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BARICENTRALE
FKS_PE_MM_02
SCALA: DATA DIS.: REV.: CTB: APPROVAZIONE
Piazza del Monte di Pietà, 30 85, rue du Temple No. 1001, Floor 10, Logistics Building
I-00186 Roma F-75003 Paris 518128 Baoan District Shenzhen
Tel +39-0668807871 Tel +33-144618383 Tel +86-75529910136
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Fuksas Architecture SRL office@fuksas.it m.fuksas@fuksas.fr secretary@fuksas.org
Piano di manutenzione
PARTE STRUTTURALE
NORMATIVE ............................................................................................................................................................................................. 3
INTRODUZIONE ....................................................................................................................................................................................... 5
1
2
MANUTENZIONE DEL VERDE
In riferimento alla manutenzione delle alberature, è necessario che le cure colturali avvengano con
puntualità, in particolare le annaffiature devono essere eseguite da aprile ad ottobre, salvo casi di
periodi siccitosi che si dovessero verificare nel periodo invernale.
La quantità di acqua non deve essere inferiore ai 100/300 litri per pianta per bagnatura. Il numero delle
bagnature nel periodo compreso deve essere non inferiore a 10/12 interventi. Si dovrà garantire la
pulizia periodica del tornello e qualora fosse necessario il ripristino dello stesso.
E' compresa la saturazione delle fessure dovute all'assestamento definitivo della zolla, il ripristino, il
controllo dei pali tutori e dei teli di juta, concimazioni e trattamenti fitoiatrici, la sostituzione delle piante
non vegete, in modo da consegnare, alla fine del periodo di manutenzione, tutte le piante in buone
condizioni vegetative.
3
NORMATIVE
• Legge "Merloni" 11-02-1994, n. 109
• "Legge quadro in materia di lavori pubblici"
• Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999 n.554 Regolamento d'attuazione della legge quadro in materia di lavori
pubblici 11 febbraio 1994 n.109, e successive modificazioni
• Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010 , n. 207 Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12
aprile 2006, n. 163, recante "Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e
2004/18/CE". (10G0226)
• D.Lgs. 12-4-2006 n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e
2004/18/CE.
4
INTRODUZIONE
Le Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al Decreto Ministeriale del 14-01-2008 al capitolo 10 rende obbligatorio tra gli elaborati di
progetto un "Piano di manutenzione della parte strutturale dell’opera", che estende quanto previsto dal Decreto del Presidente della
Repubblica n° 554 del 21-12-1999 "Regolamento d’attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11-02-1994 n°109 e
successive modificazioni" aggiornato dal D.P.R. 5-10-2010 n. 207 "Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12
aprile 2006, n. 163, recante Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e
2004/18/CE".
In particolare all’articolo 38 "Piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti" del succitato decreto si legge quanto segue:
1. Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli
elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati, l’attività di manutenzione dell’intervento al fine di mantenerne nel tempo la
funzionalità, le caratteristiche di qualità, l’efficienza ed il valore economico.
2. Il piano di manutenzione assume contenuto differenziato in relazione all’importanza e alla specificità dell’intervento, ed è costituito dai
seguenti documenti operativi:
a) il manuale d’uso;
b) il manuale di manutenzione;
c) il programma di manutenzione;
3. Il manuale d’uso si riferisce all’uso delle parti più importanti del bene, ed in particolare degli impianti tecnologici. Il manuale contiene
l’insieme delle informazioni atte a permettere all’utente di conoscere le modalità di fruizione del bene, nonché tutti gli elementi necessari
per limitare quanto più possibile i danni derivanti da un’utilizzazione impropria, per consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua
conservazione che non richiedono conoscenze specialistiche e per riconoscere tempestivamente fenomeni di deterioramento anomalo al
fine di sollecitare interventi specialistici.
4. Il manuale d’uso contiene le seguenti informazioni:
a) la collocazione nell’intervento delle parti menzionate;
b) la rappresentazione grafica;
c) la descrizione;
d) le modalità di uso corretto.
5. Il manuale di manutenzione si riferisce alla manutenzione delle parti più importanti del bene ed in particolare degli impianti tecnologici.
Esso fornisce, in relazione alle diverse unità tecnologiche, alle caratteristiche dei materiali o dei componenti interessati, le indicazioni
necessarie per la corretta manutenzione nonché per il ricorso ai centri di assistenza o di servizio.
6. Il manuale di manutenzione contiene le seguenti informazioni:
a) la collocazione nell’intervento delle parti menzionate;
b) la rappresentazione grafica;
c) la descrizione delle risorse necessarie per l’intervento manutentivo;
d) il livello minimo delle prestazioni;
e) le anomalie riscontrabili;
f) le manutenzioni eseguibili direttamente dall’utente;
g) le manutenzioni da eseguire a cura di personale specializzato.
7. Il programma di manutenzione prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire, a cadenze temporalmente o altrimenti
prefissate, al fine di una corretta gestione del bene e delle sue parti nel corso degli anni. Esso si articola secondo tre sottoprogrammi:
a) il sottoprogramma delle prestazioni, che prende in considerazione, per classe di requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle sue
parti nel corso del suo ciclo di vita;
b) il sottoprogramma dei controlli, che definisce il programma delle verifiche e dei controlli al fine di rilevare il livello prestazionale
(qualitativo e quantitativo) nei successivi momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come
estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma;
c) il sottoprogramma degli interventi di manutenzione, che riporta in ordine temporale i differenti interventi di manutenzione, al fine di
fornire le informazioni per una corretta conservazione del bene.
8. Il programma di manutenzione, il manuale d’uso ed il manuale di manutenzione redatti in fase di progettazione sono sottoposti a cura
del direttore dei lavori, al termine della realizzazione dell’intervento, al controllo ed alla verifica di validità, con gli eventuali aggiornamenti
resi necessari dai problemi emersi durante l’esecuzione dei lavori.
