valori nel
sistema di partenza
2 2 2
( A
) A1 B
A2 0
2 2 2
B
A1 ( A
) A2 0
Per = s si ha
A1 A2
Ciò significa che i due oscillatori si muovono in fase, ovvero in maniera sincrona. Pertanto
il modo naturale di oscillazione è detto modo sincrono, s è detta pulsazione sincrona.
Essa è indipendente da h poichè le masse, muovendosi in fase, lasciano imperturbata la
molla di accoppiamento.
m m
k x1 h x2 k x
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 12
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Oscillatori accoppiati
Per = a si ha
A1 A2
Ciò significa che i due oscillatori si muovono in opposizione di fase, ovvero in maniera
asincrona. Pertanto il modo naturale di oscillazione è detto modo asincrono, a è detta
pulsazione asincrona. Essa è maggiore di quella sincrona poichè il moto delle masse
provoca la compressione della molla di accoppiamento.
m m
k x1 k x2 k x
Nel caso in cui le molle siano tutte identiche si ha h=k e vale la relazione
a
3 s
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 12
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Oscillatori accoppiati
libera del sistema si trova sovrapponendo linearmente i due modi naturali di
oscillazione
x1 ( t ) As i st
Aa As i ( Aa
e ei at
e st )
e i( at )
x2 ( t ) As Aa As Aa
e proiettando sul piano reale
x1 ( t ) As Aa
cos( s t s
) cos( a t a
)
x2 ( t ) As Aa
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 12
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Oscillatori accoppiati
Ci proponiamo ora di determinare le costanti di integrazione imponendo le condizioni
iniziali, allo scopo di mettere in mostra un comportamento tipico di tutti i sistemi
caratterizzati da due modi naturali di oscillazione.
Le posizioni e le velocità degli oscillatori nel tempo sono:
x1 ( t ) As cos( s t s
) Aa cos( a t a
)
x2 ( t ) As cos( s t s
) Aa cos( a t a
)
x1 ( t ) As s
sin( s t s
) Aa a
sin( a t a
)
x2 ( t ) As s
sin( s t s
) Aa a
sin( a t a
)
Imponendo le condizioni iniziali si ha
x1 (0) As cos s
Aa cos a
x2 (0) As cos s
Aa cos a
x1 (0) As s
sin s
Aa a
sin a
x2 (0) As s
sin s
Aa a
sin a
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 12
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Oscillatori accoppiati
Sommando e sottraendo a coppie la prima equazione con la seconda, la terza con la
quarta, si ha
2 As cos s
x1 (0) x2 (0)
2 Aa cos a
x1 (0) x2 (0)
2 As s
sin s
x1 (0) x2 (0)
2 Aa a
sin a
x1 (0) x2 (0)
dalle quali infine si ottiene
2 2
x1 (0) x2 (0) x1 (0) x2 (0) x1 (0) x2 (0)
As arctg
2 2 s s
s
x1 (0) x2 (0)
2 2
x1 (0) x2 (0) x1 (0) x2 (0) x1 (0) x2 (0)
Aa a
arctg
2 2 a a
x1 (0) x2 (0)
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 12
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Oscillatori accoppiati
Imponendo ad esempio
x1 (0) 0
x2 (0) x1 (0) x2 (0) 0
si ottiene
As Aa A
s a
0
e libera diventa
x1 ( t ) A cos( s t ) cos( a t )
x2 ( t ) A cos( s t ) cos( a t )
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 12
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Oscillatori accoppiati
La soluzione può essere espressa in maniera più significativa ricordando le formule di
prostaferesi
p q p q
cos p cos q 2cos cos
2 2
p q p q
cos p cos q 2sin sin
2 2
Si ottiene
x1 ( t ) 2 A cos a s
t cos a s
t
2 2
x2 ( t ) 2 A sin a s
t sin a s
t
2 2
Il moto delle masse consiste quindi in una oscillazione sinusoidale ad una pulsazione
media tra quella sincrona e quella asincrona, modulata da una sinusoide a pulsazione pari
alla semidifferenza tra le due.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 12
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Oscillatori accoppiati
si trasferisce continuamente da un oscillatore ; quando del
moto di un oscillatore raggiunge il valore massimo, si annulla e viceversa.
x1 m
t s
x2 m
t s
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 12
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Oscillatori accoppiati
Nel caso con smorzamento tutto va analogamente a quanto visto in precedenza, ma le
oscillazioni tendono esponenzialmente a zero, tanto più velocemente quanto più è
importante il contributo degli attriti.
0.5
x1 m 0
-0.5
-1
0 2 4 6 8 10
t s
1
0.5
x2 m 0
-0.5
-1
0 2 4 6 8 10
t s
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 13
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 13
Sistemi meccanici a costanti concentrate Parte V
Facoltà di Ingegneria
Apparato uditivo: dal modello alla protesi
La modellistica ha un ruolo molto importante, oltre che per la determinazione di processi
da sottoporre a problemi tradizionali di controllo automatico, anche nel progetto di protesi
in ambito medico.
Vogliamo ora portare un esempio in cui, a partire da una accurata analisi della fisiologia
uditivo, sia possibile isolare e modellare particolari sottosistemi.
Gli scopi di questa modellazione sono:
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 13
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 13
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
orecchio esterno, costituito dal padiglione auricolare e dal meato uditivo, il quale ha il
compito di convogliare lo stimolo sonoro verso medio e di compiere una
prima discriminazione sulla provenienza dello stesso;
orecchio medio, protetto mastoide, nel quale alloggiano la cassa del timpano
e la catena degli ossicini, che trasmettono lo stimolo sonoro interno, e le
tube di Eustachio;
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 13
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 13
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
medio è costituito dalla cassa del timpano, dalla catena degli ossicini (martello,
incudine, staffa) e dalle tube di Eustachio.
La membrana timpanica, di forma conica, è collocata interna del meato
uditivo esterno.
La catena degi ossicini è unita ad una estremità alla membrana del timpano attraverso il
manico del martello, poggia sulla finestra ovale, una membrana che costituisce
con interno, attraverso la staffa. Tra questi due ossicini si trova
; dei legamenti rendono questo un sistema rigido, che si comporta come una
leva, il cui fulcro si trova approssimativamente in corrispondenza del bordo della
membrana timpanica.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 13
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 13
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Importante è inoltre il ruolo di due muscoli: lo stapedio e il muscolo tensore del timpano.
Quando lo stimolo sonoro è di elevata intensità (>85 dB) si attiva un processo detto
riflesso di attenuazione; in un tempo di circa 40-80 millisecondi i due muscoli si
contraggono: il tensore del timpano sposta il manico del martello dalla membrana
timpanica, mentre lo stapedio stacca la staffa dalla finestra ovale. Il risultato è una
opposizione di due forze che irrigidiscono la catena degli ossicini, con conseguente
riduzione trasmessa interno. Questo meccanismo, che introduce
una non linearità nel sistema, protegge la coclea da dannose vibrazioni prodotte da suoni
eccessivamente intensi, ed in particolare le stereocilia delle cellule ciliate esterne che,
come vedremo, hanno un ruolo fondamentale nel processo di amplificazione cocleare.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 13
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 13
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Questo canale è a sua volta diviso in tre canali affiancati, detti scalae: la scala vestibolare,
che segue i margini interni della spirale cocleare, la scala media, separata dalla scala
vestibolare attraverso la membrana di Reissner (detta anche membrana vestibolare) e la
scala timpanica, separata dalla scala media attraverso la membrana basilare.
La scala vestibolare e quella timpanica sono in comunicazione tra loro, ad una estremità
della chiocciola, tramite un foro detto elicotrema e sono riempite di un liquido detto
perilinfa. Anche la scala media è riempita di un liquido, detto endolinfa.
Questi liquidi non possono fuoriuscire dalla coclea in quanto le uniche aperture di questa,
la finestra ovale e la finestra rotonda, sono chiuse con due membrane che oscillano
concordemente con lo stimolo sonoro.
I due liquidi, incomprimibili, hanno una composizione elettrochimica diversa, così che
ha un potenziale elettrico maggiore della perilinfa (circa 80 mV): il sistema ha
quindi a disposizione una vera e propria batteria che alimenta il processo di amplificazione
cocleare.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 13
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 13
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
E interessante notare che l andamento della lunghezza delle fibre è l opposto di quello
che segue la larghezza del dotto cocleare (largo alla base e stretto all apice). Ancorata
sopra le sezioni di membrana basilare alloggia una complessa struttura cellulare chiamata
organo del Corti, divisa anch essa in moduli affiancati, all interno della quale avviene la
trasduzione meccanico-elettrica dello stimolo sonoro.
Membrana basilare
B
Elicotrema
A
Radiale
Longitudinale
Trasversale
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 14
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE VI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 14
Sistemi meccanici a costanti concentrate Parte VI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 14
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE VI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Ogni modulo di organo del Corti ha al suo interno cellule sensoriali e cellule di supporto.
Le cellule sensoriali, o recettoriali, sono di due tipi: cellule ciliate interne (IHC, inner hair
cell ) e cellule ciliate esterne (OHC, outer hair cell ). Per ogni modulo ci sono una cellula
ciliata interna e tre cellule ciliate esterne, le quali sono circondate da cellule di supporto
(cellule pillari interne, cellule di Deiters, cellule di Hensen, cellule di Claudius).
Le cellule pillari interne ed esterne, di materiale corneo, separano le OHC dalle IHC e si
vanno a saldare superiormente tra di loro e con un terrazzo rigido detto membrana
reticolare.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 14
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE VI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 14
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE VI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 14
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE VI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Idrodinamica cocleare
Le caratteristiche fin qui esposte fanno sì che nella direzione trasversale ogni sezione
cocleare abbia due gradi di libertà e, di conseguenza, due modi normali di oscillazione, di
cui uno fortemente smorzato. Ci riferiremo da qui in poi alla frequenza associata al modo
meno smorzato chiamandola frequenza caratteristica (CF, characteristic frequency).
Longitudinalmente la coclea risulta quindi mappata in frequenza, nel senso che ad ogni
sezione è associata una frequenza caratteristica, che varia approssimativamente dai 20
kHz della base ai 20 Hz con legge esponenziale decrescente.
Quando uno stimolo investe di pressione viene trasmessa, attraverso il
padiglione e il meato uditivo, al timpano e, tramite la catena degli ossicini, fino alla finestra
ovale, la quale, vibrando concordemente con esso, produce di pressione nella
perilinfa della scala vestibolare. La velocità di propagazione nel liquido
è di circa 1500 m/s, così che essa, per raggiungere e tornare indietro,
attraverso la scala timpanica, fino alla finestra rotonda, impiega circa 50 .
B Partizioni
Trasversale
Elicotrema
A X Longitudinale
20 kHz 20 Hz Radiale
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 14
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE VI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Idrodinamica cocleare
La propagazione nel liquido genera una differenza di pressione tra la scala
vestibolare e quella timpanica che, sollecitando ogni sezione della membrana basilare,
provoca visivo di viaggiante.
La velocità di propagazione viaggiante è molto minore di quella nel liquido, così
che impiega un tempo di circa 35 ms (detto lunghezza temporale della coclea) per
andare dalla base . Tale velocità inoltre non è costante, ma varia (di circa un
fattore 1000) lungo la membrana basilare, poichè la massa e la rigidità della stessa non
sono costanti longitudinalmente: rallenta avvicinandosi così che la
lunghezza si accorcia. di tale fenomeno valse a G. von Bèkèsy il
premio Nobel per la medicina nel 1961.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 14
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE VI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Il modello della partizione cocleare
La percezione che ha dello stimolo sonoro dipende dal tipo di movimento cui
vanno incontro tutte le partizioni cocleari ed in particolare le IHC ad esse associate, le
quali trasducono il movimento in segnali elettrici per il cervello. Risulta fondamentale
quindi modellare:
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 14
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE VI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Il modello della partizione cocleare
Come primo modello molto semplificato della partizione possiamo considerare un
oscillatore armonico smorzato forzato, la cui massa sia la somma delle masse della
membrana basilare, membrana tettoriale e del Corti.
La dinamica delle OHC è rappresentato dalla non linearità della rigidità elastica. Lo
schema di funzionamento è tale per cui in uno dei punti di inversione del moto
aumenta istantaneamente di k, per poi tornare al valore di partenza un quarto di periodo
dopo. Ciò provoca nel sistema di ad ogni periodo pari a
1
E k x2
2
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 14
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE VI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Il modello della partizione cocleare
Un modello più completo è il seguente. Esso si compone di due oscillatori: la membrana
basilare, caratterizzata da una massa mb, una elasticità kb, una viscosità Ab, e la
membrana tettoriale, di massa mt, elasticità kt, e viscosità At. Esse sono accoppiate
attraverso del Corti ed il fluido cocleare (endolinfa) tra loro interposto,
rappresentati da una elasticità e viscosità di compressione kc e Ac. Sono presenti infine
una elasticità di scorrimento ks, che tiene conto delle forze di richiamo radiali causate
e dalle stereocilia, ed una viscosità As, di scorrimento, che tiene
conto della viscosità del fluido stesso e degli attriti che si generano sulla superficie di
contatto tra membrana tettoriale e lamina reticolare.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 14
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE VI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Il modello della partizione cocleare
I due oscillatori sono vincolati da due cardini situati sul bordo del dotto cocleare . Ad essi
sono applicate due forze Ft e Fb, esercitate dal fluido cocleare rispettivamente sulla
membrana tettoriale e su quella basilare. A differenza del modello precedente, qui non
vengono modellate tramite forza, poiché gli oggetti a cui sono applicate insistono
su due punti diversi del dotto cocleare. Quando i due oscillatori sono sollecitati a muoversi
lungo x, i cardini causano un moto rotatorio, ed il conseguente scorrimento tra i due.
Lo scorrimento provoca le contrazioni delle OHC, rappresentate anche in questo modello
dalla non linearità di membrana basilare.
As ks
Ft mt xt At xt kt xt Ac ( xt xb ) kc ( xt xb ) ( xt xb ) ( xt xb )
2 2
As ks
Fb mb xb Ab xb kb ( xb ) xb Ac ( xb xt ) kc ( xb xt ) ( xt xb ) ( xt xb )
2 2
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 14
Titolo: SISTEMI MECCANICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE VI
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Il modello della partizione cocleare
Il modello appena descritto è un modello non lineare attivo: non lineare a causa della
caratteristica di rigidità della membrana basilare e su questa delle OHC; attivo
poichè ad ogni periodo parte dissipata viene ripristinata dalle OHC stesse.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 15
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 15
Sistemi elettrici a costanti concentrate Parte I
Facoltà di Ingegneria
Resistore
R
v( t ) Ri( t ) V ( s) R I ( s) V (i ) R I (i ) + -
V
Impedenza I
Condensatore
C
dv ( t ) + -
i(t ) C I ( s) sC V ( s) I (i ) i C V (i )
dt V
1/Impedenza I
Induttore
di ( t ) L -
v(t ) L V ( s) sL I ( s) V (i ) +
i L I (i )
dt V
Impedenza I
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 15
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
+ - Z (i ) R i L R
V Autoinduzione I
Al crescere della è prima resistivo, poi induttivo o
capacitivo (a seconda dei valori di L e C), sino a che si verificano fenomeni di risonanza.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 15
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
RD
Z (i ) RJ i L
1 i RDC
Z( 0) RJ RD
lim Z ( i ) log
Facoltà di Ingegneria
R
+ -
V Dissipazioni L I
Gli induttori si distinguono per costruzione in:
Avvolti in aria o su support isolante;
Avvolti su nucleo ferromagnetico (manifestano generalmente effetti non lineari poichè la
caratteristica corrente flusso magnetico presenta sia saturazion che isteresi).
