SALUTO
C. Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
C. Carissimi fratelli e sorelle, siamo qui riuniti questa sera per vivere un intenso momento di
preghiera sotto la croce. Fra poco accoglieremo in mezzo noi il crocifisso, segno dell’amore
infinito del Padre che, per l’obbedienza del Figlio suo a redento il mondo. Con il sacrificio
di Cristo, la croce diventa modello d’amore, un modello che ci misura. Misura le nostre
azioni, i nostri propositi, il nostro cammino di sequela, la qualità della nostra risposta alla
chiamata di Dio. La croce, nella scelta della sequela Christi, diventa scuola, educa
l’esperienza dell’amore vero. Portare la nostra croce dietro Gesù significa imparare ad
amare come lui ama, affrontando sopportando, quando il cammino richiede, anche le
difficoltà e le sofferenze. Guardando all’esperienza di Padre Pio da Pietrelcina, crocifisso
insieme con Cristo per il bene anime, disponiamo il cuore e la mente, per vivere con fede
questo momento di preghiera, accogliendo in mezzo a noi il seno della croce, ascoltando la
parola di Dio, ed elevando al crocifisso la preghiera sincera del cuore.
Mentre il crocifisso viene portato in processione e collocato nel luogo stabilito, il coro e l’assemblea cantano:
Rit. Nostra gloria e la Croce di Cristo, in lei la vittoria; il Signore è la nostra salvezza, la vita, la
risurrezione.
ORAZIONE
C. Signore Gesù Cristo, mite e umile di cuore,
re di giustizia e di pace,
modello di povertà e pazienza,
Agnello immolato per la nostra salvezza,
tu che attraverso la croce salisti alla gloria
per indicarci la via che conduce al Padre,
donaci di accogliere con gioia il messaggio evangelico
e di vivere secondo il tuo esempio per divenire coeredi del Tuo regno,
per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
PRIMA LETTURA
Fratelli e sorelle, se c'è pertanto qualche consolazione in Cristo, se c'è conforto derivante
dalla carità, se c'è qualche comunanza di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di
compassione, rendete piena la mia gioia con l'unione dei vostri spiriti, con la stessa carità,
con i medesimi sentimenti. Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma
ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso, senza cercare il
proprio interesse, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti che
furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro
geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo
e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi
obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il
nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si
pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il
Signore, a gloria di Dio Padre.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Acclamazione al Vangelo
La schola e l’assemblea acclamano a Cristo presente nella sua Parola.
Alleluia, Alleluia
Alleluia.
VANGELO
R. Gloria a te o Signore.
In quel tempo, mentre i discepoli erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù
camminava davanti a loro ed essi erano stupiti; coloro che venivano dietro erano pieni di
timore. Prendendo di nuovo in disparte i Dodici, cominciò a dir loro quello che gli sarebbe
accaduto: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai
sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, lo
scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni
risusciterà».
D. Parola del Signore.
R. Lode a te, o Cristo.
C. O Gesù, mi fermo pensoso ai piedi della croce, anch’io l’ho costruita con i miei peccati.
La tua bontà che non si difende e si lascia crocifiggere è un mistero che mi supera e mi
commuove profondamente.
L’assemblea risponde cantando:
C. Signore, tu sei venuto nel mondo per me, per cercarmi, per portarmi l’abbraccio del
Padre. Tu sei il volto della bontà e della misericordia, per questo vuoi salvarmi. Dentro di
me ci sono le tenebre, vieni con la tua limpida luce. Dentro di me c’è tanto egoismo, vieni
con la tua sconfinata carità. Dentro di me c’è rancore e malignità, vieni con la tua mitezza e
con la tua umiltà.
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi:
chi ha Dio nulla gli manca.
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi
solo Dio basta.
C. Signore il peccatore da salvare sono io, il figliol prodigo che deve tornare sono io.
Signore, concedimi il dono delle lacrime per ritrovare la libertà e la vita, la pace con te e la
gioia in te.
Il presidente bacia il Crocifisso in segno di adorazione. Lo stesso fanno gli altri ministri e il popolo santo di Dio.
Intanto la schola e l’assemblea cantano
C. Invochiamo Dio nostro Padre perché ci liberi dal male e ci renda degni di far parte del
suo regno.
R. Padre Nostro…
ORAZIONE FINALE
C. Signore Nostro Gesù Cristo, noi ti ringraziamo e ti benediciamo, perché con la tua Santa
Croce hai redento il mondo, per intercessione di San Pio da Pietrelcina, crocifisso insieme
con te, ti chiediamo e ti supplichiamo di esaudire tutte le nostre preghiere.
R. Amen.
BENEDIZIONE
C. Il Signore sia con voi
D. Andiamo in pace.
R. Rendiamo grazie a Dio.