Col presente documento si intende fornire all'utente dell'opera uno strumento facilmente consultabile con lo scopo di metterlo nelle
condizioni di conoscere le modalità d'uso corretto, le indicazioni per controllare e ispezionare periodicamente i livelli di efficienza,
funzionalità, conservazione ed usura, le istruzioni da seguire nel caso in cui insorgano necessità di intervento in conformità agli obblighi di
legge.
La documentazione è pertanto fornita a corredo da parte di chi ha compiuto la progettazione per garantire nell'arco del tempo di vita utile
un valore duraturo dell'opera. L'utilizzatore finale, oltre a venire a conoscenza di quanto attiene alle modalità d'uso e di intervento
5
dell'opera, è in grado di intraprendere periodicamente ed eccezionalmente tutte le misure necessarie al ripristino delle funzionalità,
attraverso la consultazione di personale competente e la richiesta di manutentori specializzati.
Il Piano di manutenzione è la procedura avente lo scopo di controllare e ristabilire un rapporto soddisfacente tra lo stato di funzionamento
di un sistema o di sue unità funzionali e lo standard qualitativo per esso/e assunto come riferimento. consiste nella previsione del
complesso di attività inerenti la manutenzione di cui si presumono la frequenza, gli indici di costo orientativi e le strategie di attuazione nel
medio e nel lungo periodo.
Il manuale d’uso è destinato all’utente finale del bene e contiene la raccolta delle istruzioni e delle procedure di conduzione tecnica e
manutenzione limitatamente alle operazioni per le quali non sia richiesta alcuna specifica capacità tecnica; esso si basa su attività di
ispezione prevalentemente visiva al fine di raccogliere indicazioni preliminari sulle condizioni tecniche di un bene o delle sue parti
mediante delle prime valutazioni sulle prestazioni in essere e delle condizioni di degrado.
Pianificazione dei lavori di manutenzione
1. Compiti tecnici - Elaborazione di principi tecnici relativi alle politiche di manutenzione
2. Compiti operativi - Esecuzione dei lavori secondo le specifiche procedurali e qualitative stabilite
3. Compiti di controllo - Verifica del lavoro svolto, valutazione e certificazione del risultato
Organizzazione
La funzione manutentiva deve svolgere i seguenti compiti:
1. Definizione ed elencazione degli elementi da sottoporre alle operazioni ispettive
2. Definizione e catalogazione degli elementi da sottoporre alle operazioni manutentive
3. Elaborazione del programma di svolgimento delle operazioni ispettive e delle operazioni manutentive
4. Rilievo e registrazione delle operazioni ispettive;
5. Rilievo e registrazione delle operazioni manutentive
6. Analisi dello stato di efficienza ed affidabilità dei singoli elementi in rapporto alla funzione svolta ed alla loro tempestiva sostituibilità in
caso di anomalia.
Risorse da gestire
Le risorse da gestire sono:
1. La manodopera
2. materiali
3. mezzi manutentivi (rif UNI 10147)
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1 MANUALE DI MANUTENZIONE
La piastra di fondazione, detta anche platea, è fra le fondazioni superficiali, la tipologia che meglio si adatta a contrastare i cedimenti
differenziali.
Viene realizzata con calcestruzzo armato ha la forma di un parallelepipedo con dimensioni legate alla geometria della sovrastruttura,
sovrast
talvolta coincidente con la sua proiezione
roiezione sul suolo.
Lo spessore è legato fondamentalmente alle sollecitazioni di taglio o punzonamento provenienti dai pilastri.
L'area della fondazione, nettamente superiore alla soluzione di travi rovesce
rovesce e graticci, consente di sfruttare meglio la capacità
capa portante
del terreno contrastando i cedimenti differenziali provocati da una distribuzione disuniforme dei carichi provenienti dalla sovrastruttura.
s
Ogni porzione di piastra, o platea, ha l'onere di sostenere un pilastro, che sorregge a sua volta una porzione della sovrastruttura,
trasferendone il carico in fondazione.
La piastra di fondazione viene realizzata sopra un getto di pulizia, che la proteggerà dalle aggressioni chimiche del suolo; si tratta di uno
strato di conglomerato di calcestruzzo non armato,
rmato, privo di armatura metallica, a basso contenuto di cemento, chiamato magrone,
posizionato alla quota di scavo, stabilita dal progettista
In caso di emergenza
Modalità dell'intervento
Centro di assistenza/supporto
Anomalie
Cavillature superficiali
7
Rete di microfessurazioni sulla superficie del calcestruzzo.
Fessurazioni
Spaccature sottili, singole o ramificate, parallele o ortogonali all'armatura che penetrano nel calcestruzzo non solo a livello superficiale.
Disgregazione
Distacco di granuli o cristalli di dimensioni piccole sotto sollecitazioni meccaniche.
Distacco
Distacco di parti notevoli del materiale dell'elemento strutturale.
Scheggiature
Distacco di piccole parti lungo i bordi e gli spigoli di calcestruzzo.
Esposizione
Esposizione dei ferri di armatura: distacco del copriferro dell'elemento strutturale e relativa esposizione delle barre di armatura a
fenomeni di corrosione per azione degli agenti atmosferici.
Corrosione
Formazione di strati di ruggine sulle barre di armatura e conseguente degrado e perdita delle proprietà meccaniche.
Freccia
Deformazione dell'elemento strutturale sotto carico, in caso di superamento del limite elastico rimangono delle deformazioni permanenti
dell'elemento.
Movimento facciata
Movimenti di traslazione e rotazione dei muri perimetrali di un edificio dovuti a cedimenti fondazionali.
Controlli
Aspetto muri
Istruzioni
Verifica dell'aspetto dei muri portanti e dei muri di facciata; sorveglianza dei movimenti dei giunti di dilatazione a livello dei solai in grado
di evidenziare assestamenti differenziali.
Siccità
Istruzioni
Visita di controllo dopo un periodo di estrema siccità.
Manutenzioni
Controllo dissesto
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Controllo regolare del dissesto con l'assunzione di punti di riferimento e misure per il monitoraggio dell'evoluzione. Dopo una diagnosi
precisa e una stabilizzazione del fenomeno è possibile effettuare la sigillatura delle fessurazioni, la correzione di un fuori piombo o il
livellamento del terreno.