Negli elementi reali, in generale, i vari effetti parassiti sono via via più rilevanti quando si
passa dai resistori (che meglio verificano il comportamento del relativo modello idealizzato),
ai condensatori e poi agli induttori (che sono gli elementi passivi reali con comportamento
più lontano da quello ideale corrispondente).
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 15
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Leggi di Kirchhoff
Legge di Kirchoff delle maglie
La somma delle tensioni ai capi di N bipoli costituenti + -
- +
una maglia è nulla. vk
N
+ -
vk ( t ) 0
k 1 - +
La sommatoria va intesa come somma algebrica - nel
senso che, fissato un verso convenzionale di + -
circolazione nella maglia, vengono considerate positive - +
quelle tensioni i cui segni siano concordi al verso di
circolazione e negative quelle con segno discorde.
ik ( t ) 0
k 1
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 16
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 16
Sistemi elettrici a costanti concentrate Parte II
Facoltà di Ingegneria
Applicazioni - Circuito RC
Si consideri il circuito RC rappresentato in figura. R - A
+
+
Il sistema ha un solo elemento dinamico, il
condensatore. di stato può essere vin i C
ricavata facilmente scrivendo di maglia
per le tensioni e delle correnti al nodo A.
-
vin ( t ) vR ( t ) vC ( t ) vR ( t ) vin ( t ) vC ( t )
dvC ( t ) vR ( t ) dvC ( t ) vC ( t ) vin ( t )
iC ( t ) iR ( t ) C
dt R dt RC RC
che è del tipo
x( t ) Ax(t ) Bu(t )
con
x vC u vin A 1 RC B 1 RC
Il sistema ha un solo modo naturale di oscillazione, aperiodico, con costante di tempo =RC.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 16
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
vin i C
-
Le equazioni di stato possono essere ricavate facilmente scrivendo di maglia
per le tensioni e uguagliando le correnti che scorrono nei due elementi reattivi.
di ( t )
vin ( t ) vL ( t ) vR ( t ) vC ( t ) vin ( t ) L ( t ) Ri( t ) vC ( t )
dt
dvC ( t )
iC ( t ) iL ( t ) C iL ( t )
dt
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 16
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
x( t ) Ax(t ) Bu(t )
con
1
0 0
C B
A
1 R 1
L L
La trasformazione di uscita dipenderà infine dalla particolare misura che si vuole effettuare
sul sistema. Abbiamo ottenuto una rappresentazione di dimensione 2, come era lecito
attendersi per via del fatto che il circuito presenta due elementi con memoria. Lo stato del
sistema è univocamente determinato dalla corrente che attraversa e dalla
tensione di carica del condensatore.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 16
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Applicazioni Circuito a 3 gradi di libertà
R1 L
+ - A + - B
+ + +
v in C1 C2 R2
Maglia 1 - Maglia 2 - Maglia 3 -
Si consideri il circuito in figura Per dedurre le equazioni di stato si possono considerare gli
equilibri delle correnti ai nodi A e B e delle tensioni nella maglia 2. Dando dei
versi convenzionali a tensioni e correnti come riportato in figura, si ha, con ovvio significato
dei simboli 1 dv (t )
vin ( t ) vC 1 (t ) i L ( t ) C1 C1
R1 dt
1 dvC 2 ( t )
iL (t ) vC 1 ( t ) C2
R2 dt
diL (t )
vC 1 ( t ) L vC 2 ( t )
dt
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 16
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Applicazioni Circuito a 3 gradi di libertà
Ponendo
vC 1 x1 vC 2 x2 iL x3 vin u
si ottiene di stato del tipo
x( t ) Ax(t ) Bu(t )
con
1 1
0 1
R1C1 C1
R1C1
1 1
A 0 B 0
R2C 2 C2
1 1 0
0
L L
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 16
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Applicazioni Circuito a 3 gradi di libertà
modale del sistema può essere svolta semlicemente se si assume, per facilità di
calcolo
R1 R2 R 2 C1 C2 2C
Gi autovalori dl sistema sono le radici caratteristica
1 1 1
2
0
RC RC LC
e valgono
1 1 1 1
1 2,3
RC 2 RC 4 R 2C 2 LC
se si assume
1 C
2R L
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 16
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Applicazioni Circuito a 3 gradi di libertà
Le radici 1 e 2 sono complesse coniugate e si possono per esse introdurre la pulsazione
naturale ed il coeficiente di smorzamento
1 1 L
0
LC 2R C
Per gli autovettori si può scegliere la terna
1 0
1
u1 1 u2 1 u3 0
0 1 C 1
2
R L 4 R2
Sulla base di questa analisi è possibile stabilire quali sono le condizioni che assicurano
del solo modo aperiodico o di quello pseudoperiodico. Ad esempio se
vc1(0)=vc2(0) e se iL(0)=0 si eccita il solo modo aperiodico con costante di tempo =RC ; se
invece vc1(0)=-vc2(0) con iL(0) qualsiasi si eccita il solo modo pseudoperiodico.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 17
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 17
Sistemi elettrici a costanti concentrate Parte III
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 17
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Circuito RC
Riconsideriamo il circuito RC visto nella scorsa lezione, e poniamo come uscita la tensione
ai capi del condensatore. di maglia per le tensioni è
Vin ( s) Z R ( s) I ( s) VC ( s) R
+ -
La corrente vale +
Vin ( s ) Vin I C
I ( s)
Z R ( s) ZC ( s) -
Si ottiene così
Z R ( s) VC ( s) ZC ( s )
Vin ( s ) Vin ( s) VC ( s) W ( s)
Z R ( s) ZC ( s) Vin ( s) Z R ( s) ZC ( s)
1
W ( s)
1 sRC
Il quadripolo è dunque sostanzialmente un partitore di tensione ed ha caratteristica di
passabasso del con costante di tempo =RC.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 17
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Circuito CR
R
+ -
+
Vin I C
-
Consideriamo ora lo stesso circuito in cui, però, definiamo come uscita la tensione ai capi
del resistore. In tal caso applicando la regola del partitoe si ha
VR ( s) Z R ( s) sRC
W ( s) W ( s)
Vin ( s ) Z R ( s ) ZC ( s ) 1 sRC
Il quadripolo si comporta come un filtro passa-alto del con costante di tempo
=RC. Il fatto che il sistema non sia strettamente proprio (si noti che il numero di zeri è
uguale al numero dei poli) è dovuto al fatto che abbiamo considerato i bipoli come ideali.
Nella realtà è naturale aspettarsi la presenza di un ulteriore polo ad alta frequenza.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 17
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Circuito LR
R
+ -
+
Vin I L
-
Si consideri il circuito RL in figura, in cui è la tensione ai capi della resistenza. La
regola del partitore dà
VR ( s) Z R ( s) 1
W ( s) W ( s)
Vin ( s ) Z R ( s) Z L ( s) L
1 s
R
Il quadripolo si comporta dunque come un filtro passabasso del con costante di
tempo =L/R.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 17
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Circuito RL
R
+ -
+
Vin I L
-
Consideriamo ora lo stesso circuito, prendendo come uscita la tensione ai capi
. La funzione di trasferimento in tal caso vale
L
VL ( s ) Z L ( s) s
W ( s) W ( s) R
Vin ( s ) Z R ( s) Z L ( s) L
1 s
R
Il quadripolo si comporta dunque come un filtro passa-alto del con costante di
tempo =L/R. Anche in questo caso, qualora si costruisca fisicamente il circuito, si può
verificare di un ulteriore polo ad alta frequenza.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 17
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Quadro riassuntivo
Circuito RC/CR Circuito LR/RL
R - R -
+ +
+ +
Vin I C Vin I L
- -
Uscita: Tensione su C Uscita: Tensione su R
Comportamento: Passabasso Comportamento: Passabasso
1 1 L
W ( s) RC W ( s)
1 s 1 s R
Uscita: Tensione su R Uscita: Tensione su L
Comportamento: Passa-alto Comportamento: Passa-alto
s s L
W ( s) RC W ( s)
1 s 1 s R
Si noti che le coppie di circuiti RC/LR e CR/RL hanno lo stesso comportamento. In pratica
però è preferibile utilizzare i condensatori anzichè gli induttori, poichè è il bipolo
passivo con il comportamento che più si discosta dal corrispondente elemento ideale.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 17
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
VC ( s) ZC ( s) 1
WC ( s ) W ( s)
Vin ( s ) ZC ( s) Z R ( s) Z L ( s) 1 sRC s 2 LC
VR ( s) Z R ( s) sRC
WR ( s ) W ( s)
Vin ( s ) Z C ( s) Z R ( s ) Z L ( s ) 1 sRC s 2 LC
Passabanda
VL ( s) Z L ( s) s 2 LC
WL ( s) W ( s)
Vin ( s ) Z C ( s) Z R ( s ) Z L ( s ) 1 sRC s 2 LC
Passa-
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 17
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Teorema di Thevenin
Nel caso in cui la rete elettrica sia composta da diverse maglie, può essere comodo
sostituire parti di essa con dei componenti equivalenti, in particolare un generatore ideale
di tensione VTH e una impedenza serie ZTH (componenti di Thevenin).
A
A
ZTH
VTH
B B
Il procedimento consiste un e sostituire la parte di rete di interesse
con i componenti di Thevenin. Il loro valore si determina come segue:
VTH è la tensione presente tra i capi A e B del taglio, trattando il taglio come un circuito
aperto;
ZTH è tra gli estremi A e B del taglio considerando come cortocircuiti i
generatori di tensione e come circuiti aperti i generatori di corrente.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 17
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Celle RC in cascata
Vediamo un esempio per chiarire il ruolo del Teorema di Thevenin nella semplificazione di
reti complesse.
R1 A R2
+ - + -
+ +
Vin C1 C2
- -
B
Si consideri il circuito in figura, composto da due celle RC in cascata. sia la tensione
ai capi del condensatore di capacità C2. Per determinare la f.d.t. Possiamo effettuare un
taglio tra le due celle e applicare il teorema di Thevenin. Il circuito equivalente è così il
seguente. Z R
+
TH
-A+ 2
-
+
VTH I C2
-
B
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 17
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Celle RC in cascata
R1
La tensione del generatore equivalente vale + - A
ZC 1 ( s) 1 +
VTH ( s) Vin ( s) Vin ( s ) Vin C1 VTH
ZC 1 ( s ) Z R1 ( s ) 1 sR1C1
-
B
R1
+ - A
Per equivalente si ha
+
Cortocircuito
1 1 1 R1 C1
ZTH ( s )
ZTH ( s ) Z R1 ( s ) ZC 1 ( s) 1 sR1C1 -
B
Il circuito equivalente è di facile lettura poichè si può applicare la regola del partitore.
1
ZC 2 ( s) sC1 1
VC 2 ( s ) VTH ( s) V ( s)
ZTH ( s) Z R 2 ( s) ZC 2 ( s) R1 1 1 sR1C1 in
R2
1 sR1C1 sC2
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 17
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Celle RC in cascata
Con semplici conti algebrici si ottiene infine la seguente funzione di trasferimento:
1
R1C1
VC 2 ( s) 1
W ( s) 2 2
R2C 2
Vin ( s ) 1 ( 1 2 12
)s 1 1
s
12
R1C 2
Si noti che la f.d.t. trovata differisce dal semplice prodotto delle f.d.t. delle singole celle
RC, ovvero
1 1 1
W ( s) 2
1 1
s1 2
s 1 ( 1 2
)s 1 1
s
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 18
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 18
Sistemi elettrici a costanti concentrate Parte IV
Facoltà di Ingegneria
Amplificatore operazionale
operazionale è un amplificatore ad alto guadagno, alimentato in continua,
progettato per realizzare circuiti il cui comportamento ingresso-uscita è determinato
principalmente da una rete di retroazione.
Di solito operazionale presenta due ingressi; la figura ne mostra il simbolo
circuitale.
V1
Vout
V2
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 18
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Amplificatore operazionale
Il modello operazionale ideale ha le seguenti proprietà:
impedenza infinita, quindi non assorbe corrente;
impedenza nulla, quindi Vout non dipende dal carico;
guadagno infinito, quindi V1=V2: i piedini costituiscono un nodo virtuale;
larghezza di banda a catena aperta infinita;
bilanciamento perfetto, ovvero Vout =0 se V1=V2 (reiezione di modo comune infinita);
caratteristiche indipendenti dalla temperatura.
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
Z1 ( s ) R1 Z2 ( s) R2
si ha un amplificatore invertente di guadagno R2/ R1 e sfasamento .
Vin Vin
Z in Z1 Z in Z1
I in Vin Z1
di ingresso deve essere grande rispetto del
dispositivo che si trova a monte in modo che il segnale passi
pressochè inalterato tra i due dispositivi.
Per un amplificatore invertente a guadagno 10, valori tipici per le resistenze sono
R1 10k R2 100k
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 18
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Vin
La tensione è applicata al piedino non invertente, mentre la massa è applicata
a monte di Z1. Poichè gli ingressi costituiscono un nodo virtuale, si
ha V Vin . Al nodo di tensione V il bilancio delle correnti, analogamente a quanto
visto in precedenza. dà
V Vout V Vin Vout Vin
0 0
Z1 Z2 Z1 Z2
Vout 1 1 Vout ( s ) Z2 ( s)
Vin W ( s) 1
Z2 Z1 Z2 Vin ( s ) Z1 ( s )
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 18
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Z1 ( s ) R1 Z2 ( s) R2
si ha
Vout ( s ) R2
W ( s) 1
Vin ( s ) R1
Si è così ottenuto un amplificatore non invertente. Si noti che questo non può avere
guadagno minore di 1, a differenza in configurazione invertente.
