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ECONOMIA AZIENDALE

DOMANDE DAL LIBRO (RISPOSTE + DEFINIZIONI)

I GRUPPO
1. Un ricavo ad incasso anticipato a cavallo di due esercizi determina un risconto passivo
2. Il valore della produzione ottenuta è dato dalla somma dei costi di utilizzazione
3. L’acconto per un brevetto industriale è un costo pluriennale
4. Il pagamento di un anticipo per l’acquisto di un macchinario, metà a dilazione e metà in contanti, determina una
variazione delle aree 3-1-8
5. In base al Codice civile, i costi di ricerca iscritti tra le immobilizzazioni immateriali devono essere ammortizzati entro 5
anni

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RISCONTO PASSIVO (ricavi anticipati): è la quota di un ricavo già riscosso nell’anno in corso, che però è parzialmente di
competenza dell’esercizio (o degli esercizi) futuri. L’operazione che determina un risconto passivo è l’incasso anticipato  di
una prestazione futura, a cavallo tra due annualità

RISCONTO ATTIVO (spese anticipate): Il risconto attivo sorge quando nel corso dell’anno si manifesta un costo, la cui
competenza però riguarda anche l’anno successivo. In altre parole, sono quote di costi sostenuti (pagati) nell’anno corrente, ma
di competenza di un esercizio futuro.
L’esempio più semplice è l’affitto, quando il suo contratto ha una durata a cavallo tra due anni. Per facilitarne la comprensione,  i
risconti attivi possono essere rappresentati graficamente con la linea del tempo:

Il risconto passivo e il risconto attivo sono delle scritture di assestamento, definite anche “operazioni di rettifica”, che modificano
il valore di un ricavo.

Un rateo è una quota di entrata (rateo attivo) o di uscita (rateo passivo) futura che misura ricavi o costi già maturati, ma non
ancora rilevati, poiché la loro manifestazione finanziaria avrà luogo in esercizi futuri.

RATEO ATTIVO (spesa posticipata): è la quota di credito collegata ad un ricavo di competenza dell'esercizio, la cui
manifestazione finanziaria avverrà in un esercizio successivo. Un tipico esempio di rateo attivo è la quota di interessi attivi
maturati a fine esercizio su un finanziamento erogato, il cui incasso effettivo avverrà nell'esercizio o negli esercizi successivi.

RATEO PASSIVO (ricavo posticipato): è la quota di debito collegata ad un costo di competenza dell'esercizio, la cui
manifestazione finanziaria avverrà in un esercizio successivo. Un tipico esempio è, nel caso di un pagamento posticipato di
una locazione passiva, la quota maturata entro la fine dell'esercizio, il cui pagamento effettivo avverrà nell'esercizio o negli
esercizi successivi.

! sono costi o ricavi di competenza solamente quelli attribuibili ad un determinato anno indipendentemente dal fatto che essi
siano stati pagati o riscossi nell’esercizio
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II GRUPPO
1. In una S.a.s., i soci accomandatari rispondono delle obbligazioni sociali illimitatamente rispetto al patrimonio conferito
2. L’acquisto in contanti di un impianto, in presenza di un fondo rinnovamento impianti accantonato, genera un
movimento nelle aree: 1-3
3. I lavori interni alle immobilizzazioni sono uno storno indistinto di costo
4. Il fondo manutenzione ordinaria appartiene alla categoria dei fondi debito
5. L’accantonamento del fondo TFR, in sede di determinazione del reddito di esercizio rappresenta: un’operazione di
completamento

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SOCIETÀ IN ACCOMODITA SEMPLICE (S.a.s.) è una “società di persone” nella quale sono presenti due tipi di soci:
gli accomandatari e gli accomandanti.

SOCI ACCOMANDATARI: sono gli unici soci che possono amministrare la società e rispondono solidalmente e illimitatamente
dei debiti della società. 

SOCI ACCOMANDANTI: hanno diritto di partecipare alla divisione degli utili, ma non possono ingerirsi nella gestione della società
(non hanno cioè poteri di amministrazione). Rispondono però delle obbligazioni sociali solo con la quota conferita (che, al
massimo, potranno perdere, ma non potranno mai essere oggetto di un pignoramento della casa personale, del conto corrente,
ecc.).

FONDO TFR o liquidazione è una somma calcolata annualmente sulla retribuzione lorda di ciascun dipendente e accantonata dal
datore di lavoro.

SCRITTURE DI COMPLETAMENTO: Il loro scopo è integrare alcune voci del bilancio al termine dell’anno, con  valori contabili non
ancora registrati. L’esempio più palese è il TFR dei dipendenti. Nonostante esso maturi o si manifesti economicamente ogni
mese, il suo valore emerge contabilmente al termine dell’esercizio. Ciò accade perché, il TFR è soggetto a particolari rivalutazioni
previste dal Codice civile.
Per completezza, tale tipologia di scritture di assestamento comprende:
- il TFR;
- gli interessi maturati (sia attivi che passivi);
- le cedole con scadenza al primo gennaio;
- i crediti nel caso la loro esigibilità sia:

SCRITTURE DI INTEGRAZIONE: Servono per iscrivere valori contabili in bilancio, la cui manifestazione finanziaria
(pagamento/incasso) si avrà l’esercizio successivo. Questo nel caso tali valori siano di competenza dell’anno in corso, almeno in
parte.
- Esempio di scritture d’integrazione sono i ratei attivi e i ratei passivi. Tali voci hanno infatti lo scopo di trasferire quote
di ricavi e costi che sono di competenza di questo esercizio nel bilancio in corso, ma che al 31/12 non si sono ancora
manifestati.
- Prendiamo ad esempio un mutuo con rata semestrale che cade a fine febbraio, gli interessi sono relativi ad un periodo
di 6 mesi di cui 4 maturati nell’anno precedente. La scrittura di integrazione consentirà di rilevare i 4 mesi di interessi e
dunque avere una ripartizione del costo più corretta in base al periodo di maturazione.
- Un altro caso di scritture d’integrazione sono le fatture da emettere e le fatture da ricevere. In altre parole, ricavi o
costi per prodotti o prestazioni già effettuati o ricevuti.

SCRITTURE DI RETTIFICA: Hanno lo scopo di stornare (diminuire) ricavi e costi della parte contabile di competenza dell’esercizio
successivo, oppure di rivalutare particolari conti lasciati in sospeso.
- Tali scritture comprendono i risconti attivi e i risconti passivi, ovvero voci di stato patrimoniale che rettificano il valore
di alcune voci. Questo al fine di rimandarne una parte, quella non di competenza dell’anno corrente, all’esercizio
successivo.
- Anche la valutazione delle rimanenze di magazzino è compresa nelle scritture di rettifica. Il loro valore, infatti,
viene rivalutato secondo particolari criteri alla fine dell’anno.

SCRITTURE DI AMMORTAMENTO: La loro funzione è distribuire il costo dei beni durevoli in più esercizi contabili. I beni
durevoli comprendono macchinari, impianti e fabbricati, così come brevetti e marchi. Sono beni il cui utilizzo non si esaurisce in
un unico esercizio, ma vengono sfruttati per più anni. Per questa ragione, il loro costo di acquisto viene spalmato su più esercizi
e non in un singolo bilancio. Il calcolo di ripartizione del costo si chiama ammortamento.

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III GRUPPO
1. L’iscrizione di un’immobilizzazione a durata indeterminabile nell’attivo dello stato patrimoniale necessita del consenso
del collegio sindacale
2. Un reso sugli acquisti si iscrive in area 5 con segno -
3. Gli interessi passivi in corso di maturazione, con pagamento posticipato, a fine esercizio danno origine a un rateo
passivo
4. La sottovalutazione di un risconto passivo genera un annacquamento del capitale
5. Il fondo svalutazione partecipazioni appartiene alla categoria dei valori economici – reddituali
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REDDITO D’ESERCIZIO: Il reddito determinato al termine dell'esercizio è il risultato di una serie di valutazioni fatte da parte dei
redattori del bilancio: valutazioni che riguardano l'ammontare delle quote di ammortamento, l'entità delle rimanenze di
magazzino, la previsione di spese e rischi con manifestazione futura.

ANNACQUAMENTO DEL CAPITALE: Si parla di annacquamenti di capitale quando il capitale viene sovrastimato, cioè ad esso si
attribuisce un valore superiore rispetto a quello reale: tali annacquamenti possono essere determinati da una sopravvalutazione
delle attività o da una sottovalutazione delle passività.

RISERVE OCCULTE: Si parla di riserve occulte quando il capitale viene sottostimato, cioè ad esso si attribuisce un valore inferiore
rispetto a quello reale: tali riserve possono essere determinate da una sottovalutazione delle attività o da
una sopravvalutazione delle passività.
Le riserve occulte possono essere considerate come degli accantonamenti occulti di utili poiché diminuendo il valore delle
attività, o aumentando il valore delle passività, l'utile rilevato è inferiore rispetto a quello realmente conseguito.

CASH FLOW: Il flusso di cassa, conosciuto in lingua inglese come cash flow, rappresenta la differenza tra i flussi monetari in
entrata ed in uscita in un dato periodo temporale (o per un progetto specifico).

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IV GRUPPO
1. Il fondo rinnovamento impianti deve essere scritto nell’area 6 con segno +
2. Il margine di contribuzione è dato da ricavi meno costi variabili
3. Una società semplice appartiene alla categoria di società di persone
4. Il deficit di accumulo si calcola come differenza tra costo storico e costo di rimpiazzo
5. La conversione di obbligazioni in portafoglio in partecipazioni rappresenta una permutazione economico–reddituale

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FONDO RINNOVAMENTO IMPIANTI (AREA 6)

MARGINE DI CONTRIBUZIONE: Si definisce margine di contribuzione unitario la differenza tra il prezzo di vendita unitario ed
il costo variabile unitario che sono rispettivamente il ricavo ed il costo associati ad una variazione unitaria del volume di output.

SOCIETÀ SEMPLICE (o S.s.), nell'ordinamento italiano, è un tipo di società di persone e il più elementare tipo di società; essa non
può essere utilizzata per l'esercizio di un'attività commerciale

DEFICIT DI ACCUMULO:

PERMUTAZIONI:

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