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Rifacimento sottomurature
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Rifacimento delle sottomurature, iniezioni di malta, micropali ecc. La sostituzione o il rinforzo di fondazioni può essere compiuto in caso di
modifica del carico o di sinistro importante.
Consolidamento
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Nel caso di comparsa di disuniformità, crepe o segni di rottura su elementi strutturali che sono collegati all'elemento di fondazione, può
rendersi necessario l'intervento di consolidamento del terreno a seguito di uno smottamento, una variazione della falda acquifera, da
effettuarsi con l'iniezione di resine speciali, jet-grouting.
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1.2 Struttura in c.a.
1.2.1 Pilastro in c.a.
E' un elemento strutturale verticale portante, che trasferisce i carichi della sovrastruttura alle strutture ricettive sottostanti preposte a
riceverlo, esso è usualmente sollecitato a pressoflessione
Un pilastro in calcestruzzo armato è realizzato a partire dalle fondazioni, con barre d'acciaio longitudinali. Le staffe sono invece armature
metalliche trasversali che circondano le barre facendo così aumentare il confinamento e la resistenza a taglio del pilastro.
Il getto di calcestruzzo di un pilastro avviene all'interno di un cassero in legno, in metallo o anche in altri materiali.
In caso di emergenza
Modalità dell'intervento
Centro di assistenza/supporto
Funzionalità
La capacità del materiale o del componente di garantire il funzionamento e l'efficienza previsti in fase di progetto.
Livelli minimi:
Stabilito in funzione del materiale o dell'impianto, dalle norme UNI riportate sul capitolato speciale d'appalto.
Stabilità
Capacità dell'elemento di permetterne l'uso pur in presenza di lesioni.
Livelli minimi:
Stabilito in funzione del materiale dalle norme UNI o da prescrizioni normative riportate sul capitolato speciale d'appalto.
Estetica
Capacità del materiale o del componente di mantenere inalterato l'aspetto esteriore.
Livelli minimi:
Garantire uniformità delle eventuali modificazioni dell'aspetto, senza compromettere requisiti funzionali.
Anomalie
Cavillature superficiali
Rete di microfessurazioni sulla superficie del calcestruzzo.
Fessurazioni
Spaccature sottili, singole o ramificate, parallele o ortogonali all'armatura che penetrano nel calcestruzzo non solo a livello superficiale.
Disgregazione
Distacco di granuli o cristalli di dimensioni piccole sotto sollecitazioni meccaniche.
Distacco
Distacco di parti notevoli del materiale dell'elemento strutturale.
Scheggiature
Distacco di piccole parti lungo i bordi e gli spigoli di calcestruzzo.
Esposizione
Esposizione dei ferri di armatura: distacco del copriferro dell'elemento strutturale e relativa esposizione delle barre di armatura a
fenomeni di corrosione per azione degli agenti atmosferici.
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Corrosione
Formazione di strati di ruggine sulle barre di armatura e conseguente degrado e perdita delle proprietà meccaniche.
Fuori piombo
Non perfetta verticalità dell'elemento strutturale.
Presenza di vegetazione
Possibile presenza di muschi o individui erbacei, arbustivi o arborei.
Carbonatazione
E' un processo chimico, naturale o artificiale, per cui una sostanza, in presenza di anidride carbonica, dà luogo alla formazione di
carbonati. Nel calcestruzzo armato la carbonatazione ha un effetto negativo e rappresenta una delle principali cause di degrado del
materiale poiché determina l'innesco della corrosione delle armature.
Controlli
Stato superficie
Istruzioni
Ispezione visiva dello stato della superficie del pilastro.
Manutenzioni
Pulizia vegetazione
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Pulire i pilastri di facciata asportando muschio o vegetazione di vario tipo.
Rifacimento superficiale
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Limitare tramite rifacimento superficiale o con l'aggiunta di un intonaco particolare l'evoluzione dei fenomeni di carbonatazione.
Impermeabilizzazione
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Impermeabilizzare i pilastri in facciata.
Gestione sovraccarico
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
In caso di sovraccarico occasionale o di forte degradazione dell'opera (rischio di rottura) e in attesa di un intervento di rifacimento,
puntellare e consolidare provvisoriamente.
Ripresa
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Ripresa di rigonfiamenti e distacchi del calcestruzzo.
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Demolizione
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Demolizione superficiale e ripristino.
Trattamento corrosione
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Trattamento dei ferri corrosi.
Trattamento fessurazioni
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Trattamento delle fessurazioni per riempimento o iniezione.
Rifacimento rivestimenti
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Rifacimento integrale dei rivestimenti protettivi. Per il rifacimento della superficie: demolizione superficiale, passivazione dei ferri,
applicazione di uno strato di aggrappaggio e successivamente di uno strato di finitura.
Rinforzo
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Ripresa e rinforzo del pilastro.
Rafforzamento
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Rafforzamento delle armature insufficienti nei pilastri in conseguenza di un cambio di sollecitazioni, con un'incamiciatura in calcestruzzo
armato con una camicia metallica (con eventuale protezione al fuoco).
Studio strutturale
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
I lavori di eliminazione o di ricostruzione integrale di un pilastro necessitano di ripresa provvisoria o definitiva dei carichi; è necessario
procedere preliminarmente ad uno studio strutturale.
La piastra è un elemento strutturale avente due dimensioni (lunghezza e larghezza) prevalenti rispetto alla terza (lo spessore) e la cui
superficie media sia piana . In generale una piastra in cemento armato di piano viene utilizzata per la realizzazione di impalcati qualora vi
fosse la necessità di ottenere una distribuzione bidirezionale del carico o problematiche legate a irregolarità distributive.
In caso di emergenza
Centro di assistenza/supporto
Funzionalità
La capacità del materiale o del componente di garantire il funzionamento e l'efficienza previsti in fase di progetto.
Livelli minimi:
Stabilito in funzione del materiale o dell'impianto, dalle norme UNI riportate sul capitolato speciale d'appalto.