Vin
Z in
I in
poichè è posto direttamente sul piedino non invertente il
quale, come detto in precedenza, offre impedenza infinita.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 18
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Integratore
R C
Vin Vout
Vout ( s ) 1
W ( s)
Vin ( s ) sRC
ovvero un integratore ideale invertente. Per la rimozione del segno si può porre ad
esempio a valle un amplificatore invertente a guadagno unitario.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 18
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Buffer (Inseguitore)
Vout
Dispositivo Dispositivo
a monte a valle
Vin
Riconsideriamo la configurazione non invertente. Scegliendo come impedenze
Z1 ( s) Z2 ( s) 0
Circuito aperto Uscita e piedino non
invertente cortocircuitati
si ottiene
W ( s) 1 Zin Zout 0
ovvero un dispositivo a guadagno unitario con impedenze e ideali.
Esso viene utilizzato come disaccoppiatore in quei casi in cui del
dispositivo a monte e del dispositivo a valle non siano
adeguate per una connessione diretta, e sono quindi causa di una non corretta
propagazione del segnale.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 19
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 19
Sistemi elettrici a costanti concentrate Parte V
Facoltà di Ingegneria
Sommatore
In questo caso più ingressi insistono
sul piedino invertente, ciascuno R0
attraverso una opportuna
resistenza. Il bilancio delle Vout
correnti al nodo A è R1 A
V1 V2 VN Vout V1
... 0 R2
R1 R2 RN R0 V2
RN ...
N
Vi VN
Vout R0
i 1 Ri
Scegliendo R0= R1= R2= ... =RN si ha
N
Vout Vi
i 1
Facoltà di Ingegneria
Amplificatore differenziale
In questo caso abbiamo due ingressi. R1 R2
Poichè il modello è V
lineare, applichiamo il principio di Vin Vout
sovrapposizione degli effetti.
R2 R2 V
Vout Vin 1 V R3
R1 R1 R4
Vin
Applicando la regola del partitore si ha V
R4 Ri
V Vin Vin avendo posto ij
R3 R4 43
Ri Rj
Si ha quindi
R2
Vout Vin 43
Vin
R1 12
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 19
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Amplificatore differenziale
Scegliendo
R3 R1 R4 R2
si ha
43 21
R2
12 12
R1
del circuito infine vale
R2
Vout Vin Vin
R1
Abbiamo così ottenuto un dispositivo che amplifica la differenza tra i due segnali in
ingresso.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 19
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Convertitori di impedenza - NIC
Vediamo ora come permetta anche I in Z
di effettuare conversione di impedenza.
Vin Vout
Calcoliamo di ingresso di questo
circuito.
Vin Vin Vout
Z in I in
I in Z A
Al nodo A la tensione vale Vin. Applicando la regola
del partitore si ha
R2
R1
R1 Vin
Vin Vout 12
Vout Vout
R1 R2 12
Vin 1 Z ZR1 R1
I in 1 Z in Z
Z 1 R1 ( R1 R2 ) R2
12 1
12
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 19
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Convertitori di impedenza - NIC
In definitiva verso massa
R1
Z in Z
R2
Il dispositivo così costruito inverte il segno impedenza Z e ne amplifica il modulo. Ciò
è molto utile quando ad esempio si vogliano diminuire le perdite di un circuito realizzando
resistenze negative.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 19
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Convertitori di impedenza - GIC
Riportiamo infine lo schema circuitale del Vin
cosiddetto Generic Impedence Converter,
limitandoci ad enunciare il risultato di interesse. I in
di ingresso di questo dispositivo vale Z1
Z1 Z 3 Z 5
Z in Vo1 Z2
Z 2 Z4 Vin
Questo dispositivo è in grado di convertire Z3 Vo 2
impedenze capacitive in impedenze
induttive. Scegliendo ad esempio
Z4
Z1 Z2 Z3 R3 Z4 1 sC Z5 R5 Vin
si ha Z5
Z in sCR3 R5
che è puramente induttiva. Il GIC è molto utile poichè è difficile costruire induttanze che
abbiano un comportamento vicino a quello ideale, mentre è più semplice realizzare buoni
condensatori.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 19
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Reti compensatrici elementari
Le reti compensatrici elementari possono essere realizzate in molti modi usando gli
amplificatori operazionali.
Un possibile modo è il seguente:
R1 C R2 C
Vin Vout
1
R2
sC 1 sR2C R1 R2 1 s
W ( s) W ( s)
1 1 sR1C 1 s
R1
sC R2C
A seconda che sia minore o maggiore si ottengono rispettivamente una rete
anticipatrice invertente o attenuatrice invertente. Il segno può essere rimosso ponendo
ad esempio a valle della rete un amplificatore invertente a guadagno unitario.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 19
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Reti compensatrici elementari
possibilità è la seguente:
C
C
Vout
R2
Vin
R1
R2
1 sR2C 2 R2 1 sR1C R2 R1 R2 1 s
W ( s) W ( s)
R1 R1 1 sR2C R1 1 s
1 sR1C1 R1C
Anche in questo caso la rete compensatrice è invertente. Il segno ed il guadagno statico
possono essere rimossi ponendo a valle della rete, ad esempio, un amplificatore
invertente a guadagno R1/R2 .
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 19
Titolo: SISTEMI ELETTRICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Reti compensatrici elementari
Riportiamo infine a scopo puramente illustrativo modalità per realizzare funzioni
compensatrici elementari, basata della seguente rete due porte a T.
R1 R1 A 2 R1
C 1 s R1
Z ( s) A R2 C
1 s 2
R2 2 R2
1
2 R2 R1
Vin Vout
Vin Vout
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 20
Metodo delle analogie
Facoltà di Ingegneria
Generalità
Le analogie costituiscono uno strumento potente per studiare sistemi differenti che
sottostanno a leggi identiche da un punto di vista matematico.
Feynman sintetizza questo principio con la frase "le stesse equazioni hanno le stesse
soluzioni". Essa significa che, se due grandezze fisiche, anche appartenenti a sistemi fisici
completamente differenti, obbediscono alle stesse equazioni, esse avranno lo stesso
comportamento nel tempo, ovvero avranno la stessa dinamica.
Sulla base delle analogie tutti i sistemi lineari, di qualunque natura siano, ammettono degli
equivalenti dinamici elettrici. Ciò risulta molto vantaggioso per la facilità con cui è possibile
costruire, manipolare e studiare il segnale elettrico (rispetto, per esempio a quello
meccanico). Questo fatto suggerisce che si possano studiare sistemi meccanici, acustici o
termici nella forma di circuiti elettrici.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 20
Titolo: METODO DELLE ANALOGIE
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Analogia forza-flusso
A
f
m
0 k x
Abbiamo visto in precedenza che questo sistema è governato
differenziale
d 2 x( t ) dx(t )
m A kx(t ) f (t )
dt 2 dt
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 20
Titolo: METODO DELLE ANALOGIE
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Analogia forza-flusso
Parallelamente riconsideriamo anche il circuito RLC serie che riportiamo in figura.
L R
+ -+ -
+
v i C
-
Siamo ora interessati alla forma che assume di maglia per le tensioni
specificando la forma funzionale di ciascuna delle tensioni ai capi dei bipoli passivi.
di (t ) 1
v( t ) v L ( t ) v R ( t ) vC ( t ) v( t ) L ( t ) Ri( t ) i ( t )dt
dt C
Ricordando la definizione di corrente i, ovvero come la quantità di carica
che fluisce attraverso la sezione del conduttore di tempo, del
circuito assume la forma
dq( t ) d 2q ( t ) dq( t ) 1
i( t ) v( t ) L R q( t )
dt dt 2 dt C
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 20
Titolo: METODO DELLE ANALOGIE
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Analogia forza-flusso
Mettiamo ora a confronto le due equazioni che governano armonico ed il
circuito RLC serie.
d 2 x(t ) dx(t )
m A kx( t ) f (t ) Oscillatore armonico
dt 2 dt smorzato forzato
d 2 q( t ) dq( t ) 1
L R q( t ) v ( t ) Circuito RLC serie
dt 2 dt C
Si nota che le equazioni sono formalmente le stesse, ed in particolare coincidono a
patto di fare le seguenti associazioni:
x Spostamento q Carica
x Velocità i Corrente
f Forza v Tensione
Analogia forza/flusso
m Massa L Induttanza
A Viscosità R Resistenza
k Elasticità 1/ C 1/Capacità
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 20
Titolo: METODO DELLE ANALOGIE
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Analogia forza-flusso
Mediante queste associazioni i due sistemi sono governati dalla stessa equazione e
dunque avranno lo stesso comportamento. Diremo allora che il circuito RLC serie
costituisce elettrico armonico smorzato, mentre
costituisce meccanico del circuito RLC serie. Allo stesso risultato, che viene
lasciato per esercizio allo studente, si perviene ragionando in termini di equazioni di stato.
Si estendono, dal dominio meccanico a quello elettrico e viceversa, tutta una serie di
risultati e metodologie proprie di ciascun dominio. Ha senso ad esempio parlare di fattore
di merito del circuito RLC. Può essere ad esempio definita meccanica come
rapporto, nel dominio di Laplace, tra la velocità e la forza applicata al corpo,
X ( s)
Z ( s)
F ( s)
possono essere applicate così al dominio meccanico importanti considerazioni
energetiche come quelle relative al massimo trasferimento di potenza.
Quanto sopra esposto chiarisce il motivo per cui nel linguaggio comune sia invalso
della terminologia .
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 20
Titolo: METODO DELLE ANALOGIE
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Analogia passante-trasversa
tra variabili descritta sopra è conosciuta come , in
quanto mette in relazione variabili che dal punto di vista fisico forzano qualcosa a fluire in
un sistema.
Sfortunatamente questo criterio non consente di decidere una volta per tutte il tipo di
variabili da utilizzare; infatti, benché si pensi comunemente ad una corrente come alla
conseguenza di una f.e.m., è perfettamente possibile inserire in un
circuito un generatore di corrente che forza la formazione di una tensione ai suoi capi.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 20
Titolo: METODO DELLE ANALOGIE
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Analogia passante-trasversa
possibile scelta di associazione delle variabili è suggerita del circuito
RLC parallelo riprodotto in figura. v
+ + +
i C R L
- - -
I tre bipoli sono comandati da un generatore ideale di corrente. Scrivendo delle
correnti e specificando la forma funzionale della corrente che attraversa ciascun bipolo si
ha
dv (t ) v(t ) 1
i(t ) iC ( t ) i R ( t ) i L (t ) i (t ) C v (t )dt
dt R L
Mettiamo questa equazione a confronto con quella armonico, avendo cura
di far comparire anziché lo spostamento la sua velocità (che indichiamo
qui con u in luogo di x per evitare confusione)
du( t )
f (t ) m Au(t ) k u( t )dt
dt
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 20
Titolo: METODO DELLE ANALOGIE
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Analogia passante-trasversa
x Spostamento
x Velocità v Tensione
f Forza i Corrente
Analogia
m Massa C Capacità passante/trasversa
A Viscosità 1/ R 1/Resistenza
k Elasticità 1/ L 1/Induttanza
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 20
Titolo: METODO DELLE ANALOGIE
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
kt kc 1 ks
Ft smt At Xt Ac ( Xt Xb ) As ( Xt Xb )
s s 2 s
kb kc 1 ks
Fb smb Ab Xb Ac ( Xb Xt ) As ( Xt Xb )
s s 2 s
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 20
Titolo: METODO DELLE ANALOGIE
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
kt Impedenza kc
Zt smt At tettoriale Zc Ac Impedenza di
compressione
s s
kb ks
Zb smb Ab Impedenza
basilare Zs As Impedenza di
s s scorrimento
Zs
Ft Zt X t Zc ( X t Xb ) ( Xt Xb )
2
Zs
Fb Zb X b Zc ( X b Xt ) ( Xt Xb )
2
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 20
Titolo: METODO DELLE ANALOGIE
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
VT 1 VT 1 IT 1 IT 1
del circuito ed utilizzando la prima delle equazioni del trasformatore si ha
Zs
Vt Z t I t VT 1 ( It Ib )
2
Zs
Vb Z b I b VT 1 ( It Ib )
2
Occorre trovare VT1. Allo scopo scriviamo le equazioni di Kirchoff per le
correnti ai nodi 1 e 2. Si ha
VT 1 VT 2 VT 1
It IT 1 IT 1
4 Zc 2 Zc
VT 2 VT 1 VT 1
Ib IT 2 IT 1
4 Zc 2 Zc
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 20
Titolo: METODO DELLE ANALOGIE
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
VT 1 Zc ( I t Ib )
Le equazioni del circuito sono quindi
Zs
Vt Zt It Zc ( I t Ib ) ( It Ib )
2
Zs
Vb Zb Ib Zc ( Ib It ) ( It Ib )
2
immediato verificare che, attraverso le associazioni di variabili forza/flusso,
le equazioni del circuito coincidono con le equazioni del modello meccanico della partizione
cocleare di cui alla slide 14.
Il circuito considerato può dunque essere considerato per del comportamento della
partizione cocleare.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 21
Titolo: RIEPILOGO 1
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 21
Riepilogo 1
Facoltà di Ingegneria
Modellistica - Generalità
Il punto di partenza del corso è il concetto di controllo. Questo può essere a carattere
sistematico o euristico. La base del controllo a carattere sistematico è costituita da un
modello matematico del processo controllato, che permette quindi un approccio analitico al
problema.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 21
Titolo: RIEPILOGO 1
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 21
Titolo: RIEPILOGO 1
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Esiste una teoria ormai consolidata per i sistemi lineari che permette il passaggio da un
tipo di rappresentazione secondo necessità.
In questo corso sono richiamate alcune nozioni fondamentali per la soluzione di equazioni
differenziali ordinarie nel dominio del tempo e nel dominio di Laplace.
Particolare importanza assume la comprensione del significato di soluzione
omogenea associata e di integrale particolare, e la loro corrispondenza con i concetti di
risposta libera e forzata, transitorio e regime permanente.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 21
Titolo: RIEPILOGO 1
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
l
T
m n ml mg sin 0
mg sin r
mg cos
mg
Particolare enfasi è stata data alla determinazione delle soluzioni e alle considerazioni
energetiche, in presenza ed assenza di forzamento. In particolare si è visto che la perdita
di energia di tempo cresce quadraticamente con la velocità e che il massimo
trasferimento di energia si ha in condizioni di risonanza.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 21
Titolo: RIEPILOGO 1
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
x1 m
t s
x2 m
t s
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 21
Titolo: RIEPILOGO 1
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
As ks
Ft mt xt At xt kt xt Ac ( xt xb ) kc ( xt xb ) ( xt xb ) ( xt xb )
2 2
As ks
Fb mb xb Ab xb kb ( xb ) xb Ac ( xb xt ) kc ( xb xt ) ( xt xb ) ( xt xb )
2 2
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 21
Titolo: RIEPILOGO 1
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Z dB Comportamento
Condensatore reale
resistivo
C RJ RD
log
1
+ - C
V
I
log
A partire dalle leggi di Kirchhoff sono state derivate le equazioni di stato e le funzioni di
trasferimento ingresso-uscita per alcuni semplici circuiti.
