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Fabrizio Dragosei, Davide Frattini, Luigi Ippolito, Stefano Montefiori, Alessandra Muglia, Giuseppe Sarcina, Irene Soave
October 26, 2021
di Fabrizio Dragosei, Davide Frattini, Luigi Ippolito, Stefano Montefiori, Alessandra Muglia,
Giuseppe Sarcina, Irene Soave
In Italia e in Francia casi in crescita ma sotto controllo, in Germania il virus corre più veloce.
La Russia viaggia da due settimane oltre i mille morti quotidiani. In controtendenza gli Stati
Uniti. L’esempio positivo di Israele: dopo la terza dose apre ai turisti
Passata l’estate, da Mosca a Londra il Covid è tornato a fare paura. I casi sono in ripresa in
quasi tutti i Paesi europei, soprattutto in quelli dell’Est dove le vaccinazioni procedono a
rilento. A fare la differenza negli effetti di questa nuova ondata è proprio il diverso livello
raggiunto dalle campagne di immunizzazione: negli stati più avanti, come Italia e Francia, il
virus ha ripreso a circolare ma è sotto controllo. Dilaga invece, con casi critici e letali, in
Russia e in molti Paesi dell’area ex sovietica, dove la mancanza di fiducia nelle istituzioni
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pubbliche dopo decenni di regime comunista ha alimentato lo scetticismo verso le dosi. Ma il
Covid sta mettendo alla prova anche la Gran Bretagna, complice la linea del «liberi tutti» del
premier Boris Johnson, soltanto ora messa in discussione, considerata la relativamente
ampia fascia di ragazzi non vaccinati: non a caso a Londra e dintorni i contagi sono stati
trainati dagli under 18 (anche se ieri ci sono stati dei piccoli segnali di fiducia). Dinamica
simile in Olanda, che ha uno dei tassi di infezione in più rapida crescita in Europa: a
settembre sono state eliminate quasi tutte le restrizioni, incluso il distanziamento.
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Il confronto
NUOVI CONTAGI
(per milione di persone)
Legenda (in ordine rispetto al grafico)
Romania Regno Uni to Russia USA
Germania Israele Francia ITALIA
1.200
1.000
800
600
400
200
1° 24 3 12 24
maggio giugno agosto set temb re ottob re
2021
Fon te: Our World in Data
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Ma è un livello pari a quello dell’ottobre 2020, quando non erano disponibili i vaccini. Stessa
dinamica per il numero dei morti, (circa 1.500 al giorno) e per i pazienti ricoverati in terapia
intensiva: 14.900. Sono più o meno gli stessi numeri registrati nell’autunno scorso. La
percentuale nazionale dei pienamente vaccinati è pari al 57%. Sulle due coste la quota
oscilla tra il 60 e il 70%. Ma nel Sud precipita al 44-48%.
DECESSI
(per milione di persone)
Legenda (in ordine rispetto al grafico)
Romania Russia USA Regno Uni to
Israele Germania ITALIA Francia
20
15
10
1° 24 3 12 24
maggio giugno agosto set temb re ottob re
2021
Fon te: Our World in Data
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In Gran Bretagna primi piccoli segnali di un rallentamento
La Gran Bretagna sembra aver invertito la tendenza: ieri si sono registrati 36.657 nuovi casi,
in calo del 25% rispetto a una settimana prima. E sempre ieri i decessi segnalati sono stati
38, in calo del 16% rispetto a lunedì scorso. La media dell’ultima settimana è adesso di
45.100 contagi al giorno e 135 decessi. In ospedale ci sono 8.239 pazienti ricoverati per
coronavirus, ma solo il 20% dei letti in terapia intensiva è occupato da malati di Covid-19. Al
momento l’86% della popolazione sopra i 12 anni ha ricevuto almeno una dose di vaccino e
il 79% risulta completamente immunizzato.
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RICOVERI IN TERAPIA INTENSIVA
(per milione di persone)
Legenda (in ordine rispetto al grafico)
Romania USA Israele Germania
Francia Regno Uni to ITALIA
80
60
40
20
1° 24 3 12 24
maggio giugno agosto set temb re ottob re
2021
Fon te: Our World in Data
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in 24 ore, 1.227 in più rispetto alla settimana precedente. Ma il presidente del consiglio
d’orientamento sulle vaccinazioni, Alain Fischer, è ottimista: «Presto il virus potrebbe
diventare endemico, cioè presente ma senza provocare infezioni severe».
% DI POPOLAZIONE
COMPLETAMENTE VACCINATA
Legenda (in ordine rispetto al grafico)
ITALIA Francia Regno Uni to Germania
Israele USA Russia Romania
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
1° 24 3 12 24
maggio giugno agosto set temb re ottob re
2021
Fon te: Our World in Data
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In Germania no all’obbligo, il virus torna a girare
Nella sua ultima intervista da cancelliera, Angela Merkel ha insistito sull’importanza di
«lasciare i tedeschi liberi di scegliere» se vaccinarsi. In effetti, il 66,2% della popolazione è
vaccinato. Solo chi ha le «3g» (tamponato, guarito o vaccinato) può partecipare alla maggior
parte delle occasioni di vita pubblica al chiuso, dai ristoranti alle visite a cari in ospedale. Sui
mezzi pubblici vige l’obbligo di mascherina FFP2. Il virus però continua a circolare. La media
dei nuovi casi si attesta di nuovo attorno a circa 13 mila al giorno (12.775 il dato di
domenica), il 57% in più di 15 giorni fa; la media dei morti è di 68 al giorno nell’ultima
settimana, l’11% in più di 15 giorni fa. Il tasso di contagi su 100 mila abitanti è a 95,1: era dal
picco del 13 maggio che non superava 100, ma l’andamento è in quella direzione. Non c’è
comunque preoccupazione per l’affollamento delle terapie intensive. Lo stato di emergenza
nazionale, in vigore dal 28 marzo 2020, dovrebbe finire per legge il 25 novembre. Eppure in
vista della nuova impennata sono in molti a chiedere al Parlamento nazionale di votarne una
proroga.
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