Stabilità
Capacità dell'elemento di permetterne l'uso pur in presenza di lesioni.
Livelli minimi:
Stabilito in funzione del materiale dalle norme UNI o da prescrizioni normative riportate sul capitolato speciale d'appalto.
Estetica
Capacità del materiale o del componente di mantenere inalterato l'aspetto esteriore.
Livelli minimi:
Garantire uniformità delle eventuali modificazioni dell'aspetto, senza compromettere requisiti funzionali.
Anomalie
Cavillature superficiali
Rete di microfessurazioni sulla superficie del calcestruzzo.
Fessurazioni
Spaccature sottili, singole o ramificate, parallele o ortogonali all'armatura che penetrano nel calcestruzzo non solo a livello superficiale.
Disgregazione
Distacco di granuli o cristalli di dimensioni piccole sotto sollecitazioni meccaniche.
Distacco
Distacco di parti notevoli del materiale dell'elemento strutturale.
Scheggiature
Distacco di piccole parti lungo i bordi e gli spigoli di calcestruzzo.
Esposizione
Esposizione dei ferri di armatura: distacco del copriferro dell'elemento strutturale e relativa esposizione delle barre di armatura a
fenomeni di corrosione per azione degli agenti atmosferici.
Corrosione
Formazione di strati di ruggine sulle barre di armatura e conseguente degrado e perdita delle proprietà meccaniche.
Freccia
Deformazione dell'elemento strutturale sotto carico, in caso di superamento del limite elastico rimangono delle deformazioni permanenti
dell'elemento.
Planarità
Problema di planarità e di orizzontalità del solaio.
Problemi appoggi
Rotazione o usura degli appoggi
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Controlli
Stato superficie
Istruzioni
Ispezione visiva dello stato della superficie della trave.
Rilievo frecce
Istruzioni
Osservazione e rilievo delle frecce e del livello di fessurazione nel caso in cui il funzionamento sia considerato anomalo rispetto allo
sforzo di taglio o alla flessione.
Manutenzioni
Trattamento ferri
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Trattamento dei ferri scoperti e delle fessurazioni non aperte.
Posizionamento
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Posizionare dei punti di riferimento e misure per il monitoraggio dell'evoluzione delle anomalie.In caso di forte deterioramento della trave
o dei suoi appoggi (rischio di rottura dell'opera) e in attesa di rifacimento, puntellare e consolidare alleggerendo la piastra.
Ripresa
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Ripresa delle scheggiature e dei rigonfiamenti locali del calcestruzzo.
Trattamento fessurazioni
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Trattamento delle fessurazioni per riempimento o iniezione.
Trattamento corrosione
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Trattamento dei ferri corrosi.
Demolizione
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Sistemazione con demolizione e rifacimento delle parti superficiali.
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Rifacimento rivestimenti
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Rifacimento integrale dei rivestimenti protettivi. Per il rifacimento della superficie: demolizione superficiale, passivazione dei ferri,
applicazione di uno strato di aggrappaggio e successivamente di uno strato di finitura.
Rifacimento generale
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Rifacimento generale della piastra.
Rinforzo armature
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Rinforzo delle armature ritenute insufficienti.
Incamiciatura
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Ripresa della piastra tramite incamiciatura in calcestruzzo armato, camicia metallica oppure piastre di acciaio incollate.
Riparazione appoggi
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Riparazione degli appoggi con creazione di mensole.
E' un elemento strutturale verticale portante con una dimensione della sezione trasversale nettamente maggiore rispetto all'altra. Tale
elemento strutturale trasferisce i carichi della sovrastruttura alle strutture ricettive sottostanti preposte a riceverlo, esso è usualmente
sollecitato a pressoflessione e taglio.
In caso di emergenza
Modalità dell'intervento
Centro di assistenza/supporto
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Requisiti e prestazioni garantiti
Funzionalità
La capacità del materiale o del componente di garantire il funzionamento e l'efficienza previsti in fase di progetto.
Livelli minimi:
Stabilito in funzione del materiale o dell'impianto, dalle norme UNI riportate sul capitolato speciale d'appalto.
Stabilità
Capacità dell'elemento di permetterne l'uso pur in presenza di lesioni.
Livelli minimi:
Stabilito in funzione del materiale dalle norme UNI o da prescrizioni normative riportate sul capitolato speciale d'appalto.
Estetica
Capacità del materiale o del componente di mantenere inalterato l'aspetto esteriore.
Livelli minimi:
Garantire uniformità delle eventuali modificazioni dell'aspetto, senza compromettere requisiti funzionali.
Anomalie
Cavillature superficiali
Rete di microfessurazioni sulla superficie del calcestruzzo.
Fessurazioni
Spaccature sottili, singole o ramificate, parallele o ortogonali all'armatura che penetrano nel calcestruzzo non solo a livello superficiale.
Disgregazione
Distacco di granuli o cristalli di dimensioni piccole sotto sollecitazioni meccaniche.
Distacco
Distacco di parti notevoli del materiale dell'elemento strutturale.
Scheggiature
Distacco di piccole parti lungo i bordi e gli spigoli di calcestruzzo.
Esposizione
Esposizione dei ferri di armatura: distacco del copriferro dell'elemento strutturale e relativa esposizione delle barre di armatura a
fenomeni di corrosione per azione degli agenti atmosferici.
Corrosione
Formazione di strati di ruggine sulle barre di armatura e conseguente degrado e perdita delle proprietà meccaniche.
Fuori piombo
Non perfetta verticalità dell'elemento strutturale.
Fronte di risalita
Limite della penetrazione di umidità nell'elemento strutturale che si manifesta con efflorescenza e/o perdita di materiale. Esso comporta
altresì la comparsa di macchie e/o muffe sulla superficie dello stesso.
Controlli
Stato superficie
Istruzioni
Ispezione visiva della superficie dei setti in calcestruzzo armato e dei copriferri dell'armatura.
16
Corrispondenza
Istruzioni
Verifica in corrispondenza delle architravi e degli incatenamenti.