Facoltà di Ingegneria
V1
Vout
V2
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 21
Titolo: RIEPILOGO 1
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Analogie
Le analogie costituiscono uno strumento potente per studiare sistemi differenti che
sottostanno a leggi identiche da un punto di vista matematico. Sulla base delle analogie
tutti i sistemi lineari, di qualunque natura siano, ammettono degli equivalenti dinamici
elettrici.
In questo corso particolare attenzione è stata posta nello studio delle analogie tra sistemi
meccanici ed elettrici; sono state presentate due tipi diversi di analogie, dette
e , le quali portano alla determinazione di circuiti
elettrici che sono uno il duale .
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 21
Titolo: RIEPILOGO 1
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Analogie
Oscillatore armonico smorzato L R
Analogia
forza/flusso
A v i C
f
m
Duale
0 k x
i C R L
Analogia
passante/trasversa
Partizione cocleare
Analogia
forza/flusso
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 22
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 22
Sistemi elettro-meccanici: il motore in
corrente continua Parte I
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 22
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 22
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Il collettore ruota tra due spazzole, che sono solidali con la cassa e permettono il passaggio
della corrente . Esso gioca un ruolo fondamentale nella
gestione delle spire di avvolgimento.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 22
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 22
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
m iSn
dove n è il versore della normale alla spira, orientato in verso tale che esso veda
circolare la corrente in verso antiorario.
m
n
S
i
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 22
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
d ( B)
f .e .m . n B
dt
Il flusso è definito dalla relazione S
( B) B ndS
S
ove
S è la superficie del circuito
n è il versore normale alla superficie
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 23
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 23
Sistemi elettro-meccanici: il motore in
corrente continua Parte II
Facoltà di Ingegneria
z Fa y
l2 y
x x
l1 B
B
B
i Rotore
Fa
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 23
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Fa Fb
Per ottenere il movimento, la corrente in b deve avere verso opposto rispetto a quella in a.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 23
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
y
x
Corrente uscente
dal piano del foglio
Corrente entrante
nel piano del foglio
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 23
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Fa y
x
B
O
B
Rotore
Fa
l2 l2
Ma Fa Fa l 2 Fa
2 2
La forza agente sul lato della spira nella posizione a vale
Fa il1 B il1 By
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 23
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
m iSn
Questi passaggi di fatto costituiscono la dimostrazione del teorema di equivalenza di
Ampere nel caso particolare di una spira rettangolare. Quello che qui interessa è che la
spira può essere rappresentata da un vettore, il momento di dipolo magnetico, il quale
tende ad allinearsi al campo di induzione magnetica. La coppia massima si ha quando i
due vettori sono perpendicolari tra loro.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 23
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
mb ma
Momento di dipolo
magnetico risultante
Le componenti dei dipoli magnetici lungo la direzione x si annullano, mentre quelle lungo
la direzione y si sommano. In questo modo la risultante è perpendicolare al campo di
induzione magnetica e la coppia a cui è sottoposto il rotore è massima. Per garantire
questa condizione in corrispondenza ad ogni posizione del rotore si aumenta il numero
delle spire, distribuendole uniformemente sul rotore. In tal modo il dipolo risultante cresce
in modulo e così la coppia motrice, mentre la direzione si assesta lungo y.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 23
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 24
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 24
Sistemi elettro-meccanici: il motore in
corrente continua Parte III
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
In cui è stata introdotta la costante km = SB che è una costante caratteristica del particolare
motore considerato. Estendendoci al caso di n spire di armatura si ha km = nSB.
Sul rotore oltre alla coppia motrice è presente anche una coppia resistente, che è data in
genere da un termine costante Cd (coppia di disturbo) e da una coppia di attrito
proporzionale alla velocità angolare :
Indicando con J il momento di inerzia complessivo del rotore e del carico, del
moto per il rotore è:
con
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 24
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
ove la f.e.m. è la forza elettromotrice indotta per via del fatto che nel corso della rotazione la
spira taglia le linee del campo magnetico (flusso tagliato). Per valutarne il contributo
calcoliamo il flusso del campo magnetico concatenato con la spira.
Con riferimento alla figura, esso è tutto quello dovuto alle linee di forza del campo che
entrano nello statore con direzione compresa tra e .
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 24
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 24
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
in cui è stata introdotta la costante kb=SB, che è una costante caratteristica del particolare
motore considerato. Estendendo il risultato ad n spire si ha kb=nSB, R=nr e L=nl.
del circuito e quindi:
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 24
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 24
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
dove:
1
L
B 0
0
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 24
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
-
+ +
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 24
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
-
+ +
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 24
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 25
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 25
Sistemi elettro-meccanici: il motore in
corrente continua Parte IV
Facoltà di Ingegneria
Il potenziometro
Il potenziometro è costituito da un elemento resistivo sul quale scorre un cursore. Ai capi
resistivo viene applicata una tensione v; tra uno di questi capi e il cursore
viene prelevata la tensione y che dipende dalla posizione u del cursore.
Cursore r
R y v
r R
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 25
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Il potenziometro
resisitivo può essere di forma lineare o circolare ed essere realizzato in modo
da stabilire un legame lineare tra lo spostamento e la tensione ; sono possibili
anche dipendenze non lineari come quelle logaritmica o esponenziale. Qui di seguito è
riportata la curva caratteritica di un potenziometro lineare ideale.
y
v
umax u
Facoltà di Ingegneria
Il potenziometro
Il potenziometro più comune è contenuto in una cassa cilindrica da cui fuoriescono un
asse per il collegamento meccanico e le connessioni elettriche. ruota su cuscinetti
e può non avere alcun arresto; in tal caso i valori della tensione si ripetono ogni
360 . Esiste una piccola zona morta, ampia pochi gradi, in cui il cursore non è in contatto
con resistivo e quindi è nulla o comunque inaffidabile.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 25
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Il potenziometro
Il comportamento reale dei potenziometri si discosta da quello ideale per più motivi. In
primo luogo, quando di rotazione è nullo la tensione y non è esattamente
zero, ma assume un piccolo valore dipendente dalle resistenze di contatto e dalle soluzioni
costruttive.
Per motivi analoghi, quando di rotazione è massimo rimane leggermente al
di sotto della tensione v. Inoltre il legame tra ingresso e uscita si discosta
da quello lineare a causa delle imprecisioni costruttive.
y
v
Non arriva a v
Non arriva a 0
umax u
Ogni potenziometro ha una dissipazione massima, che in genere è di pochi watt, e una
tensione di alimentazione massima, che può raggiungere le centinaia di volt. Il
potenziometro è un trasduttore di posizione, lineare o angolare.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 26
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 26
Sistemi elettro-meccanici: il motore in
corrente continua Parte V
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 26
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Progetto di un asservimento di posizione
Scelta e caratteristiche dei componenti
Si sceglie un motore elettrico a corrente continua con statore a magnete permanente
avente le seguenti caratteristiche:
potenza e tensioni nominali: 100W a 12V;
valori massimi di tensione e corrente: 18V @ 14A per 20 secondi;
J = 8 N·m2;
R = 0,5 ;
k = 1 N·m/A;
L = 2,1 mH;
F = 0,02 N·m·s/rad.
Facoltà di Ingegneria
Progetto di un asservimento di posizione
Sintesi del sistema di controllo
La specifica 3 implica che il rapporto di trasduzione del potenziometro sia Kd = 0,1
rad/v. Il motore prescelto ha L ed F trascurabili e quindi è modellato dal seguente
schema a blocchi:
Cd
- 1
v + + 1
2
-
20s s
( s) 1
P(s)
V ( s) s(1 10 s )
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 26
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Progetto di un asservimento di posizione
Il potenziometro viene collegato elettricamente e meccanicamente come in figura:
10V Carico
Trasduttore
Motore
Retroazione di posizione
R
10V
Con la ddp di 20V e supponendo di non prelevare corrente dal cursore, la potenza
continua dissipata nel potenziometro vale P=102/104=0,04W, ben al di sotto della
dissipazione massima ammessa.
La funzione di trasferimento posizione/tensione del potenziometro, nei limiti di una
rotazione di circa rispetto alla posizione centrale, è
10 1
H rad V H
Kd
Questa uguaglianza è frutto della scelta di alimentare il potenziometro proprio con 10V,
Facoltà di Ingegneria
Progetto di un asservimento di posizione
A questo punto la struttura del sistema di controllo è la seguente:
Controllore Motore
v + 1
G( s)
-
s(1 10s )
10
Trasduttore di posizione
Facoltà di Ingegneria
Progetto di un asservimento di posizione
Si tracciano ora i diagrammi di Bode della funzione di trasferimento a ciclo aperto, cioè di
1 10
F ( s) 3 H ( s)
s(1 10 s ) s(1 10 s)
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 26
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Progetto di un asservimento di posizione
I diagrammi mostrano che il margine di fase è di 6 ; per portarlo a valori maggiori di 40 si
ricorre ad una rete anticipatrice. Dai diagrammi di tale rete si vede che una rete con m = 4
dà un incremento di fase che raggiunge i 37 in t=2 rad/s; corrispondentemente, però,
incrementa i moduli di circa 6 dB.
a a
Si può disporre la rete in modo che il punto t=2 rad/s cada proprio dove la curva dei moduli
tracciata vale 6dB; in questo modo il punto t=2 rad/s verrà a coincidere con la pulsazione
di attraversamento t e si conseguirà il massimo anticipo di fase possibile con la rete scelta.
Procedendo in questo modo, si vede dal diagramma che M= 6dB si ha per =1,4 rad/s; si
ottiene così 1,4 2 1,43s .
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 26
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Progetto di un asservimento di posizione
Risulta così determinato il controllore G(s).
1 1, 43 s
G( s ) 3
1 0, 36 s
Il sistema di controllo risulta quindi essere
Controllore Motore
v + 3(1 1, 43 s ) 1
-
1 0, 36 s s(1 10s )
3,18
Trasduttore di posizione
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 26
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Progetto di un asservimento di posizione
Per verifica si tracciano i diagrammi di Bode della funzione di trasferimento a ciclo aperto
3(1 1,43 s ) 3,18 10(1 1, 43 s )
F ( s)
s(1 0, 36 s )(1 10 s ) s(1 0, 36 s )(1 10 s )
Il margine di fase risulta essere di circa 41 ; dunque tutte le specifiche sono soddisfatte.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 26
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Progetto di un asservimento di posizione
Progetto del controllore
Il controllore sarà costituito da un amplificatore differenziale e da una rete elettrica
anticipatrice e da un amplificatore di potenza in grado di pilotare il motore. Eccetto
il circuito sarà realizzato con amplificatori operazionali.
La figura seguente mostra una possibile soluzione circuitale:
C
R1 R2
C
r Vout
R4
R1 R2 R3
v
I due buffer sono inseguitori di tensione a guadagno unitario ed hanno lo scopo di offrire
impedenza ai segnali v e di retroazione r proveniente dal
potenziometro.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 26
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: IL MOTORE IN CORRENTE CONTINUA PARTE V
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Progetto di un asservimento di posizione
La rete anticipatrice ha funzione di trasferimento
R4 1 sR3C
R3 1 sR4C
Si può scegliere, ad esempio:
R2 120k R1 10k
di questo circuito dovrà pilotare un amplificatore in cc in grado di alimentare il
motore, quindi capace di erogare picchi di almeno 20V a 15A. Conviene acquistare questo
componente da catalogo.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 27
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 27
Sistemi elettro-meccanici: generatori Parte I
Facoltà di Ingegneria
Premessa
Le macchine asincrone, per la loro relativa
economicità, robustezza e affidabilità, sono fra le
apparecchiature più utilizzate in ambito industriale.
A seconda delle tipologie costruttive, e soprattutto
a cui sono destinate, consentono la
produzione di energia meccanica (motori) o elettrica
(generatori). Un ambito in cui sono largamente
utilizzate è quello della generazione di energia
elettrica da fonte eolica.
Tenendo questo scenario come riferimento, nelle
prossime tre lezioni ci proponiamo di determinare
una rappresentazione con lo spazio di stato di una
particolare macchina asincrona, detta a
doppia .
Allo scopo utilizzeremo un opportuno sistema di
riferimento, introdotto dalla cosiddetta
Trasformazione di Park.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 27
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
In tal caso il flusso concatenato con le spire rotoriche varia nel tempo e si ha di
conseguenza, la circolazione, nei tre avvolgimenti rotorici, di tre correnti indotte sfasate tra
loro di 120 , con pulsazione r. Per il teorema di equivalenza di Ampere, le spire rotoriche
sono rappresentabili ciascuna da un momento di dipolo magnetico. derivante
dalla somma dei tre dipoli magnetici è un campo magnetico (dipolo magnetico risultante)
che ruota con pulsazione r nel sistema di riferimento del rotore, con pulsazione s nel
sistema di riferimento dello statore.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 27
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 27
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
La presenza del convertitore fa sì che tutto vada come se sul rotore fosse presente un
generatore di tensione, analogamente a quanto succede nel motore in corrente continua.
La tensione di rotore può allora essere utilizzata come variabile di controllo nel problema
di regolazione della potenza attiva e reattiva generate dalla macchina.
Siamo quindi interessati a determinare una rappresentazione del DFIG in cui compaiano
come ingressi le tensioni rotoriche e come uscite la potenza attiva e la potenza reattiva.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 28
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 28
Sistemi elettro-meccanici: generatori Parte II
Facoltà di Ingegneria
Ir1 I s1 Vs 1 Vr 1 I r1 I s1 Vs1
Cortocircuito
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 28
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
k
Lki ( ) I i
i
Facoltà di Ingegneria
La trasformazione di Park
La dipendenza di ogni mutua induttanza tra rotore e statore, e la necessità
di aggiungere una ulteriore equazione (meccanica) per la determinazione di esso, fanno
si che il sistema di equazioni precedentemente individuato diventi piuttosto complicato da
utilizzare.
Come si vedrà, una delle caratteristiche della matrice di trasformazione è quella di ridurre
il numero delle equazioni elettriche significative del sistema da 6 a 4 e di diminuirne
.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 28
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
La trasformazione di Park
La trasformata di Park è caratterizzata dalla seguente matrice:
2 2
cos( ) cos( ) cos( )
3 3
2 2 2
T( ) sen( ) sen( ) sen( )
3 3 3
1 2 1 2 1 2
Facoltà di Ingegneria
La trasformazione di Park
possibile dimostrare che la trasformazione trasforma una terna trifase fasoriale
simmetrica del tipo
2 2
i i
i
X1 Ae X2 Ae 3
X3 Ae 3
X2
Xq
X1 X0 0
Xd
X3
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 28
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
La trasformazione di Park
Risultano quindi definiti due nuovi assi di riferimento posti perpendicolarmente tra loro,
detti e in in rotazione con il campo magnetico.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 28
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
La trasformazione di Park
Applicando la trasformazione di Park alle tensioni ed alle correnti di fase di statore, si
ottengono le nuove variabili Vds, Vqs e Vos, che prendono il nome rispettivamente di
tensione sull'asse diretto, sull'asse in quadratura e omopolare di statore, e le
corrispondenti correnti Ids, Iqs e Ios.
Corrispondentemente sul rotore si hanno le analoghe variabili con il pedice .
In corrispondenza di ciascun avvolgimento si hanno, poi, i rispettivi flussi concatenati.
Vds ( t ) Vs 1 ( t ) I ds ( t ) I s1 (t )
Vqs ( t ) T ( s ) Vs 2 ( t ) I qs ( t ) T ( s ) I s 2 (t )
Vos ( t ) Vs 3 ( t ) I os ( t ) I s 3 (t )
Vdr (t ) Vr 1 ( t ) I dr ( t ) Ir1 (t )
Vqr (t ) T ( r ) Vr 2 ( t ) I qr ( t ) T ( r ) I r 2 (t )
Vor (t ) Vr 3 ( t ) I or ( t ) Ir 3 (t )
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 29
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 29
Sistemi elettro-meccanici: generatori Parte III
Facoltà di Ingegneria
Vs1 ( t ) I s1 (t ) s1
(t )
d
Vs 2 ( t ) Rs I s 2 ( t ) s2
(t )
dt
Vs 3 ( t ) I s 3 (t ) s3
(t )
Vr 1 ( t ) I r 1 (t ) r1
(t )
d
Vr 2 ( t ) Rr I r 2 ( t ) r2
(t )
dt
Vr 3 ( t ) Ir 3 (t ) r3
(t )
in cui i flussi concatenati sono combinazioni lineari delle correnti statoriche e rotoriche.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 29
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
d
(t ) d
(t ) d
(t )
d d d
T ( )t q
(t ) T ( )t q
(t ) T ( )t q
(t)
dt dt dt
o
(t ) o
(t ) o
(t )
d
(t ) d
(t)
d d
T ( )t q
(t ) T( ) T ( )t q
(t)
dt dt
o
(t ) o
(t)
d
(t ) d
(t )
d d d
T ( )t q
(t ) T( ) T ( )t q
(t )
dt dt d
o
(t ) o
(t )
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 29
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Vds ( t ) I ds ( t ) ds
(t ) ds
(t )
d d
Vqs ( t ) Rs I qs ( t ) qs
(t ) s
K qs
(t )
dt dt
Vos ( t ) I os ( t ) os
(t ) os
(t )
Vdr ( t ) I dr ( t ) dr
(t ) dr
(t )
d d
Vqr ( t ) Rr I qr ( t ) qr
(t ) r
K qr
(t )
dt dt
Vor ( t ) I or ( t ) or
(t ) or
(t )
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 29
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
avendo indicato con T0 la matrice di trasformazione di Park per assi fissi ( =0), e con
H( ) la matrice di rotazione in R3
cos sen 0
H ( ) T ( ) T0t sen cos 0
0 0 1
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 29
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Vdr ( t ) I dr ( t ) dr
(t ) 0 1 0 dr
(t )
d d
Vqr ( t ) Rr I qr (t ) qr
(t ) r
1 0 0 qr
(t )
dt dt
Vor ( t ) I or ( t ) or
(t ) 0 0 0 or
(t )
Se le tensioni e le correnti sono terne trifase simmetriche allora le componenti omopolari
sono identicamente nulle
Vos ( t ) 0 I os ( t ) 0 os
(t ) 0
Vor ( t ) 0 Ior ( t ) 0 or
(t ) 0
La parte omopolare delle equazioni perde di significato e le equazioni del sistema si
riducono da 6 a 4.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 29
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
ds
Ls I ds MI dr
qs
Ls I qs MI qr
dr
Lr I dr MI ds
qr
Ls I qr MI qs
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 29
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
d
Vds Rs I ds ds s qs
dt
d ds
Ls I ds MI dr
Vqs Rs I qs qs s ds
dt qs
Ls I qs MI qr
d Lr I dr MI ds
Vdr Rr I dr dr r qr
dr
dt Ls I qr MI qs
qr
d
Vqr Rr I qr qr r dr
dt
in cui sono state introdotte le pulsazioni
s s r r
Vedremo nel seguito come queste equazioni possano essere riarrangiate per
determinare una rappresentazione con lo spazio di stato del DFIG.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 30
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 30
Sistemi elettro-meccanici: generatori Parte IV
Facoltà di Ingegneria
dt qs
Ls I qs MI qr
d Lr I dr MI ds
Vdr Rr I dr dr r qr
dr
dt Ls I qr MI qs
qr
d
Vqr Rr I qr qr r dr
dt
Notiamo preliminarmente che la pulsazione s è costante poichè imposta
(tipicamente la rete elettrica del distributore cui è connesso il parco
eolico), mentre r dipende dal tempo in un modo a priori sconosciuto, poichè dipende dalla
velocità di rotazione del rotore e quindi, in ultimo, dalla velocità del vento.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 30
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
ds s qs 0
Trascurando la resistenza di statore Rs, le prime due equazioni del circuito danno
d
Vds Rs I ds ds s qs Vds 0 Vqs Vs
dt costante
d Vs
Vqs Rs I qs qs s ds
s
dt s
Sostituendo queste relazioni nelle equazioni per i flussi statorici si ottengono le relazioni
che intercorrono tra correnti statoriche e correnti rotoriche
ds
Ls I ds MI dr Vs M M
I ds I dr I qs I qr
qs
Ls I qs MI qr Ls s Ls Ls
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 30
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
d
Vdr Rr I dr dr r qr
dt
d
Vqr Rr I qr qr r dr
dt
M2 M 2 dI dr
Vdr Rr I dr r Lr I qr Lr
Ls Ls dt
M2 M 2 dI qr MVs
Vqr Rr I qr r Lr I dr Lr r
Ls Ls dt Ls s
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
d r Corso di Laurea:
Tm Te Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
dt Lezione n : 30
d r Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE IV
r Attività n : 1
dt Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
d r d
r s
dt dt
Le equazioni della parte meccanica infine sono
d r d r
J Te ( I qr ) Tm r
dt dt
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
d r Corso di Laurea:
Tm Te Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
dt Lezione n : 30
d r Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE IV
r Attività n : 1
dt Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
DFIG
Per la determinazione completa della rappresentazione è necessario definire .
Una scelta di utilità pratica ai fini di un problema di controllo è quella di considerare come
uscite la potenza attiva Ps e la potenza reattiva Qs generate dalla macchina (sullo
statore). Diventa quindi necessario vedere tali grandezze che espressioni assumono nel
dominio di Park. Allo scopo è utile introdurre i seguenti vettori
V1 ( t ) I1 ( t ) Vd ( t ) Id ( t )
V123 V2 ( t ) I123 I2 (t ) Vdqo Vq ( t ) I dqo Iq (t )
V3 ( t ) I3 (t ) Vo ( t ) Io ( t )
2 2
2 2 i i
cos( ) cos( ) cos( ) ei e 3
e 3
3 3
2 2
2 2 2 2 i i
T( ) sen( ) sen( ) sen( ) T( ) ie i ie 3
ie 3
3 3 3 3
1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 30
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
DFIG
La potenza complessa trifase vale
1 t 1 t 1
S P iQ V123 I123 (T Vdq 0 ) t (T t Idq 0 ) Vdq0 (TT t ) I dq0
2 2 2
Bisogna dunque determinare la forma della matrice TT t . Con semplici conti algebrici si
ha:
2 2i 0
TT t 2i 2 0
0 0 1
da cui segue
1 i 0
V0 I 0
S Vdq 0 i 1 0 I dq0 Vd I d Vq I q i (Vq I d Vd I q )
2
0 0 12
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
d r Corso di Laurea:
Tm Te Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
dt Lezione n : 30
d r Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE IV
r Attività n : 1
dt Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
DFIG
Nel caso in cui corrente e tensione siano terne trifase simmetriche, le componenti
omopolari sono nulle e si ottengono quindi le seguenti espressioni per la potenza attiva e
reattiva
P Vd I d Vq I q
Q Vq I d Vd I q
Queste grandezze, in considerazione delle relazioni precedentemente determinate tra le
correnti statoriche e rotoriche, sullo statore si specializzano come segue
MVs
Ps I qr
Ls
Vs2 MVs
Qs I dr
Ls s Ls
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 30
Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 31
Sistemi elettro-meccanici: generatori Parte V
Facoltà di Ingegneria
M2 M 2 dI dr
Vdr Rr I dr r Lr I qr Lr
Ls Ls dt
M2 M 2 dI qr MVs Equazioni
Vqr Rr I qr r Lr I dr Lr r di stato
Ls Ls dt Ls s
d r d r
J Te ( I qr ) Tm r
dt dt
MVs
Ps I
Ls qr
Trasformazione di uscita
Vs2 MVs
Qs I dr
Ls s Ls
Si noti che essa è non lineare a causa della presenza dei temini r Iqr e rIdr .
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
d r Corso di Laurea:
Tm Te Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
dt Lezione n : 30
d r Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE IV
r Attività n : 1
dt Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Ingressi Uscite
Variabili di stato
Variabili di controllo Variabili controllate
Vdr Vqr I dr I qr r r Ps Qs
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
d r Corso di Laurea:
Tm Te Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
dt Lezione n : 30
d r Titolo: SISTEMI ELETTRO-MECCANICI: GENERATORI PARTE IV
r Attività n : 1
dt Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Schema a blocchi
MVs
r
Ls s
1
- I qr MVs
+ M 2
Ps
Vqr Rr s Lr Ls
- Ls
M2
r
Lr
Ls
M2
r
Lr
Ls
+ 1
+ I dr MVs +
Vdr M 2 Qs
Rr s Lr Ls +
Ls
Vs2
Ls s
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 32
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 32
Sistemi idraulici a costanti concentrate Parte I
Facoltà di Ingegneria
Definizioni
Fluido ideale
Si definisce fluido ideale un corpo materiale che non ha forma propria e che, sottoposto
ad uno sforzo di taglio arbitrariamente piccolo, si deforma.
Nel seguito, salvo diversa indicazione, faremo sempre riferimento ad un fluido ideale.
Questa schematizzazione risulta adeguata a risolvere molti problemi di statica e dinamica
dei più usuali liquidi, con esclusione di liquidi particolarmente viscosi (ad esempio
glicerina, olio di ricino, ecc)
Pressione
Su un liquido o su un gas non è possibile applicare una forza f in un punto, ma è
necessario applicarla ad una superficie A del fluido stesso. Per questo motivo in
fluidodinamica si introduce la pressione p secondo la relazione
f
p N m 2
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 32
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Definizioni
Linea di flusso
É una linea tale che la velocità del fluido è tangente in ogni punto della curva.
Tubo di flusso
una porzione di fluido delimitata dalle linee di flusso passanti per una linea geometrica
chiusa. Dalla definizione segue che il fluido che scorre nel tubo di flusso è sempre
contenuto nel tubo e il fluido esterno al tubo non vi penetra. Ciò è assicurato dal fatto che
la velocità è tangente nei punti delle linee di flusso che definiscono il tubo.
Linea di flusso
Linea Linea
geometrica chiusa geometrica chiusa
Linea di flusso
Facoltà di Ingegneria
Definizioni
Portata (o Flusso)
Si consideri un fluido di densità costante in moto
rettilineo uniforme a velocità v. Il volume di fluido che
attraversa dt una superficie A posta
perpendicolarmente alla direzione del moto è tutto
A
quello contenuto nel volume Avdt, Si definisce portata
U il volume di fluido per unità di tempo che attraversa vdt
la superficie A, ovvero
U Av m3 s 1
Facoltà di Ingegneria
Equilibrio di un fluido
Riportiamo ora alcune leggi fondamentali che torneranno utili nel seguito.
Legge di Stevino p0
La pressione in un fluido di densità a profondità h dalla y 0
superficie libera, su cui si esercita una pressione esterna A
p0, vale y
p(h) p0 gh y h
ove g
Principio di Archimede
La spinta idrostatica che agisce su un corpo immerso in
fluido è uguale al peso del fluido spostato ed è diretta
verso .
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 32
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
d (t ) A
dx G( x , t ) G( x dx , t ) A A A
dt
Dividendo per dx si ha G( x , t ) G( x dx, t )
d (t ) A G( x , t ) G( x dx , t ) x x dx
dt dx
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 32
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 33
Sistemi idraulici a costanti concentrate Parte II
Facoltà di Ingegneria
Legge di Bernoulli
Nel moto stazionario di un fluido ideale e incomprimibile la somma della pressione,
potenziale gravitazionale per unità di volume e cinetica per unità
di volume è costante, ovvero assume lo stesso valore in corrispondenza di qualunque
sezione del tubo di fusso venga misurata.
1 2
p gh v cost
2
Se il condotto è orizzontale tale formula si riduce a
1 2
p v cost
2
per cui nelle sezioni in cui si ha un restringimento (con conseguente aumento della
velocità v), si ha una riduzione della pressione.
Tale relazione esprime un legame diretto tra pressione e velocità del fluido, per cui la
misura di una di tali grandezze permette la determinazione ; a tale principio si
ispira il tubo di Venturi.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 33
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Fluidi viscosi
In precedenza abbiamo definito come ideale un fluido che non si oppone ad uno sforzo di
taglio. Ciò non è vero per un fluido reale, come è possibile verificare trascinando una
piastra galleggiante sulla superficie di un liquido.
Da osservazioni sperimentali si osserva che la forza necessaria a muovere una piastra di
area S a velocità costante v, è
v
F S
d
ove d è la distanza tra la superficie S ed il fondo della vasca che contiene il liquido,
mentre è detto coefficiente di viscosità. In un fluido ideale si ha =0.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 33
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Fluidi viscosi
Il passaggio dal moto laminare a quello turbolento si può esprimere tramite il cosiddetto
numero di Reynolds, adimensionale, definito come
vl
Rc
ove v è la velocità media del fluido ed l esprime le dimensioni caratteristiche dello spazio
in cui si muove il fluido.
Valori tipici di Rc al di sopra dei quali si ha il passaggio dal comportamento laminare a
quello turbolento sono di
Rc 103 104
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 33
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE II
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Scambi di calore
Un corpo di massa m (sia esso un solido o un fluido), nel passaggio da una temperatura
Ti a Tf, scambia con il sistema con cui è in contatto termico una quantità di calore
(energia termica)
Q mc(Tf Ti )
ove c è detto calore specifico ed è una costante caratteristica del corpo.
Q
c
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 34
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 34
Sistemi idraulici a costanti concentrate Parte III
Facoltà di Ingegneria
Ugello
è un dispositivo atto a modificare la conformazione del flusso di un fluido, allo
scopo di generare un getto con caratteristiche predeterminate.
Esso si presenta nella forma di una strozzatura, il cui effetto è quello di ottenere un getto
di fluido a bassa pressione ed elevata velocità.