Sorveglianza
Istruzioni
Azione di sorveglianza con l'assunzione di punti di riferimento e misure per il monitoraggio dell'evoluzione delle anomalie.
Identificazione
Istruzioni
Necessità di identificazione delle "travi-parete".
Manutenzioni
Pulizia vegetazione
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Ripulitura e rimozione di muschio o vegetazione di vario tipo.
Pulizia facciate
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Trattamento e pulizia regolare dei setti e delle facciate.
Manutenzione superficie
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Manutenzione dei rivestimenti di superficie (intonaci, piastrelle, tinteggiatura ecc..)
Ripresa
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Ripresa di scheggiature e rigonfiamenti del calcestruzzo.
Demolizione
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Demolizione superficiale e ripristino.
17
Passivazione
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Passivazione e trattamento dei ferri corrosi.
Trattamento fessurazioni
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Trattamento delle fessurazioni per riempimento o iniezione.
Riparazione setti
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Riparazione dei setti fortemente danneggiati tramite calcestruzzo spruzzato o altra tecnica di ripresa.
Rinforzo
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Rinforzo delle strutture insufficienti.
Rafforzamento
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
Rafforzamento delle armature insufficienti nei pilastri in conseguenza di un cambio di sollecitazioni, con un'incamiciatura in calcestruzzo
armato con una camicia metallica (con eventuale protezione al fuoco).
Studio strutturale
Periodo consigliato: all'occorrenza
Categoria: Straordinaria
Incaricato: non specificato
In caso di trasformazione, di creazione di aperture, di demolizione parziale o totale è necessario procedere preliminarmente ad uno studio
strutturale, anche perché alcuni setti partecipano al controventamento dell'edificio.
18
Comune di BARI
Provincia di BARI
PIANO DI MANUTENZIONE
MANUALE DI
MANUTENZIONE
(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)
Data,
IL TECNICO
Pagina 1
Manuale di Manutenzione
Pagina 2
Manuale di Manutenzione
Corpo d'Opera: 01
Progetto Principale - Impianti
fluidomeccanici ed affini
Unità Tecnologiche:
Pagina 3
Manuale di Manutenzione
Pagina 4
Manuale di Manutenzione
Le tubazioni dell'impianto di smaltimento delle acque provvedono allo sversamento dell'acqua nei collettori fognari o nelle vasche di
accumulo se presenti. Le tubazioni possono essere realizzate in polivinile non plastificato. Per polimerizzazione di acetilene ed acido
cloridrico si ottiene il PVC; se non si aggiungono additivi si ottiene il PVC duro che si utilizza negli acquedotti e nelle fognature.
Questo materiale è difficilmente infiammabile e fonoassorbente. I tubi in PVC hanno lunghezze fino a 10 m e diametri piccoli, fino a
40 cm. Un limite all'utilizzo dei tubi in PVC è costituito dalla scarichi caldi continui. Per condutture con moto a pelo libero i tubi si
congiungono con la giunzione con anello di gomma a labbro; per condutture in pressione si usano giunzioni a manicotto.
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Manuale di Manutenzione
Prestazioni:
I materiali utilizzati per la formazione delle tubazioni in polivinile non plastificato ed eventuali additivi utilizzati per gli impasti
devono essere privi di impurità per evitare fenomeni di schiacciamento.
Livello minimo della prestazione:
Devono essere rispettati i valori minimi indicati dalla norma UNI EN 1329 al punto 7.
Riferimenti normativi:
UNI EN 1329-1/2.
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.01.01.A03 Erosione
Erosione del suolo all’esterno dei tubi che è solitamente causata dall’infiltrazione di terra.
01.01.01.A04 Incrostazioni
Accumulo di depositi minerali sulle pareti dei condotti.
01.01.01.A07 Sedimentazione
Accumulo di depositi minerali sul fondo dei condotti che può causare l’ostruzione delle condotte.
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Manuale di Manutenzione
01.01.01.I01 Pulizia
Cadenza: ogni 6 mesi
Eseguire una pulizia dei sedimenti formatisi e che provocano ostruzioni diminuendo la capacità di trasporto dei fluidi.
• Ditte specializzate: Idraulico.
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Tubazioni in polivinile non plastificato - Controlli in 6 mesi
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Manuale di Manutenzione
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Tubazioni in polivinile non plastificato - Interventi in 6 mesi
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Manuale di Manutenzione
Manuale di Manutenzione
Le tubazioni dell'impianto di smaltimento delle acque provvedono allo sversamento dell'acqua nei collettori fognari o nelle vasche di
accumulo, se presenti. Possono essere realizzate in polietilene.
Il polietilene si forma dalla polimerizzazione dell'etilene e per gli acquedotti e le fognature se ne usa il tipo ad alta densità. Grazie
alla sua perfetta impermeabilità si adopera nelle condutture subacquee e per la sua flessibilità si utilizza nei sifoni. Di solito
l'aggiunta di nerofumo e di stabilizzatori preserva i materiali in PE dall'invecchiamento e dalle alterazioni provocate dalla luce e dal
calore. Per i tubi a pressione le giunzioni sono fatte o con raccordi mobili a vite in PE, ottone, alluminio, ghisa malleabile, o
attraverso saldatura a 200 °C con termoelementi e successiva pressione a 1,5-2 kg/cm2 della superficie da saldare, o con manicotti
pressati con filettatura interna a denti di sega.
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Manuale di Manutenzione
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.01.02.A03 Erosione
Erosione del suolo all’esterno dei tubi che è solitamente causata dall’infiltrazione di terra.
01.01.02.A04 Incrostazioni
Accumulo di depositi minerali sulle pareti dei condotti.
01.01.02.A07 Sedimentazione
Accumulo di depositi minerali sul fondo dei condotti che può causare l’ostruzione delle condotte.
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Manuale di Manutenzione
01.01.02.I01 Pulizia
Cadenza: ogni 6 mesi
Eseguire una pulizia dei sedimenti formatisi e che provocano ostruzioni diminuendo la capacità di trasporto dei fluidi.