Ain Aout
pin pout
in out
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 34
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Ugello
Ipotizzando che si trovi in posizione orizzontale (hin=hout) e dividendo ambo i
membri per la densità del fluido si ha
2
pin pout vout vin2
2
Se la sezione di uscita è piccola rispetto a quella di ingresso, la velocità di ingresso del
fluido vin può essere trascurata rispetto a quello di uscita vout. In tal caso, esplicitando la
precedente relazione rispetto a vout si ha
pin pout
vout 2
Interpretando vout come variabile di uscita del sistema e pin come ingresso, la precedente
relazione stabilisce un legame diretto non lineare tra ingresso e uscita. Il fatto che tale
relazione sia statica non deve sorprendere il modellista, in quanto è un elemento
privo di accumulo, ovvero senza memoria.
La portata in massa in uscita inoltre è
Facoltà di Ingegneria
Valvola di regolazione
La portata può essere modulata inserendo una spina, ovvero un oggetto mobile in grado
di cambiare la sezione in prossimità della strozzatura. Si realizza in tal modo
una valvola.
Ain Ast Aout
in strozzatura out
Facoltà di Ingegneria
Valvola di regolazione
Ci chiediamo ora se questa sia la reale portata che è possibile misurare della
valvola, il che corrisponde a dire che non ci siano di alla superficie di
separazione tra la strozzatura ed il mondo esterno.
Nel caso ideale in cui non ci siano effetti di bordo si ha pout=pst e la portata vale
Facoltà di Ingegneria
Valvola di regolazione
Per tenere conto di questo effetto si introduce il coefficiente
pin pout
Cr 1
pin pst
La portata può allora essere riscritta come segue
Ast
G 2 ( pin pout )
Cr
Ast e Cr dipendono di apertura della valvola e possono essere raggruppati
attraverso un unico coefficiente K( ). La portata può allora essere riscritta nella forma
Facoltà di Ingegneria
Turbina Pelton
Una turbina è una macchina idraulica che converte l'energia cinetica e/o potenziale di un
fluido in energia meccanica di rotazione. Tale effetto è ottenuto facendo incidere un flusso
d'acqua su un elemento rotante detto girante, collegato ad un albero motore.
Nel caso degli impianti idroelettrici questo albero pone in rotazione il rotore di un
generatore sincrono o asincrono, per la conversione meccanica di rotazione
in energia elettrica.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 34
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Turbina Pelton
patm
La turbina di tipo Pelton è la più semplice per concezione. Il suo principio di funzionamento
è analogo a quello della classica ruota a pale dei vecchi mulini, con alcuni accorgimenti
per aumentarne l'efficienza.
L'acqua, tipicamente proveniente da un sistema di accumulo, viene convogliata nella
cosiddetta condotta forzata, la quale termina con un ugello o valvola.
Il flusso di uscita, caratterizzato da una elevata velocità del fluido, viene indirizzata contro
le pale della girante.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 34
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Turbina Pelton
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 34
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Turbina Pelton
La potenza del getto incidente sulla girante coincide con cinetica della massa di
fluido che attraversa la sezione di uscita di tempo.
Si ha quindi
2
vout
Pidr Gout
2
la quale, ricordando che
pin pout
Gout Aout 2 ( pin pout ) vout 2
e che la pressione di uscita coincide con quella atmosferica, può essere riscritta come
pin patm
Pidr Aout 2 ( pin patm )
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 34
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE III
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Turbina Pelton
Sperimentalmente si osserva che la potenza meccanica di rotazione è una frazione
della potenza idraulica e può quindi essere scritta come
Pidr Pmecc
Il rendimento è una funzione della grandezza
r
v
ove è la pulsazione di rotazione della girante ed r il suo raggio. La quantità r
rappresenta la velocità a bordo pala della girante.
tipico di è illustrato qui a fianco e mostra che
il rendimento massimo si ha quando la velocità delle pale è
la metà di quella del getto. 0.8 0.9
Tale condizione può essere inseguita dinamicamente
regolando della valvola a monte della girante.
Diversamente la valvola può essere utilizzata per controllare
0.5 1
la velocità di rotazione della girante, nel caso ad esempio in
cui essa sia collegata ad un generatore sincrono.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 35
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 35
Sistemi idraulici a costanti concentrate Parte IV
Facoltà di Ingegneria
Gin Gout h
Imbocco A Sbocco
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 35
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Condotta
Consideriamo ora una condotta idrica di sezione A costante. Essa è un oggetto
caratterizzato da fenomeni di trasporto. Ciò significa che la sua distribuzione spaziale non
è trascurabile. Tuttavia, qualora si consideri attraversata da un fluido incomprimibile, è
possibile fare una trattazione a costanti concentrate, limitandosi a modellare il trasporto di
fluido attraverso un ritardo.
x
pin Ap( x ) x dx
l mg sin
(1) Ap( x dx )
zin pout
(2) zout z( x )
mg z( x dx )
Facoltà di Ingegneria
Condotta
La massa del volume infinitesimo è Adx, mentre sin è esprimibile come rapporto tra la
differenza di altezza tra gli estremi di volume e la sua lunghezza. Si ha così
d z( x ) z ( x dx )
( Avdx ) Agdx A p( x ) p( x dx )
dt dx
Dividendo per dx si ha infine
dG dz p
Ag A 0
dt dx x
che rappresenta del moto per infinitesimo. Integrando sulla
lunghezza della condotta si ha infine
L
dG L L
dx Ag dz A dp 0
0 dt 0 0
dG
L Ag ( zout zin ) A( pout pin ) 0
dt
Questa equazione rappresenta la dinamica di portata della condotta. Modelli più
accurati possono essere ottenuti ad esempio rimuovendo di liquido incomprimibile.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 35
Titolo: SISTEMI IDRAULICI A COSTANTI CONCENTRATE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 36
Reti di telecomunicazione Parte I
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Introduzione
I sistemi studiati fino a questo punto hanno la caratteristica di essere a dimensione finita o
anche a parametri concentrati. Per descrivere la situazione interna di tali sistemi al tempo
t è sufficiente conoscere un numero finito di scalari reali che sono le componenti del
vettore di stato x.
Esistono poi dei sistemi, che più avanti indicheremo come sistemi a dimensione infinita o
a parametri distribuiti, in cui invece lo stato è costituito da una funzione che in generale
dipende da una o più variabili. Per questo motivo lo stato è retto da
differenziale a derivate parziali e non più a derivate totali.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
64 Khz 64 Khz
Telefono Telefono
Modem ISP
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Network Terminator
Telefono ISDN Doppino Centralina
ISDN
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Internet Satellitare
In ambito civile il satellite è ampiamente utilizzato per il trasporto dati internazionale,
per la diffusione broadcast di contenuti multimediali (audio-video) e per la
localizzazione.
Ghz in downlink da dividere tra
gli utenti.
La latenza di un satellite bidirezionale è di circa 600 ms e quindi non adatta al traffico
real-time (conferenze audio/video).
Modulazione
Digitale
QAM - QPSK
Decoder
Modem
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
PSTN
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
BACKBONE
GW
Wide Area Network
GW
Local Area Network
GW Personal
Area Netwrok
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Filtro
RETE ATM
Presa
Modem ADSL DSLAM
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Fibra Ottica
La fibra ottica non costituisce di per sé una rete di telecomunicazione, ma ne rappresenta la
sola parte fisica.
La luce viene riflessa (quasi) totalmente
Usa WDM - Wavelength Division Multiplexing e codifiche 8B10B per una capacità teorica
che raggiunge i Tbps
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Dati in Dati in
ingresso uscita
PLC modem PLC modem
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
Bluetooth
Il Bluetooth nasce come sistema di comunicazione a corto raggio tra dispositivi
Non costituisce una rete di telecomunicazione, ma solo la sua componente terminale
Lavora nelle frequenze di 2,45 Ghz
La versione 2.0 prevede una capacità di 2,1 Mbps
La versione 3.0 prevede interoperabilità con le reti WiFi
Internet AD-HOC
Network
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 36
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE I
Attività n : 1
Docente: PROF. VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 37
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 37
Reti di telecomunicazione Parte II
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 37
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Reti di telecomunicazione
La maggior parte degli algoritmi utilizzati attualmente sono stati sviluppati con un
approccio euristico. Il loro comportamento è legato alla rete ed alle caratteristiche del
traffico, nonchè alla preparazione culturale .
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 37
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Elementi fondamentali
Per applicare le metodologie controllistiche, è necessario sviluppare un modello della rete
da controllare.
Canali (link) di comunicazione: sono il collegamento fisico tra nodi, su cavo o wireless;
Nodi: sono i punti della rete a cui afferiscono uno più canali;
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 37
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Capacità di trasmissione o banda (espressa in bit per secondo [bps], [kbps], [Mbps]): può
costituire una risorsa condivisa. La capacità di trasmissione deve essere assegnata in
maniera prefissata o dinamica agli utenti (controllo di accesso). Gli utenti sono in
competizione per accedere al mezzo di trasmissione.
Buffer: sono dei risiedenti sui nodi della rete in cui sono accumulati i dati in
termini di bit o aggregati di bit, detti pacchetti, che aspettano di essere trasmessi. Se i
pacchetti entranti nel buffer non trovano lo spazio necessario nei buffer stessi, vengono
scartati (congestione).
dati in ingresso
Sorgente Destinazione
Link
Buffer
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 37
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Protocolli di controllo di accesso alla rete: sono richiesti nelle reti il cui mezzo trasmissivo
è condiviso dagli utilizzatori (reti satellitari, wireless).
Protocolli di controllo di congestione della rete: sono finalizzati ad evitare (per quanto
possibile) trabocchi (overflow) dei buffer dei nodi della rete.
Protocolli di controllo di ammissione delle connessioni (CAC) nella rete: sono finalizzati a
decidere di nuove connessioni nella rete.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 37
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
quindi necessario definire una serie di regole per poter utilizzare il mezzo che passano
sotto il nome di tecniche di allocazione del canale. Queste ultime possono essere
racchiuse in due principali categorie:
Allocazione Statica: il canale viene partizionato (ad esempio nel tempo o in frequenza)
ed ogni partizione viene assegnata ad una sorgente.
Allocazione Dinamica: il canale viene assegnato di volta in volta a chi ne fa richiesta che
poi lo libera.
I protocolli di controllo di accesso alla rete utilizzano proprio questi algoritmi di allocazione
statica o dinamica.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 37
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Consegnato
della rete
congestione, viene diminuita
Traffico
la velocità di immissione delle informazioni
nella rete, oppure open loop o proattivo se Stato Congestionato
si agisce prima che la congestione si
verifichi tramite ad esempio scarto dei Traffico in ingresso
pacchetti in eccesso.
Un esempio di protocollo di controllo di congestione è il noto Trasmission Control Protocol
(TCP) in quanto operante da estremo ad estremo.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 37
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 38
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE III
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 38
Reti di telecomunicazione Parte III
Facoltà di Ingegneria
Caratteristiche di una rete di telecomunicazione
Nel processo di modellazione particolare cura deve essere data alla descrizione di alcuni
comportamenti tipici delle reti di Telecomunicazione.
dei disturbi, ovvero delle azioni di centinaia di elementi della rete come ad esempio PC,
router, protocolli e via discorrendo;
dei vincoli di saturazione, poichè le variabili di controllo, le variabili controllate e il
sistema da controllare sono soggetti a saturazioni.
dei ritardi di comunicazione; algoritmi di gestione delle risorse, collegamenti,
accodamento di pacchetti dei buffer comportano ritardi non trascurabili. Ad
esempio nelle reti satellitari il ritardo di comunicazione in uplink (stazione di Terra
Satellite) o in downlink (Satellite stazione di Terra) è pari a circa 250ms.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 38
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE III
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modello di rete
In ogni rete, gli elementi fondamentali da modellare sono:
i Buffer, che possono essere modellati da integratori;
i Link (collegamenti), che possono essere modellati da ritardi Tfb.
La dinamica non modellabile della rete può essere rappresentata come un disturbo.
La rete può essere modellata come un sistema lineare con saturazioni e ritardi.
Qui di seguito riportiamo lo schema a blocchi per il modello del sistema di controllo di una
rete generica. Disturbi
Rete (Processo P)
d
Variabile Azione di
di riferimento Variabile
controllo controllata
r Controllore u Ritardo Rete senza ritardo y
G Tfb P0
Facoltà di Ingegneria
ST ST
Gateway
Internet
Network
UT
UT
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 38
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE III
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 38
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE III
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
I terminali utente (UT) sono modellabili da un bit-rate di sorgente, rS(t) (espresso in bit/s),
che è non-negativo; rS(t) è limitato dal rate di picco (PR) della connessione:
Il buffer della stazione di Terra (ES) è caratterizzato dalla dimensione B e dalla lunghezza
di coda q(t) (riempimento); la dinamica della coda è descritta dalla seguente equazione:
rS ( t )
0 se q(t ) B e rS (t) rOUT (t) 0 B
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 38
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE III
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 38
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE III
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
dOF(t) +
-
rIN(t)
rOUT(t) +
.q(t) q(t)
-
Buffer
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 38
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE III
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
TRTD / 2 = 0.250 s
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 38
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE III
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
delle decisioni del Connection Admission Control (CAC). Il compito del Connection
Admission Control è quello di decidere di nuove connessioni ad alta
priorità. di connessioni ad alta priorità implica che una certa porzione della
capacità totale della rete sia riservata in maniera statica; la capacità disponibile su
richiesta è quella rimanente;
delle decisioni del modulo di congestion control, che è finalizzato ad evitare il trabocco
dei buffer su satellite.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 38
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE III
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 38
Titolo: RETI DI TELECOMUNICAZIONE PARTE III
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Controllore d(t)
(Bandwidth on Ritardo dei
Demand Agent) link + NCC Buffer
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 39
Titolo: RIEPILOGO 2
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 39
Riepilogo 2
Facoltà di Ingegneria
Sommario
Motore in corrente continua Leggi fondamentali
Motore in corrente continua Equazioni di stato
Motore in corrente continua Schema semplificato
Generatori
Trasformazione di Park
DFIG - Rappresentazione con lo spazio di stato
Sistemi idraulici definizioni e leggi fondamentali
Sistemi idraulici casi di studio
Reti TLC Evoluzione e requisiti
Reti TLC Elementi costitutivi e protocolli
Reti TLC Scenario satellitare
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 39
Titolo: RIEPILOGO 2
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 39
Titolo: RIEPILOGO 2
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
di r
L Ri k v
dt
d
J ki C d F
dt
d
dt
Cd ( s )
V ( s) + 1 V ( s) + - 1 ( s) 1 ( s)
k
sL R sJ F s
-
k
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 39
Titolo: RIEPILOGO 2
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
( s) 1 ( s) R
V ( s) RJ Cd ( s ) RJ
k 1 2
s k2 1 s
k k 2
Facoltà di Ingegneria
Generatori
Le lezioni sui generatori si sono aperte con la descrizione della
macchina asincrona. Si è discusso in particolare in quali condizioni
essa si comporti da motore o da generatore.
tra le rotazioni del rotore e del campo magnetico di
statore rende questo tipo di macchina adatta alla generazione di
energia elettrica da fonte eolica. Il vento infatti, per la sua natura
aleatoria, non può garantire al rotore, attraverso la pala eolica, una
rotazione a velocità costante.