• Ditte specializzate: Idraulico.
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Tubazioni in polietilene - Controlli in 6 mesi
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Tubazioni in polietilene - Interventi in 6 mesi
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Manuale di Manutenzione
Manuale di Manutenzione
Serbatoio di accumulo ha la funzione di stoccare le acque meteoriche da riutilizzare per l'irrigazione delle aree a verde.
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.01.03.A03 Incrostazioni
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Manuale di Manutenzione
01.01.03.A06 Sedimentazione
Accumulo di depositi minerali sul fondo dei condotti che può causare l’intasamento.
01.01.03.I01 Pulizia
Cadenza: quando occorre
Effettuare lo svuotamento e la successiva pulizia delle vasche di accumulo mediante asportazione dei fanghi di deposito e lavaggio
con acqua a pressione.
• Ditte specializzate: Specializzati vari.
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Serbatoio di accumulo - Controlli in 6 mesi
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Manuale di Manutenzione
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Ripristino rive...
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Serbatoio di accumulo - Interventi in 6 mesi
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Manuale di Manutenzione
Manuale di Manutenzione
I tombini sono dei dispositivi che consentono l'ispezione e la verifica dei condotti fognari. Vengono posizionati ad intervalli regolari
lungo la tubazione fognaria e possono essere realizzati in vari materiali quali ghisa, acciaio, calcestruzzo armato a seconda del carico
previsto (stradale, pedonale, ecc.).
Prestazioni:
I tombini devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza in modo da garantirne durata e funzionalità nel tempo ed
assicurare la portata e la pressione di esercizio dei fluidi.
Livello minimo della prestazione:
Quando destinati alla ristrutturazione o alla riparazione di tubi, pozzetti, raccordi e giunti, i componenti ed i materiali devono
superare una prova di pressione crescente da 0 kPa a 50 kPa.
I componenti ed i materiali dei pozzetti destinati alla ristrutturazione o riparazione di gruppi camere di ispezione da impiegarsi a
profondità pari o minori di 2,0 m devono essere sottoposti ad una prova in pressione idrostatica interna pari alla pressione esercitata
dall’acqua quando completamente pieni.
I pozzi dei gruppi camere di ispezione destinate all’impiego a profondità maggiori di 2,0 m devono essere sottoposti alle prove
previste per i pozzetti.
Riferimenti normativi:
UNI EN 13380.
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Manuale di Manutenzione
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.01.04.A02 Cedimenti
Cedimenti strutturali della base di appoggio e delle pareti laterali.
01.01.04.A03 Corrosione
Corrosione dei tombini con evidenti segni di decadimento evidenziato con cambio di colore e presenza di ruggine in prossimità delle
corrosioni.
01.01.04.A05 Sedimentazione
Accumulo di depositi minerali sui tombini che provoca anomalie nell'apertura e chiusura degli stessi.
01.01.04.A06 Sollevamento
Sollevamento delle coperture dei tombini.
01.01.04.I01 Pulizia
Cadenza: ogni 6 mesi
Eseguire una pulizia dei tombini ed eseguire una lubrificazione delle cerniere.
• Ditte specializzate: Specializzati vari.
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Tombini - Controlli in 6 mesi
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Manuale di Manutenzione
Manuale di Manutenzione
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Manuale di Manutenzione
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Manuale di Manutenzione
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.02.01.A04 Rumorosità
Eccessivo livello del rumore prodotto dalle pompe di sollevamento durante il loro normale funzionamento.
01.02.01.I01 Pulizia
Cadenza: ogni anno
Eseguire una pulizia dei filtri mediante asportazione dei materiali di deposito e lavaggio con acqua a pressione.
• Ditte specializzate: Specializzati vari.
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Manuale di Manutenzione
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Pompe di sollevamento per rilancio acque recuperata - Controlli in 6 mesi
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Pompe di sollevamento per rilancio acque recuperata - Interventi in 6 mesi
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Manuale di Manutenzione
Manuale di Manutenzione
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Manuale di Manutenzione
Per consentire l'interruzione sia parziale sia completa del flusso e per regolare la pressione di esercizio vengono installate, lungo le
tubazioni dell'acquedotto, delle valvole dette appunto di intercettazione e di regolazione. Fanno parte di questa categoria le valvole a
saracinesca che sono più comunemente chiamate saracinesche. Sono realizzate in ghisa o in acciaio e sono dotate di un apparato
otturatore movimentato da un albero a vite. Possono essere del tipo a corpo piatto, ovale e cilindrico.
ANOMALIE RISCONTRABILI
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Manuale di Manutenzione
Difetti di serraggio dei bulloni della camera a stoppa o dei bulloni del premistoppa che causano perdite di pressione del fluido.
01.03.01.A04 Incrostazioni
Depositi di materiale di varia natura (polveri, grassi, terreno) che provoca malfunzionamenti degli organi di manovra delle
saracinesche.
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Manuale di Manutenzione
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Valvole a saracinesca (saracinesche) - Controlli in 6 mesi
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Manuale di Manutenzione
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Valvole a saracinesca (saracinesche) - Interventi in 6 mesi
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Manuale di Manutenzione
Manuale di Manutenzione
Le valvole antiritorno (dette anche di ritegno o unidirezionali) sono delle valvole che consentono il deflusso in un solo senso; nel
caso in cui il flusso dovesse invertirsi le valvole si chiudono automaticamente. Esistono vari tipi di valvole: "a clapet", "a molla",
"Venturi" o di tipo verticale (per tubazioni in cui il flusso è diretto verso l'alto).
ANOMALIE RISCONTRABILI
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Manuale di Manutenzione
Eseguire un controllo generale delle valvole verificando il buon funzionamento delle guarnizioni, delle cerniere e delle molle.
• Requisiti da verificare: 1) Resistenza a manovre e sforzi d'uso.
• Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di tenuta; 2) Difetti della cerniera; 3) Difetti delle molle.
• Ditte specializzate: Idraulico.