Facoltà di Ingegneria
Trasformazione di Park
Le equazioni del circuito di macchine elettriche in corrente
alternata assumono, nel dominio di Kirchhoff, una forma poco
intellegibile ai fini del controllo. Si rende utile il cambio di
coordinate introdotto dalla trasformazione di Park
2 2
cos( ) cos( ) cos( )
3 3
2 2 2
T( ) sen( ) sen( ) sen( )
3 3 3
1 2 1 2 1 2
Essa trasforma una terna trifase fasoriale simmetrica in due fasori posti
perpendicolarmente tra loro ed in un terzo identicamente nullo. Applicare la
trasformazione di Park equivale a trasformare la macchina trifase in una bifase
equivalente in corrente continua.
X2
Xq
X1 X0 0
Xd
X3
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 39
Titolo: RIEPILOGO 2
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
d Lr I dr MI ds
Vdr Rr I dr dr r qr
dr
dt qr
Ls I qr MI qs
d
Vqr Rr I qr qr r dr
dt
Queste equazioni posono essere manipolate per determinare una rappresentazione con
lo spazio di stato del DFIG. Come uscita del sistema possono essere considerate la
potenza attiva e la potenza reattiva, che sono quantità significative ai fini di un problema
di controllo. Come variabili di controllo possono essere prese le componenti diretta ed in
quadratura della tensione di rotore.
Ingressi Uscite
Variabili di controllo Variabili di stato Variabili controllate
Vdr Vqr I dr I qr r r Ps Qs
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 39
Titolo: RIEPILOGO 2
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 39
Titolo: RIEPILOGO 2
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 40
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ALLE DERIVATE PARZIALI PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 40
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Parte I
Facoltà di Ingegneria
Generalità
Nei precedenti nuclei tematici ci siamo occupati della modellazione di sistemi descrivibili
attraverso equazioni differenziali ordinarie, atte a determinare temporale di
una particolare grandezza fisica di interesse.
Una larga classe di problemi della fisica ha a che fare con funzioni di più variabili (x1, x2,
..., xn) appartenenti ad uno spazio vettoriale reale a n dimensioni (Rn).
Tipicamene si tratta di funzioni del punto in uno spazio tridimensionale euclideo come
quello quotidiana e in qualche caso (peraltro frequente), di uno spazio in
quattro dimensioni comprendente la variabile tempo.
questo il caso ad esempio di quei sistemi in cui si abbia una distribuzione spaziale non
trascurabile delle costanti caratterizzanti il problema per cui, temporale della
grandezza di interesse differisce da punto a punto.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 40
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ALLE DERIVATE PARZIALI PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Generalità
Il motivo principale per cui questi problemi appaiono sostanzialmente diversi da quelli in
una dimensione è che le funzioni di n variabili che descrivono le proprietà dei sistemi in
considerazione soddisfano di solito equazioni differenziali alle derivate parziali (PDE,
partial differential equation).
Esempi di PDE sono quelle del primo e secondo ordine, che nella forma più generale
assumono rispettivamente la forma
n n
v ( x) f1 ( x, ( x )) x , ,v
A ( x) f 2 ( x, ( x ), ( x )) x n
, , A: n n
dove (x) è la funzione incognita, x il vettore delle coordinate (da non confondersi con le
variabili di stato del problema), v un vettore di parametri, A una matrice di coefficienti, f1
ed f2 due generiche funzioni scalari, gradiente.
A seconda che le funzioni f1 o f2 siano nulle si parla rispettivamente di PDE omogenea
del primo e del secondo ordine.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 40
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ALLE DERIVATE PARZIALI PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Condizioni al contorno
Le soluzioni di questo tipo di equazioni sono molto generali, ovvero una PDE determina
tipicamente solo in piccola misura la soluzione adatta ad un dato problema, limitandosi a
fissarne la tipologia generale; assumono invece un ruolo assai importante le cosiddette
condizioni al ben più importante di quanto non le corrispondenti
condizioni iniziali nei problemi in una dimensione.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 40
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ALLE DERIVATE PARZIALI PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Condizioni al contorno
Consideriamo un caso banale di PDE omogenea del in due dimensioni. Sia
(x1,x2) una funzione che soddisfa la PDE
( x1 , x2 ) 0
x2
Evidentemente questa equazione dice solo che non dipende da x2, qualsiasi sia il
valore di x1. Ciò si esprime dicendo che la soluzione generale è del tipo
( x1 , x2 ) F ( x1 )
dove F è una qualsiasi funzione di x1.
Una condizione al contorno chiaramente ammissibile è, per esempio, la seguente:
( x1 ,0) ( x1 )
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 40
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ALLE DERIVATE PARZIALI PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Condizioni al contorno
In tal caso la soluzione è completamente determinata:
( x1 ,0) ( x1 ) F ( x1 )
Se invece pretendessimo di imporre una condizione al contorno del tipo
(0, x2 ) ( x2 )
con ( x2 ) diversa da una costante, la soluzione generale non potrebbe essere
soddisfatta, dovendo imporre
(0, x2 ) ( x2 ) F (0)
e il problema risulterebbe mal posto.
Dunque è possibile assegnare la funzione (x1,x2) sulla retta x2=0 del piano (x1,x2), ma
non sulla retta x1=0 (o più generalmente sulle rette x1=costante).
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 40
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ALLE DERIVATE PARZIALI PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Condizioni al contorno
Più in generale, se prendiamo una linea del piano (x1,x2) di equazione
x2 ( x1 )
ed assegniamo come condizione al contorno
( x1 , ( x1 )) ( x1 )
cioè i valori che assume su , allora la soluzione generale
( x1 , x2 ) F ( x1 )
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 41
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Parte II
Facoltà di Ingegneria
Varietà caratteristiche
Evidentemente è indispensabile che -1 esista, ovvero che sia invertibile (sia pure
generando una inversa a più valori). Pertanto, -1 non può essere una costante come nel
caso delle rette (escluse perchè inammissibili) x1=costante.
Questa famiglia di rette parallele x1 rivela così la sua eccezionalità in relazione
alla PDE di partenza: è un esempio di varietà caratteristiche, intendendo con questa
dicitura delle curve su cui non è possibile assegnare le condizioni al contorno.
Si osservi che è la forma della PDE a determinare le varietà caratteristiche.
x2
Varietà
caratteristiche
x1
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 41
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ALLE DERIVATE PARZIALI PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Cambiamenti di variabili
Nel caso appena proposto il passaggio dalla PDE alla sua soluzione generale è
assolutamente elementare, ma costituisce la base di molte tecniche esplicite di soluzione
di PDE. Un procedimento tipico consiste infatti nel ricondursi, attraverso opportuni cambi
di variabili, a PDE particolarmente semplici per le quali la determinazione della soluzione
sia immediata.
Consideriamo ad esempio una PDE omogenea del appena più complicata:
( x1 , x2 ) ( x1 , x2 ) 0
x1 x2
e operiamo il seguente cambiamento di variabili
1
( x1 x2 ) u
2
1
( x1 x2 ) v
2
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 41
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ALLE DERIVATE PARZIALI PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Cambiamenti di variabili
La trasformazione è una rotazione di 45 degli assi, evidentemente invertibile. Poichè
u v 1
x1 x1 u x1 v 2 u v
u v 1
x2 x2 u x2 v 2 u v
( x1 , x2 ) ( x1 , x2 ) 2 ( u, v ) 0
x1 x2 u
Ci siamo così ricondotti alla PDE studiata in precedenza, della quale conosciamo tutto.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 41
Titolo: EQUAZIONI DIFFERENZIALI ALLE DERIVATE PARZIALI PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Cambiamenti di variabili
La soluzione quindi è
(u, v ) F (v )
che nel sistema di coordinate originario dà
( x1 , x2 ) F ( x1 x2 )
Le varietà caratteristiche sono le rette
v k k
che nel sistema di coordinate originario sono rette parallele alla bisettrice del primo e
terzo quadrante.
x1 x2 k k
Vedremo, nel seguito come lo stesso cambio di variabili appena operato permetta di
ricondursi ad una PDE facilmente risolvibile in casi più complessi, come quello
equazione delle onde.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 42
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 42
Equazione delle onde: corda vibrante Parte I
Ing. Vincenzo Suraci
Facoltà di Ingegneria
Premessa
Nelle prossime tre lezioni affronteremo il problema della modellazione delle vibrazioni di
una corda fissa ai due estremi. Considereremo una corda caratterizzata da una
distribuzione spaziale di massa non trascurabile (costanti distribuite) ed in linea di
principio non uniforme, per cui non sarà possibile una trattazione attraverso
differenziale ordinaria, ma si renderà necessario il ricorso ad una equazione differenziale
alle derivate parziali.
m( x )
x
0 L
Lo scenario di riferimento sarà quello di uno strumento musicale a corde, tuttavia la
trattazione avrà carattere del tutto generale.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 42
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
In particolare ci siamo occupati delle oscillazioni longitudinali degli oscillatori, trovando che
il moto complessivo del sistema è dato dalla sovrapposizione di due modi naturali di
oscillazione, detti rispettivamente modo sincrono e modo asincrono.
Le pulsazioni associate ai due modi si trovano in rapporto
a
3
s
Ciò è dovuto al fatto che al modo asincrono è associata la massima deformazione delle
molle, mentre il modo sincrono lascia imperturbata la molla di accoppiamento tra i due
oscillatori.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 42
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Configurazione di riposo
Modo sincrono
Modo asincrono
Si può dimostrare che le pulsazioni relative ai modi longitudinali sono molto maggiori
rispetto a quelle dei modi trasversali.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 42
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
Esistono altrettanti modi normali longitudinali corrispondenti, che hanno frequenze più
elevate, in accordo con quanto detto in precedenza. Eviteremo di darne la
rappresentazione grafica, molto meno immediata che non per i modi trasversali e
comunque di scarso interesse ai fini di quanto segue.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 42
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 42
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 43
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 43
Equazione delle onde: corda vibrante Parte II
Ing. Vincenzo Suraci
Facoltà di Ingegneria
Descrizione fisica
In questa lezione affrontiamo in modo rigorso il problema di modellazione della corda
vibrante che, come detto in precedenza, è risonante di una famiglia vastissima
di strumenti musicali.
Inoltre la corda non è omogenea, poiché la sua densità e anche altre caratteristiche
possono dipendere dalla coordinata curvilinea che permette di identifcare
infinitesimo di corda.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 43
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Descrizione fisica
Diciamo allora che ogni elemento infinitesimo della corda, caratterizzato dalla coordinata
curvilinea, può essere visto come un dischetto per il quale, ad ogni istante, possiamo
definire la posizione del suo centro (tre variabili), del suo asse (altre due) e
di torsione rispetto ad uno dei dischetti estremi. Esso in linea di principio ha quindi
sei gradi di libertà.
( , )
( x, y, z )
Per rendersi conto concretamente di tutte queste possibilità conviene prendere in mano (o
immaginare) di una corda, che potrebbe essere rappresentato da un
semplice elastico di gomma (trascurando la sua sezione quadrata e immaginandola
circolare) o da una molla a forma di elica cilindrica, lunga e stretta: si vede così che anche
senza applicare una tensione agli estremi la corda ha una posizione di riposo alla quale
tende a ritornare se viene deformata, mentre nel caso che vi sia una tensione, questa non
può essere considerata costante in modulo in tutti i punti della corda, come si può
facilmente constatare spostando longitudinalmente un punto della molla o .
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 43
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Descrizione fisica
La forza necessaria per effettuare tale spostamento introduce una discontinuità nella
tensione nel punto di applicazione, ma anche della densità, che risulta da una parte
maggiore, minore di quella che si osserva in assenza di quella forza; se sulla
corda (o sulla molla o sono presenti onde longitudinali di densità, ecco che
anche la tensione presenta variazioni spazio temporali a carattere ondulatorio con una
propria frequenza.
Da queste semplici considerazioni si capisce che una descrizione realistica di una corda
dovrebbe prevedere tutti questi fenomeni; le equazioni sono certamente complicate, ma
vale la pena (al di là della curiosità scientifica) affrontare il problema nella sua interezza
(un sistema di equazioni integro-differenziali non lineari accoppiate) o non piuttosto
individuare quegli aspetti che sono rilevanti ad un particolare fine, ad esempio quello
musicale?
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 43
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Approssimazioni
chiaro che se i modi longitudinali, o torsionali, influiscono pesantemente sul suono,
occorre tenerne conto sin altrimenti si possono ignorare del tutto o introdurli
come una piccola correzione dopo aver risolto un problema semplificato.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 43
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Approssimazioni
Le modifiche dovute alla rigidità della corda devono essere prese in considerazione, sia
pure come piccola correzione, mentre gli aspetti dissipativi possono essere in un primo
momento trascurati, se pensiamo che nella maggior parte dei casi il tempo di
smorzamento (alcuni secondi) è molto maggiore del periodo dei suoni emessi (circa 1/30
di secondo per la corda più del pianoforte).
Anche le variazioni di densità e di tensione dovute agli allungamenti della corda possono
essere trascurati, visto che ad uno spostamento trasversale del primo
che in un caso realistico può essere al massimo di 1/100 della lunghezza della
corda, corrisponde un allungamento (ed un corrispondente incremento della tensione) che
è un infinitesimo del secondo ordine.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 43
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
x
T
x dx x dx
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 43
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
dF T sin x dx
T sin x
df
f ( x dx ) f ( x) dx
dx
potremo scrivere
sin x
sin x dx
sin x
dx
dx
x
da cui segue
sin sin
dF T sin x
T x
dx T sin x
T x
dx
x x
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 43
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Equazione unidimensionale delle onde
Il discostamento dalla posizione di equilibrio è piccolo, quindi è piccolo in qualsiasi x.
Potremo allora scrivere
y
sin x
tg x
x
della forza è allora
2
y
dF T 2 dx
x
Il secondo membro di Newton può essere scritto nel seguente modo:
2
y
dm y dS
t2
di Newton per infinitesimo di corda diventa allora
2
y y 2
2
dS T 2 dx
t x
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 43
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Equazione unidimensionale delle onde
Poichè di corda è piccolo, possiamo dire che e
semplificare ottenendo così
2
y y 2
T 2
t2 x
La quantità T/ ha le dimensioni di una velocità al quadrato. Ponendo quindi v2=T/ in
definitiva si ha
2 2
y 1 y Equazione delle onde o
x2 v2 t2
Questa equazione è nota con il nome di equazione delle onde o equazione di ;
in questo caso appare nella sua forma unidimensionale solo la coordinata spaziale x).