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Valvole antiritorno - Controlli in 6 mesi
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Manuale di Manutenzione
Manuale di Manutenzione
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Manuale di Manutenzione
Le elettrovalvole in linea sono generalmente realizzate in nylon e vetroresina per offrire una migliore resistenza alla corrosione e per
prevenire perdite e rotture. Sono dotate di un solenoide (dotato di pistoncino e molla in acciaio inossidabile per prevenire la
corrosione) e di un dispositivo di apertura manuale interna per mantenere asciutto il corpo delle valvole.
ANOMALIE RISCONTRABILI
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Manuale di Manutenzione
01.04.01.A02 Corrosione
Fenomeni di corrosione delle parti metalliche degli irrigatori.
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Elettrovalvole - Interventi in 6 mesi
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Manuale di Manutenzione
Manuale di Manutenzione
Gli irrigatori sono dei dispositivi dell'impianto di irrigazione che consentono di innaffiare le aree a verde. Tali dispositivi sono detti
dinamici poiché consentono l'innaffiamento in più direzioni; possono essere di vario tipo quali a martelletto entro terra e fuori terra, a
pistone, a turbina. Generalmente sono dotati di valvola di drenaggio per consentire lo svuotamento dell'impianto al termine di ogni
ciclo irriguo.
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.04.02.A04 Corrosione
Fenomeni di corrosione delle parti metalliche degli irrigatori.
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Manuale di Manutenzione
01.04.02.A09 Ostruzioni
Ostruzioni degli ugelli dei diffusori dovuti a polvere, terreno, sabbia, ecc.
01.04.02.I01 Pulizia
Cadenza: ogni mese
Eseguire la pulizia degli irrigatori da tutti i materiali di risulta che impediscono il regolatore getto dell'acqua.
• Ditte specializzate: Giardiniere.
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Manuale di Manutenzione
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Irrigatori dinamici - Interventi in 6 mesi
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Manuale di Manutenzione
Manuale di Manutenzione
I programmatori elettronici consentono di realizzare l'innaffiamento delle aiuole, dei prati o in genere di spazi verdi. Tali dispositivi
consentono di distribuire l'acqua a tutti gli irrigatori ad essi collegati. Generalmente i programmatori sono alimentati da una tensione
a 220 V e con una tensione di uscita di 24V che consente di impostare il tempo di irrigazione che può variare da settore a settore
essendo gestiti da un software specifico.
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.04.03.A05 Surriscaldamento
Surriscaldamento che può provocare difetti di protezione e di isolamento. Può essere dovuto a ossidazione delle masse metalliche.
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Manuale di Manutenzione
01.04.03.I02 Registrazione
Cadenza: quando occorre
Eseguire un aggiornamento del software di gestione del programmatore.
• Ditte specializzate: Elettricista.
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Programmatori elettronici - Controlli in 6 mesi
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Manuale di Manutenzione
Manuale di Manutenzione
Hanno la funzione di intercettare e di erogare i fluidi all'esterno dell'impianto. Possono essere: ad alimentazione singola; ad
alimentazione con gruppo miscelatore; ad alimentazione con miscelatore termostatico. Il materiale più adoperato è l'acciaio rivestito
con nichel e cromo o smalto. Per la scelta della rubinetteria sanitaria è importante considerare: il livello sonoro, la resistenza
meccanica a fatica dell'organo di manovra, la resistenza meccanica a fatica dei deviatori e la resistenza all'usura meccanica delle
bocche orientabili.
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Manuale di Manutenzione
Sotto l’azione di sollecitazioni derivanti da manovre e sforzi d’uso, i rubinetti devono conservare inalterate le caratteristiche
funzionali e di finitura superficiale assicurando comunque i livelli prestazionali di specifica.
Livello minimo della prestazione:
I rubinetti di erogazione possono essere sottoposti a cicli di apertura/chiusura, realizzati secondo le modalità indicate dalle norme
controllando al termine di tali prove il mantenimento dei livelli prestazionali richiesti dalla normativa. La pressione esercitata per
azionare i rubinetti di erogazione e le valvole non deve superare i 10 Nm.
Riferimenti normativi:
UNI 4542; UNI 4543-1/2; UNI 8195; UNI 8196; UNI 8349; UNI 9182; UNI EN 200; UNI EN 246; UNI EN 248; UNI EN
274-1/2/3; UNI EN 816; UNI EN 817; UNI EN 1112; UNI EN 1113; UNI EN 14527.
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.04.04.A02 Corrosione
Corrosione delle tubazioni di adduzione con evidenti segni di decadimento delle stesse evidenziato dal cambio di colore e presenza
di ruggine in prossimità delle corrosioni.
01.04.04.A06 Incrostazioni
Accumuli di materiale di deposito all'interno delle tubazioni ed in prossimità dei filtri che causano perdite o rotture delle tubazioni.
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Manuale di Manutenzione
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Verifica rubine...
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Rubinetti - Controlli in 6 mesi
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Sostituzione gu...
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Manuale di Manutenzione
Manuale di Manutenzione
I tubi in polietilene ad alta densità (comunemente identificati con la sigla PEAD) sono ottenuti mescolando polimeri di etilene. I
materiali ottenuti da tale processo sono classificati in due categorie a seconda della resistenza alla pressione interna in PE A e PE B.
ANOMALIE RISCONTRABILI
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Manuale di Manutenzione
Presenza di macchie con conseguente variazione della tonalità dei colori e scomparsa del colore originario.
01.04.05.A02 Deformazione
Cambiamento della forma iniziale con imbarcamento degli elementi e relativa irregolarità della sovrapposizione degli stessi.
01.04.05.I01 Pulizia
Cadenza: ogni 6 mesi
Pulizia o eventuale sostituzione dei filtri dell'impianto.
• Ditte specializzate: Idraulico.
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Manuale di Manutenzione
Manuale di Manutenzione
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Manuale di Manutenzione
La trincea è caratterizzata da n.2 tubazioni micro fessurate di diametro 300 mm che collettano l’acqua all’interno di una matrice
ghiaiosa aventi le seguenti dimensioni: altezza = 2 m; lar-ghezza = 8 m; lunghezza = 20 m.
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.05.01.A01 Deformazioni
Deformazioni della struttura per cui si verificano difetti di tenuta delle trincee.
01.05.01.A03 Intasamenti
Depositi di acque dovuti al cattivo funzionamento del drenaggio inferiore.
01.05.01.A04 Ostruzioni
deposito di materiale alluvionale che impedisce il normale funzionamento del drenaggio.
01.05.01.A05 Scalzamento
Fenomeni di smottamenti che causano lo scalzamento delle trincee.
01.05.01.A06 Sottoerosione
Fenomeni di erosione dovuti a mancanza di terreno sulle verghe.
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Manuale di Manutenzione
01.05.01.I01 Diradamento
Cadenza: ogni anno
Eseguire il diradamento delle piante infestanti.
• Ditte specializzate: Giardiniere, Specializzati vari.
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Controllo gener...
inizio
1 settimana
2 settimane
3 settimane
1 mese
5 settimane
6 settimane
7 settimane
2 mesi
9 settimane
10 settimane
11 settimane
3 mesi
13 settimane
14 settimane
15 settimane
Trincee drenanti - Controlli in 6 mesi
4 mesi
17 settimane
18 settimane
19 settimane
5 mesi
21 settimane
22 settimane
23 settimane
6 mesi
Manuale di Manutenzione
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Rifacimento dre...
inizio
1 settimana
2 settimane
3 settimane
1 mese
5 settimane
6 settimane
7 settimane
2 mesi
9 settimane
10 settimane
11 settimane
3 mesi
quando occorre
13 settimane
14 settimane
15 settimane
Trincee drenanti - Interventi in 6 mesi
4 mesi
17 settimane
18 settimane
19 settimane
5 mesi
21 settimane
22 settimane
23 settimane
6 mesi
Manuale di Manutenzione
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Manuale di Manutenzione
Le vasche di pioggia possono essere considerate un tipo particolare di vasche di equalizzazione e omogeneizzazione. Infatti nella
prassi comune le reti fognarie sono di tipo misto ovvero agli impianti di depurazione arrivano insieme alle acque nere anche acque di
origine meteoriche. Queste ultime, soprattutto quelle di prima pioggia, possono contenere una notevole quantità di sostanze
inquinanti prelevate da strade e piazzali che vengono così immesse nelle reti fognarie.
Per ridurre tale inconveniente vengono utilizzate apposite vasche di accumulo e di equalizzazione dette vasche di pioggia nelle quali
far stazionare le acque che poi vengono inviate al trattamento successivo.
ANOMALIE RISCONTRABILI
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Manuale di Manutenzione
01.06.01.I02 Pulizia
Cadenza: ogni mese
Eseguire la pulizia delle pareti e del fondo delle vasche dai depositi di sabbia presenti.
• Ditte specializzate: Specializzati vari.
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Controllo setti...
Controllo parti...
Controllo gener...
inizio
1 settimana
2 settimane
3 settimane
1 mese
5 settimane
6 settimane
7 settimane
2 mesi
9 settimane
10 settimane
11 settimane
3 mesi
13 settimane
14 settimane
15 settimane
Vasche di pioggia - Controlli in 6 mesi
4 mesi
17 settimane
18 settimane
19 settimane
5 mesi
21 settimane
22 settimane
23 settimane
6 mesi
Manuale di Manutenzione
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Controllo tensi...
Pulizia
inizio
1 settimana
2 settimane
3 settimane
1 mese
5 settimane
6 settimane
7 settimane
2 mesi
9 settimane
10 settimane
11 settimane
3 mesi
quando occorre
13 settimane
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Vasche di pioggia - Interventi in 6 mesi
4 mesi
17 settimane
18 settimane
19 settimane
5 mesi
21 settimane
22 settimane
23 settimane
6 mesi
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Manuale di Manutenzione
I tubi in polietilene ad alta densità (comunemente identificati con la sigla PEAD) sono ottenuti mescolando polimeri di etilene. I
materiali ottenuti da tale processo sono classificati in due categorie a seconda della resistenza alla pressione interna in PE A e PE B.
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Manuale di Manutenzione
Le tubazioni e gli elementi accessori quali valvole e rubinetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di
deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.
Prestazioni:
Le tubazioni e gli elementi accessori devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all’azione di sollecitazioni meccaniche
in modo da garantirne durata e funzionalità nel tempo, senza pregiudicare la sicurezza degli utenti. Pertanto gli elementi devono
essere sottoposti a prove di verifica quali resistenza a trazione, a schiacciamento e a curvatura.
Livello minimo della prestazione:
La prova per determinare la resistenza alla pressione interna avviene utilizzando un dispositivo che consente di raggiungere la
pressione interna alla temperatura prescritta per la prova (variabile in funzione del diametro e degli spessori). Deve essere rilevata
per ogni provino se la rottura si è verificata prima del tempo stabilito. Per la validità della prova non devono verificarsi rotture.
Riferimenti normativi:
UNI EN 12201-1.
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.07.01.A02 Deformazione
Cambiamento della forma iniziale con imbarcamento degli elementi e relativa irregolarità della sovrapposizione degli stessi.
01.07.01.I01 Pulizia
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inizio
1 settimana
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3 settimane
1 mese
5 settimane
6 settimane
7 settimane
2 mesi
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10 settimane
11 settimane
3 mesi
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14 settimane
15 settimane
4 mesi
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Tubi in polietilene alta densità (PEAD) - Controlli in 6 mesi
19 settimane
5 mesi
21 settimane
22 settimane
23 settimane
6 mesi
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Pulizia
inizio
1 settimana
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1 mese
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2 mesi
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Tubi in polietilene alta densità (PEAD) - Interventi in 6 mesi
19 settimane
5 mesi
21 settimane
22 settimane
23 settimane
6 mesi
Manuale di Manutenzione
Manuale di Manutenzione
INDICE
01 Progetto Principale - Impianti fluidomeccanici ed affini pag. 3
IL TECNICO
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