Essa è una equazione differenziale alle derivate parziali nelle due variabili spazio e
tempo, del omogenea e lineare.
La funzione incognita y(x,t) esprime la configurazione del punto della corda di coordinata x
al trascorrere del tempo t. Vedremo nella prossima lezione la forma generale delle
soluzioni ed il loro significato fisico in relazione ad opportune condizioni al contorno.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 44
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE III
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 44
Equazione delle onde: corda vibrante Parte III
Ing. Vincenzo Suraci
Facoltà di Ingegneria
Nella scorsa lezione abbiamo visto come la modellazione della corda vbrante, sotto un
certo numero di approssimazioni, abbia portato alla determinazione delle
onde
2 2
y 1 y
x2 v2 t2
Esistono diversi modi di determinarne la soluzione. Il modo che qui presentiamo chiarisce
il perchè del nome dato a questa equazione. Per il momento ci curiamo di trovare la
soluzione senza dire nulla a proposito delle condizioni al contorno che, come detto, hanno
un ruolo fondamentale. Di questo ci occuperemo nel seguito.
Il primo passo è quello di portare in una forma comoda. Allo scopo facciamo le
seguenti posizioni
x1 x x2 vt
con le quali diventa
2 2
y y
0
x12 x22
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 44
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE III
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
1 1
( x1 x2 ) u ( x1 x2 ) v
2 2
Con semplici passaggi si trova che
2 2
2 2
2
x1
x 2
x1 x2 x1 x2 u v
delle onde assume così la forma
y(u, v ) 0
u v
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 44
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE III
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
y ( u, v ) 0 y(u, v ) F (v )
u v v
dove F(v) è una funzione qualsiasi. Allora
y ( u, v ) F (v )dv 0
v
La quantità tra parentesi deve essere indipendente da v, quindi
y(u, v ) F (v )dv G ( u)
dove G(u) è una funzione qualsiasi. è chiaramente una funzione di v. Tornando
alle variabili originarie del problema la soluzione delle onde è
y( x, t ) f ( x vt ) g( x vt )
dove f e g sono due funzioni qualsiasi.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 44
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE III
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
Condizioni al contorno
Per la determinazione completa di una PDE, come detto, è necessario specificare un
certo numero di condizioni al contorno. Senza entrare nel dettaglio, ci limitiamo a dire che
nel caso di una PDE del in n variabili, per determinare univocamente la
soluzione è necessario assegnare tale soluzione su una varietà ammissibile n-1
dimensionale S (il cosiddetto contorno) e la sua derivata normale a tale superficie.
In formule si ha
( x) ( x ) su S
( x)
n ( x) N ( x ) su S
n
dove x è il vettore delle variabili, n la normale alla superficie S, (x) ed N(x) due
opportune funzioni. Queste condizioni hanno il nome di condizioni di Cauchy.
Nel caso unidimensionale delle onde si può dimostrare che le varietà
caratteristiche sono le rette di equazione
v k k x1 x2 k k
u k k x1 x2 k k
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 44
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE III
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Condizioni al contorno
Nel caso specifico della corda la natura del problema in esame porta di
condizioni al contorno su un contorno ben diverso da quello individuato dalle varietà
caratteristiche. In particolare, poichè la corda è fissa agli estremi, appare naturale imporre
che la soluzione sia nulla in tali punti ad ogni tempo; inoltre in analogia a quanto si è soliti
fare nel caso di sistemi a costanti concentrate, si assegna la configurazione iniziale della
corda e la sua velocità iniziale.
Il problema di Cauchy della corda vibrante può allora essere formalizzato come segue:
2 2
y 1 y
2 0
x v2 t 2
x 0
y(0, t ) y( L, t ) 0 f ( x)
y( x , 0) f ( x) v( x )
x L
y( x , t ) t 0 0
v( x )
t t 0
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 45
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 45
Equazione delle onde: corda vibrante Parte IV
Ing. Vincenzo Suraci
Facoltà di Ingegneria
y( x , t ) A sin k ( x vt ) B cos k ( x vt )
C sin k ( x vt ) D cos k ( x vt )
dove k, una costante introdotta per rendere adimensionale del seno e del
coseno, si chiama numero ; si lascia allo studente il compito di dimostrare che
k=2 / , dove è la lunghezza ; è facile rendersi conto che kv ha le dimensioni di
una frequenza e rappresenta la pulsazione di oscillazione . Potremo allora
riscrivere più comodamente la soluzione come
y( x , t ) A sin( kx t ) B cos( kx t)
C sin( kx t ) D cos( kx t)
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 45
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Facoltà di Ingegneria
n 2 n 3
2L
n
n 1, 2, ...
n
n 4 n 5
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 45
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
n
n
kn v v n 1, 2, ...
L
Come ci aspettavamo, al crescere di n, e quindi al crescere della deformazione della
corda, la frequenza aumenta.
Si noti che tali frequenze sono tutte multiple di una frequenza fondamentale, quella che
nella lezione 28 abbiamo chiamato armonica fondamentale o tono.
Magnitude
...
2 2 3 n
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 45
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
( An cos n
t Bn sin n
t )sin kn x
con
n n 2L
kn n
v n
n 1, 2, ...
L L n
è soluzione del problema di Cauchy e lo chiamiamo modo naturale della corda o più
semplicemente armonico.
Analogamente a quanto fatto per armonico, ogni modo naturale può essere
posto nella forma
Cn cos( n
t n
)sin kn x
dove le costanti Cn e n rappresentano ampiezza e fase e sono da
determinarsi in base alle rimanenti condizioni al contorno, riguardanti la configurazione
iniziale e la velocità iniziale della corda.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 45
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: CORDA VIBRANTE PARTE IV
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Soluzione generale
In definitiva la soluzione generale delle onde per il problema della corda
vibrante ad estremi fissi è una sovrapposizione lineare di tutti i possibili modi naturali (o
armonici che dir si voglia) del tipo
y( x , t ) Cn cos( n
t n
)sin kn x
n 1
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 46
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 46
Equazione delle onde: membrane Parte I
Ing. Vincenzo Suraci
Facoltà di Ingegneria
Approssimazioni
In questa lezione vogliamo modellare la dinamica di una membrana, ovvero di un oggetto
bidimensionale a distribuzione continua di massa. In particolare considereremo una
membrana rettangolare fissa lungo il suo contorno.
Ly
Lx
In questo caso si estendono sostanzialmente le osservazioni fatte a proposito della corda
vibrante, in particolare quanto detto a proposito delle disomogeneità di tensione e di
massa a causa delle oscillazioni longitudinali.
Fatte salve tutte queste precisazioni e le relative approssimazioni, è possibile
schematizzare la membrana come una porzione di piano, cioè un oggetto bidimensionale,
di densità superficiale , fissa sul contorno di un rettangolo di lati Lx ed Ly, e sottoposta ad
una tensione T per unità di lunghezza uguale in ogni punto; la sua configurazione di
equilibrio è dunque un rettangolo e le altre configurazioni sono varietà bidimensionali che
si discostano dal rettangolo.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 46
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
dm z dF
Tdx
z y dy
Tdy
y dy dS x dx
dy x
y
x dx x dx
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 46
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
dFx T x
dxdy T 2 dxdy
x x
sin y
2
z
dFy T dydx T 2 dydx
y x
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 46
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Equazione delle onde in due dimensioni
La forza totale agente infinitesimo di membrana ds è quindi
2 2
z z 2
dF T dxdy T z dxdy
x2 y 2
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 46
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Equazione delle onde in due dimensioni
Poiché la deformazione di superficie è piccolo, possiamo dire che d ·dy
e semplificare ottenendo così
2 2 2
z z z
T
t2 x2 y2
La quantità T/ ha le dimensioni di una velocità al quadrato. Ponendo quindi v2=T/ in
definitiva si ha
2 2
z z 1 2z Equazione delle onde
in due dimensioni
x2 y2 v2 t 2
Questa equazione è equazione delle onde nella sua forma bidimensionale (ci sono due
coordinate spaziali). Essa è una equazione differenziale alle derivate parziali in tre
variabili, del omogenea e lineare.
La funzione incognita z(x,y,t) esprime la configurazione del punto della membrana di
coordinate (x,y) al trascorrere del tempo t.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 46
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Soluzione per separazione delle variabili
In questo caso, anziché risolvere la PDE secondo quanto fatto in precedenza, mostriamo
un altro metodo tipico, noto come metodo di soluzione per separazione delle variabili.
di base è quella di cercare soluzioni fattorizzate della forma
z( x, y, t ) T ( t ) X ( x)Y ( y)
Sostituendo di partenza si ottiene
2
X ( x) 2
Y ( y) 1 T (t )
2
T ( t )Y ( y) T ( t ) X ( x ) X ( x )Y ( y)
x2 y2 v 2
t2
Dividendo ambo i membri per T(t)X(x)Y(y) si ottiene
2 2 2
1 X ( x) 1 Y ( y) 1 1 T (t )
X ( x) x2 Y ( y) y2 v2 T (t ) t2
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 46
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Soluzione per separazione delle variabili
Osservando equazione ci si rende conto che la fattorizzazione ha messo in luce
tre termini che in linea di principio, sono rispettivamente funzioni esclusivamente di x, y e
t. Quindi modo di soddisfare è imporre che ognuno di tali termini sia
una costante. Si deve quindi avere contemporaneamente
2 2 2
1 X ( x) 1 Y ( y) 1 1 T (t )
kx2 k y2 k2
X ( x) x2 Y ( y) y2 v 2 T (t ) t2
con
kx2 k y2 k2
Le tre equazioni ottenute sono equazioni differenziali ordinarie di tipo
. Il segno meno introdotto per ciascuno dei secondi membri è dettato dal fatto
che siamo alla ricerca di soluzioni ovvero soluzioni che si annullano sul bordo
della membrana; diversamente si otterrebbero soluzioni divergenti esponenzialmente e
quindi non accettabili.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 46
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE I
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Soluzione per separazione delle variabili
Le tre equazioni possono infatti essere poste nella forma
2 2
1 X ( x) 2 X ( x) 2
k x
kx X ( x ) 0
X ( x) x2 x 2
2 2
1 Y ( y) Y ( y) 2
k y2 k yY ( y ) 0
Y ( y) y2 y 2
2 2
1 1 T (t ) T (t )
k2 2
T (t ) 0
v 2 T (t ) t2 y2
da cui segue immediatamente che le soluzioni sono
X ( x) A cos( kx x ) B sin( kx x )
Y ( y) C cos( k y y) D sin( k y y)
T ( t ) E cos( t ) con kv
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 47
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Modellistica e simulazione
Lezione 47
Equazione delle onde: membrane Parte II
Ing. Vincenzo Suraci
Facoltà di Ingegneria
Condizioni al contorno
Le condizioni al contorno da imporre, nel caso del problema della membrana, sono del
tutto simili a quelle che abbiamo imposto per il problema della corda. Poiché la membrana
è fissata su un bordo rettangolare, appare naturale imporre che la soluzione sia nulla in
tali punti ad ogni tempo; inoltre è necessario assegnare la configurazione iniziale della
membrana e la sua velocità iniziale.
Il problema di Cauchy della membrana può allora essere formalizzato come segue:
2 2
z z 1 2z 0
x2 y2 v2 t 2
0
z (0, y, t ) z ( Lx , y, t ) 0
x=Lx
z ( x , 0, t ) z ( x , Ly , t ) 0
x=0
0
z ( x , y, 0) f ( x, y)
t 0 0
z ( x , y, t )
v( x, y)
t t 0
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 47
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
z(0, y, t ) 0 T ( t )Y ( y) A 0 A 0
z ( Lx , y, t ) 0 T ( t ) X ( x ) D sin kLx 0
n
sin kLx 0 kLx n kxn n 1, 2, ...
Lx
z( x, 0, t ) 0 T ( t ) X ( x )C 0 C 0
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 47
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
kx2 ky2 k2
si ottiene dunque che il numero è quantizzato:
2 2
n m
knm k 2
xn
k 2
ym
n 1, 2, ... m 1, 2, ...
Lx Ly
2 2
n m
nm
knm v v n 1, 2, ... m 1, 2, ...
Lx Ly
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 47
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
cnm cos( nm
t nm
)sin( kxn x )sin( k ym y)
con
2 2
n m n m
kxn k ym nm
v
Lx Ly Lx Ly
n 1, 2, ... m 1, 2, ...
è soluzione del problema di Cauchy e costituisce un modo naturale della membrana o
armonico. Le costanti di integrazione cnm e nm rappresentano ampiezza e fase
e sono da determinarsi in base alle rimanenti condizioni al contorno,
riguardanti la configurazione iniziale e la velocità iniziale della membrana.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 47
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
2 Lx 2 Ly
xn
n 1, 2, ... ym
n 1, 2, ...
n m
Nelle figure che seguono sono mostrati alcuni modi naturali ottenuti per diversi valori delle
coppie (n,m).
3 3
2 2
1 1
0 0
-1 -1
-2 -2
-3 -3
1 1
1 1
0.8 0.8
0.5 0.6 0.5 0.6
( n, m) (1,1) 0.2
0.4 ( n, m) (1, 2) 0.2
0.4
y 0 0 y 0 0
x x
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 47
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Onde stazionarie: modi normali
3 3
2 2
1 1
0 0
-1 -1
-2 -2
-3 -3
1 1
1 1
0.8 0.8
0.5 0.6 0.5 0.6
( n, m) (1, 3) 0.2
0.4
( n, m) (1, 4) 0.2
0.4
y 0 0 y 0 0
x x
3 3
2 2
1 1
0 0
-1 -1
-2 -2
-3 -3
1 1
1 1
0.8 0.8
0.5 0.6 0.5 0.6
( n, m) (2, 2) 0.2
0.4
( n, m) (2, 3) 0.4
0 0 0.2
y x y 0 0
x
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 47
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI
Facoltà di Ingegneria
Onde stazionarie: modi normali
3 3
2 2
1 1
0 0
-1 -1
-2 -2
-3 -3
1 1
1 1
0.8 0.8
0.5 0.6 0.5 0.6
0.4 0.4
( n, m) (2, 4) 0.2 ( n, m) (3, 3) 0.2
y 0 0 y 0 0
x x
3 3
2 2
1 1
0 0
-1 -1
-2 -2
-3 -3
1 1
1 1
0.8 0.8
0.5 0.6 0.5 0.6
( n, m) (3, 4) 0.4 ( n, m) (3, 5) 0.4
0.2 0.2
y 0 0 y 0 0
x x
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea:
Insegnamento: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
Lezione n : 47
Titolo: EQUAZIONE DELLE ONDE: MEMBRANE PARTE II
Attività n : 1
Docente: VINCENZO SURACI